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#CINO DEL DUCA
lemaldusiecle · 2 years
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Roxane Duran attends the Roger Vivier Press day at Hotel Vivier during Paris Fashion Week at Fondation Simone et Cino Del Duca on March 03, 2022 in Paris.
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gerriephhuey · 20 days
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National Endowment for the Arts Announces More Than $110 Million in Grants - Artforum
Gerri Eph Huey. PIERRE HUYGHE WINS FONDATION SIMONE ET CINO DEL DUCA'S GRAND PRIX. “These projects exemplify the creativity and care with which ... --More Real
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lamilanomagazine · 2 months
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Il Questore di Ascoli Piceno emette 2 DASPO nei confronti di altrettanti tifosi locali, 2 ammonimenti ed 1 foglio di via
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Il Questore di Ascoli Piceno emette 2 DASPO nei confronti di altrettanti tifosi locali, 2 ammonimenti ed 1 foglio di via. In occasione dell’incontro di calcio “Ascoli - Lecco” valido per il campionato di Serie B disputato presso lo stadio “Cino e Lillo Del Duca”, dal settore “Curva Nord” riservato alla tifoseria locale, un tifoso, girato di spalle dietro una balaustra, agevolava e favoriva l’azione di un secondo tifoso il quale, convinto di non essere ripreso dall’impianto di video-sorveglianza, accendeva un grosso petardo, tipo bomba carta, per poi gettarlo all’interno del parterre che delimita il bordo del campo di gioco. Tale condotta creava un concreto rischio per l’incolumità degli addetti allo svolgimento della manifestazione sportiva presenti a bordo campo oltre che mettere in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica. Successivamente ai fatti sopra descritti, la DIGOS di Ascoli Piceno, effettuava un’accurata attività di Polizia Giudiziaria volta a identificare i protagonisti dell’evento sopra descritto. L’attività d’indagine, una volta terminata, portava all’identificazione di 2 soggetti per cui veniva emesso in capo agli stessi, su proposta della locale Divisione Anticrimine, il provvedimento del DASPO per una durata di mesi 15 ognuno. Un cittadino italiano era riuscito a sottrarre ad una anziana signora, truffandola, la somma di e 47.950. L’intervento dei Carabinieri di Ascoli Piceno ha permesso di identificare il colpevole al quale, oltre alla denuncia penale, per evitare di perpetrare medesime azioni delittuose il Questore ha comminato un foglio di via obbligatorio dal comune di Folignano. Due donne di origini extracomunitarie residenti nei comuni di Grottammare e San Benedetto del Tronto sono state oggetto di violenza da parte dei mariti. Per questi ultimi su impulso della Divisione Anticrimine della Questura di Ascoli Piceno ha emesso un ammonimento. Il provvedimento è una misura adottata come avvertimento per evitare la commissione di un reato più grave nei confronti del coniuge. In provincia il personale in servizio presso il Commissariato di P. S. di San Benedetto del Tronto ha effettuato n°23 posti di controllo che hanno prodotto i seguenti risultati: n°179 veicoli e n°341 persone identificate. Sono stati inoltre eseguiti n°9 controlli a persone sottoposte a regime di detenzione domiciliare. L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha impiegato nr. 25 equipaggi. Nei 24 posti di controllo operati sono stati controllati nr. 211 veicoli e nr. 273 persone. Oltre a ciò sono stati controllati nr. 20 soggetti per i quali sono state emesse misure detentive domiciliari. La Sezione Polizia Stradale di Ascoli Piceno con l’impiego di n°30 pattuglie ha effettuato n°34 soccorsi stradali e n°18 posti di controllo che hanno portato all’identificazione n°134 persone. In occasione delle citate attività gli agenti hanno proceduto al controllo di n°128 veicoli e sono stati ritirati n°4 documenti di circolazione. N°48 sono state le contravvenzioni al C.d.S. contestate, a cui è seguito il sequestro di n°4 veicoli. Oltre al normale servizio di controllo del territorio e dei veicoli circolanti è stato effettuato un servizio di specifica competenza mirato al controllo dei veicoli impiegati nel trasporto animali vivi. La Sezione Operativa di Sicurezza Cibernetica nell’ambito delle attività istituzionali della specialità, nella decorsa settimana, sono state raccolte n.4 denunce, di cui n.2 per truffa di trading on line su piattaforme finanziarie, n.1 per truffa on line e n.1 denuncia relativa a frode informatica.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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retrociema · 9 months
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Вдовец - комедия Италия 1959 Альберто Сорди, Франка Валери, Ливио Лоренцон
Альберто Нарди - молодой человек, полный энтузиазма, стремится к большому бизнесу, но не имеет возможностей, необходимых для ��го успешного осуществления. В результате своего опасного желания, Альберто часто попадает в серьезные неприятности и вынужден прибегать к помощи своей жены Эльвиры, богатой и мудрой женщины. Но однажды Эльвира, устав от безумства мужа, отказывает ему в любой помощи.
#комедия #авантюра #киноклассика
Выпущено: Италия, Cino del Duca, Paneuropa Режиссер: Дино Ризи В ролях: Альберто Сорди, Франка Валери, Ливио Лоренцон, Нандо Бруно, Руджеро Марки, Гастоне Беттанини, Марио Пассанте, Энцо Петито, Нанда Примавера, Розита Пизано, Альберто Рабальяти, Марио Чианфанелли, Карло Ди Маджио, Игнацио Дольче, Анджела Луче
Награды: Венецианский кинофестиваль 1954 г. Номинация (1):* "Золотой лев" (Луиджи Дзампа)
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giancarlonicoli · 10 months
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19 ago 2023 15:55
È MORTO A 86 ANNI CARLETTO MAZZONE, L’ALLENATORE CON IL RECORD DI PANCHINE IN SERIE A – ALLENÒ LA ROMA DAL 1993 AL 1996, LANCIANDO IN PRIMA SQUADRA FRANCESCO TOTTI - QUELLA VOLTA CHE NON RICONOBBE GUARDIOLA AL TELEFONO ("SEI PEP? E IO SO' GARIBALDI"), IL LEGAME CON ROBY BAGGIO ("SE AVESSI POTUTO FARLO GIOCARE INSIEME A TOTTI AVREI PERSO MENO CAPELLI") - LE CHICCHE NEL DOCU-FILM “COME UN PADRE” – “LA CORSA SOTTO LA CURVA DELL’ATALANTA? MI È STATA TOCCATA MIA MADRE E LA MIA CITTÀ” -  IL SALUTO QUANDO LASCIÒ LA ROMA: “AHÒ, NON AVEMO VINTO NIENTE MA AMMAZZA LE RISATE CHE SE SEMO FATTI” - VIDEO
Carlo Mazzone, morto lo storico allenatore: aveva 86 anni. Nella Roma lanciò Totti in prima squadra
Estratto da www.ilmessaggero.it
Il calcio piange la morte di Carlo Mazzone, allenatore anche della Roma. Aveva 86 anni. Conosciuto come Sor Carletto o Sor Magara, era il detentore di record di panchine in Serie A: 792 ufficiali, 797 considerando i cinque spareggi. Nel 2019 gli è stata intitolata la nuova tribuna Est dello Stadio Cino e Lillo Del Duca di Ascoli Piceno, e nello stesso anno è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano. Amatissimo a Roma, squadra che ha allenato dal 1993 al 1996. I tre anni con i giallorossi furono caratterizzati da un settimo posto e due quinti posti. Durante la sua permanenza, lanciò in prima squadra Francesco Totti
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MAZZONE
G.B. Olivero per La Gazzetta dello Sport – 27 ottobre 2018
Che bella invenzione i nonni. Uno sguardo a volte severo ma perennemente comprensivo; una parola adatta a ogni situazione; un sorriso che cancella le delusioni. Carlo Mazzone, oggi, è un nonno ma in realtà lo era anche quando allenava: «Tratto i miei nipoti come trattavo i calciatori: insegnando il rispetto e l’educazione». I calciatori se lo sono goduto per tanti anni, dal 1968 (debutto ad Ascoli) al 2006 (sipario a Livorno). Adesso tocca ai nipoti. Se volete scorgere la sagoma imponente di Mazzone dovete andare ad Ascoli o, in estate, a San Benedetto. Lo vedrete fare una passeggiata al mattino o lo incrocerete al pomeriggio mentre va al circolo per una partitina a carte con gli amici di sempre. Ma l’attività preferita è godersi la famiglia, a lungo lasciata… in panchina.
Da 55 anni la moglie Maria Pia è l’inseparabile compagna di vita: la donna che spesso assorbiva un po’ delle tensioni del suo uomo. Da questo matrimonio sono nati Sabrina e Massimo. E poi i quattro nipoti: Vanessa e Alessio (rispettivamente 27 e 20 anni, figli di Sabrina), Iole (17, figlia di Massimo) e il piccolo Cristian (2, figlio di Vanessa). Non solo nonno, anche bisnonno. Tutta la famiglia abita ad Ascoli e da lì Mazzone non si muove rifiutando quasi ogni invito e dribblando le interviste: «Un po’ per non fare torto a nessuno e un po’ perché non vuole più sottrarre tempo a noi», racconta Alessio, la nostra guida nel mondo di un allenatore atipico e di un uomo schietto, leale, impulsivo, generoso.
NIENTE TELEFONO- A qualche domanda, comunque, sor Carlettorisponde. Che poi nemmeno si tratta di domande: sono ricordi, viaggi nel tempo, immagini che si rincorrono, momenti che non si possono dimenticare. «Qualche giorno fa Guardiola ha parlato benissimo di me. Mi sono commosso. Per me Pep è come un figlio, seguo le sue partite in tv, faccio il tifo per lui: una persona rispettosa e meravigliosa che ha segnato la mia vita e la carriera». E che gli dedicò un pensiero stupendo quattro giorni prima della finale di Champions a Roma tra il suo Barcellona e il Manchester United (2009)
«Squillò il telefono, andò a rispondere mio nipote. “Nonno, c’è Guardiola al telefono”. Io sbuffo, prendo la cornetta: “Pronto, chi è?”. E lui: “Mister, sono Pep”. “Sì, e io sono Garibaldi”. I miei amici di Ascoli mi fanno spesso degli scherzi, pensavo fossero loro. “No, mister, sono davvero Pep. Volevo invitarla alla finale”. “Pep, ma tu tra quattro giorni giochi la finale di Champions e pensi a me?”. “Sì, mister: penso a lei e la voglio in tribuna”. Ci andai. E lui vinse». A squillare fu il telefono di casa perché Mazzone non ha mai avuto un cellulare: quando deve mandare un messaggio a Totti o Baggio usa quello della moglie. A Natale, invece, parte la chiamata: «Anche Totti è come un figlio. Ho letto quello che ha scritto di me sul suo libro e mi sono venuti i brividi. Baggio era come Francesco: rispettoso, un grande uomo dentro e fuori dal campo. Se avessi potuto farli giocare insieme, avrei perso meno capelli. Quando li sento sono felice».
VIDEOCASSETTE - Questa è una storia di calcio e di buoni sentimenti, di valori antichi e intuizioni tattiche: «In allenamento vidi che Pirlo avrebbe potuto esaltare la sua eccelsa tecnica arretrando la posizione. Quell’intuizione ha generato buoni frutti per me e per lui che è un ragazzo fantastico». Ragazzi, per Carletto sono ancora tutti ragazzi. Pure se loro hanno superato i 40 e lui ha festeggiato gli 80 nel marzo 2017 con una grande festa in famiglia. Per celebrare il nonno, Alessio ha aperto una pagina Facebook e Instagram a suo nome: «Così può ricevere i messaggi dei tifosi che gli vogliono bene. Ho pubblicato i video-auguri di Totti, Materazzi, Bonera e tanti altri. Al nonno piace stare in compagnia. Quando siamo tutti insieme, gli leggi negli occhi la felicità. Per tanti anni vedeva la nonna solo il lunedì perché lei non lo seguiva. E’ stata dura, anche perché nella giornata libera il nonno voleva rivedere le partite che faceva registrare. Mi hanno raccontato che c’erano tante videocassette a casa».
QUELLA CORSA E LE SCUSE - Su youtube Alessio ha visto spesso la famosa corsa ai tempi del Brescia sotto la curva dell’Atalanta per rispondere agli insulti: «Mi hanno raccontato che appena rientrato nello spogliatoio nonno telefonò a casa per tranquillizzare tutti. Poco tempo fa a San Benedetto l’hanno fermato tre tifosi dell’Atalanta per scusarsi e fargli i complimenti. Che uomo, il nonno: con noi nipoti è sempre stato severo ma dolce e negli ultimi anni si è ulteriormente intenerito, ci concede qualcosa in più. Ha mandato me e la mia fidanzata Giulia a rappresentarlo all’addio di Pirlo: quella sera ho sentito racconti commoventi sul suo conto».
Alessio ha giocato nelle giovanili dell’Ascoli, ma Mazzone non è mai andato a vederlo per evitare che qualcuno pensasse a una sua spintarella. In tv, invece, Carletto guarda tutte le partite: Serie A, Premier, Serie B, basta che il pallone rotoli. «E tifa per le sue ex squadre. A volte fa qualche commento tecnico, mi dice quali sostituzioni effettuerebbe». D’altronde, anche da nonno, Mazzone resta sempre un allenatore. E l’ultima frase che ci regala è anche uno splendido ritratto di se stesso: «Io sono sereno, mi godo la vita e i nipoti. Per me allenare era una grande passione; rendere felici i tifosi era una missione. Ho dato tutto me stesso, è stata una bellissima avventura».
ORIGINALE Amedeo Carboni era un terzino della Roma che amava sganciarsi. In una partita del 1994-95 lo fece troppe volte e Mazzone sbottò: "Amede’, quante partite hai fatto?". "350, mister". "E quanti gol ?". "4, mister". "E allora ‘ndo caz... vai!!!".
(...)
“VUOI ESSERE IL MIGLIOR AMICO MIO? GIOCA BENE” – LE CHICCHE DI CARLETTO MAZZONE NEL DOCU-FILM “COME UN PADRE” 
Francesco Persili per Dagospia – 07-11-2022
"Questo è il mio allenatore? Ma è matto?". Guardiola non credette ai suoi occhi quando vide Carletto Mazzone correre sotto la curva dei tifosi dell’Atalanta dopo il 3-3 del Brescia. All’allora direttore sportivo delle Rondinelle, Gianluca Nani, seduto in tribuna accanto a lui, l’attuale tecnico del Manchester City disse: “Ma le partite in Italia sono tutte così?”.
Si ride e ci si commuove con il docu-film su Prime Video di Alessio Di Cosimo, “Come un padre”, che racconta vita, carriera, incazzature e battute del “Sor Magara”, al secolo Carlo Mazzone. “La corsa sotto la curva dell’Atalanta? Erano 20 anni che non facevo uno scatto del genere, sono arrivato con il cuore in gola. Le provocazioni erano tante. Mi è stata toccata mia madre e la mia città…”
Guardiola, a ripensare agli anni di Brescia con lui, Pirlo, Roberto Baggio, pennella: “Fu una lezione d’umiltà, che nella vita serve tanto. A Brescia si vinceva poco, ma quando si vinceva si godeva veramente". Calcio dai piedi buoni e valori umani. Le magie del “Divin Codino” e il premio salvezza devoluto al figlio di Vittorio Mero scomparso in un incidente stradale.
Nella tutela e valorizzazione del talento calcistico Mazzone resta un punto di riferimento. Ha accompagnato l’esplosione di Totti (“Sapeva come gestirmi, se ci fosse stato lui, ancora sarei in campo”), reinventato Pirlo centrale davanti alla difesa, rilanciato Baggio e Signori, che ricorda quando si presentò negli spogliatoi del Bologna: “Ahò, 24 teste non riesco a capirle, famo che voi cercate de capì la mia”.
Dopo la prima rete di Beppe gol in maglia rossoblù alla Roma, gli mormorò: “Per la prima volta so’ contento che un laziale fa un gol contro la Roma”. Il fedelissimo Enrico Nicolini: “Ogni anno Mazzone ha vinto lo scudetto dell’onestà”. Su di lui nemmeno una nuvola, un’ombra, un sospetto quando la serie A fu attraversata dallo scandalo scommesse: “Amava ripetere: ‘Posso dire di tutto a tutti ma non tutti possono dire di tutto a me”. Nel finale avvelenato della stagione 99-00, la vittoria del suo Perugia all’ultima giornata contro la Juve consegnò lo scudetto alla Lazio. Lui gonfiò il petto e piazzò la stoccatina: “C’è voluto un romanista per far vincere un campionato alla Lazio”.
“Difensore scivoloso, difensore pericoloso”, Marco Materazzi ricorda i moniti di Carletto e vede delle analogie tra il “Sor Magara” e Mourinho: “Entrambi creano un ambiente speciale in cui tutti sono pronti a buttarsi nel fuoco”. Il segreto per andare d’accordo con lui? “Vuoi essere il miglior amico mio? Gioca bene”.
Cappioli demolisce il luogo comune di Mazzone catenacciaro: “Ma che difensivista, al Cagliari attaccavamo come matti”. Nell’ultimo anno di Roma 3-4-3, e via andare. Solo un gol di Vavra ai tempi supplementari della partita di ritorno con lo Slavia Praga gli negò la semifinale di Coppa Uefa. Prima dell’addio alla sua Roma, si avvicinò negli spogliatoi a Di Biagio e gli sussurrò: “Ahò, non avemo vinto niente ma ammazza le risate che se semo fatti…”
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facebooknotes57 · 10 months
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10 de Agosto de 1912: Nasce o escritor brasileiro Jorge Amado, autor de "Gabriela Cravo e Canela", "Dona Flor e seus Dois Maridos".
Jorge Amado nasceu a 10 de Agosto de 1912, na fazenda Auricídia, no distrito de Ferradas, município de Itabuna, sul do Estado da Bahia. Filho do fazendeiro de cacau João Amado de Faria e de Eulália Leal Amado.
Com um ano de idade, foi para Ilhéus, onde passou a infância. Fez os estudos secundários no Colégio António Vieira e no Ginásio Ipiranga, em Salvador. Neste período, começou a trabalhar em jornais e a participar da vida literária, sendo um dos fundadores da Academia dos Rebeldes.
Publicou o seu primeiro romance, O país do carnaval, em 1931. Casou-se em 1933, com Matilde Garcia Rosa, com quem teve uma filha, Lila. Nesse ano publicou seu segundo romance, Cacau.
Formou-se pela Faculdade Nacional de Direito, no Rio de Janeiro, em 1935. Militante comunista, foi obrigado a exilar-se na Argentina e no Uruguai entre 1941 e 1942, período em que fez longa viagem pela América Latina. Ao voltar, em 1944, separou-se de Matilde Garcia Rosa.
Em 1945, foi eleito membro da Assembleia Nacional Constituinte, na legenda do Partido Comunista Brasileiro (PCB), tendo sido o deputado federal mais votado do Estado de São Paulo. Jorge Amado foi o autor da lei, ainda hoje em vigor, que assegura o direito à liberdade de culto religioso. Nesse mesmo ano, casou-se com Zélia Gattai.
Em 1947, ano do nascimento de João Jorge, primeiro filho do casal, o PCB foi foi declarado ilegal e os seus membros perseguidos e presos. Jorge Amado teve que se exilar com a família em França, onde ficou até 1950, quando foi expulso. Entre 1950 e 1952, viveu em Praga, onde nasceu a sua filha Paloma.
De volta ao Brasil, Jorge Amado afastou-se, em 1955, da militância política, sem, no entanto, deixar os quadros do Partido Comunista. Dedicou-se, a partir de então, inteiramente à literatura. Foi eleito, a 6 de Abril de 1961, para a cadeira de número 23, da Academia Brasileira de Letras, que tem por patrono José de Alencar e por primeiro ocupante Machado de Assis.
A obra literária de Jorge Amado conheceu inúmeras adaptações para cinema, teatro e televisão, além de ter sido tema de escolas de samba em várias partes do Brasil. Os seus livros foram traduzidos para 49 idiomas, existindo também exemplares em braile e em formato de audiolivro.
Jorge Amado morreu em Salvador, no dia 6 de Agosto de 2001. Foi cremado conforme o seu desejo, e as cinzas foram enterradas no jardim da sua residência na Rua Alagoinhas, no dia em que completaria 89 anos.
A obra de Jorge Amado mereceu diversos prémios nacionais e internacionais, entre os quais destacam-se: Estaline da Paz (União Soviética, 1951), Latinidade (França, 1971), Nonino (Itália, 1982), Dimitrov (Bulgária, 1989), Pablo Neruda (Rússia, 1989), Etruria de Literatura (Itália, 1989), Cino Del Duca (França, 1990), Mediterrâneo (Itália, 1990), Vitaliano Brancatti (Itália, 1995), Luis de Camões (Brasil, Portugal, 1995), Jabuti (Brasil, 1959, 1995) e Ministério da Cultura (Brasil, 1997).
Recebeu títulos de Comendador e de Grande Oficial, nas ordens da Venezuela, França, Espanha, Portugal, Chile e Argentina; além de ter sido feito Doutor Honoris Causa em 10 universidades, no Brasil, na Itália, na França, em Portugal e em Israel. O título de Doutor pela Sorbonne, na França, foi o último que recebeu pessoalmente, em 1998, na sua última viagem a Paris, quando já estava doente.Jorge Amado orgulhava-se do título de Obá, posto civil que exercia no Ilê Axé Opô Afonjá, na Bahia.
Fonte: Fundação Casa Jorge Amado
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tuttofotosport · 1 year
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royumijapon · 2 years
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Haruki Murakami Premio Cino del Duca pero aun NO el Nobel
El reconocido escritor japonés Haruki Murakami fue galardonado con el Premio Cino del Duca, en Francia, aunque nuevamente no le han otorgado el Premio Nobel a la literatura. #japon #noticias #opinion
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sportpeople · 2 years
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Ascoli-Modena: Reno Filippini sempre nel cuore
Ascoli-Modena: Reno Filippini sempre nel cuore
Lo stadio “Cino e Lillo Del Duca” di Ascoli ospita questa gara fra i bianconeri padroni di casa e il Modena. Se i marchigiani sono ormai fra le compagini più navigate della categoria e dopo aver imposto lo stop al Benevento a domicilio, cercheranno di dare maggior slancio ad un campionato sin qui sì tranquillo ma non di certo esaltante, diversa è la questione per il Modena. Gli emiliani infatti,…
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giornalepop · 6 years
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IL GIORNO DEI RAGAZZI, FUMETTI IN UN QUOTIDIANO
IL GIORNO DEI RAGAZZI, FUMETTI IN UN QUOTIDIANO
Il Giorno dei Ragazzi, pubblicato ogni giovedì dal 1956 al 1968 dal quotidiano Il Giorno, è stato sicuramente il migliore dei supplementi settimanali dei quotidiani italiani. Peraltro, la tradizione degli inserti di fumetti esiste praticamente solo negli Stati Uniti, dove escono la domenica dalla fine dell’Ottocento: anzi, il fumetto è nato proprio in quelle pagine.
Inoltre, in una pagina interna…
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amsaklapper-blog · 7 years
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Les Amazones du Grand Chaco
Pulp cover. Magazine “Lui” # 13 [03/02/1960]. A Cino Del Duca weekly publication.
source:amsaklapper’s collection
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already-14 · 2 years
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Christine Jean
Suminagashi. Encre de Chine sur papier Vietnamien 42 x 32 cm - 2020
Par l'encre, je suis entrée dans l’univers extrême-oriental. Dissolution, dispersion, évaporation, coagulation, voici les phénomènes de l'encre entre laisser agir et maîtrise. Entre écrire et peindre il n'existe pas de rupture. Le suminagashi – encre flottant sur l'eau en mouvement – technique japonaise datant du XIIe siècle, consiste à poser délicatement une feuille de papier à la surface de l’eau pour recueillir l’empreinte des formes de l’encre : un instant capté. Les premières émotions esthétiques de Christine Jean sont liées au Havre, ville moderne et minérale, posée au seuil du monde, immergée dans les mouvements lumineux du ciel et de la mer. La rencontre de l’angle droit et du fluide, du solide et de l’instable, du permanent et du fugitif ont aiguisé sa vision : lointain et proche, microcosme et macrocosme, brusques ruptures, rythmes et variations de lumière, transformation constante… Avec le temps, ses multiples recherches l’ont incitée à utiliser des matériaux hétérogènes et à accueillir ainsi le hasard, ouvrant une forme en devenir. Au travers de l’expérience de la matière, la peinture d’abord, mais aussi la photographie, le cuivre, l’acide, l’encre, elle établit un parallèle entre les processus de la nature et ceux à l’œuvre dans la pratique picturale.
En 1980, diplômée de l’école des Beaux-arts du Havre, elle s’installe à Paris. Au Salon de la jeune peinture en 1984, le FNAC acquiert un de ses dessins. Elle participe à plusieurs expositions collectives : Germinations (Kassel, Breda, Créteil),  Paris-Hanoi-Saigon au Pavillon des arts à Paris, Quoi peindre donc ? à la Fondation Ecureuil à Toulouse… En 1991 commence une longue collaboration avec la galerie Area-Paris qui lui consacrera trois livres : Le fil du corps (1999), Ciel et eau (2006), A l’envers (2009) et plusieurs expositions personnelles. (Nuit et jour, L’eau d’en haut, Chambre d’écho…). En 1994, lors d'un long séjour au Vietnam elle s'initie à la laque et réalise trois expositions Mai Mai, espace NK, Novembre à l’association des Beaux-Arts de Ho Chi Minh ville et à la Galerie Fleuve Rouge à Hanoi. L'année suivante elle propose à l’Espace Paul Ricard-Paris Correspondances vietnamiennes avec des œuvres d'artistes rencontrés au Vietnam. En 2006 invitée en résidence au musée de l’Abbaye de Saint-Riquier, elle présente L’eau d’en haut, un ensemble de peintures, carnets et céramiques sur la relation ciel/eau en baie de Somme. Elle a exposé en France (Galerie Exit art contemporain, Collection de la Praye, Galerie Duboys…) mais aussi au Centre culturel français de Libreville, à l’Institut français de Hanoi, aux Pays-Bas avec le collectif De-passages, à Stockholm, à Bielefeld et Essen, au Musée de l’électricité de Lisbonne, en Chine (Beijing, China National Fine Art Museum, Shenzhen Guangshangyue Museum, ChongQing Fine Art Museum), en Allemagne lors de la résidence ArToll-Kunstlabor, LVR-Klinik Bedburg-Hau. En 2018, elle a reçu le Prix de la Fondation Simone et Cino Del Duca à l’Institut de France pour l’ensemble de son œuvre.
www.christine-jean.net
plateforme-paris.com
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lamilanomagazine · 10 months
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Lutto nel mondo del calcio, è morto a 86 anni Carlo Mazzone
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Lutto nel mondo del calcio, è morto a 86 anni Carlo Mazzone. Il calcio piange la scomparsa di Carlo Mazzone. L'ex allenatore di Ascoli, Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Pescara, Cagliari, Roma, Napoli, Bologna, Perugia e Brescia (dove ebbe modo di allenare il "Divin Codino" Roberto Baggio, valorizzandolo nella parte finale della sua immensa carriera) aveva 86 anni.  Conosciuto come "Sor Carletto" o "Sor Magara", Carletto Mazzone è il detentore di record di panchine in Serie A: 792 ufficiali, 797 considerando i cinque spareggi. Nel 2006 ha smesso di allenare sulla panchina del Livorno. Nato a Roma, tifoso romanista e in seguito calciatore e allenatore del club giallorosso, era stato il mentore di Pep Guardiola, che l'aveva avuto come tecnico nel Brescia, squadra in cui l'attuale tecnico del Manchester City militava. Nel 2019 gli è stata intitolata la nuova tribuna Est dello Stadio Cino e Lillo Del Duca di Ascoli Piceno, e nello stesso anno è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano. Le cause della morte non sono ancora state rese note, del mitico Carlo Mazzone si ricorderà soprattutto la corsa "impazzita" sotto la curva dell'Atalanta dopo il pareggio del suo Brescia. Oggi il mondo del calcio si stringe intorno a lui e alla sua famiglia e probabilmente verrà rispettato un minuto di silenzio in tutti i campi di Serie A.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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levysoft · 4 years
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Un grido di battaglia (o grido dell'arme) è una frase o una parola comune agli appartenenti a un esercito o a un'unità minore. Il grido può servire come elemento di riconoscimento per i capi militari o per le stesse unità per distinguere le une dalle altre, ma esso serve soprattutto ai soldati per motivarsi prima del combattimento e spingersi di là dai loro limiti.
I gridi sono frequentemente riportati sugli stemmi delle unità che li impiegano e in questo caso sono scritti su listelli svolazzanti posti al di sopra dello scudo o dell'elmo che lo timbra.
A chi la vittoria? A noi! oppure abbreviato "A noi!" È stato il segnale di attacco degli Arditi nella Prima guerra mondiale contro le prime linee nemiche. Urlato in contrapposizione al grido "Avanti Savoia" in uso nell'Esercito Regio fino a quel momento. Venne ripreso poi dal regime fascista.
Alalà per gli Ateniesi nelle guerre persiane e in quella del Peloponneso.
Signa inferre! (Portare avanti le insegne!) per le legioni di Roma.
Ambrones per gli Ambroni nella battaglia delle Aquae Sextiae (secondo Plutarco).
Amit! (Uccidi!) per i musulmani nella battaglia di Badr.
Aragó! e Sant Jordi! (Aragona e San Giorgio) per i Catalani e gli Aragonesi.
Avanti Sardegna! per i fanti della Brigata Sassari durante la Prima guerra mondiale.
Banzai! (letteralmente Diecimila anni!) per i soldati dell'esercito imperiale giapponese durante la Seconda guerra mondiale.
Boo-Ya! per il 75º reggimento rangers dell'esercito degli Stati Uniti d'America.
Bourgogne! per gli eserciti del duca di Borgogna del XV secolo.
Caelum denique! (Infine, il cielo) per i crociati.
Desperta ferro! per gli Almogaveri catalani durante la Reconquista; oggi è utilizzato dai paracadutisti spagnoli.
Deus vult (Dio lo vuole) per i crociati e i cavalieri del Santo Sepolcro.
Dex Aie! (Dio ci aiuti) per i Normanni alla battaglia di Hastings; questo grido fu ripreso dalla Royal Guernsey Light Infantry durante la Prima guerra mondiale.
Eja Eja Alalà! per la conquista di Fiume da parte di D'Annunzio.
Fino alla morte! per i pirati prima degli assalti nei mari durante il XVII e il XVIII secolo.
Folgore! per i paracadutisti italiani, dal nome della Divisione che inquadrò i reparti paracadutisti durante la Seconda Guerra Mondiale, poi ricostituita come Brigata paracadutisti "Folgore" nel dopoguerra.
Geronimo! per i paracadutisti degli Stati Uniti d'America.
Ghere ghere ghez! per le compagnie aeree italiane, nato nel 1921 dal primo reggimento Spinotti.
Guyenne! Saint Georges! per i Guasconi schierati con gli Inglesi nella guerra dei cent'anni.
Heb Hep Hierusalem attribuito ad alcune unità romane dopo la distruzione di Gerusalemme.
Hey-Ah! citato in numerose occasioni nella Bibbia.
Hooah! per i fanti dell'esercito degli Stati Uniti d'America.
Hooka Hey! per i Sioux Lakota di Cavallo Pazzo e più in generale per i Sioux dopo la sua morte.
Hoorah! per i Marines degli Stati Uniti d'America.
Hooyah! per i Navy SEAL degli Stati Uniti d'America.
Hrr na ně! (A loro) per gli ussiti durante le guerre ussite.
Huj, Huj, Hajrá! (Più presto, più presto) per i conquistatori ungheresi.
Huzzah! Huzzah! Huzzah! (etimo incerto) per i fanti inglesi nel XVII e XVIII secolo.
На Нож! pronuncia Na Nozh! (Alla baionetta) per l'esercito bulgaro fin dalle guerre balcaniche e utilizzato ancora oggi.
За Сталина идём вперёд! (in nome di Stalin andiamo avanti) seguito da prolungati hurra!, per i soldati dell'Armata rossa nella Seconda guerra mondiale.
Helis Helis Arborea Arboreaǃ (etimo incerto) per le armate sarde del Giudicato di Arborea.
Largo Savoia! per il Regio Corpo Truppe Coloniali del Regno d'Italia.
Lepanto! per il Corpo Militare Speciale Ausiliario dell'Esercito Italiano dell'Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Marzocco! per la cavalleria di Parte Guelfa di Firenze nelle battaglie dal XIII secolo e per tutta l'epoca del Granducato di Toscana.
Mon Dieu grido personale del principe Eugenio di Savoia prima di lanciarsi nella mischia della battaglia.
Montjoie! Saint-Denis! per gli eserciti dei re di Francia fino a tutto il XVI secolo, dal nome del santo patrono di Francia.
Nembo! per i paracadutisti italiani, dal nome della Divisione Nembo che inquadrò i reparti paracadutisti durante la Seconda Guerra Mondiale, poi ricostituita come Reggimento e in seguito Battaglione fanteria meccanizzata Nembo fino al 1991.
Nobiscum Deus (Dio è con noi) per il tardo impero romano e quello bizantino.
Non-Lèi! per i cavalieri occitani che avevano partecipato alla difesa dei catari durante la Crociata contro gli albigesi (1209-1244).
Olicrosse! e Godamite! (Holy Cross e God Almighty) per la guardia sassone nella battaglia di Hastings.
Parvati Pateyah Har Har Mahadev (Vittoria al dio supremo (Šiva), signore di Parvati in sanscrito) per gli Indiani del Medio Evo in combattimento contro invasori stranieri e per gli hindu Maratha nelle guerre contro i Moghul musulmani.
Pastrengo!, per il 4º Reggimento carabinieri a cavallo.
Pe Zena e Pe San Zorzo!(Per Genova e San Giorgio) per la flotta genovese attiva nel Mediterraneo sin dall'Alto Medioevo
Portugal e São Jorge! (Portogallo e San Giorgio) per gli eserciti portoghesi dopo il XIV secolo; in precedenza i Portoghesi usavano il motto spagnolo Santiago!.
Prény! Prény! per gli eserciti del duca di Lorena.
Remember Fort Alamo! per i ribelli texani in ricordo dell'omonima battaglia.
Saint George! per gli eserciti medievali del re d'Inghilterra Fair Saint George! (Bel San Giorgio!) nel XV secolo.
San Marco! per il reggimento Lagunari "Serenissima".
Santiago! e Santiago y cierra, España! per i cristiani spagnoli durante la Reconquista.
Santiago! Castilla! per gli eserciti del re di Castiglia nel basso Medio Evo.
Scala! Scala! per le truppe dei signori di Verona, i della Scala.
Savoia! o Avanti Savoia, per le truppe del Regno di Sardegna e del Regno d'Italia.
Semper fi! (Semper Fidelis = Sempre fedele) e Oorah! per i marines degli Stati Uniti d'America.
Sempre e ovunque, Settimo! 7º Reggimento (già Battaglione) Carabinieri "Trentino-Alto Adige"
Sha! Sha! Sha! (Uccidi! Uccidi! Uccidi!) per i ribelli nella Ribellione dei Boxer (1900-1901) e per i soldati e gli appartenenti alla resistenza cinese durante la Seconda guerra cino-giapponese (1937-1945) e la Seconda guerra mondiale.
Sieg Heil! (Saluto alla vittoria!) o Für das Vaterland! (Per la Patria!) per i Nazisti durante la seconda guerra mondiale o prima di essa.
¡Tierra y Libertad! (Terra e libertà!) per i rivoluzionari messicani di Emiliano Zapata.
Tora, tora, tora! letteralmente Tigre, tigre, tigre! per i piloti e i kamikaze giapponesi durante la Seconda guerra mondiale.
Tohu! per i giocatori di rugby māori.
Ut! Ut! Ut! (Out! Out! Out!) per le truppe di Aroldo II nella battaglia di Hastings.
Viva San Marco! per l'esercito della Repubblica di Venezia.
Volòire! per gli artiglieri del Reggimento Artiglieria a Cavallo (Batterie a Cavallo) dal 1946 (si pronuncia come si legge, non alla francese!).
Gott mit uns nato dai cavalieri teutonici, dopo la sconfitta di questi passò alle armate protestanti di Prussia fino alla Germania imperiale.
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siirdefterii · 5 years
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14 Ekim 1982 tarihinde Uluslararası Cino Del Duca ödül töreninde “İnsanın gücüne inanıyorum, sözün gücüne de bundan dolayı inanıyorum. Edebiyatımı bu gücün üstüne kurmaya çalıştım. Söz insanın kendisidir. İsterdim ki benim de yaptığım edebiyat bir sevinç, insanlığa bir aydınlık türküsü olsun. En acıda, işkencede bile ben insanın yaşama sonsuz bağlılığını, minnettarlığını gördüm. Söz adamı olmamdan mutluluk duydum.”
“Dağlar, insanlar ve hatta ölüm bile yorulduysa, şimdi en güzel şiir, barıştır.”
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tuttofotosport · 1 year
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