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#dea dell'amore
umi-no-onnanoko · 2 months
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istitutofemminile · 6 months
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Exorcismus - Cleo, la dea dell'amore 1971
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neroegiallo · 2 months
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Questa è la settimana dedicata alla festa degli innamorati ma credo l'amore vada celebrato ogni giorno..
Se proprio non ogni giorno almeno al Venerdì che è il giorno di Venere, dea dell'amore
Allora seguimi su Onlyfans e godi della mia versione di questo tema caro a molti di noi 😜💙
https://onlyfans.com/artisiafree
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0ssim0r0 · 1 year
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LA FIGA
La figa è un pesce umido che odora un po' di pesce e alghe, un olezzo asproamaro la figa a guardarla vien da dire se tu non fossi Uomo povera creatura messa là rammollita senza forma alcuna come un letto sfatto da una lotta dura. La figa, sovrastata da pelo se poi non sia meno, ciuffetti messi così senza un perché se non impellicciare il pube non fosse abbastanza caldo, e di questo pelame ne rimembri l'ascella o altro pelo degli ormoni maschili la pesciolina oltre che non comparabile con sua Maestà lo scettro Nerchia col suo pomo rosa che ha e lungo solo com'è ha il merito a prescindere e le fighe lo attorniano ad harem; quella peluria insignificante della topa che ricorda porzioni maschili o ben che vada dal corpo di dea là nel mezzo una pelliccia animale! eppur quanto è per già solo questo stesso… Senza ciuffi è anche peggio tutta nuda bisogna essere obiettivi, a pari della passerotta di bambina la figa è sempre oscena per com'è anche se in un triangolo di slip. Eppure lo ripeto ancora: Le cosce divaricate con quelle mutandine non vi è immagine più monella di questa nel regno questo al suo confine. Una donna è sempre scomposta inevitabilmente una donna è sempre troppa, e lei lo sa e celarsi prova non costringerla o io ti maledirò. Lo schienale d'una panchina al parco sostiene la gamba e l'altra giù posata l'alta scarpa a zeppa si sfila esponendo il roseo tallone. Non c'è nulla che più sia scandaloso la figa in sé per sé è sempre ribelle. E per quanto la magnificenza virile la statuaria elevatezza guerrigliera della fisicità maschile plasmata come la conchiglia è lavorata dal mare: Ma la figa che un ostrica pare non ha bisogno di vestirsi di vanità ma appare schiava, anche se la donna finga e simulando schiumetta tant'è, e più sfumate e tortuose sono le sue vie e più creativa nel procurarsi piacere che se ricorda una cozza carnosa dalla sua povera veste, l'amor tiene. E dell'amore il suo Mistero, quella porta è colei che agognata alla conquista e qual poesia se vergine ancora una più piccola porta ne consegue; la micia, randagia persa per strada sbattutasi tra l'ombra e il sole d'un cespuglio di rose ti viene da amarla così com'è e più di amarla perché nient'altro è, e coi ciuffi suddetti umidi e genuini al confine tra esser divina e la carne un equilibrio tra l'eccesso di bellezza da cui rifuggire trovando la verace fessa, e l'uomo in soggezione per Colei che in doglie ha spinto lui con gran dolore ne resta appena un riflesso obliquo d'un istante dell'aurora lontana da cui il Tempo sorse… si gettano le dee a farsi mortali per goderlo femmine e umane da stringere al petto e consolare e ravvivarle col proprio magico bastone in su per il ventre per dimenticare la Genesi e impaurire la Morte! Così più terra terra e concreti si va a celebrare le devi gonfiare la pancia di tanto di quel seme e per la riuscita se per compiacenza non è il seme la sborra sudicio zampilla dentro ste budella!
Fb.
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ossimoro
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susieporta · 1 year
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AMORE NELLA NUOVA ERA
Nella nuova era, le relazioni si baseranno sulla compatibilità delle anime e questo si sentirà attraverso lo stesso magnetismo, le stesse qualità spirituali ed emotive che ognuno avrà. Questi incontri avvengono perché hanno lo stesso ideale spirituale, che noi chiamiamo missione, e poi si rendono conto che gli piacciono gli stessi argomenti, si sentono immensamente felici insieme, hanno buon umore e non ci sono sentimenti di rabbia, odio o rancore tra di loro.
Queste anime sentono che si svilupperanno insieme e cercheranno di ottenere un'elevazione culturale e intellettuale, perché sanno di essere unite da una maggiore coscienza d'amore. In queste relazioni c'è dialogo, rispetto e progetti per il futuro, intuizione e desiderio puro, armonia di spirito, intelletto e conquiste. Tutto tra queste anime è molto intenso e attraverso il contatto fisico raggiungono la liberazione karmica e l'evoluzione spirituale. Sono così vicini che hanno lo stesso sentimento della vita, ma ognuno con la propria personalità, e si amano come sono realmente.
Sono compagni, si proteggono a vicenda, ma non cercano di aggiustare o controllare lo stile di vita dell'altro, aiutano solo a risolvere i loro conflitti più intimi, perché sono rattristati dalla tristezza dell'altro. Sono veri amici e si sentono felici quando sono insieme, creando un mondo privato, dove niente fuori può interferire o separarli. Queste unioni stanno emergendo per servire il pianeta in profonda armonia, e le vostre anime ed energie saranno sostenute dall'equilibrio tra yin e yang, al fine di creare un percorso verso le dimensioni superiori.
Questo perfetto equilibrio si rifletterà nelle unioni sessuali di coppia che si baseranno sullo spirito, in modo piacevole e gioioso, dove impareranno ad usare la sessualità come modo per rimanere giovani e in salute. Il sesso sarà di nuovo sacro e i segreti dell'alchimia sessuale torneranno a tutti.
Sulla Nuova Terra, tutte le coppie legate all'anima avranno l'opportunità di vivere un matrimonio sacro, dove impareranno ad unire le loro energie per diventare una cosa sola, incarnando Dio e Dea nella manifestazione dell'Amore Divino e portando la luce che sorge nella luce e portando la luce pianeta Terra.
Amelia Grayson 🌹
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acquaconlimone · 2 years
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Prima o poi doveva accadere, anche Woody va in pensione.
Però per chi come me ha amato tutto quello che è riuscito a fare nel cinema a cominciare da "Prendi i soldi e scappa" pellicola che anticipa di una 40ina d'anni I film detti "mockumentary", nel quale i suoi genitori vengono intervistati ma per la vergogna di avere un figlio come Virgil indossano una maschera di Groucho Marx, dove arrestato per una rapina sgangheratissima e messo ai lavori forzati si impegna a spaccare pietre con un martello grande come lui, accanto ad un uomo di colore che è il doppio di lui, intona lo stesso canto blues "I'm gonna go to Massachusetts, I'gonna go to missis Liza" perdendo la testa del martello.
E poi via via tra Bananas (da oggi i cittadini dello Stato libero di Bananas parleranno lo svedese e porteranno le mutande sopra i pantaloni) e Amore e Guerra (clamorosa satira sill'ebraismo) Il Dormiglione (la gag con l'Orgasmatic) , Io & Annie fino ad arrivare a Manhattan il suo capilavoro che ci fa amare una New York in bianco e nero, dove spiega ad una giovanissima Mariel Hamingway (nipote di...) cos'è il ciclo della natura mentre sono in barca a remi nel laghetto di Central Park e poi con il poco capito Broadway Danny Rose, La Rosa Purpurea del Cairo, Zelig (che sollevò un polverone sul trasformismo della classe dirigente), Sogno di una Notte di Mezza Estate liberamente tratto dalla commedia Schespiriana, Hollywood Endings, Match Point (il film drammatico) Midnight in Paris (altro capolavoro), Scoop (dove lui impersona il mago Splendini e sfoggia delle battute al vetriolo sull'aristocrazia britannica), Vicky Cristina Barcellona, Basta che Funzioni, La Dea dell'amore dove fa dire ad una strepitosa Mira Sorvino (premiata con l'Oscar) la battuta: non sapevo se farti come regalo una cravatta o un pompino, ho scelto la cravatta, spero sia di tuo gusto... era rosa con tutti maialini che si ingropp.., Crimini e Misfatti nel quale farà vincere un Oscar a Martin Landau già protagonista di Spazio 1999, in Misterioso Omicidio a Manhattan ritorna a lavorare con la sua ex moglie Diane Keaton, oppure il nostalgico Radio Days sul mondo dei divi radiofonici degli anni 30/40.
Allen mi ha fatto divertire con le battute più intelligenti mai sentite sullo schermo, ripeto doveva accadere prima o poi, peccato.
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klimt7 · 2 years
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Una ferita difficile da dire
I Greci hanno sempre avuto intuizioni geniali.
Basti pensare a come l'Amore lo rappresentano con l'immagine di un giovane, dispettoso e imprevedibile che scaglia frecce per colpire un essere che da quel momento diviene preda del Dio Eros.
Eros è il dio greco dell'Amore, conosciuto anche come Cupìdo dai Romani. La sua azione non si esercita solo sugli uomini, ma sugli stessi dei e perfino sugli elementi della natura. La fantasia dei poeti lo concepì come un fanciullo alato, pronto a colpire con le frecce le sue vittime.
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IL DIO CHE PARTECIPA ALLA CREAZIONE DEL MONDO
Nella Teogonia ("La nascita degli dei") del poeta greco Esiodo (7° secolo a.C.) Eros è presente sin dagli inizi del processo cosmogonico, cioè del processo di formazione del mondo: rappresenta la forza di generazione e riproduzione. Il poeta non lo descrive, ma la sua azione si manifesta tra tutti gli elementi e gli Esseri.
Nelle Teogonie attribuite al mitico cantore Orfeo, Eros è figlio della Notte e del vento, nasce da un uovo d'argento e ha le ali d'oro.
L'immagine più nota e diffusa di Eros è quella di figlio e compagno di Afrodite (Venere per i Romani), la dea dell'amore. Un dio che la poesia e le arti figurative rappresentano come un giovinetto dai bei riccioli e dal corpo atletico o anche, soprattutto a partire dall'età classica, come un fanciullo dotato di ali e armato di arco, faretra e frecce. Con queste ultime colpisce le sue vittime, infondendo in esse il fuoco d'amore.
È un dio amato e temuto, capace di apportare gioia e di provocare tormenti: "dolce-amaro, invincibile" lo definisce la poetessa Saffo (fine 7° secolo ‒ prima metà del 6° a.C.).
Anche il filosofo Platone (5°-4° secolo a.C.) tratta della natura di Eros in un suo dialogo, il Simposio.
La figura di Eros ha ispirato ai poeti innumerevoli paragoni.
"Eros ha squassato il mio cuore come vento che si abbatta sulle querce dei monti" (Saffo).
"Di nuovo Eros con un grande maglio come un fabbro mi ha colpito, e nel torrente invernale mi ha immerso" (Anacreonte, 6°-5° secolo a.C.).
"Di nuovo Eros col suo sguardo struggente sotto le ciglia scure con incanti d'ogni sorta, mi getta nelle inestricabili reti di Afrodite. Davvero al suo assalto io tremo, come un cavallo da corsa. (Ibico, 6° secolo a.C.).
Mosco, poeta greco del 2° secolo a.C., immagina che Eros sia fuggito da Afrodite. Così la dea lo descrive:
"Non bianca è la sua pelle, ma simile al fuoco; occhi penetranti e di fiamma; intelligenza perfida, eloquio dolce: altro pensa, altro dice. Ha voce di miele, ma come fiele è la sua mente. Selvaggio, seduttore, mai sincero, piccolo ma pronto a tessere giochi crudeli. Ha bei riccioli in capo e lo sguardo sfrontato.
Piccole ha le mani, ma colpisce lontano, fino all'Acheronte, fino alla reggia di Ade. [...] Alato come un uccello vola dall'uno all'altro, uomini e donne, e si posa sul loro cuore.
Ha un arco molto piccolo, e sull'arco una freccia ‒ piccina, ma vola fino al cielo ‒ e sulle spalle una faretra d'oro: lì tiene quei dardi pungenti con cui spesso ferisce anche me. [...]
Se tu lo catturi, tienlo legato e non averne pietà; e se vedi che piange, non farti ingannare; e se ride, trascinalo; e se vuole baciarti, fuggi: maligno è il suo bacio, le sue labbra sono veleno".
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Per noi moderni tutto ciò suona desueto, arcaico, apparentemente "superato" ma non dovremmo mai dimenticare l'immagine così potente, significativa e densa di conseguenze: la freccia colpisce e causa sempre una ferita.
L'Amore nasce per sua natura da una ferita che manda in frantumi il nostro "Io" precedente.
Non a caso quindi i Greci capirono per primi, l'origine di ciò che chiamiamo Amore: una ferita.
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dominousworld · 1 month
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YONI: IL TEMPIO DELL'AMORE
di Vincenzo Esposito “La Yoni, la vagina di una donna è il tempio sacro dell’Amore e dell’Estasi, quando un uomo la penetra riceve tutta l’energia vibrante della dea dentro il proprio essere, la potenza deflagrante e nutritiva della Madre Terra. I fluidi che produce durante la fusione erotica sono un misterioso nettare lunare che eleva la coscienza dell’uomo a Dio. La vagina è un portale per…
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cinquecolonnemagazine · 2 months
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Un viaggio tra i nomi delle divinità greche e romane
Le antiche civiltà greche e romane sono intrise di miti e leggende che ruotano attorno a un vasto pantheon di divinità, ognuna con le proprie sfumature di potere e carattere. Mentre molte di queste divinità condividono le loro radici tra le due culture, spesso presentano differenze significative nei loro nomi e attributi. Esploriamo questo affascinante universo divino, confrontando i nomi delle divinità greche con quelli delle loro controparti romane ed esplorando le loro funzioni principali. Zeus (Greco) - Giove (Romano) Zeus, il re degli dei nella mitologia greca, è il dio del cielo e del fulmine, nonché il signore del Monte Olimpo. La sua controparte romana è Giove, il supremo dio romano associato con il cielo, il tuono e il dominio divino. Athena (Greco) - Minerva (Romano) Athena è la dea della saggezza, della guerra strategica e delle arti nella mitologia greca. Minerva, la sua controparte romana, condivide molte delle stesse caratteristiche, venendo spesso associata anche con l'artigianato e le abilità intellettuali. Poseidone (Greco) - Nettuno (Romano) Poseidone, fratello di Zeus, è il dio del mare e dei terremoti nella mitologia greca. Nettuno, il suo omologo romano, è anch'esso associato al mare, alle tempeste e al dominio delle acque. Ares (Greco) - Marte (Romano) Ares è il dio della guerra brutale e del conflitto armato nella mitologia greca. La sua controparte romana è Marte, anch'egli dio della guerra, ma con un'enfasi maggiore sulla strategia militare e sull'aspetto guerriero difensivo. Afrodite (Greco) - Venere (Romano) Afrodite è la dea dell'amore, della bellezza e della fertilità nella mitologia greca. Venere, la sua controparte romana, è simile nella sua associazione con l'amore e la bellezza, ma ha anche una connessione con la fertilità e la prosperità. Apollo (Greco) - Apollo (Romano) Apollo è il dio greco della luce, della musica, della poesia e della profezia. Sorprendentemente, il suo nome rimane invariato nella mitologia romana, mantenendo le stesse caratteristiche e attributi della sua controparte greca. Demetra (Greco) - Cerere (Romano) Demetra è la dea greca della fertilità, dell'agricoltura e dei raccolti. La sua controparte romana è Cerere, anch'essa associata con l'agricoltura, la fertilità della terra e i misteri dei raccolti. Ermes (Greco) - Mercurio (Romano) Ermes è il dio greco del commercio, dei viaggi e dei messaggi divini. La sua controparte romana è Mercurio, associato anche con il commercio e i viaggi, ma anche con la velocità e la comunicazione. Era (Greco) - Giunone (Romano) Era è la regina degli dei e la dea del matrimonio e della famiglia nella mitologia greca. La sua controparte romana è Giunone, dea del matrimonio e della maternità, nonché regina degli dei romani. Esplorare il ricco patrimonio mitologico di entrambe le culture rivela un affascinante intreccio di credenze, leggende e simbolismi che continuano a influenzare la cultura e l'arte fino ai giorni nostri. In copertina foto di Jeff Chabot da Pixabay Read the full article
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popolodipekino · 2 months
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grato m'è il sonno
Endimión en Latmos Yo dormía en la cumbre y era hermoso mi cuerpo, que los años han gastado. Alto en la noche helénica, el centauro demoraba su cuádruple carrera para atisbar mi sueño. Me placía dormir para soñar y para el otro sueño lustral que elude la memoria y que nos purifica del gravamen de ser aquel que somos en la tierra. Diana, la diosa, que es también la luna, me veía dormir en la montaña y lentamente descendió a mis brazos oro y amor en la encendida noche. Yo apretaba los párpados mortales, yo quería no ver el rostro bello que mis labios de polvo profanaban. Yo aspiré la fragrancia de la luna y su infinita voz dijo mi nombre. Oh las puras mejillas que se buscan, oh ríos del amor y de la noche, oh el beso humano y la tensión del arco. No sé cuánto duraron mis venturas; hay cosas que no miden los racimos ni la flor ni la nieve delicada. La gente me rehúye. Le da miedo el hombre que fue amado por la luna. Los años han pasado. Una zozobra da horror a mi vigilia. Me pregunto si aquel tumulto de oro en la montaña fue verdadero o non fue más que un sueño. Inútil repetirme que el recuerdo de ayer y un sueño son la misma cosa. Mi soledad recorre los comunes caminos de la tierra, pero siempre busco en la antigua noche de los númenes la indiferente luna, hija de Zeus. [Endimione a Latmo Dormivo sulla vetta ed era bello il mio corpo, che gli anni hanno gualcito. L'alto centauro, nella notte ellenica, rallentava la sua quadrupla corsa per spiare il mio sonno. Mi piaceva dormire per sognare e per quel sonno lustrale in cui eludiamo la memoria e ci purifichiamo dal gravame d'essere quel che siamo sulla terra. Diana, la dea, che al contempo è la luna, mi vedeva dormire in mezzo ai monti e lentamente offrì alle mie braccia oro e amore nell'infiammata notte. Io stringevo le palpebre mortali, volevo non vedere il soave volto che le mie labbra, polvere, oltraggiavano. Aspirai la fragranza della luna: disse il mio nome, con voce infinita. Oh quelle guance pure che si cercano, oh fiumi dell'amore e della notte, oh bacio umano, oh arco che si tende. Non so quanto durò la mia fortuna; non ogni cosa si misura in grappoli, né in petali, né in neve delicata. La gente mi evita. Le fa paura l'uomo che è stato amato dalla luna. Sono passati gli anni. Un'inquietudine tormenta la mia veglia. Mi domando se quel tumulto d'oro in mezzo ai monti sia stato vero o se fu solo un sogno. Inutile ripetermi che sono la stessa cosa i sogni ed i ricordi. Nella mia solitudine percorro strade qualunque sulla terra, eppure nella notte dei numi cerco sempre l'indifferente luna, la figlia di Zeus. da J. L. Borges, Storia della notte]
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istitutofemminile · 8 months
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Exorcismus - Cleo, la dea dell'amore 1971
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ladydark75 · 4 months
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Voglio raccontarvi una storia, o meglio, una leggenda… la leggenda della rosa rossa.
Si narra che Afrodite fosse la dea della bellezza, Adone invece un giovane cacciatore bellissimo. Secondo questa leggenda, la dea era follemente innamorata del cacciatore. La leggenda narra che un giorno, durante la caccia, il giovane venne attaccato ed ucciso da un feroce cinghiale. Di fronte alla violenta aggressione, Afrodite non riuscì a fare nulla e, nel soccorrere l'amato, si ferì con dei rovi. Dal sangue delle ferite sbocciarono poi delle rose rosse. Zeus commosso profondamente dal dolore della dea, permise ad Adone di vivere ancora per un certo periodo di tempo. Si dice dunque che fu proprio per questo motivo che la rosa è il simbolo della rinascita e della vittoria dell'amore sulla morte.🔥💙
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motolesechloe · 5 months
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Il pentacolo
Il pentacolo é un simbolo precristiani legato al culto della natura. Gli antichi vedevano il in due metà, maschile e femminile. I loro dèi e le loro dee certa vano di mantenere un equilibrio dei poteri, yin e yang. Quando il principio maschile e quello femminile erano in equilibrio, nel mondo regnava l'armonia. Quando erano squilibrati, vi regnava il caos.» Langdon indicò lo stomaco di Saunière. «Questo pen- tacolo rappresenta la metà femminile di tutte le cose, un concet to religioso che gli storici delle religioni chiamano il "femmini- no sacro" o la "dea divina". Saunière sapeva queste cose meglio mondo diviso
di chiunque altro.>>> «Saunière si è tracciato sullo stomaco un simbolo divino fem- minile?»
Langdon dovette ammettere che la cosa era strana. «Nelle sue interpretazioni più specifiche, il pentacolo simboleggia Venere, la dea della bellezza femminile e dell'amore sensuale.>>>
Fache lanciò un'occhiata all'uomo nudo ed emise un brontolio. «Le religioni antiche erano basate sull'ordine divino della na- tura. La dea Venere e il pianeta Venere erano una cosa sola ed era- no identici. La dea aveva un posto nel cielo notturno ed era nota con vari nomi: Venere, la Stella dell'Est, Ishtar, Astarte. Tutti pos- senti concetti femminili legati alla Natura e alla Madre Terra.»
A quel punto, Fache pareva ancora più preoccupato, come se in qualche modo preferisse l'idea del culto del diavolo. Langdon decise di non dilungarsi sulla più
stupefacente pro- prietà del pentacolo, l'origine "grafica" del suo legame con Vene- re. Da giovane studente di astronomia, Langdon aveva appreso con stupore che il pianeta Venere tracciava un pentacolo perfet- to sull'eclittica ogni otto anni. Gli antichi che avevano osserva- to quel fenomeno erano rimasti talmente stupefatti che Venere e il suo pentacolo erano divenuti i simboli della perfezione, della bellezza e degli aspetti ciclici dell'amore sensuale. Come tribu- to alla magia di Venere, i greci avevano fatto ricorso al suo ciclo di otto anni per organizzare i giochi olimpici. Oggi poche perso- ne sapevano che la ricorrenza, ogni quattro anni, delle moderne Olimpiadi seguiva ancora un mezzo ciclo di Venere
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lamilanomagazine · 7 months
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Al via al Teatro Comunale di Malfa (Isola di Salina) la seconda edizione della rassegna teatrale "L'isola che c'è"
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Al via al Teatro Comunale di Malfa (Isola di Salina) la seconda edizione della rassegna teatrale "L'isola che c'è". Sarà "La ragazza dell'altopiano" (Compagnia dell'Arpa di Enna) di Elisa Di Dio ad aprire venerdì 13 ottobre alle 10.30 la seconda edizione della rassegna teatrale "L'Isola che c'è", con la direzione artistica di Gigi Spedale (Presidente della Rete Latitudini) e in programma presso il Polifunzionale Auditorium comunale di Malfa (isola di Salina). Questo spettacolo inaugurale, che vede in scena Adriana Lunardo e Lorenzo Di Dio con musiche eseguite dal vivo da Davide Campisi è dedicato ai ragazzi dell'Istituto Comprensivo delle Eolie di Malfa, in collaborazione con la compagnia dell'Arpa di Calascibetta e con l'associazione locale Fabbrica 11 diretta da Paola Pintacuda ed è inserita nel Patto della Lettura, promosso dal Comune di Malfa. Presentazione: Lila e Jacopo, due liceali, insieme ad alcune classi della loro scuola, in una giornata di fine ottobre innaturalmente afosa, partecipano a un'escursione al lago di Pergusa e a Cozzo Matrice, terre del mito di Kore e Demetra. Sono accompagnati dalla loro insegnante e da un'archeologa. La visita è stata fortemente voluta dall'anziano preside della scuola, Teodoro Siciliano. Sul luogo i due ragazzi incontrano una troupe guidata da Gaia, regista tedesca che sta realizzando un docufilm. Gaia coinvolge Lila e Jacopo nelle riprese. È così che per i due comincia un'avventura, tra l'onirico e il reale, che li sprofonda nel mito e nei suoi significati più profondi. Lila rivede, alla luce dell'antica storia raccontata da Demetra, il suo tormentato rapporto con la madre, con se stessa e le sue fragilità. Anche Jacopo riflette su di sé. Emerge, prepotente, un altro tema, quello della relazione, compromessa, fra uomo e natura. Il sogno a occhi aperti vissuto sulla collina del mito scioglierà nodi esistenziali e aprirà nuove prospettive nella vita dei due protagonisti Alle 21:00 andrà in scena Eurydice (Compagnia dell'Arpa di Enna) drammaturgia di Elisa Di Dio e Filippa Ilardo con protagonisti Elisa Di Dio e Davide Campisi. Presentazione: Una delle storie più celebri e amate della mitologia greca viene riproposta in una nuova veste dalla Compagnia dell'Arpa di Enna che racconta con un nuovo linguaggio contemporaneo l'amore appassionato e tenebroso tra la ninfa Euridice e il poeta Orfeo, con musiche, canti e movimenti scenici dal vivo. Sulla sponda di un Acheronte abitato dall'ombra, in una prospettiva dove il tempo è mobile e la memoria viene erosa, Eurydice si rivolge a Orfeo che tesse trame di canto per tentare le vie dell'impossibile. Il poeta incarna la disperazione di chi resta sulla terra, in preda alla lacerazione per l'assenza del corpo e delle manifestazioni vitali di chi si è amato. Ragiona, Eurydice sulla morte come cura all'ansia e agli affanni della vita. Gioca, Eurydice, col suo corpo che si sfalda e si polverizza e diventa spazio di metamorfosi impreviste. Sogna, Eurydice il canto dell'amato, o forse è solo l'eco dello stesso. Parla, Eurydice, con Persefone che le narra la vita passata, e, da dea innamorata, sollecita nella nuova abitatrice del suo regno, il ricordo dell'amore. E quando la parola Amore viene pronunciata, si fa carne, respiro e canto. Con il suo canto, Orfeo commuove gli abitanti degli Inferi e percorre quelle contrade in cerca della sua donna. Vita e morte sembrano toccarsi, divise da una membrana invisibile che confonde i confini tra le due dimensioni. Così anche i piani temporali si incrinano, passato e presente precipitano l'uno dentro l'altro. La rassegna, che si compone in totale di sei spettacoli, è organizzata da Rete Latitudini con il sostegno della Regione Siciliana - Assessorato Turismo e Spettacolo, del Comune di Malfa e dell'Associazione Fabbrica 11 di Malfa. Questi i prossimi appuntamenti della rassegna: Sabato 21 ottobre ore 21:00 UNA VITA A COTTIMO di Giusi Arimatea con Mauro Failla – produzione Clan degli Attori - Messina Sabato 28 ottobre ore 21:00 VIA DEI CAPPELLI di Bruna Bonanno con Martina Consolo e Alexander Toscano – produzione ZO - Catania Sabato 11 novembre ore 21:00 ERA OTTOBRE di Tino Caspanello con Tino Caspanello e Tino Calabrò - produzione SMART - Milano Venerdì 27 novembre ore 21:00 IL TRENO testo e regia Marco Pupella con Massimiliano Sciascia, Mirko Ingrassia, Fabiola Arculeo, Luciano Falletta, Daniela Pupella – produzione Nuova Palermo. "Dopo il successo della prima edizione 2022, ritorna "L'Isola che c'è", la nuova stagione teatrale diretta da Gigi Spedale, rappresenta una rinnovata occasione di arricchimento culturale della Comunità isolana di Malfa anche nel periodo invernale. Per il secondo anno consecutivo, la Comunità di Malfa potrà fruire di un ricco cartellone, con importanti compagnie nazionali, conosciute e apprezzate anche a livello internazionale. Questa rassegna è un'opportunità per valorizzare ulteriormente l'Auditorium Comunale, di recente ristrutturato e potenziato nelle dotazioni tecniche. Grazie alle migliorie apportate, sarà possibile offrire alla cittadinanza anche allestimenti complessi, quali quelli del Circuito della Rete Latitudini, cui è affidato il Centro polifunzionale comunale.", dichiara Clara Rametta, Sindaco di Malfa Gigi Spedale, aggiunge: "Abbiamo trovato nella Comunità di Malfa i luoghi ideali per avviare attività culturali e artistiche di pregio, dal teatro al cinema, passando per la musica e la danza. La sensibilità dei residenti e la lungimiranza degli Amministratori locali rendono possibile oggi il rinnovarsi di questa stimolante avventura: realizzare in un'isola minore una regolare stagione teatrale invernale di livello e qualità, almeno pari a quelle dei teatri metropolitani. Nonostante le frequenti difficoltà logistiche e dei collegamenti via mare e dei costi della logistica, Malfa e il suo côté culturale rappresentano la cornice ideale per gli spettacoli delle Compagnie della nostra Rete Latitudini." Intanto oggi a Calascibetta (Enna) prende il via "Sulla Vetta", una nuova stagione targata Latitudini con lo spettacolo "L'ammazzatore" di Rosario Palazzolo al Teatro Comunale Contoli - Di Dio in programma alle 20.30. Sul palco lo stesso Palazzolo con Salvatore Nocera, protagonisti uno spettacolo, ironico, leggero e, allo stesso tempo, drammatico, come solo i grandi autori della scena sanno fare. Struttura Polifunzionale Auditorium comunale MALFA (isola di Salina) Stagione teatrale LATITUDINI 2023: · 13 ottobre, venerdì, ore 10:30 LA RAGAZZA DELL'ALTOPIANO di Elisa Di Dio con Adriana Lunardo e Lorenzo Di Dio musiche dal vivo Davide Campisi – produzione Arpa – Enna SPETTACOLO PER GLI ALLIEVI DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO ISOLE EOLIE DI MALFA PATTO PER LA LETTURA 2023 · 13 ottobre, venerdì, ore 21:00 EURYDICE drammaturgia di Elisa Di Dio e Filippa Ilardo con Elisa Di Dio e Davide Campisi – produzione Arpa Enna · 21 ottobre, sabato, ore 21:00 UNA VITA A COTTIMO di Giusi Arimatea con Mauro Failla – produzione Clan degli Attori - Messina · 28 ottobre, sabato, ore 21:00 VIA DEI CAPPELLI di Bruna Bonanno con Martina Consolo e Alexander Toscano – produzione ZO - Catania · 11 novembre, sabato, ore 21:00 ERA OTTOBRE di Tino Caspanello con Tino Caspanello e Tino Calabrò - produzione SMART - Milano · 27 novembre, venerdì, ore 21:00 IL TRENO testo e regia Marco Pupella con Massimiliano Sciascia, Mirko Ingrassia, Fabiola Arculeo, Luciano Falletta, Daniela Pupella – produzione Nuova Palermo info: +393483813841 - www.facebook.com/latitudini prevendita: www.liveticket.it/latitudinirete TARIFFE: intero € 10,00 - ridotto over 65/under 18 € 7,00 – studenti Malfa € 5,00... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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cinemanlife · 8 months
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🪷 Oṃ tāre tu tāre ture soha 🪷
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I fantasmi interiori, una volta accolti, sono annientati dalla forza dell'amore e della compassione
(04/09/2023, Pianoro, Bologna; In foto: Tara, meravigliosa dea della compassione nata dalle lacrime del Buddha in pena per la sofferenza degli esseri di questo mondo)
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unfilodaria · 10 months
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La dea dell'amore (1995), Woody Allen
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