Tumgik
#cose insignificanti
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“Il mare se ne frega. Al mare non importa nulla di te. Succede a chi è così grande. Non ha tempo per curarsi delle cose insignificanti. Come me. Il mare se frega perché sa che lui ci sarà anche domani. E’ un lusso che a te non è concesso. Hai meno tempo del mare. Per questo dovresti dare valore al tempo che ti rimane. Perché non ne hai. Finché non arriva il giorno in cui fai il punto e di momenti importanti te ne vengono in mente quattro o cinque. Gli altri? Gli altri se li è portati via il mare.”
― Manuel Bova, “Al mare non importa”.
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ma-pi-ma · 1 month
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Le cose insignificanti e minute,
è là che si nasconde la vita,
è là che si annida.
Georgi Gospodinov
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amavit · 1 year
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A volte mi chiedo se gli altri si ricordino dei momenti vissuti con me o di alcuni particolari sulla mia persona come succede a me: io mi ricordo di tutto, anche delle cose più insignificanti, anche di persone che ormai non fanno più parte della mia vita da anni
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missrainworld · 10 months
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Per una piccola parte di me <3 0.1
La parte più difficile in ogni cosa è iniziare, come adesso. Non è facile trovare le parole giuste per aprire la strada alle milioni di cose che vorrei dirti. Ogni inizio è spaventoso, difficile. E me lo ricordo che qualche mese fa di paura ne avevo tanta, temevo tutte le cose che avremmo dovuto vivere.
Tu sei la prima volta in cui ho perso il controllo, in cui mi sono buttata nel vuoto e mi son detta 'Ora o mai più'. Perché in fondo te lo senti che alcune cose puoi farle solo in un determinato momento e che non c'è altro tempo per viverle.
Sei il mio momento giusto, su questo non ho dubbi, mi sei piombato addosso per caso e senza alcuna pretesa, nessuna forzatura e nessuna speranza, sei rimasto.
A volte mi chiedo perché, dopo aver visto tutto il casino che sono, tu sia rimasto. Non hai neanche dovuto lottare per entrarci nella mia vita, perché ti avevo lasciato ogni porta aperta, era troppo tempo che non davo così tanta fiducia a qualcuno ma stranamente con te mi sentivo al sicuro. E ci sono tutti gli ingredienti le farfalle, le palpitazioni, l'impazienza di essere tua.
Ci sono tutti gli ingredienti perché tu possa distruggermi e forse, per la prima volta, voglio correrne il rischio.
Probabilmente, anzi, sicuramente mi sono innamorata prima io ma come dovevo fare? Quando mi guardavi e mi parlavi di filosofia, di storia, cose che non mi hanno mai preso, ma che dette da te diventavano la cosa più interessante del mondo.
Non mi sono innamorata di te perché necessitavo di avere qualcuno al mio fianco, sono sempre stata bene da sola.
Non mi sono affezionata a te perché avevo bisogno di qualcuno che mi rendesse felice, ne perché stessi cercando qualcuno con cui stare.
In realtà, non cercavo proprio nessuno.
Mi sono innamorata di te perché mi sono sentita apprezzata, perché sei l'unica persona che mi restituisce tutto l'amore che do. Mi sono innamorata di te perché mi fai stare tranquilla, potremmo anche stare seduti senza dire nulla e guardare tik tok ed io non avrei ansia.
Siamo così simili ma in certi sensi così diversi, eppure sei esattamente quella parte che mi manca per essere come vorrei.
E' bastato un istante, uno sguardo e ti ho riconosciuto, come se in fondo ti avessi sempre aspettato. Delle volte sono istanti piccolissimi a cambiarci la vita, momenti così insignificanti da non rendercene nemmeno conto, ogni tanto mi chiedo cosa starei facendo ora se non ti avessi mai scritto, se tu non mi avessi mai baciata, se fossimo rimasti solo amici.
La maggior parte delle persone si limita al “mi piaci”, Kierkegaard invece scrisse: “Ti muovi costantemente sulle onde dell’intuizione; eppure, ogni singola somiglianza con te basta a rendermi felice. Perché? É a causa della ricca unità del tuo essere o della povera molteplicità del mio? Non é l’amare te, amare un mondo?”
D’altronde hai avuto tutto, prima ancora che te ne rendessi conto. Ti ho parlato di qualsiasi cosa, quando per me parlare di sentimenti o emozioni risulta essere complicato, tendo sempre a sopprimere qualsiasi cosa, penso perché da piccola venivo etichettata come “la bimba matura “e qualsiasi persona contava su di me ed io non avevo tempo di pensare a cosa realmente provassi.
Forse ho perso la testa, tu mi hai fatto perdere la testa, perché adesso non sento neanche di essere io, ho meno paura di tutto e provo cose talmente diverse che mi destabilizzano. Ti ho parlato di cose che non voglio ammettere nemmeno a me stessa, che portavo, e porto, come un peso, con vergogna, ma tu sei stato così paziente e mi hai ascoltato quando probabilmente quello che dicevo non aveva senso nemmeno per me.
Ti ho amata fin da subito ed ho avuto paura della velocità con cui un sentimento del genere sia cresciuto, d’altronde sono un overthinker e mi son chiesta, che vuoto lascerà una persona del genere nella mia vita? Come mi faccio domande, mi do anche risposte e Tu lasceresti un vuoto enorme, incolmabile.
Oramai occupi tutto, tutto lo spazio che c'è, sei ovunque e neanche me ne rendo conto.  Se conquisti la mia mente ci sarai sempre dentro.
Hai reso tutto pieno di significato, pieno d'amore e di timori. Per la prima volta ho davvero paura di perdere qualcuno, per la prima volta penso che non esista qualcosa che non farei per te, qualsiasi cosa pur di farti stare bene.
Non lo dico perché ti amo, ma lo dico perché sei una persona speciale. Meriti qualsiasi cosa di bello possa esserci, tutta la felicità che possa provare. Hai così tante cose dentro, che non dici e che non mi mostri. Ed io vorrei sapere tutto, conoscerti meglio di te stesso perché niente che ti riguarda mi è estraneo.
Ho capito che ero fottuta quando non mi sapevo dare una risposta al perché ti amassi, lo faccio e basta.
Ogni volta che dico di amarti significa che ti accetto per la persona che sei, e che non voglio trasformarti in qualcun altro. Significa che ti amerò e starò al tuo fianco anche nei momenti peggiori. Significa amarti anche quando sei giù di morale, non solo quando è divertente starti vicino. "Ti amo" significa che conosco la tua persona e non ti giudico. Significa che ci tengo abbastanza da lottare per quello che abbiamo e che ti amo abbastanza da lasciar perdere, se ciò significa vederti felice. Vuol dire pensarti, sognarti, volerti e aver bisogno costantemente di te, e sperare che tu provi lo stesso per me.
Mi stai donando qualcosa che non potrò che inscrivermi nel cuore, quelle cose che ti porti gelosamente dentro, che sai di poter vivere solo con una determinata persona.
Alla fine, ogni cosa mi riconduce a te. Sei nei libri che sottolineo e nella musica che ascolto, in ogni film che mi segno, in tutte le parole che scrivo, persino in quelle che non scrivo ma che custodisco gelosamente dentro di me, tra l’anima e il cuore, in quello spazio che solo tu riesci a raggiungere e che vorrei non abbandonassi mai. É come se dopo un viaggio molto lungo tu mi avessi finalmente riportato a casa.
Mi hai dato talmente tanto che adesso sono piena di te e non potrei dimenticarti mai, seppur volessi.
Mi hai riempita di un amore che non credevo avrei mai provato, così forte che adesso fatico nello scrivere senza commuovermi, senza sentire quelle stupide farfalle, perché pensarti mi fa questo effetto.
Esattamente come quando ti guardo troppo a lungo, penso a quanto sei stupenda, a quanto sai farmi stare bene e mi escono dagli occhi tutte le parole che mi rimangono bloccate in gola. Non riesco a dirtelo mentre ti ho davanti, ma hai dato alla mia vita un valore aggiunto e che avrei milioni di parole da dedicarti se solo riuscissi a concentrarmi mentre mi guardi con quegli occhioni da cui non riesco a fuggire.
Quando mi guardi dimentico tutti i miei difetti ma allo stesso tempo ho paura che guardandomi troppo o standomi troppo vicina tu mi veda come mi vedo io.
Vorrei rivivere ogni ora passata insieme, per rendermi conto di quanti dettagli mi son persa, ma poterli assaporare tutti, coglierli e conservarli. Sei un regalo grandissimo, per il quale sarò per sempre in debito verso il destino. Non so cosa succederà un domani, non importa se un ti amerò esattamente come adesso, probabilmente di più, ma sarai sempre e comunque tu, niente ti renderà diverso di fronte ai miei occhi, adesso non vedo altro che la tua essenza. Non vedo l'ora di poterti baciare, mi manchi da morire e niente mi rende felice come averti accanto e poter sentire il calore di un tuo abbraccio che tanto ho desiderato. Sei ciò di cui ho più bisogno e che non voglio lasciar andare per nulla al mondo.
Ti amo, come non amo altro.
Tua, A.
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myborderland · 1 year
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La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.
Banana Yoshimoto
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gocciaemozione · 4 months
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Il tempo porta via con sé il 2023
annunciando e portando con sé il 2024...
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Amatevi, ridete con leggerezza
su cose apparentemente insignificanti
distanziatevi e ritrovatevi.
Cercatevi senza stancarvi di farlo.
Non addormentatevi arrabbiati.
Abbracciatevi ogni giorno, più volte al giorno,
pervasi dall'affettuosa emozione vi sentirete risanati.
Anche se non siete presenti abbracciatevi nell'intenzione, affinché vi inondi il vostro benevolo calore.
Auguro che il 2024 sia di ispirazione agli
abbracci disinteressati da qualsiasi obbiettivo
ma pervasi di benevolenza verso l'altro...
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sofysta · 6 months
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Le attenzioni per le piccole cose, quelle quasi insignificanti e che si sono perse nel tempo. Vuoi mettere?
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occhietti · 1 year
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La vita è fatta di piccole felicità insignificanti,
simili a minuscoli fiori.
Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali.
Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.
- Banana Yoshimoto
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astra-zioni · 1 year
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Lungi dal fare la paternale a qualcuno, ma qui su Tumblr è pieno di persone depresse, spezzate, con storie allucinanti, persone sofferenti, ed io non posso che istintivamente provare amore per ognuno di voi. A volte questa vostra sofferenza diventa soverchiante, perché non ho alcun mezzo utile da offrirvi, perché alcuni di voi son persone meravigliose, belle, luminose, e non mi rassegnerò mai al fatto che persone così son spesso quelle che patiscono dolori più atroci degli altri. Stavo pensando alla mia condizione poco fa. Ho 24 anni, si può dire che combatto da tutta la vita con vari problemi, psicologici, esistenziali, quasi adattativi, nel senso che in qualsiasi contesto sociale io mi sento una merda indegna. Pensavo soprattutto a quanto tempo ho sprecato facendomi pipponi allucinanti sul divano, sul letto, incolpandomi per cose insignificanti, autosabotandomi, non dandomi mai l’opportunità di essere serena, di uscire da questo circolo vizioso. E non so voi, se vi ritrovate in qualche modo in questa descrizione, ma io mi sono incazzata. Ho sentito il peso di quest’ingiustizia come quando sento il peso delle ingiustizie che capitano a voi, ma provare empatia per gli altri è sempre più facile che provarla per noi stessi. Quindi è questo che vi volevo dire: se vi trovate in questa condizione, sentitela fino in fondo, dentro le ossa, sentite la rabbia, la rabbia per i vostri genitori che v’hanno traumatizzati, per i vostri partner che vi hanno calpestati, per tutte quelle volte che avete pagato col sangue gli errori commessi da altri e provate compassione per voi, tenerezza, fate crescere il senso di giustizia per voi stessi. Perché non è giusto che a 24 anni non si ami più, non si abbia voglia scoprire, di imparare, di crescere, di vedere il mondo, mentre merde che camminano lo fanno senza porsi alcun problema. La vita è davvero breve, potrei morire domani e aver fatto un decimo di quel che avrei voluto fare, e per cosa, in definitiva? Quale difetto o colpa che mi attribuisco arbitrariamente dalla nascita hanno il diritto di strapparmi la vita a vent’anni? Era questo che vi volevo dire. Pensateci, a volte. Io vi abbraccio.
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canesenzafissadimora · 9 months
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La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l'amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l'anima respira e grazie alla quale vive.
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iocaotic · 23 days
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Secondo me scopri che una persona TI PIACE quando vedi cose in lei che gli altri non vedono. Che ne so?! Un particolare del sorriso o come muove le mani o l'inflessione della voce quando dice "ciao" o quel piccolo neo messo chissà dove che manco lei sa di avere. Stupidi insignificanti particolari. Per "quasi" tutti. Ma non per te. E magari gli altri si voltano per strada e pensano "figo" o "gnocca". Ma non capiscono nulla. Non vedono niente. Loro mica lo sanno il "segreto". Riescono solo a vedere quello che urla, non i sussurri dell'anima e del corpo. Già. Come quelle parole a bassa voce che accompagnano l'amore. Roba da due. Roba senza SENSo, carica di SENSualità. Di cui ricordi solo la voce. Un po' roca, di pancia. Più delle parole. Solo i brividi, più di tutto. Ecco... si scopre così che una persona ti piace… Da una cosa che prima nemmeno vedevi e adesso fa la differenza. Almeno per Te.
Letizia Cherubino.
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Loro dicono che hanno paura delle cose brutte.
La voce alta. Il dito puntato contro come una minaccia. Lo sportello dell’auto o la porta di casa chiusa talmente forte da rimbombarti nelle orecchie e nelle ossa. Uno schiaffo. O una bugia a cui avevi creduto ciecamente.
Ma alle cose brutte ti ci abitui. Le lacrime finiscono e i brividi si sciolgono in sudore freddo. Le labbra si tendono in una linea sottile e le spalle si incurvano sotto a un peso che abbiamo smesso di sperare che smetta di aumentare. Perché non accadrà.
E la voce alta diventa lontana, e la pelle dopo essere percossa smetterà di bruciare e l’ansia non ci stringerà più la gola così forte.
A me spaventano le cose belle.
Il sorriso che si forma quando pronuncia il tuo nome. Il modo in cui ti sfila dalle dita gli scontrini che stai strappando nervosamente, per poi prenderti le mani tra le sue, e stringerle un po’ più forte, qundo la voce ti trema. Le parole che dici distratta, ma che lui si ricorda talmente bene da inserirle nei vostri discorsi, e attendere silenzioso che anche tu te ne accorga. Tutti i dettagli più piccoli e insignificanti che lui conserva e valorizza. Perché sono anch’essi parte di te.
Sono quelle piccole attenzioni che gridano “mi sto prendendo cura di te” ciò a cui non ti abituerai mai. E che più a fondo ti feriranno. Portandoti a chiudere i pugni dentro le tasche, e a distogliere lo sguardo mentre parli, e a fuggire le carezze, e a stringerti nelle spalle, achiacciarti nel silenzio, al posto che fantasticare su un ipotetico futuro, o sui progetti che vorrete realizzare assieme.
Alle cose brutte ci si può abituare. A quelle belle no. E quando finiscono, tu finisci con loro.
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gregor-samsung · 3 months
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“ Le invenzioni e le scoperte portano benefici a tutti. Il progresso della scienza è una faccenda che riguarda tutto il mondo civile. Non ha una vera importanza il fatto che un uomo di scienza sia inglese, francese o tedesco. Le sue scoperte sono a disposizione di tutti e per trarne profitto non occorre niente di più dell'intelligenza. Il mondo dell'arte, della letteratura e del sapere, è internazionale; quel che vien fatto in un paese, non vien fatto per quel paese, ma per l'umanità. Se ci domandiamo che cosa eleva la umanità al disopra delle bestie, che cosa ci permette di considerare la razza umana più importante di qualsiasi specie di animali, scopriremo che non sono cose delle quali una nazione può avere la proprietà esclusiva, ma sono tutte cose che il mondo intero può spartirsi. Coloro che tengono a queste cose, coloro che desiderano vedere l'umanità feconda nel lavoro che soltanto gli uomini possono fare, non baderanno gran che ai confini nazionali e si cureranno ben poco di sapere a quale Stato un individuo deve fedeltà.
L'importanza della cooperazione internazionale al difuori del campo della politica mi è stata dimostrata dalla mia stessa esperienza. Fino a poco tempo fa ero occupato nell'insegnamento di una nuova scienza che pochi uomini al mondo erano in grado di insegnare. Il mio lavoro si basava soprattutto sull'opera di un tedesco e di un italiano. I miei allievi venivano da tutto il mondo civile : Francia, Germania, Austria, Russia, Grecia, Giappone, Cina, India e America. Nessuno di noi era cosciente di un senso di diversità nazionale. Ci sentivamo un avamposto della civiltà, occupati a costruire una strada nella foresta vergine dell'ignoto. Tutti collaboravano all'impresa comune e nell'interesse di questo lavoro le inimicizie politiche delle nazioni sembravano insignificanti, temporanee e futili. Ma non è soltanto nell'atmosfera piuttosto rarefatta di una scienza astrusa che la collaborazione internazionale è vitale per il progresso della civiltà. Tutti i problemi economici, la questione di garantire i diritti della mano d'opera, le speranze di libertà in patria e di umanità fuori, poggiano sulla creazione di una buona volontà internazionale. Finché odio, sospetto e paura, dominano i sentimenti degli uomini, non possiamo sperare di sfuggire alla tirannia della violenza e della forza bruta. Gli uomini devono imparare ad essere coscienti degli interessi comuni dell'umanità che sono identici, piuttosto che ai cosiddetti interessi dai quali le nazioni sono divise. Non è necessario, e neanche desiderabile, eliminare le differenze di educazione, di usi e di tradizioni tra le diverse nazioni. Queste differenze danno ad ogni singola nazione la possibilità di contribuire in modo distintivo alla somma totale della civiltà del mondo. “
Bertrand Russell, Le mie idee politiche. Una guida per orientarsi nelle ideologie politiche di tutti i tempi, traduzione di Adriana Pellegrini, Longanesi & C. (serie ocra, collana Pocket saggi n° 525), 1977; pp. 144-46.
[1ª Edizione originale: Political Ideals, New York: The Century Co., 1917; full text Here]
NOTA: nella prefazione l’autore puntualizza: «Questo libro è stato scritto nel 1917, ma pubblicato soltanto in America. Avrebbe dovuto essere una serie di conferenze, ma il ministero della Guerra lo impedì. Il primo capitolo doveva essere una conferenza da tenersi a Glasgow, presieduta da Robert Smillie, presidente della Federazione Minatori. Poco prima della data fissata per la conferenza il governo mi proibì l'ingresso in quelle che venivano chiamate « zone proibite », tra le quali era compresa Glasgow. Queste zone comprendevano tutto quanto si trovava vicino alla costa, e l'ordine era inteso contro le spie, per impedire che facessero segnalazioni ai sottomarini tedeschi. Il ministero della Guerra fu tanto cortese da dire che non mi sospettava di spionaggio a favore dei tedeschi; mi accusò soltanto di fomentare il disinteresse industriale, allo scopo di por fine alla guerra. Smillie annunciò che avrebbe tenuto la riunione di Glasgow nonostante la mia inevitabile assenza e infatti lesse la conferenza che avrei dovuto tenere io. Il pubblico rimase piuttosto sorpreso dalla differenza dal suo solito stile; ma alla fine, Smillie annunciò di aver letto la conferenza proibita. Il governo aveva troppo bisogno di carbone per agire contro di lui.»
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L’età non ti protegge dall’amore.
Ma l’amore, in qualche misura, ti protegge dall'età.
Anaïs Nin
14 gennaio 1977 moriva di cancro a Los Angeles,
assistita da Rupert Pole.
Molto conosciuta come scrittrice di letteratura erotica, è stata anche una grande esploratrice dell’animo umano e per qualche tempo ha praticato anche la professione di psicoanalista, dopo aver fatto la modella, la danzatrice, la scrittrice, la conferenziera.
Anaïs Nin, nasce nel 1903 in Francia, figlia di una cantante e un pianista, entrambi di origine cubana.
A undici anni viene abbandonata dal padre e da quel momento comincia la sua passione per la scrittura, concretizzata dalla realizzazione di un diario basato su una lettera al genitore che l’ha lasciata.
Anaïs si trasferisce, quindi, a New York con la madre e i fratelli: nella Grande Mela entra in contatto con un ambiente completamente nuovo. A vent’anni si sposa con un bancario ma il matrimonio ben presto si rivela infelice: una prigione dalla quale la ragazza tenta di scappare attraverso diverse relazioni extra-coniugali, spinta dal bisogno di conquistare molti uomini, dopo aver perso l’uomo più importante della sua vita, suo padre.
Tornata a Parigi, attirata dal vivace clima intellettuale della capitale francese, che in quell'epoca accoglie i musicisti, gli scrittori e gli artisti più importanti del momento, inizia a scrivere la prima parte del suo diario (il futuro Diario di Anaïs Nin). Nel corso del suo periodo parisien, ha la possibilità di conoscere Henry Miller, l'autore di Tropico del Cancro e Tropico del Capricorno, innamorandosene; ben presto, intraprende una relazione anche con la moglie di Miller, June Mansfield.
Nel 1931 la Anaïs Nin scrive il suo primo libro, D.H. Lawrence. Uno studio non accademico: un saggio su D.H. Lawrence, cioè l'autore del romanzo L'amante di Lady Chatterley.
Cinque anni più tardi dà alle stampe La casa dell'incesto.
Intanto, la Nin si avvicina sempre di più alla psicanalisi, con lo scopo di ritrovare sé stessa: va in analisi da un allievo di Sigmund Freud, Otto Rank, con cui intraprende una relazione d'amore che la fa ritornare a New York per collaborare professionalmente con lui. In breve tempo, tuttavia, la carriera da psicoanalista le va stretta, e cosi Anaïs torna alla scrittura.
Nel frattempo, nel 1955 l'autrice, pur continuando a rimanere sposata con il suo primo marito, si era sposata in segreto una seconda volta con Rupert Pole: ben presto, però, le nozze erano state annullate per evitare guai. Non solo: negli anni Cinquanta, Anaïs Nin era entrata in contatto con l'Lsd, esperienza che aveva riportato fedelmente nel suo diario, nel quale venivano descritti gli effetti che la sostanza aveva sulla sua creatività e sulla sua percezione di sé.
Il mondo attraverso gli scritti di Anaïs è un mondo ricco di fascino e di meraviglia: anche le piccole cose, le persone più insignificanti vengono descritte con amore e profondità, ma soprattutto con curiosità. Una vita intensa e profondamente vissuta, quella della Nin, che a questo proposito diceva: “La vita ordinaria non mi interessa. Cerco solo i grandi momenti… Voglio essere una scrittrice che ricorda agli altri che questi momenti esistono.
Anaïs Nin
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lanymphedaphne · 1 year
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Giorno 1
"La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive." di Banana Yoshimoto
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cywo-61 · 6 months
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Il sacro è l'essenza della vita, come la luce è l'essenza del bene. Basta poco...un ringraziamento, gratitudine, una preghiera e la luce di una candela, della luna o una scintilla... perché nelle piccole cose insignificanti si nascondono grandi verità. Già nelle cose semplici trovi la grandezza di Dio.
cywo
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