Non trovavo la forza di guardare lady chatterley’s lover, poi mi sono detta di affrontarlo come fosse un porno con jack o’connell e di colpo mi sono messa. La prospettiva è tutto.
Una delle tante, una da rivedere se gli fosse piaciuta, ma doveva essere semplicemente un'amante.
Niente amore, nessun coinvolgimento,
il cuore sarebbe dovuto stare fuori
da quelle lenzuola.
E fu questo che pensò ancora
mentre si preparava all'appuntamento,
mentre l'avvertiva al telefono che stava arrivando, mentre scendeva le scale e mentre guidava
la macchina che di lì a poco l'avrebbe portato da lei.
Niente cuore, solo pelle!
Non erano estranei, si conoscevano da un pò. Sapevano l'uno dell'altro, conoscevano le loro rispettive fantasie che per tante volte avevano accompagnato le loro interminabili telefonate.
Non si erano mai assaggiati però, lo avevano solo immaginato quello che sarebbe stato .
Adesso tra le sue mani, tra le sue labbra
non vi era più la fantasia, c'era la sua pelle profumata, c'erano le sue labbra
e le sue mani che lo cercavano insaziabili
e lo compiacevano, lo viziavano e lo saziavano.
Giaceva sdraiata accanto a lui adesso,
vestita solo di un candido lezuolo.
Lui la guardava, l'annusava, sapeva di tutte quelle cose che aveva sempre desiderato.
E lei era lì, per lui e con lui.
Di lì a poco si sarebbero salutati ed immersi nuovamente nelle rispettive vite,
ma in silenzio, stretti tra le braccia l'uno dell'altro, si erano confessati di non aver fatto sesso
ma di essersi amati.
L'avrebbe sicuramente rivista.
Lei, l'amante che in silenzio senza chiedere niente,
LA FAVOLA DEL MARE (da una lettura del filosofo Cacciari sula necessità della poesia).
Un ragazzo con un lento andare
cercava sulla riva del grande mare
il senso di quella distesa infinita
che sollievo dava alla sua vita
un senso si giusto, ma ben pesato
quando incontrò uno scienziato
che gli spiegò con fare dotto
cosa era il mar da sopra a sotto.
“Il mare è realtà non fantasia
è una riserva di energia,
il sole crea le nuvole bianche
loro corrono via mai stanche,
vanno nel mondo acqua a donare
con essa la vita fan germogliare.
L’acqua scende intensa o avara
diventa ora rivolo, fiumara
dona ricchezza gioia, dona vita
al mare torna mai stanca, sfinita!
Il mare quindi è energia infinita
una pila che mai è esaurita”
Il ragazzo ascoltava stupito
ma quanto detto dall’erudito
era giusto preciso, ma parziale,
era il noto, il vero il reale.
Continuò allora per la sua via
finché non trovò un gran dottore
della filosofia conoscitore
“Il mare esiste, come scienza dice,
della vita e origine e fattrice
alla terra, opposto lo penso
e dell’aria, molto più denso
ma con l’uomo non ha affinità
è acqua che va di qua e di là,
necessario per la sua utilità
però non ha nessuna santità,
è un oggetto non fondamentale
solo acqua, dei pesci e del sale
se ci chiediamo la sua necessità
capiamo che quindi non ne ha:
della natura e uno strumento
come la roccia o come il vento.”
Il ragazzo alla fine si allontanò
con pochi si e mille non so.
Mentre deluso sulla sabbia andava
vide un uomo che felice nuotava
Gli chiese “Scusa nuotatore
Tu che vi trovi gusto e sapore
dimmi del mare il significato
perché questo liquido manto
a guardarlo porta all’incanto
quale senso può mai avere
guardarlo e provar piacere?”
“il mare per quanto sia vecchio
Dell’anima di ognuno e lo specchio
lei lo guarda e vede dubbi, paure
sente le ansie quelle più dure
e quelle che sono meno vere
quelle false e quelle più sincere
e nel guardarle ne vede il confine
pesa quelle pure e quelle meschine
e capisce infine dove volgere la prua
in quale direzione è la sorte sua.
Questo lo capisci nell’esser poeta
non nello scrivere versi di seta
ma nel dare voce a quel che vede
l’anima tua, nel capir quanto crede
nel dar forma in modo sincero
a quel che è il tuo pensiero.
Per questo il gran mare è perfetto
perché cambia muta e l’effetto
di questo instancabile mutare
è un tuo continuo poetare.
Pensa alle albe quando si accende
e presto di blu tutto risplende
pensa alle tempeste, alla sua rabbia
che non potrai mai metter in gabbia
pensa al tramonto, il diventar quieto
e della luna esser l’amante lieto
Muta come l’animo nostro
ora è pace ora diventa mostro.”
Quando l’uomo ebbe finito
Il ragazzo lo guardò stupito
“Chi sei che ben hai definito
quanto scienziato ed erudito
non ha saputo voluto sviscerare
e per parte loro raccontare”
“Non sono un saggio o un profeta
come ogni uomo sono poeta
quanto non vedon scienza e filosofia
lo trova e lo dice la poesia”
THE TALE OF THE SEA (from a speech by the philosopher Cacciari on the need for poetry).
A boy with a slow walk, was looking on the shore of the great sea, the meaning of that infinite expanse, what relief it gave to his life, a correct but well-considered meaning, when he met a scientist, who explained to him with a learned manner, what it was the sea from above to below.
“The sea is reality not fantasy, it is a reserve of energy, the sun creates white clouds, they run away never tired, they go into the world of water to donate and with it they make life sprout. The water descends intensely or sparingly, now it becomes a trickle, the river gives richness, joy, it gives life to the sea, it never returns tired, exhausted! The sea therefore is infinite energy
a battery that is never exhausted"
The boy listened in amazement but what the scientist said was precise, but partial, it was what was known, what was true, what was real. He then continued on his way, until he found a great doctor, a connoisseur of philosophy
“The sea exists, as science says, of life origin and mother, to the earth, opposite, I think of the air much denser, but it has no affinity with man, it is water that goes here and there, necessary for its usefulness but it has no sanctity, it is a non-fundamental object
only water, some fish and some salt if we ask ourselves its necessity
we understand that it therefore has none: for the nature is an instrument like the rock or like the wind.”
The boy finally walked away with a few "yeses" and a thousand of " I don't know". While disappointed on the sand he saw a man who was swimming happily, he asked him "Sorry swimmer. You who find taste and flavor in it, tell me the meaning of the sea, because this liquid blanket, looking at it, leads to enchantment, what meaning can it possibly have, looking at it and feel pleasure?”
“the sea no matter how old it is, of everyone's soul it is the mirror, she looks at it and sees doubts, fears, feels the anxieties, the hardest ones, and those that are less true, the false ones and the most sincere ones, and in looking at them he sees the boundaries, weighs the pure ones and the petty ones and finally understands where to turn his bow and in what direction his fate lies. You understand this in being a poet, not in writing silken verses, but in giving voice to what your soul sees, in understanding what it believes, in sincerely giving shape to what your thoughts are. This is why the great sea is perfect, because it changes and the effect of this tireless change is your continuous poetry. Think of the dawns when it lights up, and soon everything shines blue, think of the storms, of its anger, which you will never be able to put in a cage, think of the sunset, the becoming quiet and of the moon being the happy lover Mute like our soul , now it's peace, now it becomes a monster.”
When the man finished, the boy looked at him in amazement.
“Who you are that you have well defined, as a scientist and scholar, he was unable to dissect, and for their part to tell”
“I am not a sage or a prophet, like every man I am a poet, what science and philosophy do not see, poetry finds and says”
Una delle tante, una da rivedere se gli fosse piaciuta, ma doveva essere semplicemente un'amante.
Niente amore, nessun coinvolgimento,
il cuore sarebbe dovuto stare fuori
da quelle lenzuola.
E fu questo che pensò ancora
mentre si preparava all'appuntamento,
mentre l'avvertiva al telefono che stava arrivando, mentre scendeva le scale e mentre guidava
la macchina che di lì a poco l'avrebbe portato da lei.
Niente cuore, solo pelle!
Non erano estranei, si conoscevano da un pò. Sapevano l'uno dell'altro, conoscevano le loro rispettive fantasie che per tante volte avevano accompagnato le loro interminabili telefonate.
Non si erano mai assaggiati però, lo avevano solo immaginato quello che sarebbe stato .
Adesso tra le sue mani, tra le sue labbra
non vi era più la fantasia, c'era la sua pelle profumata, c'erano le sue labbra
e le sue mani che lo cercavano insaziabili
e lo compiacevano, lo viziavano e lo saziavano.
Giaceva sdraiata accanto a lui adesso,
vestita solo di un candido lezuolo.
Lui la guardava, l'annusava, sapeva di tutte quelle cose che aveva sempre desiderato.
E lei era lì, per lui e con lui.
Di lì a poco si sarebbero salutati ed immersi nuovamente nelle rispettive vite,
ma in silenzio, stretti tra le braccia l'uno dell'altro, si erano confessati di non aver fatto sesso
ma di essersi amati.
L'avrebbe sicuramente rivista.
Lei, l'amante che in silenzio senza chiedere niente,
L’adorabile Tim Laughlin, Skippy per l’amante, interpretato da un delizioso Jonathan Bailey in Fellow Travelers (Compagni di viaggio). ❤️🔥❤️🔥❤️🔥❤️🔥❤️🔥❤️🔥❤️🔥
Năm 28 tuổi. Tôi có một người tình. Anh ở bên tôi, là nơi trú ẩn của tôi, là bạn tình tuyệt vời của tôi trên giường. Tôi thích mùi mồ hôi toả ra trên cơ thể anh, mùi điếu thuốc lá đọng lại trên môi anh, mùi khói vape vị burberry anh hút. Tôi thích anh, lúc anh dang tay ôm tôi vào lòng, lúc anh nói anh chẳng mong cầu chiếm tôi là của riêng anh, lúc anh kể tôi nghe về những chuyện tình đã qua của mình, lúc anh thỏ thẻ vào tai tôi hỏi câu “em có thích khi ở bên anh không?”
Manteneva tutta la sua dolcezza anche nel dolore. Non parlava di quel dolore, non ne aveva mai detto una parola. A volte il suo volto aveva un tremito, chiudeva gli occhi, stringeva i denti. Ma taceva sempre sulle immagini che vedeva dietro agli occhi chiusi.
Una delle tante, una da rivedere se gli fosse piaciuta, ma doveva essere semplicemente un'amante.
Niente amore, nessun coinvolgimento,
il cuore sarebbe dovuto stare fuori
da quelle lenzuola.
E fu questo che pensò ancora
mentre si preparava all'appuntamento,
mentre l'avvertiva al telefono che stava arrivando, mentre scendeva le scale e mentre guidava
la macchina che di lì a poco l'avrebbe portato da lei.
Niente cuore, solo pelle!
Non erano estranei, si conoscevano da un pò. Sapevano l'uno dell'altro, conoscevano le loro rispettive fantasie che per tante volte avevano accompagnato le loro interminabili telefonate.
Non si erano mai assaggiati però, lo avevano solo immaginato quello che sarebbe stato .
Adesso tra le sue mani, tra le sue labbra
non vi era più la fantasia, c'era la sua pelle profumata, c'erano le sue labbra
e le sue mani che lo cercavano insaziabili
e lo compiacevano, lo viziavano e lo saziavano.
Giaceva sdraiata accanto a lui adesso,
vestita solo di un candido lezuolo.
Lui la guardava, l'annusava, sapeva di tutte quelle cose che aveva sempre desiderato.
E lei era lì, per lui e con lui.
Di lì a poco si sarebbero salutati ed immersi nuovamente nelle rispettive vite,
ma in silenzio, stretti tra le braccia l'uno dell'altro, si erano confessati di non aver fatto sesso
ma di essersi amati.
L'avrebbe sicuramente rivista.
Lei, l'amante che in silenzio senza chiedere niente,
più di chiunque altra, gli aveva dato l'amore. ♠️🔥