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#La Cura
dovevonascerequadro · 2 months
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monologhidiunamarea · 11 days
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estiqatsi · 1 month
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Geniale, punto.
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sofysta · 6 months
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drheinreichvolmer · 2 months
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lamiaprigione · 10 months
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Se i detti del Nuovo Testamento non li consideriamo come comandamenti ma come espressione di una straordinaria, profondissima conoscenza dei misteri dell'animo umano, la cosa più saggia che sia mai stata detta, il breve compendio di tutta l'arte di vivere e di essere felici, è la frase «ama il prossimo tuo come te stesso», che del resto si trova già nell'Antico Testamento. Il prossimo lo si può amare meno di noi stessi: e allora si è l'egoista, l'arraffone, il capitalista, il borghese, e si possono accumulare quattrini e potenza ma è impossibile avere un cuore veramente lieto, e ci restano precluse le più delicate e squisite gioie dell'anima. Oppure si può amare il prossimo più di se stessi: e allora si è un povero diavolo, pieno di sensi d'inferiorità, pieno di desiderio d'amare tutto, eppure colmo di rancore e di crudeltà verso se stesso e si vive in un inferno che ci si apparecchia ogni giorno da sé. Di contro a ciò: l'equilibrio dell'amore, la possibilità di amare senza restare in debito ora in questo, ora in quello, un amore di se stessi che non ruba niente a nessuno, un amore per gli altri che però non diminuisce né violenta il nostro io! Il segreto di tutta la felicità, di tutta la beatitudine è racchiuso in quella parola. E se si vuole, la si può rigirare anche alla maniera indiana e darle il significato di: ama il prossimo tuo, perché sei tu stesso!, una traduzione cristiana del «tat twam asi». Oh, l'intera saggezza è così semplice, ed è stata enunciata e formulata da tanto mai tempo e con così indubitabile precisione! Perché dunque ci appartiene solo a momenti, nelle giornate buone, e non sempre?
Hermann Hesse, La cura
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dinonfissatoaffetto · 3 months
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Una canzone d'amore senza mai usare la parola amore.
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unfeelingmyself · 10 days
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sai no, che spesso io finisco in black out?
se fosse solo sesso io l’avrei già smessa
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Tramontini 🥹
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vvvounds · 1 year
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tremolante come un passero ferito mi sospingo verso le tue labbra morbide che tiepide e soffici si premono piano sul mio docile becco scheggiato
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“Uno studente chiese all’antropologa Margaret Mead quale riteneva fosse il primo segno di civiltà in una cultura. Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra. Ma non fu così.
Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te. Nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l’osso guarisca.
Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi.
Mead disse che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la civiltà inizia. Noi siamo al nostro meglio quando serviamo gli altri. Essere civili è questo”.
il punto esatto del senso di comunità e cura dell’altro. web
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klimt7 · 2 years
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La cura
di Franco Battiato
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FRIDA MAGONI BOLLANI
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youtube
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drheinreichvolmer · 2 months
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Giorno 2
Ieri ho preso la mia prima dose di daparox, 5 gocce. Un po' di palpitazioni prima e dopo averlo ingerito, ma era solo suggestione. Ho preferito restare un po' a casa, a letto, non sapendo l'effetto che avrebbe avuto su di me. Ho avuto solo pesantezza di testa, ma probabilmente era dovuta alla solita mancanza di caffeina. La sera xanax, la ventesima compressa, non ne sento nessun effetto.
Nel pomeriggio sono uscito con la voglia di fare un regalo a mia figlia. Al supermercato ho preso l'indispensabile: la cena, nutella per mia moglie e il decaffeinato per me. In libreria avevo le idee chiare (a volte succede), ho preso il libro con gli adesivi di peppa pig. Al ritorno ho parcheggiato sotto casa della mia benedetta suocera, che si fa fare compagnia da mia figlia quasi tutti i giorni. Il treno di mia moglie era in ritardo e ho fatto una passeggiata in spiaggia. Il mare. Il vento era fortissimo, ma non provavo nessun fastidio, stavo bene. Sento il cambiamento che è in me, questa volta è veramente diverso. Ho trovato le parole giuste che mi hanno fatto scattare qualcosa nel profondo: l'amore, la famiglia. Niente conta di più, perché se hai amore hai tutto. Ti può mancare la salute, ma se hai amore sarai in grado di affrontare anche la morte. Puoi avere tutto, ma se non hai amore anche l'ultimo dei tuoi tanti giorni sarà triste. Di corsa alla stazione per vedere la mamma scendere dal treno, che però è stato più veloce. E mentre correvamo sotto il tunnel da sopra le scale è apparsa lei. Mia figlia ha gridato: "MAMMA" così forte, così piena d'amore, che mentre incrociavo il viso di una sconosciuta anch'esso lo era. L'amore che non teme vergogna. Dondolando un po' ciascuno siamo rimasti soli. Una carezza, le teste che si sostengono, un infinito istante di quiete, "andiamo a letto?"
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elgallinero · 26 days
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