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#dialetto milanese
falcemartello · 4 months
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Anca incoeu ciciarum domán
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avalonishere · 6 months
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“al manicòmi gh'è el campiunari, ma la merce l'è tutta in gir!”
Fotografia di Davide Mengacci (ottimo fotografo)
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tremaghi · 2 months
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Marzo pazzerello guarda il sole e prendi l’ombrello
Sta albeggiando, sui vetri delle portefinestre tante gocce d’acqua, quasi volessero farmi sapere che durante la notte c’è stata una pioggia battente, che per la mia sordità non ho percepito.Le montagne all’orizzonte sono innevate fino a quota relativamente bassa, il cielo è ancora cupo e non promette nulla di buono, strappo il foglietto del mio Calendario Geniale e sposo la citazione di oggi, 6…
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popolodipekino · 6 months
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l'è el dì d'i mort, alegher!(*)
stamani con lo straganzissimo collega rocchettaro nell'animo e saturnino nell'indole, disquisendo su leopardi si finì per convenire che di questi tempi foschi sarà bene prepararsi all'evenienza che si possan - detti tempi - via via farsi anche più bigi. gli dico: - ecco perché mi devo procurare una fialetta di cianuro. mi risponde, serio serio: - io ho in casa del bicromato di potassio. replico con mal simulata naturalezza: - ...ah! e funziona? confessa: - non so di preciso quali, però dei danni li fa sicuro, anche abbastanza gra- tronco di netto: - eh no! un mestiere se va fatto va fatto bene: mica voglio rimanerci offesa, io! voglio dormire del tutto, e domani mattina domani mattina domani mattina non svegliarmi neanche dal Giornale intimo di una fanciulla instabile, anonimo sec. xx
(*) in dialetto milanese: "è il giorno dei morti, allegri!"
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omarfor-orchestra · 4 months
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Ma che cazzo dici lombardo
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2stelle · 2 years
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t-annhauser · 6 months
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Parlo spesso in dialetto, se ci fosse qualcuno che parlasse il mantovano parlerei tutto il giorno in mantovano, ma ormai sono sradicato dalla mia terra e non ho più speranze: chiamatemi Ismaele.
Questo post è per @fattilinguistici. La sopravvivenza del dialetto nel nord Italia è questione complessa e variegata, per esempio a Milano il bel dialetto parlato ne l'Aldalgisa di Gadda ormai va scomparendo, i milanesi si sono fatti troppo "civili" e mitteleuropei (sarcasmo) e ripudiano il dialetto come una cosa da vecchi e da miserevoli, che li costringe a una mesta vita di provincia (il milanese tipo è assolutamente odioso, si salva solo @egemon). In veneto il dialetto invece non conosce mai crisi, a tutt'oggi è una lingua largamente e orgogliosamente parlata sia in provincia che in città, tant'è che i veneti si sentono un po' un'etnia a parte, non dico tutti, ma un buon numero che contribuisce certamente a fare massa critica (nonno docet: "piove a sece rovese", "vaca miseria impestada fino a i oci"). A Como, dove ogni tanto ritorno, in città si sente parlare dialetto ma solo da persone di una certa età, tra le nuove generazioni va ormai scomparendo sostituito da un odioso accento brianzolo, e il dialetto parlato non va oltre qualche espressione tipica ("pan poss", pane raffermo, e cose del genere). Io che sono intimamente un conservatore e che guardo con struggimento ai miei primi vent'anni di vita in provincia di Mantova, parlo orgogliosamente il dialetto del basso mantovano, ricco di inflessioni venete ed emiliane ("sta 'tenti ca ta strabuchi!", attento che inciampi), e lo rivendico come se fosse la lingua degli hobbit o il nanico delle montagne brumose ("Baruk Khazâd! Khazâd ai-mênu!") e le faccio una testa così anche alla mia compagna che vorrebbe inculcarmi invece qualche parola di cosentino dell'hinterland a me che tutt'al più mastico e parlo un po' di scaleoto, cioè di calabrese imbastardito dal basso campano-lucano ("ma tu parli napoletano!" mi dice quando azzardo un "jamu ninne, guagliò!").
Chiudo con nonna di Scalea che diceva sempre: il nostro dialetto si capisce, non il vostro che non si capisce niente.
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deathshallbenomore · 1 year
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conosci un dialetto? ❤️
capisco bene quello della mia zona (circa milanese) e in generale gli altri dialetti del nord-ovest Italia nella misura in cui possono esserci delle somiglianze, ma, a parte qualche espressione o qualche parola, non ne parlo nessuno perché a casa si è sempre usato solo l’italiano
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sabinesybill · 8 months
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Chissà come ha fatto una come Alicent (Milanese Imbruttita™ fino al midollo) a crescere un piccolo scugnizzo come Aegon 🤔
Anon,,, stai sbloccando tutti i miei headcanon pazzi spero tu lo sappia.
Allora le cose sono due: o i Targaryen sono milanesi e vivono a Citylife come la Ferragni&co (in quel caso Aegon partecipava alle live di Fedez durante il lockdown e il loro fallout è a breve... In effetti questo Aegon potrebbe avere Luis Sal vibes). Ovviamente non è la sola casa che hanno ma mi sembra che è il place to live per i ricchi.
Altra possibilità: i Targaryen sono di Napoli e spiegherò perché, ovvero: Castel dell'Ovo. That's it.
Visto che la leggenda vuole che il destino del castello e della città dipendano dall'uovo che allegedly sta nei sotterranei, quale città migliore per una famiglia come i Targaryen con i suoi draghi? Letteralmente è il dragon pit, un po'come poi il teschio di Balerion è nei sotterranei nella timeline di got. Plus it fits con il Vesuvio e i vulcani di Valyria (e anche Dragonstone mi pare ma sto avendo un vuoto). E POI Pompei ed Ercolano = Doom of Valyria, ci sta.
Quindi traslando in una modern au, i Targaryen sono della parte ricca di Napoli, infatti nel post avevo scritto dialetto come L2 perché nella mia testa ovviamente Alicent non ha voluto che i figli parlassero dialetto ma Aegon wants to be an edgy Neapolitan boy so bad. In tutto questo, Alicent per me potrebbe essere la classica madre cristiana cattolica (semicit) che va a messa almeno due volte a settimana e ha trascinato i figli con lei per quanto ha potuto. Otto is a different story, lui vero Milanese Imbruttito™ trapiantato contro la sua volontà a sud per motivi di lavoro (maybe uno studio legale che si è esteso da nord a sud? E così incontra Viserys che è nel campo e gli presenta sua figlia e il resto è storia). Quindi Alicent è metà milanese e metà napoletana in questo headcanon i guess.
Anon non so se eri ironicə o meno però io ho preso questa occasione per fare uscire dalla mia testa questi headcanon nella speranza che ora che sono out into the void mi assillino meno.
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nonlosoancorasblog · 8 months
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Hai sempre avuto una pessima considerazione del mio lavoro. Per te faccio parte di una categoria che pensa solo a fatturare, ogni tanto mi davi della milanese, proprio a me che mai vivrei lì e che quando mi incazzo parlo e penso in un dialetto del profondo sud. Era abbastanza incoerente sentirmelo dire da un direttore commerciale, da uno che basa la sua vita lavorativa solo sui soldi ma non mi è mai importato che comprendessi le mie scelte.
Se avessi guadagnato di più, se avessi guadagnato abbastanza per due e per far avere a questo figlio più di quanto abbia avuto io, non avrei preso appuntamento in un consultorio per abortire ma da un avvocato per toglierti la patria potestà prima ancora che tu la avessi.
Sono i soldi la vera libertà, soprattutto per una donna.
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ross-nekochan · 1 year
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Se il milanese ha il corsivo, allora possiamo dire che il corsivo del napoletano è il dialetto agroaversano.
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micro961 · 2 months
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Lucariello, L'Elfo, Funkyman – “Figli del fuoco
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Il nuovo singolo di Lucariello, L'Elfo e Funkyman - In radio dal 15 marzo
“Figli del fuoco” è il nuovo brano di Lucariello, L'Elfo e Funkyman disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 15 marzo. È un brano rap con ritornello melodico, il mood è riflessivo ma allo stesso tempo potente e motivazionale. La produzione è ricca di suoni contemporanei ma con la forza dei classici hip hop. Questo brano si distingue per la sua audace combinazione di linguaggi e stili, trattando il tema dei reati evidenziando come molte persone siano spinte a commetterli a causa della fame, della rabbia o delle circostanze avverse in cui sono cresciute, piuttosto che per cercare una falsa gloria attraverso comportamenti criminali, come spesso si osserva oggi nelle canzoni. Metà del brano è in dialetto napoletano e metà in dialetto catanese, "Figli del Fuoco" rappresenta un vero e proprio ponte tra le culture del sud Italia, celebrando la ricchezza e la diversità linguistica della nostra nazione.
Lucariello è il pioniere del Rap Napoletano attivo dagli inizi degli anni 90 celebre per aver realizzato la sigla della serie "Gomorra" con il brano "Nuje vulimme na speranza" (certificato disco d'oro) e per le molteplici collaborazioni con artisti come Fabri Fibra, Ntò, Luchè, Cosang, Clan Vesuvio, Almamegretta, Caparezza, Raiz, e Ezio Bosso. È anche autore del brano "Malatia" di Ciccio Merolla. Con cinque album da solista all'attivo . Nel 2008 il suo brano Cappotto di legno è in heavy rotation su MTV e supera i 3 milioni di ascolti su YouTube in poche settimane.L 'ultimo album pubblicato nel 2023, vanta tra le produzioni quella di Don Joe dei Club Dogo. Rosario Luca Trischitta in arte L ’Elfo, nasce a Catania nel 1990 e si avvicina alla cultura Hip Hop nel 2003 grazie alla passione per il writing. Intorno al 2007, grazie al freestyle, si appassiona al rap. Nel 2009 e nel 2012 diventa campione regionale di tecniche perfette. Nel 2009 con Punch, forma i Double Damage. Il duo realizza numerosi progetti: Addio nel 2010, Nel bene e nel male nel 2013, Incattiviti EP nel 2014 e Rinascere nel 2016. Nel giugno 2014 pubblica L’Ignorapper, segnando il suo esordio da solista. Nella stessa estate vince a Roma le preselezioni del programma MTV Spit, doppiando il successo nella Super Tappa Milanese e sancendo il suo ingresso nel programma. Tra il 2016 e il 2017, L ’Elfo realizza svariati singoli: Mbare che dici, “Sangue Catanese”, Fuoco dell’Etna, Pi Tutti i Carusi che mescolano ritmi del rap con rime in dialetto, riuscendo a realizzare col primo singolo, Sangue Catanese, +3.000.000 views. A maggio 2017, partecipa alla seconda edizione del Mic Tyson-freestyle battle, arrivando secondo. Il 2017 per l’Elfo è l’anno della consacrazione, con l'uscita di 12 video ufficiali. Nel 2018 pubblica il nuovo album “Gipsy Prince”. Il disco vanta: +10.000.000 di streaming su Spotify e altrettante visualizzazioni su YouTube. Nel luglio 2019 L ’Elfo pubblica Black Summer Ep, 6 tracce regalate ai propri fan. Vangelo II Luka, esce per Polydor/Universal l’11 settembre 2020, anticipato da 4 singoli: Made in Catania, Come Gesù, Boogie-woogie e Si cummatti.
Etichetta: Orangle Srl - www.oranglerecords.com
Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/artist/1pv59RDMxb8WKREVPpLDK9?si=Cu3m9w2hTVaao1vm0OQxHg Instagram: https://www.instagram.com/thereallucariello/ Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCQ9619EjPtlV65UB9VAThHA TikTok: https://www.tiktok.com/@thereallucariello?_t=8k1ACANp9xQ&_r=1
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popolodipekino · 6 months
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se diseva inscì
andà de brera all'antica farmacia di brera, che oggi ha sede in fiori oscuri 13 e che fino a quando fu gestita dai padri gesuiti (che la fondarono nel 1591) portava l'insegna "officina medicamentaria braidense", tra i suoi prodotti più efficaci annoverava un notissimo lassativo: non è pertanto difficile indovinare il significato di questa colorita espressione meneghina. (da el piscinin 2023, calendario, anzi lunari in milanés)
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omarfor-orchestra · 2 years
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tempi-dispari · 11 months
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IMO: perché le radio non passano musica underground?
L’IMO di oggi nasce da una domanda semplice quanto complessa è la risposta. Il quesito è: perché le radio non passano artisti underground? Non è e, non può essere, un discorso qualitativo. Sappiamo bene che il nostro mondo è colmo di ottimi musicisti. Non può neppure essere una questione di radiofonicità o orecchiabilità. Molte sono le band che producono canzoni melodiche, seppure con suoni decisi. Neppure su può dire che si tratta di artisti sconosciuti e che quindi nessuno ascolterebbe.
Tutti gli artisti sono sconosciuti all’inizio della carriera. Gli stessi che entrano nelle heavy rotation di determinate emittenti prima di quel momento non li conosceva nessuno. Esclusa anche la componente linguistica. Nell’universo underground ci sono artisti che si esprimono sia in inglese sia in italiano. Senza dimenticare chi sceglie anche il dialetto. Problema di genere proposto? Neanche.
Sono talmente variegati gli stili musicali che davvero ce n’è per tutti i gusti. Le band underground non hanno una etichetta discografica? E quindi? Problemi con gli ascoltatori? Non credo. Alle persone piace scoprire artisti nuovi, purché siano affini ai propri gusti. Ma questo viene da sé. Eppure tutti quelli che sono diventati fenomeni mediatici sono partiti dall’anonimato. Perché, quindi, escludere a priori, per scelta consapevole e precisa, band sotterranee? Ad aggravare la situazione ci pensa il fatto che non ci sono o, se esistono, emittenti che hanno uno spazio dedicato alla ricerca di nuovi artisti.
Quelli che ci sono sono microscopici, spesso amatoriali, senza progetto. La questione qual è, quindi? Che gli artisti indipendenti non possono pagare i passaggi radiofonici? Ma non dovrebbe essere la pubblicità a coprire quei costi? O siamo arrivati al livello che se non hai soldi non vai da nessuna parte? Non credo e mi auguro di no. Esiste un resoconto sull’operato delle etichette indipendenti che ben evidenzia come queste rappresentino una grande fetta di mercato, in costante espansione.
Quindi? Qual è la logica? I musicisti underground non sono modelli o non hanno appeal? Non sono telegenici? Sono poco fotogenici? Viene da sé che sono tutte sciocchezze. Allora per quale motivo? Che cosa fa scegliere alle emittenti di preferire la band californiana al primo disco anziché il gruppo romano, milanese, bolzanino, siracusano, napoletano, barese, che di dischi ne ha già incisi due? Mancanza di coraggio? Il rischio non fa parte dei loro valori? Eppure il rischio c’è ogni qual volta si propone un nome nuovo. Da qualsivoglia luogo del globo terraqueo provenga. Forse sono i testi.
Gli artisti underground fanno testi troppo impegnati, diretti, senza mezze misure. Può darsi, ma non tutti. E, in ogni caso, anche i testi delle band trasmesse non sono sempre leggeri ed edulcorati. Sarei proprio curioso di sapere dalla viva voce dei protagonisti, quindi di chi decide le linee editoriali dei network, qual è l’elemento discriminante e discriminatorio. Forse i musicisti underground sono troppo avanti. Vogliono andare oltre il già sentito, oltre l’autoreferenzialità, l’onanismo costante dell’ascoltare sempre la solita musica. O, magari, chi delinea la via delle radio ritiene gli ascoltatori troppo stupidi per poter capire.
Vero è che, ormai, non esiste una sola emittente che non abbia effettuato approfonditissime ricerche di mercato prima di proporre una canzone. Tuttavia, le stesse ricerche di mercato, dovrebbero evidenziare come esiste una grossa, enorme fetta di ascoltatori che non ha voglia di sentire sempre le stesse cose. Si, avere delle sicurezze, dei punti fermi fa bene a tutti. Ma l’evoluzione passa attraverso il superare questi paletti. Tanto i grossi nomi restano lì, fermi, inamovibili, idolatrati da qui all’eternità. A variare è ciò che li circonda. Torna la domanda: perché dopo i Metallica non proporre una band underground nostrana?
Perché si rischia che possa diventare famose e questo non può accadere? Allo stato attuale il discorso dell’esterofilia non può più reggere. C’è internet. Ci sono milioni di artisti e brani ascoltabili. Il bello è che le persone cercano nuovi stimoli indipendente dal paese di provenienze. Diciamo che la vera difficoltà, al limite, potrebbe essere il farsi trovare, da parte delle band. Eppure è un punto di vista che alla radio non dovrebbe interessare. Quindi, perché certe scelte? Non è un questione qualitativa, non è un problema di genere, non è un fattore di commercializzazione. Che cos’è allora? Ai posteri l’ardua sentenza? Credo non sia possibile. L’arcano va svelato ora. Perché? Perché è giusto, perché è necessario per sbloccare un mercato potenzialmente infinito e tendenzialmente vergine.
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boxmelancholy · 1 year
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Sono le 4:43, è una notte di 118 epica, come poche ne capitano: nel mezzo del cammin del soccorso della moglie, 96enne ardito nel dialetto milanese cade sfracellato col volto sull'asfalto nell'intento di inseguire il cane che bello tranquillo e felice è uscito dal cortile approfittando del cancello aperto.
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