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#amputatie
wingedalpacacupcake · 3 months
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Palestinian girl mourns loss of leg in Israeli attack
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ilmi0-labirint0 · 6 months
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Chi sta nel mezzo, chi pensa che Orsini sia un estremista invasato, chi parla della TRAGEDIA PALESTINESE cominciando col dire: "Si vabbè ma Hamas...", non legga................. Bene, questa è roBa per chi ha palle e soprattutto sangue vivo, bello, rosso, e.......................PALESTINESE nelle vene!
...................................... .IO SONO PALESTINESE!.
Il coniglio “libberale”
Il bombardamento di Gaza ha chiuso la bocca a tutti i miei detrattori della radio, della televisione e della carta stampata poiché ha reso evidente la correttezza della mia tesi ovvero che l'Occidente è una civiltà criminale, assassina e sterminatrice guidata da corrotti, criminali di guerra, massacratori di bambini musulmani, calpestatori dei diritti umani e “terroristi di Stato”, secondo la definizione suggerita dalla letteratura scientifica.
I vari Nicola Porro, Enrico Letta, Stefano Bonaccini, Maurizio Molinari, Massimo Gramellini, Beppe Severgnini, Paolo Mieli, non potranno più fare i loro gargarismi autocelebrativi sull'Occidente del tipo: “Noi siamo una civiltà moralmente superiore rispetto alla Russia, noi rispettiamo i diritti umani”.
Vi risulta che Porro e gli altri “libberali” abbiano mai condannato quel volgare criminale di guerra, terrorista di Stato e massacratore di bambini musulmani di Netanyahu?
Mi paiono in difficoltà ora che non possono più usare l’etichetta di “putiniano” contro il professor Orsini. Poverini, hanno perso il capro espiatorio della guerra in Ucraina (che è una cosa molto illiberale).
E adesso che cosa diranno i miei detrattori? Che il professor Orsini è un agente segreto dello Stato palestinese? Che prende i soldi dai palestinesi che non hanno un euro? Che fa parte di una rete di agenti segreti legata a Ramallah?
Ecco che cos'è l'Occidente: il massacro quotidiano di migliaia di bambini palestinesi innocenti che include persino il loro sterminio nelle incubatrici degli ospedali di Gaza. L'Occidente sono i bambini di Gaza amputati senza anestesia che poi muoiono dopo le operazioni chirurgiche perché non sopravvivono al dolore, come racconta il chirurgo britannico-palestinese Abu-Sitta: "A Gaza è una guerra contro i bambini. Ho operato senza anestesia: non dormo la notte. La fine della tregua è una catastrofe".
Perché Porro non prova a dire che l’Occidente è una civiltà moralmente superiore adesso che l’Unione europea, la Casa bianca e Israele massacrano i neonati palestinesi?
Porro disse di me: “Il professor Orsini mi fa orrore”.
E pensa che cosa fanno a me gli uomini che hanno il coraggio di un coniglio sollevato per le orecchie.
Per dare un’idea delle capacità intellettive di Porro, ecco la sua tesi: “Basta! Israele è uno Stato liberale e va difeso!”.
Quindi, caro Porro, se uno Stato liberale stermina due milioni di persone innocenti noi dobbiamo difendere lo sterminio perché è uno sterminio liberale?
Quindi, o somma intelligenza, se un uomo liberale commette un omicidio noi dobbiamo difenderlo perché è liberale?
Quindi, o intelligenza suprema, se un liberale commette uno stupro, noi dobbiamo difenderlo?
Capito, Porro, in mano a chi sta il mondo dell’informazione?
Noi educhiamo i nostri giovani a ragionare in questo modo illiberale.
Tu stai al liberalismo come Netanyahu sta al rispetto dei diritti umani.
Alessandro Orsini
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jaypentaghast · 8 months
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(x)
mutiny, drowning and amputati*n of limbs all coming to you this October 5th
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southernlonewolf · 1 year
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Manca alla mia schiena
il tuo petto
appoggiato nel sonno.
Mancano al mio seno,
le mani, il respiro, la tua bocca.
Manca al mio ventre
l'abisso dove insieme sprofondavamo
prima di riemergere vivi
come mai.
Manchi ai miei sensi amputati
dalla lontananza.
Come aria, acqua e luce
manchi.
C. Semprini Cesari
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theivorlegov1 · 1 year
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🧤⚽️ 50 RIGORI CHALLENGE: LORENZO MARCANTOGNINI (NAZIONALE AMPUTATI)
Italian amputee LAK footballer Lorenzo’s training Video
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leftprohans · 1 year
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Schau dir "Proteza modulara Ottobock cu articulatie de genunchi 3R80 pentru amputatie de coapsa" auf YouTube an
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kon-igi · 2 years
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Buongiorno Kon,
ti trovi a rispondere agli ask oggi, ti pongo un quesito, o per meglio dire, ti poniamo, visto che il tutto parte da questo post della Nostra Caronte (@tautologiedialettiche) in erba:
https://www.tumblr.com/blog/view/tautologiedialettiche/690222489785286656?source=share
In pratica l'argomento è la gestione del post-amputazioni in ambito sanitario, ovvero che fine fanno gli arti amputati, ad esempio.
Premettiamo che le info riportate nel post non sono al 100% sicure, magari a taútologiedialettiche (così come piace farsi chiamare adesso :P) non è stata raccontata in modo chiaro, quindi facciamo finta di partire da zero e chiedere lumi direttamente a te.
Le domande:
Una volta amputato un arto o una parte importante del corpo, viene restituita obbligatoriamente al legittimo proprietario, e lo smaltimento è quindi a carico suo, oppure è la struttura sanitaria a gestirlo secondo normativa?
Ammettiamo che la risposta alla (1) sia "tocca esclusivamente al legittimo proprietario", quali mezzi ha a disposizione costui per smaltire l'arto in modo opportuno, fatta eccezione per la cremazione e la sepoltura tradizionale? Non credo che si possa cestinare nell'umido (anche se sarebbe un modo molto fantasioso per finire sul quotidiano locale).
Come corollario personale, trovo estremamente macabro ma al tempo stesso coerente con la dottrina cattolica il voler seppellire gli arti in anticipo insieme al corpo del proprietario futuro defunto, non si finisce mai di imparare.
Spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno, la mia (o la nostra?) è solo una curiosità da bar Tumblr, illuminaci orsù, così da aiutare anche la Nostra Futura Thanatos nel suo percorso funereo. Daaanke!
Che cosa non noiosa... io odio le cose noiose e quindi vado a sviscerare l'argomento con entusiasmo.
Da un punto di vista strettamente medico-legale, bisogna distinguere tra ESCISSIONE e AMPUTAZIONE.
Nel primo caso si tratta della rimozione di un tessuto qualunque più o meno organizzato (fegato, milza, muscolo, grasso etc) mentre nel secondo caso della rimozione DI UNA PARTE RICONOSCIBILE, cioè di una porzione di corpo riconducibile all'integrità identitaria di un individuo.
Per arti o parti di arto, occhi e porzioni di volto può essere richiesta una sepoltura particolare (a proprietario vivente) che deve seguire un iter che sotto elencherò ma è indubbio che in assenza di tale richiesta da parte del proprietario (o del tutore) l'ospedale per legge è costretto a smaltire tale parte a proprio carico con consegna a ditte specializzate che le distruggeranno in inceneritore.
Se invece è il proprietario che vuole occuparsene (vuole, non deve), allora sono rogne per l'agenzia di pompe funebri che si trova a gestire un rifiuto ospedaliero trattato (quindi immerso in formalina e sigillato in busta super-robusta) e quindi dovrà:
aprire la busta (non biodegradabile e non combustibile)
lavare via la formalina (tossica e 1 - non compatibile con la cremazione 2 - ritardante il processo putrefattivo che invece è sempre da ricercarsi nell'inumazione e nella tumulazione)
poi posizionarlo in una piccola cassa lignea (con lamiera di zinco se posto in tumulo o loculo)
infine cremarlo, inumarlo (bara di legno nella terra) o tumularlo (sepolcro o loculo in pietra).
Anch'io trovo macabro che i cristiani diano tanta importanza a un pezzo di corpo (peraltro tratto comune alle altre due grandi religioni monoteistiche) ma temo tu non ti stia ricordando i Corinzi 15:50-53, @der-papero
Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l'incorruttibilità. Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.
Quando dopo l'apertura del Settimo Sigillo le legioni celesti sconfiggeranno l'armata demoniaca sulla pianura di Megiddo (da cui Armageddon), se abbiamo fatto i bravi e non saremo già all'inferno, io e te si risorgerà con i corpi che avevamo in vita, quindi vedi di trattarti bene perché ci terremo quelli che avevamo prima di morire... per l'eternità.
Nel prossimo post, se vorrà, spiegherò a @tautologiedialettiche come e perché alcuni corpi si decompongono e altri no, la pratica dell'iniezione addominale, gli acceleranti enzimatici sotto al cuscino e la differenza tra saponificazione e corificazione.
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odioilvento · 1 year
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Rane, civette, uova, sederi, maiali, pesci volanti, incendi, anatre, cardellini, diavoli, papi, suore, elmi, piedi amputati, arpe, trombe, cani, armature, vassoi, botti, calderoni, grotte. E chissà cos'altro aveva nella testa. Bosch.
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fuoco-che-accende · 11 months
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Dis-abilitá
Dopo 30 giorni di stop mi aspettavo che avrei potuto camminare e invece mi sbagliavo.
Onestamente non pensavo che proprio io avrei mai scritto qualcosa su questo tema ma come si dice, la vita riserva sempre sorprese, ed ecco la mia.
Dopo essere caduta ed aver avuto una distorsione e lesione dei tendini, tutte le mie abitudini e i miei equilibri sono cambiati.
Ho perso la mia autonomia, la mia velocità, i miei sport che mi aiutavano a sentirmi libera nel mondo, il mio equilibrio, la capacità di stare in piedi che si è trasformata in Piede XD, e soprattutto anche i miei muscoli.
Sono cambiati i miei ritmi, se prima per andare al bagno ci mettevo qualche secondo adesso passano dei minuti, se prima mi volevo alzare per riempirmi l'acqua era un'attività da niente "che ci vuole", oggi ci vuole.
Se prima scendere le scale era la norma, ora è diventata una norma chiedere aiuto, prima perché non avevo la forza per fare da sola ora perché anche se ho la forza di fare da sola le mani mi servono libere per mantenermi.
Dis-abilità è appunto la mancata abilità, per me di essere autonoma e camminare senza affaticarmi anche per breve tratti e la lentezza nel fare le cose.
Ma qui ho scoperto l'abilità.
È vero che ad oggi non ho più un'autonomia come prima ma ho scoperto la bellezza del cervello umano, ovvero la capacità di reinventarsi. Quante volte ti è capitato di vedere nelle gare delle persone con degli arti amputati e chiederti "Ma come fa?!" o anche in quei video in cui li vedi nella loro quotidianità che fanno cose che noi persone con tutti gli arti non saremmo in grado di fare.
Ecco, ho scoperto che puoi trovare nuovi modi per fare ciò che vuoi (vero non sempre "leggeri" come prima ma nuovi). Quindi una nuova autonomia nell'usare in modo ingegnoso il mio cervello e il mio corpo e con esso i miei muscoli.
Sembra roba da poco ma per una sportiva vedersi i muscoli rammollirsi non è piacevole, anzi.. Inizi a farti tutti pensieri depotenziati sul tuo corpo, su di te, su come sarà dopo, su tutta la fatica che avevi fatto per crearti quello standard di fisico e poi vedi tutto all'aria.
Poi anche qui ho fatto un piccolo cambio. Anziché giudicarmi per quello che era e vivere in funzione di quello che sarà, ho apprezzato cose nuove e ho fatto pensieri nuovi; banalmente ho pensato che non ho mai passato così tanto tempo senza allenarmi duramente come ero solita fare e che quindi quando ritornerò ai miei ritmi normali avrò non solo una ripresa più rapida ma anche una forma fisica ancora più performante con meno grasso. E poi mi sono resa conto che, proprio perché compio molti sforzi per fare qualunque cosa, mi sto comunque allenando, anche se non alleno tutto. Questo cambio di prospettiva mi sta permettendo di non ingrassare.
Ho anche riscoperto quello di cui avevo bisogno, prendermi i miei tempi.
Negli ultimi mesi mi ero resa conto che spesso mi dicevo che avrei voluto essere in luoghi differenti e avrei voluto fare cose differenti da quelle che stavo stavo facendo in quel momento.
Volevo sentirmi libera di andare al mare senza il pensiero del lavoro, senza il sentirmi il peso delle aspettative che il mio ruolo copriva e fare ciò che il mio cuore mi diceva di fare. Ma poi non lo facevo.
Mi stavo dis-equilibrando.
Me ne ero resa conto ma non facevo molto per cambiare.
E quindi è intervenuto il mio corpo.
Certo, me la sono cercata io la caduta, perché non ho ascoltato il mio corpo quando mi ha detto di fermarmi ma visto che nulla accade a caso e che tutto lo creiamo noi stessi, io mi sono chiesta, in questi giorni ancora di più, "perché ho chiesto di fermarmi?"
Per assaporare la vita.
Fare le cose con calma.
Rendermi conto delle persone che veramente hanno a cuore la nostra relazione e se ne occupano e mi danno una mano.
Dare valore a ogni mio arto.
Scegliere cose fosse il meglio per me e che immagine di me volevo lasciar andare.
E imparare a riprendere le mie buone e sani abitudini:
Meditare = per riallineare i miei pensieri e darmi chiarezza
Pregare = per purificar mi e ricordami di essere umile
Ringraziare= per provare belle e sane emozioni, sentimi ricca di ciò che sono e di ciò che ho
Scrivere= per mettere a fuoco il processo è per lasciar andare
Visualizzare= sentirmi forza creatrice
Sono passati 30 giorni ed questo quello che mi porto.
Ah e stamattina ho appoggiato bene il piede per camminare, quindi da adesso inizia il mio countdown ✨
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peterpijls1965 · 1 year
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Job Klijn, een kunstenaar uit Nieuw-Zeeland. Hij is een immigrant.
De zin van het lijden
Op 8 mei 2015 probeerde ik uit te leggen waarom de christelijke god uit het Oude Testament een minder aangename atman is. Samen met de duivel vindt hij het nodig de rechtschapen Job alles af te nemen wat hem dierbaar is, en hem met open zweren te slaan. En dat alleen maar om het ijzeren geloof van de maatschappelijk geslaagde Job sadistisch op te proef te stellen. Bah.
Ooit hoorde ik een Nederlandse kardinaal iets bazelen over de zin van het lijden. Als goede katholiek moest deze prelaat de kruisdood van J. Christus rechtvaardigen. En de stille boodschap aan zijn kudde was: lijden is goed.
Ik kan deze Simonis uit de droom helpen: lijden dient geen enkel doel.
Nietzsche beweerde ook al dat uit pijn de beste zaken voortkomen. Nog zo’n wauwelaar. We weten hoe hij eindigde: in het gesticht.
Ik heb nu zo’n zeven weken non stop de ergste pijnen door vaatproblemen. Die kostten me recent een vinger. En mogelijk gaat ook mijn linker bovenbeen eraf.
Gisteren werd in het ziekenhuis van Venlo na een scan geconstateerd dat de belangrijkste slagader in het linker bovenbeen over een serieuze lengte potdicht zit. Maandag krijg ik te horen hoe de vaatchirurg deze verstopping gaat oplossen. Ik hoor in de verte een cirkelzaag.
Door die verstopte slagader doorbloeden mijn knie en stomp zwaar onvoldoende. Gevolg: een constante, ijskoude pijn, vooral ´s nachts.
Daardoor heb ik voortdurend de neiging me vol te laden met bier en marihuana. Die combi is namelijk de enige echt effectieve pijnbestrijder. Vergeet morfine. Gelukkig heb ik toch geen Jupiler en Bob Marley in huis.
Daarbij heb ik meestal geen budget voor alcohol en wiet. En gezien mijn verslavingsgevoeligheid is dat maar goed ook.
De uitdaging is nu mezelf mentaal in balans te houden. Ik ben bang en depri door alles wat er gebeurt. Vooral omdat het zo mysterieus is. De vaatchirurg kon gisteren geen enkele verklaring geven voor de verstopte slagader, die er op een scan van 2 jaar geleden nog prima uitzag.
Dat sterkt me in het donkerbruine vermoeden dat ik langzaam bezig ben dicht te slibben. Ik ben nog geen 50, maar ik heb het vaatstelsel van een ketting rokende bejaarde met een crush op Ketel 1.
Eerlijk gezegd heb ik me al neergelegd bij de volgende amputatie. De vaatchirurg had het er gisteren over dat de verstopte slagader misschien open gaat door sterke bloedverdunners. Aan zijn gezicht kon ik zien dat hij er zelf niet erg in geloofde. Hij had me ter plekke willen laten opnemen, maar het ziekenhuis ligt bomvol. Dus: patiëntenstop.
Ik weet nog dat ik vroeger verbijsterd het Bijbelboek Job las. Job was een meer dan rechtschapen man. Zijn oudtestamentische god stelde hem wreed op de proef met de ergste tegenslagen denkbaar. En dat alleen maar om uit te zoeken of het geloof van Job stand zou houden. Dit bleek het geval.
Sadistischer dan in het boek Job is het christendom nergens.
Zelf voel ik me dezer dagen ook op de proef gesteld. Al weet ik niet waarom, of door wie. Slechte bloedvaten zitten van vaderskant enigszins in de familie. Ik ben altijd een roker geweest, maar de vaatchirurg acht het uitgesloten dat een man van mijn leeftijd alleen door nicotine en teer zijn benen verliest.
Dus wie het weet mag het zeggen.
De enige zin van het lijden is misschien een reality check. Het afgelopen jaar was het beste in mijn leven: mentaal stabiel, droog en gelukkig met het weinige dat ik had. Dat feestje wordt nu verstoord door de amputatie van mijn vinger en de mogelijke amputatie van mijn bovenbeen.
Het zou betekenen dat ik in Hoensbroek een jaar vergeefs heb gerevalideerd met onderbeenprotheses. Tot tien dagen geleden liep ik als een kievit op de kunstbenen. Links kan ik de prothese nu niet dragen door de pijn. En misschien zit ik de rest van mijn leven in de rolstoel.
Die nieuwe uitgangssituatie is het zoveelste proces van aanvaarding en rouw. Ik probeer de lichtpunten te zien. Dat ik heb geleerd te incasseren, en te leven met verlies. Meer winst zie ik niet.
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melanchonica · 1 year
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una volta lui aveva detto qualcosa che lei non riusciva ad immaginare: gli amputati sentono dolori, crampi, solletico alla gamba che non hanno più. così si sentiva lei senza di lui, sentendolo dove non c’era più
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vecchiorovere-blog · 2 years
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Una volta lui le aveva detto una cosa che lei non riusciva a concepire: gli amputati sentono dolori, crampi, solletico, alla gamba che non hanno più. Così si sentiva lei senza di lui, sentendolo là dove non c’era più. Gabriel García Márquez
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ambrenoir · 2 years
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Una volta lui le aveva detto una cosa che lei non riusciva a concepire:
gli amputati sentono dolori,crampi,solletico, alla gamba che non hanno più.
Così si sentiva lui,sentendola là dove non c'era più.
Gabriel García Márquez
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theivorlegov1 · 1 year
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La Nazionale italiana calcio amputati ai mondiali in Messico. Le loro st...
Italian amputee football team beach training in Mexico - Video.
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Gli amputati sentono dolori, crampi, solletico alla gamba che non hanno più. Così si sentiva lei senza di lui, sentendolo là dove non c’era più.
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Gabriel García Márquez
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alonewolfr · 10 days
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Una volta lui le aveva detto qualcosa che lei non riusciva ad immaginare: gli amputati sentono dolori, crampi, solletico alla gamba che non hanno più. Così si sentiva lei senza di lui, sentendolo là dove non c'era più.
|| G. G. Márquez
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