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#saluto romano
ideeperscrittori · 4 months
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La mia opinione sulle legalità del saluto romano
– Il saluto romano fa schifo.
– Ma la Cassazione dice che va bene quando è commemorativo.
– Ok, questo cambia le cose.
– Davvero?
– Certo. Il saluto romano continua a fare schifo. E fa schifo anche la Cassazione.
– E se il parere della Cassazione non fosse altro che la corretta applicazione della legge?
– Farebbe schifo anche la legge.
[L'Ideota]
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b0ringasfuck · 4 months
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Depenalizzazione del reato di sodomia
Anno primo dell'era anti-antifascista.
A seguito degli arresti del camerata Barbagli, ministro del Mincultrop, e del suo segretario Freghieri da parte della polizia morale, le camere hanno approvato con urgenza un emendamento alla legge sulle pratiche sessuali con finalità non riproduttiva, che si va ad aggiungere all'eccezione inclusa nei nuovi patti Lateranensi.
Qualora la pratica venga esercitata tra camerati a scopo celebrativo dei fasti dell'Impero o per goliardia essa non verrà più considerata punibile purchè rispetti l'ordine gerarchico.
I giornali delle cosiddette demoplutocrazie, nemiche dell'Italia hanno subito ridicolamente parlato di una legge ad perculum.
Ano i.
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vvintagesoull · 3 months
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Crozza e il monologo sul saluto romano
"L'antifascismo bisognerebbe insegnarlo a scuola"
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blogitalianissimo · 2 months
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secondo la logica del governo italiano:
Fascisti che fanno il saluto romano, protetti dalla polizia, davanti all'edificio del partito neo-fascista da cui deriva FDI = Innocenti
Studenti che protestano contro un genocidio di cui il nostro governo è complice, che marciano verso il lato opposto della sinagoga del paese, che vengono picchiati e massacrati dalla polizia = brigate rosse
Beh sì, è così quando si ha gente al Governo che ha il busto del ƎƆꓥꓷ in casa, i nemici diventano gli studenti, mica i f4scistoni che condividono i tuoi stessi ideali
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michiaman0mrorange · 4 months
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non è un saluto romano (forse)
#me
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confesso
che la mia paura più grande dopo questa meravigliosa tornata elettorale non riguarda tanto la politica vera e propria, la formazione del governo, i ministri incapaci, le leggi che faranno ad cazzum cancellando un sacco di diritti civili per chi già ne ha pochi (cioè, sì, mi spaventa, ma bene o male credo di avere un barlume minuscolo di fiducia nella discussione e nel parlamento); la cosa che mi spaventa di più sono le persone di merda che si sentiranno legittimate a fare i bulli senza dover avere paura delle conseguenze (tipo il decerebrato leghista di civitanova marche di qualche anno fa), le forze dell’ordine che si sentiranno legittimate a pestare ancora di più e le persone da poco si sentiranno legittimate a essere apertamente razzisti e violenti.
un esempio? una mia collega, madre single di 28 anni, stamattina mi ha salutato dicendo “hai visto? mi dispiace che abbiate perso, ma abbiamo vinto noi e finalmente possiamo governare!. abbiamo vinto! Vi brucia la sconfitta eh? ma adesso che c’è giorgia posso fare così” e mi fa il saluto romano ridendo. Altro collega di 30 anni arriva, ride e fa anche lui il saluto romano.
Alla pausa caffè altri due colleghi che chiacchierano: “beh, adesso finalmente potremmo ricominciare a chiamare le cose con il loro nome, i ricchioni di merda, i negri di merda e i marocchini di merda. e vediamo se adesso che siamo al potere ‘sti froci si potranno sposare o adottare un bambino”
poi sono volati anche qualche “dovranno fare attenzione a camminare per strada” e “finalmente la polizia potrà fare quello che deve”, tutto condito da risatine.
ecco, questo mi spaventa: una miriade di bulli che si sentirà legittimata a “esercitare il potere”.
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falcemartello · 11 months
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+++Lunedì a Braccio Teso+++
Fine del polverone sul braccio teso. Chi non è d'accordo è un misero pusillanime o quantomeno un ignorante non informato. Dai media nazionali la solita aria fritta di chi è perdente da sempre. Spiace
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till-valhalla · 5 days
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Fascists in Rome
Saluto romano
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vintagebiker43 · 4 months
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Ormai l'elettore di destra riesco a immaginarlo solo che sfreccia nel centro storico salutando i passanti col saluto romano commemorativo e falciando pedoni e ciclisti con il suv diesel euro zero comprato con i soldi fottuti alla collettività fingendo di avere il pos rotto.
@la manina su X
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deathshallbenomore · 10 months
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still thinking about him (tizio romano che ha concluso la riunione di oggi con “vi saluto e vi ringrazio forza roma e abbasso lazio”)
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giovaneanziano · 3 months
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PAOLA MA DROPPI IL SALUTO ROMANO COSI'?
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b0ringasfuck · 2 months
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e mentre si segue la pista anarchica per qualsiasi cosa...
né di destra, né di sinistra... ma una costola di FdI...
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chez-mimich · 6 months
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UNA QUESTIONE CULTURALE
Quando, sotto l’onda emotiva provocata da uno spaventoso fatto di cronaca (come nel caso recente del giovane uomo che ha ucciso la compagna), ci sentiamo in dovere di esprimere tutta la nostra indignazione e la nostra rabbia, spesso, cercando di non essere impulsivi e alla disperata ricerca di una causa per fatti che non riusciamo razionalmente a spiegarci, diciamo che “è una questione culturale” e ci affanniamo subito a dire che dovremmo cambiare mentalità, e cultura appunto. Solo che le “questioni culturali” non si cambiano da un giorno all’altro e nemmeno da una generazione all’altra: per cambiare abitudini e forme mentali ci vogliono dei secoli. Se in Italia, e anche altrove, la donna è stata fatta ed è, talvolta ancora, oggetto di sentimenti di possesso, questo atteggiamento non data qualche decina d’anni, ma millenni. È ora evidente che non si possa decidere a tavolino che “l’approccio culturale” vada cambiato e, tantomeno, che questo possa accadere in una decina d’anni o nel corso di un ciclo di studi. Vale però la pena anche di ricordare che non tutti hanno avuto verso le donne lo stesso “approccio culturale”. Io mi ricordo ancora quando, l’otto marzo di circa quarant’anni fa, sfilavano i cortei delle femministe e metà della cittadinanza le guardava con compatimento, pensando di loro tutto il male possibile e mettendo persino in dubbio la loro “moralità”. Mi ricordo bene quanta velenosa ironia sugli zoccoli e sulle gonne a fiori, così come mi ricordo bene i saluti romani dei “camerati” che hanno sempre considerato la donna un puro oggetto di piacere, una macchina per fare figli e, nella migliore delle ipotesi, una domestica a tempo pieno che lavora gratuitamente. Altrettanto ricordo bene i democristiani che si indignavano e ancora si indignano, contro la legge sull’interruzione della gravidanza. Oggi quelli che facevano il saluto romano si sono dati una (salutare) calmata, almeno esteriore, ma maschilisti e “machisti” erano e tali restano (nonostante le indignazioni di facciata). Ricordo anche molto bene la destra italiana, insofferente al massimo grado, per gli slogan come “il femminismo non è separatismo, ma lotta per il comunismo” urlato delle ali più estreme del Movimento. Ricordo con tristezza quali epiteti riservava la destra italiana a personaggi come Franca Rame, Lidia Menapace, Rossana Rossanda o, per non andare troppo lontano nel tempo, ricordo come le organizzazioni di destra appellavano la Presidente della Camera, On. Laura Boldrini. Sì è una questione culturale, ma non dimentichiamoci, figlia di quale cultura, tanto per non fare di tutte le erbe un fascio. Anzi un Fascio. Se qualcuno poi, volesse approfondire l’argomento in senso “culturale”, mi permetterei di consigliare la lettura di un librettino di qualche annetto fa (1884) dal titolo “L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato”: lo ha scritto tale Friedrich Engels. Visto che si tratta di una “questione culturale” qualche riferimento culturale va pur fatto…
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gcorvetti · 3 months
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Conto alla rovescia.
Inizia oggi il secondo mese dell'anno, per me inizia il conto alla rovescia e sono -10. Da un certo punto di vista mi sono un pò pentito di questa cosa di tornare, ma oramai è fatta.
Ieri era il compleanno di Philip Glass, un compositore 'minimalista' che mi piace parecchio, le sue musiche sono come delle nuvole, sia bianche che piene di pioggia naturalmente, e mi fanno stare bene. Avrei molto da scrivere sui fatti che vi tormentano molto, ma su certi argomenti mi sono reso conto che sono un pò come il calcio durante la settimana non ci sono partite quindi prendete un pretesto per litigare, poi al fine settimana arriva il campionato e si dimentica tutto, volete un esempio? Quella tizia che è detenuta in Ungheria perché ha picchiato dei nazi, fino a una settimana fa non sapevate neanche che esistesse mentre in questa settimana dopo la foto in catene avete iniziato con commenti e litigi sui social. Vi ricordate dei due tizi che in Germania hanno fatto il saluto romano e sono stati arrestati? Qualcuno ne sa qualcosa? E i marò, beh sono passato 10 anni e quei poracci stanno ancora in galera in India, chi li ricorda? La melona all'epoca se la prese col governo Renzi ma non mi sembra che stia facendo qualcosa per sta tizia, che poi se vogliamo dirla tutta se vai a menare la gente in qualsiasi paese ti arrestano perché non esiste ragione per menare le persone anche se sono di destra e le odi, io vi odio tutti cosa dovrei fare una strage ogni 5 minuti?
Va bè, vi lascio con una trascrizione per due marimbe di uno dei brani di Glass, mi piace molto il suono poi i ragazzi sono bravi.
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gregor-samsung · 10 months
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“ Il primo dei “lupi solitari” a entrare in azione è stato il norvegese Anders Breivik: il 22 luglio 2011 ha compiuto la strage di sessantotto giovani radunati per un seminario nell'Isola di Utoya in Norvegia. Gesti come questi fanno scattare l’emulazione. Pochi mesi dopo, il 13 dicembre, c’è una strage a Firenze in pieno centro: due migranti senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, vengono uccisi da un estremista di destra, sostenitore di Casa Pound, Gianluca Casseri, che si suicida per evitare l’arresto. Un altro “lupo solitario”, David Sonboly, un diciottenne tedesco di origine iraniana, il 22 luglio 2016 uccide nove persone nel centro commerciale Olympia di Monaco. Il 3 febbraio 2018, a Macerata un raid razzista: Luca Traini, ventottenne leghista e ammiratore di Hitler, spara dalla propria auto in corsa in alcune zone della città, ferendo sei persone, tutti africani, colpevoli di avere la pelle nera come l’assassino della povera Pamela Mastropietro. Al suo arresto fa il saluto romano. Il 13 maggio 2019, il suprematista Brenton Tarrant uccide a Christchurch in Nuova Zelanda quarantanove musulmani che pregavano in due moschee e ne ferisce altri quarantotto. Sul fucile, usato, c’era scritto il nome di Traini. Prima di compiere un tale orrendo gesto, aveva messo in rete il suo manifesto: “Il genocidio dei bianchi, causato dall'immigrazione di massa”. Il 28 settembre dello stesso anno l’americano Patrick Crusius uccide ventidue persone a El Paso (Texas), ferendone altre ventiquattro. “Difendo il mio Paese dalla sostituzione etnica e culturale portata avanti da un’invasione.” Gli stessi messaggi di odio che si ritrovano sul social di Tarrant. Pochi giorni dopo, il 9 ottobre, un attentato antisemita: Stephan Balliet, ventotto anni, estremista di destra, durante la festa ebraica dello Yom Kippur, prende d’assalto la sinagoga di Halle (Germania), dove si trovano cinquantadue fedeli. Non riuscendo a entrare, uccide a caso due passanti e un ragazzo di vent’anni in una tavola calda. Prima dell'azione aveva pubblicato un documento nel quale affermava che “la radice di tutti i problemi sono gli ebrei”. Per poi aggiungere: “Gli Stati hanno l’obiettivo di uccidere il maggior numero di anti-bianchi, meglio se ebrei”.
Sembra che, nella sola Germania, siano oltre dodicimila le persone appartenenti a gruppi neonazisti. E questi gruppi sono spesso armati. Sempre in Germania, un’altra strage di nove stranieri è avvenuta a Hanau il 20 febbraio 2020. Morto anche il “lupo solitario” che aveva scritto: “Alcuni popoli che non si riescono a espellere dalla Germania vanno sterminati”. Nel solo 2020 sono stati sciolti tre gruppi neofascisti pronti alla lotta armata. Ritornando nel nostro Paese, vorrei sottolineare l’arresto il 22 gennaio 2021 di Andrea Cavalleri, un ventiduenne di Savona. Voleva imitare Anders Breivik e Brenton Tarrant, mosso da un’ideologia suprematista. Contava di realizzare stragi tramite il suo gruppo il “Nuovo Ordine sociale” che propagandava sul canale Telegram “Sole Nero”. È accusato di associazione con finalità di terrorismo, di incoraggiare a compiere massacri nelle scuole. “Io una strage la faccio davvero. L’unica cosa da fare è morire combattendo. Ho le armi. Farò Traini 2.0.” Oltre agli ebrei, il giovane savonese aveva preso di mira anche le donne. “Gli ebrei sono il male primo da eliminare.” In quel giorno saranno dodici le perquisizioni nei confronti di persone legate al giovane ventiduenne, nelle città di Genova, Torino, Cagliari, Forlì, Cesena, Palermo, Perugia, Bologna e Cuneo. Questa è la chiara manifestazione di quanto sia esteso il fenomeno dell'estrema destra e del suprematismo bianco anche nel nostro Paese. “
Alex Zanotelli, Lettera alla tribù bianca, Feltrinelli (collana Serie Bianca); prima edizione marzo 2022. [Libro elettronico]
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curiositasmundi · 3 days
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Nell'inchiesta che sta travolgendo la politica in Liguria, anche due esponenti di Forza Italia indagati per aver favorito il clan Cammarata collegato a Cosa nostra. E in passato già finiti nelle cronache per i saluti romani a Predappio
Un Governatore, il suo capo di gabinetto, diversi imprenditori e due fratelli con presunte connessioni con la criminalità organizzata. Il quadro delineato dalla Procura di Genova parla di un sistema corruttivo che andrebbe avanti da diverso tempo nell'ambito della regione Liguria. Dopo gli arresti domiciliari del Presidente della regione Liguria Giovanni Toti, la procura ha imposto l’obbligo di dimora anche ai gemelli Testa. Esponenti di Forza Italia nella bergamasca, Arturo Angelo e Italo Maurizio sono molto noti nel panorama del centrodestra lombardo. Entrambi sono accusati di corruzione elettorale con finalità di agevolare Cosa Nostra al nord. Arturo lavora al Consiglio regionale della Lombardia nello staff del consigliere Jonathan Lobati (Presidente della Commissione Territorio). Italo Maurizio, invece, è coordinatore della circoscrizione provinciale di Dalmine di Forza Italia.
Secondo gli inquirenti, i gemelli Testa, provenienti da Caltanissetta, sarebbero stati rappresentanti degli emigrati a Genova da Riesi. A detta della procura, avrebbero favorito il clan Cammarata collegato a Cosa nostra siciliana. Nel comunicato sui dettagli dell'indagine si legge che tra le contestazioni mosse ad Arturo Angelo e Italo Maurizio c'è quella di «aver promesso posti di lavoro e il cambio di un alloggio di edilizia popolare per convogliare i voti degli elettori appartenenti alla comunità riesina di Genova, almeno 400 preferenze, e comunque siciliani verso la lista "Cambiamo con Toti Presidente"».
In seguito agli eventi, Forza Italia ha deciso di sospendere i fratelli Testa. In un comunicato, il partito fondato da Silvio Berlusconi ha dichiarato: «A seguito dell'indagine che li ha visti coinvolti, sono stati sospesi gli iscritti Maurizio Testa e Arturo Testa. Forza Italia, totalmente estranea ai fatti, rivendica i suoi valori garantisti e attende la conclusione delle indagini ed eventuali esiti processuali». Il coordinatore del partito in Lombardia, Alessandro Sorte, si è detto certo della loro estraneità ai fatti. «Fiducia nella magistratura. Forza Italia è un partito garantista e siamo fiduciosi che possano dimostrare la loro estraneità. Sono persone che hanno 50 anni di attività politica alle spalle e che tutti conoscono in provincia di Bergamo e in Lombardia». 
Anche in precedenza Italo Maurizio era stato nell’occhio del ciclone. Durante il suo incarico come assessore e consigliere a Boltiere, fu costretto a rassegnare le dimissioni dopo esser stato fotografato nel 2011 a Predappio mentre faceva il saluto romano.
«Siamo di fronte a una pagina inquietante della politica italiana - ha detto Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Regione -. Noi siamo ovviamente garantisti, ma non possiamo non dirci preoccupati per il quadro che si andrebbe a delineare se le accuse fossero provate. Un quadro di forte opacità e rapporti con la criminalità organizzata nel nord Italia che va approfondito, quindi porteremo la questione in commissione speciale antimafia in Regione Lombardia per svolgere lì alcune valutazioni». Anche il M5s chiede trasparenza «affinché nemmeno il minimo dubbio possa essere avanzato in merito all’impermeabilità del Consiglio regionale lombardo riguardo possibili infiltrazioni mafiose».  
Secondo la procura di Genova, il capo di gabinetto del Presidente della Regione Giovanni Toti, Matteo Cozzani, in occasione delle elezioni del 2020, avrebbe promesso posti di lavoro e il cambio di un alloggio di edilizia popolare per convogliare i voti degli elettori della comunità riesina di Genova, che conta almeno 400 presenze. Inoltre, sempre in cambio di voti per la Lista Toti, sarebbe stato fornito un posto di lavoro al compagno della figlia di Venanzio Maurici, secondo la DDA, referente genovese del clan Cammarata del mandamento di Riesi.
Ma chi sono questi Cammarata?
Sono un clan composto dai cosiddetti “scappati”, coloro i quali fuggirono dalla Sicilia per scampare alla furia omicida del clan dei corleonesi di Totò Riina. Nello specifico, andarono via da Riesi durante la guerra di mafia che si registrò in provincia di Caltanissetta all’interno di Cosa nostra negli anni ’90. Molti parenti dei fratelli boss Cammarata, pur cambiando il comune di residenza perché sbarcano in Liguria (in particolare a Genova), secondo la procura, avrebbero continuato a delinquere. Venanzio Maurici, cognato di Francesco Cammarata, è stato recentemente soggetto a obbligo di firma dal gip del tribunale di Genova.
In questo contesto, i fratelli Testa e Maurici si sarebbero impegnati attivamente per assicurare la rielezione di Giovanni Toti alla presidenza della regione quattro anni fa. Nella competizione elettorale del settembre 2020, Maurici avrebbe supportato la lista “Cambiamo con Toti Presidente”, accettando la promessa di un impiego per il compagno della figlia.
Parallelamente, i gemelli Testa avrebbero promosso la candidatura di Stefano Anzalone della stessa lista, offrendo posti di lavoro a diverse persone. Anzalone avrebbe ricambiato coprendo le spese di vitto e alloggio dei Testa a Genova prima dell'elezione regionale.
I fratelli Pino, Vincenzo e Francesco Cammarata sono attualmente detenuti con il regime del 41 bis, mentre l'anno scorso Maria Catena Cammarata, sorella di 69 anni, è stata sottoposta agli arresti domiciliari. Lei avrebbe gestito gli affari per i fratelli, occupandosi anche della cassa del clan nisseno.
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