Tumgik
#Primo Marcotulli
perfettamentechic · 3 months
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20 marzo … ricordiamo …
20 marzo … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2023: Anita Thallaug, cantante e attrice norvegese. Thallaug è apparsa in musical, cinema e programmi televisivi. Sotto il nome di Vesla Rolfsen, all’età di sette anni, si esibiva al teatro Spider di Oslo.È apparsa spesso nei programmi per bambini della NRK degli anni ’50. La sorella Edith Thallaug era un’attrice e cantante d’opera. (n. 1938) 2023: Terry Norris, attore e politico australiano. Ha…
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londranotizie24 · 6 months
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Italawyers, ecco il nuovo direttivo e i programmi dell'Associazione Avvocati Italiani all'estero
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Di Pietro Nigro @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Presentato a Roma il nuovo direttivo della associazione di avvocati italiani all'estero Italawyers guidato da Valeriano Drago. A marzo a Londra l'assemblea generale internazionale. Italawyers, ecco il nuovo direttivo e i programmi dell'Associazione Avvocati Italiani all'estero "Noi avvocati all'estero siamo protagonisti di una piccola diaspora, ma ci sentiamo uniti come in una sorta di grande studio virtuale in cui collaborare, condividere esperienze senza alcuna barriera linguistica. Per questo penso che anche grazie alla tecnologia avremo un grande futuro". Lo ha detto Valeriano Drago, il neo eletto presidente di Italawyers, l'associazione degli avvocati di lingua italiana nel mondo, Valeriano Drago, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo direttivo del sodalizio, che è stata ospitata a Montecitorio da Simone Billi, deputato eletto all'estero e presidente Comitato Italiani nel mondo della Camera dei Deputati. Alla presentazione sono intervenuti, in presenza o in collegamento da remoto, tutti i componenti del nuovo direttivo, il presidente Valeriano Drago (Regno Unito), la vice presidente Valentina Saviello (Italia), il tesoriere Marco Calabrese (Italia), i consiglieri Adriano Paolo Marcotulli (Croazia), Nadia Vassallo (Spagna), e Vania Marinello (Regno Unito), e i componenti del Collegio dei Probiviri Giovanna Fusco (Italia), Francesco Golinelli (Germania) e Ulisse Utzeri (Messico). Il primo ad intervenire è stato il consigliere Marco Calabrese, che di Italaawyers è stato il primo presidente, e che ha perciò ricordato lo spirito con cui quattro anni fa è nata l'associazione, per raccogliere gli avvocati italiani che operano all'estero e che sono moltissimi, alcuni provenienti dall'Italia e altri nati invece in altri Paesi, spesso collegati in network societari statunitensi, e a cui si intendeva dare un forte collegamento culturale con la madrepatria e un contesto associativo prima e piuttosto che di business. "Italawyers unisce gli avvocati italiani e di altre giurisdizioni che conoscono o parlano la lingua italiana - ha confermato Valeriano Drago nel suo intervento - promuove la cultura giuridica italiana nel mondo, favorisce la partnership e collaborazioni tra gli associati ed è di fatto un importante referente per le comunità italiane all'estero sia nel rapporto con la rete consolare che con le istituzioni locali". ... Continua a leggere su www.
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artistadvisor · 3 years
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AXEM
Genere musicale: Fusion
Città: Roma
Nome: Alessio Matrigiani
Classe: 1996
Sperimentatore, Sognatore e Ambizioso
INTRO
Axem, nome d’arte per Alessio Matrigiani, è un giovane saxofonista “moderno”, nato a Roma, classe 1996. Nato da una famiglia di musicisti e studioso di musica fin dalla tenera età, si tratta di un artista che si contraddistingue dagli altri per l’uso originale del sax.
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BREVE BIO
Alessio Matrigiani nasce a Roma il 1 aprile 1996 da una famiglia di musicisti. All’età di 13 anni viene introdotto allo studio continuativo del sax dal nonno, il M° Carmelo Scafidi.
Quattro anni dopo, nel 2013, vince il suo primo Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale, per poi essere ammesso dopo pochi mesi al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. In esso, sotto la guida di Maestri quali Alfredo Santoloci, Rosario Giuliani ed Eugenio Colombo, affina le proprie arti e si congeda definitivamente a marzo 2021 dopo il conseguimento di tre Diplomi Accademici con il massimo dei voti.
Negli anni Axem collabora e condivide il palco (tra i quali quelli del Concertone del 1 Maggio 2014, del Teatro Eliseo di Roma e del Teatro dell’Opera di Astrakhan in Russia) con artisti quali Stefano Di Battista, Danilo Rea, Carla Marcotulli, Dick Halligan, Andrea Casta, Federica Buda e altri.
Pubblica il suo primo EP su Spotify a giugno 2021 con 4 brani, frutto di rielaborazioni in chiave diversa delle proprie melodie. La pubblicazione riscuote da subito un discreto successo nel proprio pubblico.
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QUESTO E’ AXEM
“Mi definisco un saxofonista “moderno” per sintetizzare quello che è il mio obiettivo ideale. In un’epoca in cui si lotta contro le distinzioni, le classificazioni e i luoghi comuni, miro a scardinare l’idea “pop” che il sax sia uno strumento quasi strettamente legato al jazz e che un musicista diplomato o laureato in Conservatorio debba finire quasi esclusivamente a fare musica classica o di poco “appeal” nel mainstream” ha dichiarato più volte Axem. Lo scopo che si prefigge il giovane emergente con il sax è dunque quello di andare contro questi luoghi comuni musicali e far cogliere a chiunque finisca per ascoltarlo le varie sfumature e la grande versatilità del sax. Infatti questo strumento secondo Alessio si presta bene ad interpretare un’ampia varietà di generi, compresi quelli elettronici.
“Ritengo che al pari della voce umana il sax possa interpretare una vasta gamma di generi musicali. La differenza con il canto è che, non potendo esprimere parole, il sax non filtra il messaggio del brano musicale attraverso pensieri soggettivi, ma permette a chiunque, attraverso pura musica, di figurarsi nella propria immaginazione personalissimi, differenti e soggettivi scenari emotivi” racconta spesso Axem.
Il sogno del giovane emergente romano è dunque trasformare il sax in una delle nuove voci del canto pop, rendendolo strumento “cantante” solista al pari dell’interprete vocale.
I generi secondari con i quali gli piace identificarsi sono Funk, Pop, Electro, Latin e Disco. Gli artisti che maggiormente hanno ispirato Axem sono Michael Jackson, Sting, Spyro Gyra, The Rippingtons, Nile Rodgers, Florencio Cruz, Javier Girotto, Casiopea, Cirque Du Soleil, Pooh, Earth Wind & Fire, Paquito D'Rivera, Jeff Kashiwa, Snarky Puppy e Pino Daniele.
Axem è un artista con grande esperienza di live alle spalle. Infatti il giovane emergente si è esibito al Concertone del 1 Maggio 2014, al Teatro Eliseo di Roma, al Teatro dell’Opera di Astrakhan (Russia), alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, nella Sala Nervi, al Zuma Rome (Palazzo Fendi), all’Accademia Filarmonica di Verona, Costa neoClassica e varie altre location. Axem è sempre disponibile a portare la propria musica dal vivo.
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Contatti:
-Spotify:
-YouTube:
-Instagram:
https://www.instagram.com/axem_sax/
-Facebook:
-TikTok:
La redazione di Artist_Advisor
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tmnotizie · 4 years
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Si sono riunite (in videoconferenza), per la prima volta nella storia, le associazioni che rappresentano i musicisti lavoratori: Acep, Aia, Anpad, Asae, AssoArtisti, AssoLirica, Fnas, Italshow, Midj, Note Legali, Sos Musicisti, Uncla, Unione Orchestre Spettacolo Italiane, Slc-Cgil, Uil-Com, Confcooperative. Scopo di questo primo incontro conoscitivo è stato di avviare una collaborazione volta a definire misure e proposte atte a gestire la situazione di emergenza contingente, la ripartenza del settore dello spettacolo e proporre una riforma della normativa che disciplina l’inquadramento fiscale, previdenziale e le altre tutele a favore dei musicisti. Inoltre, il Coordinamento pone le basi per una ampia rappresentanza dei musicisti davanti alle istituzioni. Dodi Battaglia, Lo Stato Sociale, Rita Marcotulli, Massimo Varini, sono solo alcuni dei tanti artisti che “hanno sposato”  la causa.
«Esprimo grande soddisfazione nel sapere della nascita di un Coordinamento di Associazioni di Musicisti – dice Dodi Battaglia- che cerca di trovare percorsi comuni a salvaguardia della categoria. Vedere molte persone, rappresentanti esperti del settore, lavorare insieme a un progetto che andrà a favore di tutti i musicisti dimostra ancora una volta come noi italiani nei momenti più difficili diamo il meglio di noi stessi. Auguri e Viva la Musica”». Il Coordinamento invita ogni altra associazione che rappresenti musicisti, ma anche i musicisti stessi, a partecipare attivamente a questo importante momento di ridefinizione della rappresentanza, seguendo le iniziative proposte e aderendo a una delle associazioni esistenti. “Tutto lo spettacolo è fortemente piegato dalla crisi – dice Elio Giobbi, musicista e coordinatore nazionale AssoArtisti e Presidente AssoArtisti Marche, presente al tavolo del Coordinamento – ci sono stime di Assomusica che parlano di circa 350 milioni di euro di perdite per i mancati concerti estivi solo per il live, a cui si aggiungano altri 600 milioni per l’indotto. Inoltre tutte le mancate ripartizioni e pagamenti di diritti d’autore stimati da Siae per il 2020 di almeno 200 milioni di euro.
Ecco perché con il coordinamento delle associazioni –continua Giobbi – stiamo cercando di far sentire un’unica forte voce al governo, affinchè possano essere subito erogati degli indennizzi urgenti per il fermo dei musicisti, ma anche per riscrivere nuove regole, tutele, incentivi e detassazioni, quando si ripartirà, così da rilanciare la musica e l’arte, da sempre uno dei grandi vanti del nostro Paese. L’importante è unirsi ed è fondamentale sentire le proposte di tutti, affinchè i musicisti possano sentire che siamo a loro vicini e che li sosteniamo.
Altre info su https://ift.tt/2nGZYR4
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riffsstrides · 6 years
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Mario Piacentini Quartet
Un Altro Dicembre
Splasc(H) Records , 2015
Mario Piacentini (pianoforte),
Tore Brunborg (sax tenore),
Riccardo Fioravanti (contrabbasso),
MT Marco Tonin (batteria)
Relativamente poco conosciuto in Italia (lo ricordiamo, tra l'altro, nello splendido Night Caller di Rita Marcotulli, disco di quindici anni orsono), Tore Brunborg è un quarantasettenne sassofonista norvegese dalle qualità davvero straordinarie, che si aggiunge al trio del pianista Mario Piacentini (clicca qui per leggere la recensione del loro precedente lavoro, Ancora sogni) per concorrere alla realizzazione di un CD davvero molto apprezzabile.
Quali siano i pregi di questo album è presto detto. In primo luogo, una selezione di composizioni - in gran parte originali, più due omaggi alla grande tradizione della canzone popolare italiana - in stile ballad, di grande fascino narrativo e di forte suggestione espressiva. Qui, spiccano a firma di Piacentini la title track, “Canto atavico” (che già titolava un antico album del pianista) e “Waltz for a Lonely Star”, ma anche “Bekken”, di Brunborg, e la splendida rilettura del classico “Estate”.
In secondo luogo, l’eccellente affiatamento dei quattro musicisti, con Piacentini e Brunborg in piena luce, ma tutti comunque pienamente partecipi alla musica, con spazi per eccellenti assoli (si ascolti quello di Riccardo Fioravanti in “Mille lire più, mille meno”). Insomma, senza “comparse” a svolgere l’ingrato compito del side man.
Infine, appunto, il ruolo svolto dall’ospite straniero, un Brunborg il cui tenore dal suono netto ed espressivo, suonato quasi fosse un coltralto - in parte memore della lezione del connazionale Jan Garbarek, ma per suo tramite legato al più remoto insegnamento di Lester Young - si staglia fulgoreo al centro delle strutture e dei suoni composti dai compagni di viaggio, riconoscibile e comunicativo.
Il risultato è, come detto, notevole: un jazz che appare tanto radicato nel mainstream, quanto aperto ad atmosfere diverse - quelle, più “nordiche” evocate latentemente da Brunborg, o quelle più romantiche che traspaiono dalla tastiera di Piacentini, pianista dalla solida formazione classica. Per un ascolto di grande godibilità, ma non supino. Quello cioè che manca spesso in quel jazz “di maniera” che è ben lontano dallo stigma di questo CD.
AAJ ITALY STAFF in All About Jazz
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fracecchini · 6 years
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pneusnews · 6 years
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Un inizio di stagione entusiasmante per i piloti della casa dell’elefante blu nella tappa di apertura degli Assoluti d’Italia Enduro, scoppiettante e traboccante di successi. Nonostante le condizioni meteo avverse figlie del maltempo e del Burian che si è abbattuto sulla nostra penisola con neve e gelo, il weekend bresciano di Passirano, paesino nel cuore della Franciacorta, è stato caldissimo per i piloti equipaggiati con pneumatici Metzeler: il terreno di gara reso poltiglia dalla neve e dalle temperature glaciali che si sono registrate nella giornata di domenica non ha impedito ai piloti e ai pneumatici Metzeler MCE 6 Days Extreme di rendere al meglio. Al termine dell’unica giornata di gara, infatti, il bolognese Alex Salvini, talento del Team JET Zanardo in sella ad una Husqvarna, si è aggiudicato l’Assoluta e la classe 450; il campione in carica Davide Guarneri è stato invece il mattatore della classe 250 4T in sella alla Honda RedMoto, mentre il team TM Racing Factory ha siglato un’incredibile doppietta grazie alle prestazioni stellari di Davide Soreca nella classe 300 e di Andrea Verona nella Junior.
Un inizio di stagione al top quindi per i piloti Metzeler scorrendo la classifica Assoluta si trovano infatti ben sei piloti nelle prime sei posizioni, con Alex Salvini mattatore di giornata dopo una spettacolare sfida contro uno straordinario Andrea Verona. Successo anche per il fuoriclasse Matthew Phillips (Sherco CH Racing) nella categoria Stranieri, seguito da Christophe Charlier (Beta Factory), entrambi equipaggiati con i Metzelrer MCE 6 Days Extreme.
Venendo alle classi dei piloti, nella 250 4T il campione 2017 Davide Guarneri (Team Honda RedMoto) ha vinto la prima giornata di gara di questa nuova stagione contro Rudy Moroni, portacolori del Team Farioli Supported, reduce da un infortunio agli Internazionali d’Italia di Motocross.
Alex Salvini, equipaggiato si aggiudica la classe 450 mettendosi alle sue spalle un altro pilota Metzeler, Thomas Oldrati (Team Honda RedMoto).
Nella classe 300 Davide Soreca ha corso l’intera giornata di gara con una frattura alla mano destra ma, nonostante l’infortunio, è riuscito ad aggiudicarsi il primo posto.
Andrea Verona, alla sua prima uscita nella classe Junior, è salito sul gradino più alto del podio, mentre un altro pilota Metzeler, Matteo Pavoni (Team KTM Supported) ha conquistato un ottimo terzo posto.
Con la prima tappa di Passirano degli Assoluti d’Italia Enduro la stagione tra le fettucce è ormai definitivamente partita. La prossima gara si svolgerà il 25 marzo a Sanremo, solo dopo aver corso il primo round del Campionato Mondiale di Enduro in terra finlandese.
Risultati (in grassetto i piloti Metzeler):
CLASSIFICA ASSOLUTA
SALVINI Alex (IT) p. 20
VERONA Andrea (IT) p. 17
PHILLIPS Matthew (IT) p. 15
CHARLIER Christophe (FR) p. 13
OLDRATI Thomas (IT) p. 11
GUARNERI Davide (IT) p. 10
  CLASSIFICA 125 2T
CRIPPA Riccardo p. 20
ROTA Roberto p. 17
NICCOLÒ Scarpelli p. 15
  CLASSIFICA 250 4T
GUARNERI Davide p. 20
MORONI Rudy p. 17
MONNI Manuel p. 15
  CLASSIFICA 250 2T
MICHELUZ Maurizio p. 20
BRUSCHI Nicolò p. 17
CAILOTTO Francesco p. 15
  CLASSIFICA 300 2T
SORECA Davide p. 20
PHILLIPAERTS Deny p. 15
MARCOTULLI Luca p. 13
  CLASSIFICA 450 4T 
SALVINI Alex p. 20
OLDRATI Thomas p. 17
BALLETTI Oscar p. 15
  CLASSIFICA JUNIOR
VERONA Andrea p. 17
CAVALLO Matteo p. 15
PAVONI Matteo p. 13
CLASSIFICA YOUTH
SPANU Claudio p. 20
RINALDI Enricop. 17
BRUNENGO Igor p. 15
CLASSIFICA STRANIERI
PHILLIPS Matthew (AU) p. 20
CHARLIER Christophe (FR) p. 17
FREEMAN Brad (UK) p. 15
Metzeler e i suoi piloti protagonisti agli Assoluti d’Italia di Enduro Un inizio di stagione entusiasmante per i piloti della casa dell’elefante blu nella tappa di apertura degli Assoluti d’Italia Enduro, scoppiettante e traboccante di successi.
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atomheartmagazine · 6 years
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Sanremo 2018: le pagelle della quarta serata (duetti)
Le pagelle della quarta serata del Festival di Sanremo 2018
Claudio Baglioni: 4. Canta meno, ma comunque troppo. Il Festival dura una cazzo di vita anche perché Claudietto ogni due per tre prende un microfono o un pianoforte (o entrambi) e ce li sfrangia. Non dico tanto, ma due tre canzoni in meno e chiuderemmo a un orario civile. E invece no, perché leeeeeei leeeeeiiii eraaaaaaa un picccoooolo grandeeee amoreeeee. Non ne usciremo vivi.
A’ Claudio e cantacela ‘na cosa ogni tanto. Sempre a farti pregare, mamma mia! #Baglioni #Sanremo2018
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 9 febbraio 2018
Michelle Hunziker: 5. Un calando continuo. Ha dato un freno alle risatine a caso, ma pare l’abbia dato anche a se stessa.
Pierfrancesco Favino: 6. Canticchia, ballicchia, suonicchia e – se serve – cucinicchia. I pochi (pochissimi) momenti “alti” dei tre conduttori partono da lui. Non eccelle, ma è comunque il migliore della compagnia.
Gianna Nannini: 5. Arriva, canta un pezzo, duetta con Baglioni e se ne va. Manco ciao, oh.
Federica Sciarelli: 4. Tutte le sere la stessa identica cazzo di gag. Non ce la faccio.
Piero Pelù: 3. Lui e Baglioni massacrano in diretta mondiale Il Tempo Di Morire di Battisti. A fine esibizione, Mogol s’è suicidato per potersi rivoltare nella tomba insieme a Battisti.
Leonardo Monteiro: 3. Inascoltabile. Sembra soffrire mentre la canta e io soffro con lui. Ma proprio dentro. Spegnetelo.
Mirkoeilcane: 6,5. Molto meglio rispetto alla prima sera. Sempre troppo simile a Cristicchi, ma il testo va premiato e la sua interpretazione – per dirla alla Levante – è credibilissima. Premio della critica davvero meritato.
Il premio della critica a #Mirkoeilcane era quotato a 1 e che cazzo te lo giochi a fare. Meritato. #Sanremo2018
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 9 febbraio 2018
Alice Caioli: 4. Canta Specchi Rotti, ma a fine esibizione l’impressione è che “rotti” siano solo i maroni. Ha una bella voce, però datele un pezzo decente. Vince il premio sala stampa perché boh.
Ultimo: 6,5. È vestito da mezzo emo, il pezzo non è proprio allegro e niente. Comunque è bravo, poche storie. Vittoria meritata.
Ultimo è primo. Battutone. Risate. Ciao. #Sanremo2018
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 9 febbraio 2018
Giulia Casieri: 6,5. Bella presenza, bella voce, poco altro. Mezzo voto in più della sufficienza perché mi va: la palla è mia e decido io (cit).
Mudimbi: 6+. È l’unico che porta ritmo. Il brano non è un trattato di filosofia, ma sticazzi. Se dovessimo sperare di beccare il nuovo De André tra le nuove proposte di Sanremo, ci saremmo già attaccati alla canna del gas da un pezzo.
Eva: 5,5. Lei è brava, ma il pezzo è una noia.
Lorenzo Baglioni: 3. L’idea di un pezzo sul congiuntivo è (era) divertente, ma al secondo ascolto ha già rotto i coglioni.
Rubino feat Serena Rossi: 2. Madonna che palle.
Le Vibrazioni feat Skin: 3,5. Skin ci prova a migliorarlo, ma il pezzo di Sarcina fa davvero troppo cagare e per migliorarlo andrebbe bruciato.
Noemi feat Paola Turci: 7. Paola Turci renderebbe leggendario pure il pezzo di Sarcina. Ve lo dico.
Mario Biondi feat Ana Carolina e Daniel Jobmin: 4. È diventato pianobar. Voglio morire.
Annalisa feat Michele Bravi: 6 Annalisa, 3 Michele Bravi. Insieme in realtà funzionano benino, ma è passato troppo poco tempo da quando Michele Bravi era su quello stesso palco a farcele a fettine con Il Diario Degli Errori e ancora non dimentico.
Lo Stato Sociale con Paolo Rossi e Il Piccolo Coro dell’Antoniano: 7. L’esibizione, con il coro dell’Antoniano e Rossi ne guadagna. Diventa quasi una figata. A “nessuno che buca i palloni” tutti a pogare. Anche se io l’avrei sostituito con “nessuno che canta Baglioni”. Avrebbe reso di più il sentimento di rottura di coglioni.
Max Gazzè feat Rita Marcotulli e Roberto Gatto: 9. ‘Sto pezzo diventa ogni sera più bello.
Decibel feat Midge Ure: 8,5. Inconveniente iniziale della chitarra a parte, sono sempre clamorosi. Midge Ure poi suona da Dio (e probabilmente lo è anche). Gli esperti lo relegano in fascia rossa: essere bocciati da Allevi è comunque una nota di merito. Avanti così.
– Lo facciamo venire da Glasgow e poi non gli facciamo andà la chitarra?
Ruggeri vince tutto. #Sanremo2018
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 9 febbraio 2018
Ornella Vanoni-Bungaro-Pacifico feat Alessandro Preziosi: 6,5. Niente da dire. Come la metti metti, la canzone è davvero molto bella. La Vanoni regna come sempre.
Diodato e Roy Paci feat Ghemon: 6,5. L’esperimento con Ghemon riesce, lui si ritrova a suo agio nel testo e ne cambia totalmente (e bene) l’atmosfera.
Roby Facchinetti e Riccardo Fogli feat Giusy Ferreri: 1. La Ferreri, se possibile, peggiora addirittura il pezzo. Non ce li meritavamo davvero.
Enzo Avitabile e Peppe Servillo feat. Avion Travel e Daby Touré: 7. Finalmente un’esibizione degna della loro storia.
Ermal Meta e Fabrizio Moro feat Simone Cristicchi: 6 politico. Nota di merito a Simone Cristicchi che arriva sul palco direttamente da Cast Away. Mica semplice.
Giovanni Caccamo feat Arisa: 3,5. Pieta ragazzi. Pietà.
Ron feat Alice: 6. Alice riesce anche a rendere il brano personale, cosa che Ron proprio non è riuscito a fare e a ‘sto punto ci ho perso le speranze.
Red Canzian feat Marco Masini: 6. Masini rende il pezzo ascoltabile. Grazie.
The Kolors feat Tullio De Piscopo ed Enrico Nigiotti: 3. Hanno dichiarato a Rolling Stones che Elio li ha definiti eredi degli Elio e le storie tese. Probabilmente stava sotto LSD e manco di quella buona. Avessero tagliato tutta l’esibizione lasciando esclusivamente l’assolo di Tullio De Piscopo sarebbe stato meglio. Molto meglio.
Luca Barbarossa feat Anna Foglietta: 6. Con il duetto o senza, Passame er sale cambia davvero poco. Quindi il giudizio è sempre quello: stiamo nel limbo. Anna Foglietta davvero brava, comunque.
Nina Zilli feat Sergio Cammariere: 4. È l’una passata: Nina è bella, il pezzo è brutto, Cammariere c’ha ‘na voglia di vivere che levate e a dirigere c’è il maestro VALERIANA. E allora ditelo: facciamoci del male.
Elio e le storie tese feat Neri Per Caso: 9. Escono per ultimi: “Pubblico di Uno Mattina buongiorno”. Standing ovation.
Intanto, il valore dei diritti SIAE di #Baglioni ha appena raggiunto e superato il Bitcoin. #Sanremo2018
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 9 febbraio 2018
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enricocassi · 7 years
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Jazz&Co. è la rassegna jazz dell’autunno albese: organizzata da Milleunanota, punta su una programmazione raffinata e di alto livello a cura del direttore artistico, il celebre chitarrista Filippo Cosentino.
Negli anni, fra gli altri, si sono esibiti nella splendida cornice della chiesa di San Giuseppe artisti del calibro di:
Javier Girotto,
Barend Middelhoff,
Tom Kirkpatrick,
Rita Marcotulli,
Antonio Zambrini,
XY Quartet, vincitori del Top Jazz 2014
Programma
Naked Tapes Day #1
Francesco Fiorenzani – chitarra elettrica
Francesco Orio – Fender Rhodes ed elettronica
Stefano Dallaporta – contrabbasso
Andrea Grillino – batteria
Attilio Pisarri – “Elektroshot”
Attilio Pisarri – chitarra elettrica
Michele Polga – sax tenore
Raffaele Bianco – basso elettrico
Phil Mer – batteria
Primo di due giorni dedicati ai talenti musicali prodotti dalla Naked Tapes, etichetta divisione della Nau Company.
Jazz&Co ospiterà quindi in questa giornata un doppio set con Oz Hole che presenterà il proprio lavoro discografico dal titolo Slippery e a seguire Attilio Pisarri con Elektroshot Oz Hole Slippery.
http://ift.tt/eA8V8J
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perfettamentechic · 2 years
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20 marzo … ricordiamo …
20 marzo … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2020: Kenny Rogers, all’anagrafe Kenneth Donald Rogers, cantautore, fotografo e attore statunitense. (n. 1938) 2018: Katie Boyle, Caterina Irene Elena Maria Imperiali dei Principi di Francavilla, è stata una conduttrice televisiva e attrice britannica, di origini italiane. (n. 1926) 1992: Armando Testa, pubblicitario, disegnatore e animatore italiano. (n. 1917) 1982: Marco Tulli, attore teatrale,…
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perfettamentechic · 3 years
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20 marzo … ricordiamo …
20 marzo … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic #felicementechic #lynda
2020: Kenny Rogers, all’anagrafe Kenneth Donald Rogers, cantautore, fotografo e attore statunitense. Ha ricoperto il ruolo di attore in numerosi film ed è comparso in spettacoli televisivi. Il suo nome è legato anche alla proprietà di una catena di ristoranti in franchising chiamata Kenny Rogers Roasters. (n. 1938) 2018: Katie Boyle, Caterina Irene Elena Maria Imperiali dei Principi di…
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tmnotizie · 5 years
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ANCONA – Penultimo appuntamento per Ancona Jazz Summer Festival, domani mercoledì 17 luglio, alla Terrazza Moroder (ore 21.30), con un travolgente concerto del Charles Turner Quartet. Appena ventiseienne, Charles Turner arriva per la prima volta in Italia dopo notevoli successi nei massimi club e festival americani e europei. Il suo stile rappresenta una ventata d’aria fresca pur avendo appreso tutta la verità nell’affrontare il song, standard o originale che sia.
Cioè esprimere sé stesso attraverso la valorizzazione delle liriche, instaurare un rapporto privilegiato con l’ascoltatore, tenere in primo piano lo swing senza acrobazie vocali, creare un rapporto solidissimo con la sezione ritmica. Prerogative dovute a studi molto approfonditi, la sua biografia racconta a tale proposito di un master alla Berklee e di corsi frequentati con musicisti del calibro di Dee Dee Bridgewater, Dave Samuels, Joanne Brackeen e Terri Lyne Carrington.
Grazie a loro, ma soprattutto ad un grande talento naturale, Charles ha trionfato nel 1^ Duke Ellington Vocal Competition di New York, e il nostro festival non può che sentirsi orgoglioso nel presentare, insieme con Jazzmeia Horne, i due migliori cantanti sotto i trent’anni a livello mondiale.
Biglietteria & Info: posto unico € 15,00 (consumazioni facoltative a parte) – concerto in abbonamento. Az. Agricola Moroder, via Montacuto 121, Ancona; possibilità di prenotare la cena ai numeri 071 898232 / 331 6342256. Biglietteria aperta dalle ore 20. Biglietti acquistabili anche presso la Casa Musicale in Corso Stamira 68 o su vivaticket.it.
Il festival è anche l’occasione per presentare tre nuove realizzazioni discografiche prodotte da Spaziomusica-Ancona Jazz. Si tratta di vinili a tiratura limitata in 500 copie numerate, per cultori audiofili, nel rispetto del miglior suono possibile. Ancona Jazz continua così, sempre con l’etichetta GoFour, il suo impegno nel creare supporti culturali che possano affiancare e completare il momento concertistico. I titoli: Ricardo Toscano Quartet feat. Ingrid Jensen: What’s New?, Gianni Basso & The Ellington Trio Don’t You Know I Care e Rita Marcotulli con Martin Wind e Matt Wilson Trio The Very Thought of You – Remembering Dewey Redman.
Il festival è possibile grazie allo storico sostegno economico da parte del Comune di Ancona, Regione Marche e Mibac, e grazie al contributo erogato tramite Art Bonus del Gruppo Zaffiro e dall’Azienda Agricola Moroder. Ancona Jazz è membro della rete regionale Marche Jazz Network, nazionale I-Jazz ed europea Europe Jazz Network.
Foto e materiali disponibili al link: http://bit.ly/AJSFpresskit Infoline 3500214370, anche sms e whatsapp.
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tmnotizie · 5 years
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SAN BENEDETTO – Sono in vendita nelle biglietterie del circuito AMAT/VivaTicket, su www.vivaticket.it e al Call center dello spettacolo delle Marche 071/2133600 i biglietti per la seconda edizione di “Nel cuore, nell’anima”, rassegna estiva proposta da Comune e AMAT con il contributo di MiBAC e Regione Marche, in collaborazione con l’Istituto Musicale Vivaldi e con il contributo di BiM Tronto che in Piazza Piacentini.
 I tre Ritratti d’autore in musica e parole si aprono martedì 2 luglio con Gino Paoli & Tri(O)Kàla – Rita Marcotulli pianoforte, Ares Tavolazzicontrabbasso, Alfredo Golino batteria – nel recital “Paoli canta Paoli”.
 Le canzoni del cantautore genovese hanno attraversato numerose generazioni e ancora oggi consegnano le loro preziose parole al tempo e ai ricordi, raggiungendo adulti, bambini e giovani in una catena perpetua. Pioniere negli anni ’60, ancora oggi Paoli conserva quello spirito di sperimentazione che lo ha sempre accompagnato e in questo suo progetto live è affiancato da un trio jazz la cui classe supera il semplice ruolo di accompagnamento.
A seguire, giovedì 11 luglio, con “Pensieri e parole. Omaggio a Lucio Battisti”, salgono sul palco di Piazza Piacentini Peppe Servillo con il contrabbasso di Furio Di Castri, la tromba raffinata di Fabrizio Bosso, i sax di Javier Girotto, il pianoforte di Rita Marcotulli e la batteria di Mattia Barbieri.
Progetto di Servillo e Di Castri che si aggiunge agli omaggi a Modugno (“Uomini in frac”) e a Celentano (“Memorie di Adriano”), con gli arrangiamenti Girotto, “Pensieri e parole” reinterpreta l’autore più intimo, lirico e personale della canzone italiana, “popolare e sofisticato, – dice il sestetto – costruttore e inventore di una canzone che è patrimonio di tutti, incrociando sensibilità e pensieri musicali diversi. Cantare nuovamente le sue canzoni è la possibilità per noi di rileggere una nostra storia minore e quotidiana”. 
Appuntamento finale domenica 21 luglio con Claudia Gerini & Solis String Quartet per il terzo e ultimo tributo. Con “Qualche estate fa”, da un’idea di Stefano Valanzuolo con regia di Massimiliano Vado, Gerini e Solis (Vincenzo Di Donna e Luigi De Maio ai violini primo e secondo, Gerardo Morrone alla viola e Antonio Di Francia al violoncello) rendono omaggio alla “vita, poesia e musica di Franco Califano”.
La storia artistica del cantante romano si è sempre intrecciata con quella umana, al punto che il personaggio ha spesso messo in ombra l’autore di tanti successi. “Qualche estate fa” prova a riavvicinare le due dimensioni facendo di alcune canzoni molto amate il punto di partenza per raccontare la vita dell’autore: avventurosa, non sempre fortunata, vissuta con una sfrontatezza seducente o detestabile.
Sarà possibile acquistare i biglietti di posto unico euro 15 (Pensieri e parole, Qualche estate fa), euro 25 (Paoli canta Paoli) anche alla biglietteria del Teatro Concordia (largo Mazzini, 1 tel. 0735/588246) nei tre giorni precedenti gli spettacoli (orario 18/20) e alla biglietteria in Piazza Piacentini la sera di spettacolo dalle 19.
Informazioni: AMAT tel. 071/2072439, www.amatmarche.net, Comune di San Benedetto del Tronto tel. 0735/794596 – 794438 www.comunesbt.it.
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tmnotizie · 7 years
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SANT’ ELPIDIO A MARE – “Sant’Elpidio a Mare al centro” è la lista coordinata da Livia Paccapelo che appoggia la candidatura a sindaco del candidato Alessio Terrenzi, sindaco uscente ed è la seconda, nell’ambito della coalizione di Terrenzi, che si presenta ufficialmente svelando i nomi dei propri candidati. A scendere in campo a sostegno di Alessio Terrenzi sono Silvia Achilli studentessa, Francesca Amatucci impiegata, Stefano Berdini (Assessore uscente) geometra, Valentina Ciarapica imprenditrice, Massimo Cognigni agente assicurativo e Simone Diomedi geometra Consiglieri Comunali uscenti, Gianluca Marcotulli geometra, Simona Martini  coordinatrice di reparto istituto S. Stefano, Marica Morresi maestra, Federica Paccapelo impiegata, Danilo Pennesi imprenditore, Michela Pistagnesi studentessa, Andrea Veroli commerciante, Silvia Bedetta e Romano Battista.
“Sono tutte persone di buona volontà -dice Livia Paccapel0 coordinatrice della lista- pronte a fare la loro parte, se gli elettori lo vorranno, per il bene della Città accanto ad Alessio Terrenzi. Una persona che ha dimostrato di avere a cuore la nostra Città e che, nei cinque anni del primo mandato amministrativo, ha raggiunto risultati importanti. Ora c’è da guardare al futuro, ci sono altri  traguardi da raggiungere e noi ci saremo, alleati fedeli e costruttivi nell’ambito di un progetto che riteniamo valido per Sant’Elpidio a Mare. I nostri candidati rappresentano la società civile, il mondo imprenditoriale ed il commercio, la scuola, il settore sanitario e sono impegnati nel sociale, Nell’associazionismo. Sono persone che meritano la fiducia degli elettori e che hanno tutte le carte in regola per dare un contributo, in termini di idee e di energie, per la realizzazione del programma elettorale che Terrenzi ha in mente per i prossimi cinque anni”.
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tmnotizie · 7 years
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PORTO SAN GIORGIO – I lavori nel centro cittadino e le immancabili polemiche che ne sono scaturite, sono state oggetto di una conferenza stampa del primo cittadino sangiorgese Nicola Loira.
“In qualità di sindaco del Comune di Porto San Giorgio –dice Loira- corre l’obbligo di intervenire sulla questione della chiusura del bar Novecento perché lo stesso, già Mandolesi già Marcotulli, rappresenta la storia di questa città e tra alti e bassi ha sempre rappresentato un grande esempio di professionalità e qualità nell’accoglienza e nell’offerta commerciale. Ed inoltre voglio soprattutto difendere l’intelligenza, la dignità e l’immagine dei miei concittadini. Non mi interessa la polemica scaturita a seguito di detta chiusura soprattutto alimentata da chi ha motivi diversi per contestare questa amministrazione, né tanto meno mi interessano le dichiarazioni dei politici di opposizione che, come sempre, a corto di argomenti e proposte per la città, si fiondano sull’osso in maniera disarticolata non appena vedono argomenti che potrebbero mettere in difficoltà il sindaco o l’Amministrazione comunale. A me fa solo soffrire questo denigrare sempre la propria città pur di alimentare la polemica politica, sintomatico di una totale indifferenza nei confronti delle sorti della cittadina, tutt’altro che amore. Quello che non accetto affatto e che respingo con fermezza –aggiunge il primo cittadino -è che qualcuno sbarchi a Porto San Giorgio e si rivolga ai sangiorgesi considerandoli una comunità di pecoroni ovvero fossero tutti inconsapevoli di come stanno effettivamente le cose: nessuno può offendere i sangiorgesi pensando che questi credano che un’attività commerciale possa chiudere per colpa di un’amministrazione comunale. Rivendico con forza i lavori di riqualificazione che si stanno effettuando a Porto San Giorgio, lavori che la Città sta attendendo da troppo tempo: o ci siamo già tutti dimenticati in pochi giorni di come erano i marciapiedi di via Verdi, quelli di viale Cavallotti, di vicolo Cialdini, di via Gentili? O peggio, di quello che cos’era lo spazio antistante il bar Novecento? Della pubblica illuminazione di questi spazi (in piazza c’erano i fari che si mettono sui cantieri o per illuminare i grandi parcheggi di periferia)? Si è passati –prosegue Loira nella sua analisi – in un attimo dalle critiche perché è tutto rotto, i marciapiedi sono uno più alto uno più basso, non c’è arredo o quello che c’è fa schifo per arrivare al “che li avete fatti a fare i lavori” fino a sindacare l’organizzazione del cantiere ergendosi tutti a ingegneri e esperti”.
Loira è un fiume in piena. “Apro una parentesi. Modi e termini di effettuazione dei lavori sono stati condivisi in tre riunioni, per quanto possibile, con gli esercenti delle zone interessate alla presenza della ditta. Loro hanno scelto dopo l’estate e loro ci hanno chiesto di slittare alla fine di settembre. Se fossero iniziati, come previsto, all’inizio di settembre, oggi visto l’anticipo sui tempi previsti, avremmo potuto pure prevedere qualche manifestazione natalizia in piazza. Ricordo che questi lavori sono stati anche l’occasione per rifare e verificare tutti i sottoservizi di piazza Matteotti a vantaggio dei residenti e degli esercenti del luogo. Oltre che la ristrutturazione e la pulizia dei fossi colatori ivi insistenti completamente incapaci di ricevere e trasportare l’acqua piovana. Si è passati dal “non potete spendere i soldi pubblici per fare la piazza a 900 che se la passa male…” a “900 chiude per colpa dei lavori della piazza….” . Mi sarebbe piaciuto condividere questo momento di trasformazione e riqualificazione della nostra città anche con i Marcotulli, i Mandolesi, i Mercuri, i Marcattili, i Mancini e gli altri commercianti di cui questa città ha goduto per decenni della professionalità, della creatività e della lungimiranza”.
Il sindaco Loira, infine, guarda al futuro. “Andiamo avanti con sempre maggiore determinazione nel completamento delle opere iniziate, con la riqualificazione di via Giordano Bruno e con l’intervento sulle mura castellane fino all’intervento storico su viale dei Pini per i quali venerdì avremo il nome della ditta appaltatrice”.
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