Tumgik
#Scrivi
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Compagnia?! Scrivetemi
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00:19_16.11.22
"Se stai male è perché ti manca qualcosa"
Mi manca l'ingenuità che non ricordo di aver mai avuto,
Mi mancano gli abbracci genuini, quelli dati senza motivi,
Mi manca sentirmi amata,
Mi manca sentirmi parte di qualcosa,
Mi manca provare emozioni che non siano di dolore,
Mi manca sentirmi utile,
Mi manca sentirmi brava come mai mi è stato detto,
Mi manca vedere qualcuno orgoglioso di me per la prima volta in vita mia,
Mi mancano tante cose, ma nulla è visibile all'esterno, che sto bene lo vedono tutti.
la-ragazza-di-carta9
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Qualcuno vuole fare amicizia?
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Tumblr media
Scrivimi.
Quando la gioia sembra farti scoppiare il cuore,
quando l'angoscia è una cappa nera,
quando l'alba colora la nebbia,
scrivimi.
Quando vuoi giocare con le parole,
quando il tramonto infuoca l'orizzonte,
quando servirebbe una carezza,
scrivimi.
Io saprò di essere nei tuoi pensieri,
ed il sorriso mi illuminerà il volto.
✍🏻
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Se dovessi associare l'amore ad un immagine, quale sarebbe?
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ti-racconto-di-mee · 2 years
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Sono fiera di me.
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barbarapicci · 1 year
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Tumblr media
Ho una #storia da #raccontare. Unisci le lettere e #scrivi la tua... (Detail) #brabs #bodyart #photography #portrait #fotografia #contemporaryart #artecontemporanea #parole #storie #racconto #racconti #performance #performanceart #performer https://www.instagram.com/p/Cl89bJescVw/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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comeunpapavero · 1 year
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Non mi sopporto da sola, figurati se riesco a sopportare gli altri.
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mercantedispezie · 2 years
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Arriva il caldo, l'estate, le notti afose...
...ma a voi non viene voglia di serate film horror con l'estate? Un bell'horrorino, fatto bene, e magari poi si dorme pure insieme.
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radiofrank · 4 months
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Oggi la #Radio in #Fm compie 90 anni, portati bene. #Auguri Modulazione di Frequenza!
Mentre il #Dab - il digitale terrestre radiofonico, diciamo, per capirci (magari ce l'hai in auto e non lo sai) - si posiziona molto lentamente e faticosamente, si prospetta già in un lontanissimo orizzonte il passaggio alla radio sul #web ovunque, anche se in #Italia probabilmente ci arriveremo come sempre in ritardo.
In questo panorama frammentato, le care vecchie frequenze Fm se la passano abbastanza bene e festeggiano serenamente il loro compleanno.
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solluchero · 3 months
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ma non esiste un social per noi scorbutici?
tipo che al posto del "mi piace" c'è il tasto "ma che cazzo me ne frega"
dove non si possano mandare messaggi e si possa pubblicare solo un post al giorno per non scassare le palle in continuazione
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Se vuoi fare due chiacchiere lascia un Like o scrivimi🌵
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Qualcuno che vuole fare amicizia c'è?
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unwinthehart · 3 months
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"Tuta Gold" è difficile da cantare, ci sono troppe parole. E dove sarebbe la novità esattamente ALEEEEEE
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omarfor-orchestra · 3 months
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Buongiorno ho ricordato mr. Petraglia che diceva "eh vorremmo evitare di aspettare altri due anni per la terza, tutto sta alla disponibilità degli attori" senza mai menzionare il fatto che avesse o no cominciato a scriverla
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missfreija · 7 months
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title: /// (mi rifiuto di dare un titolo lol)
fandom: vampire chronicles
pairing: armand/marius
romance, fluff, venice era
Il pennello intinto di nero scorreva veloce nello spazio della tela, stretto tra le dita sottili di Marius che, in piedi tra le pieghe del suo abito ampio, dipingeva la fine dell'umanità per mano del Dio cristiano. Le sue labbra si increspavano in un guizzo di nervosismo, mentre gli occhi, ombreggiati dai capelli biondi, gli conferivano un’ espressione assorta. Tra le mura del palazzo echeggiò un lontano rimbombo di passi. “Maestro, non dovrebbe affaticarsi troppo, è da più di una settimana che non stacca le mani da quel lavoro.” Gli occhi pensosi erano mutati in pozze colme di beatitudine non appena il giovane umano dai capelli ambrati ebbe varcato la soglia. “Dovresti sapere che non ti è permesso entrare in questa stanza senza il mio consenso, Amedeo" mormoró il vampiro, accennando un lieve sorriso indulgente. Amedeo si avvicinò alla composizione con curiosità, mentre Marius si accingeva a riprendere la sua meravigliosa opera, dopo aver ripulito frettolosamente le macchie di pittura disseminate sul pallido braccio. “Che concetto si cela alla base della vostra nuova creazione?” domandò il giovane. “È scaturito da un mio sogno.” Precisò. “Devi sapere, Amedeo, che ciò che per gli umani pare molto tempo, dal calar del sole al sorger della luna, per una qualsiasi divinità equivale a meno di un secondo. Così, il sole si abbassa sulla terra sfumando di rosa aranciato il cielo e le nuvole per poi scomparire, lasciando il palcoscenico alla luna ed accendendo le costellazioni davanti agli occhi di Dio. Rifulgono i bianchi marmi dei templi nella notte, colonne scanalate dai capitelli fioriti d'acanto sostengono fregi rappresentanti imprese eroiche e miti del passato. Bassorilievi muti fissano le tenebre della terra sovrastate dalle splendenti stelle accompagnate dal chiaro volto di Proserpina. E un soffio da oriente, vento ormai debole, adagia una corona intrecciata di fiori, in via di appassire, sulla gradinata di fronte all'alta ed imponente statua del Cristo. Io mi trovavo in questo scenario e piangevo, come morte, persone ancora in vita, guardando l'oro delle nuove città bagnarsi del sangue causato dalle guerre e i cadaveri dei morti venir risucchiati nel regno degli inferi, ove si nasconde il più profondo male dell'uomo, nutrimento demoniaco o forma del demonio stesso. Mi trovavo, in questa illusoria macchinazione febbrile, proprio nel cuore della strage, dove gli arcangeli sterminavano le creazioni dell’umanità. Desideravo scomparire, chiudere gli occhi e tornare a dipingere: illuminare il cielo nella raffigurazione per cancellare la notte che tentava invano di rammentarmi tele e dipinti passati, mai dimenticati nel mio cuore.” Il signore del palazzo veneziano sorrise amaramente, posò il pennello e premette una mano sulla schiena di Amedeo, attonito, in un invito a precederlo. Si avviarono lungo un buio porticato che si affacciava sul cortile. Gocce di pittura nera rigavano i volti di cento angeli nel cielo al tramonto.
Marius entrò nella stanza e i suoi occhi non ebbero bisogno di attendere qualche istante per abituarsi alla nuova atmosfera dalla scarsa luminosità. Il tenue bagliore sprigionato dalle poche candele sul tavolo era più che sufficiente per illuminare il suo mondo circostante. Pian piano andò notando la radiosa ed armoniosa figura che rimaneva semi sdraiata sull'ampio letto dai cuscini di prezioso velluto. Era abbastanza longilinea e sorrideva verso il vampiro, il ritratto della paziente attesa. La pelle chiara rifletteva la luce soffusa delle candele che sprigionavano profumi delicati di spezie e di sandalo, le gambe distese sui soffici cuscini erano leggermente piegate per dare una postura eretta al bacino. Marius mosse un passo verso l'oggetto del suo desiderio. Un sottile velo di seta, che copriva le spalle del giovane ucraino, era scivolato lentamente di lato nascondendo in parte i capezzoli che risaltavano più scuri nella sua trasparenza. Un braccio in tensione, il sinistro, reggeva il busto affondando la mano tra i cuscini mentre l'altro si scaricava rilassato su di un fianco mostrando l'avambraccio. Il giovane portava al dito un onice di piccole dimensioni. Lo sguardo limpido di Amedeo pareva ebbro di gioia, le sue palpebre inondate di una misteriosa polvere dorata che scuriva il contorno dell' occhio dando un' apparenza di intensa profondità. Le mani statuarie sul suo bacino fecero perdere l'equilibrio a quella postura precaria; il suo corpo si distese sui cuscini e la pelle fremette a quel contatto, bramando una connessione più penetrante e appagante. Il capo era reclinato sulla spalla sinistra, gli occhi ora semichiusi e ombreggiati dalle ciglia scure. ''Siete finalmente tornato, Maestro'' mormorò il cherubino. Quell'amore rendeva completa e significativa tutta la sua esistenza di giovane ragazzo umano, e Marius in qualche modo lo sapeva. Posó baci morbidi come petali sulle gote e sui capelli di Amedeo, con immensa gentilezza mentre il giovane si metteva a sedere e reclinava il capo in avanti per accogliere quel gesto, lottando contro le lacrime che minacciavano di rigargli le guance e contro l'emozione che gli serrava la gola. Le sue mani cercarono il petto ricoperto dalla tunica di Marius. Era troppo forte il desiderio di far scorrere le labbra sulla pelle marmorea del suo signore, in una scia di baci adoranti. Le labbra rosee si socchiusero in un respiro più profondo degli altri; il giovane alzò la testa con un movimento quasi felino, trascinante, e incontrò lo sguardo di Marius. Le iridi brune simili a granato parevano celare arcani antichi ed impenetrabili. Il potere insito in quello sguardo lo sopraffece. Armand serrò gli occhi al socchiudersi delle labbra fredde sulle proprie, baciando con trasporto il suo signore. Sotto il peso del corpo del vampiro, l'umano alzò involontariamente una gamba e la seta strusciò contro il suo fianco. La mano destra di Amedeo corse a sistemare una ciocca dei capelli chiari del maestro dietro l'orecchio; erano setosi e parevano vivi, sciogliendosi fino alle spalle in una morbida cascata color miele. Le sue labbra lasciarono intravedere visibili per un attimo i bianchi denti in un sorriso, la lingua rossa per un istante passò ad inumidire il labbro superiore, ma fu fermata, come animale intrappolato, tra canini aguzzi. Marius scoprì le parti nascoste di quel corpo che aveva imparato a conoscere; con adorazione, passò le dita tra i capelli profumati che giacevano sparsi sulla superficie morbida delle lenzuola. ''Esprimi i tuoi desideri, Amedeo''
Marius parlò con inflessione melodiosa, quasi vibrante, e con una punta di decisione nel tono, ma parve infinitamente dolce alle orecchie rapite di Amedeo. Gli attimi di felicità che aveva condiviso con lo scomparso Andrei gli restarono nei ricordi.
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