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#La Villa dei Misteri
artesplorando · 1 year
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La Villa dei Misteri | storia dell'arte in pillole
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A Norrkoping vedevo il fiume scorrere a picco sotto le finestre della camera. Ogni sera sognavo di essere con te a dormire tra le lenzuola morbide di quel letto in questa stanza con le pareti rosse, rosse come la Villa dei Misteri a Pompei. Nella notte Il fiume -  nero come lo Stige - mi guardava cupo. Mi sdraiavo nel letto enorme e immaginavo che tu fossi lì con me, che fossimo insieme.  Noi che non abbiamo mai fatto l’amore in un letto.
We ‘ll meet again, ci rincontreremo amore mio. Non so dove non so precisamente quando ma ci rincontreremo amore mio ancora spero per sempre.
Prenderemo un caffè davanti al fiume spizzicando cetrioli e tu mi sorriderai sotto le ampie falde del tuo cappello azzurro parlando col tuo perfetto accento italiano e la tua terribile grammatica tedesca. E la voce di un angelo.
Io ti bacerò fino a perdere il respiro. E tu sorriderai, forse, di nuovo, come sempre.
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retelabuso · 2 months
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La villa dei misteri. Abusi sessuali, l’inchiesta: blitz della Scientifica nella casa del prete
Pesaro, 17 aprile 2024 – La villa dei misteri. E’ giallo intorno all’abitazione di un sacerdote originario di Sant’Angelo in Vado, nel Pesarese, ma residente in Svizzera. La polizia scientifica, sabato scorso, ha sigillato l’immobile sottoposto a sequestro penale per ordine della procura di Urbino. Otto agenti della polizia scientifica da Ancona sono arrivati intorno alle 11 nella villa di via…
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lamilanomagazine · 2 months
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Vicenza: il 21 aprile la domenica ecologica dedicata alla Giornata della terra
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Vicenza: il 21 aprile la domenica ecologica dedicata alla Giornata della terra. Inizia con la messa a dimora di 12 piante nel parco di villa Bedin Aldighieri e si prosegue il 21 aprile con gli eventi della domenica ecologica. Vicenza celebra la Giornata mondiale della terra (Earth day), che ricorre ogni anno il 22 aprile, con le iniziative di sensibilizzazione presentate dall'assessore all'ambiente Sara Baldinato insieme a Maurizio Porelli, presidente del Lions Club Vicenza Riviera Berica e rappresentante dei 14 club della Provincia di Vicenza, e Marcello Vezzaro, presidente del Lions Club La Rotonda. «Il 21 aprile sarà l'ultima domenica ecologica del 2023/2024 – spiega l'assessore all'ambiente Sara Baldinato -. Una giornata che sarà dedicata alla terra in cui verranno valorizzati gli agricoltori, con l'apertura di alcune aziende agricole, si parlerà di prodotti locali e cibo con eventi in centro storico e anche di acqua grazie ad un grande raduno di canoe e kayak che percorreranno i fiumi Retrone e Bacchiglione. Le iniziative saranno davvero molte e verranno chiuse al Parco della Pace. La prima domenica ecologica del 2023 è stata fatta a settembre proprio nell'area verde di Sant'Antonino. Chiudiamo quindi il cerchio tornando al Parco della Pace con uno spettacolo di luci e colori che avrà come protagonista un'astrofisica che ci aiuterà a scoprire i misteri della terra». Piante al parco di villa Bedin Aldighieri Nella zona di via Vigolo, al parco di Villa Bedin Aldighieri, domani verranno messe a dimora le 12 piante, sei tigli e sei aceri campestri, acquistate con 3 mila euro dai Lions Club La Rotonda, Host e Palladio. Le piante, alte tre metri e a pronto effetto, contribuiranno alla mitigazione dell'area, come richiesto dalla Soprintendenza e dai residenti della zona, a seguito dell'intervento di riqualificazione finanziato dal NextGeneratioEU nell'ambito del Pnrr (Missione 5, componente 2, investimento 2.1). Domenica ecologica 21 aprile Nella domenica ecologica del 21 aprile è previsto il divieto di circolazione di tutti i veicoli a motore con qualsiasi tipo di alimentazione, esclusi quelli elettrici, dalle 10 alle 18 nell'area all'interno delle mura storiche. Per l'intera giornata saranno incrementate le corse dei centrobus, della linea 10 parcheggio Stadio (il cui percorso subirà una deviazione per lo svolgimento della mostra mercato in piazza Matteotti) e della linea 30 parcheggio Cricoli. Ci sarà inoltre la possibilità per le famiglie di utilizzare la navetta con un unico biglietto da 2.90 euro comprensivo del costo del parcheggio. In aggiunta, un singolo biglietto a pagamento sarà valido per l'intera giornata in tutte le linee cittadine del trasporto pubblico locale. Numerose attività si concentreranno in piazza Matteotti, dove si terrà la mostra mercato della terra organizzata in collaborazione con Campagna Amica e Slow Food, i water truck di Viacqua e il gazebo di Aim Ambiente – Gruppo Agsm Aim con iniziative sul conferimento dei rifiuti e laboratori didattici per bambini. Nel porticato di Palazzo Chiericati le food blogger vicentine Monica Bellin e Lidia Mattiazzi, con la moderazione di Anna Maria Pellegrino, gastronoma e accademica della Cucina Italiana, terranno l'incontro "Food blogging: raccontare un territorio attraverso il cibo", realizzato nell'ambito di Cities2030 Vicenza Food Lab del progetto europeo H2020 Cities2030, di cui il Comune di Vicenza è partner. Il Museo civico di Palazzo Chiericati sarà aperto gratuitamente per i residenti di Vicenza e Provincia e per i bambini saranno proposti i laboratori didattici di Scatola Cultura. Nel giardino della chiesa di Santa Corona verrà esposto l'albero fotovoltaico realizzato dagli alunni del Lampertico nell'ambito del progetto "Piantiamo Alberi vitali",sostenuto dal gruppo di lavoro costituito da EduchiAMO CasaInsieme, Fondazione Insieme Altovi Onlus e il Comune di Vicenza, che vede partecipi gli studenti dell'Indirizzo di Gestione delle Acque e Risanamento Ambientale. Inoltre, in piazza Castello i club della Provincia di Vicenza festeggeranno il Lions Day. Saranno presenti gazebi informativi, un camper attrezzato con ambulatorio per screening medici gratuiti e saranno proposte visite guidate in centro storico. La Giornata della Terra verrà celebrata anche con le visite guidate ad alcune aziende agricole del territorio. Tra queste, le aziende Da Schio presso Ca' D'Oro, 100orti a Carpaneda, Orna - il lavandeto della Lobia e Desy in strada di Lobia e Pietribiasi a Laghetto. Alle 20.45 all'Hangar 1 del Parco della Pace sarà la volta dello spettacolo "Terra la Nostra Unica Casa - Astronomia, Musica e un affascinante viaggio attraverso il tempo e lo spazio", a cura dell'astrofisica Elvira de Poli. Si terrà poi "Terra Acqua e Clima", una breve analisi del chimico Alessandro Bizzotto. Nell'ambito della domenica ecologica il 20 e 21 aprile si terrà anche "Vie d'acqua e di vita. Due giorni di confronto e passione per i fiumi di Vicenza", iniziativa organizzata da Lega Navale Italiana, veloCittà, La Piccionaia, Legambiente Vicenza, Ecotopia, EQuiStiamo, Calypso Adventure e Canoa Club. Si partirà il 20 aprile con il convegno "Vicenza (era)(è)(sarà) città d'acqua" e si proseguirà il 21 aprile con "Vicenza in Voga", 18 chilometri in canoa e kayak tra città e campagna, con partenza dal parco Retrone e arrivo alla Conca di Navigazione di Colzè a Montegalda. Domenica 21 aprile non mancheranno i tradizionali appuntamenti con la pedalata di FIAB e con il clean up di Plastic Free, in questa occasione nella zona del Quadrilatero. Tornano anche l'ingresso libero e le visite guidate al Museo d'arte sacra di Monte Berico e l'apertura straordinaria con laboratori dell'oasi degli stagni di Casale "Alberto Carta" grazie al Wwf Vicenza-Padova. Inoltre, villa Guiotto Bruttomesso ad Anconetta sarà aperta per delle visite guidate.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 3 months
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Castel dell'Ovo: Un tuffo nella storia e nella leggenda
Castel dell'Ovo, situato sull'isolotto di Megaride a Napoli, è un castello millenario che sorge maestoso sul Golfo, offrendo una vista mozzafiato e un'immersione nella storia e nella leggenda. La sua silhouette, inconfondibile, è un simbolo della città partenopea, un luogo intriso di fascino e mistero che cattura l'immaginazione di visitatori e cittadini. Le origini di Castel dell'Ovo La storia del castello affonda le sue radici nell'epoca romana. Nel I secolo a.C., il generale romano Lucullo vi fece costruire una villa di lusso, sfruttando la posizione strategica dell'isolotto. Nel corso dei secoli, la villa venne ampliata e fortificata, assumendo la forma di un castello vero e proprio. Il Medioevo e il Rinascimento Durante il Medioevo, Castel dell'Ovo divenne una roccaforte strategica per il controllo del Golfo di Napoli. Fu conteso da diverse dinastie e subì numerosi assedi. Nel XVI secolo, il castello ampliato e rimodernato dagli Aragonesi, che ne fecero una residenza reale. Leggende e misteri Il castello è avvolto da un'aura di mistero e leggenda. Una delle più note narra che Virgilio, il celebre poeta latino, nascose un uovo magico nelle segrete del castello. Secondo la leggenda, il destino di Napoli è legato a quell'uovo: se si dovesse rompere, la città cadrebbe in rovina. Il castello oggi Castel dell'Ovo è oggi un museo aperto al pubblico. I visitatori possono passeggiare tra le mura storiche, ammirare le suggestive vedute del Golfo e conoscere la ricca storia del castello. Alcune sale ospitano mostre d'arte e eventi culturali. Castel dell'Ovo è un luogo imperdibile per chi visita Napoli. La sua storia millenaria, le sue leggende affascinanti e la sua bellezza mozzafiato lo rendono un vero e proprio gioiello da scoprire. Foto di gianfilippo maiga da Pixabay Read the full article
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antheis · 6 months
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In una villa lontana dal centro, nella cittadina di Rocca Brumosa, vive una famiglia abbiente e molto diversa da ogni altra. Parliamo dei Mezzanotte, dalla reputazione nera quanto il loro nome … cosa succede quando l’ultimo erede di una stirpe corrotta sposa una strega oscura pronta a tutto pur di realizzare i suoi obbiettivi ? La risposta è: un matrimonio bizzarramente felice, almeno finché la loro figlia , Moira, non si ammala di morbo misterioso quanto difficile da curare, con la medicina quanto con la magia . Che i nascosti peccati dei suoi genitori stiano per ricadere sulla bambina ? Il vampiro Zeno e la strega Dafne dovranno risolvere questo ed altri misteri nell’ urban fantasy Nodo Di Sangue , edito Segreti In Giallo Edizioni.
Nella card di oggi, potete vedere I Mezzanotte godersi anche loro le feste natalizie … chissà quali regali Moira ha trovato sotto l’albero?
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charlesvas · 6 months
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Regalo di Natale 2023...parte 1
Cosa regalare a Natale se non il libro “Il Giocatore di scacchi” di Charles Vas 250 pagine circa di intrighi e misteri…alcuni realmente accaduti. �� …Mi avvio alla villa in campagna dove avrei trovato De Bovadilla. Sapevo tutto dei due amanti, pedinamenti giornalieri, avevano la stessa routine, si incontravano alla villa. Lei parcheggiava all’interno, lui si faceva accompagnare dal suo autista…
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A Pompei una nuova illuminazione per la Villa dei Misteri
Tegole identiche a quelle antiche (romane), ma fotovoltaiche, alimentano al 70 per cento l’impianto di illuminazione di uno dei gioielli di maggior valore del Parco Archeologico di Pompei, la Villa dei Misteri.     Qualche ora fa i primi turisti hanno potuto ammirare il ciclo di affreschi dei “riti Misterici” ancora allo studio degli archeologi per il loro significato. “Vanno studiati i…
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scienza-magia · 1 year
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La lettera di Magaldi svela il "Berlusconi Occulto"
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Un pungolo esoterico bresciano addita il Cavalier Silvio Berlusconi. Come annunciato il 22 luglio, Gioele Magaldi, leader della loggia massonica del Grande Oriente d'Italia Democratico, ha pubblicato sul suo sito una lettera aperta al Fratello Silvio Berlusconi. Il messaggio, a cui ne seguiranno altri dato che "la posta in gioco è piuttosto complessa e importante", ha il preciso obiettivo di fare luce sui risvolti massonici del Presidente del Consiglio.
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Figura 1: Mausoleo funebre nella villa San Martino di Arcore. Crediti: Bibliorfeo.com/pietro-cascella. Il Gran Maestro Magaldi ricorda subito che l'iniziazione massonica avuta ai tempi della P2 è indelebile e fa riferimento all'interesse che Berlusconi nutre per l'esoterismo in generale. Il massone, quindi, elenca in punti gli aspetti del Silvio Segreto cominciando dalla "natura iniziatica e massonica del complesso di Villa Certosa in Sardegna" e del mausoleo funebre presente all'interno di Villa San Martino ad Arcore (fig. 1 - ndr). Continua rivelando gli interessi del Presidente del Consiglio per l'astrologia e cita alcune letture del mondo massonico a cui Berlusconi si sarebbe ispirato per utilizzare le televisioni al fine di condizionare le masse di spettatori. L'ultimo punto, invece, riguarda la gestione del potere imprenditoriale, mediatico e politico che, stando alla lettera, "è stata scandita da rapporti e relazioni con precisi personaggi, cenacoli e logge dell'establishment massonico mondiale". La lettera, dopo una lunga serie di diffide e ammonizioni, cambia destinatario e si rivolge ad alcuni rappresentanti di spicco dell'opposizione a cui viene suggerito di costituire "una coalizione che si candidi a governare il Paese nel giorno in cui l'attuale governo Berlusconi fosse sfiduciato in Parlamento o terminasse naturalmente la legislatura"1. La cartografia surreale di Brescia centro Un quadro politico dell'Italia che riemerge agli occhi del senatore Silvio Berlusconi
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Figura 2: Cartografia surreale, opera dell'autore, ispirata dalla mappa di Brescia Centro. Tra due poli di un Italia mesta a destra, vediamo Giorgio Almirante e Aldo Moro. Al centro compare il senatore Silvio Berlusconi con l'ultima sua fiamma, Marta Antonia Fascina, ma un pungolo mortale lo addita: gli ricorda che è l'ora del "Patto di Sale" . Sulla destra il senatur Umberto Bossi e Gianfranco Fini pupillo di Almirante. Colpisce un dettaglio: l'occhio di Gianfranco Fini sembra oltrepassare il confine della surrealtà e rientrare nel tempo odierno, facendo riemergere il suo passato. In particolare il 22 Aprile del 2010 quando, durante la direzione nazionale del Popolo della Libertà, ci fu un duro scontro tra il Presidente Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, a quel tempo Presidente della Camera dei deputati. "Gianfranco, se vuoi fare politica, noi ti accogliamo a braccia aperte: dimettiti, vieni a farla nel partito e non da Presidente della Camera!", disse Berlusconi. La risposta di Fini fu: "Altrimenti che fai? Mi cacci?". Poi un po' per volta ci fu il suo declino. Una fase alchemica fondamentale dell'iniziato Berlusconi, il Caput Mortuum In alchimia il Sale è uno dei Tre Principi, presenti sia nel cosmo sia nell’uomo: una triade mistica, composta dal sale, dal mercurio e dallo zolfo. Benché si presenti come una polvere bianca, inerte, il sale è uno dei grandi misteri e simboli dell’iniziazione. Nella tradizione alchemica esso era l’emblema di un patto sacro che non poteva mai essere rescisso, simile a quello che il neofita stringeva con la sua scuola o il suo maestro. «Il patto di sale» di cui parla l’Antico Testamento potrebbe avere un significato diverso da quello che gli viene di solito attribuito. Il Nuovo Testamento è meno evasivo al proposito: in Matteo, infatti, «sale della terra» sono gli eletti, ossia gli iniziati e non, come si tende oggi a pensare, quanti sono poco più che semplici contadini. Nei secoli lontani gli eletti sedevano al posto d’onore, «più in alto del sale», perché avevano conquistato il sale che avevano dentro di sé. Come si spiegherebbe altrimenti tutta l’importanza che nei convivi medievali veniva attribuita al salinum, ossia alla saliera? Gli alchimisti ponevano talora a emblema del sale il più semplice di tutti i sigilli: un minuscolo quadrato ☐ o un piccolo rettangolo. Con quelle quattro linee che descrivono uno spazio vuoto – come lo spazio fra l’Aria e l’Acqua – intendevano delineare i misteri dei quattro elementi o disegnare una bara? Il reverendo Brewer, un colto collezionista di idee curiose, totalmente ignaro di esoterismo, ci ricorda la consuetudine, tuttora esistente, di porre una manciata di sale nella cassa del morto.
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Figura 3: Allegoria del Caput Mortuum nel teschio legato al logo di Albrecht Dürer nell'atto di versare, della terza fase conclusiva alchemica. Crediti: Salamon Fine Art. 2018_Catalogo Durer.indd 45 C’è forse un nesso fra il sale e la morte? Un altro sigillo del sale – usato con frequenza nei gruppi alchemici rosacrociani – era un cerchio tagliato a metà da una linea orizzontale Θ . Quel sigillo deriva dalla theta maiuscola di Thanatos, che in greco significa «morte». In numerosi testi alchemici il sale rappresenta il processo mentale, che è un processo di morte. Il sale è il residuo dell’attività spirituale che avviene nella nostra testa: come nelle triade alchemica, è la scoria che resta quando la vita è volata via, è il cranio, il caput mortuum, la polvere bianca residua dopo l’estrazione dell’oro. È la cenere del pensiero. (È il piede azzoppato di Giacobbe, ed è anche il teschio düreriano della fig. 3)2. Quando la testa – o la sua attività spirituale che chiamiamo mente – raggiunge il punto in cui non è più in grado di capire, in cui l’ordine dell’universo sembra frantumarsi, allora produce lacrime salate3. Importanza del Caput Mortuum in alchimia Il Caput Mortuum è una fase della Prima Opera alchemica detta Nigredo che ora descrivo col linguaggio degli addetti ai lavori. Al termine della Congiunzione delle Due Nature, la sostanza liquida viene colata ("liquazione") e lasciata raffreddare; si solidifica così in un lingotto sul quale si effettua la Separazione, rappresentata da un energico "colpo di martello" che separa la parte "regolina", pura, del lingotto dal residuo, o Caput Mortuum. Materialmente, la reazione che si è compiuta viene indicata come "preparazione del regolo marziale stellato d'antimonio": il solfuro d'antimonio, reagendo col ferro, ha ceduto il suo zolfo a quest'ultimo, trasformandosi in antimonio puro (detto "regolo" nell'antica terminologia chimica); il ferro, unendosi allo zolfo, si è trasformato in solfuro di ferro (caput mortuum), ovvero il metallo è "retrogradato" alla sua originaria natura minerale (pirite). Il Caput Mortuum, dopo la Separazione, si presenta come terra nera e "diseredata" che bisogna ben guardarsi dal gettare via. Materialmente queste scorie sono composte da solfuro di ferro (il metallo "retrogradato" a minerale) e da carbonato di potassio. Le scorie vengono sottoposte a deliquescenza all'aria umida della notte e si ossidano progressivamente. Quindi, per lisciviazione, si ottiene da queste scorie un Terzo Sale, fondamentale per la Terza Opera: si tratta del Sale Armoniaco o Sale d'Armonia (è il principio Corpo, che andrà a costituire uno dei componenti dell'uovo filosofale; talvolta è chiamato anche Zolfo Bianco4. L'azzappatura di Giacobbe... e di Berlusconi
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Figura 4. Cartografia di Brescia Centro, opera dell'autore. I due Agnelli dell'Apocalisse di Giovanni. Il pungolo crudele della cartografia di Brescia della fig. 2 rappresenta il castello che sovrasta la città, e che nella cartografia della fig. 3 fa configurare un maestoso agnello alato. L'Apocalisse di Giovanni ci presenta due versioni di agnello alato (alato sta per realtà spirituale). La prima è la bestia di terra: «Vidi poi salire dalla terra un'altra bestia, che aveva due corna, simile a quella di un agnello, che però parlava come un drago.» (Ap 13,11). La seconda è l'Agnello dei vergini che segue nell'Apocalisse di Giovanni: «Poi guardai ed ecco l'Agnello ritto sul monte Sion e insieme centoquarantaquattromila persone che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo.» (Ap 14,1). C'è memoria di un sacrificio, assai cruento avvenuto nel 1769, che accosta l'Agnello di Brescia alla prova di Giacobbe biblico. Vedasi la ricerca nell'Archivio di Stato di Milano, su pergamene dei secoli XIV-XVI riguardanti la chiesa e il convento di San Francesco d'Assisi in Brescia. Giacobbe lotta con l'angelo a Peniel «Giacobbe rimase solo, e un uomo lottò con lui fino all'apparire dell'alba. E quando quest'uomo vide che non lo poteva vincere, gli toccò la giuntura dell'anca; e la giuntura dell'anca di Giacobbe fu slogata, mentre quello lottava con lui. L'uomo disse: “Lasciami andare, perché spunta l'alba”. E Giacobbe: “Non ti lascerò andare prima che tu mi abbia benedetto!”. E l'altro gli disse: “Qual è il tuo nome?”, egli rispose: “Giacobbe”. E quello disse: “Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele, poiché tu hai lottato con Dio e con gli uomini, e hai vinto”». (Genesi 32, 24-28)
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Figura 5: Piano della città di Brescia, disegno di Pietro Pinelli, incisione di Domenico Giuseppe Cagnoni. 1770. (T. Sinistri 1977 n. 85). Il settore in tono chiaro a sud-ovest indica la zona colpita dallo scoppio della polveriera di San Nazaro (punto 1 in rosso), provocato dalla caduta di un fulmine, la notte del 18 agosto del 1769. (Ivi § 24) Descrizione dell'avvenimento del 18 agosto 1769. «Fatale avvenimento occorso nella notte 18 corrente verso le ore otto: dopo lunghissima siccità caduto un fulmine nel Torrione sopra la porta della città detto di S. Nazaro, dove stavano di pubblica ragione dove stavano diciasette e più mille pesi di polvere, e già accesa, e istando questo dal basso, indi d'ogni lato del Torrione sudetto, atterrò ducento case all'intorno con la morte di trecento Persone, lasciando tutta la città in pianto, in grida e desolazione...». (APSSNC 3/1 f. 100r).5 Poche parole per commentare questo avvenimento, abbastanza eloquente, che si lega a quello biblico di Giacobbe che lotta contro «Dio e contro gli uomini» riuscendo a vincerli e ottenere il nome di Israele. Un modo per capire che si tratta della nascita del popolo d'Israele in Giacobbe. È un parallelo che si lega alle mire del Cavalier Berlusconi dette al capitolo iniziale: «... Continua rivelando gli interessi del Presidente del Consiglio per l'astrologia e cita alcune letture del mondo massonico a cui Berlusconi si sarebbe ispirato per utilizzare le televisioni al fine di condizionare le masse di spettatori. L'ultimo punto, invece, riguarda la gestione del potere imprenditoriale, mediatico e politico che, stando alla lettera, "è stata scandita da rapporti e relazioni con precisi personaggi, cenacoli e logge dell'establishment massonico mondiale"...». Di qui si può dedurre (esotericamente parlando) che debba accadere l'analoga cosa di Giacobbe, cioè 'l'azzoppatura', al Cavalier Berlusconi per completare la realizzazione del suo ambizioso fine politico, che già, in una certa misura, ha ottenuto più volte come Presidente del Consiglio, a parte le smisurate ricchezze. Brevi note dell’autore sulle surrealtà mappali Sin dal 1997 sono stato portato ad eseguire numerose configurazioni, come quella di Brescia della fig. 2, connesse alla morfologia dei centri urbani e località della Terra in genere. Mi parve in quel tempo come se mi si fosse dischiuso innanzi a me una ignota visione del mondo della Natura, nella prospettiva della sua dimensione parallela alla nostra di esseri terrestri. In esoterismo questa dimensione potrebbe essere spiegata come una certa realtà astrale. Ho cercato di darmene una spiegazione ritenendo di essere una sorta di sensitivo di nuovo genere, non contemplato nella casistica – mettiamo – dei noti veggenti che riguardano il mondo del cosiddetto paranormale. Tant'è che, ottenni di veder pubblicati i primi risultati delle mie configurazioni cartografiche terrestri, prima sul periodico "Il Giornale dei Misteri" di giugno, nel 1997, e successivamente sul periodico "I Misteri", edizione Cioè. In seguito ci furono alcuni studiosi che mi contattarono per approfondire la tematica su queste mie configurazioni insolite e nel 1999 entrai in relazione con il Dott. Mauro Bigagli, il coordinatore della rivista Energie di "Studi, Ricerca e Scienza dello Spirito" di Cosentino. Mi parve un erudito personaggio carismatico e a giugno del 1999 mi scrisse una lettera in seguito ad una mia in relazione sulle mie configurazioni terrestri. Non la riporto per intero ma solo per la parte che riguarda le surrealtà mappali in questione che è questa: «...La sua sensibilità è tale che non può essere compreso facilmente dall’Uomo di oggi. Lei nelle sue cartografie vede una realtà astrale, appartenente ad una dimensione eterica che nessuno può concepire; questa è la verità. Ciò che dice è vero ma appartiene alla realtà dell’energia 6 astrale. Ho approfondito molto le sue cartografie e questa è la mia conclusione. La sua sensibilità lo eleva e vede cose che altri non vedono. Lei ha una trance lucida...». Autore: Gaetano Barbella - https://it.wikinews.org/wiki/La_lettera_di_Magaldi_svela_il_Berlusconi_Occulto - Gaetano Barbella. https://www.collegio-brixia.com/alchimia-9-albrecht-drer - http://www.tarocchidellavita.it/arcano-numero-dodici.html -  https://www.labirintoermetico.com/01Alchimia/gioco_oca_alchemico/gioco_oca_alchemico.htm - V. Volta, P.L. Redova, R. Prestini, I. Panteghini, La Chiesa e il Convento di S. Francesco d'Assisi in Brescia. Editrice la Scuola di Brescia. Read the full article
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enkeynetwork · 1 year
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libroazzurro · 1 year
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È PIÙ SACRO VEDERE CHE CREDERE – SACRO È CIÒ CHE È INTOCCABILE
Sacro è ciò che è intoccabile. Sacro è ciò che è rapinoso e criminoso. Cosa c’è, allora, di più sacro che vedere? Vedere è un atto violento e criminale contro ogni nostra fede, ogni nostra opinione e sentimento, perché vedere è praticare l’impossibile. Vedere significa toccare qualcosa che sfugge immediatamente. Tocchiamo un oggetto con i nostri sensi ma ecco che l’oggetto sfugge e di esso ci rimane solo una fantasia vissuta dai sensi e trasmessa come ricordo nella nostra coscienza. Una chimera. Possiamo davvero vedere, dunque, solo in quell’immediatezza, in virtù di quella folgore eraclitea che governa tutte le cose. Possiamo solo vedere nei bagliori della nostra immaginazione. Vedere: ficcare gli occhi in quella trama invisibile che è più forte della visibile. Tutto questo è anche un gioco, ovviamente. Un gioco di specchi, per esempio. Come, del resto, impariamo a Villa Item dove, in una lezione memorabile, scopriamo che la vita è un dio che si specchia. È qui che troviamo il più manifesto dei segreti. Il segreto che, più degli altri, permea l’esistenza umana. Afferma con austera sicurezza Eraclito di conoscersi, avendo chiesto vaticinio a sé stesso come si addice all’oracolo di un dio. A Delfi, con maggiore ironia, si invitava l’uomo a non avere altro pensiero che questo, conoscersi: poco pi�� di un gioco di parole: conoscere ciò che è impossibile conoscere, perché non c’è. Ma qui è anche detto meglio. Il giovane che viene iniziato al più importanti dei saperi (se è vero che il sapere, come dice la parola, è ciò di cui sappiamo, il nostro succo), sapere chi si è, viene invitato a guardarsi in uno specchio, e a riflettere così nel proprio pensiero, nella propria immaginazione, l’immagine di una maschera. La maschera di un dio che è anche un animale. Inesauribile mutevolezza del nulla.
Nell'immagine, "Sileno e satiri", scena dell'Iniziazione ai misteri dionisiaci, affresco dalla Sala dei Misteri, Scena VI nella Villa dei Misteri, sita nel Parco Archeologico di Pompei (foto nel pubblico dominio, tramite Wikimedia Commons).
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Testo di Pier Paolo Di Mino.
Ricerca iconografica a cura di Veronica Leffe.
https://www.libroazzurro.it/index.php/note/e-piu-sacro-vedere-che-credere/108
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jacopocioni · 1 year
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Tutti gli UFO sopra Firenze dalla guerra ad oggi: 1958 e 1959
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Ci credete? Non ci credete? Poco importa. Il fenomeno ufologico è vecchio quanto il mondo. Gli avvistamenti, reali, finti, "costruiti" nel mondo sono innumerevoli e su Firenze e provincia non mancano. Questa è un piccola rubrica per citare gli avvistamenti registrati su Firenze e provincia dal 1946 al 1980, se poi qualcuno ha a disposizione anche quelli successivi, e ce li fornisce, potremmo pubblicare anche quelli dal 1980 in poi. Questo l'articolo precedente: Tutti gli UFO sopra Firenze dalla guerra ad oggi: 1957 Il 3 agosto 1958 sopra il cielo di Firenze vi fu un bagliore ed un oggetto allungato, lo riporta La Nazione del 07-08-1958 Un signore si stava godendo il fresco coricato su di una poltrona sistemata nel giardino di Villa la Massa, in riva all'Arno. Guardando il cielo lo vide illuminarsi di un bagliore di eccezionale potenza. Subito a Nord apparve un oggetto di forma allungata che procedeva verso Sud a velocità altissima leggermente inclinato in direzione della terra. L'oggetto sembrava incandescente e trascinava dietro 5 o 6 code lampeggianti. Il bagliore non era chiaro ma piuttosto di un rosso intenso e ricordava i riflessi del fuoco. La misteriosa luce attraversò il cielo e poi scomparve. Non emise nessun rumore. Il 18 dicembre 1958 sempre sopra il cielo di Firenze fu visto un globo, lo riporta La Nazione del 19-12-1958 e Spazio e Vita vol. II, n. 1, genn./febbr. 1959, p. 5 Svariate persone osservarono un globo bianco circondato da un alone estremamente luminoso che si muoveva seguito da una scia intensamente rossa che poi sfumava in azzurro. Il globo attraversò tutto il cielo di Firenze, fermandosi per un attimo prima di scomparire in direzione Nord Est con un velocità eccezionale. A cavallo tra il 1959 e il 1960, in data imprecisata, nel cielo di Firenze, circa alle 12:00 fu visto un oggetto rotondo, lo riporta Il Giornale dei Misteri n. 151, p. 12 La ventunenne Valeria Cesari, una decoratrice residente in via Senese 41, era nella zona di Porta Romana e vide un oggetto volante di forma rotonda e di colore giallo intenso. Il cielo era sereno. L'oggetto seguiva una traiettoria orizzontale ad una velocità notevole e ad una notevole altezza. la sua direzione era da Est ad Ovest. L'11 febbraio 1959 nel cielo di San Vincenzo a Torri, circa alle 22:00 fu visto un "corpo", lo riporta Spazio e Vita vol. II, maggio/giugno 1959, p. 15 Svariate persone a San Vincenzo a Torri rimasero impressionate per aver visto un corpo estremamente luminoso che solcava il cielo in linea retta ad una velocità supersonica. Rimase visibile per soli due minuti. Read the full article
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Living in the shadow of Vesuvius two thousand years ago. Anima Vesuviana
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Vesuvian Land, a land made of lava, stories, and dash barefoot on lapilli. The paradox of a land that has become eternal. Let's get to know it. Anima Vesuviana
Living in the shadow of Vesuvius two thousand years ago
A few kilometers from Pompeii, in today's Torre Annunziata, we find the "Villa di Poppea" or "Villa A," an extraordinary residential complex dating back to the 1st century. BC, which overlooked the Gulf of Naples.
We head to the villa, covered during the eruption, crossing a long staircase carved out of volcanic material.
But ash, pumice, lapilli, and mud soon give way to pomegranates, roses, and frescoes with still vivid colors.
We enter from what once was the large garden of the villa to reach the glimpse seen in the photo by crossing the long colonnades, the immense atrium, and the representative chambers.
The entrance leads to several rooms whose layout is not very regular due to the different changes the villa went through up to 79 AD, which modified its original layout. For this reason, it is possible to see paintings that fall within the different Pompeian styles inside.
Once inside, right before our eyes, opens one of the most evocative views of the complex. We are inside a large representative hall with its floor decorated with opus sectile (inlays of colored marble) and probably with marble slabs on the walls with a white background.
We are faced with a succession of Viridaria, completely frescoed and uncovered rooms that host Mediterranean and exotic essences.
On the wall, we admire gushing fountains, birds of all kinds, and many different plants that mix with the real ones planted right in the center of the room. So it is a captivating game between illusion and reality that we can even hear the chirping of the birds we see painted, the water flowing into the immense swimming pool next door.
We see the sunlight strike them as we walk around, making the paintings come alive. It is a miracle that the light is back to shine on these paintings swallowed by "black mud."
Once again, we can imagine owners strolling in the shade of the great plane trees or feasting among the exquisite Pompeian-style paintings that adorn these halls.
And We hear their sounds, their voices, the life that still permeates these millenary walls.
Photo Gallery
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source Anima Vesuviana is at Torre Annunziata - Villa di Poppea - Scavi Oplontis.
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lamilanomagazine · 4 months
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Messina Denaro, la rivelazione: «Venne fermato ad un posto di blocco 7 anni fa ma non venne riconosciuto»
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Messina Denaro, la rivelazione: «Venne fermato ad un posto di blocco 7 anni fa ma non venne riconosciuto». «Matteo Messina Denaro ha vissuto a lungo nel territorio del Trapanese, il suo territorio, sicuro di non essere scoperto. Indagando dopo il suo arresto abbiamo scoperto che era stato addirittura fermato ad un posto di blocco, sette anni fa, in provincia di Trapani. Ma non fu riconosciuto dai carabinieri che controllarono il suo documento. Tutto sembrava in regola». È la clamorosa rivelazione del procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, il magistrato che ha coordinato le indagini che hanno portato all'arresto del boss, avvenuto il 16 gennaio del 2023. Il procuratore ha fornito nuovi dettagli sulla latitanza di Messina Denaro nel corso di un incontro con i ragazzi delle scuole di Casal di Principe, in provincia di Caserta, andati ad ascoltarlo nella villa confiscata dove ha sede Casa don Peppe Diana, il luogo dedicato al sacerdote ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994. «Messina Denaro confidava sul fatto che le forze dell'ordine avevano sue foto vecchie di anni - ha raccontato il procuratore di Palermo - ma c'era anche chi lo avvisava dei movimenti degli investigatori. Ci dobbiamo interrogare su come sia stato possibile che abbia trascorso 30 anni in latitanza. Oggi l'impegno della procura di Palermo è quello di individuare chi ha favorito Messina Denaro». «La malattia non aveva cambiato le abitudini del latitante», ha anche spiegato de Lucia, rispondendo alle domande dei ragazzi che hanno letto il libro “La Cattura - i misteri di Matteo Messina Denaro e la mafia che cambia”, scritto dal procuratore con l'inviato di Repubblica Salvo Palazzolo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Villa dei misteri di Pompei: il fascino della storia romana
La Villa dei Misteri è una delle case più misteriose di Pompei. Situata nel quartiere nord-est della città, vicino alla porta di Stabia, è stata scoperta nel 1909 durante gli scavi della città romana. Dov'è la Villa dei misteri di Pompei? La villa, che si estende su un'area di circa 2000 metri quadrati, era molto grande e di grande valore, con ampi giardini, numerose stanze e cortili. Tuttavia, ciò che la rende particolarmente interessante è che sembra avere essere stata usata per scopi misteriosi, come il culto e la magia. Molti degli affreschi e dei pavimenti suggestivi rappresentano scene che sembrano avere una connessione con il mondo degli dei e dei culti misterici. Alcune rappresentano divinità che non sono state trovate in altri luoghi di Pompei, come il dio Dioniso, il dio greco del vino, dell'estasi e dell'ebbrezza, e la dea Iside, la dea egizia della fertilità e della morte. Inoltre, molti degli stanze della casa sembrano essere state utilizzate per pratiche magiche, come la stanza delle pitture anatomiche, dove era dipinto un corpo umano con tutti i suoi organi, o la stanza dei candelieri, dove furono trovati sette candelieri in bronzo. Triclinio dei misteri Il più grande mistero della casa è la stanza centrale, chiamata “Triclinio dei misteri”. Questa stanza è alta circa due piani e la sua funzione è ancora sconosciuta. La stanza è stata scoperta nel 1910 e ha un grande baldacchino, che sembra essere stato usato per ospitare un altare sacrificale. Nella stanza c'è un grande pozzo, chiamato “Pozzo del divino amore”, che alcuni studiosi credono sia stato usato per i riti di purificazione o per le immersioni rituali. La Villa dei misteri è stata scoperta in un ottimo stato di conservazione, grazie alla cenere vulcanica che la coprì durante l'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Inoltre, gli oggetti trovati nella casa, come monete e ceramiche, indicano che la casa era ancora in uso nel periodo antecedente all'eruzione. Le discussioni tra gli studiosi La comunità scientifica è ancora in disaccordo sulla funzione della villa dei misteri, ma ci sono molte ipotesi. Un'ipotesi suggerisce che la casa fosse un luogo di culto per i seguaci di un culto misterioso, magari legato alle divinità rappresentate sugli affreschi delle pareti. Altri ritengono che la casa fosse il luogo di lavoro dei maghi e dei medici che cercavano di trovare cure per le malattie. In ogni caso, la casa dei misteri è un'importante testimonianza degli usi e delle credenze della gente dell'antica Pompei. La sua posizione nella città suggerisce anche che la casa avesse una speciale importanza religiosa e culturale. Fascino e mistero Il fascino della villa dei misteri continua a catturare l'immaginazione dei visitatori di Pompei. Molti visitatori sono ancora affascinati dalle pitture e dai misteri della casa. In conclusione, la casa dei misteri rimane un enigma affascinante. La sua funzione esatta rimane sconosciuta, ma ciò che è certo è che la casa era stata usata per scopi misteriosi e straordinari. La casa dei misteri rappresenta un importante patrimonio culturali della civiltà romana e rimane una delle meraviglie di Pompei. Foto di Tristan de Boer su Unsplash Read the full article
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ilreamedinverno · 3 years
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I Misteri orfici nell'antica Pompei - Nino Burrascano
I Misteri orfici nell’antica Pompei – Nino Burrascano
La scoperta, nei primi anni del Novecento, di quel complesso archeologico che oggi conosciamo sotto il nome di Villa dei Misteri, va ad arricchire di iconografie la scarsissima conoscenza che fonti come le opere di Plutarco ed Apuleio ci avevano trasmesso sui Misteri orfici. Qui, in particolare, parliamo della cerimonia iniziatica femminile per la realizzazione del matrimonio mistico con Dioniso.…
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