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#luigi toselli
bizarreauhavre · 1 year
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Luigi Toselli, 19th century, plaster.
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lamilanomagazine · 2 months
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Cuneo, la città si riunisce per la festa della Liberazione dal Nazifascismo: lo storico Claudio Vercelli terrà l'orazione ufficiale
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Cuneo, la città si riunisce per la festa della Liberazione dal Nazifascismo: lo storico Claudio Vercelli terrà l'orazione ufficiale.  A un anno di distanza dalla visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la Città di Cuneo si prepara a celebrare la festa della Liberazione dal nazifascismo. Nei giorni che precedono il 25 aprile - e il giorno stesso - sono in programma svariati eventi, tra incontri, spettacoli, concerti, gite e mostre, per ricordare e condividere i valori della Resistenza nei luoghi della città medaglia d'oro. Valori come democrazia, libertà e uguaglianza che, tra il 1943 e il 1945, hanno animato migliaia di donne e di uomini che si sono schierati al fianco degli Alleati, preparando il terreno per la nascita della Costituzione e della Repubblica. Mercoledì 24 aprile, in serata, si svolgerà la tradizionale Fiaccolata della Libertà, con ritrovo alle ore 20.30 presso il Monumento alla Resistenza, dove il giornalista e storico contemporaneista Claudio Vercelli terrà l'orazione ufficiale. Sarà presente anche la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, per il consueto saluto istituzionale. La conseguente fiaccolata sarà accompagnata dalla Banda Musicale "Duccio Galimberti" della Città di Cuneo. Il corteo, con partenza dalla "Montagnola" attraverserà corso Dante e corso Nizza, per giungere nella piazza intitolata a Galimberti, di fronte al balcone dal quale l'eroe nazionale della Resistenza tenne il celebre discorso il 26 luglio 1943 (al piano dei locali che oggi ospitano l'omonima Casa-Museo). Alle ore 21.30, in Piazza Virginio, dopo la lettura di testimonianze di Resistenza di ieri e di oggi, si svolgerà il concerto dei Mahout. La band, nata a Pinerolo, è composta da musicisti professionisti che militano o hanno militato in alcune delle formazioni più interessanti del panorama musicale italiano e internazionale (Africa Unite, Meg, Dave Hillyard and The Rocksteady7, Jr Thomas & The Volcanos, Niccolò Fabi, Architorti e Levante). Con loro sul palco ci sarà Bunna (al secolo Vitale Bonino), cantante e chitarrista, ma soprattutto fondatore – con Madaski (Francesco Maudullo) - dei mitici Africa Unite, la band che ha fatto la storia del reggae in Italia. Il giorno successivo, giovedì 25 aprile, a partire dalle ore 9.15 e per tutta la mattinata, si svolgeranno le cerimonie istituzionali di commemorazione dei caduti. Si inizierà dai Giardini Fresia con l'omaggio della Città di Cuneo al Monumento ai Caduti, per poi proseguire alle ore 9.30 con la deposizione corone al Monumento alla Resistenza alla presenza delle Autorità. In seguito, gli omaggi verranno effettuati presso la Caserma "Ignazio Vian" a S. Rocco Castagnaretta in prossimità del Cippo in memoria dello stesso Vian, alla tomba di Duccio Galimberti nel Santuario Madonna degli Angeli e al Cippo di Tetto Croce. Alle ore 10.30 la cerimonia proseguirà al Cimitero Urbano, dove presso il Mausoleo ai Partigiani avrà luogo una celebrazione religiosa, con omaggio e deposizione corone e lettura della poesia di Gino Giordanengo. Seguiranno omaggi e deposizione corone presso la tomba del sindaco Ettore Rosa, il Famedio e l'Ossario Militari Caduti. Si segnala che il giorno 25 sarà a disposizione una navetta gratuita per seguire la cerimonia istituzionale di commemorazione dei caduti. La giornata si chiuderà alle ore 21 al Teatro Toselli dove andrà in scena "Qualcuno troverà il mio nome - Narrazione sulla vita di Lidia Rolfi", spettacolo a cura della Compagnia "Duilio del Prete" con la collaborazione dell'Accademia Teatrale "G. Toselli". Il testo è liberamente rielaborato da Chiara Giordanengo. Regia di Luigi Cando, aiuto-regia Claudia Ferrari, musica e luci di Marco Verra.   MANIFESTAZIONI COLLATERALI:   20 aprile - BICICLETTATA RESISTENTE – 1^ edizione "Tour" in bici a Cuneo attraverso alcuni luoghi significativi della Resistenza, raccontati dal professor Gigi Garelli (direttore dell'Istituto Storico della Resistenza di Cuneo) in collaborazione con FIAB Cuneo Bicingiro. Il ritrovo è alle 14 in piazza Galimberti.   20 aprile - PERFORMANCE URBANA Ballo, rap e letture su Resistenze di ieri e di oggi, di qui e altrove. Ospiti: Warrior Posse x Cuneodancers, Pepenocciola, Afshin Khas, Ismael, Naiky e Westdome. In collaborazione con ARCI Cuneo-Asti. Alle 17 in via Silvio Pellico.   20 aprile - Presentazione del libro: LA RESISTENZA DEI GIOVANISSIMI Vicende, figure e destini fra Cuneese, Monregalese e Langa. A cura di Ernesto Billò. In collaborazione con Associazione Partigiana "Ignazio Vian" - Centro culturale don Aldo Benevelli. Alle 18 presso l'Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea.   24 aprile - Mostra: RICORDATI DI NON DIMENTICARE. Nuto Revelli, una vita per immagini Nuto Revelli torna nella sua scuola attraverso il percorso espositivo elaborato dagli studenti dell'Istituto Tecnico per Geometri Bianchi-Virginio. Visite guidate aperte a tutti a cura degli studenti dell'ITC Bonelli in collaborazione con Fondazione Nuto Revelli, Comune di Cuneo, Collegio dei Geometri di Cuneo e Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo "Dante Livio Bianco". Dalle 15 alle 17 presso l'ITC Bonelli, in viale degli Angeli, 12.   25 aprile - RESISTERE, PEDALARE, RESISTERE Gita in bici a Ceretto organizzata da FIAB Cuneo Bicingiro A Ceretto, frazione al confine tra i comuni di Costigliole Saluzzo e Busca, il 5 gennaio 1944 ci fu un rastrellamento per mano nazi-fascista che si concluse con la fucilazione di 27 civili e 27 abitazioni incendiate. Informazioni su www.bicingirocuneo.com. Ritrovo alle 9.30 presso il parco della Resistenza.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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collezionedicose · 4 years
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Invito alla mostra di Luigi Ontani alla galleria Toselli, 1987
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cooperhewitt · 6 years
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Elisabetta Sirani, “Gem of Italy”
On November 14, 1665, the Basilica of San Domenico in Bologna was crowded with mourners. They were gathered to remember a young female artist, Elisabetta Sirani (1638 – 1665), who had died suddenly the previous August.[1] Although only 27 at the time of her death, Elisabetta was already an acclaimed painter, draftsman, and printmaker—a contemporary biographer praised her as “the marvel of art, the glory of the female sex, the gem of Italy, the sun of Europe.”[2] Her funeral was suitably extravagant, incorporating lavish decorations overseen by Matteo Borboni (1610 – 1667).[3]
In this drawing, Borboni records his design for the funeral’s most ambitious decorative element, a structure identified at the upper right as Elisabetta’s “Temple of Honor.” At the bottom of the sheet, a pair of sirens (a play on her surname) flank a staircase rising to an octagonal platform. There, eight coupled columns encircle an image of the deceased artist, seated, painting at an easel. Four arches spring from the columns to support a high windowed cupola above. Working in brown ink, Borboni defines the building in strong, sure strokes, using subtle washes to give fullness to the columns and to create depth through a play of light and shadow.
Published accounts of the funeral provide ample information about this remarkable invention, a type of temporary monument called a catafalque.[4] Typically, these ephemeral wooden structures would serve to support the casket during a funeral. Elisabetta’s catafalque, however, was purely decorative: her body had been laid to rest several months previous.[5] In lieu of a casket, Borboni included a life-size statue of Elisabetta made from wax.[6]  It is this wax effigy, and not the living artist, that appears at the heart of Borboni’s drawing.
Installed at the center of the church, Elisabetta’s catafalque must have been an astonishing sight. Most of the structure was painted to look like marble, with purple columns in imitation of porphyry (an expensive stone used in ancient architecture), their bases and capitals made to resemble gold.[7] A Latin inscription set above the arch, “HIC TERMINVS [HA]ERET” borrows a phrase from Virgil’s Aeneid, “THIS IS THE END,” uttered by the formidable queen Dido as she confronts her powerlessness in the face of death. [8] The line is a fitting tribute to Elisabetta Sirani, the “gem of Italy.”
  Dr. Julia Siemon is Assistant Curator of Drawings, Prints & Graphic Design at Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum. 
  [1] Her death was not without scandal. Elisabetta had complained of stomach pains, and a servant, Lucia Tolomelli, was accused of having poisoned her mistress. The charges were dropped when an autopsy revealed that ulcers, in fact, were to blame. For an account of the trial, see Ottavio Mazzoni Toselli, Di Elisabetta Sirani, pittrice bolognese e del supposto veneficio onde credesi morta nell’anno XXVII di sua etá. Racconto storico di Ottavio Mazzoni Toselli (Bologna: del Genio, 1833). For a biography of Elisabetta, including an account of the funeral, see Conte Carlo Cesare Malvasia, Felsina pittrice: vite de pittori bolognesi, vol. II (Bologna: Domenico Barbieri, 1678), 453-487.
[2] Malvasia, 456.
[3] Borboni was a close friend of Elisabetta’s father, Giovanni Andrea Sirani (1610 – 1670), who was also an artist, notably an assistant to the celebrated Bolognese painter Guido Reni. On the family, see Babette Bohn, “The construction of artistic reputation in Seicento Bologna: Guido Reni and the Sirani” in Renaissance Studies Vol 25, No.4 (September 2011): 511-537.
[4]  Giovanni Luigi Picinardi, Il penello lagrimato. Orazione funebre … in morte della signora Elisabetta Sirani pittrice famosissima (Bologna: Giacomo Monti, 1665). Borboni’s drawing almost certainly served as the model for an illustration published in Il penello lagrimato, engraved by Lorenzo Tinti, and was probably created specifically for that purpose. In a second drawing also in the Cooper Hewitt collection (1901-39-2493), Borboni captures the catafalque with less detailed ornament and more attention to architectural design. This may be a preliminary study related to the planning phase.
[5] She was entombed in a place of honor beside Guido Reni. On Elisabetta’s reputation and the burial, see Babette Bohn, “The antique heroines of Elisabetta Sirani,” Renaissance Studies, Vol. 16, No. 1 (March 2002), 52-79, esp. 55.
[6] Lucia Dacome, Malleable Anatomies: Models, Makers, and Material Culture in Eighteenth-Century Italy (Oxford University Press, 2017), 158.
[7] Picinardi, Il penello lagrimato, 4.
[8] On the phrase and its meaning, see Phillip John Usher, Epic Arts in Renaissance France (Oxford UP, 2014), 59.
  from Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum https://ift.tt/2IiIwcs via IFTTT
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todayclassical · 7 years
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March 15 in Music History
1628 Death of composer John Bull.
1754 Birth of composer Silvestro Palma.
1790 Birth of composer Nicola Vaccai.
1807 FP of Beethoven's Symphony No. 4. Conducted by the composer at a benefit concert in Vienna.
1808 Birth of composer Gaetano Gaspari
1812 FP of Danzi's "Camilla und Eugen oder Der Gartenschlüssel" Stuttgart.
1835 Birth of Austrian composer and conductor Eduard Strauss in Vienna.
1836 Birth of composer Henrique Alves de Mesquita.
1842 Death of Italian composer Luigi Cherubini in Paris. 1851 Birth of composer Jozef Surzynski.
1853 Death of Italian violinist Giovanni Ricordi founder of Italian Music Publishers.
1855 Birth of German tenor Fritz Schrödter in Leipzig.
1864 Birth of Norwegian violinist and composer Johan Halvorsen in Drammen.
1863 Birth of composer Leslie Stuart.
1867 Birth of composer Will Rossiter.
1873 Birth of composer David Vaughan Thomas.
1876 Birth of American baritone Horatio Connell. 1882 Birth of German-Polish conductor, composer Ignaz Waghalter.
1883 Birth of Italian composer and pianist Enrico Toselli in Florence.
1884 Birth of composer Rudolf Piskacek.
1885 FP of Cesar Franck's symphonic poem Les Djinns 'The Genies' in Paris.
1893 Birth of American soprano Hulda Lashanska in NYC.
1894 Birth of composer Slava Vorlova.
1894 Birth of Hungarian soprano Rose Pauly in Eperjes.
1895 Operatic debut of Italian tenor Enrico Caruso, age 22.
1900 Birth of American composer Colin McPhee in Montreal, Canada.
1908 Birth of Czech tenor Kurt Baum in Prague.
1908 FP of Ravel's Rhapsody Espagnole in Paris.
1915 Birth of Italian tenor Mirto Picchi in Florence.
1918 Death of French composer Lily Boulanger.
1924 Birth of American composer Lockrem Johnson.
1926 Birth of American composer Benjamin Buswell Johnston. 1927 Birth of American violinist Aaron Rosand.
1928 Birth of American conductor and composer Nicolas Flagello in NYC.
1929 Birth of Italian soprano Antonietta Stella in Perugia, It.
1933 Birth of American composer and oboist Ronald Roseman.
1934 Birth of composer Wolfgang Hufschmidt.
1938 Birth of composer Dick Higgins in Cambridge, England.
1940 Opening of Pittsburgh Opera Society, at Pittsburgh Carnegie Music Hall, with a performance of Les Countes d'Hoffman.
1942 Birth of Catalan soprano Montserrat Figueras. 
1942 Death of Russian composer Alexander von Zemlinsky. 
1947 Birth of Austrian pianist Jean Rudolph Kars. 1950 FP of the Pulitzer award winning opera, The Consul by Gian Carlo Menotti in NYC.
1952 Birth of English soprano Lynda Russell.
1954 Birth of Scottish soprano Isobel Buchanan.
1954 Birth of American composer Benjamin Bierman.
1956 FP of Lerner and Loewe's My Fair Lady on Broadway, NYC.
1958 Death of soprano Maria Muller.
1974 Death of Italian soprano Anita Corridori in Lecco.
1981 FP of Karlheinz Stockhausen's opera Donnerstag, aus Licht 'Thursday, from Light' at the Teatro alla Scala in Milan.
1990 FP of John Corigliano's Symphony No. 1, AIDS Symphony inspired by a friend's death.
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A chi è intitolata la prestigiosa università Bocconi?
A chi è intitolata la prestigiosa università Bocconi?
L’università privata Bocconi è intitolata a Luigi, primogenito, dell’imprenditore milanese Ferdinando Bocconi (1836-1908), proprietario dei magazzini Bocconi, poi venduti a due delle famiglie più ricche di Milano che crearono La Rinascente. Nel 1896 Luigi Bocconi, nato l’8 novembre 1869, fece di tutto per partire per l’Africa Orientale dopo la sconfitta dell’Amba Alagi del 7 dicembre 1895 e vi…
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uominidimondo · 5 years
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D’artagnan è un Uomo di Mondo !
Cuneo-Nel settembre del 1998 nasce a Cuneo l'Albo d'Onore degli Uomini di Mondo, l'associazione che da una frase recitata in molti film dal comico napoletano Antonio de Curtis in arte Totò, riunisce tutte le persone che, come lui, hanno fatto il militare a Cuneo. Come ogni anno, in concomitanza con la Fiera del Marrone, il Presidente Danilo Paparelli con Antonio Santullo, Ezio Cavallo, Alessandro Gardelli, Domenico Giraudo, Gianpiero Collidà e Francesca Quaranta, fanno le cose in grande e celebrano questa ricorrenza con iniziative nell’arco dell’intero weekend per poi proseguire nei mesi a venire con altre importanti manifestazioni. A dar lustro ai quasi tredicimila iscritti, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che con la visita a Dogliani nel 2018 per celebrare Luigi Einaudi è entrato di diritto a far parte dell'Associazione che prevede, anche per il Capo delle Forze Armate italiane in missione a Cuneo e provincia per un solo giorno, l'iscrizione tra gli Uomini di Mondo. Il ricco programma della kermesse, inizia Sabato 19 Ottobre alle ore 21.00 al Teatro Toselli di Cuneo con il tradizionale spettacolo offerto dall’Associazione con la commedia tragicomica “Re Cervo” di Carlo Gozzi, con il gruppo teatrale “Pianoforte” nell’adattamento teatrale di Salvatore Terranova e la regia di Franco Vaschetto. Durante la serata, ci sarà la consegna del Premio “Uomo di Mondo” dell’anno, giunto alla quarta edizione. Il riconoscimento verrà consegnato al personaggio che si è distinto in campo culturale, sociale ed economico nel portare alto il nome di Cuneo al di fuori dei nostri confini. La targa verrà consegnata al Cav. Amilcare Merlo, l’industriale che ha trasmesso in tutto il mondo l’estro, le capacità e la determinazione tipica della gente di Cuneo nella tecnologia applicata alle macchine industriali. Domenica 20 Ottobre si terrà la tradizionale XX Adunata degli Uomini di Mondo, con partenza alle ore 10.00 da Piazzetta Totò con la sfilata per le vie principali di Cuneo, accompagnata da musiche balli e tanta allegria. Il tema di quest'anno sta particolarmente a cuore al direttivo dell'Albo, sempre alla ricerca di personaggi leggendari che hanno fatto il militare in territorio cuneese come Garibaldi, Napoleone, Annibale e tanti altri ancora. Secondo le minuziose ricerche del direttivo e coadiuvati dallo storico e giornalista Flavio Russo s’è constatato che nel 1631 Cherasco ebbe la ventura di ospitare uno degli episodi più significativi di quel secolo: la firma della Pace, che dalla Città prende nome. Gli Ambasciatori di tutte le potenze europee – Impero, Papato, Francia, Spagna, Inghilterra, Repubblica di Venezia, – furono ospiti del Duca di Savoia tra le mura imprendibili di Cherasco, esente dalla peste, e in grado di ricevere così tanti e importanti personaggi. Le trattative proseguirono per mesi, tra balli e processioni, duelli e affari di cuore. In particolare, l’Ambasciatore Francese Abèl de Servient, membro del Consiglio di Stato di Luigi XIII, e facoltoso protagonista della vita economica e mondana, arrivò accompagnato da un’adeguata scorta diplomatica e militare, considerato che l’intera Pianura Padana da quasi trent’anni era trasformata in un solo campo di battaglia e di scorrerie. E’ logico pensare che a un tale personaggio sia stato assegnato un manipolo di guardie di prim’ordine, che in Francia, allora, appartenevano al corpo dei Moschettieri Reali. E’ pertanto realisticamente ipotizzabile che facesse parte di quella scorta uno dei giovani ufficiali più promettenti: il Conte Charles di Batz – Castelmore, che difatti divenne poi il glorioso Comandante Generale dei Moschettieri, morendo anziano in quella veste, sotto le mura di Maastricht, nel 1673. Fu proprio a lui che Alexandre Dumas padre si ispirò per creare l’eroe immortale di D’Artagnan. A questo punto si può affermare, senza troppi dubbi, che il vero D’Artagnan, Charles Batz - Castelmore, svolse uno dei più importanti servizi della sua carriera militare a Cherasco, in provincia di Cuneo; e per questo merita di comparire nella gloriosa galleria degli Uomini di Mondo. Al suono della Fanfara Ermanno Buccaresi ed accompagnati dal gruppo i Melannurca di Torino, con balli, canzoni e brevi intervalli teatrali, il corteo scortato da un gruppo di giovani spadaccini del Circolo Scherma di Cuneo, raggiungerà Piazza ex Foro Boario per la tradizionale vidimazione delle tessere. Ad attenderli, oltre alla mascotte di Totò anche il pullmino dell'Uomo di Mondo, dono della Michelin Sport Cuneo. Per l'occasione, oltre al tradizionale foulard, che è già stato segno distintivo degli associati, si potranno trovare la spilla da bavero con il logo dell'Associazione, il sacchetto di cuneesi Bramardi ai tre gusti: genepy, erbe alpine e rum che compongono con l’incartamento il tricolore italiano e l’ultimo gadget creato per questa adunata, il magnetino con il logo degli “Uomini di Mondo” da applicare in bella mostra allo sportello del frigorifero di casa. Ogni evento è libero a tutti come pure l'ingresso al Teatro Toselli.
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wabisebi · 7 years
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Documentazione video di naturaLmente 2010, per "L'annusatore di natura" Bertocchi / Ferrario from Paolo Ferrario on Vimeo.
Pierpaolo Bertocchi / Paolo Ferrario
Audioscultura in policarbonato alveolare e tondino di ferro, musica originale diffusa (a anello) tramite impianto stereo ('respiri' da: ElenaF-Rizzi, library web, video del trans Iowa, film "Secretary" di S. Shainberg e dello stesso Paolo Ferrario). Durata del brano: 3':29'' "Dopo il pranzo, si ritirarono all'ombra della casa, il pomeriggio era caldo e afoso. Rimasto solo, vagò svogliato nel giardino. Andò oltre il prugno selvatico, indugiò davanti alla siepe di bouganville ma il sole era inclemente. Decise di andare a rifugiarsi sotto il pergolato di glicini. Stava tornando indietro quando notò, solitario come lui, un piccolo fiore di un rosso mai visto. Si avvicinò, gli parve che il fiore si fosse accorto di lui... Fu incantato dai petali setosi di quel colore intenso e penetrante, si sentì inebriato e un brivido lo attraversò. Portò le mani alla testa ma lo schianto che avvertì fu tale da fargli perdere l'equilibrio. Mentre cadeva, il suo olfatto si moltiplicava, iniziò a mutare, gli si schiuse un mondo di odori profumi sensazioni che non aveva mai provato prima con tanta chiarezza. Non basta dire che li sentiva: li vedeva materializzarsi in strane forme e diversi suoni... caldi, vitali,che lo ubriacavano. Il suo respiro tagliava le narici con folate violente..."
in naturaLmente II° edizione - 2010 - Albino, BG Laboratorio artistico nel territorio della Valle Seriana. Dopo l'edizione del 2009, che ha visto l'inaspettata e appassionata partecipazione di moltissimi visitatori, l'esperienza torna a ripetersi sulla base delle stesse scommesse:trentasei artisti allestiscono opere appositamente ideate e realizzate, nell'abitazione, nell'orto e nella campagna che dalla casa di Virgilio Fidanza salgono sino al piccolo bosco, in Valle del Lujo. Dopo numerosi incontri e dialoghi - in un clima di conoscenza e di confronto che ha permesso la messa in comune delle esperienze e la costruzione del progetto – trentuno artisti provenienti da geografie e percorsi artistici diversi, con riflessioni e strumenti espressivi distinti, hanno realizzato un'opera e scelto un luogo dove allestirla. Il progetto permetterà quindi di scoprire sculture, fotografie, installazioni, video, performances o opere pittoriche disseminate e ambientate negli spazi e arricchite di elementi di contaminazione e di relazione. Anche questa seconda edizione di naturaLmente si caratterizza per una sollecitazione spontanea e condivisa volta ad indagare il rapporto fra natura e creatività. In questa direzione si inserisce la trasformazione di uno spazio privato in luogo d'arte, di pensiero e d’incontro. Espressione non di contrapposizione alle istituzioni culturali ma invece libera ricerca vissuta in prima persona. naturaLmente è inoltre una verifica del desiderio comune di misurarsi con l'ambiente urbano e naturale (la casa e il paesaggio che la circonda e la include) per offrire - agli artisti prima e ai visitatori poi - un luogo accogliente e domestico. Un luogo per mostrare ricerche inedite e per dare respiro alla mente.
Gli artisti di naturaLmente 2010: Fabrizio Agustoni Valerio Ambiveri Sabrina Baruzzi Pierpaolo Bertocchi Mariella Bettineschi Paolo Capuzzi Audelio Carrara Matteo Caglioni Italo Chiodi Luigi Compagnoni Mario Cresci Paolo Facchinetti Salvatore Falci Rocco Fidanza Virgilio Fidanza Paolo Ferrario Giuliano Giussani Marcello Gobbi Antonio Mangone Giovanna Magri Giovanni Mantovani Francesco Martinelli Norma Miano Bruno Muzzolini Renzo Nucara Gaetano Orazio Valentina Pescara Jessica Petrone Margò Photography Domenico Pievani Fernanda Radaelli Luigi Radici Sabina Sala Mattia Toselli Olga Vanoncini Carla Volpati Stefania Zorzi
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lamilanomagazine · 2 years
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Bologna, Verità e illusione: mostra di figure in cera
Bologna, Verità e illusione: mostra di figure in cera. La mostra Verità e illusione. Figure in cera del Settecento bolognese - allestita al Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini dal 19 novembre 2022 al 12 marzo 2023 con la curatela di Massimo Medica, Mark Gregory D'Apuzzo, Ilaria Bianchi e Irene Graziani - si configura come primo evento espositivo organicamente incentrato sulla ritrattistica in cera realizzata in ambito bolognese durante il Settecento, secolo che conobbe il maggiore rilancio dell'arte antica e intrigante della ceroplastica già praticata nelle epoche classiche e medievali. Dopo due importanti progetti espositivi che in anni recenti, a Venezia nel 2012 e a Francoforte sul Meno nel 2014, hanno segnato la riscoperta di una produzione ingiustamente dimenticata offrendone nuove chiavi di lettura, la storia di queste effigi artificiose a grandezza naturale dalle possibilità illusionistiche ambiguamente più reali del reale appare ancora oggi in grande parte da scrivere. Forma artistica scarsamente indagata dal circuito accademico per via dell'antico pregiudizio verso una materia metamorfica considerata priva di valore estetico e una tecnica in bilico tra arte e artigianato, proprio nel capoluogo emiliano, durante il XVIII secolo, la ritrattistica scultorea in cera ebbe un ruolo di primaria importanza godendo di fortuna e apprezzamento come rappresentazione congeniale ad una triplice funzione: la trattazione delle discipline scientifiche avviata nella rinomata scuola di anatomia umana dell'Università, la raffigurazione del potere e la devozione religiosa. Promossa dai Musei Civici d'Arte Antica di Bologna in collaborazione con il Museo di Palazzo Poggi afferente al Sistema Museale di Ateneo | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, l'esposizione intende far conoscere al pubblico e rivalutare in una giusta prospettiva l'indubbia qualità di quanto ancora sopravvive di una produzione che, secondo le fonti documentarie, fu assai ricca e vide impegnati abilissimi scultori. A ricondurre con piena dignità questo patrimonio nel clima della gloriosa civiltà figurativa del Settecento bolognese fu lo storico dell'arte Andrea Emiliani, alla cui memoria l'iniziativa è significativamente dedicata, autore nel 1960 di un fondamentale saggio, ora ripubblicato nel catalogo che accompagna la mostra, in cui vi riconobbe una "realizzata unità fra imitazione, anzi super-imitazione del vero, e fantasia ricreante" in grado di evocare "un’allusione sconcertante all’umano". A partire dal nucleo di opere conservato al Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, il progetto espositivo traccia un ampio e dettagliato panorama dell'officina ceroplastica a Bologna riunendo per la prima volta 18 opere, di cui 16 figure in cera e 2 terrecotte, di notevole fattura presenti in raccolte museali ed edifici di culto cittadini, potendo inoltre godere del prestito straordinario di pezzi appartenenti a collezioni private e dunque raramente visibili. Accanto al Ritratto del conte senatore Paolo Patrizio Zambeccari (1670-1756) di Nicola Toselli esposto unicamente nella Mostra del Settecento Bolognese curata da Guido Zucchini nel 1935 a Palazzo d'Accursio, sono 3 i manufatti inediti visibili per la prima volta: la testa di Cristo in cera policroma, attualmente conservata presso il Museo provinciale dei Cappuccini di Bologna e attribuita a ceroplasta emiliano, e i due busti di San Carlo Borromeo e San Filippo Neri riferibili a Luigi Dardani, provenienti dal coretto della chiesa di Santa Maria di Galliera. Il rinnovato interesse che la ricognizione si propone di sollevare verso un capitolo della storia dell'arte poco conosciuto al pubblico costituisce dunque un importante momento di aggiornamento degli studi, anche grazie ai restauri conservativi operati in vista dell'evento espositivo, e di nuovi riposizionamenti attributivi in un ambito produttivo storicamente travagliato da incertezze interpretative. Il percorso espositivo si estende, naturalĭter, nella seconda sede del Museo di Palazzo Poggi dove si trova la "Camera della Notomia" dell'Istituto delle Scienze con la serie di otto statue in cera - di cui due nudi raffiguranti Adamo ed Eva, quattro Spellati e due scheletri - progettate ed eseguite tra il 1742 e il 1751 dal pittore, scultore e architetto Ercole Lelli su commissione del Cardinale Prospero Lorenzo Lambertini, asceso al soglio pontificio nel 1740 con il nome di Benedetto XIV. In una temperie di rinnovato fervore della vita culturale cittadina per impulso dell'ecclesiastico bolognese, la presenza di una fiorente scuola di studi anatomici favorì l'affermazione di Bologna come capitale della ceroplastica scientifica, con la formazione della prima vera scuola di modellatori in cera. Le prerogative di questa tecnica, tali da imitare la consistenza ed il colorito anche delle membrane più sottili e quasi invisibili, ne fecero, infatti, uno strumento assai efficace per scopi didattici. L'impegno strettamente connesso al mondo della scienza medica del capostipite della scuola bolognese Ercole Lelli venne in seguito assunto dai celebri coniugi Giovanni Manzolini e��Anna Morandi, creatori di decine di preparazioni anatomiche in cera, anch'esse conservate nelle collezioni storiche dell'ateneo bolognese, che diedero un fondamentale contributo all'avanzamento delle conoscenze di anatomia e di fisiologia grazie alla rappresentazione di parti del corpo umano di raffinatezza e minuzia tecnica del tutto straordinari per l'epoca e ammirati in tutta Europa. Non solo per l'uso empirista guidato dalle prime pulsioni illuministe la città felsinea fu luogo di elezione per la produzione plastica in cera, come già non aveva mancato di rilevare il grande storico dell'arte austriaco Julius von Schlosser nella sua pionieristica Storia del ritratto in cera pubblicata nel 1911, dove ne sottolinea il contesto di “fruttuoso campo di azione nella scultura popolare religiosa”. Nella Bologna di Papa Benedetto XIV la ceroplastica si ritagliò infatti uno spazio di affermazione più ampio, ponendosi quasi a concorrenza con le altre arti tradizionali (la pittura, la scultura in terracotta), riuscendo a soddisfare le richieste di una committenza sedotta dall'alto potenziale di verosomiglianza garantito dalla modellazione in cera associata ad altri materiali. Ben compresa dal mondo della scienza, la strabiliante capacità di riproduzione del reale, di assoluta efficacia a fini didattici, si sarebbe infatti rivelata ugualmente strategica nel genere iconografico del ritratto "fra il documentario e l'agiografico", secondo la definizione di Stefano Tumidei. Costituite da più parti i cui componenti erano ottenuti tramite modelli e calchi, le figure in cera venivano montate su strutture portanti, forme in legno imbottite o addirittura veri scheletri. La cera, miscelata ai diversi colori, veniva colata in sottili strati, rifinita con la stecca e con velature dipinte, quindi verniciata. L'applicazione di capelli, occhi in vetro, accessori metallici e vestiti di stoffe preziose e l'animazione del volto assicuravano risultati di impressionante realismo. L'inserimento entro teche di vetro ne salvaguardava l'integrità, oltre a circoscriverne sapientemente l'ambientazione entro una sorta di scatola scenica. Ad inaugurare pubblicamente questa tipologia compositiva è il busto raffigurante Anna Maria Calegari Zucchini (1643-1741), tessitrice di modeste origini e analfabeta che ebbe fama di donna devota e in odore di santità, commissionato allo scultore Angelo Gabriello Piò ma eseguito dall'allievo Filippo Scandellari, che ne rivendicò la paternità dichiarandosi il primo ad aver introdotto a Bologna l'uso di realizzare figure in cera colorata. In questa creazione l'autore riesce a infondere forma sensibile alla profonda dimensione di fede della donna, che ha sopportato con gioia sofferenze e privazioni, incarnando un nuovo modello di santità presentato alla cittadinanza. Strumento efficace di edificazione, la ceroplastica non solo si prestava perfettamente alla divulgazione di nuovi modelli di venerabilità, ma spesso si poneva al servizio delle devozioni dal carattere maggiormente empatico. Si diffonde infatti anche una produzione di soggetti religiosi (Santa Famiglia, Ecce Homo, Maria Addolorata, santi), e soprattutto di busti a grandezza naturale che raffigurano personaggi dalla condotta di vita esemplare di cui si vuole promuovere il culto, come nel caso del busto di Padre Ercole Maria Giuseppe Isolani di cui è artefice lo stesso Scandellari. Perfettamente rispondenti ad un'esigenza di aderenza al "vero" e al "vivo", le figure in cera conquistano anche la dimensione mondana come nel caso dei magnifici ritratti degli aristocratici Francesco e Paolo Patrizio Zambeccari, appartenenti a una delle famiglie più importanti a Bologna per attività collezionistica, modellati, rispettivamente, da Luigi Dardani e Niccolò Toselli. Ma nella rassegna non mancano i borghesi (il ritratto commemorativo dell'architetto Carlo Francesco Dotti attribuito ad Angelo Gabriello Piò) e i "villani" (purtroppo perduti Il Fattore e La Fattoressa di Casa Ghisilieri). Documentata dalle fonti, ma anche da alcune testimonianze superstiti, anche la "testa di carattere" o "testa d'espressione" è una tipologia affrontata dalla ceroplastica. Se talvolta pare più evidente l'allusione a significati allegorici moraleggianti sottesi alla raffigurazione di semplici "villani", altre volte la presentazione di giovani di estrazione sociale non agiata sembra priva di ulteriori intenzioni e motivata unicamente dalla volontà di riconoscere il valore morale di un'umanità umile per origini, ma capace di fondare la propria esistenza su valori semplici e onesti. Così sembrerebbero indicare i due fanciulli della Fondazione Cavallini Sgarbi, ancora in cerca della mano dell'autore, che si pongono tuttavia come un corrispettivo delle più brillanti proposte pittoriche avanzate dagli anni Sessanta del Settecento dai talentuosi Ubaldo e Gaetano Gandolfi. Alcune cere non bolognesi del Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini consentono di estendere lo sguardo sulla ceroplastica europea coeva all'epoca qui considerata. Dalla Germania provengono il Filosofo morente e il Matematico di Caspar Bernhard Hardy modellatore molto ammirato dai contemporanei, tra cui Johann Wolfgang Goethe. Interessato agli studi di fisiognomica di Johann Caspar Làvater, Hardy raffigura spesso i tipi umani per coppie antitetiche con l'intento di alludere a diverse o opposte qualità morali. Dalla Francia proviene invece il medaglione con Profilo femminile, probabile ritratto della principessa di Lamballe o della regina Marie-Antoinette, eseguito da un ignoto settecentesco verosimilmente negli anni della Rivoluzione francese. Come suggerisce il titolo, la mostra intende giocare sull'antitesi tra verità e illusione, cioè sull'apparente contrasto fra gli effetti di conturbante iperrealtà da un lato, e l'inganno dei sensi dall'altro, che il virtuosismo mimetico dell'arte della ceroplastica era in grado di procurare allo spettatore come commistione tra immagine e vita. E lo è tuttora, come immutato è il rapporto dell'uomo con la morte e con il divino. Il progetto espositivo si avvale di un comitato scientifico composto da Massimo Medica, Mark Gregory D'Apuzzo, Roberto Balzani, Ilaria Bianchi, Lucia Corrain, Irene Graziani e Antonella Mampieri. Il catalogo, a cura di Mark Gregory D’Apuzzo e Massimo Medica, viene pubblicato da Silvana Editoriale e contiene le prefazioni istituzionali di Osvaldo Panaro e Roberto Balzani; i saggi di Andrea Emiliani, Ilaria Bianchi, Lucia Corrain, Antonella Mampieri, Irene Graziani, Massimo Medica, Mark Gregory D'Apuzzo, Laura Speranza, Anna Maria Bertoli Bersotti; le schede critiche e la riproduzione a colori di tutte le opere esposte, comprensiva di una nuova campagna fotografica realizzata da Roberto Serra. Gli organizzatori della mostra desiderano rivolgere un ringraziamento particolare a Butterfly Trasporti e Oasi Allestimento per il generoso supporto. Per il prestito delle statue in cera di San Filippo Neri e di San Carlo Borromeo di Luigi Dardani, si ringrazia la Direzione Centrale degli Affari dei Culti e l'Amministrazione del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno, in qualità di soggetto proprietario. La mostra è a ingresso gratuito. Con il titolo di ingresso al Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini si accede a tariffa ridotta alla sede espositiva del Museo di Palazzo Poggi. Durante il periodo di apertura sono previste visite guidate per il pubblico adulto, attività laboratoriali per bambini e conferenze. Per modalità di prenotazione e costi di partecipazione di ogni appuntamento si invita a consultare i siti web Musei Bologna e Unibo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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uominidimondo · 6 years
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XIX Adunata degli Uomini di Mondo 20-21 OTTOBRE 2018
                 Annibale è un Uomo di Mondo !
Adunata nazionale, premio Uomo di Mondo dell'anno, spettacoli, posa di una lapide commemorativa, e tanto altro ancora nella festosa kermesse cuneese
 Cuneo-Nel settembre del 1998 nasce a Cuneo l'Albo d'Onore degli Uomini di Mondo, l'associazione che da una frase recitata in molti film dal comico napoletano Antonio de Curtis in arte Totò, riunisce tutte le persone che, come lui, hanno fatto il militare a Cuneo. Per celebrare degnamente questo 20° compleanno, il Presidente Danilo Paparelli con Antonio Santullo, Ezio Cavallo, Alessandro Gardelli, Domenico Giraudo e Matteo Conterno, fanno le cose in grande e celebrano questa ricorrenza con iniziative che dureranno per un anno intero. A dar lustro ai quasi tredicimila iscritti, l'arrivo in primavera del primo cittadino italiano, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che con la visita di Maggio a Dogliani per celebrare Luigi Einaudi è entrato di diritto a far parte dell'Associazione che prevede, anche per il Capo delle Forze Armate italiane in missione a Cuneo e provincia per un solo giorno, l'iscrizione tra gli Uomini di Mondo. Questo evento è stato suggellato da una lettera di ringraziamento scritta a mano dal Presidente Mattarella a Paparelli, che automaticamente ha fatto diventare quest'ultimo: “Presidente del Presidente”, un caso mai capitato prima in Italia. Il ricco programma della kermesse, inizia Sabato 20 Ottobre alle ore 17.00 presso il “Giardino dell’alpino” nel Parco della Resistenza di Viale Angeli a Cuneo, alla presenza del Sindaco e di tutte le autorità civili, militari e religiose, con lo scoprimento di una lapide in onore degli Uomini di questo e dell’altro mondo, per ricordare i militari che non sono più tra noi. Una cerimonia che si prevede originale e nello stile inconfondibile dell'associazione, con la posa di una targa commemorativa non tradizionale, un'iscrizione particolarmente toccante e la distribuzione della cartolina celebrativa dell'evento agli intervenuti. Alle ore 21.00 al Teatro Toselli di Cuneo il tradizionale spettacolo musicale: “Folli e folletti” con l’artista di fama internazionale Simona Colonna accompagnata dal suo violoncello. Una raccolta di canzoni che si snoda attraverso i brani, che compongono il suo ultimo album, come i quadri di un abile cantastorie che riempie il suono di sfumature folk proprie della world music. Durante la serata, ci sarà la consegna del Premio “Uomo di Mondo” dell’anno, giunto alla terza edizione. Il riconoscimento verrà consegnato a Bruno Ceretto che s’è distinto in campo culturale, sociale ed economico nel portare alto il nome di Cuneo al di fuori dei nostri confini. Oltre ad essere un grande produttore di vini, s'è ritagliato nel tempo il ruolo di mecenate d'artisti contemporanei di fama mondiale, senza dimenticare la grande cucina con la proprietà del ristorante tristellato "Piazza Duomo" piazzato tra i primi locali a livello internazionale. Domenica 21 Ottobre si terrà la tradizionale XIX Adunata degli Uomini di Mondo, con partenza alle ore 10.00 da Piazzetta Totò e sfilata per le vie principali di Cuneo, accompagnata da musiche balli e tanta allegria. Il tema di quest'anno sta particolarmente a cuore al direttivo dell'Albo per poter finalmente dipanare un interrogativo che resiste fin dal settembre del 218 AC. Per venirne a capo, l’associazione ha organizzato quest’estate un'imponente missione scientifica da surclassare quelle più blasonate e famose che si sono succedute negli anni, andando alla ricerca del passaggio di Annibale sulle nostre Alpi per capire se il condottiero cartaginese poteva essere iscritto anche lui tra gli Uomini di Mondo accertando se il tragitto rientrava nei confini della nostra provincia. Dopo giorni e giorni di minuziose ricerche, non solo si sono ritrovate tracce inequivocabili sul territorio, ma bensì s’è scoperto pascolare in alta quota Surus XXVIII l’elefante discendente dal mitico animale del condottiero Cartaginese, ed insieme a lui un pronipote di Annibale stesso fermatosi nelle nostre valli affascinato dalla bellezza dei nostri monti. Da ben due millenni non s’è più mosso dalla provincia Granda. Entrambi sfileranno per le vie di Cuneo durante l’adunata di domenica mattina. Un’occasione irripetibile per poter ammirare questo affascinate animale in tutta la sua maestosità e poter conoscere il diretto discendete di Annibale Barca. Al suono della Fanfara Ermanno Buccaresi ed accompagnati la gruppo i Melannurca di Torino, con balli, canzoni e brevi intervalli teatrali, il corteo raggiungerà Piazza ex Foro Boario per la tradizionale vidimazione delle tessere. Ad attenderli, oltre alla mascotte di Totò, il pullmino dell'Uomo di Mondo, dono della Michelin Sport Cuneo, in anteprima assoluta per i partecipanti all'adunata. Per l'occasione, al tradizionale foulard, che già stato segno distintivo degli associati, si potranno trovare la nuova spilla da bavero con il logo dell'Associazione e il sacchetto di cuneesi Bramardi ai tre gusti: Genepy, erbe alpine e rum che compongono con l’incartamento il tricolore italiano. Ogni evento è libero a tutti come pure l'ingresso al Teatro Toselli.
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