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#Qualcuno volò sul nido del cuculo
intotheclash · 2 years
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Lei pensa che la sua mente abbia qualcosa che non va ? No signore, è una meravigliosa, stupenda macchina della scienza. (Jack Nicholson)
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2022 Reading Challenge | A book with an onomatopeia in its title
32/40. Qualcuno volò sul nido del cuculo - Ken Kesey
Sa infatti che si deve ridere delle cose dalle quali si è feriti soltanto per mantenere l’equilibrio, soltanto per impedire che il mondo ti renda pazzo furioso.
He knows tat you have to laugh at the things that hurt you just to keep yourself in balance, just to keep the world from running you plumb crazy. [One Flew Over the Cuckoo’s Nest - K. Kesey]
★★★✩✩
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marinagalatioto · 2 years
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Giornata Mondiale contro elettroshock 16 maggio
Giornata Mondiale contro elettroshock 16 maggio
Per la rubrica accadde oggi, ricordiamo la Giornata Mondiale contro l’elettroshock o TEC. Nel post ti spiego cos’è di preciso e perché combatterlo. (more…)
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donaruz · 1 month
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Esattamente 48 anni fa arrivava nelle sale italiane un capolavoro leggendario: "Qualcuno volò sul nido del cuculo".
Film maestoso!
È tratto dal romanzo omonimo di Ken Kesey, pubblicato nel 1962 e tradotto in italiano nel 1976 da Rizzoli. L'autore scrisse il libro in seguito alla propria esperienza da volontario all'interno del Veterans Administration Hospital di Palo Alto, in California.
È uno dei tre film nella storia del cinema (insieme a "Accadde una notte" di Frank Capra e "Il silenzio degli innocenti" di Jonathan Demme) ad aver vinto alla cerimonia degli Oscar del 1976 i premi come:
▪️ Miglior film a Michael Douglas e Saul Zaentz
▪️ Miglior regia a Miloš Forman
▪️ Miglior attore protagonista a Jack Nicholson
▪️ Miglior attrice protagonista a Louise Fletcher
▪️ Migliore sceneggiatura non originale a Lawrence Hauben e Bo Goldman
fonte Wikipedia
Atlantide
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diceriadelluntore · 1 year
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Storia Di Musica #275 - AA.VV. - The Indian Runner (O.s.t.), 1991
La colonna sonora di oggi ha una storia davvero particolare. Sean Penn, al suo primo film da regista, ha una folgorazione ascoltando un disco, tanto che decide di scrivere una sceneggiatura basandosi sulla storia raccontata da un brano in particolare: Highway Patrolman di Bruce Springsteen, da quel capolavoro che è Nebraska (1982). Il film, The Indian Runner (1991, in italiano intitolato Lupo Solitario) racconta di Joe e Frank Roberts. Joe è lo sceriffo di una piccola cittadina agricola del Nebraska, Plattsmouth, Frank è un soldato dell'esercito degli Stati Uniti. La vita dei due fratelli separati è scossa dalla morte della madre prima e poi dal suicidio del padre. Frank incontra il fratello dopo essere tornato dalla guerra in Vietnam. È diventato un uomo scontroso e cupo, incapace di starsene fuori dai guai. Joe cerca di ricostruire una vita per lui e per suo fratello, Frank ha una relazione con una ragazza del posto, Dorothy,  con cui avrà un figlio. Quando tutto sembra mettersi per il meglio, Frank dopo un diverbio uccide il gestore del bar della piccola cittadina, Caesar, e scappa, inseguito dal fratello, che combattuto tra il dovere e l’affetto al confine della contea decide... (beh conviene vederlo il film no?). Interpretato tra gli altri da David Morse (Joe Roberts), Viggo Mortensen (Frank Roberts), Valeria Golino (Maria, moglie di Frank), Patricia Arquette (Dorothy, la compagna di Frank), Charles Bronson e Sandy Dennis (i coniugi Roberts) e Dennis Hopper (Caesar, il gestore del bar ucciso da Frank) fu poco distribuito, nonostante sia molto apprezzato dalla critica e abbia una regia particolare, con scelte registiche non canoniche (tra rimandi ai film di John Cassevetes, e scene inusuali cui un parto ripreso quasi in prima persona e scene di nudo maschili). La colonna sonora è divisa in due parti: una su brani classici e l’altra con il contributo di due grandi musicisti, Jack Nitzsche e David Lindley. Nitzsche è stato uno dei grandi produttori, arrangiatori e sessionisti della musica americana: braccio destro di Phil Spector, co autore di numerose hit con Sonny Bono, suonò il piano in alcuni dei più bei dischi dei Rolling Stones (Paint It Black, Let’s Spend The Night Together e le orchestrazioni di You Can’t Always Get What You Want), fido collaboratore di Neil Young, e autore, per limitarci alle colonne sonore, di quelle mitiche di Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo e de L’Esorcista. David Lindley è un altro pezzo da novanta, definito una volta dalla rivista Acoustic Guitar un maxi-strumentista per la quantità di strumenti che sapeva perfettamente suonare. Produttore di, tra gli altri, Linda Ronstadt, Curtis Mayfield, James Taylor, David Crosby, Graham Nash, Terry Reid, Bob Dylan, Rod Stewart, Joe Walsh, Leonard Cohen, Ry Cooder, Ben Harper e soprattutto Dolly Parton. Suonò anche con un interessantissimo gruppo sperimentale, i Kaleidoscope, ed è uno dei maggiori collezionisti di strumenti al corda del pianeta. I due scrivono le musiche, per lo più strumentali, che accompagnano le immagini del film, tra meraviglie come Flop House, Brothers, Indian Summer e My Brother Frank che termina con i titoli di coda. La prima parte invece racchiude alcuni gioielli della stagione d’oro del rock, che sebbene non legati filologicamente con il periodo della nostra storia, sono scelte azzeccatissime. Si inizia con Feelin’ Alright, nella versione originale dei Traffic (e portato al successo da Joe Cocker), che sfuma poi nella dolcezza di Comin’ Back To Me dei Jefferson Airplane, da quel manifesto della psichedelia che fu Surrealistic Pillow (1967, che inizia con Marty Balin che canta così “The summer had inhaled and held its breath too long\The winter looked the same, as if it never had gone\And through an open window where no curtain hung\I saw you\I saw you\Comin' back to me). Poi arriva la forza di Fresh Air, dei Quicksilver Messenger Service, altra meraviglia della San Francisco rock, da Just For Love (1970), primo disco con il ritorno in formazione di  Chester William "Chet" Powers Jr., meglio conosciuto con i suoi nomi d’arte di Dino Valenti e Jesse Oris Farrow (il primo usato prima del suo arresto per possesso di droga, il secondo dal 1970 in poi). Arriva poi Green River, grande classico dei Creedence Clearwater Revival, dall’omonimo album del 1969 (anno in cui registrarono tre dischi capolavoro), e ispirato ad un ricordo d’infanzia di John Fogerty (il Green River era anche il gusto di una famosa bevanda zuccherina per adolescenti). Penn chiama due sue amici, Eric e Brett Haller, a suonare una dolce Brothers For Good, e tra l’altro dopo questa esperienza i due non hanno più suonato in maniera ufficiale in nessun disco che io sia capace di rintracciare. Chiudono poi due capolavori: la Summertime di Janis Joplin, dal capolavoro di George Gershwin per l’opera Porgy And Bess del 1935,e qui lacerata dalla voce unica e inimitabile di Joplin, segnando un’epoca; I Shall Be Released è una canzone di Bob Dylan del 1967, ripresa in Music From The Big Pink (1968) dal grandioso gruppo canadese della The Band, con Richard Manuel alla voce solista, e Rick Danko e Levon Helm alle armonie vocali, uno dei primi brani di Dylan profondamente religiosi, giocato sul simbolismo della redenzione mistica con il rilascio di un detenuto. La canzone, che era presenta nei leggendari Basement Tapes, è una delle più utilizzate di sempre come cover, con centinaia di rivisitazioni. E la canzone di Springsteen da cui tutto parte? Non si è mai capito perchè non compaia, tutta via Springsteen è accreditato come co-sceneggiatore originale. La canzone, ridotta all’osso e malinconica come tutto quel leggendario album, sembra un racconto, ed inizia così:
My name is Joe Roberts, I work for the state I'm a sergeant out of Perrineville, barracks number eight I always done an honest job, as honest as I could I got a brother named Franky, and Franky ain't no good.
P.S. La storia anticipa ad oggi perchè domani vi farò vedere dove sono per un lieto evento.
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il più bel film che tratta di libertà
Jack Nicholson compie oggi 86 anni.
Qualcuno volò sul nido del cuculo, pellicola del 1975 diretta da Miloš Forman, si ispira al romanzo omonimo di Ken Kesey: l'autore lo scrisse dopo aver lavorato come volontario all'interno del Veterans Administration Hospital di Palo Alto, in California.
Grazie a questo lavoro, Kesey ebbe la possibilità di interagire con i pazienti del reparto di psichiatria e queste sue esperienze furono fondamentali per la costruzione dei suoi personaggi. In seguito, inoltre, sperimentò volontariamente droghe come mescalina e LSD, prendendo parte al Progetto MKUltra.
Il libro racconta con spietata lucidità la realtà disumana della vita all’interno di alcuni ospedali psichiatrici, mettendo a nudo che cosa si celava dietro ad un sistema fondato su metodi impositivi e punitivi, che reprime ogni forma di individualità e libertà espressiva.
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plassocean · 1 year
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Di seguito, un accozzaglia di cose che ho scritto ma che non ho mai condiviso, spesso perché non mi garbavano e non mi garbano tutt'ora, ma mi è capitato di perdere tante note a cui ero affezionato quindi perché no.
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La vita non è un film
E tu non hai occhi
Dietro la testa
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Ti Stavo
Cercando tra la folla come faccio
ultimamente mi comporto in modo strano
Se sei a meno di passo da me
Non so parlare o forse non ti so parlare
Non sai parlare o forse non ti va di farlo
Sai che non c'è niente da dire
E allora vuoi
So lo ri de re
Vieni a cercarmi proverò a vestirmi strano
E mi farò la barba solo per metà
Dirò cazzate e farò la figura dello scemo
È quella di un pagliaccio la mia anima
Solo per sentirti ridere
La mia anima di pagliaccio
La mia anima di pagliaccio
La mia anima di pagliaccio
La mia anima di pagliaccio (che non vuol crescere)_
Che non vuole crescere
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Ho fatto un incubo
C'erano tutti e mi volevano
Un po' tutti morto
Io che a scappare e rovinare tutto
Batto tutti
Fatto casini senza di te
Perché non sei venuta a prendermi
Vorrei giocarmi una carta
Ma temo di perdere tutto
Io che non so gestire quello che sento
Finisco per pensare ad altro
Ho fatto una serie senza di te
Avevo paura di includerti
Avevo paura di innamorarmi
Adesso ho soltanto paura
Di perderti
(ngap a me volevo scrivere una canzone qui)
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Siamo bravi a consolarci ma
Non sappiamo parlare
Io so solo farti ridere
Con le solite cazzate
A te ancora fa strano aprirti
Ma lo fai sempre con me
Io non piango da due anni
Fumo per tapparmi gli occhi
Ma com'è com'è che ancora mi parli
Ma com'è com'è com'è com'è
Com'è che non ti stanchi con me
Hai provato a dirmi che dovrei smettere
Di fumare ma non so separare
Le cose che mi fanno stare bene
Da quelle che mi fanno scappare
Non ricordo cosa ho risposto ma
Per te di sicuro scapperei
Per tornare a piangere
Fra le tue gambe
Solo per chiedermi
(Ca pur n'altra canzone doveva essere ma appendevo perché le ciofeche sono ciofeche)
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Amore autunnale
Siamo una foglia che cade
Non fa rumore
Ma solo noi sappiamo
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Sono in una stanza col cane che mi guarda, che abbaia, che salta e divertito mi morde la mano e poi la gamba
Lo guardo stranito, indeciso se essere o meno invidioso.
Non sorrido, sono come stanco, ma senza esserlo davvero
Non sto pensando. Evito di pensare perché i pensieri che faccio mi portano ad arrovellarmi, stancarmi ancora di più.
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Io non ti so parlare di me
Se ti ho pensato in questi anni
Che cosa ho fatto è perché
Non so nemmeno salutarti
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Il grande dittatore
Quarto potere
C'era una volta in America
Apocalisse now
2001:Odissea nello spazio
Qualcuno volò sul nido del cuculo
Taxi Driver
Shutter Island
The Wolf of Wall street
Il padrino
Shining
La finestra sul cortile
Psyco
La dolce Vita
Io e Annie
Le ali della libertà
La città incantata
Il castello errante di Howl
Porco rosso
(questa è na semplice lista di film cult da vedere. In realtà ne ho già visto un bel po' ma le ne mancano alcuni. La lascio qui in caso mi dimentichi di finirla.)
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Lo sai che una mia amica mi ha detto
Che quando parlo di te mi accendo
E il mio sorriso è una parentesi
Con te mi piace litigare
Almeno noi non siamo tossici
Se non parliamo siamo equazione
Il tuo sorriso è una parentesi
Ma cert volte siamo da buttare
Cioe ma siamo scemi
Che fumiamo al mare
Siamo sopra i venti
Si, ma sotto i cento
Abbiamo ancora tempo
Per restarci male
Io voglio farlo adesso
Io voglio farlo adesso
Sono sincero
E ti piace
Ma poi ti (fai così male)
Ccio male
Non posso pensare a te
Io devo mettere a posto
Tutte le parti di me
Dò nomi alle mie emozioni
E a certe mie sensazioni
Perché ho paura di me
E dei miei troppi pensieri
Facciamo una cosa a tre
Io e te sul letto coi traumi
La mia paura di vita
Che adesso deeeeeeeeeeeveeeeee fiiiiniiire
Questa doveva essere sempre tip na canzone un po' alla Alex Britti par e pall lo so ma mi diverto a scrivere sti strunzat non me ne vogliate
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Ieri notte sono andato a dormire presto.
"Almeno non ci penso, non ti penso"
Così ho pensato...invano.
Ti ho sognato.
Ancora una volta,
Per la quinta volta.
Ci siete riusciti!
Eri così contenta!
Io invece,
a 100 all'ora su un parabrezza
Che giocavo a non morire,
E non avevo paura di perderti.
Forse volevo solo svegliarmi.
Perché ho voluto sperarci?
Perché lo devo scrivere,
Perché non posso ignorarti?
Se almeno sapessi vivere...
Così almeno saprei viverti.
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Quello di seguito nasce come sorta di monologo, ma troppo corto, quindi boh, una delle mie cose scritte senza troppo senso.
Io cerco l'io, io cerco Dio...
E so che gli altri mi guardano
Bene poi male poi stanchi
Di stare a guardare che nulla si muove
Eppur si muove cosa?
Ricordo ancora Sogni a iosa
In camera voglia di vivere
Ridere e scrivere la storia
Ma scrivere cosa?
Di cosa ormai?
Di una lacrima che non scende?
Che al massimo bagna, s'affaccia
E il tempo che passa
Alla fine si stanca,
E mi stanco pur io,
Certo che mi stanco pur io!
E di che scrivo allora io,
Che cerco l'io e cerco Dio?
E lo so che è banale
una rima baciata
cosi elementare ma
Lasciami vivere un dubbio,
Inseguire uno stupido sogno!
Fai un passo verso di me,
Che io lo faccio verso di te.
Perché si, tu,
Che  ti freghi dell'io
E ti freghi di Dio
Lo so che gli altri ti guardano
Bene poi male poi bene poi male poi stanchi.
Stanchi (è arrabiati) di stare a guardare che non vuoi cambiare
Ma cambiare per cosa!!?
Cambiare per chi?!?!
Lo so che combatti da tempo
in un corpo diverso
Da quello allo specchio.
Faccio un passo verso di te.
Io cerco l'io.
Io cerco Dio.
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Ho fatto un tiro per la paura di piangere
E mi sentivo così piccolo e solo
Così piccolo e triste
Perché non riesco a trovare
Quelle piccole cose
E delle nuove parole
Ho solo colpi di tosse
E paura di te
Io non lo faccio apposta
A farti stare male
Ho mal di testa e paura di annoiarmi ad uscire
E mi spaventa non avere più niente da dire.
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pocrita che sono e mi sento
Se mi fermo e ti guardo.
Sei limpido.
Sei una sigaretta scroccata
Il tabacco che completa una canna.
Sei un clipper
E da che mondo e mondo
O clipper è megj ro bic.
Sei luce fioca per me.
Sei sole per che ti ama
E che se pur nel farlo par nu poc a fess
È perché ha colto quella tua luce
Quella tua bellezza tipica.
Sei la persona che un po'
Sarei voluto essere anch'io
E che forse in fondo un po' sono.
Ma sei ciò che io non sarò mai,
Un grande amico.
Perché io sono un pezzo di merda,
Ma tu si piezz e cor.
(dedicata a un mio amico tanto tempo fa, se la meritava)
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Stai dormendo?
E nel caso,
Ma solo nel caso,
Ci sono anch'io lì?
O meglio,
Avrei potuto esserci?
Se avessi parlato,
Se t'avessi detto
Le cose che ti giuro,
Mi rimbombano dentro...
Anche solo un bacio,
'Na carezza,
Il tempo di una chiacchiera
O una comparsa!
Fioca e veloce
Misteriosa a tratti,
Anche poco memorabile,
Ci potrei-...
...Ci potevo essere?
Magari ci sono e
non potrò mai,
Mai saperlo?
Non c'è bisogno di sapere.
L'ovvio non va troppo sviscerato.
Eppure...!
.
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Scusa se non mi sono fatto vedere per come sono veramente, se non forse in pochi, piccoli, insufficienti momenti, e dettagli.
Penso davvero che ci siano certe cose di te che mi piacciono tanto, anche quelle che non conosco, se non a parole, o per sentito dire da altri.
Penso davvero che ci siano certe cose di me che possano piacerti tanto. Anche se non le conosci, se al massimo le immagini, ma non sei sicura che ci siano.
A volte sono stupido...
No, anzi, spesso.
Le mie paure, le mie ansie, mi portano a non essere mai me stesso. Ad annullarmi per paura di farmi tremendamente male.
Ma scoprire che semplicemente non combaciamo, che ci annoiamo l'uno dell'altro, o io di te, o tu di me, sarebbe molto più piacevole di non saperlo mai.
Lo so.
Ma a quanto pare
Non ne sono consapevole.
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Ho sonno e non mi sento bien, mi fermo qui
Ma oh, è già qualcosa
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rebelandoutlawrock · 6 months
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"Qualcuno volò sul nido del cuculo" Un capolavoro con Jack Nicholson.
lan 📷
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perfettamentechic · 7 months
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23 settembre … ricordiamo …
23 settembre … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2022: Louise Fletcher, Estelle Louise Fletcher, attrice statunitense. È nota per aver interpretato l’infermiera Mildred Ratched nel film Qualcuno volò sul nido del cuculo e la Bajoriana Kai Winn nella serie televisiva Star Trek: Deep Space Nin. Attrice professionista dal 1958, iniziò la sua carriera in diverse serie televisive. La sua carriera ebbe una battuta d’arresto dopo il matrimonio con il…
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sadness26sworld · 1 year
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• Qualcuno volò sul nido del cuculo •
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a, b, x (come quest'anno direi che può valere anche il 2022, se per il 2023 non ci sono ancora troppe scelte ahaha)
A a movie you think is underrated:
Qualcuno volò sul nido del cuculo
B a movie you think is overrated:
Il grande Gatsby (ho anche letto il libro)
X a movie you loved from this year:
Non è uscito quest'anno, ma è uno dei pochi che più mi è piaciuto ultimamente: split (ho visto tutta la trilogía, questo sarebbe il secondo, il primo e il terzo non meritano invece); se non vale come risposta propongo 'old' (2021)
Grazie per la domanda, se vuoi dammi un tuo parere o dimmi pure quali sarebbero le tue risposte 😊
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awardseasonblog · 1 year
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Assegnati i prestigiosi Los Angeles Film Critics Association Awards, i premi con cui i critici di Los Angeles eleggono ogni anno le migliori proposte cinematografiche della stagione. Nella storia di questo premio su 46 edizioni il vincitore del #LAFCA Award per il miglior film è stato confermato agli Oscar 11 volte (Qualcuno volò sul nido del cuculo, Kramer contro Kramer, Voglia di tenerezza, Amadeus, Gli Spietati, Schindler’s List, The Hurt Locker, Spotlight, Moonlight, Roma, Parasite). Lo scorso anno la LAFCA ha premiato il dramma giapponese di Ryûsuke Hamaguchi Drive My Car nelle categorie miglior film e miglior script, dando il via alla sua campagna che lo ha portato a conquistare 4 nominations all'Oscar tra cui miglior film, miglior regia, miglior adattamento, miglior film internazionale, vincendo in quest’ultima categoria. Quest’anno a conquistare il maggior numero di premi è stato #TAR di Todd Field vincendo in ben 4 categorie (miglior script, miglior attrice #CateBlanchett, miglior regia e miglior film a pari merito con Everything Everywhere All At Once). Tra i vincitori si fa notare il film polacco vincitore del Premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes #EO (miglior fotografia, miglior film internazionale) e il documentario vincitore del Leone d’Oro all’ultimo Festival di Venezia #AlltheBeautyandtheBloodshed che ha vinto nella categoria Miglior documentario conquistando in poche ore anche il premio dei critici di Boston e dei critici online di New York. Ecco la lista di tutti i vincitori: -Miglior fotografia: EO -Miglior supporter performance: Ke Huy Quan (Everything Everywhere All At Once) / Dolly de Leon (Triangle of Sadness) -Miglior colonna sonora: RRR -Miglior scenografia: Avatar: the Way of Water -Miglior montaggio: Aftersun -Miglior film d’animazione: Pinocchio -Miglior script: TAR -Miglior lead performance: Bill Nighy (LIVING)/Cate Blanchett (TAR) -Miglior documentario: All the Beauty and the Blodsheed -Miglior Regia: Todd Field (TAR) -Miglior film internazionale: EO (Polonia) -Miglior film: Everything Everywhere All At Once / TAR #AwardsSeason #Winners #FilmCriticsAwards #FilmCriticsAssociation #LAFCA2022 #LAFilmCritics https://www.instagram.com/p/CmC_6IDIN54/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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2022 Reading Challenge  - COMPLETE
- Materpost -
01. A book. published in 2022 - La ragazza dimenticata (Girl, Forgotten)
02. A book set on a plane, train, or cruise ship - Il giro del mondo in ottanta giorni (Around the World in Eighty Days)
03. A book about, or set in, a nonpatriarchal society - Fight or Flight
05. A book with a tiger on the cover or in the title - Il libro della giungla (The Jungle Book)
05. A sapphic book - I sette mariti di Evelyn Hugo (The Seven Husbands of Evelyn Hugo)
06. A book by a Latinx author - Zorro
07. A book with an onomatopeia in its title - Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew Over the Cuckoo’s Nest)
08. A book with a protagonist who uses a mobility aid - Bianco letale (Letal White)
09. A book about a found family - Rosso, Bianco e Sangue Blu (Red, White & Royal Blue)
10.An Anisfield-Wolf Book Award winner - Canta, spirito, canta (Sing, Unburied, Sing)
11. A #BookTok Recommendation - Circe
12. A book about the afterlife - La condanna del sangue
13. A book set in the 1980s - It
14. A book with cutlery on the cover or in the title - I Bastardi di Pizzofalcone
15. A book by a Pacific Islander author - Kahu e la balena (The Whale Rider)
16. A book about witches - Good Omens
17. A book becoming a TV series or Movie in 2022 - Frammenti di lei (Pieces of Her)
18. A romance novel by a BIPOC author - A Holly Jolly Diwala
19. A book that takes place during your favorite season - Il senso del dolore
20. A book whose title begins with the last letter of your previous read - Torchwood: The Undertaker’s Gift
21. A book about a band or musical group - Stazione Undici (Station Eleven)
22. A book wit a character on the ace spectrum - Murderbot
23. A book with a recipe in it - Odore di chiuso
24. A book you can read in one sitting - Torchwood: Everyone Says Hello
25. A book about a secret - La spiaggia segreta (The Hidden Beach)
26. A book with a misleading title - Dodice rose a Settembre
27. A Hugo Award winner - La svastica sul sole (the Man in the HIgh Castle)
28. A book set during a holiday - Per mano mia
29. A different book by an author you read in 2021 - Torchwood: Risk Assessment
30. A book with the name of a board game in the title - Indovina chi viene a cena (Agatha Raisin, Christmas Crumble)
31. A book featuring a man-made disaster -  Mr Mercedes
32. A book with a quote from your favorite author on the cover or Amazon page - Teddy (Hidden Picyures)
33. A social horror book - Il miglio verde (The Green Mile)
34. A book set in Victorian times - Uno studio in rosso (A Study in Scarlet)
35. A book with a constellation on the cover or in the title - Una lepre con la faccia di bambina
36. A book you know nothing about - Il metodo del coccodrillo
37. A book about gender identity - Middlesex
38. A book featuring a party - Il posto di ognuno
39. An OwnVoices SFF book - Mexican Gothic
40. A book that fulfills your favorite prompt from a past POPSUGAR Reading Challenge - Il giorno dei morti
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telodogratis · 2 years
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Addio a 'Mildred' di Qualcuno volò sul nido del cuculo
Addio a ‘Mildred’ di Qualcuno volò sul nido del cuculo
<img src="” title=”Addio a ‘Mildred’ di Qualcuno volò sul nido del cuculo” />Read MoreLouise Fletcher vinse l’Oscar per il ruolo accanto a NicholsonLouise Fletcher vinse l’Oscar per il ruolo accanto a NicholsonRSS di – ANSA.it
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intotheclash · 2 years
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- Lei pensa che la sua mente abbia qualcosa che non va ? - No signore, è una meravigliosa, stupenda macchina della scienza.
(Jack Nicholson)
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hotdogwithouthot · 4 years
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