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#permessi turistici
Permessi turistici per la Libia del 1939
Nel 1939 i viaggi e gli spostamenti verso le colonie italiane erano regolati dalle norme contenute nel R.D. 17 dicembre 1928, N. 3278. Gli spostamenti erano concessi sia ai cittadini italiani sia ai sudditi per ragioni di affari, di lavoro, di studi o di diporto, purché minuti di apposito lasciapassare rilasciato nel Regno dai Prefetti o dai Questori, nelle Colonie dai Governatori e all’estero…
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lamilanomagazine · 1 year
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Modena: scoperto Bed and Breakfast abusivo, Polizia locale in prima fila per la lotta all'evasione
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Modena: scoperto Bed and Breakfast abusivo, Polizia locale in prima fila per la lotta all'evasione. Sconosciuto al fisco un bed and breakfast della zona dell’area nord di Modena finito nelle scorse settimane al centro degli accertamenti del nucleo Antievasione tributaria della Polizia locale di Modena. Il B&B è stato scoperto dagli operatori del Quartiere 2 durante le attività di presidio del territorio e, una volta avviate le verifiche, è emersa l’attività di “house” prenotabile tramite alcune piattaforme online su cui l’appartamento era pubblicizzato sin dal 2018 con due differenti denominazioni. I titolari, una 63enne e un 57enne modenesi, non avevano però presentato negli uffici comunali la Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) necessaria per le strutture ricettive. Alla luce della mancanza dei permessi, per la 63enne e il 57enne sono scattate due sanzioni da 500 euro, una per ciascuna denominazione del B&B, per un totale di mille euro; inoltre, sono stati informati i servizi comunali che si occupano di verificare il pagamento delle imposte comunali di Tari e Imu e dell’Imposta di soggiorno, il cui eventuale mancato versamento potrà far scattare il recupero delle somme da parte dell’Amministrazione. Infine è stata avvisata della vicenda l’Agenzia delle entrate attraverso un’informativa per l’approfondimento su possibili condotte evasive. L’episodio del B&B è solo uno dei numerosi casi trattati dal nucleo Antievasione tributaria della Polizia locale che si occupa di evasione ed elusione fiscale e contributiva, concentrandosi in particolare sulle imposte comunali. Sempre nelle scorse settimane gli operatori del Comando di via Galilei hanno scoperto un appartamento affittato in “nero” nella zona di piazzale Risorgimento. L’alloggio, di proprietà di un 48enne modenese, era stato dato in locazione a tre cittadini senza stipulare il regolare contratto di affitto e senza informare la Questura entro 48 ore dall’insediamento delle persone (come previsto dalla normativa di pubblica sicurezza). Per l’uomo, quindi, è scattata una sanzione amministrativa da 900 euro e anche in questa circostanza sono in corso accertamenti finalizzati ad accertare il versamento di Tari e Imu. I due casi confermano l’attenzione dell’Amministrazione comunale nei confronti del contrasto al fenomeno dell’abusivismo nel settore degli alloggi temporanei, anche in funzione dell’incremento dei flussi turistici che dopo il Covid stanno interessando il territorio modenese. I controlli rigorosi svolti dalla Polizia locale vanno a garanzia dei clienti, ossia delle persone che scelgono di visitare Modena con la consapevolezza di poter usufruire di un’offerta ricettiva regolare e di qualità, ma sono volti anche a prevenire possibili situazioni di concorrenza sleale nel mercato di un settore in crescita.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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canadasys · 3 years
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Lavorare in Canada
Lavorare in Canada è il sogno di molte persone. Infatti, trovare lavoro in Canada è molto più facile di quello che si possa pensare. Riuscire ad avere un visto per lavorare in Canada e integrarsi in questo territorio può essere forse complesso all’inizio ma poi, sarà molto più facile realizzare i propri sogni.
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Lavorare e vivere in Canada, infatti, è un modo per cercare di approfittare di uno dei Paesi più vivibili e migliori al Mondo per sviluppare i propri progetti e la propria attività professionale. Sono sempre di più i cittadini europei che vogliono andare a lavorare in Canada perché vi sono dei programmi anche per le startup molto interessanti.
Chi oggi lavora in Canada sicuramente può guardare al futuro in maniera molto positiva. Abbiamo tanti clienti che vengono spinti proprio dai parenti o amici in Canada a fare questo passo importante. Vediamo come fare per trovare lavoro in Canada e quali sono le opportunità.
Come lavorare in Canada
Il tasso di disoccupazione in Canada ha raggiunto il minimo storico nel dicembre 2019 quando è arrivato a quota 5,6%. Con l’arrivo della pandemia da Covid-19, il tasso è cresciuto fino ad arrivare circa al 9%. Nonostante ciò, il Canada ad oggi, rappresenta ancora un Paese ricco di opportunità lavorative e presenta un mondo del lavoro variegato e molto attivo. Trovare lavoro in Canada è piu’ semplice che in Europa e soprattutto, è basato su un sistema meritocratico.
Coloro che vogliono emigrare in Canada e cercare un lavoro a Toronto, così come in un’altra grande città canadese, devono capire bene come fare e cercare l’opportunità giusta da un punto di vista professionale. Bisogna trovare un lavoro capace di rispondere alle proprie esigenze e competenze . Per lavorare in Canada, però è necessario essere dotati dei documenti previsti dalla normativa vigente. Vediamo quali sono i tipi di visti lavorativi per vivere e lavorare in Canada.
Visto lavoro canadese, le informazioni
Per lavorare in Canada c’è bisogno di avere un visto specifico per il lavoro. Innanzitutto, gli italiani che vogliono recarsi in Canada possono approfittare del cosiddetto eTA, ovvero il visto turistico elettronico, che permette di stare nel Paese per scopi turistici fino a 180 giorni. Può essere valido fino a 5 anni. Se si vuole però lavorare in Canada la prima cosa è quella di cercare lavoro direttamente dall’Italia, in modo tale da riuscire poi ad ottenere più facilmente un visto di lavoro.
Per trovare un lavoro e in particolare, per trovare degli impieghi per stranieri, il consiglio è quello di rivolgersi a delle agenzie di reclutamento oppure al cosiddetto ESDC, ovvero Employment and Social Development Canada. In pratica, con l’aiuto di questo specifico dipartimento si potrà trovare lavoro direttamente dall’Italia.
Canadasys oggi ti mette a disposizione un Team di Consulenti Esperti che possono aiutarti se vuoi lavorare in Canada. Ti assistono in tutte le procedure con il Governo Canadese e nella Ricerca di un Lavoro.
I tipi di visti lavoro principali
Vi sono diverse tipologie di visti lavoro da utilizzare. I due tipi principali di visti sono il Temporary Worker Visa oppure lo Skilled Worker Visa. Il primo è ideale per coloro che hanno già trovato lavoro dall’ Italia e di conseguenza, si recano in Canada sulla base del lavoro richiesto. Per ottenere questo visto, è importante che ci sia anche allegata una specifica richiesta, ovvero quella del datore di lavoro.
Parliamo del Labour Market Opinion. In pratica, l’ufficio immigrazione del Canada dà l’autorizzazione in quanto si attesta che quello specifico datore di lavoro abbia bisogno di un lavoratore straniero perché non ha la possibilità di trovare in Canada una persona adatta per quel tipo di impiego. Questo visto può essere richiesto direttamente on-line con l’aiuto dei nostri esperti di immigrazione. Per ottenerlo bisogna anche presentare i dati biometrici.
Vi è anche l’ Open Visa per i lavoratori. Un permesso di lavoro aperto si riferisce a un permesso di lavoro che non è legato a un singolo datore di lavoro o luogo. Ciò significa che un cittadino straniero con un permesso di lavoro aperto valido può lavorare per più datori di lavoro in più località in tutto il Canada. Va notato pero’ che alcuni permessi di lavoro aperto possono avere requisiti o restrizioni aggiuntivi che devono essere rispettati dai cittadini stranieri.
Leggi tutte le informazioni che abbiamo raccolto per TE e decidi se realmente vuoi migliorare la tua vita:
https://canadasys.com/lavorare-in-canada/
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siciliatv · 3 years
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Braccianti agricoli sfruttati e caporalato, chieste sei condanne
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Braccianti agricoli sfruttati e caporalato, chieste sei condanne Vi sarebbe stato un meccanismo di permessi turistici sfruttati per fare arrivare i lavoratori,... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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giancarlonicoli · 4 years
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25 lug 2020 13:36 IL FIDANZATO DI ROCCO CASALINO, IL CUBANO JOSÉ CARLOS ALVAREZ AGUILA, SEGNALATO ALL'ANTIRICICLAGGIO - L’UOMO, CHE LAVORA COME CAMERIERE, È FINITO SOTTO CONTROLLO PER AVER MOVIMENTATO SUL PROPRIO CONTO CIRCA 150 MILA EURO: ATTRAVERSO UNA CARTA RICARICABILE, ALIMENTATA ANCHE DAL CONTO CORRENTE DI CASALINO, INVESTIVA FINO A 2 MILA EURO IN UN GIORNO PER ACQUISTARE TITOLI SUI SITI DI TRADING ONLINE, INCAMERANDO COSPICUE PLUSVALENZE - È NORMALE CHE IL COMPAGNO DI UN UOMO CHE CONOSCE IN ANTEPRIMA LE DECISIONI DEL GOVERNO SCOMMETTA SU DEI TITOLI CHE GLI PERMETTONO DI INCASSARE LAUTI GUADAGNI? NON C'È IL RISCHIO DI UN CLAMOROSO CONFLITTO D'INTERESSI?  
Giacomo Amadori Giuseppe China per “la Verità”
Per giornalisti e fotografi di tutto il mondo è l'ombra del premier Giuseppe Conte, il suo inseparabile consigliere-portavoce. Affianca il capo del governo in ogni vertice europeo che conti, facilitato dalle sue doti di poliglotta (dice di parlare cinque lingue). Il quarantottenne Rocco Casalino da Frankenthal (è figlio di pugliesi immigrati in Germania) è un tipo eclettico e ambizioso: dopo il diploma a pieni voti e la laurea in ingegneria, ha prima assaporato il mondo dello spettacolo e successivamente ha intrapreso la carriera di uomo comunicazione. Grazie all'attuale incarico a Palazzo Chigi porta a casa un stipendio di tutto rispetto: 170.000 euro l'anno, salario comprensivo di emolumenti accessori e indennità varie.
Ma in pochi sanno che, in caso di uscita dal mondo della politica, ha pronto un piano B: fare l'imprenditore nel settore della ristorazione. La notizia l'abbiamo appresa da una segnalazione inviata all'Ufficio antiriciclaggio della Banca d'Italia dai risk manager di un noto gruppo bancario con filiale in Largo di Torre Argentina a Roma, agenzia in cui ha il conto il compagno di Casalino, il trentenne cubano José Carlos Alvarez Aguila. Ma che cosa c'entra l'Antiriciclaggio con il ristorante?
Partiamo dalla segnalazione, che in qualche modo sfiora anche il ruolo istituzionale ricoperto da Casalino. Al centro dell'alert del giugno scorso c'è la carta prepagata del compagno caraibico del portavoce di Palazzo Chigi. Alvarez Aguila ha movimentato sul proprio conto circa 150.000 euro e il rapporto è stato «alimentato» da un'indennità Naspi di disoccupazione, da «modesti bonifici senza causale provenienti dal compagno» e «da un bonifico proveniente da un conto tedesco della Plus500, società finanziaria internazionale che fornisce servizi di trading online».
Cioè una società che consente la compravendita di valuta e di azioni sulle varie Borse internazionali. Quel che pare di capire è che il trentenne cubano giochi sui mercati finanziari, con ottimi risultati, attraverso una piattaforma di origine israeliana, la Plus500, con filiali in giro per il mondo. Ma scommette anche con la greca Fortissio.com, specializzata in «trading protetto».
Infatti in un altro passaggio della segnalazione si legge che la carta prepagata viene utilizzata per «pagamenti verso siti di trading online come Plus500 e Fortissio.com ed appaiono operazioni rilevanti rispetto al bilancio economico del cliente (ad esempio pari a oltre 2.000 euro nella stessa giornata)».
Ricapitoliamo: il fidanzato di Casalino, di professione cameriere o giù di lì, attraverso una ricaricabile, investirebbe anche 2.000 euro in un giorno per acquistare titoli su siti di settore, incamerando cospicue plusvalenze che vanno ad alimentare il suo conto. Ma è normale che il compagno di un uomo che conosce in anteprima le decisioni del governo scommetta online su dei titoli che gli permettono di incassare lauti guadagni? Non c'è il rischio di un clamoroso conflitto d'interessi? Gli stessi dubbi deve averli avuti chi ha inviato la segnalazione all'Antiriciclaggio.
Alvarez Aguila ha spiegato alla sua banca che la carta di credito è posseduta dalla madre che vive a Cuba, la quale «effettua prelievi di contanti seppur di poco conto presso banche locali». Ma dalla banca obiettano che «l'utilizzo fisico della carta non esclude la possibilità di compiere operazioni online da parte del segnalato». Per arrivare a questa conclusione: «Alla luce di tale utilizzo improprio della carta e della movimentazione compiuta si ritiene opportuno l'inoltro della presente». Infatti vengono ritenuti sospetti «scambi di bonifici tra rapporti collegati con causali generiche, unitamente a operazioni di trading probabilmente eseguite da soggetto terzo».
Non è difficile immaginare chi sia il «soggetto terzo» sospettato di puntare su questo o quel titolo con la carta intestata ad Alvarez Aguila. Chiunque sia, Casalino o meno, chi investe sui due siti di trading online lo fa utilizzando informazioni privilegiate? È probabile che questo tema sia in fase di approfondimento. José Carlos e Casalino vivono in un bell'attico con vista Tevere, la dimora romana dell'ex concorrente del Grande fratello. Sulla riva opposta del fiume si trova la Suprema Corte di Cassazione. Quando suoniamo al citofono, dall'appartamento al quinto piano ci risponde proprio il giovanotto, che parla italiano. Sappiamo che la sua banca ha fatto una segnalazione all'anti riciclaggio. «Uhm uhm».
Chi è che usa quel conto e quella carta? «Il conto è a mio nomeno?» ci risponde. Quindi è lei che gioca in borsa? «Sì». Ma che cosa fa oggi Alvarez Aguila? Almeno sino a maggio ha lavorato come dipendente a tempo pieno all'Antico forno Argentina, enoteca nel cuore di Roma. Un addetto ci spiega che il locale ha riaperto da poco e che José Carlos non fa più parte della nuova squadra.
Il cittadino cubano, che durante il lockdown ha percepito l'assegno del Fondo di integrazione salariale, nega che il rapporto si sia interrotto: «Sono ancora sotto contratto e lavoro in sala». In ogni caso lo stipendio da cameriere poco si concilia con le sue cospicue puntate sui siti di trading online. Da quando è sbarcato nel nostro Paese José Carlos ha lavorato per diverse società, quasi tutte nel settore della ristorazione. Negli ultimi tre anni è stato dipendente anche della Temakinho Italia, che gestisce l'omonima catena di ristoranti nippo-brasiliani.
Dopo questa esperienza, come si legge nella segnalazione, ha percepito per oltre un anno, tra il 2018 e il 2019, l'indennità di disoccupazione Naspi. Poi, dopo un breve part-time allo Sheket, un risto-club a due passi dal Ghetto ebraico di Roma, è arrivata l'assunzione all'Antico forno. Ammortizzatori e stipendi che non hanno mai superato i 2.000 euro lordi al mese. Sarà per questo che la banca ha trovato sospette quelle puntate da 2.000 euro netti in un sol giorno sui siti di trading online.
Nella segnalazione all'Antiriclaggio c'è anche un'altra notizia. Quella del piano B di Rocco e del suo compagno. Infatti la coppia, il 13 novembre scorso, davanti al notaio romano Gianluca Abbate, ha fondato la Riomaki, società a responsabilità limitata semplificata. Le quote societarie sono equamente divise tra i due uomini e hanno un valore nominale di 5.000 euro. Per questo hanno «versato all'organo amministrativo» 2.500 euro a testa «in contanti». Un'operazione che con la regola introdotta dal secondo governo Conte (il tetto di 2.000 euro per i pagamenti cash) non sarebbe stata possibile.
Dall'atto costitutivo apprendiamo che Casalino è ancora residente a Ceglie Messapica (Brindisi) e che il suo compagno, nato all'Havana l'11 ottobre 1989, è, invece, residente all'indirizzo dell'appartamento romano in cui convivono. Inoltre José Carlos nel novembre scorso risultava «munito di regolare permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Roma in data 12 marzo 2019 con scadenza il 20 marzo 2020». Permessi che vengono via via rinnovati.
L'oggetto sociale della Riomaki, che alla Camera di commercio risulta ancora inattiva e ha come amministratore unico Alvarez Aguila, è l'attività di ristorazione, «con particolare riferimento alla preparazione di piatti e di specialità a base di pesce crudo (sushi, sashimi, carpacci e simili) e in generale di cibi orientali e sudamericani nonché con particolare riferimento a piatti e specialità a base di carne (bisteccheria, braceria, steak house)».
Insomma, sembra di capire che l'idea sia quella di una cucina fusion, dove Giappone e America Latina si fondono, in perfetto stile Nobu. Ma per non farsi mancare nulla Rocco e José Carlos non escludono di lanciarsi nella gestione di pizzerie, trattorie, osterie, tavole calde, self service, pub, paninoteche, bar, pasticcerie, gelaterie, mense, banqueting nonché nella fornitura di pasti preparati. Non è finita.
La Riomaki è pronta a gestire discoteche e locali notturni, ma anche a produrre e commercializzare bevande alcoliche e prodotti alimentari. Infine, tra i possibili business, c'è la direzione di alberghi, villaggi turistici e residence, oltre all'organizzazione di eventi. Insomma Rocco e José Carlos vedono il loro futuro a contatto con il pubblico. Ed è già una notizia, vista la riservatezza che avvolge la vita della coppia. Raramente i due finiscono sui giornali di gossip.
Su Internet si trovano le foto di Chi, quando i paparazzi del settimanale mondadoriano immortalarono l'ex concorrente della prima edizione del Grande fratello e il «fidanzato cubano Marco» (così veniva identificato all'epoca) durante un «week end romantico» sull'isola di Ponza. Era il luglio del 2018. José Carlos, barba appena accennata e cranio rasato, indossava occhiali scuri e uno striminzito slippino rosso da cui debordavano muscoli ben torniti.
Il Corriere della Sera aggiunse che il giovanotto era in Italia dal 2014 e che Rocco lo aveva presentato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella il giorno del giuramento del primo governo Conte.Ora sappiamo anche che Alvarez Aguila è appassionato di trading online e vorrebbe aprire un ristorante di sushi insieme con il suo Rocco. Sempre che la segnalazione all'Antiriciclaggio non complichi i loro piani.
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togiweb · 4 years
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L’estate che verrà: Italia (e Spagna) Cenerentole d’Europa, restano fuori dai “corridoi turistici” L'Europa del turismo si prepara a un'estate all'insegna dei permessi "fai-da-te" che rischia di lasciare nella serie B delle vacanze proprio l'Italia.
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giulianaleone91 · 7 years
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Organizziamo il viaggio - Grand Canyon
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“In quali parchi naturali sei stata? Ma si tratta di luoghi turistici o sperduti e avventurosi?” Mi viene spesso domandato da chi guarda le mie foto. Come ti ho già anticipato, ho visitato tre parchi naturali: Grand Canyon, Petrified Forest e Death Valley.
Dedicherò un post a ciascun parco, a partire dal maestoso strabiliante Grand Canyon, e ti darò consigli su come “affrontarlo”.
Forse dovrei scrivere un libro solo su questo parco. Della sindrome di Stendhal che mi ha colto quando mi sono trovata davanti alle sue vette ti parlerò nel Diario di Bordo. Per adesso ti do qualche informazione utile.
Inizio col dirti che questo parco si trova in Arizona, ma la Route 66 non arriva fino a lì. Dovrete fare una breve deviazione e uscire dalla strada per un poco.
Il Grand Canyon è un parco di 4927 km2 e si divide in North Rim e South Rim. La parte nord (aperta solo da metà maggio a metà ottobre) è la più selvaggia; la parte sud più turistica. La stagione ha scelto per noi e siamo stati costretti a visitare il South Rim.
Il prezzo del biglietto è di 30 dollari a macchina.
Su internet troverai tante fonti da poter consultare prima di andarci. Informarsi sulle temperature, sulle norme di sicurezza, sui permessi, sull’equipaggiamento è qualcosa che ti consiglio di fare assolutamente. Se conosci l’inglese spulcia ben bene il sito ufficiale, altrimenti cerca qualche guida su internet.
Se hai intenzione di osservare la vista mozzafiato dai point of view e non hai intenzione di addentrarti nel canyon, allora quanto ti sto per dire non ti interessa. Se invece intendi vivere in toto questo parco, apri le orecchie.
Porta con te minimo tre bottigliette d’acqua.
No, non sto esagerando. Anche se parti d’inverno e c’è la neve: porta con te minimo tre bottigliette d’acqua. Non una e mezza. Non due. Minimo tre.
Se vuoi arrivare fino in fondo e raggiungere il fiume Colorado ci vogliono due giornate; una per scendere e una per risalire.
No, non intendo dire che ci vogliono tante ore. No. Ci vogliono proprio due giornate. .
Svuota la vescica subito prima di iniziare la scalata. Le latrine che troverai non sono un bello spettacolo.
Porta qualcosa da mangiare con te. Noccioline, frutta secca, caramelle. Qualcosa di zuccherato o salato. Magari anche frutta a pezzi.
Ti dico solo che io ho utilizzato una confezione di mentine a mo’ di carburante. Benedetti zuccheri! Ho lasciato le provviste in macchina e me ne sono pentita.
E poi, cosa più importante, porta con te tre bottigliette d’acqua, minimo.
No, non ho perso la memoria. So benissimo di averlo già detto. Ho dovuto centellinare la mia bottiglietta per l’intera giornata ed è stata una vera tortura. Non farlo, davvero. Anche se non hai voglia di portarti roba dietro, fidati delle mie parole.
Metti scarpe comode e non scivolose. Di giorno sentirai caldissimo, indossa qualcosa di leggero, ma porta una felpa. A un certo punto la temperatura cala tutta insieme. 
Non dimenticare fazzolettini e salviette umidificate.
Il Grand Canyon è un posto turistico, più di quanto immagini. Ci sono navette gratuite che portano in vari punti del parco, negozietti con souvenir, bar, ristoranti, hotel, e anche dei campeggi. Gli hotel costano parecchio e bisogna prenotarli con largo anticipo per trovare dei posti. Deve essere bello svegliarsi la mattina e trovare il Grand Canyon fuori dalla finestra. Anche nei campeggi si respira una bell’aria. Si possono montare le proprie tende e sono inclusi vari servizi. Il prezzo è molto basso. Peccato che quando siamo andati noi era tutto pieno. Per chi vuole invece dormire sul fondo del canyon c’è qualcosa anche lì, ma non so dirvi molto al riguardo.
Tra gli altri servizi offerti c’è il giro in elicottero, quello sugli asini e quello del fiume Colorado in canoa.
In conclusione, il Grand Canyon è un posto magnifico per una vacanza. Ci sono opzioni adatte a tutte le tasche e ognuna è un’esperienza unica a modo suo.
Delle bellezze del parco ne riparleremo. Per adesso credo possa bastarvi.
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