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#un minimo di decoro dal pubblico no?
mistressemmedi · 3 months
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Che vergogna
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gazemoil · 5 years
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RECENSIONE: Mac Demarco - Here Comes The Cowboy (Mac’s Record Label, 2019)
Una recensione minimale per un disco altrettanto minimale, il quarto del canadese Mac Demarco, intitolato Here Comes The Cowboy. A questo punto è difficile non aver ancora sentito parlare di lui, in quanto dopo il debutto con 2 ed il successivo Salad Days è esploso nelle nicchie del pop alternativo, quello da cameretta non curante dell’alta fedeltà, ma più adulto date occasionali parentesi cantautorali, indie nei suoi atteggiamenti poco pretensiosi e vagamente dream pop, insinuandosi nelle playlist di un pubblico veramente eterogeneo. Mac Demarco è l’anti-celebrità, un personaggio che per resistere alle pressioni dei riflettori non si è mai voluto prendere sul serio, pubblicamente esilarante e goffo, nella sua lampante ordinarietà è quasi trasgressivo ed ogni sua scenetta svergognata è diventata parte dell’esperienza musicale dal vivo. Con il terzo This Old Dog, tuttavia, parlando di vicende personali e maturando musicalmente, ha aggiunto ulteriore tridimensionalità ad un personaggio che altrimenti sarebbe prima o poi diventato infelice e avrebbe smesso di fare ridere, succube della reputazione da giullare di turno ed ingiustamente non riconosciuto come colui che ha dato il via ad un vero e proprio cult, una subcultura musicale alla quale tantissimi esordienti hanno cercato di attenersi. Sebbene non si sia mai reinventato tra un disco ed un altro, c’è sempre stato un chiaro senso di crescita e sperimentazione, che si sia trattato di barattare strimpellate indie rock da slacker per melodie jangle pop o sincere canzoni d’amore. Here Comes The Cowboy è il primo disco nella sua discografia che pecca di ogni esplicita evoluzione, oserei a dire, tenda anzi ad un’involuzione. 
L’anno scorso, a seguito di attriti con l’etichetta discografica storica, la Captured Tracks, ha fondato la sua personale Mac’s Record Label, preannunciando implicitamente una svolta veramente libera da aspettative, pressioni ed obblighi contrattuali nei confronti dei quali aveva iniziato a manifestare una celata insofferenza col disco precedente. Non è un caso, infatti, che This Old Dog sia stato il primo in cui Demarco non si è mosso lungo la linea marcatamente tratteggiata del “ragazzone sempliciotto e buffo”, spiegandoci che ormai si sentiva un pò troppo cresciuto per continuare a sostenere uno stile di vita logorante come faceva qualche anno fa, accorgendosi che un’abitudine imparata per aggirare la paura del palco si era trasformata in un vizio che gli ricordava la sgradevole somiglianza col padre. Dunque, diventato artista indipendente a tutti gli effetti, sembrava arrivato il momento in cui Noi, in quanto pubblico, avremo sentito il disco che aveva atteso di fare da tempo e difeso a costo di rinunciare alla spinta di un’etichetta. Potenzialmente poteva sembrare così, data la premessa del primo singolo Nobody, una ballad gentile che ha trovato la sua forza nel testo ben scritto che parla di come Demarco si senta una “creatura” perché il suo status da personaggio famoso lo ha disumanizzato,  nella sottigliezza e nella semplicità di quella chitarra appena pizzicata e del basso balbettato, sui quali aleggia questa tuba cartonesca come lo è il suo personaggio, un palloncino che si sgonfia facendo un rumore spiacevole e ambiguo. Anche Heart To Heart e All Of Our Yesterdays, più tardi nella tracklist, sono due spunti carini dai sentimenti agrodolci; il primo per i prominenti synth tranquilli, il basso ammiccante e quella conga leggera, il secondo per la struttura musicale più organizzata che ha un distinto sfogo nel ritornello abbastanza ricco.  
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Oltre questo, il disco riserva soltanto sorprese deludenti e non riesce a creare quel minimo indispensabile di frizione, di contrasto, che può far funzionare una canzone, perché per qualche motivo Demarco decide di volersela cavare col minimalismo assoluto. Iniziando col piede sbagliato sin dall’omonima traccia d’apertura che consiste semplicemente in tre inutili minuti in cui Demarco recita all’infinito “here comes the cowboy” con tono grave e piatto sopra un giro sghembo di chitarra elettrica messo in loop. Poi c’è Finally Alone che si potrebbe anche salvare confrontata alle altre, se non fosse che il falsetto ricorda davvero molto da vicino quello della sua iconica Still Together. A riprendere l’immaginario dell’album precedente c’è, invece, Little Dogs March che non è male in quanto a testo, anche se sembra ancora abbozzato, mentre musicalmente è abbastanza bruttina. Choo Choo è semplicemente terribile, imbarazzante se confrontata agli spunti umoristici ai quali Demarco ci ha abituati, impacciatamente funk nelle chitarre e ancora peggio in quel fischio di un treno semplicemente fuori luogo. Viene un pò da ridere - non di gusto - anche in Skyless Moon, nella quale l’artista sembra stato costretto a fare il crooner per ammazzare il tempo. Non finiscono qui le “rimanenze di ciò che è stato fatto meglio in passato”. E’ il caso di On The Square che facendo un piccolo sforzo per aggiungere corposità alla melodia finisce per ricordare la stessa idea che aveva guidato canzoni come One More Love Song, con un giro al piano e dei synth che se da un lato ci danno tregua dalle chitarre e tutto sommato creano automaticamente un’atmosfera da ballad, un lento in stile Demarco che ci può anche stare, dall’altro è circondata da tracce altrettanto lente e finisce risucchiata dalla loro staticità. 
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DeMarco non è mai stato uno che adorna la sua musica con gingilli inespressivi e la impacchetta in produzioni anche lontanamente complesse, ma è uno che ha deciso di costruire il suo marchio di fabbrica, forse involontariamente, attraverso l’uso di pochi strumenti suonati con una tecnica che si apprende entro i primi anni di pratica, ma assemblandoli con ingegno per creare il meglio che si può, pur partendo da giri e strutture che chiunque può riprodurre. Non ci si aspettava, perciò, l’esplosione del decoro, ma stavolta a sostenere la semplicità della sua musica non c’è più niente. Niente più riverberi evanescenti, niente più synth trascendentali, ma chitarre sole e tamburi appassiti, una voce spenta ed annoiata, provata da stanchezze non approfondite, solo qualche volta percorsa da una sottilissima linfa espressiva. In sostanza: atmosfere asettiche e monotone, prive di vita. Non c’è neanche bisogno di approfondire le canzoni, è già difficile sentire l’album per intero. Tutte obbediscono a tempi scanditi con una lentezza sonnolenta e per questo sembrano uguali ed interminabili. Non è soltanto il fatto che sia un disco sonoramente pacato e morbido, ma la prova lampante che ci troviamo difronte al suo lavoro peggiore è che persino i testi sono i più monodimensionali, ridondanti e privi di personalità della sua carriera. 
Se un disco come Salad Days aveva melodie scritte magnificamente nelle quali immergersi, Here Comes The Cowboy rinuncia a tale struttura, indulgendo nella foschia letargica al punto, francamente, della noia. Probabilmente, Demarco sta facendo ciò che lo soddisfa di più: scrivere musica per sé stesso. E non c’è nulla di male in questo. D’altra parte, ha deciso di trascurare drasticamente l’opinione altrui, compiendo quello che considero un passo indietro rispetto al precedente This Old Dog, un album che è riuscito comunque a rappresentare un percorso di comprensione e liberazione a livello personale per l’artista come mai aveva fatto nella sua carriera, pur rimanendo entro una forma musicalmente fruibile ed indirizzabile al pubblico. Here Comes The Cowboy, invece, ci ignora e la sua indifferenza si percepisce. Demarco ha ceduto il valore artistico, estetico o concettuale di un disco in cambio di un appagamento personale: semplicemente, non ne valeva la pena. Soprattutto perché, alla fine, anche se l’alter ego del “cowboy” allude ad una verità più profonda, all’interno di Here Comes The Cowboy non è nascosto nessun indizio che ci permetta di giustificarne l’esistenza, in poche parole, non c’è materiale personale. Persino dagli esordi sino ai tempi dell’EP Another One, quando le sue canzoni dimostravano una certa superficialità non scavando mai a fondo, rimanendo a favore di una serenità apparente, Demarco riusciva ad esprimere di più. In questo momento egli vive nel suo mondo e non sembra averci invitati. 
TRACCE MIGLIORI: Nobody; Heart To Heart
TRACCE PEGGIORI: Here Comes The Cowboy; Choo Choo; Skyless Moon
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latinabiz · 4 years
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Taglio dell'erba a Latina: riprendono gli interventi
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Taglio erba Sono riprese a Latina le attività di manutenzione del verde pubblico che erano state sospese, come hanno spiegato dall’Amministrazione, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza da Coronavirus su tutto il territorio nazionale. E’ lo stesso Comune ad aggiornare sulla situazione, indicando le zone dove gli interventi sono già stati effettuati. Ha spiegato l'assessore all'Ambiente Roberto Lessio: “Premesso che per la prima volta dopo molti anni, gli sfalci dell’erba a Latina sono stati effettuati anche nei mesi invernali, l’Amministrazione ha verificato se le specifiche manutenzioni inserite nel codice Ateco 81.30.00, quello cioè relativo alla cura e manutenzione del paesaggio inclusi parchi, giardini e aiuole, potessero essere considerate essenziali ai sensi dell’art. 1 della legge 146/90 per garantire ‘la tutela della vita, della salute, della libertà e della sicurezza della persona, dell’ambiente e del patrimonio storico - artistico’. Ciò anche al fine di mantenere un minimo di decoro e di sicurezza attraverso le proprie squadre di giardinieri nelle piazze e anche nei giardini per i quali era stato disposto il divieto di accesso con ordinanza sindacale emessa in seguito alle prescrizioni emergenziali. Tale attività di verifica è poi confluita nella Delibera di Giunta comunale n. 52 del 17 marzo 2020, dove tra le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza e quelle indifferibili nei luoghi frequentati dall’utenza interna ed esterna sono state inserite anche le manutenzioni stradali per motivi di sicurezza, come lo sfalcio delle rotatorie e degli incroci principali, e il servizio giardini. Nel frattempo è proseguita la fase di aggiudicazione della gara per l’Accordo Quadro della manutenzione del verde pubblico e pertanto è scattato il ‘piano B’ programmato dal Servizio Ambiente e Protezione Civile, con il criterio normativo della ripetizione del contratto. In vista della cosiddetta fase 2 dell’emergenza tutto il codice Ateco 81.30.00 è stato reinserito dal Governo tra le attività che possono essere riprese. Sono pertanto ripartiti gli ordini di servizio per le tre ditte che hanno vinto l’appalto lo scorso anno ed i lavori sono ripresi dal 24 aprile a Borgo Carso e proseguiti anche nei giorni del 25 e 26 aprile. Dall’inizio di questa settimana gli interventi stanno proseguendo secondo programma”. Di seguito le aree in cui gli interventi sono già stati effettuati. Aree del centro urbano oggetto di manutenzione da parte deigiardinieri comunali(al fine di garantire tutte le misure di sicurezza previste dai provvedimenti governativi, il personale sta lavorando a giorni alterni in gruppi di sei persone): - Piazzale Prampolini (area fronte Stadio Comunale) - Piazza San Marco - Aiuole Opera Balilla - Via Gramsci - Piazza della Libertà e largo Nassiyria - Innaffiatura piazza del Popolo, vasi largo Nassiyria, viale Italia - Piazza del Quadrato - Piazza Dante - Largo Padre Pio e piazza Paolo VI - Aiuole vecchie autolinee - Viale Italia - Largo Palos e aiuole antistanti negozio TIM - Anagrafe comunale via Ezio - Via Guido Reni (zona ospedale) - Piazza Roma - Mercatino via Verdi (accanto parcheggio ospedale) - Piazza B. Buozzi - Rotonde via del Lido, via Isonzo e via Nascosa - Rotonde via Tosi e via Litoranea - Via E. Filiberto (tratto circonvallazione nuove autolinee) - Sede giardinieri comunali (via Bassianese) - Area centrale parco “Falcone Borsellino” e potatura siepe - Giardino interno del Comune e messa a dimora di garofani nei vasi in piazza del Popolo - Piazza Ilaria Alpi e aiuole fronte Chiesa Santa Chiara - Piazza Orazio - Rotonda via dell’Agora via del Lido e aree limitrofe Aree dove è stata effettuata la manutenzione da parte delleditte esternecon la ripetizione del contratto (aggiornamento al 28 aprile 2020): - Parco Santa Rita - Parco San Marco - Parco Villaggio Trieste - Largo Tobagi - Parco San Josemaría Escrivá - via Rossetti - Via Polusca/via Tarquinia - Via Tarquinia/via Cerveteri - Via Bachelet/via Galvaligi - I.A.C.P. - Via Teano - Via Bachelet - fronte scuola - Via Bachelet - lato scuola - Via dell’Agora/via Cerveteri - Via Alto Adige/via dell’Agora - Via Tarquinia - parco G. Alicandro - Via Cerveteri - Via Mascagni - Via W.Tobagi - Area via Rossetti, via Don Torello - Parco via Ovidio - Via Polusca/via Goldoni - Aree viale Pier Luigi Nervi - zona Parco Santa Rita - Aree verdi intorno al campo S.Rita - Aiuola via del Lido/via Alemanni - Via Genova - Via Galvaligi - Spartitraffico via F.lli Bandiera - Spartitraffico via F. Filzi - Spartitraffico viale Michelangelo - Aiuole/spartitraffico via Quarto/via del Lido - Rotonda e triang. viale Le Corbusier/via Strasburgo - Spartitraffico via Galvaligi via S. Agostino - Spartitraffico via Cerveteri - Rotonda via dell’Agora/via Bachelet - Aiuole annesse ai parcheggi viale XVIII Dicembre - Piazzale Carturan - Zona via Monteverdi/via Puccini/via Donizetti - Rotonda via Rossa/via Bachelet - Viale P.L. Nervi - accanto Campo Santa Rita - Viale Cicerone - parco/viale.  Read the full article
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pedrop61 · 7 years
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I 43 SUCCESSI DALLA GIUNTA RAGGI
Il MoVimento 5 Stelle sta amministrando la città più bella del mondo e siamo orgogliosi di farlo. Abbiamo trovato la capitale devastata, ma non ci siamo spaventati. Nessuno avrebbe saputo dove mettere le mani, tutti avrebbero avuto paura. Noi ci siamo buttati a capofitto in questa avventura e, nonostante le difficoltà, stiamo iniziando a cambiare la città. Non sono parole, sono fatti. Di seguito trovate i 43 successi più importanti di Virginia Raggie della sua giunta nei primi 7 mesi di governo. Vi prego di diffonderli il più possibile sui social e di inviarli ai vostri amici e conoscenti via mail o tramite Whatsapp. Stiamo cambiando il Paese a partire dai comuni che amministriamo. Buona lettura e buona condivisione.
1) Stanziati oltre 430 milioni di euro per il trasporto pubblico locale. 2) Abbassata la tariffa sui rifiuti con un risparmio in bolletta per i romani compreso tra l'1,5% e il 2%. 3) Congelate le tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale. 4) Individuati fondi per 10 milioni di euro che verranno distribuiti ai Municipiper interventi su strade e viabilità. 5) Investito sulle politiche sociali per la famiglia più risorse per 39 milioni di euro. 6) Tagli consistenti su spesa per i servizi istituzionali, generali e di gestione per 40 milioni di euro. 7) Tagliati gli incarichi esterni: i contratti ex art.90 del Tuel stipulati per i collaboratori di staff della sindaca e di tutti gli assessori producono una spesa per le casse di Roma Capitale pari a 3milioni 114mila euro mentre non è stato attivato alcun contratto ex art. 110. Dal 2012 al 2015 le precedenti amministrazioni comunali hanno stipulato 124 contratti ex art. 110 e 187 ex art. 90 per una spesa complessiva di 29 milioni 606mila euro con una media di oltre 7 milioni e 400mila euro l’anno. Quindi più del doppio di quanto spende la nostra amministrazione. 8) Attivi i primi 21 varchi elettronici della Ztl Anello Ferroviario: stop ai torpedoni turistici senza permesso. Entro il 2017 verranno realizzati ulteriori 53 varchi Ztl grazie a fondi europei. 9) Abusivismo commerciale. Da luglio effettuati oltre 1000 controlli al giorno ed elevate multe per un controvalore di oltre 4 milioni di euro. Nel mirino la filiera della contraffazione, racket della criminalità a spiccato danno erariale. 10) Adesione al Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) grazie al quale l’accesso ai servizi online di Roma Capitale avverrà con un unico nome utente e un'unica password, senza bisogno di ulteriori registrazioni. 11) Aperta al pubblico, per la prima volta, l'area archeologica del Circo Massimo, il più grande edificio, per lo spettacolo, dell'antichità. 12) Il 1° dicembre è partito il nuovo servizio di raccolta a domicilio di rifiuti ingombranti, elettrici ed elettronici, che è gratuito per le utenze domestiche con il ritiro al piano strada. 13) Approvata dalla Giunta capitolina delibera che prevede l’obbligo di tracciabilità dei rifiuti dei cantieri edili. Provvedimento contro il fenomeno diffuso dello smaltimento abusivo di rifiuti edili. 14) Entrato in vigore il piano freddo. Impegnata una cifra superiore al milione di euro, oltre 250.000 euro in più rispetto allo scorso anno. Impegnati anche i fondi derivanti da un bene confiscato alla criminalità: oltre 500 i posti messi a disposizione in varie modalità dai diversi centri che garantiscono accoglienza. 15) Linea 51 è diventata Express, potenziando il collegamento tra il capolinea della metro C Lodi, le linee metro A e B, le linee tramviarie 3 e 8 e il centro storico di Roma. 16) Nuova corsia preferenziale realizzata in via Emanuele Filiberto. 17) Andiamo avanti anche sul percorso di chiusura dei Centri di assistenza alloggiativa temporanea, i Caat. Approvata delibera che stabilisce il nuovo piano operativo di chiusura dei cosiddetti residence prevedendo per il 2017, come obiettivo minimo, la dismissione di 250 alloggi che produrrà un risparmio per le casse della città stimato in oltre 3 milioni di euro l’anno. Contestualmente riaperti i termini (fino al 20 marzo) per la presentazione delle richieste per il “Buono Casa”, erogato dal Campidoglio a favore degli aventi diritto che stipulino contratti di locazione per immobili privati.  18) Avviata operazione “strade pulite” con il “piano foglie” e il “piano caditoie”che prevede pulizia e spazzamento straordinari di strade, principali e secondarie, grazie anche allo spostamento delle automobili e ai divieti di sosta temporanei e alternati tra varie aree della città. Sul sito di Roma Capitale è stata aperta apposita sezione “Strade pulite” dove i cittadini possono seguire l’andamento dei lavori tramite un elenco di strade aggiornato periodicamente. 19) Servizi di pulizia straordinaria dei bus del trasporto pubblico locale. Verrà effettuata all'interno dei mezzi utilizzando i minuti di sosta della vettura prima della ripartenza dai principali capolinea della rete Atac. Attività che si aggiunge a quella ordinaria che si svolge normalmente di notte. Un ‘pit stop’ di pulizia per i bus prima di ripartire per il servizio. 20) Il Campidoglio procede all'assunzione di 191 unità di personale, individuate tra i vincitori del maxi-concorso, come stabilito da una delibera approvata dalla Giunta. I dipendenti che entreranno a far parte dell'amministrazione si aggiungono ai 485 vincitori del cosiddetto “concorsone” per i quali a ottobre erano state sbloccate le assunzioni, che si perfezioneranno sempre entro l’anno. 21) Pagato il salario accessorio ai dipendenti capitolini bloccati da oltre sei anni dalle precedenti amministrazioni. 22) Potenziato servizio di raccolta rifiuti durante le feste natalizie: 55mila cassonetti svuotati sistematicamente. Solo nella giornata del 26 dicembre 2016 i 2500 mezzi e le unità di personale AMA hanno raccolto 2.852 tonnellate di rifiuto indifferenziato. 23) Definitiva pedonalizzazione dei Fori Imperiali durante le domeniche e i festivi.  24) Avviato bando per l'acquisto di 15 nuovi bus grazie alle risorse del Giubileo, dopo lo sblocco dalle l'arrivo tra le strade di Roma dei nuovi 150 bus Urbanway, che sarà completato entro febbraio 2017 25) Dal 1 gennaio 2017 i cittadini over 70 con reddito Isee fino a 15mila euro potranno usufruire gratuitamente degli abbonamenti Atac durante tutto l’anno. 26) Assegnato l’appalto di servizio per la manutenzione del verde orizzontaleadiacente le piste ciclopedonali. Gli interventi termineranno entro il 31 dicembre 2016 e copriranno una superficie complessiva di 62,8 km. L’elenco completo dei lavori sarà consultabile sul portale di Roma Capitale e verificare, in tempo reale, eventuali variabili in corso d'opera dovute ad eventi non prevedibili come emergenze e fattori climatici avversi. 27) Rilancio e valorizzazione delle stazioni della metropolitana dal titolo “Adotta una stazione”. La street art ha dato linee, colore e forme artistiche ad alcune stazione della Metropolitana. Pulite le aree di accesso ed eliminati adesivi e scritte vandaliche. Il fine è quello di prendersi cura delle stazioni e trasformarle con il contributo di artisti, esperti di arte e di architettura. 28) Riqualificazione delle periferie romane con un investimento di 18 milioni di euro. Roma Capitale si è aggiudicata i finanziamenti del “Bando Periferie 2016” messi a disposizione dal Governo che ha riconosciuto la validità dei progetti presentati alla fine della scorsa estate. Gli interventi seguiranno una precisa visione della città: ricucire il tessuto urbano esistente senza ulteriore consumo di suolo, perché il territorio non resti vittima dalle speculazioni che lo hanno devastato in passato. I progetti puntano a recuperare gli spazi pubblici di quartiere, come piazze, parchi e giardini; rigenerare e riaprire ai cittadini alcuni forti storici; favorire lo sviluppo delle Pmi nelle zone periferiche; promuovere la sicurezza delle strade e la mobilità sostenibile; realizzare iniziative innovative. 29) A febbraio sono riprese le attività dirifacimento del manto stradale nei tratti più disastrati delle principali arterie della città e prosegue l’attività della task force anti-buche potenziata dal Campidoglio con squadre di controllo in ogni Municipio per monitorare capillarmente le strade e la qualità dei lavori. In due settimane, dal 15 al 31 dicembre, la manutenzione ordinaria delle strade di grande viabilità su tutto il territorio di Roma Capitale ha consentito la riparazione di oltre 400 buche. Le zone coinvolte vanno dal centro alle periferie e comprendono via Casal di Marmo, piazza Verbano, Lungotevere Cadorna, Lungotevere della Vittoria, o ancora via Cassia, via della Storta, via Flaminia, via Battistini, via Trionfale, o la centralissima piazza del Popolo. 30) Avviato con Atac l’operazione “Tram puliti”. Un piano di pulizia straordinariacon una sanificazione dei convogli ed lavaggi esterni. L’azione mira a mantenere un alto standard qualitativo di decoro. Una priorità per rendere più gradevole l’utilizzo dei mezzi in circolazione, contribuire a migliorare l’immagine della città per un concreto segnale di cambiamento e di ammodernamento. 31) Prosegue l’impegno rivolto in favore dell’ambiente e della mobilità sostenibile. Due i temi per migliorare la qualità della vita. Sbloccato l’iter per realizzare una pista ciclabile di 3,6 chilometri in via Nomentana, da Porta Pia a via Valdarno. Si collegherà con quella già esistente che costeggia l’ansa dell’Aniene. Il progetto esecutivo è a buon punto, sarà consegnato entro febbraio. E’ arrivato anche il via libera dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Roma. I lavori potrebbero partire già a settembre. Un nuovo tassello che andrà a comporre il mosaico del Grab, il Grande Raccordo Anulare per le Biciclette. Con le risorse che deriveranno da un eventuale ribasso di gara realizzeremo un allungamento del percorso ciclabile: da una parte fino a piazza Venezia, dall’altra fino a piazza Sempione. 32) E’ partita anche l’iniziativa di trasporto intermodale. Su 16 linee Atac di bus e tram è possibile portare a bordo la propria bicicletta. Tale servizio sarà esteso ad un numero maggiore di mezzi di trasporto pubblico. 33) A seguito di un esposto presentato dal Movimento 5 Stelle è stata aperta una indagine per una truffa da 14 milioni di euro in merito al piano di zona B50 Monte Stallonara. Si fa chiarezza su quanto accaduto. La Sindaca prenderà seri provvedimenti per riportare la legalità dove finora è mancata. 34) L’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Paolo Berdini ha avviato, venerdì 20 gennaio, il procedimento di revoca della convenzione per la concessione del diritto di superficie del Piano di Zona Tor Vergata D3/Comparto K3, sottoscritta da Roma Capitale e la società cooperativa Edilizia Lega San Paolo Auto. La conclusione dell’iter procedurale comporterà il rientro degli immobili in oggetto nel pieno possesso dell’amministrazione capitolina. Del provvedimento sono state informate le Autorità amministrative e giudiziarie competenti. 35) La Giunta capitolina ha deciso di intervenire per il recupero dei nuclei di edilizia ex abusiva di Via Ardeatina-Villa Balbotti e Via di Santa Fumia. Inoltre è stato stabilito che si interverrà sul piano di recupero urbanistico di Ponte Linari-Campo Romano. Obiettivo delle decisioni prese è portare infrastrutture di urbanizzazione primaria e servizi pubblici in aree residenziali nate abusivamente e abbandonate per 40 anni, creare delle comunità e ricucire con il tessuto urbano cittadino zone che hanno vissuto una realtà di isolamento. 36) Lotta all’abusivismo in tutte le sue forme. Nelle linee guida del nuovo ‘piano sicurezza’ della Capitale sono state date disposizioni al Comandante della Polizia di Roma Capitale affinché venga intensificato il contrasto ai fenomeni dei parcheggiatori abusivi, della sosta selvaggia e delle doppie file. Un aumento della videosorveglianza e della presenza dei vigili sul territorio. L’obiettivo è riavvicinare l’istituzione al suo territorio e ai cittadini romani, sempre più bisognosi di risposte certe alla pressante domanda di legalità e sicurezza. 37) Prosegue l’attività di contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale. Aumentati considerevolmente i controlli. Dopo i lusinghieri risultati del mese di ottobre, nel solo mese di novembre sono state elevate 46mila sanzioni per oltre 3 milioni e mezzo di euro di incasso. Raddoppiati i controlli anche per arginare il fenomeno dell’abusivismo ricettivo; sul territorio romano, infatti, si contano oltre 6mila strutture turistiche abusive. Per il turismo, grande risorsa della città con 6 miliardi di euro di indotto e circa 170mila occupati. 38) La Giunta è impegnata, assieme alle associazioni di categoria, nel piano di lancio di un Convention Bureau per potenziare l’attrazione nella Capitale del turismo congressuale. 39) Salvati tutti i fondi stanziati per il Giubileo e aggiunte più risorse per restituire pienamente ai cittadini piazza Vittorio, con 375mila euro che si aggiungeranno ai 2,5 milioni già in programma; per riqualificare l'Appia Antica, con ulteriori 200mila euro agli oltre 1,35 milioni già previsti. Un risultato che è stato raggiunto grazie all'impegno della giunta e del gruppo dei consiglieri M5S in Assemblea capitolina, la quale in settimana ha approvato la delibera sulla relativa variazione di bilancio. 40) L’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale, con la Fondazione Bioparco, ha organizzato il trasporto di 15 tonnellate di fieno ad Accumoli (Rieti), con l’obiettivo di fornire un supporto agli allevatori di uno dei comuni più colpiti. 41) Grazie ad una linea di finanziamento aperta con Cassa Depositi e Prestiti, la Giunta ha stanziato oltre 47 milioni di euro per la messa in sicurezza e adeguamento alla normativa anti-incendio delle scuole in tutti i municipi della città. 42) Giovedì 24 novembre si è svolta “Solidarietà inMensa”. Una speciale raccolta di fondi promossa dal Campidoglio e realizzata con la distribuzione nelle mense scolastiche di Roma di un menu solidale a base di prodotti tipici della regione, tra Lazio e Marche, colpita dal terremoto. Parte del ricavato, circa 26mila euro, verrà destinato alle mense scolastiche di Amatrice. All’iniziativa hanno partecipato tutti i plessi scolastici della Capitale (circa 800). Un gesto importante per ricostruire uno spirito di comunità: quando qualcuno è in difficoltà, in questo caso gli abitanti di Amatrice, i nostri bambini, più fortunati, possono aiutare i loro coetanei anche con un piccolo gesto. Nessuno rimarrà indietro. 43) Approvato il bilancio preventivo triennale con due mesi di anticipo sulla scadenza fissata dal Governo. Ciò consente a Roma Capitale di attingere ai 15 milioni di euro di premialità. E’ la prima volta negli ultimi dieci anni, che il Comune di Roma approva il bilancio di previsione così presto rispetto ai termini fissati dalla legge.
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paoloxl · 6 years
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Ancora in piazza a un anno di distanza dalla marea femminista. La rete Non una di Meno ha prodotto un piano femminista di contrasto alla violenza maschile, si è organizzata capillarmente in decine e decine di nodi, ha vissuto delle lotte che hanno attraversato lo sciopero transfemminista globale dell'8 marzo. Un anno in cui la violenza mediatica e istituzionale nei confronti è balzata alle cronache anche grazie a una rinnovata capacità di ribellarsi e lottare per una giustizia sociale e di genere contro il dominio patriarcale strutturale nella società. Sabato scenderà in piazza la “forza di migliaia di donne, trans e queer unite che si riconoscono nel #Metoo, Anche Io, per trasformarlo in #WeToogether, Noi Insieme”. Pubblichiamo di seguito l'appello integrale dal sito della rete.     Siamo la marea che ha attraversato le strade di Roma lo scorso 26 novembre.Siamo le stesse che l’8 marzo hanno costruito il primo sciopero globale insieme alle donne di tutto il mondo, dalla Polonia all’Argentina, dagli Stati Uniti alla Turchia, dalla Spagna al Brasile. Il prossimo 25 novembre inonderemo di nuovo le strade di Roma, per lanciare un messaggio chiaro: non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza maschile e di genere in tutte le sue forme. In un anno di mobilitazioni, campagne, assemblee nazionali e tematiche, mettendo in rete esperienze e saperi femministi, abbiamo scritto un Piano femminista contro la violenza maschile e di genere, uno strumento di lotta e di rivendicazione, un documento di proposta e di azione che porteremo in piazza a Roma il 25 novembre. Un documento politico femminista che considera la violenza maschile e di genere come fenomeno strutturale e sistemico, che non può essere affrontato aumentando le pene dei reati o con approcci emergenziali ma a partire dall’esperienza dei centri antiviolenza e del movimento femminista. Per contrastare la violenza maschile e di genere nella sua complessità, non vogliamo più polizia nelle strade e nemmeno assistenza, ma autonomia, libertà e giustizia sociale! Combattere la violenza maschile e di genere significa mettere in discussione la cultura e i rapporti sociali che la sostengono. Non abbiamo bisogno di tutori o guardiani, non siamo vittime e non ce la siamo cercata. Lottiamo per un cambiamento strutturale, a partire dalla scuola, dal lavoro, dalla salute, dall’amministrazione della giustizia e dai media, pretendiamo il rispetto dei nostri percorsi di libertà e autodeterminazione e della nostra indipendenza. Per questo reclamiamo i mezzi e le risorse per autodeterminarci e scegliere sulle nostre vite. Il Piano è il nostro programma di lotta contro la violenza patriarcale e capitalistica. Non ci fermeremo di fronte agli stupri e femminicidi quotidiani. Non ci fermeremo fino a quando non otterremo la libertà dalla violenza sessista che viviamo nei posti di lavoro, dalle molestie, dalle discriminazioni e dagli abusi di potere, ma anche quella quotidiana dello sfruttamento e della precarietà. Non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza che viviamo quando i tagli di bilancio programmati dai governi nazionali ed europei impoveriscono le nostre vite e attaccano i centri antiviolenza e la loro autonomia. Non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza sui social media e dei giornali, che ci colpevolizzano o vittimizzano silenziandoci. Non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza del razzismo istituzionale e dei confini, finché gli stupri saranno strumentalizzati per giustificare il razzismo in nome delle donne. Non ci fermeremo finché non saranno abolite le misure istituzionali che di fatto espongono le donne migranti a quotidiane violenze nei campi profughi, come gli accordi bilaterali con Libia e Turchia, e che aggrediscono migranti, prostitute e donne trans in nome di un inaccettabile “decoro”, come le leggi Minniti. Inonderemo lo spazio pubblico per affermare la determinazione delle nostre rivendicazioni, delle nostre pratiche quotidiane di cambiamento, mutualismo e solidarietà: la forza di migliaia di donne, trans e queer unite che si riconoscono nel #Metoo, Anche Io, per trasformarlo in #WeToogether, Noi Insieme. Saremo nelle strade a lottare per la nostra autonomia. Vogliamo libertà di movimento nelle città e attraverso i confini, il potere di decidere delle nostre vite negli ospedali e nei tribunali, di scegliere il nostro destino fuori da ruoli che ci vengono imposti. Vogliamo un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo, welfare e diritti, per essere libere di scegliere sui nostri corpi e le nostre vite. Non ci fermeremo: abbiamo un Piano!
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fancityacireale · 7 years
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Via Villalba - Verde pubblico? “Ci pensiamo noi".
ACIREALE – Ritorniamo sull’argomento verde pubblico e assenza di giardinieri perché ormai e viste le condizioni, l’unica soluzione per vedere un minimo di decoro (dal centro alla periferia) è l’organizzazione di volenterosi che si adoperano per tenere puliti gli spazi.
Dalla villa Belvedere al parco delle terme, dai bordi delle strade agli spazi verdi è tutto come “natura crea”, non vi è cura del verde, non vi sono giardinieri e l’annuncio di qualche anno fa che si doveva occupare la SOGIP della gestione e della cura, tra mille cose, anche del verde pubblico è rimasto solo un annuncio.
I cittadini, quindi, si organizzano e spendono ore del loro tempo libero per cercare di dare un minimo di decoro ai luoghi frequentati dai bambini, dagli anziani e dagli stessi residente che sembra ad Acireale non devono avere il piacere di sedersi in una panchina. I residenti di via Villalba, con grande senso civico, si sono, dopo numerose richieste di intervento di scerba tura e pulizia, adoperati per dare decoro alle “villette” che circondano alcuni condomini. Un gesto nobile senz’altro ma che da la misura di come dalle nostre parti non si riesce proprio a comprendere il significato e il valore della cura dei luoghi pubblici. Per troppo tempo si è stati abituati a immaginare il bene comune come terra di nessuno, luoghi dove ognuno può fare quello che vuole, fuori dal controllo e, certamente, prima culla per la devianza minorile.
Consiglio comunali, commissioni permanenti, interrogazioni, interpellanze, interventi sull’ordine dei lavori, gettoni e pavoni ma ad Acireale senza la spinta dei volenterosi non si taglia un filo d’erba e non si sottrae nessuno spazio al degrado.
Dalla villa Belvedere a cascata e fino all’ultimo ciuffo d’erba siamo nello stallo ed è anche per tali ragioni che i cittadini residenti di via Villalba puliscono e denunciano inefficienza allo stesso tempo. Bravi.
(mAd)
  Via Villalba – Verde pubblico? “Ci pensiamo noi”. was originally published on Fancity Acireale
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GREEN EXPO Soverato II edizione
http://eventicatanzaro.it/event/green-expo-soverato-ii-edizione/
PROGRAMMA EVENTI COLLATERALI GREEN EXPO 2017
GIOVEDĺ 10 AGOSTO: – h 19.00 Inaugurazione Istituzionale con la presenza di: Antonietta Rizzo – Assessore alla Tutela dell’ambiente della Regione Calabria; Pietro Matacera – Vicesindaco Comune di Soverato; Marco Polimeni – Consigliere della Provincia di Catanzaro Giancarlo Rafele – Direttore de La casa di Nilla Moderano il dibattito i giornalisti Bruno Mirante e Danilo Colacino – dalle 19.30 alle 20.30 “Green Expo per Bimbi” – laboratori didattici/educativi su temi ambientali a cura dell’Associazione Calabria per Bimbi e Agrigiochiamo – h 21.30 Green Speech
VENERDÌ 11 AGOSTO: – dalle 19.00 alle 20.30 “Green Expo per Bimbi” – dalle 19.00 alle 20.00 Dimostrazione Trattamento Shiatsu a cura di Francesco D’Urso – operatore Fisieo – h 21.00 Workshop di ceramica “L’arte del decoro” a cura di Francesca Ciliberti – h 21.30 Presentazione fumetto “Natale De Grazia, le navi dei veleni” di Enzo Mangini, Anna Ciammitti, Pierdomenico Sirianni a cura dell’Associazione Venti d’Autore
SABATO 12 AGOSTO: – dalle 19.00 alle 20.30 “Green Expo per Bimbi” – dalle 19.00 alle 20.00 Lezione di Yoga Kundalini a cura di Salvatore Belfiore – dalle 19 alle 21.00 Workshop di educazione cinofila “Consigli con la coda, a cura di Enza Costantino di I Dog asd – dalle 19.00 alle 21:30 “Take a step forward”- gioco per imparare ad immedesimarsi nell’altro e sensibilizzare alle differenze culturali – a cura di Meet Project – dalle 20.00 alle 21.30 Workshop “Crea il tuo gioiello” a cura di Rosalba Rombolà – h 21.30 Presentazione del libro “Gioacchino Da Fiore – attualità di un profeta sconfitto” di Massimo Iiritano e delle Camminate Gioachimite con Uisp Catanzaro – h 23.00 Shout Party by Dj Shane Macgowan
DOMENICA 13 AGOSTO: – dalle 19.00 alle 20.30 “Green Expo per Bimbi” – h 19.00 Barbershop Green Performance a cura di Un Diavolo per capello – dalle 19 alle 21.00 Workshop di educazione cinofila “Consigli con la coda, a cura di Enza Costantino di I Dog asd – h 21.30 Sfilata di moda etica di Malìa – natural couture lab – h 22.30 Music Performance by Frank & Joe b2b
Nb: La lezione di yoga, i workshop “L’arte del decoro” e “Crea il tuo gioiello” verranno attivati al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti. Modalità di iscrizione: inviare una mail a [email protected] o telefonare al 324 6081237
Dopo il successo della 1° edizione, visitata in soli 2 giorni da 5.000 persone, torna dal 10 al 13 agosto il GREEN EXPO SOVERATO, organizzato dalla società creativa romana ecoplanner in collaborazione con il Comune di Soverato.
GREEN EXPO SOVERATO è la prima Fiera dedicata alla sostenibilità ideata per la Calabria all’interno della suggestiva area di archeologia industriale COMAC sul lungomare della splendida località turistica, Bandiera Blu 2017 per il suo mare incontaminato e premiata recentemente come Comune Innovatore della Regione.
L’esposizione, aperta dalle 19.00 alle 2.00 con ingresso gratuito al pubblico, coinvolgerà le migliori realtà sostenibili nelle aree Food, Artigianato, Cosmetica, Turismo Sostenibile e Design.
Prevista inoltre una serie di eventi collaterali come Green Speech, Performance, Workshop, Live e Dj set, ricalcando il programma dello scorso anno in cui si sono alternati personaggi di spicco della cultura calabrese.
Per info: 📧 [email protected] ☎ 324 6081237 Claudia ☎ 348 0606236 Olga
ecoplanner
Siamo una società creativa nata da un gruppo di professioniste e amiche appassionate specializzate nella progettazione e organizzazione di eventi sostenibili per enti, privati e aziende. Crediamo in quello che facciamo e lo facciamo per un futuro migliore, sano, nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente e di chi lo vive: è dalla Terra che parte tutto!
https://www.ecoplanner.it/
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fancityacireale · 7 years
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Grazie all’unico giardiniere di Acireale
Cosa dire se non un sentito grazie per chi resiste e svolge il compito di giardiniere nella città del cemento armato? Solo grazie. Un solo uomo ricopre il ruolo di giardiniere in una città di 53 mila abitanti e con una quantità importante di frazioni.
Da Acireale centro alle periferie (Cappuccini – Cervo – Piazza del Carmine – Piazza Dante  – San Biagio – San Giovanni – San Giuseppe – San Michele – Tupparello – Via Loreto – Via Mandorle – Stazione Vecchia etc) ed ancora per le frazioni (Aci Platani – Balatelle – Capo Mulini – Guardia – Mangano – Pennisi – Piano d’Api – Pozzillo (Superiore ed Inferiore) – S. Cosmo – San Giovanni Bosco – Santa Caterina – Santa Maria degli Ammalati – Santa Maria delle Grazie – Santa Maria la Scala – Santa Maria la Stella (una porzione) – Santa Tecla – Scillichenti – Stazzo) un solo uomo dovrebbe occuparsi del verde pubblico!
Ovviamente siamo di fronte ad un paradosso che, però, è tristemente reale. Come possiamo pensare di vedere la città con spazi verdi curati quando c’è un solo uomo in organico che deve occuparsi di ettari di spazi? Come possiamo pensare che la villa Belvedere (quando sarà riconsegnata ai cittadini con un minimo di decoro) potrà essere curata da una manutenzione continua e attenta? Possiamo mai credere che in una città con ampio territorio, distribuito in numerose frazioni possa mai avere un impianto di verde pubblico quanto meno decente?
Sono domande retoriche perché a chiunque appare ovvio che non vi è alcuna speranza nella cura del verde pubblico dal momento in cui un solo uomo dovrebbe produrre forza lavoro ed efficienza per almeno due dozzine di persone forti e in salute. Eppure anche questo è un aspetto della città e della sua incapacità ad amare l’ambiente così ci ritroviamo a dover commentare non senza l’amaro in bocca. Qualcuno dirà che alcuni spazi verdi sono stati affidati ai privati in cambio dell’istallazione di un cartello pubblicitario, noi rispondiamo che questo esperimento non ha mai dato i frutti sperati e che in alcuni spazi sono rimasti solo i pali del cartelli e tutto intorno erbacce e rovi.
Una questione che appare visibile in ogni angolo della città eccetto quei pochi luoghi curati dal nostro unico giardiniere e da qualche associazione di volenterosi. L’aspetto “green” di una città sembra essere dalle nostre parti un optional quasi chic ma non è così. L’ambiente e la cura del verde pubblico sono esattamente il biglietto da visita di ogni città e a maggior ragione quando si è convinti (maldestramente e senza fondamento) di vivere in una città con vocazione turistica. La vocazione del degrado è quella che salta agli occhi e non certo quella turistica.
In fin dei conti davanti a tali ritardi e al grande disinteresse verso il verde pubblico non possiamo che dire grazie all’unico giardiniere superstite del Comune di Acireale.
(mAd)
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paoloxl · 7 years
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Repressione. L’escalation di violenza poliziesca e misure preventive non riguarda solo l’Italia. Giuristi democratici e Osservatorio Repressione contro lo stato d’eccezione permanente Le cariche a Torino, in assetto antisommossa contro la pacifica movida torinese e, prima ancora all’Unical di Rende contro chi metteva in discussione i decreti Minniti-Orlando; i fogli di via contro chi avrebbe voluto manifestare a Roma, Bari, Taormina, Bologna e – più incredibile – l’identificazione di un praticante legale chiamato da Amnesty a una manifestazione al Pantheon per i diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo, perché le sue parole [piuttosto critiche su quei decreti] potrebbero configurare reato. Un’escalation di violenza poliziesca che s’è consumata nel giro di pochi giorni. Che l’Italia viva una torsione autoritaria è ormai evidente. Forse è meno chiaro al grande pubblico che, come per altri salti all’indietro (amnistia per le camicie nere, legge Reale, stagione emergenziale degli anni ’80, lager per migranti, mattanze di manifestanti, tortura in carcere e nelle caserme), sono le culture governiste di Pci e Dc a gestire i passaggi più controversi, specie ora che sono indistinguibili, unificate anche ufficialmente dall’ombrello del Pd. «Una torsione sicuritaria in nome della sicurezza e del decoro – spiega Giovanni Russo Spena, giurista e responsabile Giustizia per Rifondazione comunista – che dà potere assoluto al Viminale, scavalcando i sindaci, contro le cosiddette marginalità sociali. Siamo dentro lo “stato del controllo” di cui parlava Deleuze. Un contesto che si complicherà nel caso in cui, fra sei giorni, la Camera dovesse riuscire a votare quella legge sulla tortura che fa impressione alla Corte europea per i diritti umani e allo stesso Consiglio d’Europa. In questo contesto c’è chi prova a mobilitarsi contro quella legge, mentre qualcuno ritiene che sia meglio di niente, e contro l’abominio delle misure preventive rilanciate dal decreto Minniti-Orlando ma ereditate dai tempi bui del fascismo e dello stato sabaudo. L’Osservatorio Repressione propone la nascita di una “rete Europea per il diritto di dissenso in difesa delle lotte sociali”. «Una rete che sia capace di investigare sulle forme della repressione a partire dai singoli stati Europei verificando le similitudini legislative dei singoli paesi trovando i punti in comune. Un lavoro che deve andare oltre la sola testimonianza, il denunciare quanto la repressione sia crudele e quanto gli Stati Sovrani rispondendo al turbocapitalismo, finiscono nel non più garantire il minimo dei diritti democratici più propensi a esportare la Democrazia nel mondo producendo un’infinita lotta al terrorismo», spiega Italo Di Sabatodell’Osservatorio, annunciando un convegno a Bruxelles per i prossimi 28 e 29 giugno. Un confronto fra giuristi, movimenti e politica promosso con il sostegno del Gue, il gruppo della sinistra più radicale al Parlamento europeo. Per l’Italia, ancora una volta, è l’impegno dell’europarlamentare del Prc, Eleonora Forenza, a rendere possibile la denuncia della tendenza dei governi europei a relegare le lotte sociali dentro i confini della semplice testimonianza, così da non disturbare una governance violentissima dei processi innescati dal liberismo e dalla sua crisi. «Siamo davanti a un salto di qualità», dice Forenza ricordando il sequestro di oltre cento manifestanti mentre scendevano a Roma per le manifestazioni del 25 marzo scorso. Forenza, con Nicoletta Dosio, l’avvocata Caterina Calia, e un giornalista di Popoff/IlSalto, era a Tor Cervara a solidarizzare con i sequestrati, collegare la loro vicenda al corteo che sfilava in una città blindata e denunciare lo «stato d’eccezione permanente». Dalle piazze alle carceri, il lavoro ispettivo dell’europarlamentare sta focalizzando anche le mostruosità dei regimi ostativi in prigioni come Spoleto e Bari, appena visitate, e Voghera in cui si appresta a intervenire. VEDI I NUMERI DELLA REPRESSIONE Anno 2011-2017 – dati repressione lotte sociali E’ in questa tendenza europea che si devono leggere gli episodi con cui apre questo articolo e i dati resi noti dall’Osservatorio in una conferenza stampa a Roma che ha visto la partecipazione, tra gli altri di Paolo Di Vetta, sorvegliato speciale, costretto all’obbligo di dimora da mesi, in regime di coprifuoco (dalle 21 alle 7), sottoposto al ritiro della patente e al divieto di frequentare manifestazioni e luoghi pubblici. Di Vetta, però, non ha subìto condanne è “solo” un agitatore, un militante, uno che partecipa ai movimenti per il diritto all’abitare. Contro di lui una misura preventiva pensata dai Savoia e dal fascismo contro socialisti, anarchici, oziosi e vagabondi – e rispolverata dal Pd «La repressione – spiega Di Vetta – contro un mondo impoverito è uno “stato di necessità” per chi deve comprimere gli effetti della crisi». conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa a Bruxelles Una genesi, quella delle misure preventive, che è stata spiegata con precisione da Livio Pepino e Francesco Romeo nel recente convegno del 22 alla Fondazione Basso promosso dai Giuristi democratici (e trasmesso in diretta sui social da Il Salto).  Spiega Francesco Romeo, legale: «Presenti nell’ordinamento di solo 5 dei 46 paesi (Austria, Svizzera, Regno Unito e Russia) che hanno sottoscritto la convenzione per i diritti umani, le misure di prevenzione prescindono dalle connessioni con i fatti di reato ma si focalizzano sul soggetto per quello che pensa o per lo stile di vita. Ma così si provoca, come nel caso di Di Vetta, una degradazione giuridica e una diminuzione dei diritti di cittadinanza».  In tempi di esaltazione dei poteri taumaturgici della Costituzione (c’è chi la ritiene una sorta di programma di transizione), potrebbe essere utile conoscere le ambiguità e i margini di discrezionalità sul tema da parte dei padri costituenti e dalla Corte costituzionale per cui è possibile leggere sentenze che accettano il divieto di volantinare sulla pubblica strada contenuto dal Tulps, il codice Rocco, e mai cancellato. Grazie alle maglie larghe è stato possibile introdurre quella forma di detenzione amministrativa (ossia senza aver commesso reati) introdotta dalla Turco-Napolitano, la norma che legittima i “lager” per migranti (Cpt, Cie, Cara ecc…) in Italia nonostante molti commentatori, già dal ’48, hanno intravisto l’incostituzionalità di misure “prima e al di fuori del delitto”. Livio Pepino, già presidente di Magistratura democratica, vicino al movimento No Tav, ricorda che la nuova vita delle misure preventive ha inizio nel luglio 2001 contro i No Global e prosegue come strumento di controllo del dissenso con le ordinanze fotocopia emesse in Val Susa per motivi di “necessità e urgenza” da sei anni. Daspo, fogli di via, pacchetti sicurezza, sorveglianze speciali, sanzioni pecuniarie (si pensi al reato di solidarietà escogitato dal sindaco Pd di Ventimiglia), avvisi orali divenuti permanenti, servono, dunque, a criminalizzare il dissenso dilatando l’area della discrezionalità di questori, prefetti e polizie e con questo anche la possibilità di abusi in divisa, una costante funzionale nelle subculture dominanti tra gli apparati delle forze dell’ordine. Il dissenso viene affrontato e narrato come una minaccia, come un problema di “ordine pubblico”. «Una legalità della paura», la chiama Riccardo De Vito, presidente di Magistratura democratica contro la quale si auspica una «controffensiva culturale». In Europa e in Italia questi processi prendono piede anche per l’assenza di una mobilitazione generale, della mancata comprensione che misure spacciate per antiterrorismo servono in realtà al bavaglio delle lotte sociali. «Lo stato di eccezione permanente si presenta cosi come il miglior paradigma di interpretazioni delle forze più avanzate della governance contemporanea», riprende Italo Di Sabato rimandando alla due giorni di Bruxelles. Il 28 giugno alle ore 17,30 presso la sala “L’horloge du sud” 141 rue Trone a Bruxelles si terrà per un primo confronto fra le realtà sociali di movimento europee. Il 29 giugno presso la sede del Parlamento Europeo alle ore 14 ci sarà la proiezione del docufilm “Archiviato. L’obbligatorietà dell’azione penale in Valsusa” con l’intervento dell’Avv. Claudio Novaro, legale di attivisti No Tav a seguire il convegno europeo organizzato dal gruppo parlamentare del Gue/Ngl. {il programma completo} Checchino Antonini da popoff
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pedrop61 · 7 years
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>Il MoVimento 5 Stelle sta amministrando la città più bella del mondo e siamo orgogliosi di farlo. Abbiamo trovato la capitale devastata, ma non ci siamo spaventati. Nessuno avrebbe saputo dove mettere le mani, tutti avrebbero avuto paura. Noi ci siamo buttati a capofitto in questa avventura e, nonostante le difficoltà, stiamo iniziando a cambiare la città. Non sono parole, sono fatti. Di seguito trovate i 43 successi più importanti di Virginia Raggie della sua giunta nei primi 7 mesi di governo. Vi prego di diffonderli il più possibile sui social e di inviarli ai vostri amici e conoscenti via mail o tramite Whatsapp. Stiamo cambiando il Paese a partire dai comuni che amministriamo. Buona lettura e buona condivisione.
1) Stanziati oltre 430 milioni di euro per il trasporto pubblico locale. 2) Abbassata la tariffa sui rifiuti con un risparmio in bolletta per i romani compreso tra l'1,5% e il 2%. 3) Congelate le tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale. 4) Individuati fondi per 10 milioni di euro che verranno distribuiti ai Municipiper interventi su strade e viabilità. 5) Investito sulle politiche sociali per la famiglia più risorse per 39 milioni di euro. 6) Tagli consistenti su spesa per i servizi istituzionali, generali e di gestione per 40 milioni di euro. 7) Tagliati gli incarichi esterni: i contratti ex art.90 del Tuel stipulati per i collaboratori di staff della sindaca e di tutti gli assessori producono una spesa per le casse di Roma Capitale pari a 3milioni 114mila euro mentre non è stato attivato alcun contratto ex art. 110. Dal 2012 al 2015 le precedenti amministrazioni comunali hanno stipulato 124 contratti ex art. 110 e 187 ex art. 90 per una spesa complessiva di 29 milioni 606mila euro con una media di oltre 7 milioni e 400mila euro l’anno. Quindi più del doppio di quanto spende la nostra amministrazione. 8) Attivi i primi 21 varchi elettronici della Ztl Anello Ferroviario: stop ai torpedoni turistici senza permesso. Entro il 2017 verranno realizzati ulteriori 53 varchi Ztl grazie a fondi europei. 9) Abusivismo commerciale. Da luglio effettuati oltre 1000 controlli al giorno ed elevate multe per un controvalore di oltre 4 milioni di euro. Nel mirino la filiera della contraffazione, racket della criminalità a spiccato danno erariale. 10) Adesione al Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) grazie al quale l’accesso ai servizi online di Roma Capitale avverrà con un unico nome utente e un'unica password, senza bisogno di ulteriori registrazioni. 11) Aperta al pubblico, per la prima volta, l'area archeologica del Circo Massimo, il più grande edificio, per lo spettacolo, dell'antichità. 12) Il 1° dicembre è partito il nuovo servizio di raccolta a domicilio di rifiuti ingombranti, elettrici ed elettronici, che è gratuito per le utenze domestiche con il ritiro al piano strada. 13) Approvata dalla Giunta capitolina delibera che prevede l’obbligo di tracciabilità dei rifiuti dei cantieri edili. Provvedimento contro il fenomeno diffuso dello smaltimento abusivo di rifiuti edili. 14) Entrato in vigore il piano freddo. Impegnata una cifra superiore al milione di euro, oltre 250.000 euro in più rispetto allo scorso anno. Impegnati anche i fondi derivanti da un bene confiscato alla criminalità: oltre 500 i posti messi a disposizione in varie modalità dai diversi centri che garantiscono accoglienza. 15) Linea 51 è diventata Express, potenziando il collegamento tra il capolinea della metro C Lodi, le linee metro A e B, le linee tramviarie 3 e 8 e il centro storico di Roma. 16) Nuova corsia preferenziale realizzata in via Emanuele Filiberto. 17) Andiamo avanti anche sul percorso di chiusura dei Centri di assistenza alloggiativa temporanea, i Caat. Approvata delibera che stabilisce il nuovo piano operativo di chiusura dei cosiddetti residence prevedendo per il 2017, come obiettivo minimo, la dismissione di 250 alloggi che produrrà un risparmio per le casse della città stimato in oltre 3 milioni di euro l’anno. Contestualmente riaperti i termini (fino al 20 marzo) per la presentazione delle richieste per il “Buono Casa”, erogato dal Campidoglio a favore degli aventi diritto che stipulino contratti di locazione per immobili privati.  18) Avviata operazione “strade pulite” con il “piano foglie” e il “piano caditoie”che prevede pulizia e spazzamento straordinari di strade, principali e secondarie, grazie anche allo spostamento delle automobili e ai divieti di sosta temporanei e alternati tra varie aree della città. Sul sito di Roma Capitale è stata aperta apposita sezione “Strade pulite” dove i cittadini possono seguire l’andamento dei lavori tramite un elenco di strade aggiornato periodicamente. 19) Servizi di pulizia straordinaria dei bus del trasporto pubblico locale. Verrà effettuata all'interno dei mezzi utilizzando i minuti di sosta della vettura prima della ripartenza dai principali capolinea della rete Atac. Attività che si aggiunge a quella ordinaria che si svolge normalmente di notte. Un ‘pit stop’ di pulizia per i bus prima di ripartire per il servizio. 20) Il Campidoglio procede all'assunzione di 191 unità di personale, individuate tra i vincitori del maxi-concorso, come stabilito da una delibera approvata dalla Giunta. I dipendenti che entreranno a far parte dell'amministrazione si aggiungono ai 485 vincitori del cosiddetto “concorsone” per i quali a ottobre erano state sbloccate le assunzioni, che si perfezioneranno sempre entro l’anno. 21) Pagato il salario accessorio ai dipendenti capitolini bloccati da oltre sei anni dalle precedenti amministrazioni. 22) Potenziato servizio di raccolta rifiuti durante le feste natalizie: 55mila cassonetti svuotati sistematicamente. Solo nella giornata del 26 dicembre 2016 i 2500 mezzi e le unità di personale AMA hanno raccolto 2.852 tonnellate di rifiuto indifferenziato. 23) Definitiva pedonalizzazione dei Fori Imperiali durante le domeniche e i festivi.  24) Avviato bando per l'acquisto di 15 nuovi bus grazie alle risorse del Giubileo, dopo lo sblocco dalle l'arrivo tra le strade di Roma dei nuovi 150 bus Urbanway, che sarà completato entro febbraio 2017 25) Dal 1 gennaio 2017 i cittadini over 70 con reddito Isee fino a 15mila euro potranno usufruire gratuitamente degli abbonamenti Atac durante tutto l’anno. 26) Assegnato l’appalto di servizio per la manutenzione del verde orizzontaleadiacente le piste ciclopedonali. Gli interventi termineranno entro il 31 dicembre 2016 e copriranno una superficie complessiva di 62,8 km. L’elenco completo dei lavori sarà consultabile sul portale di Roma Capitale e verificare, in tempo reale, eventuali variabili in corso d'opera dovute ad eventi non prevedibili come emergenze e fattori climatici avversi. 27) Rilancio e valorizzazione delle stazioni della metropolitana dal titolo “Adotta una stazione”. La street art ha dato linee, colore e forme artistiche ad alcune stazione della Metropolitana. Pulite le aree di accesso ed eliminati adesivi e scritte vandaliche. Il fine è quello di prendersi cura delle stazioni e trasformarle con il contributo di artisti, esperti di arte e di architettura. 28) Riqualificazione delle periferie romane con un investimento di 18 milioni di euro. Roma Capitale si è aggiudicata i finanziamenti del “Bando Periferie 2016” messi a disposizione dal Governo che ha riconosciuto la validità dei progetti presentati alla fine della scorsa estate. Gli interventi seguiranno una precisa visione della città: ricucire il tessuto urbano esistente senza ulteriore consumo di suolo, perché il territorio non resti vittima dalle speculazioni che lo hanno devastato in passato. I progetti puntano a recuperare gli spazi pubblici di quartiere, come piazze, parchi e giardini; rigenerare e riaprire ai cittadini alcuni forti storici; favorire lo sviluppo delle Pmi nelle zone periferiche; promuovere la sicurezza delle strade e la mobilità sostenibile; realizzare iniziative innovative. 29) A febbraio sono riprese le attività dirifacimento del manto stradale nei tratti più disastrati delle principali arterie della città e prosegue l’attività della task force anti-buche potenziata dal Campidoglio con squadre di controllo in ogni Municipio per monitorare capillarmente le strade e la qualità dei lavori. In due settimane, dal 15 al 31 dicembre, la manutenzione ordinaria delle strade di grande viabilità su tutto il territorio di Roma Capitale ha consentito la riparazione di oltre 400 buche. Le zone coinvolte vanno dal centro alle periferie e comprendono via Casal di Marmo, piazza Verbano, Lungotevere Cadorna, Lungotevere della Vittoria, o ancora via Cassia, via della Storta, via Flaminia, via Battistini, via Trionfale, o la centralissima piazza del Popolo. 30) Avviato con Atac l’operazione “Tram puliti”. Un piano di pulizia straordinariacon una sanificazione dei convogli ed lavaggi esterni. L’azione mira a mantenere un alto standard qualitativo di decoro. Una priorità per rendere più gradevole l’utilizzo dei mezzi in circolazione, contribuire a migliorare l’immagine della città per un concreto segnale di cambiamento e di ammodernamento. 31) Prosegue l’impegno rivolto in favore dell’ambiente e della mobilità sostenibile. Due i temi per migliorare la qualità della vita. Sbloccato l’iter per realizzare una pista ciclabile di 3,6 chilometri in via Nomentana, da Porta Pia a via Valdarno. Si collegherà con quella già esistente che costeggia l’ansa dell’Aniene. Il progetto esecutivo è a buon punto, sarà consegnato entro febbraio. E’ arrivato anche il via libera dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Roma. I lavori potrebbero partire già a settembre. Un nuovo tassello che andrà a comporre il mosaico del Grab, il Grande Raccordo Anulare per le Biciclette. Con le risorse che deriveranno da un eventuale ribasso di gara realizzeremo un allungamento del percorso ciclabile: da una parte fino a piazza Venezia, dall’altra fino a piazza Sempione. 32) E’ partita anche l’iniziativa di trasporto intermodale. Su 16 linee Atac di bus e tram è possibile portare a bordo la propria bicicletta. Tale servizio sarà esteso ad un numero maggiore di mezzi di trasporto pubblico. 33) A seguito di un esposto presentato dal Movimento 5 Stelle è stata aperta una indagine per una truffa da 14 milioni di euro in merito al piano di zona B50 Monte Stallonara. Si fa chiarezza su quanto accaduto. La Sindaca prenderà seri provvedimenti per riportare la legalità dove finora è mancata. 34) L’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Paolo Berdini ha avviato, venerdì 20 gennaio, il procedimento di revoca della convenzione per la concessione del diritto di superficie del Piano di Zona Tor Vergata D3/Comparto K3, sottoscritta da Roma Capitale e la società cooperativa Edilizia Lega San Paolo Auto. La conclusione dell’iter procedurale comporterà il rientro degli immobili in oggetto nel pieno possesso dell’amministrazione capitolina. Del provvedimento sono state informate le Autorità amministrative e giudiziarie competenti. 35) La Giunta capitolina ha deciso di intervenire per il recupero dei nuclei di edilizia ex abusiva di Via Ardeatina-Villa Balbotti e Via di Santa Fumia. Inoltre è stato stabilito che si interverrà sul piano di recupero urbanistico di Ponte Linari-Campo Romano. Obiettivo delle decisioni prese è portare infrastrutture di urbanizzazione primaria e servizi pubblici in aree residenziali nate abusivamente e abbandonate per 40 anni, creare delle comunità e ricucire con il tessuto urbano cittadino zone che hanno vissuto una realtà di isolamento. 36) Lotta all’abusivismo in tutte le sue forme. Nelle linee guida del nuovo ‘piano sicurezza’ della Capitale sono state date disposizioni al Comandante della Polizia di Roma Capitale affinché venga intensificato il contrasto ai fenomeni dei parcheggiatori abusivi, della sosta selvaggia e delle doppie file. Un aumento della videosorveglianza e della presenza dei vigili sul territorio. L’obiettivo è riavvicinare l’istituzione al suo territorio e ai cittadini romani, sempre più bisognosi di risposte certe alla pressante domanda di legalità e sicurezza. 37) Prosegue l’attività di contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale. Aumentati considerevolmente i controlli. Dopo i lusinghieri risultati del mese di ottobre, nel solo mese di novembre sono state elevate 46mila sanzioni per oltre 3 milioni e mezzo di euro di incasso. Raddoppiati i controlli anche per arginare il fenomeno dell’abusivismo ricettivo; sul territorio romano, infatti, si contano oltre 6mila strutture turistiche abusive. Per il turismo, grande risorsa della città con 6 miliardi di euro di indotto e circa 170mila occupati. 38) La Giunta è impegnata, assieme alle associazioni di categoria, nel piano di lancio di un Convention Bureau per potenziare l’attrazione nella Capitale del turismo congressuale. 39) Salvati tutti i fondi stanziati per il Giubileo e aggiunte più risorse per restituire pienamente ai cittadini piazza Vittorio, con 375mila euro che si aggiungeranno ai 2,5 milioni già in programma; per riqualificare l'Appia Antica, con ulteriori 200mila euro agli oltre 1,35 milioni già previsti. Un risultato che è stato raggiunto grazie all'impegno della giunta e del gruppo dei consiglieri M5S in Assemblea capitolina, la quale in settimana ha approvato la delibera sulla relativa variazione di bilancio. 40) L’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale, con la Fondazione Bioparco, ha organizzato il trasporto di 15 tonnellate di fieno ad Accumoli (Rieti), con l’obiettivo di fornire un supporto agli allevatori di uno dei comuni più colpiti. 41) Grazie ad una linea di finanziamento aperta con Cassa Depositi e Prestiti, la Giunta ha stanziato oltre 47 milioni di euro per la messa in sicurezza e adeguamento alla normativa anti-incendio delle scuole in tutti i municipi della città. 42) Giovedì 24 novembre si è svolta “Solidarietà inMensa”. Una speciale raccolta di fondi promossa dal Campidoglio e realizzata con la distribuzione nelle mense scolastiche di Roma di un menu solidale a base di prodotti tipici della regione, tra Lazio e Marche, colpita dal terremoto. Parte del ricavato, circa 26mila euro, verrà destinato alle mense scolastiche di Amatrice. All’iniziativa hanno partecipato tutti i plessi scolastici della Capitale (circa 800). Un gesto importante per ricostruire uno spirito di comunità: quando qualcuno è in difficoltà, in questo caso gli abitanti di Amatrice, i nostri bambini, più fortunati, possono aiutare i loro coetanei anche con un piccolo gesto. Nessuno rimarrà indietro. 43) Approvato il bilancio preventivo triennale con due mesi di anticipo sulla scadenza fissata dal Governo. Ciò consente a Roma Capitale di attingere ai 15 milioni di euro di premialità. E’ la prima volta negli ultimi dieci anni, che il Comune di Roma approva il bilancio di previsione così presto rispetto ai termini fissati dalla legge.
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