Volvo C90 Sports Coupe Concept
What if...Volvo created this sports car and introduced it into their lineup? Based off of the S90 platform, this sports coupe would offer the same engine and transmission as found in the S90. But be slightly tuned for higher performance out of the engine with an upgraded turbocharger.
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Volvo VESC
🇮🇹 La Volvo VESC (Volvo Experimental Safety Car) è stata una vettura prototipo presentata al Salone dell’auto di Ginevra nel 1972, ed è stata un precursore nel campo della sicurezza automobilistica.
Anche dal punto di vista estetico, la VESC anticipava il linguaggio di design della futura Volvo 240, introdotta nel 1974 e successivamente diventata il modello più longevo di Volvo, con quasi 2,9 milioni di auto prodotte durante i suoi 19 anni di produzione. La Volvo 240 divenne anche l’auto di riferimento per l’Amministrazione per la sicurezza stradale americana NHTSA.
🇬🇧 The Volvo VESC (Volvo Experimental Safety Car) was a prototype vehicle presented at the Geneva Motor Show in 1972 and was a forerunner in the field of automotive safety.
From an aesthetic point of view, the VESC anticipated the design language of the future Volvo 240, introduced in 1974 and subsequently became Volvo’s longest-running model, with nearly 2.9 million cars produced during its 19 years of production. The Volvo 240 also became the reference car for the American National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA).
In dettaglio, la VESC era dotata di una gamma di soluzioni di sicurezza che al tempo potevano solo essere considerate altamente innovative. Il progetto VESC aveva le seguenti caratteristiche, tra le molte altre:
Cinture di sicurezza di tipo semi-passivo, cioè le cinture di sicurezza anteriori venivano automaticamente allacciate intorno agli occupanti del sedile quando veniva avviato il motore dell’auto.
Airbag sia per gli occupanti dei sedili anteriori che per quelli posteriori.
Airbag come poggiatesta sul ripiano del cappello del sedile posteriore.
Poggiatesta anteriori nascosti che si dispiegavano automaticamente in caso di collisione.
Un “volante a scomparsa”. In caso di collisione frontale, il volante veniva tirato in avanti di 150 mm, lontano dal conducente.
Lavafari e tergicristalli.
Tergicristallo e lavavetri posteriori.
Carrozzeria extra robusta. Le sezioni anteriori e posteriori erano progettate per un’ottima assorbimento degli impatti. L’abitacolo era anche protetto da una robusta rete di travi nel tetto, compresa una gabbia anti-ribaltamento integrata. I lati della carrozzeria erano rinforzati con tubi per fornire una protezione extra in caso di collisione laterale.
I supporti del motore posteriori erano progettati in modo che il motore venisse forzato a scivolare sotto l’auto in caso di impatto frontale.
I paraurti estremamente pronunciati conferivano all’auto un profilo caratteristico. Proteggevano la carrozzeria dai danni ai pannelli in impatti a bassa velocità fino a 16 km/h.
Freni anti-bloccaggio.
Controllo automatico dell’altezza di marcia.
Interruzione automatica dell’alimentazione del carburante.
Avviso acustico di retromarcia.
English version can be found here. (PDF Version available).
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