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#La cornice e il testo
marcogiovenale · 4 months
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genova: appuntamenti 2024 della rassegna ", poet.-"
  cliccare per ingrandire , poet. – Simone Biundo, Ilaria Crotti, Paola Fossa, Valentina Mele, Sara Sorrentino Collettivo di poesia contemporanea Salita della Visitazione, 5 4a Genova
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deathshallbenomore · 2 years
Note
ciao! sono molto preoccupata per questione elezioni + governo nuovo, tu sei una persona che sembra saperne un po' e quindi ti chiedo: quale sarebbe lo scenario peggiore se si andasse incontro ad un governo Meloni secondo te? la sto vivendo malissimo, la gente è troppo stupida per avere diritto di voto e io ho paura :(
buongiornissimo cara, grazie mille per la fiducia nelle mie due (2)* conoscenze in materia. vedrò di fare il possibile, ma prima è importante fare due premesse
a livello strettamente personale, detto da giulia deathshallbenomore davanti a uno o due o cinque gin tonic, anch'io sono preoccupata e mi voglio sparare per l'attuale situazione politica e per il futuro che ci attende; direi che il senso di spaesamento è normale;
ad ogni modo, è importante cercare di rimanere obiettivi, e qui entra in gioco la (circa, in un certo senso) Dr. giulia deathshallbenomore. Cercherò di risponderti rimanendo sul tecnico e senza cedere eccessivamente alla nobile arte della divinazione; cercare di prevedere il futuro mi sembrerebbe poco intellettualmente onesto e più tendente all’opinione free style, che è (ahimè) alla portata di tutti. Quindi disclaimer: NON SONO UNA VEGGENTE**;  
premessa bonus: oh rega è il 31 di luglio e siamo su tumblr, quindi perdonatemi se magari (sicuramente) non osservo il rigore scientifico di una pubblicazione perché altrimenti vi piratate un manuale di costituzionale e un po' di letteratura scientifica e facciamo prima <3
ora andiamo sotto ché se no mi danno in pasto ai lupi <3
Sicuramente, se/quando arriveremo al governo Meloni, ci troveremo dinanzi a un governo di destra, populista e nazionalista. Assisteremo a un rallentamento sui diritti - scordiamoci ius soli, diritti lgbt+, inclusione sociale, legalizzazioni, fine vita (anche se, a dire il vero, è una questione abbastanza trasversale) etc. - se non a un arretramento [il buon mantra “i diritti non sono mai scontati”? Sempre attuale]. Probabilmente ci saranno politiche opinabili, à la quota 100. Clima? Voglio sperare che a qualcuno interessi. Un giorno sì e l’altro pure saremo al centro di situazioni imbarazzanti in sede Ue e internazionale. Tutto sommato, comunque, niente di nuovo sul fronte occidentale.
Ad ogni modo, è comunque vero che non viviamo nello stato di natura, ma disponiamo di garanzie costituzionali. La nostra costituzione è rigida: non solo per modificarla serve una procedura più complessa del normale iter legislativo, ma, soprattutto, alcune parti sono indisponibili alla revisione (esplicitamente solo la forma repubblicana ex art. 139, ma, per l'interpretazione dottrinale e soprattutto per la giurisprudenza costituzionale, anche i c.d. princìpi “supremi”: il godimento dei diritti, l’eguaglianza formale e sostanziale, lo stato diritto etc etc. -> non esiste un elenco(TM), generalmente si fa riferimento ai princìpi fondamentali all'inizio della costituzione e ad altri elementi da essi richiamati). Ora, la rigidità interessa in primis la procedura di revisione costituzionale, quindi mi dirai: 'va beh ma che me frega? Dimmi di più del governo Meloni’. Però è importante tenere presente questa cornice: la costituzione, con le sue parti inalterabili, è alla base e al vertice gerarchico del nostro ordinamento, ed è peraltro garantita dalla Corte costituzionale (altro tassello fondamentale delle garanzie costituzionali previste dal testo stesso): qualsiasi norma o atto violi la costituzione (cercando, in un certo senso, di distorcere i confini e le caratteristiche dell’ordinamento) è da ritenersi incostituzionale. E quindi questo costituisce un argine all’attività del legislatore, per quanto il giudizio di costituzionalità da noi non sia preventivo, ma ex post. Inoltre, anche il presidente della repubblica, nel ruolo di garante dell’ordinamento costituzionale, può opporsi all’approvazione di una legge mediante il rinvio alle camere (certo, non uno strumento fortissimo e su cui contare al 1000%, ma questo anche per garantire l’equilibrio tra e la separazione dei poteri). 
Altro esempio sulle garanzie, la nomina dei ministri: il presidente della repubblica può invitare a riconsiderare/opporsi alla nomina di un ministro - come già accadde proprio con il gov. Conte I. Il che ci offre potenzialmente un garanzia rispetto alla nomina, in posizioni chiave, di ministri che ci metterebbero in situazioni gravissime (ovviamente non mi riferisco a politiche tutto sommato normali, ma con cui non concordiamo, ma parlo di casi in cui verrebbero messi in questione la posizione all’interno dell’UE o lo schieramento internazionale dell’Italia. Per dire: difficile aspettarsi che il presidente della repubblica accetti di nominare ministri che propongano l’uscita dall’UE e l’allineamento con la Russia).
Questo per dire che il sistema costituzionale non è infallibile, ma non è nemmeno una pagina bianca su cui chiunque possa scrivere quello che gli pare senza imbattersi in alcuni limiti. 
Tuttavia, come accennavo, questo non esclude politiche opinabili e un rallentamento, ad esempio sui diritti [mi concentro su questo, ma ovviamente nella vita di uno stato ci sono anche tantissime altre questioni, su cui verrà proiettata l’ombra di un governo di destra, e anche questo è da mettere in conto]: se già non stavamo andando lontano, non aspettiamoci unicorni e arcobaleni per la prossima legislatura: le minoranze non saranno di certo sostenute e anzi, probabilmente saranno lasciate a se stesse in alcuni casi, messe in difficoltà in altri (direi migranti in primis). Quello che onestamente temo di più non è tanto una legge che dica “haha siamo dei cattivoni quindi ora diamo la caccia a [*gira la ruota*] i gheis”, quanto magari una serie di emendamenti, a istituti che già esistono, che compromettano ulteriormente l’accesso a servizi tipo aborto etc.
‘Ma quindi tutto lo spiegone sulla costituzione e le garanzie?’ EH. A un certo punto si entra a stretto contatto anche con la politica, e la non troppo dignitosa politica italiana è tutto fuorché una scienza esatta. Purtroppo abbiamo ben presente i casi di Ungheria e Polonia, ma voglio credere che il nostro assetto costituzionale e istituzionale (nel senso più ampio del termine) sia maggiormente resistente. Nel complesso, il mio terrore viene “consolato” da una malinconica rassegnazione: mi aspetto un governo di destra, pessimo, che a un certo punto cadrà - per puntuale crisi estiva o cause naturali - e allora ricominceranno le previsioni sull’assetto successivo. Te lo ricordi il governo giallo-verde? Mi aspetto un livello simile di cialtroneria, imbarazzo e opinabilità delle politiche. La preoccupazione (più che fondata) per la presidenza Trump? Vibes simili: tantissimo terrore, ma per forza o per inerzia si esce anche da quello.
Probabilmente suono un po’ cinica e gattopardesca [con uno strascico di anaciclosi], ma tant’è. 
Spero di esserti stata in qualche modo utile, nel dubbio ti mando un abbraccione <333
ps RIMANETE INFORMAT* E ANDATE A VOTARE 
*mento, di skills ne ho sono addirittura tre (3)
**non mi piace mai l'atteggiamento di chi arriva e pare avere risposte pronte e graniticamente sicure, andiamoci piano :)
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rideretremando · 11 months
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"Io credevo di essere forte sulla comprensione del testo. Invece evidentemente no. Perché, per quanto mi sforzi, io non riesco a capire come accidenti lo vogliono questo colloquio di maturità. Ministro, Valdi-Valdi, dammi retta un attimo, fammi capire, tu che siedi sullo scranno del potere.
E' "un colloquio multi e interdisciplinare".
Multi.
E inter.
Mi dici come si fa? Il sito del Ministero della Magia dice che la commissione "valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente". Aspetta aspetta. La commissione valuta le conoscenze. Io questa cosa qui vorrei che la tenessimo a mente un secondo, lì come il riporto delle moltiplicazioni lunghe. Come fa la commissione a valutare le conoscenze? A partire da un documento, un breve testo, un video, un disegno, un impianto, Loreto impagliato, il busto d'Alfieri, i fiori in cornice. Insomma, come quando chiedi una nota. Un accordo. Dammi un re maggiore. E il candidato va. Va da solo. Vola. Tipo quando prendi tra le mani la colomba ferita a cui hai tolto la fasciatura all'ala e le dici "va', sei libera!".
Splat.
Il candidato sulla base di questa sublime ispirazione inizia a ricamare e, lascia che te lo dica, Vald-emort, inizia una arrampicata libera con le unghie rotte sul vetro unto. Se poi arrivi tu, dall'alto soglio, a dichiarare "La prova orale sarà solo un colloquio, niente verifiche disciplinari. State sereni” io sto anche serena, eh, solo che non capisco. Cioè, al mio candidato, (che io sto al Professionale, ciao, cucù, ci siamo anche noi), fanno vedere uno spinterogeno. O un'occlusione dentale. Un pannello solare. Una roba così. Io, che insegno italiano, mentre sto serena e mentre lo faccio stare serena, senza verificarlo disciplinarmente per carità, che il Dio della Scuola mi strafulmini, cosa gli faccio? Lo guardo bovina? Mi faccio aria con una circolare piegata a soffietto con cui ho ottenuto un ventaglio artigianale? Oso domandare qualcosa? "Come ritieni che D'Annunzio avrebbe definito questa occlusione dentale?". Aspetto ch'egli (il candidato, non D'Annunzio) manifesti apertamente le sue competenze trasversali di equilibrismo creativo? Lo salvo, lo instrado, lo porto giù dove non si tocca dove la vida è loca? Perché facendo parte della commissione dovrei valutare le conoscenze, ce l'eravamo segnata questa cosa, no?
Epperò poi tu vai in televisione a dire "l’orale non consisterà in una serie di interrogazioni sulle singole discipline, ma sarà centrato, come prevede l’ordinanza firmata a marzo, su un colloquio fra lo studente e la commissione". Valdi, io a questo punto, nonostante l'esperienza maturata e l'attenta lettura della normativa ministeriale unita a una particolare cura nei confronti dell'interdisciplinarietà, il percorso formativo e di crescita e le competenze trasversali, volevo solo sapere...ma noi e lo studente che se dovemo di'?"
Non so chi sia l'autrice
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conigli-letterari · 1 year
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Dottor Johann Faust, uno dei personaggi più conosciuti e importanti del canone occidentale. Sono innumerevoli le sue reincarnazioni letterarie: da Johann Spies nel ‘500 alla versione ottocentesca di Goethe. Dallo spagnolo Calderón de la Barca al francese Valéry. Dal romanzo di Thomas Mann del ‘900 fino alla versione del 2020 di Chris Bush.
🎭 Il post di oggi riguarda una delle primissime apparizioni di questo personaggio: “The Tragical History of Doctor Faustus” di Cristopher Marlowe, play teatrale del 1593.
L’opera è un mix di elementi molto diversi tra loro: troviamo scene che rimandano alle morality play medievali ed elementi ancor più antichi derivanti della tragedia greca come il chorus. Pur essendo una tragedia, inoltre, contiene anche elementi puramente farseschi atti a stemperare la tensione.
Si tratta di un’opera nella quale l’intento moralizzatore è manifesto, eppure, in questa cornice il personaggio di Faust spicca per la propria modernità. Certo, Faust non è certo uno stinco di santo: è un arrogante, un megalomane assetato di potere che decide di vendere l’anima pur di raggiungere i propri scopi. Ma è anche un dotto: ha in sé una fortissima curiosità e sete di conoscenza. Incarna il potenziale umano; é l'uomo del rinascimento proiettato verso un futuro di libertà intellettuale, ma non scevro in insidie.
Una delle parti più belle e poetiche del testo è il monologo di Faust durante le sue ultime ore di vita, prima di essere trascinato all’inferno. Un momento di puro lirismo; se proprio non vi piace leggere le opere teatrali, consiglio comunque di recuperare almeno questo monologo straordinario.
[Credit dipinto: Faust on Easter morning - Johann Peter Krafft - 1830]
[ ig: @conigli_letterari ]
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seoul-italybts · 1 year
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[✎ TESTO ♫ ITA] Indigo - RM⠸ 02 ❛Still Life (with Anderson .Paak)❜⠸ 02.12.22
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[✎ TESTO ♫ ITA] RM 📎INDIGO
💙 02 ❛ Still Life
(con Anderson .Paak) ❜
• Natura Viva • 💙
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Prodotta da: Ninos Hanna, Emil Schmidt, Adam Kulling, GHSTLOOP
Scritta da: RM, Ninos Hanna, Emil Schmidt, Adam Kulling, GHSTLOOP
Nota:
Il titolo ed il testo di questo brano fanno riferimento ai soggetti pittorici noti come 'nature morte'. Tuttavia, mentre la still life immortala per sempre un oggetto sulla tela, è come se donasse al soggetto rappresentato quell'eternità che il modello stesso non avrà mai.
Nell'Indigo Magazine Film, Namjoon ha fatto l'esempio di una natura morta raffigurante una composizione floreale: i fiori che hanno offerto lo spunto per l'opera sono destinati ad appassire
e svanire, ma vivranno per sempre nel quadro che li rappresenta.
In quanto figura pubblica e celebrità, RM si sente sempre sotto lo sguardo attento del pubblico, immortalato per sempre in innumerevoli foto e video, come una still life. Ma, a differenza delle nature morte, lui si sente vivo ed è in costante movimento. Nel titolo e nel testo, gioca quindi ironicamente col senso letterale del termine (still life = natura inanimata/morta, ma anche, letteralmente: still/ancora + life/in vita); motivo per cui ho deciso, a mia volta, di tradurre l'espressione alternativamente isolando gli elementi che la compongono e/o in senso più letterale
Sono una natura morta
Sono una natura morta
Sono una natura morta
Sono una natura morta
Sono una natura morta, ma mi muovo
Continuo a vivere, ad andare avanti, sì
Un oggetto immobile in continuo movimento
Continuo a germogliare i miei fiori
Non datemi nomi perché sono un 'Senza Titolo'*
[*come le opere prive di titolo nelle gallerie d'arte, n.d.t.]
La mia vita è sempre in mostra
Ma la vita è pur sempre vita
Il passato è andato e il futuro è incerto
Mi fermo a prender fiato ad un crocevia
Voglio liberarmi di questa cornice
Sfuggire alle ombre del ieri e del domani
Vivo ogni istante con calma
24/7 sì, piccolə, sono sul pezzo
Vivo semplicemente il presente, ogni minuto, ogni istante
Giocandomi tutto ciò che ho, ma che ne volete sapere voi di me, uh?
Sono una natura viva
Non puoi imprigionarmi in una cornice, sono in continuo movimento
Sono una natura viva
La vita è meglio della morte, te lo dimostro
Sono una natura morta, ma mi muovo
Continuo a vivere, ad andare avanti, sì
Un oggetto immobile in continuo movimento
Continuo a germogliare i miei fiori
Sono una natura morta, ma mi muovo
Continuo a vivere, ad andare avanti, sì
Un oggetto immobile che continua a muoversi
Yo, non mi fermo mai, piccolə, e andiamo
Ogni giorno è come se fosse il mio 1°, fratello
Piccolə, guadagno tempo col mio denaro
Non ascoltare il loro scherno, non farà che rovinarti l'udito
Tutti questi vermi per cui tutto è sempre questione di vita o di morte online
Trendsetter? Sono un amico, ancor meglio
Talmente intraprendente che potresti anche stancartene
In fin dei conti, non è andata come tu avresti voluto
Diversamente da ciò che speravi, io vivo la mia vita appieno, come più mi pare, uh
Un(o del) '94 che vive a Hannam-daero
[*Hannam è uno dei distretti più ricchi di Seoul]
91, guarda il mio tantan-daero
[*fig.: percorso senza ostacoli/vita agevole]
Non ho più alcun motivo di andare a Gangnam-daero
[*il distretto prima di Hannam]
Mentre a te sta scadendo l'affitto, presto, ti conviene liberare l'appartamento
Qual povero vanto, tesoro, ma guarda la tua catenina
Nel mio caso direi piuttosto "guarda questa mia macchiolina"
[* in orig. eng: "stain/macchia" intesa figurativamente come un marchio magari anche sporco, umile, ma indelebile che ha lasciato dietro sé con la sua arte; in opposizione a possedimenti materiali (la catenina) che non saranno mai eterni; + rif. pittorico alle macchie di colore o allo sporcarsi le mani degli artisti nel creare capolavori, n.d.t.]
Io vivo alla giornata come erbe spontanee*
Come fiori ornamentali**, ma non sto mai fermo
[* le erbacce che pur essendo piante "infestanti", resistono con tenacia dove non dovrebbero neppure crescere;
** i fiori ornamentali hanno scopo puramente decorativo, sono belli da ammirare come una natura morta o un'opera d'arte, ma sono inanimati, diversamente da lui, n.d.t.]
Sono una natura viva
Non puoi imprigionarmi in una cornice, sono in continuo movimento
Sono una natura viva
La vita è meglio della morte, te lo dimostro
Sono una natura morta, ma mi muovo
Continuo a vivere, ad andare avanti, sì
Un oggetto immobile in continuo movimento
Continuo a germogliare i miei fiori
Sono una natura morta, ma mi muovo
Continuo a vivere, ad andare avanti, sì
Un oggetto immobile che continua a muoversi
Yo, non mi fermo mai, piccolə, e andiamo
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS | eng : © doolsetbangtan ; © BTS_Trans ; © btsinthemoment⠸
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valoriontinuit · 2 years
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Luigi De Giovanni
Ritorno alle origini – il ritmo colore della taranta
MUSEO PIETRO CAVOTI GALATINA
9 SETTEMBRE | 9 OTTOBRE 2022
Inaugurazione 9 settembre ore 19:30 con ingresso libero
Interventi
Fabio Vergine Sindaco di Galatina
Monica Albano Amministratore LiberMedia Gestore Polo Biblio-Museale di Galatina
Salvatore Luperto direttore artistico Museo Cavoti e critico d’arte
Davide Miceli consigliere comunale
Roberto Lupo autore del saggio “Tarantismo senza tarantati”
Modera la giornalista Antonietta Fulvio
Si intitola Ritorno alle origini: il ritmo colore della taranta e si inaugurerà il 9 settembre (ore 19:30 con ingresso libero) al Museo Civico “Pietro Cavoti” la nuova personale di Luigi De Giovanni curata dal direttore del Museo e critico d’arte Salvatore Luperto che firma anche l’allestimento con Anna Panareo. Dopo i saluti del Sindaco Fabio Vergine, del consigliere comunale Davide Miceli e di Monica Albano gestore del Polo BiblioMuseale di Galatina e amministratore di Libermedia, la serata coniugherà arte e letteratura grazie agli interventi di Salvatore Luperto curatore della mostra e di Roberto Lupo autore del saggio “Tarantismo senza tarantati” (edito da Musicaos). Gli interventi saranno moderati dalla giornalista Antonietta Fulvio direttore responsabile della rivista Arte e Luoghi edita da Il Raggio Verde che organizza l’evento espositivo con il Patrocinio del Museo Civico “Pietro Cavoti” e del Comune di Galatina.
Dopo aver dipinto en plein air la costa salentina che da Leuca arriva ad Otranto, fedele ad una poetica che vuole un’arte non solo estetica ma anche etica, rintracciando attraverso segni e colori il dialogo tra uomo e Natura, Luigi De Giovanni ha concepito un nuovo progetto espositivo: Ritorno alle origini: il ritmo colore della taranta nell’idea di ripercorrere i suoi luoghi e la cultura della sua terra alla riscoperta del genius loci che finisce inevitabilmente nelle sue tele dove si dipana il racconto della gente salentina, costretta ad emigrare nelle miniere – braccia e corpi da sfruttare - o a ballare come facevano le tarantate fino allo sfinimento per nascondere il dolore e il disagio sociale.
«Il Tarantismo è un elemento distintivo della tradizione culturale della Città di Galatina. Scrive nel catalogo il sindaco Fabio Vergine. - Onorarne la memoria attraverso una mostra dedicata è un modo di restituire un momento importante del patrimonio culturale immateriale alla comunità. L’arte incontra la tradizione attraverso la felice intuizione pittorica di De Giovanni. Il tutto nella cornice del Museo Cavoti, luogo significativo dell’arte e della cultura galatinese.»
La pubblicazione edita da Il Raggio Verde è impreziosita dal testo critico di Salvatore Luperto che scrive: «L’artista Luigi De Giovanni nella rappresentazione del tarantismo predilige lo scatto dei corpi, lo slancio del gesto, la linea spezzata, i toni cupi e sommessi. (…) Le opere della mostra Ritorno alle origini: il ritmo colore della taranta si caratterizzano nel tratto incisivo del segno e nelle cupe tonalità cromatiche che esprimono sensazioni interiori, suggestioni intime attraverso l’apparenza esteriore di una visione seducente del tarantismo, narrata con lirico espressionismo. Il taglio dei dipinti dà l’idea del frammento di un’unica grande tela tagliata in tante parti, mentre la striatura della pennellata e l’energia del segno rievocano la vitalità del gesto nel convulso ballo della taranta.»
L’artista sceglie di riprendere le scene descritte nei paesaggi facendo delle aie, che accolsero i frutti del lavoro, luogo di memoria, di evocazione ma anche di gioia. In alcune opere è evidente il passo zoppicante della pizzica diventata armonia negli svolazzi delle ampie gonne tenute con grazia, nei fazzoletti divenuti provocanti ed invitanti. In primo piano il corpo della che racconta di esorcismi, di rituali terapeutici e credenze popolari, di dolore e d’abbandono ma soprattutto l’amore per una terra e una cultura che sa stupire.
«La felice intuizione del De Giovanni – osserva i consigliere comunale Davide Miceli - sta nell’accompagnare, attraverso la consistenza del colore e la dinamicità del segno, il fruitore dentro la dimensione fisica del ballo, un invito alla danza, un addentrarsi nella tradizione che mentre restituisce un tratto significativo di storia locale invita ad attualizzarla e dismettere i panni dello spettatore per farsi parte attiva del processo storico-artistico.»
LUIGI DE GIOVANNI Ritorno alle origini il ritmo colore della taranta
Museo Pietro Cavoti – 9 settembre – 9 ottobre 2022
Galatina, via Cafaro n.1 | Orario: lun 10/13 mar 9/13:30 mer 9/13 |15/19 giov 9/13 |15/18:30 ven 9/13 15/19 sab 15/19 Domenica su prenotazione 0836 561568
Allestimento: Salvatore Luperto - Anna Panareo
Brevi note biografiche dell’artista
Luigi De Giovanni è nato a Specchia vive ed opera tra il Salento e Cagliari. Sin dalla più tenera età esegue disegni ed acquerelli seguito dalla madre, modellista e sarta diplomata in una delle più prestigiose scuole di Roma. Nel 1967 fa la sua prima mostra collettiva iniziando una intensa attività artistica che lo porta poi ad esporre a New York, Tokyo, Bruxelles, Madrid, Gent, Ginevra, Parigi oltre che a Milano, Roma, Firenze, Venezia, Bologna…. 1969 si diploma all'Istituto d'Arte di Poggiardo. 1970 comincia a dipingere in maniera informale usando tecniche miste e collage. 1973 con il maestro Avanessian inizia lo studio dell'imprimitura delle tele e l'uso delle terre. 1974 si diploma all'Accademia delle Belle Arti di Roma. 1970 / 1978 segue il Corso Libero del Nudo. 1974 si perfeziona nella tecnica a olio. 1980 sperimenta la tempera all'uovo e realizza alcune opere con un unico filo conduttore "Le scalate sociali". 1986 collabora continuativamente con l'antica "Galleria degli Artisti" di Cagliari. 1988 sperimenta tecniche miste con l'uso di materiali di scarto simbolo di "rifiuto" quali: segatura, trucioli metallici, pezzi di gomma inservibili, vecchi jeans, carta e tessuti e successiva performance con lancio di uova. 1988 inizia il rapporto con la Galleria "Mentana" di Firenze che lo presenta alla Fiera Arco di Madrid.1990 comincia a realizzare e ad esporre opere che hanno come filo conduttore "l'angoscia nella società attuale" e le delusioni sessantottine, cominciando ad usare i vecchi jeans come tele e come pittosculture, con successiva installazione. 1998 inizia la collaborazione con la Galleria "La Bacheca" di Cagliari. Dal 2000 collaborazione costante con la galleria "Della Tartaruga" di Roma. 2000 comincia a fare installazioni con i jeans e vari altri materiali o oggetti. 2003 comincia a collaborare con la Galleria "III Millennio" di Venezia. 2011 performance con coinvolgimento del pubblico. Nel 2012, con la curatela Toti Carpentieri, ha esposto a Lecce il ciclo di opere "Tracce di ri€voluzione", lettura dei cambiamenti che hanno caratterizzato la società e i costumi dalla seconda metà del Novecento andando a sfogliare le pagine più dolorose della storia europea e italiana: le grandi guerre, la caduta del muro di Berlino, il '68, la crisi economica e politica dei nostri giorni. Nel dicembre 2012 a Specchia ha presentato l'antologica "In itinere. Visioni, segni e figure 1966 - 2012". Nel 2013 con "Dialogo con la Natura. Oltre i 16:9" ha esposto a Brindisi, Mesagne, Tricase.
Nel 2017 e 2018 è stato invitato a Modigliana dove ha esposto le sue opere al MU.VE Museo di Arte Moderna, nel 2019 ha tenuto una personale a Lecce, Fondazione Palmieri, a Specchia, Castello Risolo, e alla Galleria d’Arte Mentana di Firenze.
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lamilanomagazine · 4 months
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Arezzo, "Un Consiglio Musicale" rock con il Cantachimere e Francesco De Prizio
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Arezzo, "Un Consiglio Musicale" rock con il Cantachimere e Francesco De Prizio Continuano le serate di "Un Consiglio Musicale", la rassegna di concerti in acustico nella splendida cornice della sala del Consiglio Comunale di Arezzo. Dal jazz suonato dagli studenti del liceo musicale Petrarca al rock del Cantachimere e di Francesco De Prizio che si esibiranno giovedì 1° febbraio dalle ore 21:00. Per il Cantachimere, nome d'arte di Andrea Giustini, sarà la prima esibizione live ufficiale dopo la pubblicazione del brano e del videoclip di "Questa è la sera", canzone sulla serata delle cene propiziatorie alla vigilia della Giostra del Saracino. "Sarà l'occasione non solo per ascoltare live "Questa è la sera", ma anche altri miei brani inediti. Eseguirò anche alcune 'recover', come le chiamo io, cioè cover di brani molto reinterpretate, tanto da sembrare canzoni diverse. In particolare suonerò la mia versione di "Whole Lotta Love" dei Led Zeppelin", ha detto Giustini. Francesco De Prizio ha invece già alle spalle numerosi concerti. Classe 2002, si dedica quotidianamente a due grandi passioni, da un lato la medicina, che studia con profitto all'Università degli Studi di Bologna, e dall'altro la musica. In particolare quella blues e quella rock dei grandi e irripetibili anni '70. Per la serata del 1° febbraio canterà e suonerà un repertorio di brani storici rock in versione acustica, accompagnato da una Yamaha. Si tratterà di cover, ma non eseguite in modo "standard". De Prizio ha composto anche diversi brani originali, sia strumentali che comprensivi di testo (in inglese), che aspettano solo di essere pubblicati. "Ho iniziato con l'acustica perché è ottima per imparare a suonare la chitarra. All'inizio avevo un repertorio più che altro folk e country. Poi mi sono avvicinato al blues e un po' al rock, e da lì sono passato anche all'elettrica. Il mio genere attuale è blues/rock anni '70. Suono Led Zeppelin, Deep Purple, Black Sabbath. Ma anche rock più leggero come Dire Straits, fino al latin-rock di Santana. Per questo concerto ho scelto di portare cover un po' reinterpretate e non stravolte, ma con un minimo di personalità. Ad esempio suonerò "Thank You" dei Led Zeppelin, che uscì nello stesso album di "Whole Lotta Love". Si tratta di un brano particolare e 'delicato' rispetto al resto del disco", ha detto De Prizio. "Un Consiglio Musicale" è alla sua seconda edizione, è organizzato dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Arezzo in collaborazione con la presidente della commissione cultura e turismo Ilaria Pugi. Il prossimo appuntamento è in programma giovedì 22 febbraio con l'esibizione di Roberto Rossi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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agrpress-blog · 4 months
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«Il bianco, la luce e la neve dipingono lo spazio entro cui si muove il video di Canto, la canzone che dà il titolo all’album di Lucia Rubedo che sono felice di sostenere come produttore», ha fatto sapere lo scorso 24 dicembre 2023, all’uscita del videoclip Canto, il compositore Fabrizio Campanelli, mente ed anche primo braccio operativo della Candle Studio di Milano, label musicale fra le più attente alla qualità dei prodotti che firma e al talento degli artisti che cura. «Abbiamo pensato di creare una cornice quasi metafisica, in cui il candore è il richiamo dominante alla pace, all’anima, al respiro, che si fondono in un canto libero che guarda in alto, al sole, alla luce», spiega F. Campanelli, che nello spazio filmico del videoclip, insieme a Nunzia Bottalico, racconta il sogno crossover ad occhi aperti del soprano Lucia Rubedo, con un mood leggero e risonante, limpido e puro, in cui il tempo rallenta fino a fermarsi nel dolce stupore dell’estasi. Lucia Rubedo, voce e attrice protagonista del filmato musicale, è sia una scoperta sia una futura certezza del panorama musicale. Interprete elegante e raffinata, dotata di una vocalità senza confini e dall’immagine vincente, è al suo primo album. Nel videoclip si ascolta l’unico inedito contenuto nel disco (ne prende anche il medesimo nome). Con la musica dello stesso Fabrizio Campanelli (compositore con già all’attivo due nominations ai David di Donatello), nel Cd sono altresì presenti ben dieci brani cover che sono entrati nella memoria collettiva: vere pietre miliari nell’ambito della musica da film, del musical e anche del pop. Canto - regia e produzione: Nunzia Bottalico & Fabrizio Campanelli;  musica: F. Campanelli; testo: Chiara Dubey; Budapest Symphony Orchestra, diretta da Enrico Goldoni, registrata presso lo Studio 22 - Budapest; ingegnere del suono: Goffredo Gibellini - Digital Records; pianoforte:  F. Campanelli; registrazioni & mix: Candle Studio- Milano; mastering: Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering; produzione: Candle Studio Video Production; make-up artist: Francesco Plebani - è disponibile da dicembre 2023
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londranotizie24 · 6 months
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Un bambino di nome Porro, alla Casa Italia di Londra la prima presentazione pubblica
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Di Annalisa Valente @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND E' stato presentato sabato 11  novembre alla Casa Italia di Londra “Un bambino di nome (A boy called) Porro”, libro in due lingue (inglese e italiano)  rivolto a bambini dagli 8 ai 12 anni, scritto da Penny Culliford. Un bambino di nome Porro, alla Casa Italia di Londra la prima presentazione pubblica Sabato 11 Novembre “Un bambino di nome (A boy called) Porro”, libro in due lingue (inglese e italiano)  rivolto a bambini dagli 8 ai 12 anni, è stato presentato al pubblico di Londra. La serata è stata organizzata da Tricolore Theatre Company, che nel 2019 ha messo in scena questa storia di riscatto da una situazione di bullismo scolastico attraverso un viaggio fantasioso. Nella Sala Russo della Casa Italiana San Vincenzo Pallotti (club sociale della St Peter’s Italian Church) di Clerkenwell, in una cornice suggestiva, vivace e piena di testimonianze della storia culturale italiana, è nata una serata che è sembrata quasi una festa, una grande riunione di amici, arrivati tutti per celebrare il trionfo morale di un bambino sulla sua vita complicata, un bambino a cui hanno imparato a voler bene. Il piccolo Porro E c’erano proprio tutti coloro che finora hanno popolato l’universo di questo piccolo protagonista. Anzitutto Penny Culliford, scrittrice e drammaturga britannica e “mamma” di Porro (grazie alla sua personale esperienza di insegnante), che l’ha portato prima a teatro e poi ne ha fatto un libro. Quindi Nadia Ostacchini, attrice e direttrice artistica di Tricolore Theatre Company, che ha creduto subito nella storia di questo straordinario bambino e l’ha messa in scena con la sua compagnia teatrale quattro anni fa. Introdotti quindi dalla Ostacchini, Lucia Morciano, che ha tradotto in italiano il testo originale della Culliford (sebbene Penny abbia recentemente dichiarato in un’intervista radiofonica che Lucia ha effettivamente scritto questo libro in italiano, più che tradurlo semplicemente; attestazione di stima cha ha commosso profondamente la Morciano). E Gloria Danili, autrice di libri per ragazzi, che ha coordinato gli interventi della serata. E il giovane Stefano Di Rico, attivista impegnato nelle iniziative di salvaguardia per la salute mentale. Parlando di bullismo scolastico, la testimonianza di Di Rico è stata come un raggio di sole in un cielo plumbeo, diretto sia ai bambini (che partecipavano alla serata con i rispettivi genitori) fatti sedere tutti nelle prime file della piccola platea, sia agli adulti presenti (come ... Continua a leggere su www.
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gianlucacrugnola · 6 months
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Folkstone - Macerie
Dal 3 novembre 2023 è in rotazione radiofonica MACERIE, il nuovo singolo dei FOLKSTONE, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 27 ottobre. Annunciati 4 nuovi concerti a Roma, Firenze, Padova e Asti.Macerie è un brano folk-rock in cui la base ritmica incalzante e l’armonia epica degli strumenti folk creano la giusta cornice di un testo diretto e crudo. Il pezzo è un grido di disperazione…
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personal-reporter · 7 months
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Milano Scultura 2023
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Dal 20 al 22 ottobre  la Fabbrica del Vapore di Milano propone la settima edizione  di Milano Scultura, l’unica fiera italiana esclusivamente dedicata alle arti plastiche. Con 40 tra artisti e gallerie, la nuova edizione della kermesse rimarca la sua identità tra fiera d’arte ed evento espositivo dallo spiccato profilo, oltre alle sue radici nel capoluogo lombardo attraverso una serie di iniziative che rendono più stretto il rapporto con la città e con chi la vive. La rassegna, sotto la direzione di Ilaria Centola e con la curatela di Valerio Dehò, si propone come hub culturale, non solo per artisti e gallerie, ma anche per un pubblico più eterogeneo che può avvicinarsi alla scultura attraverso una manifestazione lontana dall’esclusività del mondo artistico contemporaneo. Questo percorso di avvicinamento e di apertura al pubblico si esplica, nell’organizzazione di un public program che attraverso un ciclo di talk mette in dialogo esperti del settore e visitatori, giornalisti, curatori, professori d’accademia ed esponenti del mondo della cultura, che si confrontano sui temi della scultura, ma anche su quelli relativi alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio, essendo la scultura tra i linguaggi più presenti nell’ arte pubblica. Un ulteriore passo è un’iniziativa che esce dai confini dell’arte per toccare un tema trasversale e di interesse comune, infatti Milano Scultura ha avviato una partnership con Phoresta, associazione che promuove azioni per contrastare il riscaldamento globale, in particolare con la pratica della Compensazione CO2. Per questo, verrà misurato l’impatto ambientale che l’organizzazione di Milano Scultura richiede per essere compensato con“gettoni albero che consentiranno di piantare gli alberi necessari per controbilanciare il consumo di CO2. Il contesto artistico ed espositivo dell’evento presenta gallerie, installazioni, performance e mostre personali negli spazi del locale Ex Cisterne ma anche negli ambienti esterni con sculture di grandi dimensioni che fanno da cornice e accompagnano l’ingresso del pubblico di Humberto Cazorla, Quirino Cipolla, Valeria Dardano Il Sedicente Moradi, Urban Solid. All’interno, oltre alle proposte di artisti e gallerie, trovano spazio due mostre Ritratti immaginari di Henri Beaufour e Trasparenze di Quirino Cipolla che si confrontano sulla figura umana e su una visione della rappresentazione. Quirino Cipolla, artista romano, porta alla Fabbrica del Vapore un progetto che racconta un viaggio in un mondo di presenze evanescenti e sensibili e Henri Beaufour, francese, porta in primo piano la predilezione per il volto umano, in un lavoro in cui l’immaginazione definisce una nuova realtà. Non manca  l’attenzione verso gli studenti di scultura, dove sono i giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Urbino a presentare il loro lavoro e ad avere l’opportunità di confrontarsi con il mondo dell’arte e del mercato in particolare. Per i momenti dedicati alle performance Ernesto Jannini porterà il suo progetto Embryo e Gloria Campriani metterà in scena Or-dire. La fiera è accompagnata da un catalogo edito da NFC Edizioni, con il testo del curatore Valerio Dehò. Read the full article
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micro961 · 8 months
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Davide Tonello - Il video di “Inutile in mezzo agli inutili”
Il videoclip del nuovo singolo sul canale YouTube dell’artista
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“Inutile in mezzo agli inutili” è il titolo della nuova canzone di Davide Tonello, suonata con la straordinaria collaborazione di Gigi Cavalli Cocchi, storico batterista di Ligabue, CSI, Lassociazione.
Tratto da una riflessione del famoso aforisma 125 della Gaia Scienza di Friedrich Nietzsche il brano descrive la solitudine che prova chi è portatore di consapevolezze, idee o valori invisibili agli occhi degli altri. Il videoclip, uscito in anteprima nazionale sul portale del MEI, racconta con scene pratiche il testo aperto e filosofico della canzone, senza però intervenire in maniera pesante proprio per non distogliere l'attenzione dal messaggio generalizzato del brano. Il ruolo del protagonista è affidato come da tradizione al cantante stesso che ritroviamo in diverse situazioni completamente isolato e senza mai interagire con gli altri ad eccezione di alcuni manichini che compaiono a circa metà del videoclip. A fare da cornice alla storia troviamo le riprese effettuate in studio durante la registrazione del brano. "Inutile in mezzo agli inutili" è quell'uomo che cerca senza riuscita di far comprendere il valore di un qualcosa che non viene preso in considerazione da una società impegnata solamente ad apparire, ad accumulare oggetti e ad occuparsi di sciocchezze insignificanti come le mode del momento.
Guarda il video:
youtube
“...Tutto sommato la mia verità resta celata a gran parte di voi, inutile in mezzo agli inutili schiavi fruitori di gesti pratici..."
Il riferimento al mito della Caverna di Platone è chiaro: lo schiavo che si libera e vede ciò che gli altri non sono in grado di vedere.
A questo punto le scelte rimangono essenzialmente due: cercare di confondersi con gli altri e vivere come vive la maggioranza di chi ti sta intorno o rimanere soli:
“...Stanco delle inutili troppe abilità fingo talvolta di immergermi nella comoda mediocrità..."
La seconda e ancor più drastica scelta di ritirarsi nella propria solitudine emarginati dal mondo esterno si esplica nella frase che chiude il ritornello:
“...A conti fatti la mia società non mi considera parte di lei: scavo com'è consuetudine in compagnia della mia solitudine..."
Il testo è un altalenarsi del protagonista tra queste due posizioni. È un testo volutamente “aperto” e poco dettagliato, con parole che lasciano uno spazio aperto all'immaginazione e al ragionamento. Oltre a questo, è anche un modesto omaggio a Friedrich Nietzsche, chiaro esempio di genio incompreso agli uomini del suo tempo.
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nuovi-materiali · 8 months
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Tutti i libri, si sa, sono transeunti.  Eccetto alcuni: i classici. Libri che non si può far a meno di aver letto. Delle opere così importanti per la loro generazione o che hanno avuto una tale influenza sul loro periodo storico, che si devono assolutamente leggere per capire come la nostra società sia diventata quella che è oggi.
«Didattiche per ogni tempo. Strategie operative per insegnare nella scuola secondaria di secondo grado» del prof. Federico Batini, docente di Pedagogia Sperimentale, Metodologia della Ricerca e Metodi e tecniche della valutazione scolastica presso l’Università di Perugia (Giunti TVP, 2021 ISBN: 9788809906204) non è un classico; ma andrebbe comunque letto da chi insegna nei professionali, nei tecnici o nei licei.
Didattiche per ogni tempo, in formato PDF, può essere scaricato gratuitamente da questo link
Sommario
1. Dal Covid al post Covid
 
§ Che cos’è successo durante la pandemia? 4
Dalla classe allo schermo 5
Aggravare una situazione già complessa? 6
I punti di vista dei diversi attori in campo 7
L’opinione degli insegnanti 7
L’opinione dei genitori 11
L’opinione degli studenti 11
Conclusioni 12
 
2. Didattiche per ogni tempo
 
§  Dall’apprendimento eterodiretto all’apprendimento autodiretto 14
Il costrutto delle competenze 15
La valutazione autentica e l’apprendimento significativo 17
Come valutare le competenze? 18
 
§  Le modalità di apprendimento e le didattiche attive 20
I compiti autentici 21
La flipped classroom 22
La didattica breve 24
Il debate 25
Altre didattiche attive 26
 
§  La gamification: il grande gioco dell’apprendimento 28
Che cos’è la gamification? Verso una definizione 28
Siamo seri… giochiamo 28
I videogiochi: strumenti di apprendimento? 28
Caratteristiche della gamification 29
Gamification a scuola 31
 
§  La lettura ad alta voce in un contesto difficile 33
Una didattica per il successo formativo 34
Gli effetti della lettura ad alta voce 35
 
§  Il libro di testo come risorsa 36
Breve storia del libro di testo 36
Come usare il libro di testo? 37
3. ATTIVITÀ
 
Didattiche attive 39
SCHEDA 1: Brainstorming Le parole della pandemia 40
SCHEDA 2: Brainwriting Spremuta di cervelli 41
Come costruiamo un compito autentico? 42
SCHEDA 3: Compito autentico Dormivo 43
SCHEDA 4: Flipped classroom L’energia 44
SCHEDA 5: Debate Non sono d’accordo! 45
Come utilizzare la gamification in classe? Breve guida pratica 46
SCHEDA 1 Un sistema di badge per certificare il raggiungimento degli obiettivi 47
SCHEDA 2 Valutazione formativa con Kahoot! 48
SCHEDA 3 Inserire gli obiettivi di apprendimento in una cornice narrativa 49
SCHEDA 4 Gamificare un ambiente Moodle: livelli, missioni, badge 50
SCHEDA 5 Gamification in aula: Classcraft e Classdojo 51
 
I giochi non aleatori 52
Dixit 53
Scarabeo 54
Ticket to Ride: Europa 55
Ta-Pum! 56
Memoir ’44 57
Secret Hitler 58
Twilight Struggle 59
Valence 60
Cytosis: A Cell Biology Board Game 61
Indicazioni bibliografiche 62
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tarditardi · 10 months
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21/07 Madame @ Ferrara Summer Festival
Madame, una delle artiste simbolo della nuova musica italiana, venerdì 21 luglio 2023 si esibisce sul palco del Ferrara Summer Festival. Anzi, l'artista veneta chiude una rassegna eterogenea dalla qualità musicale (e non) eccellente. 
Madame è la più giovane vincitrice della Targa Tenco per il miglior album d'esordio e per la miglior canzone "Voce", che ha vinto anche il Premio Lunezia e il Premio Bardotti entrambi per il miglior testo, premi che la confermano cantautrice d'eccezione. Accanto ai riconoscimenti per il valore musicale e letterario, Madame ha collezionato decine di dischi d'oro e di platino e ha conquistato il pubblico in un tour sold out che ha confermato quanto sia nata per cantare e stare sul palco. Energica, spontanea, coinvolgente, la cantautrice ha condiviso uno spazio libero in cui essere al sicuro per essere veramente se stessi. Madame a Sanremo 2023 ha presentato il brano "Il bene nel male" (Sugar), che confermato la sua caratura artistica.
In Piazza Trento Trieste, nel pieno centro di una città simbolo del Rinascimento italiano nel mondo, Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
Un weekend o una pausa durante la settimana a Ferrara, una città meravigliosa, è sempre un'ottima idea. Se poi tutto questo succede d'estate e c'è la possibilità di vivere anche un concerto o uno show in Piazza Trento Trieste, in pieno centro città, grazie ad una rassegna decisamente eterogenea come Ferrara Summer Festival, il risultato sono momenti di puro relax tutti da vivere... e poi da ricordare. 
MEDIA INFO E CONTATTI UFFICIO STAMPA FERRARA SUMMER FESTIVAL: [email protected]
Tutti gli appuntamenti di Ferrara Summer Festival
Info e biglietti
+39 0532 473033 – +39 351 5952501
Ferrara Summer Festival, cos'è
Ferrara Summer Festival è una manifestazione che punta a proporre Artisti ed Eventi presentando una Rassegna di Spettacoli Musicali, e non, nel periodo estivo all'interno del Centro Storico di Ferrara. La cornice rinascimentale della città di Ferrara crea la suggestione per vivere serate di spettacolo uniche. L'organizzazione del Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
17.06 – PEGGY GOU
18.06 – MAX ANGIONI
20.06 – UMBERTO TOZZI
22.06 – DRUSILLA FOER
23.06 – MODÀ
24.06 – THE LUMINEERS
28.06 – SALMO
29.06 – NU GENEA & COMA COSE + GINEVRA
30.06 – BIAGIO ANTONACCI
01.07 – TEENAGE DREAM
02.07 - COMFORT FESTIVAL
05.07 – EROS RAMAZZOTTI
06.07 – EUROP
07.07 – FLUO RUN FERRARA
08.07 – PAUL KALKBRENNER
09.07 – LAZZA
11.07  – GIORGIA
12.07 – STEVE HACKETT
13.07 – I SOLITI IDIOTI
14.07 – BLACK EYED PEAS + PAOLA & CHIARA
15.07 – GUÈ + GEOLIER + ERNIA + SHABLO
16.07 – FIORELLA MANNOIA / DANILO REA
18.07 – GIACOBAZZI & FRIENDS
19.07 – VOGLIO TORNARE NEGLI ANNI 90
20.07 – GIANNI MORANDI
21.07 –  MADAME
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djs-party-edm-italia · 10 months
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Madame il 21 luglio 2023 fa tappa al Ferrara Summer Festival
Madame, una delle artiste simbolo della nuova musica italiana, venerdì 21 luglio 2023 si esibisce sul palco del Ferrara Summer Festival. Anzi, l'artista veneta chiude una rassegna eterogenea dalla qualità musicale (e non) eccellente. 
Madame è la più giovane vincitrice della Targa Tenco per il miglior album d'esordio e per la miglior canzone "Voce", che ha vinto anche il Premio Lunezia e il Premio Bardotti entrambi per il miglior testo, premi che la confermano cantautrice d'eccezione. Accanto ai riconoscimenti per il valore musicale e letterario, Madame ha collezionato decine di dischi d'oro e di platino e ha conquistato il pubblico in un tour sold out che ha confermato quanto sia nata per cantare e stare sul palco. Energica, spontanea, coinvolgente, la cantautrice ha condiviso uno spazio libero in cui essere al sicuro per essere veramente se stessi. Madame a Sanremo 2023 ha presentato il brano "Il bene nel male" (Sugar), che confermato la sua caratura artistica.
In Piazza Trento Trieste, nel pieno centro di una città simbolo del Rinascimento italiano nel mondo, Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
Un weekend o una pausa durante la settimana a Ferrara, una città meravigliosa, è sempre un'ottima idea. Se poi tutto questo succede d'estate e c'è la possibilità di vivere anche un concerto o uno show in Piazza Trento Trieste, in pieno centro città, grazie ad una rassegna decisamente eterogenea come Ferrara Summer Festival, il risultato sono momenti di puro relax tutti da vivere... e poi da ricordare. 
MEDIA INFO E CONTATTI UFFICIO STAMPA FERRARA SUMMER FESTIVAL: [email protected]
Tutti gli appuntamenti di Ferrara Summer Festival
Info e biglietti
+39 0532 473033 – +39 351 5952501
Ferrara Summer Festival, cos'è
Ferrara Summer Festival è una manifestazione che punta a proporre Artisti ed Eventi presentando una Rassegna di Spettacoli Musicali, e non, nel periodo estivo all'interno del Centro Storico di Ferrara. La cornice rinascimentale della città di Ferrara crea la suggestione per vivere serate di spettacolo uniche. L'organizzazione del Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
17.06 – PEGGY GOU
18.06 – MAX ANGIONI
20.06 – UMBERTO TOZZI
22.06 – DRUSILLA FOER
23.06 – MODÀ
24.06 – THE LUMINEERS
28.06 – SALMO
29.06 – NU GENEA & COMA COSE + GINEVRA
30.06 – BIAGIO ANTONACCI
01.07 – TEENAGE DREAM
02.07 - COMFORT FESTIVAL
05.07 – EROS RAMAZZOTTI
06.07 – EUROP
07.07 – FLUO RUN FERRARA
08.07 – PAUL KALKBRENNER
09.07 – LAZZA
11.07  – GIORGIA
12.07 – STEVE HACKETT
13.07 – I SOLITI IDIOTI
14.07 – BLACK EYED PEAS + PAOLA & CHIARA
15.07 – GUÈ + GEOLIER + ERNIA + SHABLO
16.07 – FIORELLA MANNOIA / DANILO REA
18.07 – GIACOBAZZI & FRIENDS
19.07 – VOGLIO TORNARE NEGLI ANNI 90
20.07 – GIANNI MORANDI
21.07 –  MADAME
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lamilanomagazine · 9 months
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“Trieste Estate”, il concerto all'alba con Juan Vladilo e gli eventi dal 7 al 13 agosto
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“Trieste Estate”, il concerto all'alba con Juan Vladilo e gli eventi dal 7 al 13 agosto. Trieste Etate dal 7 al 13 agosto propone spettacoli per tutti i gusti tra operetta, revival, teatro dialettale e non, tra piazza Verdi e il Giardino del Museo Sartorio mentre nei rioni triestini prosegue la rassegna "Trieste Estate Fuoricentro". È la settimana del "Concerto all'Alba", che quest'anno vedrà protagonista il pianista venezuelano, naturalizzato triestino, Juan Vladilo, uno dei fondatori dell'orchestra Ochos Rios, con un'esperienza di prestigiose collaborazioni con jazzisti internazionali. L'evento, in programma per domenica 13 agosto, è uno degli spettacoli di punta di Trieste Estate, la rassegna da oltre 200 eventi organizzata dal Comune di Trieste. Di seguito il programma dal 7 al 13 agosto.   Lunedì 7 agosto La settimana inizia con un film d'autore nell'incantevole cornice del Giardino Pubblico alle ore 21.00: la rassegna organizzata dalla Casa del Cinema propone il vincitore di sette premi oscar "Shakespeare in Love", che narra l'amore dello scrittore William Shakespeare, sentimento nato durante la preparazione di "Romeo e Giulietta", per la giovane Lady Viola.   Martedì 8 agosto Martedì 8 agosto arriva il secondo appuntamento con il ciclo di eventi "Archeologia di sera" nel Giardino del Museo Winckelmann, intitolato "Castellieri del Carso: villaggi protostorici tra Adriatico ed Europa centro-orientale". Un'accattivante presentazione divulgativa a cura del geoarcheologo Paolo Paronuzzi, con interventi musicali dei Lumen Harmonicum.   Mercoledì 9 agosto Appuntamento alle ore 20.30 nella peculiare cornice della Kleine Berlin in via Fabio Severo, con la presentazione del libro "Sirene e cocai - le done vien de Venere, i omini de una caverna" (Bora.La) di Sabrina Gregori, attrice e scrittrice, in un testo comico sui rapporti tra uomini e donne triestini impreziosito dalle divertenti illustrazioni di Chiara Gelmini. Il libro sarà presentato dalle autrici all'interno della rassegna "Atmosfere letterarie alla Kleine Berlin", progetto letterario promosso dal CAT (Club Alpinistico Triestino), insieme alla IV Circoscrizione e alla Kleine Berlin. Assieme a loro ci sarà Walter Lonzar, che interpreterà alcune scenette tratte dal libro. Alle 21 in piazza Verdi va in scena "La Vecia Trieste presenta... la Vecchia America", esibizione della Vecia Trieste Showband e Orchestra. Una trasferta a New York con un repertorio di artisti di grande fama come Lelio Luttazzi. In collaborazione con coro Ad Libitum, presenta Ornella Serafini. Contemporaneamente al Giardino del Museo Sartorio, "Atmosfere d'avanspettacolo" spettacolo che ritorna in una veste nuova, un viaggio recitato e cantato sui comportamenti e costumi degli anni 70, con ospiti a sorpresa, di e con Marcello Crea, A cura dell'Associazione Nova Academia Alpe Adria. Infine al Giardino Pubblico la rassegna della Casa del Cinema con "Spider-man: across the spider-verse" Alle 21 in piazza Verdi, dopo il coinvolgente concerto di Zucchero, un'occasione per rivivere nuovamente la magia del blues, dei ritmi cubani e del repertorio di Zucchero Fornaciari con la tribute band "Diavolo in noi", composta da 13 musicisti. Allo stesso orario al Museo Sartorio la compagnia teatrale L'Armonia presenterà "Sottobanco", uno spettacolo in dialetto triestino su un testo di Domenico Starnone: una divertente e feroce riflessione sui problemi della scuola.   Venerdì 11 agosto Torna il Festival dell'operetta con un nuovo appuntamento in omaggio alle pagine più famose della 'piccola lirica', intitolato "Evviva l'operetta". Sul palco di piazza Verdi alle 21.00 si esibiranno Andrea Binetti, Ilaria Zanetti, Maria Giovanna Michelini, Sergey Kanygin, Corrado Gulin al pianoforte e Antonio Kozina al violino. Il Sartorio, invece, ospiterà "Irish Baroque", un viaggio dalle melodie rinascimentali a quelle della tradizione popolare di autori barocchi inglesi e irlandesi scoperte nelle antiche raccolte di arie, ground e gighe, eseguite su strumenti originali. A cura di Orchestra Barocca Triestina - Tržaški Baročni Orkeste. Al Giardino Pubblico la rassegna il Giardino del Cinema con la proiezione de "La lunga corsa", dal regista di "Easy - Un viaggio facile facile", favola surreale su un bambino e poi un giovane adulto nato e cresciuto in un carcere.   Sabato 12 agosto Al Giardino del Museo Sartorio, alle 21.00, un altro evento del Festival Internazionale dell'Operetta: un "Omaggio a Sergio Endrigo" a novant'anni dalla sua nascita. Nato a Pola, Endrigo dedicò alcune delle sue canzoni a Trieste e alla sua terra natia. Con Marzia Postogna e Eduardo Contizanetti alla chitarra. Serata revival anche in piazza Verdi con "Ruggente nostalgia" e i successi più "spensierati" degli anni '60 e '70. A cura dell'Associazione I '60 Ruggenti - Ritrovarsi in musica. Al Giardino Pubblico il film "Il sol dell'avvenire". Un regista e una produttrice girano un film ambientato nel 1956 ispirato a "Il nuotatore" di Cheever.   Domenica 13 agosto E' il giorno del "Concerto all'alba" sul molo Audace, uno degli appuntamenti più attesi e più magici dell'estate triestina. Alle 4:50 si esibirà il pianista venezuelano Juan Vladilo, uno dei fondatori dell'orchestra Ocho Rios, artista che vanta collaborazioni con jazzisti di livello internazionale. Vladilo ha trascorso l'infanzia nel suo paese natale per poi trasferirsi a Trieste. Organista e compositore in formazioni progressive rock degli anni settanta, negli ottanta si è avvicinato alla musica afrocubana con influenze jazzistiche. L'evento si inserisce all'interno del festival TriesteLovesJazz. Alle 21 al Sartorio va in scena "Il diario di Eva (e Adamo)", tratto da Mark Twain. Un ritratto ironicissimo e lontano da stereotipi (il testo è del 1905!) di come la prima donna, appena creata, veda e scopra il mondo. A cura di Ferrara Off. Sempre alle 21 in piazza Verdi, serata di tango con musica dal vivo e coreografie di ballerini, intitolata "Tango da Pensare" del Quartetto Neotango. A cura dell'Associazione culturale Punto Musicale. Il Giardino del Cinema prosegue la sua programmazione, sempre al Giardino Pubblico, con  il film "Everything everywhere all at once", commedia vincitrice di sette oscar di Daniel Scheinert e Daniel Kwan. Trieste Estate è organizzato dal Comune di Trieste - Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo, con la collaborazione dell'Assessorato alle Politiche dell'Educazione e della Famiglia e dell'Assessorato alle Politiche del Territorio, con il sostegno di PromoTurismoFVG e la collaborazione del Trieste Convention & Visitors Bureau, con la direzione artistica di Gabriele Centis per la parte musicale e Lino Marrazzo per il teatro di prosa. Il programma completo su www.triestestate.it.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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