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#pensate se l'avesse fatto
omarfor-orchestra · 3 months
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Buongiorno non ho dormito un cazzo stanotte ma in compenso mi sono fatta un film enorme su Gianni S4 in cui ovviamente soffre lo volete sapere
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devotedcickpea · 2 years
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Spero che sia troppo tardi.
lo smalto sulle mie unghie si sta lentamente sgretolando via in bricioline rosse e non hovoglia di cambiarlo. Non è trascuratezza o disinteresse verso le cose che mi oiacevano, è semolice menefreghismo. Più che avere delle unghie eperfette mi interessa di vederci chiao, di afferrare finalmente la stuazione. Perchè come lo smalto prima si è sgretolata la mia voglia di sorridere, poi la mia rabbia, e ora la mia pazienza. Questa situazione, tutta, mi ha portata allo sfinimeto e allo stremo delle forze: no, non addito nessuno come colpevole, non chi pensate almeno.
Sono stata dai carabinieri due volte con oggi e non ne ho ricavato nulla, anzi semmai ho recuperato. Ho scoperto che qualcuno aveva fatto un esposto per dichiarare la mia situazione a sua detta sbandata pegio di una curva a gomito, e la cosa peggiore non è nemmeno che non posso sapere chi sia stato, ma che è "qualcuno che mi vuole bene". Il che mi porta a sospettare di tutti in questo momento fino alla paranoia, fino a dubitare di essere stata io in un momento alla Dr Jeckyll e Mr Hyde. Tutti dicono di volermi bene e lo dimostrano a modo loro, e tutti avrebbero motivo di fare una cosa del genere. Ma dire "tutti" è dire "nessuno", quindi è solo un mio modo per farmi del male, e nonostante questo essendo tutti indiziati non posso confidarmi con nessuno. E passo il tempo a domandarmi chi mai fareebbe una cosa del genere, l'esposto tra le altre, senza volerci ricavare qualcosa? Già facendo quello che ha fatto direi che sta veramente male, se l'avesse fatto solo per il gusto di farlo sarei io a fargli un esposto perchè sarebbe pericoloso per tutti.
Chiunque avrebbe dei buoni motivi, e delle solidissime ragioni per non farlo. E asfissiante, quasi come il pensare quanto questa persona mi sia vicina- e se non lei una sua talpa con la sua stessa malattia. Non solo è qualcuno che conosco, ma è qualcuno di talmente vicino a me da aver accesso alle estensioni di me, a frugare tra le mie cose intime. Se mi conoscesse saprebbe che preferirei mille volte una scazzottata in parcheggio che questo continuo evitarmi ma starmi alla giusta distanza per nuocermi profondamente, rendendo me e il mondo intorno a me fortemente radioattiva. Se un minimo mi conoscesse mi affronterebbe direttamente, ma forse è propro perchè mi conosce che sa che così mi fa più male. Vedete la paranoia?
Una cosa è certa: non sono stata io a fare questo casino, a scadere nel penale. Io sono la vittima, qualcuno che sta patendo le sofferenze più grandi. Devo ripetermelo, più volte al giorno. Andrà bene, stai bene, non è colpa tua. Non è colpa tua. E se non sono io ma è qualcun altro, mi auguro che mi giri alla larga dopo tutto quello che ha fatto a me e a chi voglio bene. Alcune cose non le toccheresti nemmeno al tuo peggior nemico, e parlando di etica questa persona deve sapere che ha un'etica peggio dei mafiosi.
E voglio sapere chi è a questo punto, per quanto male possa fare questa rivelazione: non mi voglio vendicare, voglio solo guardarlo in faccia e chiedergli perchè mi ha fatto così male se mi vuole così bene. Come puoi umanamente parlando totturare a questo punto una persona il cui unico errore è quello di tentare di vivere? E spero che ricordi per sempre le macerie dietro i miei occhi distrutti, come io ricoderò per sempre il male che mi ha portato e le cose che mi ha tolto.
Gioie, esperienze, serenità, energie, interessi. Tutti andati per qualche egoista che voleva il mio palcoscenico mentale tutto per lui. Alla mia età non posso perdonare una cosa così meschina.
Più ascolto "No children" dei Mountain Goats più mi ci rivedo.
Ho paura, certo, perchè a differenza sua sono umana. Ma sono felice di essermi messa alla sua ricerca perchè, come lui, sono una stronza.
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eltanguerowsm · 3 years
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Le 10 maglie più brutte della storia di WSM
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DESIGN | articolo di Mikalic - 08 marzo 2021 Mentre negli ultimi giorni assistevamo alle concitate lamentele di buona parte dell'utenza sugli effetti della nuova grafica, ci sono venuti in mente alcuni capolavori assoluti di voi utenti. Abbiamo selezionato così le 10 maglie più brutte della storia di WSM. * * * L’abito non fa il monaco. E menomale, diranno i tifosi di alcune squadre di calcio che, nonostante non si siano mai messe in luce per meriti sportivi, sono finite nella bizzarra classifica dei club con le peggiori maglie della storia di WSM. Ogni squadra di WSM ha vissuto i suoi momenti più gloriosi e più deludenti, e molto spesso non vengono ricollegati soltanto a giocatori ed allenatori, ma anche alla divisa che avevano indosso: perchè come spesso si dice, i giocatori vanno e vengono, ma la maglia, quella, resta sempre. Purtroppo o per fortuna. Il gioco ci ha regalato delle divise indimenticabili per bellezza, ricorsi storici, colori o fantasie, ma in alcuni casi ci sono stati dei terribili tentativi di alcuni utenti di farsi notare: purtroppo, nella maniera sbagliata. Ne abbiamo scelti 10 – non potevamo fare altrimenti – di questi “capolavori”, in un periodo in cui qualcuno ha storto il naso per la nuova veste grafica del nostro amato game. Pensate se a lavorare ai colori di WSM fosse stato invece uno di questi illustri stilisti: #10: HURACAN (ARGENTINA).
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Complessivamente è meno brutta di buona parte delle divise di questa lista, ma la scelta dei colori della prima maglia e il design complessivo è un qualcosa di molto coraggioso e, purtroppo, molto brutto. Oltre al fatto che si è completamente deciso di snaturare i colori ufficiali della squadra, che sono il bianco e il rosso. #9: TROMSO (NORVEGIA).
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Se hai mai sognato di organizzare una festa di Halloween a tema calcistico, il kit dei vecchi campioni norvegesi del Tromsø è senza dubbio il costume perfetto. Un mix tra sangue che scorre, cerotti e per finire sembra che qualcuno debba averci attaccato un cartello con il numero 1. La seconda maglia è chiaramente un maglioncino ricamato a mano dalla nonna, perchè in Norvegia fa molto molto freddo. #8: MALAGA (SPAGNA).
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Il Malaga è una di quelle squadre che ha sempre avuto dei completini bellissimi sotto le vecchie gestioni. Lo stilista arrivato quest'anno però, in concomitanza con il nuovo allenatore, ha consegnato a WSM e al calcio spagnolo questo capolavoro che naviga ben oltre il limite. Campioni di Spagna e del cattivo gusto. Olè Boquerones. #7: GRINDAVIK (ISLANDA).
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Altra forchettata negli occhi con i completini della regina d'Islanda, il Grindavík. Dalle maniche, alla scelta dei colori, agli stemmi, questa maglia suscita così tanti scontri che non so nemmeno da dove cominciare. Anche in questo caso è stato fatto fuori il giallo-blù originale del club preferendo questa scelta più....accattivante. #6: METRO LIONS (CANADA).
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In concomitanza con la settimana della moda canadese, i Metro Lions di Scarborough offrono al mondo WSM i loro accostamenti azzardati in fantasie psichedeliche. Funghi magici e visioni mistiche sono il perfetto mix di idee per guadagnare l'ingresso nella nostra speciale classifica. Forse non siamo ancora pronti per tanto avanguardismo. #5: CRYSTAL PALACE (INGHILTERRA).
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Il festival dell'orrido continua in Inghilterra, più precisamente a Londra, nel borgo di Croydon. Anche qui il mister del Crystal Palace sta regalando grandi soddisfazioni ai cultori dell’horror, presentando una delle più brutte magliette mai viste su WSM. In regalo per i tifosi c'è anche il dvd di Saw L'enigmista in allegato. #4: BORUSSIA MONCHENGLADBACH (GERMANIA).
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Non ci sono schemi o grafici malaticci da digerire qui, ma ci soffermiamo sulla magnifica combinazione di colori. Il mix giallo su bianco della prima maglia sembra davvero economico, come se un bambino l'avesse colorata dopo aver esaurito tutti i suoi pastelli preferiti (era rimasto giusto un pò di verde per fare l'angolo). Recuperiamo però con la seconda, che presenta questo disegno atroce dall'aspetto di una zuppa di piselli appena rigurgitata. Stupiteci con altri effetti speciali. #3: BESIKTAS (TURCHIA).
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E' da diverse stagioni ormai che dalle parti di Istanbul, i tifosi del Beşiktaş sono alle prese con questo kit diabolico arancio-nero in quella che diventa un’accozzaglia di colori molto casuale e priva di significato. Un pattern che richiama vagamente i giubotti americani anni 90 dedicati al basketball. Se guardiamo attentamente ci accorgiamo infatti che è un capo dei Brooklyn Nets. Peccato che qui non siamo su BuzzerBeater. #2: BEIJING HYUNDAI CARS (CINA).
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Bastava il nome di questa squadra, che nella realtà non esiste più, per entrare nella nostra speciale classifica del grottesco. Sarà che il calcio cinese non ha mai avuto nessun particolare appeal, o forse perchè ogni nome sembra in realtà un concessionario di automobili o di pezzi di ricambio. Per guadagnare il podio però, dalle parti di Pechino ci hanno voluto deliziare offrendoci direttamente la maglia originale del covid-19. Leggere attentamente il foglio illustrativo prima di guardarla. #1: RODA JC (OLANDA).
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Sul gradino più alto del podio troviamo la maglia dei campioni olandesi del Roda, di gran lunga più conosciuta rispetto alle altre maglie di questa classifica per via del prestigio internazionale di cui gode il club. Il sorriso stampato in bella vista ci riporta alla figura del clown - che, al giorno d'oggi genera più spesso paura che allegria. Coulrofobia a parte, tutto si combina per ottenere il modello di maglia più brutto di tutto WSM. __________
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giancarlonicoli · 4 years
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31 DIC 2019 18:30
ISOTTA IN LODE DI SCIASCIA: “E’ UN GRANDE A CUI AVREBBERO DOVUTO DARE IL NOBEL. UN SOMMO PESSIMISTA DIVORATO DAL DUBBIO: COSÌ AVEVA POTUTO ESSER STATO COMUNISTA, SOCIALISTA, RADICALE, POI NULLA - SCIASCIA ERA ANDATO PIÙ VICINO DI TUTTI ALLA COMPRENSIONE DEL DELITTO MORO - UNA VOLTA MI AIUTÒ ANCHE LA SUA IRONIA: "OGGI E' DIFFICILE INCONTRARE UN INTELLIGENTE CHE NON SIA CRETINO...”
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Paolo Isotta per “Libero quotidiano”
Ho confessato più volte che se la musica è la mia passione, il mio vizio è la lettura. Nulla mi piace quanto passare il pomeriggio a letto insieme col bassotto Ochs a leggere in due. Or, pochi giorni fa, rievocando il trentennale della morte di Georges Simenon, ho scritto che nel Novecento i sommi ai quali non è stato conferito il Nobel sono Céline, Borges e Simenon. Dimenticavo Leonardo Sciascia, del quale pure quest' anno cade il trentennale della scomparsa.
Le opere complete di Leonardo Sciascia le tengo sempre a portata di mano; sebbene i libri che ho sempre con me siano Lucrezio, Virgilio, Orazio, Leopardi, Manzoni, Flaubert: un anno I promessi sposi, un altro la prima versione, da lui rifiutata, convenzionalmente denominata Fermo e Lucia. Giovanni Macchia la giudica superiore e, certo, basterebbe l'atroce romanzo nel romanzo dedicato alla Monaca di Monza a farci gioire che tale versione non sia stata distrutta e sia stata ritrovata.
Manzoni e Leopardi sul cuore umano, sulla politica, sulla massa, hanno, con Flaubert, scritto le cose più rivelatrici di ogni tempo. Sciascia è un manzoniano e su Manzoni gli si debbono ricerche erudite che, come tutte le sue opere storiche, sono fra le perle della sua creazione. È un seguace di Manzoni nell' indagare il cuore umano e il suo indurirsi in rapacità e abiezione. Adorava le petites histoires, che spesso nascondono macigni. Nessuno come lui è capace di trarre da un piccolo fatto, che pare insignificante, una storia terribile o grottesca.
Lo studio che il grande Racalmutano fa dell'uomo parte sempre dalla Sicilia, sebbene s'allarghi in senso universale. L'attaccamento dei siciliani di ogni tempo alla roba, che si fa addirittura una metafisica della roba, non è dell'italiano tutto, se non dell' uomo assolutamente? E qui va osservato l'attaccamento alla roba proprio dei preti. Certo, di tutti; ma il clero siciliano, col suo particolarismo, la sua autonomia, ne è un emblema. Anche per l'essere il popolo siciliano, secondo Leonardo, superstizioso, sì, ma soprattutto irreligioso, a-cristiano se non ateo.
In questo di alta meditazione è la ricerca storica Morte dell' inquisitore, la storia di un monaco secentesco detenuto e torturato dall' Inquisizione il quale, prima del rogo, riesce colle manette a strangolare l'Inquisitore palermitano. Sempre sul tema, di acre ironia è la Recitazione della controversia liparitana; e di deliziosa ironia Il Consiglio d' Egitto. L'avesse scritto un Francese, si definirebbe uno dei capolavori del romanzo neo-volterrano, insomma uno dei capolavori del romanzo del Novecento.
IL PREMIO MANCATO
Perché a Sciascia non hanno offerto il Nobel, che avrebbe onorato questo premio sempre più spento? Ma perché dalle opere dei premiati deve scaturire una rappresentazione del mondo ottimistica, basata sul concetto che l'uomo sia fondamentalmente buono e capace di redenzione. Fosse esistito nel Settecento, l'avrebbero dato a piene mani a uno degli scrittori che più disprezzo e più mi è antipatico, Jaen-Jacques Rousseau. Di Voltaire avrebbero detto: «Ma che vuole, costui?» Sciascia era un sommo pessimista, ed era divorato dal tarlo del dubbio.
Inoltre, e questo suscita diffidenza, in lui è spesso difficile distinguere la narrazione pura (appunto, alla Simenon) dalla narrazione mista col saggio, come nel suo, e mio, Pirandello. Aveva risolto indagini storiche memorabili: una storia terribile, di tortura e rogo, suggeritagli da quel "chilo agro e stentato" che il Vicario di Provvisione stava facendo durante la rivolta dei forni, nel capo XIII dei Promessi sposi. Il dubbio e la ricerca della verità: Così aveva potuto esser stato comunista, poi socialista, poi radicale, poi nulla. Uno dei casi più clamorosi. Sciascia era (è) andato più vicino di quasi tutti alla comprensione del mistero del rapimento e del delitto Moro.
C' era una verità ufficiale che faceva comodo a tutti: le "Brigate rosse", ai comunisti, ai democristiani, ai Tedeschi, agli Americani. Renato Guttuso, un pittore di grande talento che spesso tale talento ha sprecato, era parlamentare del Pci. Si allineò vilmente a tale "verità". Di Sciascia del troppo intelligente scrittore isolato alla Camera, complice Guttuso, il pittore si vide recapitare un pacco da un commesso. Erano stati grandi amici. Il pacco conteneva un prezioso dipinto di Guttuso che anni prima aveva donato allo scrittore. Pacco e quadro: senza una parola.
Negli ultimi anni doveva chiedere ospitalità ai quotidiani; e chissà se lo compensavano. Era un bibliofilo e un esperto di ceramiche. E riusciva sempre a scoprire quel ch' è nascosto sotto un verso, una frase, una storia.
Alla mafia Sciascia si è dedicato con passione e lungimiranza: lo narrano Il giorno della civetta e A ciascuno il suo. Il bel libro recentissimo di Nando Dalla Chiesa ''Una strage semplice'' rievoca l' assassinio di Paolo Borsellino e mette in luce come tuttora esso, tra mandanti e coperture e depistaggi, sia avvolto dal buio; e sebbene Sciascia su Borsellino abbia fatto il suo solo errore, subito emendato, questa storia a me pare eminentemente sciasciana, quasi la realtà, ancora una volta, si sia sulla creazione artistica modellata. Ma questa creazione artistica partiva, nel caso di specie, da un' analisi della realtà effettuale.
L'IRONIA
L' ho frequentato, sia pur brevemente. Ora è come se fossimo intimi. A Milano colla moglie, Mimmo Porzio lo invitava sempre a cena. Una boccata di fumo tra un boccone e l'altro; taciturno, uno sguardo di pazienza insondabile e disperata. La sua pagina è per me, oltre che modello stilistico, soccorso al disagio del vivere. La disperazione, se si fa arte, aiuta. Una volta mi aiutò anche la sua ironia.
Avevo scritto che il rock (oggi aggiungerei il rap: pensate a Fedez e agli affari della sua "compagna") è uno strumento di consenso sociale, giacché gli sventurati sfogano consumandolo ogni carica di rivendicazione ed eversione. Mi attaccò su "Repubblica" un intrattenitore televisivo, un certo Beniamino Placido. Chissà quale pensione percepiva costui, ex funzionario parlamentare.
Scriveva che gli aristocratici napoletani non possono abbassarsi a capire niente. Risposi con una citazione di Nero su nero: «È ormai difficile incontrare un cretino che non sia intelligente e un intelligente che non sia cretino. Oh i bei cretini d' una volta! Genuini, integrali. Come il pane di casa. Come l' olio e il vino dei contadini.»
Se fosse ancora con noi, dialogherebbe con Manzoni, Baudelaire, Serpotta, la Tragedia greca, Lucrezio e Virgilio. Non aprirebbe nemmeno il giornale. Allora si diceva di lui: "il bravo scrittore e romanziere". Oggi si potrebbe definire solo un gigante. A volte accade persino: veritas filia temporis.
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“Giri col cuore senza una metà”
Parliamo delle cose che capitano per caso, vi va?
È già da un po’ che volevo parlarne, e oggi ne sento davvero il bisogno.
A pensarci bene, a parte i grandi progetti, i piani importanti, sono davvero poche le cose che, nella vita, non capitano per caso.
Può capitare che, per caso, all'età di tre anni, innocente e sprovveduto, decidi di parlare a un bambinetto che ha tutta l'aria di essere spaesato e imbarazzato almeno quanto te. E d'un tratto quell'aula che ti sembrava enorme non è più così grande: è accogliente, intima, e inizi a sentirti un po’ come a casa tua.
Poi gli anni passano, e il bambinetto decide di rimanere tuo amico, nonostante tutto. E per caso conoscete altri bambini spaesati come voi, ed è bello, ci si sente come in una famiglia alternativa. Il vostro “gruppo” si allarga, e sei felice.
Ma a un certo punto, per caso, tu e il bambinetto smettete di frequentare la stessa classe. E ti dispiace, ti fa male, ma siete ancora amici, quindi tutto sommato va bene così.
E può capitare - per caso - che al posto del bambinetto ti ritrovi una tipa strana, un po’ “bulla”, decisa a prendersela con te senza un motivo preciso. E tutto si scurisce, torna un po’ il buio che c'era in quell'aula gigantesca, e ti senti nuovamente smarrito. Ma “menomale che c'è lei” - dici pensando alla bambina magrolina che avevi conosciuto in prima elementare -, ed è davvero così.
E poi per caso un giorno la “bulla” decide di smettere di farti i dispetti. È simpatica, ti sorride, e scopri che può anche essere gentile. E stranamente anche lei entra a far parte di quella strana gang che si era formata anni prima. È un po’ sui generis, a volte, ma anche lei sa che in quell'ambiente arriverà a sentirsi totalmente a suo agio, prima o poi.
E piano piano la vita va avanti. Conosci un sacco di persone, fai nuove amicizie, impari posti nuovi, cambi la tua vita in un mondo che non sembra radicale, ma in fondo lo è. Puoi innamorarti milioni di volte, o forse nessuna. Puoi conoscere la professoressa che ti cambierà la vita, oppure no. Puoi trovare quella persona che occuperebbe benissimo il posto vuoto che hai dentro di te, ma sai che non lo occuperà mai, perché lei non ha nessun posto vuoto da fare occupare a te.
E allora ami in silenzio, aiuti, supporti. Metti in primo piano l'amicizia perché, lo sai, è una delle poche cose che ti riesce bene. Sei il punto di riferimento, quando succede una catastrofe. E questo ti fa piacere, naturalmente, ti accontenta per un po’, ma la felicità è un'altra cosa.
Succede un giorno, poi, che due amici che stavano insieme si lasciano; e tu, per puro caso, ti trovi nel mezzo. E fai da tramite, cerchi di mettere qualche cerotto, ma non basta. Mentre lo fai non sei consapevole che qualcuno rimarrà indietro, ma è così. E, dio, quanto fa male. Fai di tutto per mantenere qualcosa in piedi, ma non basta, naturalmente. E qualunque cosa fai viene dimenticata, chissà poi perché.
Ad un certo punto ti diplomi (non per caso, stranamente). Ti iscrivi all'università, dici addio a un sacco di cose, prendi le tue quattro sciocchezze e parti per un'altra città. Perdi il tuo migliore amico (la metà mancante?), perdi ogni punto di riferimento, e in un certo senso perdi anche la tua famiglia. Parti carico di aspettative, senza sapere che ogni cosa verrà tradita.
Quell'aula è troppo grande. Di nuovo. C'è così tanta gente. Nessuno si accorge di te, e tu non hai il coraggio dei tre anni per metterti a parlare con una persona a caso. Sei solo, completamente solo.
Primo, secondo, terzo giorno. “Domani andrà meglio”, ti dici, ma non succede. Sei in stallo, completamente, e in stallo rimarrai.
Fortuna - ancora una volta - che c'è lei. Sì, proprio lei, la bambina magrolina della prima elementare che, per caso, è finita a studiare nella stessa città in cui studi tu. E ti senti fortunato, nonostante tutto, perché ti senti un po’ meno solo e un po’ più a casa.
Poi un giorno qualunque ti metti a parlare per caso con una persona a caso. E, sempre per caso, le piaci. E ti senti bene. E a ogni “mi fa piacere parlare con te” ti senti sempre più bene.
Però un giorno sparisce, non per caso ma a caso. E tu sei di nuovo da solo, con un pugno di belle parole vuote che non fanno che ronzarti in testa. Perché dire quelle cose? Perché dirti che era felice della tua compagnia se poi un giorno decide di sparire come se nulla fosse? Non lo sai, e non lo saprai mai. Sai solo che fa male.
E il bambinetto dei tuoi tre anni, chissà perché, un giorno ha smesso di essere tuo amico. Non è più un bambinetto, è cresciuto, e si è messo nella schiera con gli altri. E tu vorresti solo che non l'avesse fatto. Ma non puoi fare niente per cambiare le cose.
E chi resta, dunque? La bambina magrolina e la ex-bulla, che guarda caso sono le tue migliori amiche.
Sembra che il 90% della tua vita non sia servito a niente. Hai speso energie e risorse per un nulla di fatto, praticamente. Ti senti un fallimento, sei un fallimento.
In una giornata qualunque di aprile poi succede una cosa. Per caso. Due amiche ti dicono “ascolta questa canzone”. E tu l'ascolti e, sembrerà strano, ma rinasci. Completamente.
Da quell'unica canzone scaturiranno un sacco di cose. Persone, viaggi, concerti. Serate poco lucide passate a cantare in una strada a caso, a volte anche di una città a caso. Risate, mal di gola, abbassamenti di voce. Amicizie nuove, a volte amori, e tanti - tantissimi - portafogli svuotati.
Pensate che non ne valga la pena? Secondo me sì. Ne varrà sempre la pena.
E non è un caso - no, questo non è assolutamente un caso - se porti al collo da un tempo che sembra infinito una chiave di violino. È tutto. E da lì riparte tutto.
È una metafora, se la capite. Mi sono sempre piaciute un sacco le metafore.
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marinagalatioto · 5 years
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Ed eccomi ad augurarvi uno splendido sabato sera! Cosa farete di bello? Da ragazzina andavo in discoteca e a divertirmi con gli amici... oggi la disco non fa per me... ma tornando alle letture... avete letto questo libro? Cosa ne pensate? Per chi ancora non l'avesse fatto è un romanzo un po' fantastico, intriso di magia, ambientato in mondo lontano (o forse non così tanto) dove la protagonista, il giorno del suo diciannovesimo compleanno scopre verità su di sé. Che dite? I compleanni a volte non sono così facili da affrontare! fatemi sapere se l'avete letto e cosa ne pensate. buona serata . . . . #leggere #lettura #lettrice #vitadascrittrice #scrivere #romanzo #fantasy #thequeenofthetearling #erikajohansen #multiplayeredizioni #scrivere #leggere #principessa #avventura #vivere #vita (presso Vita da Scrittrice) https://www.instagram.com/p/B0JfkZvFrde/?igshid=1nwas2m7t0ulf
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romana73 · 5 years
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...PERCHE’ REY NON PUO’ ESSERE UNA SKYWALKER: RAGIONAMENTO LOGICO
Post scritto da ME. Le gifs animate, invece, NON SONO MIE e NON APPARTENGONO A ME IN NESSUN MODO
Alcuni recenti leaks hanno riportato alla ribalta la teoria secondo cui Rey è una Skywalker nascosta, probabilmente figlia segreta di Luke, ma nessuno dei personaggi lo sa. Pablo Hidalgo, autore e creatore esecutivo, membro di Lucasfilm Story Group., che lavora per Lucasfilm nello franchise di Star Wars ha risposto sul proprio profilo Twitter alla domanda se Rey fosse una Skywalker, scrivendo:
“NIENTE in The Force Awakens suggerisce ciò e NON C’E’ molto altro per continuare” :
https://romana73.tumblr.com/post/182205643541/qua-una-seconda-risposta-data-su-twitter-da-pablo
Io ho tentato di fare un ragionamento logico. Per essere una Skywalker, Rey dovrebbe essere figlia di Anakin/Vader oppure di Luke:
A) L'ipotesi Anakin/Vader la scarto subito perché Rey è stata abbandonata da ragazzina, quanti anni avrà avuto? Al massimo 10? Considerato che Rey è più giovane di Kylo di 10 anni e Kylo è nato in tempo di pace, quando Vader e l'Imperatore erano morti e l'Impero distrutto. Rey è nata di sicuro DOPO Kylo. Il gap temporale è TROPPO AMPIO perchè Rey sia figlia di Vader. Di nuovo, Hidalgo informa, in un altro recente tweet, che Rey SI TROVAVA GIA' SU JAKKU, quando Kylo distrusse il Tempio Jedi di zio Luke :
https://romana73.tumblr.com/post/182205356416/pacificwanderer-heres-a-great-article-in-which
Ammettiamo che Darth Vader (NON Anakin) abbia avuto una donna, una amante e l'avesse messa incinta manipolando i Midi-chlorian, mi sembra ALTAMENTE improbabile che, dopo aver perso i figli di Padmé (ricordiamo che Vader credeva che Padmé fosse morta incinta, finché Obi – Wan non ha tirato Luke fuori dal cilindro), Vader si sarebbe fatto scappare anche questo figlio. No, secondo me, Vader si sarebbe assicurato che il figlio nascesse al sicuro e l'avrebbe preso immediatamente con se, fosse anche solo per avere un erede come Sith. Ciò renderebbe, però, vano il fatto che, per due film, Vader abbia tentato in ogni modo di convincere Luke a cedere al Lato Oscuro, alleandosi con lui. Nel caso in cui Vader avesse potuto contare su un terzo figlio, di fronte ai ripetuti rifiuti di Luke, si sarebbe semplicemente concentrato sulla nuova prole. In ogni modo, se Vader avesse avuto un figlio segreto, questo sarebbe, comunque, più vecchio di Kylo. Rey non può essere la figlia di Vader :
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B) Rey potrebbe essere figlia di Luke Skywarker? Io dico di NO e spiegherò il motivo. Nell'universo espanso di Star Wars (fumetti e libri), dopo aver sconfitto l'Impero, Luke sposa Mara Jade, una ex Mano di Palpatine (agente operativo) e ha un figlio da lei, chiamato BEN SKYWALKER. Nel 2012, tutto l'Universo Espanso di Star Wars fu dichiarato NON CANON, NON UFFICIALE e, quindi, NON VALIDO, compresi Mara Jade, la sua storia, il suo matrimonio con Luke e Ben Skywalker:
https://film.avclub.com/whatever-happened-to-mara-jade-12-unfortunate-excisio-1798286502
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Si torna, così, a un Luke single e Jedi convinto. Ammettiamo, in ogni modo, di scoprire che Luke ha avuto una donna, un amore, da cui ha avuto una figlia. Tutto ciò sarebbe avvenuto in tempo di relativa PACE. Sì, ci sarebbe stata la minaccia, forse, di Snoke, ma se il Leader Supremo avesse tentato di corrompere la figlia o figlio di Luke, pensate davvero che lui non si sarebbe accorto di ciò e non sarebbe intervenuto, non avrebbe combattuto Snoke? Facciamo il punto: Luke si è chiuso alla Forza, solo DOPO il suo fallimento con Ben e DOPO che il nipote aveva distrutto il Tempio Jedi dello zio. Prima di quella notte, Luke era uno Jedi a tutto tondo. Non avrebbe avuto NESSUN MOTIVO LOGICO per ABBANDONARE un figlio o figlia. Volendo anche scomparire come ha fatto dopo la distruzione del Tempio Jedi da parte di Kylo, non credo che Luke avrebbe mai permesso che la sua prole fosse abbandonata a se stessa, in un posto sperduto come Jakku. Io credo che avrebbe cercato di metterla al sicuro come, a loro tempo, fecero Yoda e Obi Wan con lui e Leia. Una seconda possibilità, sarebbe che qualcuno, per un qualsiasi motivo, avesse rapito la figlia/o di Luke, abbandonandola/o su Jakku. Possibile, ma Luke avrebbe cercato la sua prole setacciando fino all'ultima stella della Galassia. Ricordiamo che, la prima scena di Kylo Ren, nel film “Star Wars. Episodio VII. Il Risveglio della Forza” è quando lui atterra su JAKKU, dove uccide Lor San Tekka e cattura Poe. Ora, se Kylo e il Primo Ordine e la Resistenza conoscono Jakku, lo stesso vale per Luke. In qualsiasi modo, se Luke avesse avuto un figlio oppure figlia, la sua vicenda con Kylo avrebbe perso di forza e importanza. Di sicuro, seppur ferito, Luke non sarebbe sparito, abbandonando la sua prole, a meno che, suo/a figlio/a non avesse scelto di allearsi di spontanea volontà con Kylo o non fosse stato ucciso/a da Kylo la notte in cui lui distrusse il tempio. Nel caso in cui il figlio/a di Luke avesse scelto di seguire Kylo, lui non sarebbe più stato l'altro protagonista di Star Wars, ma questo ruolo sarebbe stato della prole di Luke. L'ultima possibilità è che Rey sia frutto di una avventura amorosa di Luke, durata una sola notte, di cui Luke non ha mai saputo nulla. Ciò mi sembra se non impossibile, improbabile. Luke ha un carattere troppo serio per essere un farfallone in amore e, poi, anche non sapendo dell'esistenza di una figlia, credo che qualcosa, attraverso la Forza, Luke avrebbe percepito. Ammettiamo, per ipotesi, che Luke non sapesse di aver avuto un figlio o una figlia. Nel film “Star Wars. Episodio VII. Il Risveglio della Forza”, Kylo cattura e interroga Rey, leggendole spudoratamente nella mente, cercando APERTAMENTE per Luke. In “Star Wars. Episodio VIII. Gli Ultimi Jedi”, Ben/Kylo e Rey sono uniti da una connessione, uniscono le mani e hanno visioni... in tutto questo, io credo che Kylo, il quale sta usando le sue abilità della Forza, al 120%, si sarebbe accorto oppure avrebbe quanto meno percepito se Rey aveva sangue Skywalker! In ultimo, l'argomento più sicuro che mi induce a pensare che Rey NON E' UNA SKYWALKER e NON E' FIGLIA di Luke è quello CRONOLOGICO: Rey è più giovane di Kylo di 10 ANNI. Guardando come era piccola Rey nella visione di “Star Wars. Episodio VII. Il Risveglio della Forza”, al tempo Kylo era ancora Ben Solo e doveva essere più che adolescente:
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C) Tutto ciò ESCLUDE anche che Rey sia figlia di Obi – Wan Kenobi: l'unica donna mai amata da Obi – Wan quando era un giovane Padwan è la duchessa Santine, personaggio del cartone UFFICIALE in 3D “Star Wars: The Clone Wars”, a cui lui RINUNCIA per seguire le regole Jedi alla LETTERA, regola del CELIBATO. In seguito, Obi – Wan si è nascosto su Tatooine per vegliare su Luke... mi spiegate dove Obi – Wan avrebbe trovato il tempo di avere una figlia? Guardate è piccola Rey  nella visione di “Star Wars. Episodio VII. Il Risveglio della Forza”, Obi – Wan avrebbe dovuto averla quando lui era già su Tatooine ma, in “Star Wars. Episodio IV. Una nuova speranza”, siamo informati che Obi – Wan vive sotto il falso nome di Ben Kenobi, come un semi eremita nel deserto...
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vampirangelo-blog · 7 years
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[1/3 00:38] LYCAN: Che Audrey fosse migliorata non avevo dubbi e riguardo al suo udito,se non fossi stato quello che ero, probabilmente ci sentivamo da sempre meglio di me in quanto licantropo….La mia nalla però aveva avuto una falsa partenza prima di carburare per davvero . Storia vecchia, sembrava un secolo da quando avevo rischiato di farmi mozzare il braccio per evitarle di uccidere una delle sue prime cene,un rosso se ben ricordavo. - Non essere umani non è mai un male cucciola, soprattutto se guardi a quello che fanno alla loro gente…E alla nostra. Non volevo essere polemico ma avevo troppa memoria per non essere prevenuto. C'erano le brave persone, certo,come c'erano i cattivi nascosti,ma il razzismo all'interno della propria specie era una prerogativa molto più spiccata negli uomini. Forse i miei pensieri cupi si stavano mettendo in mostra sul mio viso visto che Audrey era passata dall'entusiasmo dall'ansia. Stavo per scusarmi o almeno per rassicurarla quando fece un'ennesima domanda. Il sangue animale non era tanto male, ma io ero diverso da lei. - Avrà deciso di seguire la moda e fare il vegano. Voleva essere una battuta per farle tornare il buon umore , ma era anche una verità smussata. Non tutti i vampiri avevano un buon autocontrollo sulla sete ed erano ancora meno quelli che avevano un licantropo custode a fare da “svizzera”. Per me era un piacere ed un onore, ma non era iniziata così la mia vita da paciere. Avevo fatto degli errori e avrei vissuto il loro peso, e volevo evitare alla vampira che ormai era la mia ombra una sorte simile. [1/3 00:50] Nalla: Il.. il vegano? Probabilmente dovrei seguire il suo esempio, magari nella mia famiglia abbiamo un gene difettoso che ci fa diventare degli assassini senza scrupoli quando mettiamo una sola goccia di sangue in bocca. Non voglio essere una squartatrice, però non ti nego che ogni tanto faccio strani– pensieri sugli umani. *La giovane vampira si guarda intorno, lasciando che il vento lieve di quel pomeriggio le scostasse i capelli dal viso, nuovamente, aveva una ciocca ribelle che costantemente le si piazzava sulla fronte, e nulla poteva metterla a posto se non la carezza della brezza fredda sul viso. Logan accanto a lei sembrava farle uno dei suoi soliti discorsi paterni, lei non lo reggeva molto quando faceva la paternale, per il suo carattere libertino e solare lui era troppo introverso ma con il tempo avevano imparato a trovarsi, errori dopo errori. Sembra ieri il giorno in cui lei stessa gli aveva scritto quella lettera..anche se era meglio non pensarci. Alza gli occhi al cielo e sbuffa* Ricordi quando hai iniziato ad istruirmi? Seppure sapessi poco e niente sulla mia razza.. ti venivo dietro come fossi accecata. Come se ti conoscessi da sempre o ti avessi conosciuto in un altra vita. Ho sempre pensato che fra noi ci fosse qualcosa in sospeso.. qualcosa da scoprire. *si fa vicina a lui e gli accarezza la mano ruvida e grande, stendendo le labbra in un leggero sorriso dolce* [1/3 01:14] LYCAN: Un gene difettoso? L'unico difetto di quel vampiro era essere un vampiro! Cioè, non che il vampirismo fosse un problema, ma se si provava ad essere qualcosa di diverso da quello che si era,si rischiava di diventare esattamente quello che non si voleva diventare! No. Non potevo esprimermi in quei termini,suonava male perfino al mio stesso cervello. - Pensieri quanto strani? Questo era un argomento da capire meglio. Audrey li vedeva come un grosso hamburger? Come delle bottiglie con la scritta “bevimi” o peggio? Stavo pensando troppo in fretta, ma era più forte di me e poi stavo facendo ipotesi inipotizzabili ma non certo improbabili!Insomma l'energia del sangue poteva essere “stimolante ” e tutti sapevano che la voglia di sangue e quella di sesso erano legate a doppio filo. Mi stava partendo un embolo solo ad immaginare scene oscene. Basta,dovevo dare un taglio a quel ragionamento perverso e lesionista. Le tolsi la ciocca di capelli dalle dita e presi ad arricciarla attorno al mio indice prima di stringere facendo attenzione a non tirare. Quando riaprii il palmo liberai un ricciolo morbido e lucente e lo imbrigliai nei capelli fino a farne una rudimentale acconciatura. La mia attenzione tornò nel presente cadendo da un paio di metri quando captai le sue parole. Aveva ragione, mi aveva seguito ciecamente, era stata molto più fedele nei miei confronti di alcuni miei simili ed io avevo avuto la sensazione di allevare un cucciolo sperduto… Ma era passato taaanto tempo da allora è lei era bellissima, sensibile e dolce e sensuale e… E lo stava sfiorando riuscendo ad accarezzare il suo animo attraverso la pelle. Scoprire? Cosa? Chi? Loro due? Tiro’ un sospiro dimenticando il pensieri che aveva desiderato dimenticare. - Ci sono popoli che credono nelle anime antiche, anime che si cercano nei secoli. E quella perla di saggezza da dove stava venendo fuori? Era certo di non mentire,ma non era sicuro di sapere davvero la provenienza di quella convinzione… o dei suoi sogni. Era per quei fenomeni nella sua testa che aveva smesso di studiare le radici della sua razza. [1/3 01:32] Nalla: -Strani e basta, non saprei catalogarli, non ho del materiale su cui fare dei paragoni, tu non ti metti a pensare alle persone come se fossero sacche umane con braccia e gambe e che camminano si muovono e sorridono e– è tutto abbastanza inquietante me ne rendo conto, però non ci riesco proprio a trovare gustoso un coniglio piuttosto che una donna o un uomo. *sbuffa ancora e si mette a guardare altrove prima che il licantropo potesse sfiorarla, giocando con una ciocca di capellino scuri, arricciandola e mettendola da una parte, quasi fosse un'acconciatura. Lei adorava quando lui la toccava in quel modo, quando le riservava certe attenzioni, si sentiva donna, meno morta e più viva del solito. In pratica gli veniva costantemente voglia di saltargli addosso o spingerlo contro qualche tronco, ma probabilmente era l'impulsività vampiresca a parlare, era peggio di quel periodo del mese in una ragazza umana.* -Secondo te cosa facevano i nostri cloni del passato? Anche li ero un'imbranata impedita? *Le dita scivolano in mezzo quelle del ragazzo e si intersecano ad esse, facendolo per attirare al proprio corpo, per poterlo guardare meglio negli occhi. Ormai da quanto poteva considerarsi la sua compagnia? 3 anni? Ne erano successe di cose da allora ma ciò che non era mutato erano i sentimenti che provavano l'uno per l'altra. Logan era una sfida ed una continua scoperta per lei, la stimolava, la rendeva accattivante..* - Cos'è quel broncio..? *glielo sfiora con il pollice, aggrottando leggermente la fronte, ormai lo conosceva fin troppo bene per ignorare anche la minima rughetta di espressione che si formava sul suo viso increspato dalla barba. [1/3 01:53] LYCAN: In realtà alcuni licantropi pensavano a qualunque essere vivente come ad una grossa bistecca con le gambe e le braccia, non erano più evoluti dei vampiri in questo, anzi forse lo erano meno proprio per la loro appartenenza al regno animale, alla foresta… -I conigli non sorridono. Forse si era spiegato male o forse no, ma non era sicuro che fosse proprio una sorta di clonazione perenne. Le anime potevano abitare qualsiasi corpo ma magari era ragionevole pensare che scegliessero un aspetto “unico”. Scosse la testa anche se non vistosamente, come a volerla svuotare e di nuovo furono i suoi gesti più che le sue parole a riuscire nell'impossibile. - Non sei un'imbranata. Quella ragazza aveva un'immagine riduttiva di sé stessa. E comunque se continuava ad avvicinarsi in quel modo quello in uno stato imbarazzante sarebbe stato lui maledizione! Sembrava che lo facesse di proposito a spalmarsi sul suo corpo, ma la colpa era sua visto che non era riuscito a nascondere la sua terza vita,che era peraltro in pausa da un bel pó. Alla sua domanda finale avrebbe potuto rispondere una decina di volte, ma non era un grande oratore e non aveva mai dato gran voce ai suoi pensieri, di nessun tipo. Non voleva mentirle e non lo faceva quasi mai ma che avrebbe dovuto dire adesso? - Devo tagliarmi la barba vero? Lui è le sue pensate geniali … A volte si chiedeva seriamente come mai lei ancora non lo abbandonava. Erano la versione moderna della principessa e il povero. E nemmeno un poveraccio tanto onesto, ma piuttosto un bastardo. [1/3 02:02] Nalla: No. Adoro la tua barba. L'unica volta in cui ti sei sbarbato sembravi anche più piccolo di me, il che è quanto dire, mio caro lupo. *sorride e gli si avvicina tanto per lasciare un flebile bacio all'angolo delle sue labbra, soffermandosi giusto qualche secondo per assaporare appena il gusto della sua pelle, forse stava dando i numeri, forse pensare al sangue come al solito scaturiva in lei quegli istinti primordiali radicati nel profondo. Sentiva la mancanza di Logan in quel senso, sentiva che aveva bisogno di lui anche dentro le lenzuola, ma da qualche tempo ciò non accadeva e si stava chiedendo se non avesse trovato di meglio, o se la trovasse ancora attraente come un tempo, se mai l'avesse fatto. Lo libera dalla presa delle sue esili dita e si allontana di un passo, avvertendo nell'aria il lieve imbarazzo che il ragazzo stava provando in quel momento anche se lei non ne comprendeva il motivo.* Torniamo a casa..? Hellren a quest'ora avrà distrutto il divano. *chiede per spezzare l'atmosfera, di proposito visto che non voleva metterlo a disagio in alcun modo.* [1/3 02:25] LYCAN: Storse le labbra a quella presa in giro. Lui non era poi così male con il viso pulito anche se effettivamente sembrava più giovane di parecchio. Audrey sembrava proprio aver deciso di farlo impazzire, ma non era certo colpa sua se negli ultimi mesi era stato distante. Gli incubi erano diventati tanto frequenti da farlo spaventare,soprattutto dalla volta in cui si era svegliato ringhiando e accorgendosi che aveva fatto a brandelli le lenzuola. Da allora aveva temuto di perdere il controllo e risvegliarsi dopo averla smembrata e quello era il peggiore degli incubi che lo tormentavano. Stava meditando seriamente di tornare alla radura in cui era stato mesi prima, quando avevano fatto quella breve vacanza nel nord Europa, ma a cercare cosa? Il divano… no che non lo avrebbero trovato distrutto. Hellren sapeva benissimo che non doveva,era la sua moneta di scambio con la pappa,la ninna e la guardia alla loro padrona. I cani in fondo erano lupi addomesticati e sulla sudditanza a quella ragazzina adesso triste ormai erano alla pari. - Da quando non ti nutri? Non che sembrasse affamata , ma la lasciava troppo sola ed i dubbi di qualche minuto prima erano tornati appena lei aveva lasciato la sua mano. Era possibile avere freddo perché un vampiro si era appena distaccato? La teoria era inversa di norma ma lui l'aveva capovolta da quando le apparteneva,anche se ammetterlo era sempre complicato. Intanto era rimasto fermo come se lo avessero incollato al terreno. [1/3 11:41] Nalla: *Non sapeva cosa rispondere, non voleva mentirgli ma allo stesso tempo voleva tenerlo all'oscuro di ciò che faceva quando lui non era a casa, anche se era più piccola aveva la responsabilità di qualsiasi compagna e sapeva che di lì a qualche mese lui aveva degli incubi, molte volte si era svegliata e lo aveva trovato sudato, con le coperte tutte capovolte per aria e il viso stanco e sconvolto anche se non aveva idea di cosa potesse tormentarlo tanto. Non le parlava, non glielo diceva, allora lei avrebbe fatto lo stesso. Era uno scambio equo, no?* Sono qui, e sto bene, se non mi nutrissi avrei fatto le ragnatele da qualche parte. *lo prende dalla maglietta e cerca di trascinarlo con lei, visto che sembrava incatenato al terreno, e lei voleva tornare a casa considerando che fuori stava per fare buio, e il bosco non era per niente sicuro anche se aveva un lupo dalla sua parte.* [1/3 11:54] LYCAN: Le varie espressioni del volto di Audrey non erano convincenti e la sua risposta fu addirittura allarmante. Fare le ragnatele? Che fosse un doppio senso o un senso unico non era affatto rassicurante, proprio no. Il suo strattone non fece altro che spostargli il busto in avanti, cosa che aveva comunque fatto in automatico per prenderla in vita e aspirarne l'odore. Era ancora il suo,suo e di nessun altro... ma era davvero stizzita e forse un po' spaventata. La sollevò fino a prenderla tra le braccia e finalmente si avviò verso casa, anche se di cattivo umore. La sua risposta lo aveva spiazzato e privato di quel minimo coraggio che gli avrebbe permesso di offrirle la sua vena, ma stava ringhiando dentro, non voleva immaginare che quel corpo esile e profumato poteva unirsi a quello di chiunque altro. Al solo pensiero fini' per stringerla ancora più a se, per fortuna i vampiri non necessitavano di ossigeno. Apri' la porta di casa con una pedata me non accenno' a metterla giu. [1/3 12:28] Nalla: *Provare a trascinare uno della sua stazza non era facile neanche per un vampiro, ma forse lei neanche ci stava provando più di tanto perché sperava nel suo buon senso, e cioè che avrebbe colto l'antifona e si sarebbe messo a camminare insieme a lei, ma questo non accadde perché pochi minuti dopo si ritrovò avvinghiata per la vita dalle sue possenti mani ed un fremito la percorse dalla punta dei capelli fino al ventre.* Ehi, posso camminare da sola! *non che si stesse lamentando, ma adorava fare un po' di scena, dandogli anche qualche pungnetto sulle spalle proprio come se quel trascinarla in braccio fosse contro la sua volontà. Arrivati a casa la cosa non cambia e lei è ancora in braccio al lupo, che aveva intenzione di fare? Il rumore della pedata la fece sussultare.* Non--intendevo ragnatele in quel senso Logan. Lo sai che noi vampiri quando non ci nutriamo diventiamo un cumulo di ragnatele buttato da qualche parte.. *se solo avesse avuto un cuore vivo, in quel momento avrebbe preso a battere fortissimo* [1/3 12:38] LYCAN: Certo che poteva camminare ma inciampare sui suoi piedi ogni tanto, e comunque non era quello il motivo che lo aveva spinto ad agire come un troglodita. Era stato talmente "delicato " da far accorrere il cane che adesso li guardava interessato. Audrey aveva smesso di prenderlo a pugni e stava cercando di rassicurarlo ma immaginarla in cenere era quasi più brutto che immaginarla con altri. Fece scivolare la sua mano dietro alla nuca di lei fino a portarle il viso all'altezza della sua gola. Era sicuro di avere il sangue a pressione, per così dire, perciò non le ci sarebbe voluto molto per notarlo. - Credi di essere in grado di leggere i miei pensieri attraverso il sangue? Quello era un azzardo a cui non erano mai ricorsi ma avrebbe risolto il suo silenzio, la sua gelosia e probabilmente li avrebbe ravvicinati quel tanto che bastava per evitare ulteriori malintesi, almeno in termini di "bassi istinti". [1/3 12:44] Nalla: *Hellren scodinzolava ai piedi di Logan, con il suo mistero squadrava i due interessato a ciò che stava succedendo, quasi quanto lo era la stessa Audrey mentre veniva quasi attaccata con forza alla gola del lupo, dove un fiume in piena di sangue era ben udibile al di sotto della pelle, deglutisce e preme le mani alle sue spalle, per staccarsi e scuotere il capo con decisione.* No! Non berrò il tuo sangue, non voglio farti male e soprattutto non voglio diventare come mio padre, non so controllarmi, non..non riesco a farlo. *lo guarda con due occhi immensi e la voce triste e spezzata dalla verità che era appena uscita dalle sue labbra. Seppure l'impulso di affondare i canini sulla sua carotide fosse palese, l'amore che provava nei suoi confronti era ancora più forte e non le avrebbe permesso un tale gesto* [1/3 12:52] LYCAN: No? Come no? Perché? - Non mi farai male nalla. Di questo era certo. Aveva già messo alla prova la sua sete in passato e sapeva che sarebbe stata capace di fermarsi. - Tu non sei Stefan e il mio sangue non è molto diverso da quello degli altri animali piccola. Fallo per me. Non aveva tirato indietro il capo e non per guardarla negli occhi e permettere a lei di guardare nei suoi. Il suo già scarso autocontrollo era stato minato dai dubbi e dalle cose che non capiva. Non avrebbe mai chiesto aiuto a nessuno, non era da lui,ma se esisteva una creatura capace di evitare che precipitasse, era lei. - fallo per me. [1/3 13:36] Nalla: Non puoi saperlo, non ne hai la certezza ed io non voglio rischiare n-non voglio. *scuote ancora il capo e si costringe a guardare altrove, per ignorare il forte odore di sangue, il suo odore da maschio, il suo maschio, quello che aveva tremendamente voglia di baciare, con cui fare l'amore per tutto il giorno o tutta la notte come la loro prima volta insieme.* Si che è diverso è.. è il tuo. *si morde le gonfie labbra carnose, e lo guarda, non avendo la minima idea di cosa fare.* [1/3 18:42] LYCAN: Dolce prevedibile Audrey... Era bastato il timore di potermi ferire per farle passare la voglia di ripicca. Sotto certi aspetti eravamo la coppia perfetta, testardi e protettivi entrambi, e complementari nell'essere gioia e passione, dubbio e malinconia. Sorrisi. - Non vuoi? Devo avere un pessimo sapore allora. Non ero davvero offeso, anche se un pochino dispiaciuto si, non ero abituato ad essere rifiutato e lei era l'unica donna a valere al mondo, perciò anche se comprendevo la sua titubanza, era una comprensione che sapeva di amaro. - Immagino che non ci sia niente che posso dirti per farti cambiare idea... La stavo mettendo giu con una lentezza biblica,non ero disposto a soffrire ancora il suo allontanamento, men che meno ad arrendermi. Avevo letto di una storia gitana in cui i licantropi che perdevano il dominio sulla loro parte animale finivano per non tornare più umani. Come avrei fatto a viverle accanto in quel caso? Come sarei tornato in me se non fosse stata solo una leggenda? La strinsi forte per un ultimo attimo prima di chiudere chi occhi e perdermi nelle mie paure. - Tutto ciò che ho è tuo. Tutto. Fino all'ultima goccia. Poi le restituii la sua libertà, se solo la voleva indietro. - Oh... nalla. Che potevo fare adesso? [2/3 00:29] Nalla: *Quando il ragazzo la mette giù lei si sente quasi in colpa ma per quale ragione? Non era forse giusto risparmiare un morso al suo compagno? Rendere il suo orto diverso da quello di qualsiasi sacca umana e vagante? Stava sbagliando? Aveva la testa confusa e pesante ma adesso che avevano stabilito un certo contatto non voleva allontanarsi da lui. Perciò gli afferra il polso e comincia a baciarlo lentamente, fino al palmo tornando poi indietro quando con un movimento lascia scattare i canini, indugiando ancora. Lecca la vena per renderla più evidente ai suoi occhi e poi fissa lo sguardo penetrante di lui.* Io sono tua, tu sei mio.. sempre. *tira il capo indietro e finalmente gli lacera la morbida carne sentendo il sangue scivolare sulla lingua e poi il goal, lento fluido e corposo, dal sapore unico come solo il suo poteva essere.* [2/3 00:54] LYCAN: Stavo facendo un macello, come al solito, per fortuna ero silenzioso di mio perciò non sembravo più strano del solito...Non che di solito fossi normale. Audrey non si era allontanata da me e questo era un notevole conforto per la mia anima travagliata. Avevo gli occhi chiusi quando sentii i suoi baci delicati e cercai di non perdere nulla di quella sensazione. Sì, sì appartenevano, anche se il mondo intero li avrebbe considerati folli,inadatti,assurdi...ma a chi importava davvero il parere del mondo? Non a lui. - Sempre Sussurrò aprendo gli occhi giusto in tempo per vedere le sue piccole zanne conficcarglisi nel polso. Sembrava troppo esile e graziosa ma era letale e non per il sangue che gli stava portando via,da quello sarebbe guarito in fretta. Allungò l'altra mano per accarezzarle i capelli. Chissà com'era il suo sapore per lei,chissà se era vero che i pensieri ed i ricordi viaggiavano nel sangue e che i vampiri potevano percepirli e farli propri... Di vero c'era il desiderio di darle tutto il suo corpo,di tenerla stretta per ore fino ad addormentarsi e poi di poterla trovare ancora lì al risveglio. - Mi dispiace piccola Riuscì a confessare, era davvero dispiaciuto per non essere più umano, più espansivo, più inerme. [2/3 08:41] Nalla: *il sangue zampillava fino in gola, rendendo quel gesto più intimo di quanto la stessa ragazza si fosse prefissata. Ogni tanto alzava il viso a guardare Logan e nel frattempo si godeva il sapore caldo di quel fluido rosso che le sporcava le labbra, ricevendo a sua volta una scarica di sensazioni, pensieri ed emozioni che decisamente non erano suoi, ma del suo compagno di certo. Non era brava a decifrarli ma era come sentirli dentro di se, dallo stomaco fino al cervello. Quando decide di aver finito si lecca le labbra morbide e pulisce a sua volta il polso di lui risanando quei due piccoli buchi con la propria saliva. Poi lo guarda e sorride debolmente... senza dire una parola in più o una in meno. [6/3 00:23] LYCAN: Non sapevo se Audrey era capace di leggere nel sangue, ma di certo non avevo un sapore così brutto e nutrirla era un piacere, letteralmente. Non mi ero mosso quasi per nulla, ma quando la vidi sorridere e poi curarmi la minuscola ferita che si sarebbe rimarginata a breve,non riuscii a non sorridere di rimando. - Tutto ok? Le chiesi, sperando che fossi nella direzione giusta per ricucire le distanze. Non sapevo come affrontare il discorso ma adesso non sarei dovuto partire da zero. - Non avrei voluto allontanarti tanto. Ero sincero, questo doveva saperlo. Preferivo da sempre il silenzio alle bugie se proprio non potevo dire il vero e lei ne era stata testimone in passato.
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