Tumgik
#carotideae
carotideae · 1 year
Photo
Tumblr media
Encore merci pour tout ma @fanny_bergere ce petit compagnon vadrouilleur à enfin posé sa maison ! (Et merci pour les belles photos). PROCHAINS DÉPLACEMENTS • BIARRITZ 02 - 06 mai • TOULON#- 01 juillet [email protected] #tattoo #tatouage #ink #art #tttism #art #snail #escargot #drawing #darkart #darkartists #garden #gardening #engraving #dotwork #homesweethome #squat #vegantattoo #animals #carotideae #carotide #sunny (à France) https://www.instagram.com/p/CqP9Yc0A2BS/?igshid=NGJjMDIxMWI=
7 notes · View notes
mezzopieno-news · 2 months
Text
INVENTATA LA TELECAMERA CHE ENTRA NEL CERVELLO E CURA L'ICTUS
Tumblr media
Una minuscola telecamera, appena più grande di una ciocca di capelli, è stata utilizzata per la prima volta al mondo per diagnosticare e curare un paziente affetto da ictus multipli.
Fino ad oggi i medici non erano in grado di determinare la causa di un ictus per circa un terzo dei pazienti che soffrono di ictus multipli. “Non eravamo mai stati in grado di vedere cosa c’è dentro i vasi sanguigni”, ha dichiarato dottor Robert Fahed, neuro radiologo presso l’ospedale di Ottawa, il primo medico a eseguire questa procedura utilizzando il MicroAngioscope di Vena. “Non appena abbiamo usato la telecamera e siamo entrati in quel vaso, tutti nella stanza hanno immediatamente visto di cosa si trattava e hanno determinato quale fosse la lesione”, ha aggiunto. I medici hanno stabilito che il paziente aveva bisogno di uno stent che è stato inserito nello stesso momento in cui era posizionata la telecamera. L’intera procedura è durata circa un’ora. “Siamo estremamente grati e riconoscenti” racconta Fahed.
Il dispositivo è stato sviluppato dalla startup Vena Medical, fondata da due laureati in ingegneria dell’Università di Waterloo, Michael Phillips e Philip Cooper. I due hanno iniziato a lavorarci durante la laurea. Grazie alle piccole dimensioni della fotocamera, secondo gli inventori esiste il potenziale per espandere il suo campo di applicazione oltre il semplice trattamento dei pazienti colpiti da ictus. “Stiamo iniziando con le procedure neuro vascolari come ictus, malattia dell’arteria carotidea, aneurismi”, ha dichiarato Phil Cooper.
___________________
Fonte: Vena Medical; University of Waterloo
Tumblr media
VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Tumblr media
Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno
4 notes · View notes
Text
0 notes
7e-oeil · 1 year
Photo
Tumblr media
|Year 2022| Many Thanks All | @amenra_official @debemurmorti @doodseskader @45__tim @45_burroughs @dodsengel_official @blutausnord.official @guet @carotideae @geb_lemaudit @purewrathofficial @whitewardofficial @fleshlytomb @theonearmedman @leks_scribbles @dunkrecords @girihband @power_from_hell_official @hexisband @pestilenthex @thisisblak @elusivesoundch @mooringsband @michael_kadnar @silent_pendulum_records @this.is.oblivion @absent_in_body @archgoat_fin @lightofthemorningstar @izhak_interact_agency @iggor_cavalera @chveofficial @mathieu_vandekerckhove @festivalhommesauvage @artnok https://www.instagram.com/p/Cm1EZo0IiDe/?igshid=NGJjMDIxMWI=
1 note · View note
alessandrobelliere · 3 years
Photo
Tumblr media
SVELATO IL SEGRETO MILITARE                                                                           Ora posso confessarlo, non è stata una operazione chirurgica alla carotidea sinistra ma, mi hanno disinnescato una mina antiuomo sottocutanea che mi portavo dietro in una missione segreta degli alpini paracadutisti subacquei
5 notes · View notes
paoloxl · 4 years
Link
Vincenzo Sucato, 76 anni, recluso a Bologna in pessime condizioni di salute, colpito anche da ictus. Quattordici giorni per i domiciliari in ospedale ed era già risultato positivo Il garante dei detenuti: il sovraffollamento rende più alti i rischi di contagio
Il detenuto morto per coronavirus era da un giorno e mezzo ai domiciliari all’ospedale, quando oramai la sua situazione di salute si è aggravata tanto da finire ricoverato alla sala di rianimazione del policlinico Sant’Orsola di Bologna. In sintesi, ha avuto formalmente lo stato di detenzione ospedaliera il 30 marzo scorso, quando oramai è finito in terapia intensiva per poi spirare la notte del primo aprile. Parliamo di Vincenzo Sucato, classe 1944, era detenuto nel carcere la Dozza di Bologna ed era accusato di 416 bis.
La verità è che da tempo presentava gravi patologie e, quindi, era in serio pericolo stando in un carcere dove, in seguito, erano stati accertati casi di contagio da coronavirus. Non solo. Non è vero – come scrive il Dap – che l’uomo è stato sottoposto al tampone dopo essere stato ricoverato presso l’unità di medicina d’urgenza. In realtà è stato sottoposto al tampone quando era già in carcere, proprio perché all’istituto penitenziario bolognese erano stati, da tempo, accertati casi di contagi tra il personale penitenziario. Da sottolineare che casi di positività sono stati resi pubblici dalla stampa il venerdì del 20 marzo.
Il suo difensore, avvocato Domenico La Blasca del foro di Palermo, ha spiegato a Il Dubbio che l’istanza per i domiciliari era stata presentata il 16 marzo scorso, quando già cominciava a circolare la voce di alcune persone che avrebbero presentato sintomi da coronavirus. Voci all’epoca però ancora non confermate. L’istanza era della sostituzione della misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari per gravi motivi di salute, eccependo che le condizioni di salute si erano aggravate e mancavano i farmaci specifici per la patologia glicemica di cui era affetto Sucato. Inoltre era stato colpito da un altro episodio di ictus celebri durante una notte e rilevato solo negli esami strumentali successivamente. Non solo, era un soggetto ad alto rischio della vita a ragione della stenosi carotidea sinistra dell’ 80% asintomatica con occlusione nota dell’arteria carotide destra. Ma il motivo principale della richiesta dei domiciliari era dovuto dal fatto che «essendo un soggetto di anni 76 anni – aveva scritto nero su bianco l’avvocato – affetto da numerose patologie, l’eventuale contagio del coronavirus avrebbe un esito fatale».
Il Gup ha però rigettato l’istanza il 19 e notificata il giorno dopo. Da sottolineare – ci tiene a specificare l’avvocato – che in quel periodo l’ufficio giudiziario era sommerso di richieste. Dopodiché – visto che le notizie di contagio sono state confermate – l’avvocato ha fatto ulteriore istanza il 24 marzo e, prima ancora, ha chiesto urgentemente una relazione alla direzione del carcere di Bologna sullo stato di salute del suo assistito e se erano state intraprese delle «cautele per prevenire il contagio del Covid 19 trattandosi di un soggetto ad altissimo rischio quoad vitam e l’esito dei recenti esami di cui si era in attesa di esecuzione sin dal mese di agosto 2019, ribaditi in data 23.01.2020 e non ancora eseguiti». Ma nulla da fare, l’avvocato non ha ricevuto nessuna risposta dalla direzione del carcere.
È stato poi il giudice a chiedere informazioni al carcere per valutare l’istanza. Lo ha scritto nero su bianco nel provvedimento premettendo che ha fatto richiesta della relazione sanitaria del detenuto «il 25 – si legge nel provvedimento – e poi sollecitata il 27 marzo». Solo il 29 il giudice ha finalmente ricevuto una nota dalla direzione del carcere che il detenuto, a seguito dell’esito positivo del tampone, è stato trasferito in ospedale nella serata del 27. A quel punto – il 30 marzo – arriva finalmente il provvedimento favorevole alla detenzione ospedaliera. Ma oramai Sacuto si era aggravato e portato in terapia intensiva. Tempo un giorno e mezzo muore.
L’avvocato Domenico La Blasca non ci sta e ha annunciato che farà una denuncia nei confronti dei responsabili della casa circondariale di Bologna, presentandola alle procure di Palermo e Bologna.
Damiano Aliprandi
da il dubbio
3 notes · View notes
sophie-hedon · 5 years
Photo
Tumblr media
Merci Tiphaine, Merci beaucoup pour cette super semaine toulonnaise chez @leschimeres.tattoostudio Merci ♡@eugeniekasher @carotideae ♡ _______________________________________ ✿ Contact: [email protected] ✿ #botanicaltattoo #floraltattoo #flowertattoo #blacktattoo #blackwork #encrés #btattooing #tttism #blackworkers #tattrx #txtattoing #bodyartmag #blkttt #blacktattooart #tattoo #inked #coquelicot #poppy https://www.instagram.com/p/B2bFW-fg2Zb/?igshid=ta4xhtl75fiu
11 notes · View notes
sososteopata · 4 years
Video
La manipolazione cervicale può causare un ictus? La pericolosità di una manipolazione cervicale è direttamente proporzionale alle competenze dell'osteopata: prima di "scrocchiare il collo", infatti, è fondamentale approfondire la storia clinica del paziente per individuare eventuali segni e sintomi di una patologia grave sistemica, traumatica o vascolare in atto e valutare quindi l'indicazione dello stesso al trattamento manipolativo. Un buon professionista è in grado di riconoscere i segnali di patologie potenzialmente gravi in atto nel paziente e per i quali non dovrebbe essere sottoposto a manipolazione. Dopo quanto accaduto al giornalista Andrea Vianello il quale ha affermato che l'ictus che lo ha colpito potrebbe essere stato provocato da una manipolazione osteopatica al collo, Mauro Silvestrini, direttore della clinica neurologica e della stroke unit dell'azienda ospedaliero-universitaria Ospedali Riuniti di Ancona e presidente eletto dell'Italian Stroke Organization, ha dato il suo parere in un intervista della Fondazione Umberto Veronesi: "Il giornalista Andrea Vianello è stato vittima di un ictus cerebrale provocato da una dissecazione della carotide sinistra, una delle arterie che porta il sangue al cervello.  Un simile evento può essere di origine spontanea o traumatica. In quest'ultimo caso una manipolazione sbagliata del collo - al pari di un colpo di frusta derivante da un incidente stradale o una tosse violenta come quella determinata dalla pertosse - può causare una dissezione carotidea. Il rischio è comunque circoscritto. Prova ne è l'esiguità di episodi simili registrati, a fronte di un numero ben più elevato di persone che si sottopone a trattamenti osteopatici. Anche nel caso di Vianello, pur avendo ricevuto una manipolazione del collo pochi giorni prima, resta comunque difficile attribuire un'origine certa all'ictus che ne è scaturito. Questo perché la dissezione di un'arteria è una malattia multifattoriale, che può presentarsi anche diverse settimane dopo rispetto a quello che potrebbe essere l'evento traumatico di riferimento." #sososteopata #osteopataimola #osteopatia #ictus #cervicale #manipolazioneosteopatica #stroke (presso Alessandro la Torre, Osteopata Posturologo Imola) https://www.instagram.com/p/B78_4yhpQuc/?igshid=1mt9dr857f055
1 note · View note
ugualmenteabile · 2 years
Text
Per la prima volta fuori dagli USA, in un ospedale italiano, la tecnologia robotica è applicata agli interventi di stenosi carotidea
Per la prima volta fuori dagli USA, in un ospedale italiano, la tecnologia robotica è applicata agli interventi di stenosi carotidea
L’équipe di Cardiologia Interventistica di Maria Cecilia Hospital ha impiegato il sistema robotico di ultima generazione Corindus CorPath GRX di Siemens Healthineers per trattare un paziente 76enne con stenosi dell’arteria carotide Cotignola (Ravenna), 30 novembre 2021 – Si stima che entro 10 anni in ogni sala operatoria sarà presente un robot per coadiuvare il lavoro degli specialisti (dati…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
carotideae · 1 year
Photo
Tumblr media
TATOUAGE DISPONIBLE. « the Mistress of the Dark » Elvira. [email protected] • PROCHAINS DÉPLACEMENTS Marseille @sailinontattoo Toulon @sunnysideup. #tattoo #tatouage #ink #art #tttism #horrorart #elvira #dark #darkart #creepy #horrormovies #cassandrapeterson #creepy #illustration #tattooart #tattooartist #carotide #carotideae #france #gothart #fanart #monsters (à France) https://www.instagram.com/p/CoSif9wLPR-/?igshid=NGJjMDIxMWI=
7 notes · View notes
kon-igi · 6 years
Text
Acufeni o cosa?
Doc, se potesse anonizzare, per piacere. Chiedo a lei perché ho visto che aveva fatto un post a riguardo. Da un paio di settimane sono venuta a conoscenza degli acufeni (che mi hanno spaventata non poco, glielo confesso). Aggiunga che un mio caro amico, casualmente, mi ha comunicato di soffrirne. Qualche giorno fa, ripensandoci, ho prestato attenzione al suono "del silenzio" durante la notte. Ho iniziato a percepire questo fischio, non nelle orecchie ma nella testa, e adesso non va più via. Di giorno non ci faccio particolarmente caso, ma di notte, ancora, nel silenzio mi viene spontaneo "cercarlo" e inizia ad ossessionarmi di nuovo. Le premetto che sono una persona generalmente molto ansiosa, e che mi sto maledicendo per aver letto tanti articoli a riguardo... ma possibile che sia tutto nella mia testa, che sia semplicemente "ipocondria"? La ringrazio, doc, mi scusi se le sembro puerile, ma stasera questa cosa mi sta sconfortando non poco, mi sta sembrando di diventare matta. 
Certo che è tutto nella tua testa. 
LETTERALMENTE.
Adesso cerco di spiegarti come funziona il nostro mirabile cervello del cazzo: fissa una qualsiasi cosa davanti a te. Fatto? Ok. Adesso chiudi un occhio e guardati il naso con quello aperto. Fai la stessa cosa con l’altro occhio e adesso aprili tutti e due.
Per i prossimi cinque minuti non potrai fare a meno di ossessionarti col pensiero che TUA MAMMA T’HA MESSO IL NASO IN UNA POSIZIONE TALE DA RENDERTI IMPOSSIBILE VIVERE E GUARDARTI ATTORNO SENZA CHE ESSO COPRA IL 30% DEL PANORAMA CIRCOSTANTE.
Passati cinque minuti il naso scompare magicamente e tu tornerai a (avere l’illusione di) vedere senza impedimenti di sorta.
Lo stesso succede col battito del cuore, con l’aria che sibila nel naso, con la saliva deglutita, con il rombo che fa il sangue fluendo all’interno dell’arteria carotidea e con tutto il casino organico intorno al tuo orecchio interno che fin dalle tue cinque settimane di vita embrionale ti ha sempre accompagnata e che tu hai escluso per adattamento abitudinario.
Prudenza e serietà mi impongono di dirti di parlarne col tuo medico ma scommetto che quello che ti dirà non sarà troppo dissimile da quanto ti ho appena svelato.
Torna a ignorare il (non)problema e dormi serena, magari aiutata da un po’ di musica a basso volume.
25 notes · View notes
aamato · 3 years
Link
Doença Carotídea: Doença da artéria carótida.
0 notes
7e-oeil · 1 year
Photo
Tumblr media
|Year 2022| Many Thanks to : @amenra_official @debemurmorti @doodseskader @45__tim @45_burroughs @dodsengel_official @blutausnord.official @guet @carotideae @geb_lemaudit @purewrathofficial @whitewardofficial @fleshlytomb @theonearmedman @leks_scribbles @dunkrecords @girihband @power_from_hell_official @hexisband @pestilenthex @thisisblak @elusivesoundch @mooringsband @michael_kadnar @silent_pendulum_records @this.is.oblivion @absent_in_body @archgoat_fin @lightofthemorningstar @izhak_interact_agency @iggor_cavalera @chve @mathieuvandekerckoeve @festivalhommesauvage @artnok https://www.instagram.com/p/Cm1EOMHI4sD/?igshid=NGJjMDIxMWI=
1 note · View note
alessandrobelliere · 3 years
Photo
Tumblr media
Carissimi, ho terminato l’iter prericovero per la stenosi carotidea sinistra per l’intervento chirurgico di endoarterectomia carotidea, purtroppo a causa del 2° vaccino Covid, del 3 Aprile, l’ntervento chirurgico avverrà verso il 10/15 Aprile. Con la fiducia di completare la Sfida dei laghi con il Centro-Sardegna-Sud-Sicilia della 7° Sfida nel 2022                                                                             Foto 6° Sfida 2020
8 notes · View notes
wdonnait · 4 years
Text
Ecodoppler alle carotidi : cos'è e come funziona
Nuovo post pubblicato su https://www.wdonna.it/ecodoppler-alle-carotidi-cose-e-come-funziona/106743?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=106743
Ecodoppler alle carotidi : cos'è e come funziona
Tumblr media
Pressione Alta. L’esame ecodoppler mira alla prevenzione dell’ostruzione delle carotidi. 
Quest’ultime sono dei vasi sanguigni, situati ai lati del collo. Il loro compito è fondamentale, poiché consentono di trasportare il sangue (ma soprattutto l’ossigeno) al nostro cervello, attraverso le arterie. Sono di vitale importanza: proprio per tale motivo, necessitano un corretto funzionamento. 
Ma prima di parlarvi nel dettaglio dell’ecodoppler, scopriamo tutte le caratteristiche delle carotidi. 
Carotidi tipologie
Innanzitutto, è bene dire che le arterie carotidee possono essere di tre tipi: comune, interne o esterne. 
Le carotidi comuni si trovano nella zona del collo e più precisamente vicino alla laringe e al pomo d’adamo, dividendosi a loro volta in carotide esterna e carotide interna. 
Quelle esterne, partendo dalla laringe toccano altri punti del corpo umano, tra cui la faringe, la mandibola, il viso e il collo in generale. Mentre le carotidi interne sono strettamente connesse con la zona del cervello e delle ossa temporali. 
Nel momento in cui il loro funzionamento risulta essere compromesso, l’organismo tende ad andarsene un po’ in tilt. Di conseguenza, le carotidi vanno incontro ad irrigidimento e generano un accumulo di grassi e proteine, detriti cellulari e tessuto fibroso, che prende il nome di placche ateromatose. 
Carotidi sintomi
I sintomi delle carotidi “danneggiate”, non si fanno sentire sin da subito. All’inizio, l’essere umano non si accorge di nulla fin quando la situazione non diventa critica per poi sfociare in un ictus. 
Proprio per tale motivo, si consiglia vivamente di effettuare un Ecodoppler alle carotidi, così da poter intervenire in tempo e prevenire conseguenze spiacevoli. 
Tuttavia, quando il problema inizia a diventare ingestibile, il paziente può accusare i seguenti sintomi:
Difficoltà alla vista (da uno o entrambi gli occhi) 
Intorpidimento degli arti (a volte anche da un solo lato del corpo) 
Problemi nel parlare ed esprimersi
Mal di testa frequenti
Senso di spossatezza perenne
Vertigini e perdita dell’equilibrio
Ecodoppler carotideo e vertigini 
Come vi abbiamo appena detto, un problema alle carotidi può portare a delle forti vertigini. 
Quando accade ciò, il paziente accusa un senso di disorientamento e gli sembra come se l’ambiente circostante ruotasse senza sosta. Spesso, le vertigini comportano una serie di sintomi, tra cui difficoltà uditive e visive, sudorazione fredda, perdita dell’equilibrio, nausea e vomito. 
Ma come mai le carotidi e le vertigini risultano essere due elementi strettamente collegati tra loro? 
La risposta è semplice. In precedenza, vi abbiamo accennato che le arterie carotidee interne si collegano in maniera diretta all’encefalo. Il sistema nervoso, a sua volta, è lo spirito guida per una serie di funzioni del corpo, tra cui il senso di equilibrio. 
Nel momento in cui la nostra centralina va in tilt, ne risentono anche i nostri sensi (in questo caso l’udito), generando così le vertigini. 
Ecodoppler carotideo preparazione 
Adesso, passiamo all’esame di Ecodoppler e alle modalità di preparazione.
Come prima cosa, è importante specificare che l’ecodoppler per carotidi non è in alcun modo una procedura invasiva. Infatti, il paziente non accusa alcun tipo di fastidio o dolore.
Tuttavia, esso è utilissimo per la diagnosi e consente di visualizzare tutti i principali vasi sanguigni ed in particolar modo il loro flusso ematico.
Di conseguenza, l’ecodoppler si impiega sia per analizzare il caso specifico ma anche per monitorarlo.
Prima di procedere, il paziente dovrà stendersi su un lettino. Dopodiché, si applica nella zona del corpo interessata un gel abbastanza denso, il quale donerà una sensazione di fresco.
Successivamente, si applica la sonda. Così facendo, si ha l’opportunità di visualizzare una serie di immagini dell’area interessata, che consentiranno alla figura esperta di poter effettuare una diagnosi ben precisa.
Inoltre, è fondamentale che il paziente si presenti a digiuno da almeno un 5-6 ore, in quanto è fondamentale che il processo di digestione risulti essere completato.
Per quanto riguarda la durata dell’esame di ecodoppler, solitamente va dai 15 ai 20 minuti. Una volta terminato, il soggetto potrà tranquillamente abbandonare la struttura specializzata e rientrare nella propria abitazione.
Nel giro di poco tempo, il medico saprà fare una diagnosi dettagliata ed eventualmente stabilire un trattamento farmacologico.
Placca carotidea aspirina
Il trattamento farmacologico è una delle soluzioni legate al monitoraggio delle carotidi.
Le cure variano a seconda dell’entità del problema ma anche del caso specifico. Proprio per tale motivo, i farmaci consigliati possono variare.
Tuttavia, uno dei più gettonati dai medici esperti nel settore, sembrerebbe essere l’aspirina per placca carotidea.
Come molti di voi già sanno, questo farmaco si utilizza per una serie di patologie e presenta tantissime proprietà. Allo stesso tempo però, non ne va fatto un uso eccessivo in quanto potrebbero verificarsi alcune controindicazioni.
Di conseguenza, se l’esame di ecodoppler ha rilevato un problema alle carotidi, è bene consultare il proprio dottore di fiducia, così da farselo prescrivere. Mai assumere l’aspirina di propria volontà per trattare questo caso specifico. Altrimenti, ne andrebbe di mezzo la vostra salute.
Ecodoppler carotideo prezzo
Poco fa vi abbiamo presentato l’esame di ecodoppler, specificando che non si tratta in alcun modo di una procedura invasiva.
Dal punto di vista dei costi, esso può variare in base ad una serie di fattori, come ad esempio la struttura clinica di riferimento ed il caso specifico.
Generalmente, l’esame di ecodoppler costa sulle 80 euro. Inoltre, è importante tenere a mente che non esiste soltanto un tipo di ecodoppler ma ce ne sono tantissimi, a seconda della zona del corpo in questione.
Infatti, noi vi abbiamo parlato di ecodoppler per carotidi, ma è possibile effettuare anche i seguenti esami:
Ecodoppler TSA (tronchi sovraortici)
ecoDoppler cardiaco
ecoDoppler arti inferiori
ecoDoppler transcranico
Sottoporsi all’ecodoppler è davvero importante. Come vi abbiamo già detto in precedenza, i sintomi di un problema legato alle carotidi non si fa sentire sin da subito ma solo quando la situazione inizia a degenerare in maniera notevole.
Proprio per tale motivo, nel momento in cui doveste iniziare a sospettare che ci sia qualcosa che non va, affidatevi alla prevenzione. Sono tante le persone che si sono salvate grazie a degli esami di ecodoppler, proprio perché è in grado di farci conoscere una serie di malfunzionamenti a noi ignoti.
Con la salute non si scherza affatto!
0 notes
nubes-espantadas · 7 years
Text
Litio
Con presteza las cáligas desliza, mas ecuánime el rostro porte reflecta; bajo la clámide esconde el gladio, la punza trémula de su venganza. Desde Málaga ha venido el bárbaro a buscar la sangre del cartaginés. Al barrio de los comerciantes llega el sayón. A dos mulatos descalzos esquiva, y a una mujer, de la que observa su negra cabellera, hasta que advierte con la niña al hombre que bajo el acero de morir ha: éste en la mano aferra púrpura copa de carmíneo vino, escapando cuántas gotas del morapio descendiendo por la comisura de los labios. Dura lo que una fotografía el movimiento: tres cuchilladas a la carotidea y las doncellas huyen espantadas: cae de bruces el negro y amarillo bulto. Con presteza las cáligas desliza mas ecuánime el rostro porte reflecta; bajo la clámide esconde el gladio, la punza trémula de su venganza.
1 note · View note