Tumgik
#sabato sera di merda
condividiamolavita · 5 months
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parola d'ordine di stasera: attacchi di panico eterni
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surfer-osa · 2 months
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Sarà capitato anche voi di frequentare, saltuariamente, persone che non hanno gli stessi vostri identici gusti e di ritrovarvi a fine serata, in un sabato sera piovoso, dentro una birreria laser karaoke che con l’arredamento marcio kitsch esibisce il suo lato meno inquietante.
Dai, lo so che è capitato anche a voi.
Dicevamo che sarà capitato anche voi di guardare Dario, magari non proprio quel Dario ma un Dario della situazione, insomma il vostro Dario, sperando che una volta tanto funzioni la telepatia (e magari, guarda te, la telepatia ha pure funzionato ma siete comunque nella merda perché siete  giunti in quel posto dimenticato da dio con l’auto in condivisione: non sia mai che, mentre il mondo va a fuoco, non cerchiate di intraprendere comportamenti virtuosi).
A questo punto, dopo una buonissima cena totalmente vegana e analcolica, pensate che il laser karaoke è troppo anche per voi e, non volendo buttarvi sulla birra temendo di dover andare a pisciare quelle 6500 volte, gettate uno sguardo disperato alla scansia degli alcolici che fa bella mostra di se intonsa e polverosa dai tempi in cui il muro di Berlino era ancora una solida realtà.
Ordinate un vov, ordinate un cazzo di vov che vi arriva al tavolo con una schiumetta bianca che galleggia leggiadra sopra ad uno strato di liquido denso di tonalità giallo pus.
Il vov è dolce da vomitare ma almeno è poco, una dose di veleno gestibilissima rispetto ai rimorsi per non esservi lanciati dall’auto in corsa mentre potevate ancora evitare quel microcosmo di anime mitologiche mezze Charles Bukowski e mezze Alanis Morrisette (scegliete voi quali mezze parti accorpare).
Sono sicura che avete pensato: ma dai, quindi non esiste solo la pre-menopausa come anticamera dell’inferno? Finanche le birrerie laser karaoke fanno la loro parte senza paura alcuna!
Il tempo inizia a scorrere lentissimo e si ferma attorno ai pezzi scelti dagli astanti.
Alanis Morrisette, Renato Zero, Elisa, Alex Baroni, Delirium, Enrico Ruggeri (più altro che avete cancellato dalla memoria per mero istinto di auto conservazione) reinterpretati da voci così aspre da penetrarvi il cervello e quel poco di felicità che vi era rimasta in corpo fino a quando non arriva il vostro turno e scegliete, con la complicità del Dario sopracitato, di richiedere un pezzo dei Sepultura.
Sapete bene che partirà una discussione infinita con il gestore attempato, rilancerete proponendo roba più “commerciale” tipo i Carcass, e finirete, dopo poco, fuori dal locale notando che ha smesso di piovere e in cielo ci sono ancora le stelle nonostante tutto.
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superfuji · 2 months
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C'è questo mio amico che a causa del fallimento di quella merda di azienda dove lavorava ha trovato un posto prima in un garage, poi come addetto alle pulizie, quindi come barista ed infine si è trovato questo lavoro come rider: guadagna più di quando era occupato come garagista, addetto alle pulizie o barista. E' sempre incazzato perché alla tenera età di 53 anni deve girare tutta roma come una trottola e so che vuol dire perché da ragazzino tra le altre cose ho fatto il fattorino pony per riuscire a pagarmi la stanza e unversità. Ma ieri l'apoteosi: hanno provato a scipparlo in quattro cioè volevano rubare il pacco che doveva consegnare, 20 neuri di roba eh mica chissà cosa. Il bello è che lui non ha mollato la presa e questi sono scappati con lui che li inseguiva. Età di queste emerite teste di cazzo? lui ha detto minorenni, massimo 17 anni. Pischelli di merda tra l'altro in una bella zona di roma (conca d'oro) che voolevano passare un sabato sera diverso? Comunque non l'ho mai sentito così incazzato, siamo cresciuti praticamente insieme e ha detto che ora a questi stronzi li ribecca e saranno cazzi loro. Comunque già è un lavoro di merda ora pure lo scippo no eh
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yomersapiens · 1 year
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Nettuno ti giuro nettuno
Oggi la fase depressiva domenicale è iniziata più presto del solito. In genere attende la discesa del sole e il passaggio dal grigio chiaro del cielo al grigio scuro, prima di divenire nero smog. Sarà perché nevica da qualche giorno e Vienna sembra uno di quei pandori spolverati di zucchero a velo che sono rimasti dimenticati in dispensa da Natale, oramai passato da tre settimane.
Nel solito bar dove mi reco per continuare a scrivere il manoscritto e che oramai chiamo scherzosamente "il mio ufficio" la barista ha visto che insieme a me era entrata una nuvola carica di tristezza che non è abituata a vedere. Sarà perché ho smesso di provarci con lei e sono passato alla completa onestà e quindi ti becchi anche tutto quello che è nascosto dietro le battute e i sorrisi. Mi ha chiesto cosa avessi, se fosse successo qualcosa ieri sera. Ci ho pensato e vediamo, sono uscito, andato a una festa con un amico che dopo 15 minuti ha conosciuto una signora e dopo 25 minuti stavano limonando duro. Potrebbe essere gelosia? Non del mio amico, ma del non aver limonato? No, non credo. Che noia limonare a caso alle feste. Parlare di come riportare in alto Rifondazione Comunista ecco quello è un modo per farmi eccitare di brutto il sabato sera. Forse sono state le troppe birre che ho bevuto perché la festa era abbastanza divertente ma piena di sudamericani e io da italiano mi domandavo tutto il tempo, ma perché noi italiani, che apparteniamo al ceppo latino, non possiamo definirci latini? Nel senso di Jennifer Lopez che dice I'm a LATINA. Magari perché non abbiamo conquistato territori assolati esportando la nostra lingua, al contrario degli spagnoli e dei portoghesi, però Colombo non era italiano? Genovese? Ok oggi non riesco a connettere e le birre si fanno sentire sto pensando a rallentatore, ho dimenticato tutto quello imparato a scuola. Diciamo che mi sta sul cazzo essere a una festa piena di appartenenti al mio ceppo e non sentirmi parte dello stesso ceppo. Ecco. Insomma ho esitato a rispondere alla barista ma poi l'ho fatto, ho raccontato della serata e della solitudine domenicale viennese e delle birre e dei pensieri ovattati dalla neve.
- È successo qualcosa ieri notte? - No. È proprio perché non sta succedendo qualcosa da molto tempo che mi sento così. Vorrei accadesse qualcosa. Ogni domenica aspetto sempre che qualcosa accada e invece alla fine l'unica cosa che accade è il lunedì. Meno male che accade il lunedì sarebbe brutto si fermasse il susseguirsi dei giorni.
Ahinora (la barista) si ferma a guardarmi e poi dice. - Sai, ieri ho investigato un po' perché anche io mi sentivo strana e alla fine è nettuno che sta passando attraverso la dodicesima casa e scombussola ogni cosa e quindi... - Ma che cazzo stai dicendo? - ... e poi c'è la luna che si oppone al transito di... - Tu non sai quanto vorrei credere a ste cose e avere pianeti da colpevolizzare per il mio umore di merda e l'aver allontanato tutti negli ultimi anni per paura di essere ferito nuovamente o di ferire, sarebbe così bello crederci! E invece che faccio? Passo le domeniche ad ammazzarmi di seghe mentali e scrivere. - Tu non capisci niente Matteo, non è una religione che ci devi credere, sono fatti, i pianeti influenzano i... - Io mi siedo, hai ragione tu, se passa nettuno digli che ha rotto il cazzo da parte mia, che non è che siccome è un pianeta grande e grosso può permettersi di fare il bello e il cattivo tempo con il mio umore e poi ah, un macchiato per favore! - Il solito con latte d'avena? - Bravissima. Il solito. Non sono pronto alle novità. - Non hai detto prima che vorresti che qualcosa di nuovo accadesse? - Vero. L'ho detto. Hai ragione. Ma non credo sarei in grado di affrontare un caffè nuovo ma disgustoso, rovinerebbe ancora di più questa giornata già resa impossibile da nettuno! - Vaffanculo. Vai a sederti al tuo posto e mettiti a scrivere. - D'accordo capo!
Ultimamente sto bene solo quando scrivo. Quando faccio vivere nei miei racconti persone inesistenti, create per farmi ragionare. O persone scomparse, che ho cacciato e trasformato in apparizioni per non dover affrontarle più.
La prossima storia che scriverò parlerà di me che mi sbatto un casino, divento uno scienziato famosissimo, poi presidente dell'intero mondo, poi tiranno assoluto, poi investo ogni risorsa rimasta del pianeta per creare un missile razzo nucleare micidiale e spararlo e far esplodere nettuno solo per poter andare da Ahinora e dirle: "Allora, senza nettuno come ti senti? Cosa ti sta influenzando oggi? La dodicesima casa di stocazzo oppure la smettiamo di dire stronzate e ci mettiamo a lavorare su noi stessi?". - Come fai tu Matteo? Sei tu l'esempio che dovrei seguire?
Dannazione. Ha ragione. Non so che dirle. Me lo sentivo che a renderla un personaggio di una storia sarebbe diventata più intelligente di me.
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scogito · 1 year
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8 MALATTIE CHE ANCORA NON HANNO UN NOME (A.P. Safonov)
1. Lavare l’auto il sabato sera
2. Organizzare tavolate e pagare solo il proprio piatto di merda
3. Inviare vocali di sette minuti, chiedendo scusa per il vocale
4. Mantenere gatti che ci odiano
5. Dirsi vegetariani ma mangiare pesce
6. Collezionare fumetti
7. Mordere i ghiaccioli
8. Lasciare la pellicola sugli schermi fino a quando non diviene un tappeto di batteri.
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Ammetto che io i ghiaccioli li mordo.
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senzano-me · 7 months
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Comunque questo esame mi sta togliendo la salute! Mi aspetta un sabato sera ricco di emozioni… di merda.
Che poi sono già sicura di non passarlo perché lo sto andando a tentare ma mi sto ammazzando comunque 🥲
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pizzettauniversale · 1 year
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Al posto di quella ragazza di potrebbe essere ognuno di noi, lo dico raramente ma ho passato i primi due anni di triennale malissimo, vomitavo prima di ogni esame, sentivo di dover dare sempre il meglio, essere la migliore di tuttə e questo mi ha portata a isolarmi, fare poche amicizie all’università, non uscivo quasi mai il sabato sera, ho perso amicizie, ero ansiosa, ero scontrosa, litigavo in continuazione con i miei, sono stata di merda, il lockdown è stata una merda ma ho respirato in quel periodo. E quando c’ero dentro mi sembrava tutto normale, vomitare prima di un esame, non dormire? Normalissimo. Solo a posteriori ho capito quanto fosse malsano tutto ciò, solo in magistrale l’ho capito, quando mi sono approcciata in maniera totalmente diversa, quando ho imparato a uscire a divertirmi a godermi lo studio. Non si può morire così.
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benzedrina · 1 year
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Stamattina mia madre ti ha incontrato, così random all'ospedale, tu eri con tua madre e mi ha detto che prima non sapevi che fare e poi quando tua madre si è allontanata l'hai salutata. Cazzo, ti incontrano tutti e io non ti vedo da Novembre. Bella merda. Ma anche solo per mandarti a fanculo, così dal cuore, e poi parlare, giusto un po'.
Ritorno a Milano per qualche giorno, ho preso per la prima volta un Italo e c'è un bambino che piange come un ossesso qui vicino a me. Non si è capito cosa vuole.
Mi sono messo a leggere Monster (manga) dall'ipad e dalle 13 sono arrivato alle 18 nel giro di manco 5 volumi (e in totale ne sono 18). Leggere manga non lo metto tra le letture, non conto neanche i manga che leggo e manco me li segno, forse perché è una cosa che faccio da quando ho memoria letteraria. Gli altri leggevano l'ultimo di Harry potter e io invece l'ultimo di one piece, o 20th century boys, o Blame, o boh, ne ho letti centinaia. Poi ho cominciato a leggere libri, ma tardi, molto tardi e se mi mettessi sul comodino un manga qualsiasi o uno dei miei libri della vita, sceglierei un quel manga qualsiasi. È il mezzo di narrazione che preferisco.
Vedevo dei reel su tiktok (amo quel suo algoritmo infame) e c'era questa intervista a uno scrittore. Gli si chiedeva che importanza avesse la scrittura in generale e lui per farla breve si è messo a raccontare un aneddoto. Gli chiedono di andare nella periferia di Montevideo, tra baracche e fame, e gli chiedono di raccontare del mare e lui ha parlato per ore del mare attraverso la sua scrittura perché "dovevo portare tutta quell'acqua lì". E quelle parole m'hanno sconfitto, ma m'hanno sconfitto dentro nel midollo, perché sono parole semplici, come Rilke che paragona la felicità a qualcosa che cade, parole così semplici da essere quasi inascoltabili. Il però è che bisogna ascoltarle, a prescindere dall'evento, dal luogo, dal tempo. Ci siamo inventati luoghi diversi per parole dal sapore diverso e poi ci siamo scordati di ascoltare mentre siamo in giro per le strade, da soli o in compagnia, o siamo seduti al solito tavolo il sabato sera mentre la musica va e l'alcol scende e quel testa di cazzo di tipello fa il mega splendido e simpatico per scopare con la tipa di turno che si aggrega a noi. Ecco lui è un caso limite, se gli dico qualcosa, lui risponde "vabbè fr ma solo ora ci arrivi?" che gli voglio dare una testata sui denti così forte che poi se li deve finalmente sistemare, e poi rivende la stessa frase il giorno dopo alla tipa random. Però non gli posso dire nulla, è proprio testa di cazzo al naturale come me.
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È mezzanotte e mezza circa, ho passato il sabato sera a leggere un libro. L'ho chiuso e sto per crollare, come se volessi rannicchiarmi nel letto e lasciarmi morire lentamente mentre sento che la mia vita va a puttane.
Oggi mi hanno proposto di andare dallo psicologo ed ovviamente ho detto di no, che non me la sento. Eppure è da un po' che dico di volerci andare, ma appena ho visto l'obiettivo vicino mi sono lasciato prendere dal panico ed ho rinunciato. Non sono pronto per andare dallo psicologo, nonostante io stia di merda ogni cazzo di giorno.
Io non lo so perché. Non so che mi prende. Voglio uscire da questo infinito loop, ed è evidente che non posso farcela da solo. Ma vorrei tanto farcela da solo.
Sono un disastro.
@al-sapore-di-sigarette
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midedicoilmare · 1 year
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28 Gennaio 2023.
Sono due mesi che non ci vediamo. Due mesi in cui ti ho pensato, in cui ho pianto, in cui ho lavorato su me stessa,sai ho perso 10 chili e sto lavorando sodo in palestra. Due mesi che di te non so più nulla, ho deciso di mettere un punto a me e a te. No storie instagram,no whatsapp,niente informazioni da tua madre o dalla mia.
Ma ieri sera mi ha scritto, mi hai detto che eri tornato e che non mi sarei dovuta dimenticare di te adesso che sto frequentando un ragazzo,mi hai chiesto cosa facessi stasera e io ti ho detto che probabilmente dopo il lavoro sarei rimasta a casa..tu mi hai detto "No usciamo domani, dai è sabato"..
Nonostante la mia paura ho accettato.
È sabato,sono le 10 e io sono a casa.
Hai preferito uscire con lei e i tuoi nuovi amici e come al solito quella che ci ha creduto e ci è rimasta di merda sono io.
Ti ho augurato mille volte la felicità,senza di me e credo che niente e nessuno mi potrà mai ferire così tanto.
Ma il mio cuore si è rotto ancora di più. Sono anni che me lo rompi,anni che ogni tua mancanza è una pugnalata allo stomaco,anni che sono qui ad aspettarti e puntualmente tu preferisci altri a me.
Ma adesso basta. L'ho giurato a me stessa, appena tu busserai io ti chiuderò la porta in faccia perché sono stanca, il mio cuore chiede pietà.
Ti amerò per sempre su quello non devi aver dubbi mai,ma non posso più permetterti di farmi male.
Mi hai distrutta per anni, adesso tocca a me mandarti a fanculo per sempre.
Adesso il mio unico obiettivo è lavorare su me stessa,dimagrire e diventare il tuo più grande rimpianto.
Sarai la forza che mi servirà quando vorrò mollare tutto!
Credimi,mi rimpiangerai e allora potrò dire di essere arrivata al mio obiettivo.
Buona vita mio immenso amore!
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bicheco · 9 months
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Barzelletta del sabato sera
Due mosche si posano su un pezzo di merda. Dopo qualche secondo una delle due ammolla una scorreggia. L'altra indispettita: "Io starei mangiando eh....".
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oltre-il-crepuscolo · 9 months
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Odio il sabato sera
Immagino non sia nemmeno la prima volta che lo scrivo, anche perché è circa da 10 anni che è così.
Da quando i miei amici hanno cominciato ad uscire la sera ed io a rimanere a casa senza inviti.
All'inizio pensavo che fosse perché non ero carina abbastanza
Poi ho pensato che fosse perché non proponevo mai delle cose e me le aspettavo dagli altri
Alla fine ho capito che probabilmente non piaccio abbastanza agli altri da invitarmi con loro la sera.
A volte vorrei dannatamente uscire di sera, essere stupida e curarmi solo di bere, essere vestita come le altre e avere la testa che hanno tutti gli altri a 20 anni: discoteca, vestiti, scarpe, moda, casino, socievolezza, eccetera
Invece mi trovo a 20 anni a non amare le folle, uscire in gruppi dove non ci si guarda nemmeno in faccia e non si parla di nulla, non mi piace bere, la discoteca dopo un'ora mi butta giù di morale.
Troppe persone ubriache, che ci provano con altre persone altrettanto ubriache
Non è triste? Non riesco a capirvi
Non sarebbe meglio stare con persone che ti amano davvero con cui parlare di cose vere e non solo del top nuovo o del tipo/a con cui si è stati a letto?
Vorrei tanto essere superficiale, ogni tanto, fottermene dei miei pensieri e dare peso solo al colore delle unghie del prossimo mese, ma purtroppo questa non sono io
Mi piace scrivere, disegnare, andare in bici e fare cose che forse sono "da sfigata", ma mi sembrano mille volte meglio di fingere l'amicizia con chi poi non c'è davvero o con cui non si può parlare di nulla
Non capisco il trucco pesante perché nasconde chi si è davvero
Non capisco i vestiti corti perché sono scomodi e non portano a niente
Non capisco le scollature o i reggiseni imbottiti o i perizomi
Non capisco le unghie lunghe e rifatte dall'estetista perché non sono pratiche per la vita vera
Non capisco il bere
Non capisco la paura di legarsi a qualcuno come non capisco la paura di conoscere qualcuno non di plastica, con contenuti veri
Non capisco il dare degli sfigati a chi si impegna e studia, sperimenta e va in giro a conoscere il mondo anziché spendere 50/60 euro ogni stupido sabato sera in una schifosa discoteca
Non capisco il fingere di stare bene solo per farsi vedere dagli altri
E forse non capisco le persone, in generale e la smania di uscire in questa sera di merda in massa
Oratorio, campi da gioco, in centro, non vi capisco e forse non vi capirò mai
Per me non c'è differenza tra un sabato sera e un mercoledì e un po' ringrazio sia così
Non ho bisogno di fingere di essere chi non sono
Stare in mezzo a persone vuote sentendomi sola o stare a casa sentendomi sola non è poi così diverso
Forse preferisco casa, alla fine
Vorrei che ci fossero altre cose da poter fare. Cose che le persone non considerassero da sfigati, che non comprendano il farsi vedere dagli altri, ma lo stare insieme a fare cose che siano costruttive e non solamente una passerella
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kachoobu · 11 months
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Non mi farete passare un altro sabato sera di merda, vero???
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j-justme · 2 years
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Io in sessione che punto a fare serata il sabato = sabato sera di merda assicurati 🥲
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magnificenthaveilla · 11 months
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21.05.23
Forse ricominciando a scrivere riusciró a tornare. E da mesi che mi riprometto di riniziare a fare ció che mi faceva stare bene ma non riesco mai a portarlo a compimento. Sapete il tempo durante la depressione è come se collassasse, come svanisse e non sapessi piú regolarti nè come arbitrarti. A volte mi sembra di vivere mille settimane in pochi giorni; altre volte non passa mai. Odio particolarmente il secondo caso perchè mi ricorda che c’è, che è sottocutaneo anche se non lo sento. Mi torna a far visita ogni qualvolta qualcosa vada a buon termine. Gioisce nei miei fallimenti. Ma sapete anche qual’è un altro aspetto di tutto questo di cui nessuno parla mai? Lo “scarica barile”; il non essere mai capaci di ammettere che se siamo ancora qui un briciolo di colpa dobbiamo buttarcela addosso, forse non è solo colpa della depressione, forse non è solo colpa del fatto che mi abbiano stuprato, che mio padre sia un padre di merda, che la mia famiglia va a rotoli, che i miei amici non mi stanno piú vicino e che a scuola va tutto male e forse perderó l’anno.Forse è anche colpa mia che non cerco di andare oltre, che non seguo la mia terapia, che non accetto il passato senza incolparmi, che faccio finta di accettare il fatto che mio padre sia così anche se mi fa soffrire, che la mia famiglia è rinata dopo tutto quello che è successo e che ne abbiamo passate tante ma siamo ancora qui ad arrostire pancetta e alette di pollo il sabato sera, i miei amici mi stanno dando i miei spazi o semplicemente mi sto allontanando io e a scuola non combino nulla e la bocciatura magari mi servirebbe.
Sai L, vorrei notassi anche l’altro lato della medaglia e che non entrassi subito in frustrazione e iniziassi a farti del male. Spero tutto questo un giorno finirá.
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surfer-osa · 2 years
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A mani nude (no, non è una storia di fisting).
Ho sempre amato la cura delle piante ma da qualche anno a questa parte mi sono imposta il lunedì botanico. Sì perché il lunedì è notoriamente una giornata di merda da quando esiste il capitalismo, lo sanno tuttə. La furbata consiste nel ritagliarsi un impegno piacevole nel giorno più peso della settimana.
Diciamolo chiaramente: l'ortobotanica si alimenta di un'ansietta tipo Schrödinger. Se non la pratichi scleri, quando la fai scleri lo stesso perché succederà qualcosa nonostante tutti i tuoi buoni propositi.
Afidi maledetti a parte ripenso a quanto è durata poco la soddisfazione per gli agretti coltivati sul balcone metropolitano quando ho trovato Heavy (il mio gatto) che li stava tranciando a morsi.
Oppure ricordo ancora con vivida emozione la corsa al chilometro lanciato verso il pronto soccorso veterinario quel sabato sera durante il lockdown quando Tatí (la mia gatta) ha pensato di lesionarsi la gola ingurgitando foglie poste dove lei non doveva arrivare (dio quanto sono ingenua, non ci sono limiti quando si tratta di felini che fanno quello che non dovrebbero fare).
Il veterinario esordì con un:
- "Signora, come va?".
- "Chi, io o la gatta? No perché io sto infartando".
Penso al povero Dario che quella sera ha guidato in stile rallye con accanto una gatta fuori di testa che stava coverizzando le "Litanie di Satana" di Diamanda Galás e una donna in preda alla tachicardia.
Io però voglio perseverare nel mio lunedì botanico e continuare a stupirmi per le mie mani orrende. Sono tagliate, graffiate, con le unghie corte (che nel fisting però torna utile).
Sembrano le mani di una che non vuole usare i guanti perché alla fine il contatto con la terra è davvero bello e la fa stare bene.
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