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#Alfonsina Strada
luigiviazzo · 1 year
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Alfonsina Strada una donna al Giro d'Italia ma attenzione non stiamo parlando del Giro Femminile, che va in scena dal 1988 e che annovera nel suo albo d'oro cicliste tra le quali Maria Canins e Fabiana Luperini (tanto per fare qualche nome) ma...
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divulgatoriseriali · 9 months
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Alfonsina strada e la bici: un'icona senza tempo
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smokingago · 1 year
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Mi sfugge dalle dita la carezza senza motivo,
mi sfugge dalle dita. Nel vento, quando passa,
la carezza che vaga senza destino o meta,
la carezza perduta, chi la raccoglierà?
Stasera potrei amare con pietà infinita,
potrei amare il primo che incontrerò per strada.
Nessuno passa. Immoti, soli, i sentieri fioriti.
La carezza perduta qui attorno vagherà.
Viandante, se ti baciano sugli occhi questa notte,
se i rami son trascorsi da un docile sospirare,
se ti preme le dita una piccola mano,
che ti afferra e ti lascia, ti prende e se ne va,
se mano non vedrai, né la bocca che bacia,
ed è l’aria che tesse l’illusorio baciare,
oh viandante che come il cielo hai gli occhi
me confusa nel vento saprai rintracciare?
Alfonsina Storni
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lamilanomagazine · 2 months
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Giro d'Italia Women 2024. Assessore Mazzali, "Occasione turistica, ma non solo: 'maglia rosa' simbolo di coraggio"
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Giro d'Italia Women 2024. Assessore Mazzali, "Occasione turistica, ma non solo: 'maglia rosa' simbolo di coraggio". In occasione dell'8 marzo, giornata Internazionale della Donna, l'assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda Barbara Mazzali ha partecipato questa mattina a due iniziative. In occasione della prima, è intervenuta in diretta sull'emittente radiofonica RTL 102.5, che ieri ha affidato la conduzione di tutti i programmi e i notiziari, dalle 6 alle 18, esclusivamente alle sue voci femminili. Successivamente Mazzali ha partecipato alla presentazione della Maglia Rosa del 'Giro d'Italia Women 2024'. "La Maglia Rosa nel 'Giro Donne' - ha affermato Mazzali - è molto più di un semplice capo di abbigliamento che premia il vincitore di una storica manifestazione sportiva, è un simbolo di passione e perseveranza che, anche oggi 8 marzo, Festa della Donna, ispira tante cicliste agonistiche e persone comuni". "Il 7 luglio si partirà da Brescia, città di grande bellezza - ha spiegato - per poi passare nelle splendide località del Mantovano, alcune anche patrimonio Unesco, Sabbioneta e Volta Mantovana". "Il Giro d'Italia femminile - ha sottolineato - va oltre l'iconico evento sportivo: dall'epoca di Alfonsina Strada, prima donna a correre il Giro d'Italia negli anni Venti, rappresenta anche il palcoscenico in cui le donne dimostrano, se mai ce ne fosse bisogno, che, con la loro capacità e determinazione, vincono nello sport così come nella vita". "La 'Maglia Rosa' - ha rimarcato Mazzali - è il simbolo di quella passione e di quel coraggio che ogni donna porta dentro di sé. Spero, quindi, che guardando le atlete del 'Giro Women' sfrecciare tra piazze storiche e monumenti delle nostre città lombarde, tante donne in difficoltà siano invitate a pensare 'Posso farcela'". Il percorso, si parte da Brescia - Giunto alla trentacinquesima edizione, la prima organizzata da RCS Sport, il Giro d'Italia Women 2024 è il più prestigioso appuntamento internazionale delle competizioni ciclistiche femminili e si disputerà dal 7 al 14 luglio, con partenza da Brescia e arrivo a L'Aquila.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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agrpress-blog · 3 months
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E’ partito nel week end da Cortina “Donne e Sport” l’incontro organizzato e voluto da Soroptimist International Italia da sempre al fianco dei diritti del mondo femminile stavolta in ambito sportivo. Con un parterre de roi dedicato all’universo sportivo declinato in rosa e non solo è partita da Cortina D’Ampezzo, perla delle Dolomiti e crocevia olimpico, la prima tappa di un viaggio soroptimista che attraverserà tutta Italia fino ad arrivare a Milano nel 2025 alla vigilia dell’appuntamento olimpionico del 2026 con la Milano Cortina. “Attraverso i 163 club italiani e le oltre 5000 socie ci impegneremo a promuovere la sottoscrizione della “Carta etica per lo Sport Femminile” presso le Amministrazioni invitandole ad adottare e sviluppare politiche e azioni di valorizzazione della pratica sportiva”. Sono le parole della Presidente di Soroptimist International Italia Adriana Macchi che ha salutato gli intervenuti all’appuntamento cortinese entrando nel merito degli intenti: “Azioni che accompagneremo con un profondo lavoro di sensibilizzazione e informazione sul fronte dei diritti, del divario salariale, all’accesso alle posizioni apicali, del linguaggio e dei media grazie alle collaborazioni che abbiamo avviato con Assist, 100 donne contro gli stereotipi per lo sport e Toponomastica femminile. Non mancheranno il sostegno alle attività sportive femminili, attenzione all’educazione sportiva e azioni di prevenzione della violenza di genere nello sport con il progetto “Sentinelle nelle professioni”. La Presidente Adriana Macchi ha inaugurato il biennio di intenti di Donne e Sport con una tavola rotonda dove dai diritti allo sport si è parlato anche dell’impegno delle istituzioni nell’ambito sportivo femminile, in una giornata dove l’attenzione si è focalizzata anche sul ruolo dei media. Il Global Media Monitoring Project 2020, a livello globale, come ha sottolineato Monia Azzalini responsabile Media e Genere dell’Osservatorio di Pavia, indica che lo sport è il 5° argomento più frequente, ma la percentuale di notizie che riguardano le donne è irrisoria: solo il 4%, che precipita al 3% nel nostro paese. Una lunga strada da fare dunque sul versante parità e sport ma un primo tassello è stato già messo a segno da questo interessante incontro cortinese. Il viaggio continua, prossima tappa targata Donne e Sport l’8 marzo 2024 con l’emissione da parte di Poste Italiane, su richiesta del Soroptimist di un francobollo commemorativo dedicato ad Alfonsina Strada. Il 2024 è infatti il Centenario della 12° edizione del Giro d’Italia partito da Milano nel 1924, in cui Alfonsina Strada, è stata la prima e unica donna nella storia del Giro ad avere gareggiato con i colleghi maschi.
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gaiaitaliacom · 1 year
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shethirtysix · 1 year
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Throwback to Bicycle Film Festival 2016 in Amsterdam where Flora found that Alfonsina Strada book in a little bike shop, watched womxn* documentary row and met some of our heroes 👩🏽‍🎤 This weekend it’s happening again in the european bicycle capital and we can’t miss it! So stoked about the expanded programm🍿 📺 Who is in?? HMU 🤙 #bicyclefilmfestival2022 #amsterdam #she36 #35mm #bikemovies (at Amsterdam, Netherlands) https://www.instagram.com/p/ClnqUjEM0NT/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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amalgamar · 5 years
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soprabito · 3 years
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Post ispirato allo sport ma che parla di pregiudizi e luoghi comuni
Post ispirato allo sport ma che parla di pregiudizi e luoghi comuni
C’è un account che seguo e mi piace tantissimo e mi ispira spesso, ed è Labodif (Istituto di ricerca e formazione specializzato nello studio delle differenze, a partire da quella tra uomini e donne). Spesso condivido i loro post, perché raccontano delle storie interessanti e mai scontate. Anche quando raccontano storie conosciute, lo fanno sempre in un modo che fa pensare, e che…
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Silva Gottardi e Linda Ronzoni hanno percorso 3700 chilometri per omaggiare la prima, grande ciclista, Alfonsina Strada che partecipò al Giro d'Italia nel 1924. Ne è nato un libro--->
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divulgatoriseriali · 1 month
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Sante Pollastro e Costante Girardengo: Il bandito e il campione
Sante Pollastro e Costante Girardengo nacquero entrambi a Novi Ligure. Il primo era un bandito, il secondo un abile ciclista su strada e un ottimo pistard. L’amicizia tra i due fu molto discussa all’epoca; entrambi provenivano da famiglie povere e avevano la stessa passione per la bicicletta. Continue reading Sante Pollastro e Costante Girardengo: Il bandito e il campione
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caras-art · 6 years
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lamilanomagazine · 8 months
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Padova: una consultazione pubblica per l'intitolazione dell'area "ex Valli" all'Arcella.
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Padova: una consultazione pubblica per l'intitolazione dell'area "ex Valli" all'Arcella. Sabato 7 ottobre, per tutta la giornata, si svolgerà una grande festa con le associazioni attive all'Arcella e con gli abitanti del Quartiere per inaugurare la grande area verde realizzata nell'ex area Valli. La giornata, di cui la scorsa settimana è stato annunciato l'articolato programma, sarà anche occasione per definire il nuovo nome dell'area. Per deciderlo è stata organizzata una consultazione aperta a tutti i cittadini, in collaborazione con la Commissione Toponomastica che per la prima volta ha scelto di adottare questa modalità. Sarà possibile per tutti indicare la propria preferenza sul sito di Padovanet (https://www.padovanet.it/node/82638) da oggi fino a sabato, e nella sede della Consulta di Quartiere all'Ex Marchesi per tutta la giornata di sabato. Alle 21.00 verrà chiusa la consultazione e la somma delle preferenze espresse online, sommate a quelle espresse durante la festa, darà il risultato del nome vincente, che verrà annunciato la sera stessa. Le tre opzioni per il nome dell'ex area Valli proposte sono: • Limenella, è un nome geografico storico, in quanto nella zona del parco scorreva un corso d'acqua denominato "la Limenella viva". A fine '700 l'area a Nord di Padova era caratterizzata da una serie di fossati e piccoli corsi d'acqua e nell'attuale area ex Valli scorreva "la Limenella viva" che verso est attraversava l'antica via Aurelia, mentre verso ovest si perdeva in diversi piccoli alvei o fossati. Della idrografia della zona non è rimasta attualmente alcuna traccia; • Alfonsina Strada, è stata la prima donna appassionata di ciclismo a competere in gare professionali di ciclismo come il Giro d'Italia e il Giro di Lombardia. Nel 1911 stabilì il record mondiale di velocità raggiungendo i 37,192 km/h. Fu di particolare rilievo la sua partecipazione nel 1924 al primo Giro d'Italia e la sua iscrizione alla gara suscitò diverse polemiche sulla stampa. In poco tempo, però, Alfonsina divenne famosissima: al suo arrivo al traguardo era attesa da centinaia di persona con fiori, donazioni in denaro, bande musicali ed espressioni di incoraggiamento. Negli anni successivi le fu impedito di partecipare ancora al Giro, ma vinse altre 36 corse, gareggiando anche contro colleghi maschi e conquistandosi la stima di molti campioni del ciclismo dell'epoca, tra cui Girardengo; • Franca Ongaro Basaglia, è stata una intellettuale, una scrittrice e una persona che ha partecipato, lavorando sul campo in posizioni di grande rilievo pubblico, al cambiamento e all'umanizzazione della medicina sociale, in particolare della psichiatria e della salute mentale. È stata una figura preminente nei movimenti di riforma del welfare e della sanità sorti alla fine degli anni '60. Ha scritto molti testi con il marito Franco Basaglia e si è impegnata con lui nella riforma psichiatrica. Ha continuato per molti anni, anche dopo la morte del marito, a lavorare per la liberazione delle persone con disagio psichico, con un'attenzione particolare al valore di tutte le differenze, a cominciare dai bambini. È stata un modello di autonomia e assertività per la sua generazione e per quelle più giovani. La sua intuizione dell'importanza dei Centri contro la violenza sulle donne è stata molto anticipatrice. Alla presentazione della consultazione alla stampa hanno partecipato Franca Bimbi, Michelangelo Munarini e Cristina Marcon, che hanno illustrato il significato delle proposte presentate, già discusse dalla Commissione Toponomastica di cui sono membri. Il vicesindaco Andrea Micalizzi: "Nel contesto delle grandi trasformazioni che vivrà Padova nei prossimi anni, che ci permettono di far diventare tanti illustri "ex" luoghi con nuove funzioni e nuova centralità, dare un nome a queste aree significa parlare del loro futuro. Sabato aprirà l'area "ex Valli" con una grande festa, e sarà pronta per la sua nuova vita. Dare un nome non è solo una mera formalità, bensì un atto simbolico perché i nomi creano un senso di appartenenza. Abbiamo voluto coinvolgere la cittadinanza nella scelta, nel rispetto delle prerogative della Commissione Toponomastica che ha indicato una rosa di tre nomi adatti ad un luogo su cui l'Arcella si è confrontata per decenni, coltivando desideri e chiedendo spazi verdi e pubblici addirittura attraverso un referendum. Sabato sarà il culmine di un percorso importante per il quartiere che possiamo definire come un fatto storico; definire anche il nome per questo luogo aiuterà ad accrescere il senso di appartenenza". L'assessore Andrea Colasio: "Ringrazio la Commissione Toponomastica, per il lavoro di questi mesi nella scelta di queste proposte. Era doveroso il loro coinvolgimento e i nomi trovati sono di grandissima qualità e alto significato. Voglio evidenziare la bellezza del fatto che questo nome stia diventando una scelta corale e l'importanza del riconoscersi in un luogo attribuendogli un nome e quindi un senso. In questa scelta la Commissione ha fatto un'eccezione, spogliandosi del suo potere decisionale e lasciandolo ai cittadini, indicando però un percorso basato su alcune linee guida come la centralità di genere e l'attenzione al territorio".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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liviaserpieri · 7 years
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“Quando tornò a casa, quella notte, aveva le cosce crivellate di lividi, le caviglie gonfie e i polsi dolenti. Ma non sentiva alcun dolore. Era già altrove, stregata dalla forza che aveva scoperto di possedere. Dentro di lei, in un fondo segreto, qualcosa aveva iniziato a muoversi. Alfonsina pensò che forse anche le galline sentivano quel tramestio quando erano pronte per fare l’uovo, e allora diventavano nervose e piene d’urgenza. Entrò in casa e filò dritta in soffitta, dove non andava mai nessuno. Non aveva fame, sete, sonno. Voleva solo ripensare a quando era riuscita a trovare l’equilibrio e la bicicletta aveva iniziato a filare sotto di lei, stretta tra le gambe, salda sotto le braccia, leggera e però così forte, così potente e veloce. “
Più veloce del vento, Tommaso Percivale (Einaudi Ragazzi 2016)
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bikedweeb · 7 years
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Alfonsina Strada: The devil in a dress: The woman who raced the Giro d’Italia
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corallorosso · 3 years
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Alfonsina Strada, 130 anni fa nasceva la prima donna a correre il Giro d’Italia: “Gareggiava per pagare il manicomio del marito” “Alfonsina Strada cadde fulminata da sincope (in realtà era un infarto, ndr) mentre cercava di avviare la sua pesante moto dopo aver assistito alla Tre Valli Varesine”. Così scriveva La Stampa il 14 settembre 1959. Questa la fine di una vita iniziata il 16 marzo 1891, 130 anni fa. “La sua è una storia erculea, un simbolo di conquista e di libertà”, racconta lo scrittore per ragazzi Tommaso Percivale che ha dedicato il libro Più veloce del vento (Einaudi ragazzi) alla prima e unica donna a partecipare al Giro d’Italia: Alfonsina Strada, appunto. Nata a Castelfranco Emilia (Modena) da due braccianti analfabeti, è la seconda di dieci fratelli. E proprio “tenendo in collo i bambini che nascevano di anno in anno” – scriveva La Stampa citando la stessa Strada – diventa una donna “di costituzione fortissima”. A 10 anni, scopre la sua passione. Racconta Percivale: “Il padre compra una bicicletta molto vecchia e arrugginita dal dottore in cambio di qualche lavoretto nel suo giardino”. Ma non può darla alla figlia durante il giorno perché la usa per andare nei campi. Per questo Alfosina “la ruba per allenarsi di notte”. Il padre non vuole però che le donne vadano in bicicletta anche perché “sui giornali si scriveva che la sella era nociva per la loro salute”, spiega lo scrittore classe 1977. Allora “appende la bici nella stalla così che lei non ci arrivi”. Il primo uomo a capirla nel profondo è Luigi Strada, il suo primo marito (rimasta vedova, sposerà il ciclista emiliano Carlo Messori). “È un genio sia dal punto di vista tecnico-meccanico che dal punto di vista artistico. Lavora come cesellatore ma anche come inventore. Ha brevettato una macchina per il caffè espresso ma non è riuscito a monetizzarla”, racconta Percivale. Strada sostiene la moglie nella sua passione, ma poi “il suo carattere fragile ha la peggio e cade in depressione”. È anche per mantenerlo nel manicomio che Alfonsina decide di iscriversi al Giro d’Italia del 1924 dopo aver partecipato a due Giri di Lombardia. Il direttore e l’amministratore della Gazzetta dello Sport acconsentono alla sua richiesta. E proprio il giornale sportivo milanese la descrive così: “Nel gruppo c’è anche una vispa donnina, coi capelli tagliati alla bébé e i calzoncini corti, da cui scendono con impertinenza i lembi della camicia. Pedala con disinvoltura e allegria, tal quale un ragazzino che abbia marinata la scuola”. La ciclista taglia il traguardo in ogni tappa anche se la maggior parte delle volte con alcune ore di ritardo. È la stessa Morini, questo il suo nome da nubile, a raccontare dopo la penultima tappa (con arrivo a Fiume) al Guerin Sportivo: “I pubblici di tutta Italia (specie le donne e le madri) mi trattano con entusiasmo”. Il successo le permette di pagare le rate del manicomio del marito e il collegio dove studia una nipote (“non ha mai avuto figli”, diversamente da quanto scritto su Wikipedia, racconta Percivale). E la necessità economica è uno dei motori della sua bicicletta, come racconta rispondendo all’intervistatore del Guerin: “Sono una donna, è vero. E può darsi che non sia molto estetica e graziosa una donna che corre in bicicletta. Vede come sono ridotta? Non sono mai stata bella, ora sono… un mostro. Ma che dovevo fare? La puttana?”. Emerge così tutta la sua voglia di ribellarsi: “Ha una rabbia incanalata in modo costruttivo. Non si è lasciata andare soffrendo per l’incapacità del mondo di accettare quello che lei voleva essere”, spiega Percivale. Una rottura a cui non ha mai voluto dare una patina politica: “Voleva ‘semplicemente’ diventare una star dello sport per realizzare il suo sogno da bambina”. FRANCESCO ZECCHINI
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