Tumgik
#Tutto quello che un uomo
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Se non fosse per te crollerebbe il mio cielo
Se non fosse per te sarei niente, lo sai
Perché senza te io non vivo
e mi manca il respiro se tu te ne vai...
-Sergio Cammariere-
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theophagie · 9 months
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Stasera sono andat a fare un giro a Tarquinia con una mia amica e a parte il fatto che alle giostre c'eravamo sono noi della nostra età - praticamente una passeggiata in mezzo alle famigliole e ai maranza - ho trovato un posto dove i vecchi fissano ancora peggio che a *beeb*
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lesolitecose · 2 years
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smokingago · 2 months
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Credo che guardare la propria donna in preda all'imminente orgasmo, sia il gesto romatico più bello che ci sia, come sentire l'effetto che si fa sul proprio uomo.
Credo che guardarsi mentre ci si provoca piacere, sia l'apoteosi del fare l'amore.
Credo che fottersi selvaggiamente sia lo sfinimento più dolce che esista.
Credo che un pompino ben fatto valga più di un ‘ti amo’’.
Credo che l'abbraccio forte dopo il sesso valga più di un “sei bellissima”.
Credo che regalare un orgasmo lento alla propria donna valga più di un diamante.
Credo che tutto l'amore che c'è sia racchiuso nel bacio sul naso.
Credo che guardare la propria donna dormire, sia il gesto d'amore più bello che ci sia; in quel letto, lì, a una piazza e mezza, dove in due non si sta nè troppo stretti, nè troppo larghi,in quel letto lì dove qualche ora prima ci si stava stretti in un unico respiro, dove fare l'amore e parlarsi era un tutt'uno, dove far l'amore era una esigenza, dove il mondo cessava di esistere con le sue albe e i suoi tramonti, ed ora guardare la propria donna dormirci è bellissimo.
E lo è ancora di più, se si è addormentata stanca con indosso ancora il profumo degli orgasmi o la tua t-shirt, e se, nel sonno, distrattamente, ti cerca con le gambe, le labbra, le mani.
Quello è l'amore.
Lo senti.
Di notte, quando tutto tace.
Nebulosa di Venere
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luluemarlene · 3 months
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L'ULTIMA NOTTE
Qualche giorno fa ero a letto con Ginevra
Mi sento particolarmente in pace con il mondo quando il suo profumo di rose mi avvolge
È bello stare tra le braccia di qualcuno che mi apprezza e che ha l'abitudine di guardarmi come se lo facesse non direttamente, ma "attraverso" di me
Una radiografia completa di pelle, organi ed emozioni
Fantastico!
Di lei non si può non apprezzare l'ironia, la schittezza... e la sua fica
La porta completamente depilata e, nonostante io abbia imparato ad apprezzare un po' di pelo, devo dire che la sua fica nuda è meravigliosa.
Sembra sempre fresca e giovane, nonostante rimanga naturalmente chiusa come una chiesa , nascondendo la moltitudine di blasfemie che suscita in me il suo interno
Il classico "zoccolo di cammello" insomma 😁... una pagnotta gonfia ed invitante con un taglio perfetto al centro
Mi piace allargare le grandi labbra con le dita, cercando qualcosa che a volte ho paura di non trovare. Invece è tutto lì : il piccolo clitoride che si gonfia all'istante, le tenere labbra rosa che come una stella cometa mi indicano la strada, ma verso una voragine oscura in cui solitamente annego. Letteralmente eh! . Ginevra produce quantità inimmaginabili di succo di fica!
Lei è lesbica ed è single, per il momento, condizione che purtroppo marchia a fuoco questa relazione con una bella data di scadenza sui ns culoni morbidi. Data che c'è sempre in questi rapporti, ma a volte abbiamo così fame di certe emozioni, così bisogno di assecondare le nostre pulsioni, che facciamo finta di non vedere, accontentandoci di relazioni ormai rancide.
Ma questo fa parte di un'altra storia.
Tra una leccata e l'altra, sommerse da dildo dalle dimensioni a volte imbarazzanti, ne abbiamo parlato spesso..
La mia condizione proprio non le va giù, e non perché abbia preconcetti su chi è fedifrago, ma perché mi vorrebbe tutta per sé!
Vorrebbe dormire, mangiare e disporre del mio corpo ogni volta che sente di averne voglia
Dice che a volte, di notte, si masturba furiosamente pensando alla mia figa a forma di farfalla (così la chiama, per via delle piccole labbra che penzolano dal mio corpo) e che avrebbe bisogno di dirmelo, svegliandomi , incurante dell'ora tarda.
Sente che vorrebbe impormi astinenza sessuale da mio marito, che vorrebbe legarmi al letto, abusare di me ed incastrare la sua lingua alla mia fica proprio come fanno i mattoncini lego.
Nessuno meglio di me capisce quello che intende...
Abbiamo riso spesso del fatto che lei sia dominante e che io, nonostante sia prevalentemente sottomessa con gli uomini, non riesca ad esserlo con le donne, così finisce spesso che le ns sessioni si concludano con una prova di forza tra urla di piacere , morsi sui capezzoli, tirate di capelli, orgasmi bagnati di piscio
Come due femmine alfa cerchiamo supremazia, dove la vittoria è l'esplosione di piacere dell'una piuttosto che dell'altra
Due lupe, due cagne vogliose che si impregnano a vicenda dei rispettivi odori.
Poi c'è il fattore CAZZO.
Io non sono lesbica nemmeno un po', mi piacciono le donne, ma in una relazione sessuale non credo proprio che potrei fare completamente a meno del cazzo.
Quel tronco duro tra le mani che pulsa, la sensazione di riempimento e di vuoto che si alternano nella pancia ogni volta che un cazzo scivola dentro e fuori dalla mia fica
La percezione di possesso e depravazione di cui mi nutro quando il mio culo viene profanato, abusato, sfruttato
Cristo, solo a scriverlo io colo come una fontanella
Nessun dildo può sostituire la carne calda, il compiacimento che provo nel sentire un cazzo indurirsi nella mia bocca.
Qualcuno vi ha mai pisciato in culo?
Non potete dire di essere appartenute o aver avuto un rapporto simbiotico, di forte dipendenza con un uomo, se non è mai successo
Fidatevi, non lo dico ritenendomi particolarmente fortunata ad averlo vissuto, anzi, col senno di poi, per niente fortunata , però so perfettamente cosa vuol dire
In definitiva,
tutti i giochini non sono sufficienti per me, e lei lo sa.
Questa settimana, per una serie di motivi che non starò a raccontare , resto a Torino per qualche giorno, ospite di un amico di vecchia data che si trova fuori per una vacanza studio in Corsica
Ieri mattina Ginevra mi ha chiamata mentre uscivo di casa e salivo in macchina per andare a lavoro
Aveva la voce stridula e affannata, sentivo la sua eccitazione rimbombare nell'abitacolo attraverso il bluetooth.
"Sta sera resti da me, ti prego! Quale occasione migliore? Voglio farti una sorpresa!"
Ovviamente ho accettato subito. Gli eventi di queste ultime settimane mi avevano portato lì e la prospettiva, 15 gg prima, era di passare da sola ogni singola notte, magari a guardare porcate e a consumarmi le dita o a cercare disperatamente un amante, che tanto non avrei trovato
Ma ora c'era lei! Io la volevo ancora e ancora, pazienza che le mancasse un appendice a cui aggrapparmi
Mi sono preparata minuziosamente : scrab corpo, depilazione al miele, crema profumata al mughetto
Pensavo già all'incontro dei corpi e alla fusione dei nostri profumi... Un giardino botanico di lussuria e godimento.
Sono arrivata alle 20,30 con un vestito rosa cangiante comprato da lei, tacchi di metallo e l'intimo da vera puttana di classe, completo di corsetto con reggicalze
Ho portato con me ogni giochino possibile, compreso lo strap on e ho deciso di indossare il collare perché volevo compiacerla, senza sapere che, mai come quella sera, non ne avrei avuto bisogno.
Ha aperto la porta con in mano un Franciacorta e mi ha versato da bere dopo avermi infilato la lingua in bocca, aver ispezionato i miei denti, la mia gola, avevo paura mi mangiasse!
Dopo 2 bicchieri a stomaco vuoto avevo già la sua testa tra le gambe. Mi ha leccata prima dolcemente, come fa sempre, ha spompinato il mio clitoride e infilato la lingua nella mia fica.
Poi mi ha fatto alzare le gambe per mettermi il buco del culo ben in mostra e ha leccato anche quello, ha cercato di allargarlo e ci infilava la lingua, come per assaporarne tutto il sapore
Un dito, un altro... ho iniziato a masturbarmi sfregandomi il clitoride, mentre lei mi scopava il culo con le dita
Sentivo il liquido che colava dalla figa raccogliersi nel culo, e lei che si avvicinava per berlo.
Che godimento!
Siamo andate avanti così finché non me ne sono venuta, con le sue dita piantate in culo e la sua bocca attaccata alla mia fica, come una ventosa.
Appena ripresa siamo andate a tavola e dopo un'oretta, mentre ridevamo dell'esperienza fatta in San Salvario alla Rage Room, (se siete stressati, andateci! ) è suonato il campanello.
L'ho guardata un po' allarmata.
"Tranquilla è la tua sorpresa" ha detto andando ad aprire
Ho scolato un altro bicchiere di vino non sapendo davvero a cosa pensare.
È tornata accompagnata da un ragazzo.
"Lui è Fabrizio, è un infermiere!"
Devo aver assunto un'espressione davvero buffa, con la bocca aperta e gli occhi fissi su di lui, perché entrambi hanno sorriso
"E venuto per farci contente, per servirci o per farsi servire, lo decideremo noi.
Io sono pronta a lasciarmi guidare da te"
L'ho gurdara con aria preoccupata e mi sono alzata di scatto..
"Lo so a cosa stai pensando e so quanto tu sia attenta alle malattie
Lo sono anche io, lo sai
Fabrizio ha portato le sue ultime analisi, anzi le ultime 3, le fa ogni 4 mesi"
Ho pensato, sorridendo, che solo i porno divi si fanno tante analisi l'anno!
Poi abbiamo scambiato un po' di parole sull'argomento e rilassandomi ho iniziato ad osservare Fabrizio che nn era per niente male
34 anni, moro, barba lunga ma non troppo, capelli corti con ciuffo selvaggio sugli occhi, alto il giusto e due spalle da nuotatore
Vedendo che lo osservavo un po' incuriosita, mi ha spiegato che lui e Ginevra si sono conosciuti al circolo dei lettori 3 anni fa
Mentre parlava mi sono accorta di essere rimasta sola con lui e scusandomi
sono andata a cercare Ginevra in camera. L'ho trovata seduta sul letto con indosso solo una camicia, collant tinta carne rigorosamente senza intimo
"Che fai qui?"
"Voglio davvero che tu faccia quello che vuoi con lui e con me
Non sto con un uomo dal liceo, ma questa volta sarò obbediente . Anche lui farà tt ciò che gli dirai e si lascerà fare qualunque cosa, è bsx"
"Sei sicura?... gli uomini non ti piacciono... "
Mi ha spiegato che il ns tempo sarebbe finito presto e che lei voleva lasciarmi un ricordo indelebile, voleva compiacermi, voleva soltanto che io fossi consapevole di quanto lei fosse disposta a fare per la mia piena soddisfazione.
Quella sarebbe stata la sua gratificazione
Capivo benissimo ciò che intendeva e ho pensato a quante volte avevo provato lo stesso piacere nel donarmi così incondizionatamente
L'ho baciata e le ho chiesto di sdraiarsi sulla schiena, senza spogliarsi, con la testa leggermente fuori da letto, braccia dietro la schiena e mani sotto il culo , gambe diritte ma divaricate.
Ho chiamato Fabrizio e gli ho chiesto di spogliarsi e di sedersi, senza toccarsi.
L'ho guardato mentre lo faceva e ho sorriso nel vedere che era già eccitato e pronto
DIO come avrei voluto fiondarmi su quel cazzo, grande e dritto!
"Non masturbarti a meno che non te lo chieda io, per favore"
Ha annuito e si è seduto
Ho iniziato a palpeggiare Ginevra, prima con le mani, poi con la bocca. Stimolavo i suoi capezzoli attraverso la stoffa della camicia e poi sempre più giù, senza toccare mai la sua pelle.
Arrivata ai collant, ho annusato e leccato il nylon, aspettando di vedere le calze iniziare ad inscurisi per il liquido che le bagnava. È arrivato, tanto, e ho iniziato a dissetarmi mentre Ginevra si contorceva e mi chiedeva di strappare via la stoffa e leccarle la figa. Ho guardato Fabrizio che aveva un cazzo che sembrava stesse per esplodergli.
Ginevra mugolava e chiedeva la mia lingua... "Parli troppo, ora basta "
Ho chiesto a Fabrizio di tapparle la bocca e mentre si alzava e rovesciava indietro la testa di Ginevra , penzoloni dal letto, ho iniziato a masturbarmi.
Ero un lago, avevo le cosce bagnate e solo voglia di venire.
Gli ho chiesto di aprire la bocca e lui le è scivolato dentro
Che scena magnifica
Gli ho chiesto di seguire i miei movimenti, un colpo ogni leccata e così ha fatto
Le calze erano ormai bagnatissime e piano piano con le mani ho iniziato a lacerarle scoprendo il clitoride e lasciandolo fuoriuscire appena appena dal buco
Fabrizio ha iniziato ad aumentare il ritmo , era infoiato e scopava la gola senza pietà mentre le tormentavo la punta del clitoride
Vedevo la gola di Ginevra gonfiarsi e la bocca sputare bava viscosa ogni volta che le permetteva di riprendere fiato
Non volevo che nessuno dei due venisse, dovevano implorarmi per farlo!
Ho detto a fabrizio di tornare a sedersi, la sua faccia mi ha palesato tutta la frustrazione che provava, ma ha obbedito
Ho continuato per un po' a leccare Ginevra inserendo un paio di dita attraverso la fessura delle calze, e il cic ciac della sua figa bagnata era una calamità per me.
Poi lho fatta alzare interrompendo il suo godimento e le ho sentito dire " Non voglio che mi scopi, io sono tua"
Ho sorriso, l'ho accarezzata e con un cenno ho fatto avvicinare fabrizio e ci siamo posizionati a 69, ma lui sopra, perché volevo mi scopasse la bocca, lasciando lei a guardarci
Ho sentito subito quel senso di soffocamento, sbavavo, gemevo.. Mi sentivo in trappola e allo stesso tempo libera di vivere la mia sessualità succhiando quel membro così avidamente
Quando ha iniziato a dire che doveva venire, ho afferrato le sue natiche e l'ho spinto in profondità, doveva venirmi dritto in gola.
Mi è esploso giù per l'esogafo ed è crollato sulla mia faccia, tanto che ho dovuto spostarlo di forza per evitare che mi soffocasse
Ho leccato le ultime gocce mentre ancora grugniva di piacere, poi l'ho preso per i capelli e li ho messi entrambi
davanti alla mia fica grondante
"Leccatemela insieme"
Mi hanno letteralmente consumata : tiravano le grandi labbra, succhiavano le piccole, l'uno cercava di prevaricare sull'altro per portarmi all'apice
"Ora il culo!"... E di nuovo nello scontro senza fine, dita che entravano lingue che si attorcigliavano...
Io e Ginevra ancora prive della ns ricompensa eravamo come due cagne randage! Fameliche , vogliose, disperate direi!
Ho visto che Fabrizio tornava ad avere a disposizione quello per qui era venuto: il suo bel cazzo dritto!
Era quello che aspettavo
Volevo mi inculasse mentre Ginevra con la sua lingua pensasse a farmi godere.
A cavalcioni sulla faccia di lei, piegata in avanti, ho aspettato che lui infilasse il suo cazzo e che iniziasse a pomparmi come una puttana.
Lo sentivo entrare ed uscire e la sensazione di pienezza stritolava la mia mente. Dal dolore credo di aver urlato un paio di volte, ma senza nessuna pietà ha continuato a profanare il pertugio per allargarlo sempre di più
La lingua sulla mia fica rendeva tutto appagante e delizioso
Ginevra aspettava il mio piacere a bocca aperta e quando ho sentito Fabrizio inondarmi il culo sono venuta anch'io, proprio sopra la sua bocca.
Ho spruzzato, pisciato e goduto ... Le ho manifestato tutto il mio piacere e poi, senza pensarci, le ho svuotato il contenuto del mio culo sulla faccia
Troppo eccitata e ancora privata dell'orgasmo si è lasciata imbrattare del liquido salato senza protestare!
Ero sfinita, ma sapevo che ora dovevo pensare a lei...
Pochi minuti di respiro, un goccio di vino ed ero pronta
Ho indossato lo strap on e ho ordinato ad entrambi di avere i loro culi a disposizione.
Lei a quettro zampe, lui appoggiato alla sua schiena come un toro da monta
Da dietro guardavo i deretani in posizione, due buchi da violare senza nessuna pietà!
Ho leccato i buchi, troppo golosa di quegli anfratti per non farlo e poi, alternativamente, li ho scopati entrambi
Entravo con lo Strap on prima in uno e poi nell'altro buco, sentendoli godere come maiali.
Con le mani Fabrizio stimolava il clitoride di Ginevra e la poverina è venuta praticamente subito!
L'ho sfilato in fretta e subito infilato nella bocca di Fabrizio perche lo pulisse per bene. Mentre lo faceva lei leccava il suo buco del culo ancora largo ed io mi sono masturbata guardandoli e venendo di nuovo davanti a loro
A tarda notte Fabrizio ci ha lasciate e quando è uscito si è girato a gurdarci con un punto interrogativo disegnato in faccia
Prevenendo la domanda Ginevra ha detto
"Scordatelo , non succederà mai più!!"
Ho riso mentre andavo a farmi la doccia, ma ho sentito tutto il peso di quella frase, come presagio
Credo che quella notte sia stata il suo regalo di addio .
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libero-de-mente · 3 months
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Donne, uomini e libri
Credo che la situazione sentimentale di molte persone sia lo specchio dell'attuale società.
Si cerca tutto e subito, leggerezza e piacere senza impegno. Avere quello che si vuole solo quando necessita.
Le App insegnano. Hai fame *click*, hai voglia di un week end fuori porta *click*, vuoi andare al cinema *click*, vuoi ascoltare una canzone *click* e in fine vuoi degli incontri con partner senza impegno? Anche qui *click* *click*.
Secondo me le persone meriterebbero più importanza. Spesso si giudica con troppa fretta, in maniera approssimativa.
Io reputo le persone come dei libri, non ci si deve fermare alla copertina e neanche della prefazione. Ci sono vari libri come i romanzi per esempio che vanno da quelli sentimentali a quelli d'avventura, da quelli noir a quelli filosofici oppure anche libertini. Credo che nelle persone, come se fossero libri, ci siano più generi che vanno scoperti leggendoli e sfogliandoli.
Le donne.
Sono da leggere, fino all'ultimo capitolo. E se dopo un primo appuntamento ci rimane qualche dubbio, cosa che a noi uomini spesso capita, restando con quell'espressione di chi ha letto Nietzsche o Kant senza averci capito nulla, basta impegnarsi e ricominciare a leggerle.
Perché in quanto libri, le donne, non saranno mai uguali alla prima lettura, ma magicamente appariranno altri capitoli come se inavvertitamente nella fretta fossero stati saltati.
In un momento che stiamo vivendo di scarso impegno intellettuale, dove a molti risulta difficile leggere post oltre le dieci righe sui social, come si può pensare di impegnarsi per leggere una vita, fatta di esperienze ed emozioni, racchiuse in una persona solo con un rapido giudizio?
Faccio un esempio, si ha la possibilità di scegliere un libro. Uno solo, non di più. Se ci si accontenta di impegnarsi poco si sceglierà un libro pieno di illustrazioni. Guardare è meno impegnativo che leggere.
Chi avrà fatto questa scelta si perderà la possibilità, invece, di scegliere un libro pieno di pensieri, parole, racconti e consigli. Quanti inconsciamente non s'immaginano minimamente a cosa hanno rinunciato. Quello che si sono persi.
Gli uomini.
Non sono da giudicare dalla copertina.
Immaginiamo una donna in una libreria, davanti a sé ha dei libri in esposizione. Vede un libro sconosciuto in libreria. Lei è attratta dalla copertina di uno di essi. Non conosce l'autore.
Così sbircia l'occhiello, ma essendo curiosa passa al frontespizio... uhm, non si è ancora decisa. Sfogliando ecco che le appare l'esergo, "caspita che citazione" sussurra mentre il libro è sempre più saldo nelle sue mani.
A seguire sfogliando trova una dedica, che la fa sciogliere un po'... ed ecco che arriva al punto chiave. Come dopo alcuni appuntamenti interlocutori con un uomo, gira la pagina e trova la prefazione. Finalmente scopre il suo contenuto, l'ambientazione, i personaggi e un sunto della trama del libro.
A questo punto ha solo due opzioni: richiudere il libro e riposizionarlo sullo scaffale, oppure ammirarlo un attimo e con un sorriso avviarsi alla cassa con esso.
Donne e uomini.
Solo leggendo i libri, come metafora delle persone, alla fine della lettura si può essere perdutamente innamorati di quel libro. Come invece si può, alla fine della lettura, rimanerne delusi, nonostante quella prefazione che sembrava promettere bene.
Prendere a caso un libro da uno scaffale solo dalla copertina, senza valutarlo né guardarlo più di tanto, trovandosi poi tra le mani un libro che ci faccia innamorare, può accadere solo con un colpo di fortuna.
Bisogna sapersi leggere, senza fretta o pregiudizi. Solo alla fine trarre le conclusioni.
Ognuno di noi è un libro. Buona lettura a tutti.
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angela-miccioli · 5 months
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“C'era in lei tutto quello che un uomo avrebbe potuto desiderare. La passione, la cura, la dannazione e la rovina.”
Claire Baldewyns🖤
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A lock of the hair of Lucrezia Borgia in the Ambrosian Library in Milan, Italy
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«Pinacoteca Ambrosiana, Milano.
In una piccola teca è conservato un tesoro.
Un garbuglio di sottili fili gialli che formano un intreccio ad anello verso l’estremità. Niente di che all'apparenza, forse solo una reliquia; e invece se vai a fondo scopri che dietro c'è un mondo. Una storia d'amore bellissima quanto proibita, tra un dotto umanista e una ragazza tormentata. Per viverla bisogna spostarci un po' più ad est, e tornare indietro nel tempo, tanti e tanti anni fa.
Ferrara 1502. Quel giorno, alla corte ducale, erano attesi giovani poeti e letterati.
Per il ragazzo era un'occasione d'oro. Poteva finalmente mettersi in mostra e farsi notare dalla duchessa. Se tutto fosse andato come sperava, avrebbe avuto anche l'occasione di entrare nella sua cerchia ristretta di letterati. Lei amava gli artisti, e ovviamente far parte del suo "circolo" era garanzia di fama e ricchezza. Così giunse il suo momento. Il ragazzo entrò in sala e la vide. Conosceva la duchessa solo per sentito dire, e che fosse molto bella lo sapeva già, gliel'avevano ripetuto un milione di volte. Quello che lo sbalordì e lo lasciò senza parole fu che fosse così bella. Il poeta ci mise un po' di tempo a presentarsi, letteralmente folgorato dal bagliore della giovane duchessa. I suoi capelli biondi splendevano, illuminati dai raggi del sole che filtravano dalle grandi vetrate del palazzo. Già quei capelli, come si può dimenticarli? Non ci riuscì, e continuò a pensare a lei anche le ore successive all'incontro. Anche i giorni dopo. Anche le settimane dopo.
La duchessa era il suo pensiero fisso. Si invaghì così tanto da giungere a cambiare la struttura della sua prima opera che stava per uscire in quel periodo. La modificò sulla base di quel suo nuovo invaghimento. Un uomo che apriva il suo cuore verso l'amore più sincero e appassionato. E quando l'opera, chiamata "Gli Asolani", uscì, il poeta ne regalò subito una copia alla duchessa, che rimase positivamente colpita. Cominciarono a frequentarsi sempre più spesso, i due innamorati clandestini, e intrapresero una relazione platonica ma appassionata.
Poi però arrivò la peste e il poeta fu costretto a scappare dalla città. Lei rimase. Non poteva la duchessa abbandonare il suo popolo decimato. E tanto platonicamente quanto si erano frequentati di persona, così iniziarono un rapporto epistolare a distanza fatto di bellissime lettere d'amore. Lui però aveva ancora quel pensiero fisso: i capelli di lei, e glielo scrisse. Alla fine lei non mancò di compiere un gesto fortemente simbolico: si tagliò una ciocca dei suoi amati capelli e la inviò insieme a una lettera. Quando lui la ricevette, la tenne stretta a se, e la volle conservare per sempre all'interno di uno scrigno, che ormai era il più prezioso di tutti i tesori che possedeva. Quello che conteneva le lettere d'amore della duchessa.
I due non si rividero mai più ma continuarono a scriversi ancora per sedici anni. Poi lei morì giovanissima e lui divenne Cardinale. Uomo di chiesa e personaggio di spicco dell'Umanesimo italiano, famoso ancora oggi con il nome di Pietro Bembo.
Come quella ciocca di capelli sia giunta a Milano, non lo sa nessuno. Ma forse un motivo c'è.
Se la guardi all’interno della piccola teca, noti che è ancora perfettamente conservata, liscia e fresca come se fosse stata appena recisa.
Ecco, pare che in alcune notti, se osservi bene attraverso le finestre della Pinacoteca Ambrosiana, scorgi un bagliore. Una luce intensa che proviene dalla stanza dove è conservata la bionda treccia. Dicono che sia proprio la duchessa, che arriva e legge le lettere del suo amato Pietro Bembo, non prima di aver pettinato la propria ciocca di capelli.
Poi se ne va, svanisce in un educato silenzio, ma felice perché si è sentita amata. Lei, la discussa e tormentata duchessa di Ferrara, Lucrezia Borgia»
Roberto Colombo
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silentwhsprs · 11 months
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━━━━━ marthas diner 3 , miles morales
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miles and his family are dining in at your workplace, he embarrassed you infront of your entire class, remembering that miles has been missing out on a lot of spanish, so you're using that to your advantage.
this part may seemed rush for the lack of transitions, but im debating to start a enemies to lovers with miles but it would be a fast burn but not like a really fast burn, they’re hatred for eachother would be gone after a few chapters :((. just lmk if u would want me to write that!
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“Miles?”
You felt multiple waves of emotion wash past you, you felt the world change colors. You debated whether you were happy, sad, shocked, surprised?
“Surprise?..” He chuckled nervously, his phone ringing abruptly is what killed the moment again. Before he could pull it out, you grabbed it and answered it.
“Hello!?” You shouted angrily at the culprit. “¿Con quién está hablando, señorita? ¡Mientras contesta el teléfono de mi hijo, te encontraré!” (Who are you talking to, miss? As long as you answer my son's phone, I will find you!) A voice shouted angrily back. You immediately knew it was Mrs. Morales. You handed the phone over to Miles scratching you neck.
Miles glanced at you before being scolded by his mother, he came up with a thousand excuses before she finally believed one. Where he said Gwen had answered it and with a reply of “(Y/N) is better, hijo.”
Little did she know, Gwen was far from picking up that phone.
“Now allow me to feel things Miles,” you started. “Look, I know what you’re feeling. I don’t even know how I’m feeling most of the time-“ Miles comforted.
“No you don’t. You are Spiderman. I’m just a basic civilian girl with no cool abilites to save Brooklyn, I never ever have the same opportunities as you. Plus, you have a police captain father running through your blood.” You ranted, Miles’s mask still laid on the floor. The fabric picking up debris that was chipping off the roof of the wall.
You walked toward your bed and sat down, he followed. He sat next to you and grabbed your hand. “You’re not basic. You never were.”
“Yeah-“ You began again, you were cut off by Miles bringing you in for another kiss. This one was different, as if he tried to calm you down. You put your hand on his cheek.
The creaking of the door didn’t stop the moment, the figure stopped in place and took surroundings of your room.
“Santo inferno! Nostra figlia esce con un uomo ragno!” (Holy Hell, Our daughter is dating a Spiderman!) A deep voice shouted, you two immediately pulled apart as Miles grabbed his mask and put in on!
You stood up to cover Miles, “No, papà. Questo non è quello che sembra! Non è l'uomo ragno. E non ci frequentiamo! Hai sbagliato tutto.” ( No, dad. This is not what it seems! It's not Spider-Man. And we don't date! You got it all wrong.)
“Créeme mamá!” (Believe me, Mom) You cried out, dying to protect Miles identity. Miles quickly stood by your side, except he had his mask on and deepens his voice. “I’m not Spiderman, Mr. (L/N). I’m just a cosplayer for ComicCon!” He tried.
“Vita mia, guarda questo pagliaccio che cerca di fingere di non essere Spider Guy!” (My life, look at this clown trying to pretend he's not Spider Guy!) Your father chuckled.
You grunted and rolled your eyes, this is not how you wanted your father to meet Miles. Your mother was leaning against the table addressing the Mail that was delivered today. She knew her daughter like the back of her hand.
She knew that her daughter had liked Miles, so she definitely knew that Miles was Spiderman. He needn’t to worry. His secret was perfectly save in The (L/N) Familia.
Miles stood froze doing the jazz hands positon, finally your mother spoke up. “Miles, quítate la máscara. todos sabemos que eres tú ahí abajo. Te prometo que no diremos tu identidad, pero mantente a salvo salvando a Brooklyn.” ( Miles, take off your mask. We all know it's you down there. I promise we won't reveal your identity, but stay safe by saving Brooklyn. ) She smiled, ripping open the paper that was addressed by Visions Academy.
“Mamma Mia.”(Oh Mamma!) You whispered. Miles slid off his mask and sat next to you. He put his hand over your shoulder. How could somebody else’s parents know about his identity but not even his own. Life was fucked up.
“You speak Italian?” He asked. You looked up at those honey eyes. “Yep, My dad was born in Italy then moved to America. My mom was born here except she was born and raised in a predominantly Puerto Rican area which is why my family and I know Spanish. I do have some Spanish descent though.” You explained. (idc if ur black, white, yellow, green, this is for the story.)
“Well, that’s funny. But what are we gonna call this?” He asked again, making circular finger motions around you two. “I want to get to know you better, then we can call it official if everything works out. Which I’m sure it will. And, as long as Gwendolyn Stacy stays out the picture completely. Because I’m not afraid to regañar a una chica blanca por meterse con mi hombre, especialmente cuando es mío.” (scold a white girl for messing with my man, especially when he's mine.) You smirked.
Your mom walked by the door frame and snapped a picture, “¡Le envío esto a Río para que me pague!” ( Im sending this to Rio so she can pay me! )
You and Miles looked at each other in shock, “Y’all betted on us?!” You both shouted in sync.
“Sabes que la hicimos.” (You know we did.) Your mom and Rio shouted in sync back giggling.
that’s it y’all! martha’s diner is wrapped up! remember to reread my top note about the enemies to lovers! lmk what y’all will and wont read! bye loves.
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susieporta · 5 months
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Quello che sta accadendo in queste ore ad Elena Cecchettin è la perfetta dimostrazione che viviamo in una società patriarcale che non ammette una narrazione diversa da quella imposta dall'uomo:
per una volta una donna -
la sorella di Giulia 103esima vittima di femminicidio - non si adegua al copione prestabilito e non si presenta come donnina da consolare, sofferente e materna come ogni donna dovrebbe essere ma diventa accusatrice del sistema e accusa tutta la società patriarcale, sessista e omofoba, additando ogni singolo uomo come complice di questo sistema, di questa narrazione che è terreno fertile su cui cresce e si nutre ogni femminicidio.
E cosa accade?
Che d'un tratto Elena Cecchettin non è più vittima o sorella della vittima ma diventa colpevole:
colpevole di fare fuorvianti discorsi ideologici, di essere satanista - perché indossa una felpa di un noto brand skater che un pirla leghista (ma che purtroppo riveste ruolo di funzionario pubblico)
scambia, o meglio, vuole scambiare, per un simbolo di satana -
di essere una ragazzina plagiata, di essere una matta che accusa tutti gli uomini di essere degli assassini di piangere poco di piangere troppo
di parlare
eccetera eccetera eccetera
E via a indagare nel suo privato, tra i suoi profili, nelle sue scelte personali, nelle sue toto, e a criticare ogni sua singola espressione, parola, immagine, anche del passato eccetera eccetera eccetera
E così davanti agli occhi di tutti e dell'opinione pubblica intera si commette un altro femminicidio:
non la uccidiamo ma la stiamo mettendo alla gogna.
Perché?
Perché una donna non dovrebbe poter sempre dire quello che pensa.
Soprattutto se quel pensiero non piace a noi maschi.
E quindi ecco che quello che sta accadendo in queste ore ad Elena Cecchettin è la perfetta dimostrazione che viviamo in una società patriarcale, sessista, razzista, omofoba e maschile che non ammette alcuna narrazione diversa da quella imposta da noi maschi:
Perdonaci Giulia
Perdonaci Elena
"Spacchiamo tutto"
Massimiliano Loizzi
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dolcementefemmia · 3 months
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"C'era in lei tutto quello che
un uomo avrebbe potuto
desiderare.
La passione.
la cura.
la dannazione
e la rovina. "
There was in her everything that
A man could have
To wish.
The passion.
The cure.
The damnation
And the ruin."
(Claire Baldewyns)
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falcemartello · 8 months
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"′Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna agire violentemente.
I metodi come quelli di Hitler sono superati.
Basta creare un condizionamento collettivo talmente potente che l'idea stessa di rivolta non verrà nemmeno più alla mente degli uomini.
L' ideale sarebbe formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate.
In secondo luogo, si prosegue il condizionamento riducendo drasticamente l'istruzione, per riportarla ad una forma di inserimento professionale.
Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato e più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni mediocri, meno può ribellarsi.
Occorre garantire che l'accesso alla conoscenza diventi sempre più difficile ed elitario.
Che il divario si aggravi tra il popolo e la scienza, che le informazioni destinate al grande pubblico siano anestetizzate da qualsiasi contenuto sovversivo.
Soprattutto niente filosofia.
Anche in questo caso bisogna usare la persuasione e non la violenza diretta: diffonderemo massicciamente, attraverso la televisione, intrattenimento lusinghiero sempre emotivo o istintivo.
Faremo gli spiriti con ciò che è inutile e divertente.
È buono, in una chiacchierata e in una musica incessante, evitare che lo spirito pensi.
Metteremo la sessualità in prima fila negli interessi umani.
Come tranquillante sociale, non c'è niente di meglio.
In generale si farà in modo di bandire la serietà dell'esistenza, di trasformare in derisione tutto ciò che ha un valore elevato, di mantenere una costante apologia della leggerezza; in modo che l'euforia della pubblicità diventi lo standard felicità umana e modello di libertà.
Il condizionamento produrrà così da sé una tale integrazione, che l'unica paura - da mantenere - sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie alla felicità.
L' uomo di massa, così prodotto, deve essere trattato come quello che è: un vitello e deve essere sorvegliato come deve essere un gregge.
Tutto ciò che permette di addormentare la sua lucidità è socialmente buono, ciò che minaccia di svegliarla deve essere ridicolizzato, soffocato, combattuto. Ogni dottrina che mette in discussione il sistema deve essere prima designata come sovversiva e terrorista e chi la sostiene dovrà poi essere trattato come tale."
- Günther Anders,
′′L' Obsolescenza dell'uomo", 1956 -
Immagine: Zac Deloupy"
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Tante mimose, tante rose e tanti auguri, ma a cosa serve tutto questo? 🌾
Se quando parla una donna un uomo si sente in diritto di dirle di stare zitta.
Se quando succede una violenza si analizza il suo vestiario e se non ci fossero secondi fini.
Se quando usciamo la sera dobbiamo avere paura di tornare da sole.
Se per un lavoro dobbiamo scegliere tra carriera e famiglia.
Se le molestie che ci vengono fatte le "devi prendere più alla leggera".
Se il salario di una donna non è paragonabile a quello di un uomo.
Ecco, forse questo 8 marzo che festeggiamo tutti gli anni dovrebbe semplicemente ricordarci quanta strada ancora c'è da fare.
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kon-igi · 2 months
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Buongiorno Doc. Volevo sfruttare il volano dell'eco dei tuoi ask, per poter dare un piccolo messaggio a chi soffre di acufene. Ho notato che qui sembra essere un popolo in aumento e come tu ben sai, di questo "fischiettante" disagio, ne soffro pure io.
Quindi: "MOMENTO ESPERIENZE DA RACCONTARE"
Premesso che ci convivo da più di quattro anni e già da tre, tre e mezzo, nemmeno mi ricordo di averlo, l'altra notte ci brucia uno stop in contromano e senza casco, un signore che avrà avuto si e no una cinquantina d'anni. Lo raggiungiamo, solito cazziatone introduttivo prima di procedere, quando noto che la persona in questione stava per iniziare a piangere. Alchè, con i suoi documenti in mano gli chiedo se ci fosse qualcosa che dovevo sapere.
ACUFENE
Da dieci giorni, sto povero uomo stava impazzendo, al punto di essersi dimenticato il casco in ufficio e girare a vuoto per la città senza un ordine ben preciso. Preso da parte allora gli ho raccontato quello che ho passato, l'ho fatto sfogare, mi sembrava sollevato quando gli ho riferito che avevo passato lo stesso problema (senza infrazioni al codice della strada però) e che pian pianino, il "problema" che in realtà non è un problema ma solo una rottura di minchia, sarebbe rientrato e tra non molto tempo, ci avrebbe serenamente convissuto.
Dopo una decina di minuti ed un abbraccio poco professionale, ma molto umano, la persona aveva smesso di piangere, mi sembrava più disteso e mi aveva risposto che quella conversazione gli aveva fatto bene, ché nessuno gliel'aveva spiegata così bene.
Con questo cosa voglio dire? Parlatene o voi che sentite per tutto il giorno un treno a vapore del Far West, cercate persone che hanno sto simpatico amico di viaggio e condividete con loro il vostro INIZIALE disagio. Vedrete che le cose inizieranno a cambiare e quello che per voi può sembrare un fatto insormontabile, diventerà un fattore particolare di voi stessi.
Poi comunque la patente gliel'ho ritirata XD
Scherzo ;)
@openmindwildmind
@frauigelandtheboys
@acribiaatomica
@holdchins
@parentesidiunpassatolontano
@druzya
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scorcidipoesia · 3 months
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Intuisci che la delusione per un uomo o un’amica sta passando, quando trascorrono i giorni e non ci pensi più. Una presenza importante nella tua vita cessa improvvisamente di esserci ma sai che non è stato per cause drammatiche ma una scelta. E inizi a dimenticare. Incredibile a dirsi ma si dimentica tutto quello che non era sincero, puro. È come se la vita possedesse un filtro che nel lungo periodo ti svela tutto. E la sola cosa a rammaricarti non è più aver perso quella persona ma aver donato tempo, onestà e affetto. Il vero spreco della vita umana è affezionarsi a persone che mettiamo sul piedistallo:il tempo le fa cadere con una muta ma precisa selezione.
Tatiana Andena
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ambrenoir · 5 months
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🙏Quando morirai, non preoccuparti del tuo corpo.. i tuoi parenti faranno tutto il necessario secondo le loro possibilità.
Ti toglieranno i vestiti
Ti laveranno
Ti vestiranno
Ti porteranno via da casa e ti porteranno al tuo nuovo indirizzo.
Molti verranno al tuo funerale a ′′salutare". Alcuni cancelleranno gli impegni e mancheranno anche a lavoro per andare al tuo funerale..
I tuoi averi, ciò che non ti piaceva prestare, saranno venduti, regalati o bruciati.
Le tue chiavi
I tuoi strumenti
I tuoi libri
I tuoi cd
Le tue scarpe
I tuoi vestiti..
E sii sicuro che il mondo non si fermerà a piangere per te.
L’economia continuerà.
Nel tuo lavoro, sarai sostituito. Qualcuno con le stesse o migliori capacità, assumerà il tuo posto..
I tuoi beni andranno ai tuoi eredi..
E non dubitare che continuerai ad essere citato, giudicato, messo in discussione e criticato per le piccole e grandi cose che hai fatto nella vita..
Le persone che ti conoscevano solo per il tuo viso diranno: Povero uomo!
I tuoi amici sinceri piangeranno qualche ora o qualche giorno, ma poi torneranno a ridere.
I tuoi animali si abitueranno al nuovo padrone.
Le tue foto, per un po’ di tempo, rimarranno appese al muro o continueranno su qualche mobile, ma poi verranno messe in fondo a un cassetto..
Qualcun altro si siederà sul tuo divano e mangerà sulla tua tavola..
Il dolore profondo a casa tua durerà una settimana, due, un mese, due, un anno, due.. Dopo sarai aggiunto ai ricordi e poi la tua storia sarà finita..
Finito tra le persone, finito qui, finito in questo mondo..
Ma inizierà la tua storia nella tua nuova realtà... nella tua vita dopo la morte.
La tua vita dove non hai potuto trasferirti con le cose che avevi qui perché in più, andandotene, avranno perso il valore che avevano..
Corpo
Bellezza
Aspetto
Cognome
Comodità
Credito
Stato
Posizione
Conto bancario
Casa
Automobile
Professione
Titolo
Diplomi
Medaglie
Trofei
Amici
Luoghi
Coniuge
Famiglia..
Nella tua nuova vita avrai solo bisogno del tuo spirito. E il valore che gli hai accumulato qui, sarà l'unica fortuna su cui conterai lì.
Questa fortuna è l'unica cosa che ti porterai via e si impasta per tutto il tempo che stai qui. Quando vivi una vita d'amore verso gli altri e in pace con il prossimo, stai impastando la tua fortuna spirituale..
Ecco perché prova a vivere pienamente e sii felice mentre sei qui perché, come ha detto Francesco D’Assisi: ′′Da qui non ti porterai via quello che hai. Prenderai solo quello che hai dato′′…🙏
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