Tumgik
#Vedremo domani
fallimentiquotidiani · 10 months
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Vedremo domani
Se il momento era giusto
Per chiudere gli occhi
O sparare nel mucchio
Domani sapremo
Quello che oggi ci sfugge
Il senso nascosto
Di certe scelte assurde
Domani sapremo
Ne sono quasi sicuro
Se poi sarà troppo dura per noi
Incolperemo qualcuno
Troveremo domani
Il centro e la luce
La risposta che manca
Il discorso perduto
Domani sapremo
O ce lo inventeremo
Per riposare sereni
Prima che cali il buio
Domani sapremo
Ne sono quasi sicuro
Se poi ci farà troppo male
Potremo sempre condannare qualcuno
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sara-smind · 5 months
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Questa la situa dopo ieri sera comunque:
Tumblr media
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omarfor-orchestra · 5 months
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No vabbè come Simo[SPARO]
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lonelysmile · 11 months
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gimsydelfuturo · 6 months
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Ieri sera nella zona in cui abito sono tracimati o esondati 4 torrenti
Uno di essi ha allagato casa di mia mamma che abita sotto di me
Il torrente ha raggiunto una forza che non avevo mai visto, ha invaso il giardino e ha iniziato ad avvicinarsi a casa
Dopo poco l'acqua passava da ogni fessura, è stato inutile ogni tentativo di bloccarla
I danni sono stati limitati sennonché poco dopo aver ripulito il soggiorno un'altra ondata molto più grande e forte ha fatto uscire l'acqua dai muri, dalle prese della corrente, dalla porta, dalla doccia, per non parlare della lavanderia completamente sommersa e addio lavatrice
L'acqua in giardino ha completamente divelto la recinzione, ha abbattuto un muro di confine ha portato fango, detriti e tronchi un disastro
Un disastro che in confronto a quello che stava succedendo nei paesi limitrofi era un simpatico gavettone d'agosto
Oggi siamo riusciti a ripulire decentemente casa, il giardino vedremo in seguito
Nel pomeriggio siamo andati a portare da mangiare ai volontari che spalano il fango
Poi ci siamo uniti a loro
Siamo entrati nelle case di sconosciuti che non avevano più niente da un momento all'altro, case di una vita svuotate, tutti i loro oggetti scaraventati per strada marci di fango, persone senza una sedia per riposarsi, le case ormai involucri di cemento vuoti senza un senso
In tutto questo sconvolgimento mi sono accorto che alla natura i confini non piacciono qualunque essi siano
Che il senso di comunione di intenti delle persone che hanno una certa sensibilità mi esalta
Domani si ricomincia e le amicizie diventeranno più forti e altre ne nasceranno
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intrusivoodistruttivo · 9 months
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Oggi sono andato a trovare un mio amico che ha avuto il secondo ictus nel giro di un anno, mi ha parlato di quanto sia figa l’infermiera che lo sta seguendo e di quanto se la volesse scopare, nonostante facesse ancora fatica a camminare mi ha chiesto se lo portassi fuori a prendere un po’ d’aria, io e Luca abbiamo fatto un po’ di fatica ma siamo riusciti, si è acceso una sigaretta cosa che non dovrebbe fare e si è bevuto mezza della birra che avevo nel mio bellissimo zaino, non so, forse sente di essere arrivato alla fine della sua vita, ma farlo stare bene, farlo ridere per tutto il tempo mentre eravamo lì è stata la cosa più bella potessimo fare per lui, vorrei avere la forza che ha in questi momenti. Sua moglie appena usciti dalla camera, mi ha abbracciato e si è messa a piangere, non sa per quanto tempo potrà essere ancora lì.. Le ho promesso che se il suo fisico reggerà ancora lo porteremo al solito bar dopo lavoro da Tina a bere e giocare alle macchinette, sperando finalmente possa vincere qualcosa. Le persone migliori che ho conosciuto nella mia vita sono aldilà delle stelle, spero che per una volta possa resistere ancora un po’. Grazie di tutto e se non sarà “a domani” ci vedremo poi, ciao mike, sei una roccia.
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bicheco · 1 month
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Se tu lasci Tumblr io piango. Sappilo. Il tuo è il blog più bello di tutti. Resta.💋
Ti ringrazio, però ho perso l'entusiasmo. I like dati a cazzo di cane fanno cadere le braccia. È vero che in fondo scrivo per me stesso e per tenere in allenamento i neuroni, tuttavia a sto punto è meglio comprarsi un block notes ed esercitarmi da solo. Comunque vedremo, almeno fino a domani pomeriggio rimango.😁
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kon-igi · 1 year
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PROPOSITI PER L’ANNO VECCHIO
Intendo quelli che mi sono proposto a inizio 2022 e che ovviamente non ho portato a termine.
Vedere almeno una puntata di quella serie animata che ho visto solo in gif qua su tumblr. Come si chiamano... sì, I Simpson.
Coprire l’incudine dalla pioggia perché le scintille arrugginite fanno infezione più facilmente.
Riguardare la saga delle Formichimere di HunterXHunter.
Disattivare l’assistente vocale dello smartphone che interrompe i miei audio whatsapp in macchina per chiedermi chi è lo stronzo che con quegli abbaglianti deve fare una colonscopia a sua mamma.
Pulire la catena della motosega e affilarla.
Scoprire il motivo per cui quando passo davanti al cartello di Sesso in provincia di Reggio Emilia rallento come se il nome mi ricordasse qualcosa.
Riparare il campanello per quando Ascanio deve entrare al hotto di genaio.
Levigare l’angolo inferiore del mio comodino.
Scrivere il decimo capitolo di Long Way Home.
Trovare il nome dello Stand di figlia grande (noi tre abbiamo Heart On John, La Regina della Notte e Final Girl).
Tornare a tirare con l’arco e la balestra.
Togliere la sigla di Friends dalla suoneria del cellulare perché al minuto 00:09 batto sempre le mani e ho scoperto che è illegale toglierle dal volante.
Appoggiare la testa sul cuscino e sollevarla il mattino dopo.
Aggiungere acqua di salamoia al mio Horcrux (un vasetto di Piri Piri scaduti nel 2008)
Stuccare i fori nel muro della sala (dopo aver tolto i pr... i tasselli).
Smettere di usare un televisore da 32 pollici come monitor per il pc.
Arrabbiarmi ancora meno per le cose su cui non posso avere controllo.
Per il 2023 vedremo.
Buon superamento di spazio liminale a tutti e che nel cammino di domani possiate incrociare la persona che renderà il vostro oggi migliore di ieri ❤️
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turuin · 2 years
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Questo governo non si è ancora formato e siamo qui già a gridare all'apocalisse; eppure, come dicevo nel mio post precedente, di merda di vario colore ne abbiamo vista, negli ultimi trent'anni. Quello che non dovreste lasciare che accada è essere impauriti. Se un governo di estrema destra (che ancora deve essere costituito, quindi vedremo come, quanto, quando e cosa) vi spaventa, ci sono tutta una serie di cose bellissime che potete fare finché dura, quali:
fate attivismo. Reale, scendete in strada, contattate le associazioni, occupatevi dei più deboli e delle categorie che questo genere di governo vorrà ignorare.
non tacete, esprimete le vostre idee con chiarezza e imparate a non trattare gli avversari come bersagli da insulti facili e immaturi (quali quelli sull'aspetto fisico, sulla provenienza etc.) Criticateli sui programmi che non hanno o sulla visione del mondo retrograda, che basta a farli crollare come niente.
non smettete di fare informazione sana, verificata, consapevole, rispettosa delle fonti, sia quando vi conviene che -soprattutto!- quando non vi conviene.
educate i minori. E anche quelli che non lo sono e che vi dovessero ascoltare, anche solo per un minuto: il seme del cambiamento è piccolo e lento a maturare, ma non è impossibile che lo faccia.
sfidate il governo sui fatti, anche su quelli che non vi riguardano direttamente; così imparate anche a mettervi nei panni degli altri.
infine, e cosa più importante: ricordate che non bisogna mai cedere di un millimetro. Se davvero un domani doveste essere testimoni di bullismo, intimidazioni, abusi di potere da parte di fascistelli convinti che il sole non possa più bruciarli, non cedete di un millimetro e dimostrate loro che la civiltà, quella che a loro manca, li scioglie come neve al sole se applicata correttamente.
E insomma, peraltro, state tranquilli che non dura. Non dura niente nel paese del cappuccino e cornetto. Figurarsi la Meloni.
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Adesso basta sangue
Ma non vedi?
Non stiamo nemmeno più in piedi
Un po' di pietà
Invece tu, invece fumi
Con grande tranquillità
Così sta a me
A me che debbo parlare, fidarmi di te
Domani, domani
Domani chi lo sa che domani sarà
Oh-oh, chi non lo so quale Dio ci sarà
Io parlo e parlo solo per me
Va bene, io credo nell'amore
L'amore che si muove dal cuore
Che ti esce dalle mani
E che cammina sotto i tuoi piedi
L'amore misterioso anche dei cani
E degli altri fratelli animali
Delle piante che sembra che ti sorridono
Anche quando ti chini per portarle via
L'amore silenzioso dei pesci
Che ci aspettano nel mare
L'amore di chi ci ama e non ci vuol lasciare
Ok (ok), lo so che capisci
Ma sono io che non capisco cosa dici
Troppo sangue qua e là sotto cieli di lucide stelle
Nei silenzi dell'immensità
Ma chissà se cambierà
Oh, oh, non so
Se in questo futuro nero buio
Forse c'è qualcosa che ci cambierà
Io credo che il dolore
È il dolore che ci cambierà
Oh ma, oh il dolore che ci cambierà
E dopo chi lo sa
Se ancora ci vedremo e dentro quale città
Brutta, fredda, buia, stretta o brutta come questa
Sotto un cielo senza pietà
Ma io ti cercherò
Anche da così lontano ti telefonerò
In una sera buia, sporca, fredda
Brutta come questa
Forse ti chiamerò perché vedi
Io credo che l'amore, è l'amore che ci salverà
Vedi io credo che l'amore è l'amore che ci salverà
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gcorvetti · 6 months
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Fortuna ne avete?
Io no, decisamente. Allora, visto che sono un paio di giorni che non scrivo vi aggiorno, sto facendo la prova in questa cucina che serve i pasti a bimbi e ragazzi di una scuola, ok, pensate che in tutta la mia vita non mi avevano mai pagato le prove e sti qua non solo lo fanno ma mi hanno anche fatto un contratto per 3 giorni per questo, incredibile. Fatto sta che stamane, secondo giorno, mi sveglio come ieri alle 5:45 (sti cazzi notte fonda) e subito mi rendo conto che ho un pizzico alla gola mentre bevo il caffè, mmmm, durante il giorno il pizzico è diventato bruciore, ho avvertito l'head chef che probabilmente non riesco domani, le scrivo anche più tardi per dirle che ho l'influenza, cristo buffet. Adesso non so come la prenderanno, magari mi dicono che se a me va bene il lavoro me lo danno lo stesso e di curarmi, poi ho ricevuto una email per un altro lavoro ma penso che gli dico di no anche perché è solo per 3 mesi e anche se pagano di più poi mi ritrovo punto e a capo. Sto scrivendo eh lo so qualcuno mi potrebbe dire "buttati a letto", sto aspettando il fuoco che si spegne nel forno, sentivo freddino, forse l'influenza, mannaggia 😢​, na volta che trovo un lavoro come si deve, ancora non è detto magari, come dice Spock, mi fanno riprendere il giorno perso e mi danno il lavoro, onestamente mi sa che non trovano nessuno che voglia andare alle 7 di mattina a fare un lavoro del genere, poi c'è da considerare che magari loro non sono simpatiche, sono l'unico uomo, come sembra o come hanno dimostrato in questi due giorni, vedremo, nel frattempo bevo un te caldo alla menta e foglie di Maria ​​😆​
Ascolto in scrittura
youtube
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unwinthehart · 12 days
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Prima di andare a dormire vi ricordo che domani sera (04/05) e domenica (05/05) verranno registrate le serate di "Una, Nessuna Centomila". Si potranno seguire in questi due giorni su RaiRadio2, mentre la messa in onda su Rai1 è prevista per l'08/05. Non si sa ancora quali cantanti si esibiranno domani e quali domenica, ma li vedremo tutti poi su Rai1.
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colonna-durruti · 1 year
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Alessandro Gilioli
Oggi Repubblica è in sciopero, o meglio era in sciopero ieri quindi non esce oggi.
In sostanza, nell'incontro con i giornalisti l'azienda ha ammesso che sta smantellando se stessa: per adesso sono in vendita i quotidiani locali (quelli che restano, molti sono già stati ceduti) poi si vedrà.
Fondamentalmente i giornalisti temono che alla fine anche Repubblica sarà venduta o svenduta, come un anno fa è successo con l'Espresso.
Da tre anni, circa, il proprietario del gruppo è John Elkann, che l'ha pagato meno di Cristiano Ronaldo.
L'ha comprato dai figli di De Benedetti, a cui il padre l'aveva incautamente regalato. Ai figli però non fregava nulla di fare giornali. Allora hanno preso i soldi di Elkann per liberarsene, facendo infuriare il padre che quindi ha fondato il Domani.
Perché Elkann tre anni fa si sia preso il gruppo è ancora incerto. Lui diceva di voler portare avanti il sogno dello zio, Carlo Caracciolo, che con Scalfari fu il cofondatore del tutto. Insomma una questione di affetti familiari. Più probabile che pensasse di ottenerne qualche utilità per il resto del suo impero, insomma "influenzare" - del resto i padroni dei giornali oggi sono tali solo per questo motivo, non è che ci fanno direttamente profitti.
Quello che è certo invece è che in tre anni Elkann non ne ha azzeccata una, a iniziare dalla scelta di un direttore di centrodestra, che ovviamente ha fatto scappare firme e lettori di sinistra (Scalfari, per capirci, parlava a lettori che andavano dal partito repubblicano alla sinistra extraparlamentare, passando per sinistra Dc, Psi, Pci, Partito Radicale. Ezio Mauro portò avanti questa grande apertura con il gigantesco ombrello collettivo dell'antiberlusconismo).
Oltre al direttore di Rep., Elkann ha cambiato anche il capoazienda, insomma l'ad, mettendoci un suo amico ed ex compagno di studi, peraltro fin lì ignaro di editoria. Adesso questo ad è anche a capo della Juventus. Non è chiaro come si sdoppi, peraltro in due campi che non conosceva. Caracciolo i giornali li conosceva e li amava. De Benedetti senior anche. Forse per fare bene un prodotto devi conoscerne e amarne la fabbricazione: in generale e non solo per l'editoria.
In questi anni tutti i quotidiani o quasi hanno perso moltissime copie, si sa che i giornali sono un mercato in declino. Repubblica però è riuscita a perderne quasi il doppio degli altri.
Sul crollo reputazionale e di autorevolezza, invece, non ci sono numeri: ognuno la pensi come vuole.
In compenso a Repubblica si fa un grandissimo parlare di digitalizzazione. Un piano digitale dopo l'altro. L'idea è di vendere contenuti on line, anche staccati dalla vecchia cornice dell'acquisto di un giornale come tale (cartaceo o su tablet che sia). Probabilmente è una buona idea, almeno così ci dicono alcune "case histories" all'estero. Resta da vedere cosa c'è in questi contenuti, perché poi alla fine conta quello: se sono vendibili o meno, se gli utenti li apprezzano, se se li comprano.
Vedremo. Nell'attesa si vendono al primo che passa giornali e giornalisti, cioè si mandano via produttori di contenuti.
Appena arrivato, Elkann si è liberato di MicroMega, considerato troppo di sinistra. Poi ha venduto l'Espresso al proprietario della Salernitana, che ha già fatto fuori il suo primo direttore, Lirio Abbate, che aveva preso il posto di Damilano. Adesso l'Espresso è diventato un'emulazione meno moderna e meno smart del settimanale Oggi. Il suo editorialista di punta è diventato Maurizio Costanzo, dove prima c'era Umberto Eco. Però è impacchettato bene perché gli sono rimasti un bravo art director e una brava photo editor, oltre ad alcuni bravi giornalisti che fanno il possibile
Negli ultimi mesi si sono diffuse voci che il proprietario della Salernitana si stia per comprare anche Repubblica.
Per ora l'azienda conferma solo di non avere più "un perimetro" di testate da mantenere, restando sul vago.
Di qui lo sciopero di oggi, anzi di ieri.
Per favore non scrivete qui sotto che Repubblica è brutta, vi fa schifo etc. Intanto perché non si bastona un cane che affoga. Ma soprattutto perché è stato un grande giornale, uno dei pezzi migliori della nostra società per quarant'anni - e l'Espresso per oltre sessanta.
Per me poi sono stati giornali formativi, da lettore, fin dalla prima adolescenza. Formativi anche della coscienza civile e politica.
E' stato un onore lavorare 18 anni all'Espresso. Quando ho firmato, nel 2002, volevo rimanerci per tutta la vita.
Poi le cose cambiano. E se vuoi far ridere Dio raccontagli i tuoi progetti, come dice un proverbio yiddish.
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florifer-ego · 8 months
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le mie ultime ore da ventiseienne: mi sveglio mi lavo i denti ma quel retrogusto di alcol non va via ieri ho bevuto due drink anzi tre o forse quattro tra amici vecchi e amici presunti sono andata a dormire intorno alle tre dal divano ti ho scritto una cosa che probabilmente non leggerai mai ho messo su una canzone random e sentivo già il panico arrivare e la morte e il buio e chissà domani ma in qualche modo sono riuscita a chiudere gli occhi e mettere via tutto ho sognato m. quindi mi sveglio mi lavo i denti ma chissà che fine ha fatto il mio asciugamano quindi non mi resta che usare la carta igienica ahimè mi vesto in fretta e in furia annuso i vestiti e scelgo una felpa nera giacca di jeans pantaloni di cotone nero bicchiere d'acqua faccio per accendere una sigaretta ma guardo l'orologio e tra quattordici minuti ho il treno corro arrivo in treno c'è posto di fronte ad una signora metto in piedi due parole in tedesco per chiederle se il posto è libero e mi siedo ora sono qui stessa canzone di ieri notte e sto tornando da te in quella che ormai negli ultimi sei mesi è stata mia dimora fissa non vedo l'ora di aprire la porta e ritrovare il tuo il nostro odore Kelly che mi scodinzola intorno felice percepisco già la sensazione di averla tra le braccia il suo odore toccarle la fronte piano mi manca terribilmente e non sono neppure ventiquattr'ore da quando ci siamo lasciate tu sei a lavoro allora farò qualche lavatrice una doccia perché non importa quanto ci si possa lavare altrove ma la doccia a casa ha un altro sapore farò una passeggiata andrò al supermercato a sbirciare tra le corsie per cercare di capire cosa voglio per pranzo accenderò il pc illudendomi di poter studiare ma poi passerò a leggere poi a guardare un film poi ad ascoltare un podcast poi poi in un loop infinito che ormai conosco bene chiamerò mia madre le dirò tutto dei vestiti che voglio cosa di nuovo ho imparato ieri che la vita è scomoda e lei mio angelo non batterà ciglio e raccoglierà tutte le informazioni poi ti aspetterò mi piace aspettarti aprirti la porta un bacio un sorriso che tento ancora di nascondere guardarti guardarti e guardarti tentando di nascondere anche quello oggi non vado a lavoro quindi abbiamo il pomeriggio per oziare insieme chissà aspettare la mezzanotte e dormire vicini mi sembra assurdo che tra quattro giorni parti tra dieci giorni parto io e per oltre un mese non ci vedremo non siamo mai stati così lontani in questi tre anni due mesi e diciannove giorni da quando ci conosciamo ci sono state solo poche notti in cui non abbiamo dormito l'uno di fianco all'altra pochi giorni in cui non ci siamo sfiorati neppure per un secondo a volte succede che presi dalla frenesia della quotidianità dagli orari diversi ci incrociamo solo per una manciata di minuti torni da lavoro e poi mi accompagni in stazione perché tocca a me andare a lavoro e ho paura non so bene di cosa esattamente ma ho paura mille paure e se decidessi di non tornare? e se io decidessi di non tornare? se dovessimo trovare un senso di casa effettivamente a casa nostra? due luoghi così lontani so che starò bene tutto sommato ma so anche che a fine giornata la mancanza di te di Kelly mi sfiancherà i dubbi e le parole che si perderanno tra i km e il fuso orario e poi mi chiedo come sarà tornare? probabilmente nulla cambierà non ho paura che sia la distanza o questo buco temporale a farci qualcosa a poterci deteriorare o spegnere lentamente perché credo in quello che abbiamo che è più di questo non ho nemmeno paura come prima di perderti ho lavorato tanto e a lungo e sono quasi serena anche all'idea di una fine di mettere un punto mi spaventa solo l'ignoto quello che verrà come verrà mi spaventa e rattrista solo l'idea di quello che seguirà quando e se dovessimo decidere che è tempo che le nostre strade si separino e che ognuno prenda la propria ho paura di sentire quel click e poi un boato e poi poi poi
sei stato quasi tutta la mia vita adulta tu forse non lo sai ma mi sei stato accanto mentre io assumevo finalmente una forma mia bella brutta sporca immacolata ma mia niente tabu niente peccato niente regole niente giudizi niente rimproveri niente umiliazioni tre anni che mi pesano sulla pelle come se fossero stati trenta intanto sono arrivata ho aperto la porta Kelly ora è di fianco a me mi guarda mi annusa ci coccoliamo la stessa canzone che va le prime lacrime della giornata sono già andate io finisco di scrivere ma è tempo di mettere su la prima lavatrice e via così mentre ti aspetto e il cuore si scalda già come ogni giorno all'idea di sentire il campanello e poi vederti sull'uscio a tra poco amore mio
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abatelunare · 9 months
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Licantropi condominiali
Il nuovo appuntamento fisso del palazzo in cui vivo è la litigata della coppia di giovani che si sono installati all'ultimo piano. Hanno litigato ieri sera. E stanno litigando anche adesso mentre scrivo. Non capisco bene cosa dicano perché non mi metto proprio lì ad aacoltare. Però dalla finestra aperta le voci mi arrivano limpide e intelligibili. Vedremo se litigheranno pure domani sera. Secondo me, sì. Non cosa cosa sia preso a quei due. Lo fanno sempre alla stessa ora, verso sera. Sarà una forma di licantropia.
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