Accadde Oggi: 19 Gennaio 2007

Il giornalista turco-armeno Hrant Dink viene assassinato davanti alla sede del suo giornale a Istanbul da un ragazzo ultra-nazionalista turco di 17 anni, Ogün Samast.

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Dink Assassin May Soon Be Released

Turkish nationalist Ogun Samast, who killed the editor-in-chief of the Istanbul-based Turkish-Armenian…

Doves projected onto former Agos building to commemorate Hrant Dink

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Doves projected onto former Agos building to commemorate Hrant Dink

Doves are being projected onto the former building of the weekly Agos, where Hrant Dink was murdered, to commemorate the late journalist. The projection started on January 17 will continue until 6 p.m. January 19.

The prominent Armenian-Turkish journalist, was shot dead at the age of 52 in broad daylight by an ultranationalist outside his office in Istanbul’s Sisli district on Jan. 19, 2007.

Ogun Samast, then a 17-year-old jobless high-school dropout, confessed to the killing and was sentenced to almost 23 years in jail back in 2011.

The case grew into a wider scandal after it emerged that security forces had been aware of a plot to kill Dink but failed to act.

While crowds gather each year at the spot that Dink was killed to commemorate him, this year’s commemoration will be held online due to the COVID-19 pandemic. 

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Il 19 gennaio del 2007 Hrant Dink, 52 anni, una figura di spicco della comunità armena della Turchia, è stato ucciso con due proiettili davanti alla sede di Agos. Il giornalista era impegnato a favore della riconciliazione tra turchi e armeni, ma era odiato dai nazionalisti turchi per aver definito genocidio il massacro di cui gli armeni furono vittime durante la prima guerra mondiale. Hrant Dink da sempre si è battuto per far sì che lo stato turco riconoscesse i genocidi nei confronti degli armeni durante il regno di Hamid e prima della guerra mondiale. Dunque, Dink stava diventando un elemento troppo scomodo e lo stato ha deciso di metterlo a tacere per sempre

19 Gennaio 2007: Hrant Dink, La Tragedia Armena

Hrant Dink era un giornalista, lavorava per il giornale armeno più grande della Turchia, Agos, di cui era il capo-redattore. Oltre scrivere, organizzava conferenze e partecipava a programmi radiofonici e televisivi con lo scopo di farsi “porta voce” del  popolo armeno e della sua storia. Grazie alle dichiarazioni rilasciate durante una conferenza nella città di Urfa nel 2002 (Dink aveva dichiarato di non essere un Turco, bensì un cittadino turco ed armeno) fu processato fino al 2006 ed infine assolto. Ovviamente non smise mai di difendere le proprie idee così, nel 2004 e nel 2005, subì altri due processi perché, secondo i giudici, “offendeva l’identità turca” nelle sue dichiarazioni pubbliche in cui sosteneva che la figlia adottiva del fondatore della Repubblica turca (Mustafa Kemal Ataturk) fosse in realtà una ragazza armena. Fu inoltre processato perché, nel 2006, in un’intervista rilasciata all’Agenzia di stampa Reuters, definì “genocidio” ciò che accadde nel 1915. Infine, nel 2007, a causa di un suo articolo, lui e due altri giornalisti dell’Agos furono accusati di “offendere l’identità turca”, Dink fu accusato per aver scritto: “Il sangue pulito che sostituirà il sangue avvelenato che verserà il Turco, scorre nelle vene che l’Armeno costruirà in Armenia”

 

Da quel punto in poi, in Turchia, prese piede una campagna nazionale forte, creata e portata avanti da una grossa parte dei media e dei partiti politici contro di lui. Mentre si svolgeva la caccia all’uomo a livello politico, mediatico e giuridico, il 19 Gennaio del 2007, fu assassinato. Dink sapeva di essere in pericolo, ma non aveva mai voluto abbandonare Istanbul. «Non lascerò questo Paese», aveva dichiarato pochi mesi prima di essere ucciso in un’intervista alla Reuters, «se me ne andassi sentirei di avere lasciato da soli quanti combattono per la democrazia. Sarebbe un tradimento e non lo farò mai». Il giornalista fu freddato davanti alla sede di Agos, il quotidiano per il quale scriveva, ufficialmente da un diciassettenne ultra-nazionalista, ma molti individuano i mandanti di questo omicidio nello stato e nei servizi segreti. Ogun Samast, nato nel 1990 a Trebisonda, all'epoca del delitto ancora minorenne, è stato riconosciuto colpevole di omicidio premeditato e condannato con sentenza emessa il 25 luglio 2011 a ventidue anni e dieci mesi di reclusione; il pubblico ministero aveva richiesto una condanna a ventisette anni. Il processo era iniziato il 2 luglio 2007 a porte chiuse stante la minore età dell'imputato. Samast era stato arrestato pochi giorni dopo il fatto ed in un primo momento si era dichiarato colpevole; nella centrale di polizia di Trebisonda alcuni funzionari si fecero fotografare sorridenti al suo fianco. Con il passare dei mesi fu chiaro che quella del giovane era stata solo la mano che aveva materialmente premuto il grilletto della pistola. Fra molte difficoltà i giudici cominciarono a mettere in evidenza fitte ed oscure trame che coinvolgevano apparati dello Stato, esercito, servizi segreti e gruppi ultranazionalisti. Emerse un'organizzazione segreta denominata Ergenekon. Il 27 ottobre 2010 il Ministero dell'Interno venne condannato dalla Decima Corte Amministrativa di Istanbul per aver omesso di vigilare su Dink nonostante le ripetute minacce che il giornalista aveva ricevuto nel passato: la sentenza stabilì una condanna di 100.000 lire turche a favore della famiglia Dink oltre al pagamento delle spese processuali.

Dopo l’esecuzione di Dink, in Turchia si sono svolte grandi manifestazioni. Da quando è iniziato il processo, in ogni udienza, sia dentro che fuori dal tribunale, sono state migliaia le persone che hanno partecipato alle proteste, e ancora adesso ogni anno in migliaia manifestano per ricordare ciò che successe e contro la censura e la repressione dello stato turco.

“È soltanto un'illusione il credere che la democrazia possa essere certezza di pace e di tolleranza: si dipenderà sempre da una maggioranza, più o meno razionale, più o meno casuale, o addirittura da una minoranza bene agguerrita e bene organizzata, capace di presentarsi e farsi credere espressione e pensiero della maggioranza…”

Son dakika haberler: Ogün Samast'ın tahliyesini bu saldırı engelledi: Gardiyanın boğazına bıçak dayadı

Son dakika haberler: Ogün Samast’ın tahliyesini bu saldırı engelledi: Gardiyanın boğazına bıçak dayadı

Agos Gazetesi Yayın Yönetmeni Hrant Dink suikastının tetikçisi Ogün Samast, cezaevinde yatarken 30 Temmuz ’da karara bağlanan yargılama neticesinde beş ayrı suçtan 5 yıl 11 ay hapse mahkûm edildi ve tekrar tutuklandı. Samast, bu cezaları almasa tam bir hafta sonra tahliye olabilecekti. Samast ’ın tahliyesine engel olan bu davanın Silivri Asliye Ceza Mahkemesi ’ndeki dosyasında olayın mağduru…

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via Detay Kıbrıs Gazetesi - KKTC Haber - Kıbrıs Haber Portalı

Hrant Dink’in katili Ogün Samast karısına mektupta anlattı: Kendini as, elimizde kalma: Kocaeli F Tipi Kapalı Cezaevi’nde üç kişilik hücrede kalan gazeteci Hrant Dink’in katili Ogün Samast, güvenlik gerekçesiyle tek kişilik hücreye alındı. https://www.haberdex.com/turkiye/Hrant-Dink-in-katili-Ogun-Samast-karisina-mektupta-anlatti-Kendini-as-elimizde-kalma/515572?utm_source=Tumblr&utm_campaign=515572&utm_medium=sosyal

Ogün Samast Kimdir? I Hayat Öyküsü

28 Haziran 1990 tarihinde İstanbul/Üsküdar’da doğdu. Agos Gazetesi Genel Yayın Yönetmeni Ermeni asıllı Türk vatandaşı gazeteci Hrant Dink’in katil zanlısı Ogün Samast, Samsun Emniyet Müdürlüğü’nde yapılan ilk sorgusunda suçunu itiraf etti. Hrant Dink’i milliyetçi... Kaynak: https://www.hayatoykusu.com/ogun-samast-kimdir/

Sitemize " Cezaevi Yönetimi Ogün Samast İçin Alarmda: 'Acil Koduyla' Tek Benlik Hücreye Alındı" konusu eklenmiştir. Detaylar için ziyaret ediniz. https://vizyonliste.com/cezaevi-yonetimi-ogun-samast-icin-alarmda-acil-koduyla-tek-benlik-hucreye-alindi/

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Turcia: Mandat de arestare în cazul lui Gullen în cadrul anchetei privind asasinarea jurnalistului Hrant Dink

Autorităţile turce au emis marţi un mandat de arestare în cazul predicatorului Fethullah Gulen, exilat în SUA, în cadrul anchetei privind asasinarea în 2007 a celebrului jurnalist de origine armeană Hrant Dink, au relatat media, citate de AFP. Este prima dată când Ankara evocă oficial o legătură între asasinat, care a zguduit Turcia, şi mişcarea lui Gulen. Clericul, fost aliat al preşedintelui turc, este desemnat de către Recep Tayyip Erdogan drept creierul tentativei de puci din iulie 2016. Parchetul din Istanbul a cerut arestarea lui Gulen, precum şi a altor cinci persoane, inclusiv fostul procuror Zekeriya Oz, considerat în Turcia ca fiind ''gulenist'', potrivit agenţiei Anadolu, care nu precizează totuşi motivele care au determinat parchetul să ia această decizie, nici elementele pe care se bazează. Hrant Dink a fost ucis cu două gloanţe, în plină stradă, în faţa sediului ziarului Agos, pe care îl conducea, pe 19 ianuarie 2007. Fotografia cu corpul său neînsufleţit, acoperit cu o pânză, a marcat spiritele în Turcia. Cel care a tras, Ogun Samast, pe atunci în vârstă de 17 ani, şi-a recunoscut fapta şi a fost condamnat la aproape 23 de ani de închisoare în 2011, dar identitatea eventualilor săi comanditari face în continuare obiectul unei polemici puternice. Hrant Dink a devenit cunoscut înfiinţând Agos, un ziar în limbile turcă şi armeană, ce aborda subiecte până atunci considerate tabu. El era detestat de către naţionaliştii turci pentru că a calificat drept ''genocid'' masacrele în rândul armenilor din Imperiul Otoman în timpul primului război mondial. Ankara refuză categoric să recunoască orice genocid. AGERPRES/

Sursa articol jurnalul.ro

, sursa articol https://blogville.ro/turcia-mandat-de-arestare-in-cazul-lui-gullen-in-cadrul-anchetei-privind-asasinarea-jurnalistului-hrant-dink/

Accadde Oggi: 19 Gennaio 2007

Il giornalista turco-armeno Hrant Dink viene assassinato davanti alla sede del suo giornale a Istanbul da un ragazzo ultra-nazionalista turco di 17 anni, Ogün Samast.

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Hrant Dink remembered 14 years after murder

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Hrant Dink remembered 14 years after murder

Hrant Dink, a prominent Turkish-Armenian journalist, will be remembered today 14 years after he was assassinated. 

Doves are being projected onto the former building of the weekly Agos, where Hrant Dink was murdered, to commemorate the late journalist. The projection will continue until 6 p.m. Jan. 19.

The commemoration that has been organized each year in Istanbul in front of Sebat Building, which used to house Agos Newspaper, will be broadcasted online this year due to the pandemic.

The website will feature streaming about Hrant Dink throughout the day.  Both the speech of Rakel Dink from the site where her husband was assassinated and the commemoration speech made on behalf of the Friends of Hrant Dink will be broadcast.

Next year, Friends of Hrant Dink will continue being present at the assassination site in large numbers, will commemorate their friend and raise their voice to demand justice.

Born in  Malatya province in 1954, in 1996 Dink established the Agos newspaper in Istanbul, a publication that has since been published in both Armenian and Turkish. He also acted as the paper’s editor-in-chief.

On Jan. 19, 2007, Dink was assassinated by Ogun Samast on Halaskargazi Street, a busy thoroughfare in Istanbul’s Sisli district.

Fleeing the city after the murder, Samast was caught the next day by police in the Black Sea province of Samsun.

More than 100,000 people marched in the funeral procession for Dink.

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Accadde Oggi: 19 Gennaio 2007

Il giornalista turco-armeno Hrant Dink viene assassinato davanti alla sede del suo giornale a Istanbul da un ragazzo ultra-nazionalista turco di 17 anni, Ogün Samast.

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Turkey arrests two ex-civil servants over Hrant Dink murder

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Turkey arrests two ex-civil servants over Hrant Dink murder

An Istanbul court on Wednesday ordered that two former intelligence officers be remanded in custody over the 2007 killing of prominent Armenian-Turkish journalist Hrant Dink, Turkish media report.

Heavy Penal Court no.14 in Istanbul issued interlocutory order and found former civil servants Volkan Sahin and Veysal Sahin guilty of knowing the murder of Hrant Dink beforehand.

Dink, then editor-in-chief of the Armenian-Turkish newspaper Agos, was killed outside his office on Jan. 19, 2007.

Dink, 52, frequently spoke out on the Armenian genocide and Armenian rights in Turkey, and he was prosecuted a number of times for “denigrating Turkey” and “insulting Turkish identity.”

A 17-year-old unemployed youth, Ogun Samast, confessed to the murder and was sentenced toalmost 23 years in jail in 2011. 

An investigation into the killing revealed that security forces had been aware of a plot to kill Dink, but failed to act.

The next hearing of the case will be held on Jan. 8.

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YENİ HABER "Ogün Samast 'Ogün Bey' İsmine Ayrılan Biletle İstanbul'dan Ayrıldı" Devamı Sitemizde... http://www.acilhaber61.com/2017/03/28/ogun-samast-ogun-bey-ismine-ayrilan-biletle-istanbuldan-ayrildi/