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#Mike Saputo
oitavopassageiro · 11 days
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Alien
Mike Saputo
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geekynerfherder · 1 year
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Showcasing art from some of my favourite artists, and those that have attracted my attention, in the field of visual arts, including vintage; pulp; pop culture; books and comics; concert posters; fantastical and imaginative realism; classical; contemporary; new contemporary; pop surrealism; conceptual and illustration.
The art of Mike Saputo.
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scififorbiddenzone · 1 year
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John Carpenter's Halloween (1978)
Artwork by Mike Saputo
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johnny-dynamo · 1 year
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Mr. Barlow by  Mike Saputo
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lettieriletti · 3 months
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Hellboy - i primi 20 anni - Artbook
Il primo numero di Hellboy fece la sua comparsa nelle librerie nel marzo del 1994. In oltre 20 anni Mike Mignola ha saputo dare vita a storie che sono state raccolte in eccitanti libri e collane, mentre il suo stile segnava in profondità il mondo dei comics e non solo. Questo volume in formato deluxe raccoglie in una superba gallery i migliori lavori di Mignola, dal suo primo disegno di Hellboy…
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giancarlonicoli · 6 months
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28 ott 2023 16:45
SABINA CIUFFINI, UNA RAGAZZA DEL ’68 DENTRO UNA TV DEMOCRISTIANA: “DA MINORENNE ERO DIVENTATA LA RAGAZZA PIÙ FAMOSA D’ITALIA E QUANDO LA COSA FINÌ, DOPO CINQUE STAGIONI DI RISCHIATUTTO, PROVAI UN SENSO DI LIBERAZIONE" – LA CONDUTTRICE E STORICA VALLETTA DI MIKE BONGIORNO SI RACCONTA - LA “RIVOLUZIONE” DELLA MINIGONNA, IL RAPPORTO CON MIKE, PAPA PAOLO VI CHE SEGUE "RISCHIATUTTO" E L’ADDIO ALLA TV - “IO UN’ICONA? PER STRADA MI FERMANO ANCORA. OGGI FANNO PARLARE CHIUNQUE, NOI ERAVAMO TUTTA UN’ALTRA STORIA” -
Maurizio Crosetti per repubblica.it - Estratti
Sabina, sono cinquant’anni che le chiediamo della sua minigonna: non si è stancata?
“Ma no! Anche perché, se non è stata una rivoluzione del costume, poco ci è mancato. A Rischiatutto arrivavano lettere di ragazze della provincia italiana, con dentro fotografie insieme ai padri, e loro che dicevano: se la minigonna la mette Sabina, che è educata e seria, papà dice che posso metterla anch’io”.
Togliamoci il dente, allora: minigonna. A lei chi la fece indossare?
“Ma la Rai, naturalmente. Decidevano tutto loro, purché poi io rimanessi ferma, composta e sorridente. Non dovevo dimenarmi. Sul pavimento mi avevano pure disegnato i segni per i piedi: dovevo stare lì sopra, immobile”.
A occhio, da quei segni lei è uscita presto.
“Può scommetterci”.
Ma si diceva della minigonna.
“A un certo punto accadde che campione di Rischiatutto diventò un certo Rolfi, che faceva il sacrestano. Venimmo a sapere che Paolo VI aveva cominciato a seguire il programma perché lo interessava questo tizio, e allora mi misero i pantaloni finché Rolfi non perse il titolo. Però arrivarono altre lettere, di ragazzi, militari, insomma i giovani maschi rivolevano le gambe. Io mi limitavo a eseguire gli ordini”.
(...)
E cos’era Mike, in tutto questo?
"Un maestro amabile, un soldato. Anche un ingenuo. Come quando s’illuse che la tivù commerciale sarebbe stata un moltiplicatore economico, invece si abbassò paurosamente il livello. Mike Bongiorno era modesto, aveva conosciuto tante delusioni e non pensava soltanto ai quiz. Noi si andava in onda nell’Italia delle Brigate Rosse, tutti ci giudicavano una cosa leggera ma c’era di più”.
Ora useremo un termine orribile: lei è un’icona.
“Lo so, lo capisco dall’affetto di chi ancora mi riconosce per strada e mi accosta con rispetto. Mi sono sempre sentita protetta. La mia vita cambiò di colpo quando mi accorsi che non potevo più viaggiare in pullman: ero diventata davvero famosa, ci guardavano 30 milioni di italiani. Non che ci fosse grande scelta, ammettiamolo. Però eravamo seri, concentrati e attentissimi. Sempre Bernabei assumeva annunciatrici e vallette, poi le mandava alle conferenze di Pasolini”.
Lei però è uscita abbastanza presto dal video: come mai?
“La scatola magica, come la chiamava Mike, è anche una scatola malefica. Forse non ho saputo coltivare le relazioni, non mi sono tenuta aggrappata a nessuna cordata, oppure avevo poca ambizione. Non ero competitiva, non sgomitavo. In fondo, sono stata un’italiana semplice: forse mi vogliono ancora bene per questo”.
(...)
Oggi la tivù la guarda?
"Mi sembra piena di violenza e volgarità. E poi, fanno parlare chiunque. Con noi era tutta un’altra faccenda, c’erano filtri, selezioni accurate. Ora, quel vociare continuo e scomposto mi pare una tragedia. Che dice, sto facendo la saputella?"
Un poco, ma si sa che lei avrà per sempre vent’anni.
“Grazie, gentilissimo, ma ormai sono 73. Comunque, non è stato male rimanere fuori dalla scatola: dentro ci ho visto invecchiare male tanta gente che conoscevo. E quasi tutti quelli bravi, prima o poi li hanno fatti fuori. Forse perché nella selezione naturale della vita, i peggiori sono anche i più scaltri, i più svegli”.
(...)
Sabina Ciuffini era una ragazza del Sessantotto dentro la tivù democristiana. Come la visse?
“A noi giovani, la televisione non interessava: volevamo andare in piazza. Poi mi accadde all’improvviso una cosa che non avevo cercato, e che è rimasta mia per sempre. La gioventù me la sono ripresa dopo, almeno un poco. Da minorenne ero diventata la ragazza più famosa d’Italia e quando la cosa finì, dopo cinque stagioni di Rischiatutto, provai un senso di liberazione. Però oggi sono contenta di non essermi liberata poi così tanto da quel tempo, che è stato profondamente mio”.
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lamilanomagazine · 10 months
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Pesaro: grande successo per UlisseFest VI EDIZIONE.
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Pesaro: grande successo per UlisseFest VI EDIZIONE. Si è conclusa con un grande successo di pubblico e di contenuti la sesta edizione di UlisseFest, la Festa del Viaggio di Lonely Planet portando agli appassionati molteplici spunti e idee per viaggiare, approfondire e divertirsi. Successo di pubblico superiore a ogni aspettativa, sia per i concerti in piazza, dove ogni sera si sono ritrovate migliaia di persone, sia per gli incontri e i workshop distribuiti lungo tutto l’arco della giornata. 4 giorni,150 ospiti, 50 appuntamenti, i concerti di Vinicio Capossela, Simone Cristicchi e Amara ed Eliades Ochoa. Moltissimi gli ospiti di fama internazionale che hanno affollato le piazze, tra questi: Franco Arminio, Vinicio Capossela, Moreno Cedroni, Bill De Blasio, Donatella Di Pietrantonio, Umberto Galimberti, Saimir Kristo, Vito Mancuso, Mike Maric, Eliades Ochoa, Stefania Parmeggiani, Pier Luigi Pizzi, Carlo Ratti, Stefano Senardi, Cecilia Sala e tanti altri che hanno confermato anche quest’anno l’impegno a ragionare, incontrarsi e discutere su temi che riguardano tutti. “Siamo felici che i pesaresi, gli ospiti del festival arrivati da tutto il mondo e il pubblico arrivato da tutta Italia qui a Pesaro abbia apprezzato il programma di questa festa del viaggio coinvolgendo ogni angolo della città, ad ogni ora del giorno e della notte. Mettere insieme grandi filosofi e musicisti cubani, l’ex sindaco di New York e semplici viaggiatori con zaino a spalla è stata un’esperienza allegra, intrigante e un po’ folle che non vediamo l’ora di ripetere” commenta il direttore di Lonely Planet-Italia Angelo Pittro. “Un’edizione straordinaria, che ha saputo declinare il tema del viaggio in modo unico, raccontando il mondo che cambia. È stato un fine settimana energico, all’insegna della vivacità culturale, degli incontri che ci hanno arricchito. Una bellissima vetrina per la nostra città, una tappa prestigiosa del viaggio verso la Capitale Italiana della Cultura 2024. Ringrazio il direttore di Lonely Planet-Italia Angelo Pittro, a tutto lo staff, per aver scelto Pesaro per il secondo anno consecutivo, costruendo una bellissima e partecipata festa del viaggio!” dichiara il sindaco di Pesaro Matteo Ricci. “Una edizione di Ulissefest da incorniciare, grande partecipazione alle iniziative e come nell'immagine della città orchestra, tanti temi, suoni, persone e incontri che hanno interpretato al meglio lo spartito della natura della cultura in pieno spirito Pesaro 2024, dalla prospettiva del viaggiatore e allo stesso tempo di chi veniva alla scoperta di Pesaro. - dice Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro - Ringrazio particolarmente attraverso la figura di Angelo Pittro Lonely Planet Italia ed EDT congiuntamente ai diversi servizi comunali coinvolti e a tutti quanti dalle forze dell'ordine, alla protezione civile, ai volontari hanno reso possibile questa grande manifestazione”. Il tema conduttore di questa edizione è stato Tra caos e poesia, due sensazioni contrapposte che spesso proviamo quando ci troviamo lontani da casa, in luoghi di cui ignoriamo lingua, cibi, tradizioni e abitudini, sopraffatti dalla diversità e da un senso di confusione. Ogni viaggio è un precario equilibrio tra caos e poesia, il momento in cui le sfide che affrontiamo si trasformano in nuova energia e ritroviamo il nostro posto nel mondo. Ma il caos è anche una cifra del nostro vivere quotidiano, turbato da guerra e pandemia, violenza di genere, crisi economica e cambiamento climatico. E così ci mettiamo in viaggio, ci ubriachiamo di altrove per fuggire dal caos e cercare poesia in un mondo che rimane capace di incantare i viaggiatori. Del resto, “in tempi come questi la fuga è l’unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare” (H. Laborit). L’edizione di quest’anno ha coinciso con un evento importante per Lonely Planet, perché il 2023 segna il 50° anniversario della casa editrice fondata nel 1973 da Tony e Maureen Wheeler al termine dell’epico viaggio che dall’Europa li portò in Australia, dopo aver attraversato l’Asia lungo il celebre hippie trail. Il tradizionale appuntamento con i workshop del Festival, da sempre presenti a UlisseFest, si è evoluto quest’anno nella Lonely Planet Academy. Un’occasione per ripercorrere e studiare i linguaggi attraverso i quali comunichiamo con i nostri lettori ogni giorno. Il festival è stato ideato e organizzato dalla casa editrice EDT, partner di Lonely Planet per l’Italia dal 1992. È stato promosso dal Comune di Pesaro, tra i media partner RAI Radio 3, Adnkronos, l’associazione Igers Italia, Marche Radio, Radio Incontro, Il Giornale della Musica.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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circusfans-italia · 11 months
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SANDRO RAVAGNANI RICORDA SILVIO BERLUSCONI
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SANDRO RAVAGNANI RICORDA SILVIO BERLUSCONI Ho conosciuto Silvio Berlusconi nel 1989, in occasione della mia partecipazione ad un programma di Mike Bongiorno. Ero pieno di aspirazioni, collaboravo con la Rai come autore di Domenica In con Marisa Laurito e la regia di Gianni Boncompagni. Mi invitò a pranzo ad Arcore insieme al carissimo amico produttore Giancarlo Stecchi per una importante proposta di lavoro; ero molto emozionato in quanto sapevo che Silvio Berlusconi mi avrebbe dato delle opportunità che allora per un ragazzo sarebbero state impossibili ed inimmaginabili. Ebbene sì, mi fece scrivere su un foglio per un massimo di 6 righe, la mia idea per uno show del sabato sera a Canale 5, ci misi tutto l'entusiasmo possibile, il mio impegno e la creatività che mi avevano accompagnato nei primi anni della mia carriera e gli proposi un Varietà ad uso di Circo e un Circo che potesse rappresentare il Varietà, la pensai alla grande immaginando viaggi in giro per tutto il mondo alla ricerca di numeri sensazionali, da Las Vegas, alla Russia, dalla Francia, all'Australia insomma gli proposi numeri e attrazioni mai viste in Italia, con il lancio delle grandi famiglie del Circo Italiano e straniere, come gli Orfei, i Togni, ma anche Krone, Knie, Vargas e tanti altri...
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Silvio Berlusconi mi chiese di aspettare un paio di giorni per la risposta... aspettavo con grande fermento la sua decisione, che arrivò la sera stessa. “Ravagnani, le affido il sabato sera di Canale 5, dovrà fare la concorrenza a Fantastico di Rai Uno”. Non riuscivo a dormire dalla gioia e sono rimasto alla Fininvest, oggi Mediaset, per 9 lunghi anni, realizzando oltre 100 prime serate e grandi riconoscimenti tra i quali il Telegatto di Sorrisi e Canzoni TV.  
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Non posso che essergli infinitamente grato a mio nome a nome del Circo Italiano e dello Spettacolo viaggiante... Grazie Silvio, grande imprenditore che ha saputo dare fiducia ad un giovane autore pieno di sogni che ha potuto realizzare insieme a tanti artisti.
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Le mie condoglianze ai figli Marina e Piersilvio, Eleonora, Barbara e Luigi, al fratello Paolo e a tutti i suoi familiari. Sandro Ravagnani SANDRO RAVAGNANI RICORDA SILVIO BERLUSCONI Visita le nostre sezioni CINETECA GUIDERI DIVIER TOGNI RACCONTA Per rimanere sempre aggiornati sulle tappe dei circhi italiani VISITA L'ARCHIVIO DI CIRCUSFANS Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi social utilizzando i bottoni che trovi qui sotto   Read the full article
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tarditardi · 2 years
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Intervista a Liuck, pronto a far ballare tutti col singolo "Until I see You again"
Abbiamo intervistato Liuck, dj producer bresciano conosciuto a livello internazionale per un sound melodico pieno però di ritmo ed energia. Soltanto su Spotify le sue canzoni, mentre scriviamo, totalizzano ben 42,000 ascoltatori mensili, un bel traguardo, che arriva perché la sua musica, come dicevamo, è decisamente internazionale e non dedicata soltanto al mercato italiano. E che succede a breve? E' in uscita, per Liuck, un nuovo brano, prodotto con Mike Schmid, a cui l'artista tiene molto... E' un altro bel traguardo, raggiunto in un periodo ricco di musica e stimoli. 
Come sono mutati, dopo questi 2 anni, i gusti di chi va a ballare o ascolta musica elettronica? Qual è stato il genere che in estate ha funzionato per la maggiore? 
Non ho personalmente notato grandi mutazioni dovute alla pandemia. Invece mi sembra che la gente abbia voglia di tornare a ballare, di divertirsi e stare insieme. Speriamo ci siano davanti momenti più sicuri e più sereni per tutti.
Come racconteresti la tua musica? Quali riferimenti musicali e sonori hai? E ci racconti un tuo recente progetto musicale a cui tieni molto? 
Ho, giustamente, l'etichetta di "dj Trance" perché da lì provengo come producer... e mi è sempre piaciuto il mondo progressive ed affini. Dopo uno stop dovuto prima a motivi personali e poi prolungato dalla pandemia, sono tornato in studio  la scorsa primavera e ho preso una direzione sonora ancora più ampia. "Until I see You again" è uno dei miei nuovi singoli, è giù uscito. E' stato anticipato dall'uscita compilation "In Search Of Sunrise 18".  Prende una strada diversa e nuova per me. 
In che direzione andrà la musica  pop / dance? Sentiremo ancora produzioni che mescolano elementi nuovi a classici anni '90 (come ad esempio I'm Good" di David Guetta, "Deep Down" di Alok o BOTA di Eliza Rose)^ 
 La musica, come la moda, ha spesso dei rimandi al passato con periodi in cui determinate stagioni tornano in auge. Sicuramente avremo ancora "tormentoni" di questo tipo.
Che momento vive la musica house? E la techno? E l'elettronica più sperimentale? 
Credo la House abbia saputo rinnovarsi e restare attuale. La Techno sta ricevendo molti consensi, in particolare su alcuni/e interpreti e sono molto affascinato da questa scena. Specialmente nella versione Melodic la trovo molto interessante, piacevole e di ispirazione per me.
Tra i dj pop star di oggi (ad esempio Calvin Harris, Diplo, David Guetta), chi resta un punto di riferimento? 
Mi pare un gran ritorno di Guetta, ma fra quelli da te portati ad esempio Diplo è il mio preferito al momento. Mi piace molto musicalmente ed anche a livello comunicativo. 
E invece il sound urban, che cambia sempre, come lo vedi? Troppi addetti ai lavori italiano lo snobbano, ma resta probabilmente un riferimento, senz'altro più vicino al pop? 
Sicuramente il Pop è più propenso a prenderlo come unico riferimento, ma al tempo stesso da anni Pop ed Elettronica/Dance si mescolano. A prescindere da tutto io credo sia sempre bello ed interessante ascoltare qualcosa di nuovo... c'è un mondo di bella musica là fuori, spesso nascosto.
Ci sono i spiragli per un vero e tangibile risveglio "artistico" dell'Italia dopo gli anni della pandemia? 
Speriamo, io di nomi interessanti ne vedo. Onestamente meno nella scena Pop/Mainstream, ma di artisti e produttori che ci stanno facendo onore o potranno farcene ne vedo. Penso ad esempio ai Maneskin, nella scena rock... o ad esempio ad Enrico Sangiuliano o ai Tale of Us per restare nel mio mondo elettronico.
Cosa è migliorato e cosa invece è rimasto uguale nei locali italiani dopo lo stop dovuto alla pandemia? 
I club e la nightlife hanno sofferto indubbiamente molto in questi anni di chiusure. Forse il settore è stato il meno supportato in assoluto. Auguro agli operatori di riprendersi.. Personalmente, per il futuro, sogno sempre una scena club italiana che presti sempre meno attenzione al dress code o alle bottiglie da bere al tavolo. Vorrei invece più interesse per direzione artistica ed identità musicale.
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hermioneblk · 2 years
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Stranger Things Season 3 🧲 commento
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⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ Se la stagione numero due per me aveva perso una stella a causa del gatto e alla storia non troppo originale ecco che la terza stagione brilla tanto quando la prima e forse anche di più. Quali sono stati i motivi per cui questa stagione secondo me ha superato la seconda e anche quasi la prima? Innanzitutto 11 prende parte attiva nella storia che la vede protagonista ma che fino ad adesso l’aveva lasciata quasi sempre nel background tranne che per il finale. 11 ora ha un suo carattere e parla un po’ di più, è strano vederla sempre tentennare per come parla ma se questo è il personaggio dobbiamo accettarlo. Forse l’unica nota negativa che però viene subito sanata sono le storie d’amore soprattutto tra Lucas e Max e 11 e Mike. Mi sento come Will! Anche io avrei voluto che si giocasse un po’ di più ma grazie a Jim che mette in guardia Mike e lui comincia a mentire a 11 riusciamo ad avere dei momenti in cui solo le ragazze si dimostrano non solo amiche ma anche complici e sulla stessa lunghezza d’onda.
Mi è dispiaciuto molto per Will e il suo discorso frustrato a Mike ha senso per me: Mike e Lucas sono stati degli stronzi. Mi ha fatto un po’ sorridere però che anche Dustin avesse dovuto trovare una ragazza… Il tema amoroso prende un po’ troppo campo ma la lontananza tra i partner di tutte queste tre coppie fa sì che non sia lagnoso e patetico. La storia di Dustin è accettabile per come viene gestita alla fine con il fatto che la sua ragazza può dirgli la costante di Planck e quello è stato un bel colpo di genio soprattutto con la canzone della storia infinita!
Se la prima stagione aveva i giochi di ruolo la seconda i videogiochi con l’Arcade la terza ha il centro commerciale e mi piace come ci siano dei punti focali della storia e rappresentativi di essa.
In questa stagione arrivano i russi malefici forse un po’ fa sorridere però ci sta, non sapendo che altro cattivo umano scegliere hanno giustamente scelto quello che nell’immaginario comune è visto come un cattivo. E non dico altro. Mi piace come tutto sia anche fuori di testa: i russi vogliono davvero scatenare questo mostro sicuri di sapere come gestirlo?
Come sempre per me i personaggi più interessanti sono gli adulti ovvero Jim e Joyce in primis ma anche Jonathan e Nancy che forse in questo momento vanno un po’ nel background ma hanno sempre una buona parte. Rivalutato Steve che si è come redento e Robin, un personaggio azzeccato dall’inizio alla fine fuori dalle righe intraprendente e dinamico. Anche Erica, la sorella di Lucas, è stata spassosa, divertente e simpatica. Cosa importante entrambe ben definite vitali e mai stereotipi.
Anche in questo caso come è successo per le stagioni precedenti i personaggi si diramano in squadre e ogni ognuna gestisce una parte del problema. Sul finale tutti si riuniscono confluendo a combattere il mostro. Mi piace il gioco di squadra e come riescono ad essere caratterizzati tutti quanti tanto che riesco a ricordarmi i nomi e a distinguerli al volo, cosa che in una storia piena di gente non è sempre così facile se non vengono tutti dotati di personalità.
È importante riguardare ogni stagione prima di vedere quella nuova perché è come se fosse un’unica grande storia e solo avendo in mente ogni dettaglio di tutto quello che è successo si può apprezzare qualcosa di nuovo.
Devo dire che si sono salvati in extremis perché se avessero fatto fuori Jim non credo che avrei continuato a guardarlo! Mi preoccupa questa deviazione dalla normalità (farlo credere morto agli altri) e devo dire che non mi è piaciuta neanche la mossa del trasloco, avrei preferito che fosse rimasto tutto più circoscritto Jim tranquillamente vivo con Joyce in una casa… Questo spostarsi definitivo un po’ mi sfasa e non vorrei che avessero osato troppo. Peccato che non sia saputo più niente di Otto perché era stato un personaggio molto interessante.
Nota dolente ma non tanto da far perdere una stella questa volta sono i topi che esplodono per riunirsi nel corpo insieme agli altri cittadini, però i topi potevano essere risparmiati.
Un altro personaggio degno di nota e che è arrivato alla redenzione è Billy, il fratellastro di Max che è sempre stato strafottente e poi diventa parte del mostro e infine salva 11. Una classica redenzione che forse ci sta dato che l’avevano fatto eccessivamente stronzo ma per me non doveva morire, fare fuori personaggi del cast principale (o quasi) è sempre una mossa rischiosa.
Dunque per concludere una stagione superlativa e sbalorditiva che si è superata. Si potevano evitare i piagnistei finali se si fosse scelto di evitare troppi stravolgimenti che spero saranno gestiti in modo geniale e non traumatico per lo spettatore.
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tomorrowhittoday · 2 years
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I Dischi Dei Pearl Jam Da Avere
I Dischi Dei Pearl Jam Da Avere
Sei rimasto incuriosito dopo aver ascoltato i Pearl Jam in radio? Hai saputo che è il gruppo più rappresentativo del grunge assieme ai Nirvana? Ti piace la voce di Eddie Vedder ma non sai come orientarti nella discografia della band di Seattle? Bene, questo è il posto giusto dove iniziare. Introduzione Eddie Vedder, Mike McCready, Dave Abbruzzese, Jeff Ament, Stone Gossard (1992) Pearl Jam…
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bloodfeast · 2 years
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johnny-dynamo · 1 year
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Gremlins by  Mike Saputo
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geekynerfherder · 2 years
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'Iron Man 2' 4K Mondo bluray steelbook, with exclusive box art by Mike Saputo.
On sale for pre-order for £29.99 now through Zavvi.
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brokehorrorfan · 4 years
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Mondo has re-pressed the Halloween, The Evil Dead, A Nightmare on Elm Street, and Hellraiser soundtracks on new vinyl color variants. They will ship in November.
Halloween is composed by John Carpenter (Escape from New York, Christine). Priced at $32, it’s pressed on "Devil's Eyes" colored vinyl and housed in a gatefold jacket with art by Mike Saputo.
The Evil Dead: A Nightmare Reimagined is composed by Joe LoDuca (Army of Darkness, Curse of Chucky). Priced at $35, it’s pressed on "Fake Shemp" colored vinyl and housed in a gatefold jacket with art by Graham Humphreys.
A Nightmare on Elm Street is composed by Charles Bernstein (Cujo, The Entity). Priced at $30, it’s pressed on "Pizza Face" colored vinyl and housed in a gatefold jacket with art by Mike Saputo.
Hellraiser is composed by Christopher Young (A Nightmare on Elm Street 2, The Grudge). Priced at $30, it’s pressed on "Hellbound Heart" colored vinyl and housed in a gatefold jacket with art by Matt Ryan Tobin. 
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pierppasolini · 4 years
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A Nightmare on Elm Street A Nightmare on Elm Street 2: Freddy’s Revenge A Nightmare on Elm Street 3: Dream Warriors A Nightmare on Elm Street 4: The Dream Master A Nightmare on Elm Street 5: The Dream Child Freddy’s Revenge: The Final Nightmare Wes Craven’s New Nightmare 
by Mike Saputo for Mondo’s Box of Souls – A Nightmare on Elm Street 8XLP Box Set
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