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#il Ministro degli Esteri Di Maio
ifattinews · 2 years
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La Cooperazione allo Sviluppo, un rimedio ai problemi del pianeta
La seconda Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo Si è conclusa il 24 giugno a Roma presso l’Auditorium della Conciliazione, la seconda Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo. La Conferenza della Cooperazione e dello Sviluppo è stata organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e dall’AICS, Associazione Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo. In questa intensa…
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generalevannacci · 5 months
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Giorgia Meloni, prima alla Camera e poi al Senato, ha accusato Giuseppe Conte di aver firmato il nuovo trattato del Mes “con il favore delle tenebre”, ovvero nascondendolo al Parlamento e agli italiani. “Ricordo – ha detto Meloni – che l’unico mandato parlamentare sulla materia del Mes, nel 2019, impegnava il governo Conte a non ratificare la modifica del trattato”. Aggiungendo poi che l’Italia ha dato con il governo Conte “il suo assenso un giorno dopo essersi dimesso, senza mandato parlamentare, senza che ne avesse il potere, senza dirlo agli italiani”. 
Al Senato, sventolando un foglio con l’autorizzazione da parte del governo Conte a firmare l’accordo, con tono alterato Meloni ha detto che “dalla storia non si esce: la propaganda si può fare ma poi rimangono i fogli a dimostrare la serietà di chi parla”.
Ma la prova della menzogna di Meloni e dell’innocenza di Conte è, paradossalmente, proprio sul foglio che la premier agita in Aula.  
“Vi ho portato un bel fax – dice Meloni ai senatori mostrando il foglio – Per il rappresentante permanente d’Italia presso l'Ue, ambasciatore Maurizio Massari.
La s.v. è autorizzata a firmare l’accordo recante modifica del trattato che istutiisce il Mes. Firmato: Luigi Di Maio’”. E quindi l’affondo della premier: “Questa firma è stata fatta un giorno dopo le dimissioni del governo Conte, quando era incaricato solamente per gli affari correnti, contro il parere del Parlamento, senza dirlo agli italiani, e con il favore delle tenebre!”.
Non è affatto così. E’ vero che Conte ha dato le dimissioni il 26 gennaio e che la riforma del Mes è stata firmata dall’Italia il giorno successivo, il 27 gennaio, ma ciò che Meloni nasconde è quando il ministro degli Esteri ha inviato il messaggio all’ambasciatore presso l’Ue.
Eppure lo si vede chiaramente, ingrandendo la foto, in testa al foglio, dove compare il numero di protocollo con la data: 2021-01-20.
Il ministro Di Maio ha cioè mandato il messaggio il 20 gennaio, alle 16:25, sei giorni prima delle dimissioni di Conte, quando il governo era nel pieno delle sue funzioni.
Ma questo Meloni non lo ha detto, appositamente per far credere che l’ordine è stato inviato il giorno della firma, il 27 gennaio, “dopo le dimissioni del governo”. 
Non è l’unica affermazione falsa della premier. Non è vero, ad esempio, che non c’è stata un’approvazione parlamentare. E’ vero che il governo Conte formalmente firmò il trattato del Mes il giorno dopo le sue dimissioni avvenute il 26 gennaio 2021: ma l’ordine è stato inviato il 20 gennaio 2021, mentre il consenso politico dell’Italia era già stato dato l’11 dicembre 2020, dopo aver ricevuto il mandato dal Parlamento il 9 dicembre. Tutto alla luce del sole, senza il favore delle tenebre.
Come dice Meloni: “La propaganda si può fare, ma poi rimangono i fogli a dimostrare la serietà di chi parla”. 
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abr · 2 years
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Mi chiedo come mai il geniale Pippo Di Maio, fin che è ancora formalmente ministro degli esteri non proponga l'Armagheddon finale contro la Russia: lasciar alzare la temperatura del pianeta di qualche grado (come da scenari con nessun intervento sulle emissioni di CO2). In modo da disarmare il ricatto russo sul gas.
Com'è noto infatti, il gas serve solo per scaldarsi - o per generar extraprofitti.
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et3rnauta · 2 years
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Ok, va bene tutto, per carità, ma in quei 16 minuti e 40 secondi con cui Luigi Di Maio si è dimesso dal Movimento 5 Stelle (ma non da parlamentare) ha inanellato una quantità tale di giravolte, capriole, tripli carpiati ideologici da rendere quel discorso – per chi lo conosce bene – semplicemente lunare.
Ha rivendicato “l’appartenenza alla famiglia euro-atlantica”, lui che considerava la Nato superata e voleva uscire dall’Euro.
Ha invocato “un’Europa più solidale”, lui che ha definito le ong che salvano la vita ai migranti “taxi del mare”.
Ha attaccato “i partiti che strizzavano l’occhio ai no-va*”, lui che nel 2018 è andato al governo promettendo di abolire l’obbligo vaccinale.
Ha criticato “chi osannava la democrazia e la Costituzione e poi era fan di Putin”, lui che, da ministro degli Esteri, ha assegnato la bellezza di 22 onorificenze a esponenti del regime di Putin, come riporta Radicali.it
Ha stroncato “chi propone soluzioni semplici a problemi complessi”, lui che è salito su un terrazzo ad urlare di aver abolito la povertà.
Ha citato il Presidente Sergio Mattarella, quello per cui aveva chiesto l’impeachment.
In piena trance casinian-mastelliana, è arrivato persino a giurare che, nel suo nuovo progetto, “non ci sarà spazio per odio, sovranismi, populismi ed estremismi”. Lui che, insieme a Dibba, da vicepremier è andato a baciare la pantofola dei gilet gialli.
“È finita l’epoca dell’ipocrisia” ha infine tuonato, fondando un gruppo parlamentare, lui che minacciava multe da 150.000 euro per chi “tradiva” il Movimento.
Ognuno è libero di cambiare idea, e in certi casi è anche apprezzabile, ma esiste un tempo, un percorso, una coscienza dei propri errori, un’ammissione di responsabilità.
Altrimenti corri il rischio di sembrare tu, l’ipocrita.
L. Tosa
Concordo dalla prima all'ultima parola.
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salvo-love · 2 years
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La coerenza #incoerente di #LuigiDiMaio e della #Azzolina ( quella dei soldi buttati per i banchi a rotelle e ministra della disistruzione ) oggi candidati del #partitodemocratico !!! Ma questi due insieme al poliedrico #cambiapartito #Tabacci candidati nel #PD davvero credono che gli italiani abbiano la memoria corta da NON ricordare tutti i #voltagabbana fatti da questi suddetti incoerenti e che li possano votare nelle liste del #pd ???❓ Hanno anche il coraggio di parlare male di #Salvini, #Meloni e #Berlusconi che sono dei signori educati e corretti e che parlano di programmi per gli italiani e NON insultano gli avversari politici !!!❗ Ecco un po' la sintesi della storia politica di Luigi diMaio il voltagabbana e camaleonte per eccellenza ➡️➡️➡️Il nuovo Di Maio, da quando ha imparato a indossare la camicia, di giravolte ne ha fatte tante. Se lo abbiamo visto nascere come un giovane deluso da una politica corrotta e schiava e pronto a ribaltare le dinamiche di palazzo, abbiamo visto anche come in quelle dinamiche, con il tempo, abbia imparato a conviverci e fare di esse strumento per raggiungere i propri interessi.
“Il partito di Bibbiano”, “Mai con il Pd”: sono solo alcune delle tante frasi, ormai diventate virali, che il ministro degli Esteri pronunciava con convinzione nei confronti dei dem. Prima ovviamente della scaltra e scandalosa virata. Inevitabili le domande che gli italiani si fanno, nel caos delle maratone elettorali, tra gli sgambetti del tutti contro tutti per arrivare primi a tagliare il traguardo.
Sulla vicenda dei bambini strappate alle famiglie, che sconvolse tutto il paese, il ministro, dopo gli accordi con il Pd, è sempre rimasto vago, tra affermazioni balbettanti e silenzi programmati. A metterlo di fronte al fatto compiuto sulla questione “Bibbiano” è Radio Capital che, durante un’intervista, chiede direttamente a Di Maio se si sente in dovere di chiedere scusa a coloro che ora sono i suoi alleati.
La risposta, prevedibile, è inconsistente e fuori tema. “Con il Pd in questi anni abbiamo fatto un percorso condiviso”, afferma nell’imbarazzo totale il leader dell’appena nato Impegno Civico. “Facendo del nostro meglio e stando dalla parte di chi cercava di garantire la stabilità”, aggiunge. Una stabilità a cui, visti i passi falsi, l’Italia fa fatica a credere. Nella speranza di una risposta convincente – chiaramente fallita – raddrizza il tiro dichiarando addirittura: “Si tratta di un percorso, non di una semplice alleanza in prossimità delle elezioni, nel quale sono state affrontate anche le criticità del passato”.
Stando alle dichiarazioni del ministro, quindi, sembrerebbe che con il Pd sia tutto chiarito, anche e soprattutto su Bibbiano. Nonostante questo, però, l’ex 5 Stelle non chiede scusa e c’è chi muove forti accuse all’interno dei dem sul suo comportamento. "Inutile negarlo, non nascondo che la nostra comunità locale abbia sofferto tanto e che da Di Maio si aspetterebbe ancora delle scuse”, afferma Stefano Marrazzi, segretario Pd di Bibbiano.
Se le parole, soprattutto quelle dei politici, siamo abituati a doverle pesare con il contagocce, non possiamo non fare i conti parte con gli italiani che non dimenticano e che, dopo svariati tradimenti, non perdonano. “Oggi il Pd mi ha querelato – scriveva Di Maio ai tempi – perché ho detto che ‘con il partito di Bibbiano non voglio avere nulla a che fare’. Risponderò delle mie affermazioni, no problem. Ma negare uno scandalo che vede coinvolto un loro sindaco, che loro hanno difeso senza mai prendere posizione sui bambini strappati alle famiglie, mi sembra veramente surreale. Per me questo è il Pd”.
A adesso, per il rinnovato e messo a lucido ragazzo di periferia, cosa rappresenta il Pd? Il paracadute per non naufragare nella vecchia quotidianità? La dimostrazione che una volta salito sulla giostra, anche l’imperturbabile figlio del popolo, ha gettato alle erbacce principi e valori?
“Io gli italiani non li tradisco”: frase epocale del Di Maio pentastellato che appare ora non solo come una presa di giro, ma rispecchia l’incoerenza e l’inadeguatezza di chi a quella poltroncina ha messo i chiodi. “Sappiamo stare dalla parte giusta. Senza interessi, con le mani libere, per il bene dell’Italia”, dichiarava ancora. Quelle mani libere oggi ne hanno strette tante altre e tutte le volte con lo stesso obiettivo: non sprofondare nel fallimento politico di un uomo che ad oggi sembra disposto a tutto. #LuciaAnnunziata basta fare propaganda per il PD e Non essere faziosa e scorretta ❗❗❗ ➡️➡️➡️ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
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lamilanomagazine · 2 months
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Inaugurato il nuovo Istituto Italiano di Cultura di Miami
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Inaugurato il nuovo Istituto Italiano di Cultura di Miami. Si è inaugurato formalmente il 7 marzo, l'Istituto Italiano di Cultura di Miami, ufficio che va a completare il panorama delle istituzioni italiane in Florida e nel Sud-Est degli Stati Uniti, affiancandosi al Consolato Generale d'Italia e all'Ufficio dell'Agenzia ICE a Miami. L'inaugurazione del nuovo Istituto Italiano di Cultura costituisce una nuova tappa del percorso di rafforzamento della diplomazia culturale italiana nel mondo illustrato dal vicepremier e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, nel corso degli Stati Generali della Diplomazia Culturale tenutosi lo scorso ottobre a Firenze. In quell’occasione il Ministro Tajani aveva annunciato iniziative volte a «realizzare, grazie alla diplomazia culturale, un grande processo di internazionalizzazione e di investimento italiano all'estero, basato non solo sulla vendita di beni ma anche sull'esportazione di servizi culturali». A tagliare il nastro dell'Istituto, voluto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) per rafforzare ulteriormente – e a 360 gradi – l'attività promozionale negli Stati Uniti sono stati il Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale della Farnesina, Alessandro De Pedys e il Console Generale a Miami, Michele Mistò. Nel corso della cerimonia è stata aperta al pubblico la mostra "Fortunato Depero. Dall'arte di avanguardia alla nuova pubblicità", curata da Eduardo De Maio con Laura Mattioli, che potrà essere visitata fino al prossimo 5 maggio. Lungo un percorso che muove da alcuni capolavori del primo periodo futurista per approdare a realizzazioni in ambito grafico-pubblicitario, l'esposizione presenta uno spaccato del talento del grande artista italiano (1892-1960). Con l'avvio delle attività dell'IIC si realizza «un salto di qualità nella proiezione e promozione dell'Italia in un'area degli Stati Uniti estremamente dinamica, molto legata all'Italia e ricettiva delle nostre eccellenze negli ambiti più vari, dall'arte contemporanea all'architettura e al design, dalla ricerca scientifica all'innovazione d'impresa». «Miami, la Florida e le aree circostanti – ha sottolineato il Console Generale Michele Mistò – sono un straordinario laboratorio socio-economico, dove si sviluppa una pulsante e innovativa scena culturale, che alimenta una visione del sapere coniugato al saper fare e dà forma a stili di vita e oggetti sempre più originali e sostenibili». Secondo il Direttore Generale De Pedys, «la mostra di Fortunato Depero, che abbiamo selezionato per l'inaugurazione, ben articola un approccio alla cultura italiana che valorizza il connubio tra arte e comunicazione, attraverso l'impiego dei linguaggi della pittura, della grafica e del design. Al tempo stesso, richiamando un artista che soggiornò negli Stati Uniti e che nella sua opera fu fortemente influenzato da quest'esperienza, si mette in luce uno dei compiti centrali della nostra diplomazia culturale, ossia promuovere l'immenso patrimonio storico-artistico dell'Italia veicolando un'immagine attuale e non stereotipata del Paese, allo stesso tempo favorendo il dialogo e la circolazione delle idee nei Paesi in cui operano gli Istituti Italiani di Cultura». Dopo la cerimonia si sono esibiti i cantanti Virginio (Virginio Simonelli) e Arianna (Arianna Bergamaschi), interpreti della cultura e della scena musicale italiana contemporanea e internazionale, con all'attivo qualificate collaborazioni artistiche al di qua e al di là dell’Oceano. In stretto coordinamento con il Consolato Generale a Miami, il nuovo Istituto Italiano di Cultura diretto da Stefano Cerrato proseguirà le attività con un fitto calendario di appuntamenti previsti per i prossimi mesi, con iniziative dedicate ad arte, cinema, architettura e design, letteratura, musica (dall'opera lirica alla canzone), scienza e sport. Tra le prime iniziative, la celebrazione della Giornata Internazionale della Donna con la proiezione del film "Primadonna" nell'ambito dell'iniziativa "Italian Screens"; la Giornata del Design Italiano; la partecipazione del regista e attore Massimiliano Finazzer Flory all'Italian Film Festival di Miami con il documentario "Un coach come padre", dedicato alla grande personalità del basket italiano Sandro Gamba.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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confrontodemocratico · 5 months
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Di Maio smentisce i contatti col M5s dopo il caso-Mes: «Non mi presto a giochetti politici». Calenda: «Ci hai sguazzato per anni»
L’ex ministro degli Esteri nega voci di stampa su un riavvicinamento al suo ex partito. Ma il leader di Azione gli ricorda il suo passato «tormentato» Da quando ha abbandonato il campo della politica italiana, dopo la cocente delusione delle elezioni del settembre 2022, Luigi Di Maio centellina le sue dichiarazioni pubbliche. Anche per puntellare il suo nuovo profilo “istituzionale” di inviato…
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Telefonata di un dirigente M5S a Di Maio, Conte: "Non mi risulta" | L'ex ministro: "Chi lo ha fatto è libero di dirlo"
26 dicembre 2023 20:01 Conte smentisce l’indiscrezione secondo cui un dirigente pentastellato avrebbe chiamato l’ex ministro degli Esteri che replica: “Non voglio farmi trascinare in giochetti”   Le parole dell’ex premier  “Vorrei però chiarire – ha risposto il leader del M5s – che il Movimento non cerca nessuna sponda e non ha bisogno di nessuna prova testimoniale per la semplice ragione che…
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scienza-magia · 7 months
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Design italiano per una casa lunare ipertecnologica
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Sarà costruita la prima casa sulla Luna e sarà italiana. La Luna avrà una "casa" italiana! Scopri quando e come verrà costruita questa straordinaria struttura spaziale e ipertecnologica. L’Italia si prepara a compiere un passo epocale nell’esplorazione spaziale: il nostro Paese invierà la prima “casa” sulla Luna, ovvero un modulo abitativo che non solo ospiterà scienziati impegnati nello studio della superficie lunare, ma sarà anche il punto di partenza per la futura esplorazione di Marte, la grande sfida delle superpotenze negli anni a venire. Ma come avverrà tutto questo? È fisicamente possibile una missione del genere? Scopriamolo insieme. L’Italia costruirà la prima casa sulla Luna: ecco come e perché Il progetto vede l’Italia collaborare con l’Agenzia Spaziale Americana, la NASA, che si occuperà del trasporto fisico del modulo lunare tramite i suoi potenti razzi, all’interno ci saranno tutte le attrezzature necessarie. L’obiettivo è rendere operativa questa struttura ambiziosa entro il 2026 o il 2027. Ma come avverrà la costruzione di questa casa lunare? La NASA ha previsto di inviare una stampante 3D di progettazione italiana sulla Luna, che utilizzerà un calcestruzzo lunare specializzato, composto dai frammenti di roccia, minerali e polvere presenti sulla superficie craterizzata del satellite terrestre. Questo metodo permetterà di ovviare ai problemi legati alla polvere lunare e alle estreme condizioni ambientali di fronte alle quali si troveranno gli astronauti sulla superficie lunare. La NASA al lavoro anche per costruire mobili e arredi per la prima casa sulla Luna In ogni caso, una casa nello spazio richiede più di semplici strutture murarie. Gli astronauti avranno bisogno di arredi, sedute, letti e altri elementi essenziali per poter vivere e lavorare nello spazio. Per superare questa sfida, la NASA sta collaborando attivamente con istituti accademici e imprese private per sviluppare prototipi di mobili spaziali e concepire il design degli interni, al fine di creare un ambiente accogliente e funzionale per gli astronauti che trascorreranno del tempo sulla Luna. Missione Artemis: anche l’Italia sbarcherà sulla Luna Questa iniziativa rappresenta la partecipazione dell’Italia alla missione Artemis, il programma che porterà di nuovo l’uomo sulla Luna nel 2025. Tre astronauti saranno coinvolti in questa missione, due dei quali atterreranno sulla Luna, mentre il terzo rimarrà in orbita con il modulo di comando. L’accordo per questo progetto innovativo è stato firmato a giugno 2022 dal presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Giorgio Saccoccia, e dall’amministratore delegato della NASA, Bill Nelson, con la presenza di Pamela Melroy, vice della NASA. La riunione è stata presieduta dal ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, che ha la delega alle politiche spaziali e aerospaziali, e dal ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio. Prima casa sulla Luna: passo essenziale per colonizzare Luna e Marte? La realizzazione di questa prima “casa” sulla Luna rappresenta un passo cruciale nell’ambizioso progetto di esplorazione spaziale che mira non solo a comprendere meglio il nostro satellite naturale ma a preparare il terreno per future colonizzazioni, non solo sulla Luna ma anche su Marte. La Luna, grazie alla sua vicinanza alla Terra, può servire come punto di partenza strategico per le missioni verso il Pianeta Rosso e oltre. La costruzione di una struttura abitativa sulla Luna non è quindi solo un’impresa tecnologica, ma anche un passo importante verso l’instaurazione di una presenza umana stabile nello spazio. Read the full article
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infosannio · 11 months
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L'incontro Di Maio-Tajani a Bruxelles diventa uno psicodramma diplomatico
Tensioni e distinguo per organizzare il faccia a faccia fra l’inviato Ue nel Golfo e il ministro degli Esteri: non è lui che ha ricevuto me, ma io che ho visto lui (SIMONE CANETTIERI – corriere.it) – Dal nostro inviato a Bruxelles. Bilaterale complicato, settimane per organizzarlo. E coda finale velenosa per ripristinare i pesi in campo: non è lui che ha ricevuto me, ma io che ho incontrato…
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isacopraxolu · 1 year
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#DiMaio rappresentante speciale Ue nel #golfopersico, via libera da #Comitato #tfnews #cronaca #27aprile #news #italia #rappresentantespeciale #esteri 
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kritere · 1 year
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Quanto guadagnerà Luigi Di Maio da inviato speciale dell’Ue nel Golfo Persico
DIRETTA TV 25 Aprile 2023 La nomina non è ancora stata ufficializzata, ma l’ex ministro degli Esteri guadagnerà uno stipendio d’oro come inviato speciale dell’Unione europea nel Golfo Persico. 10 CONDIVISIONI Manca ancora l’ufficialità, ma non sembrano esserci dubbi sul fatto che Luigi Di Maio sarà l’inviato speciale individuato dall’Unione europea per il Golfo Persico. L’ex ministro degli…
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gaiaitaliacom · 1 year
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Luigi Di Maio nominato rappresentante UE in Qatar
di Redazione Politica Voluto da Borrell su indicazione dell’allora premier Mario Draghi, l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio è stato indicato come “il candidato più adatto” all’incarico di inviato speciale Ue per il Golfo dall’Alto rappresentante Ue Josep Borrell (che è il ministro degli Esteri dell’Ue). In accordo con la proposta di Borrell, Luigi Di Maio verrà nominato per un iniziale…
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telodogratis · 1 year
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Le minacce sui social ed il “vizio” siracusano di intimidire i potenti
Le minacce sui social ed il “vizio” siracusano di intimidire i potenti
Read More Altri siracusani si sono resi protagonisti di minacce ai danni di esponenti dello Stato, tra cui l’ex ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. The post Le minacce sui social ed il “vizio” siracusano di intimidire i potenti appeared first on BlogSicilia – Ultime notizie dalla Sicilia. Siracusa, di maio, meloni, minacce, sindaco, siracusaAltri siracusani si sono resi protagonisti di minacce…
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salvo-love · 2 years
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Il buon e corretto #Letta 🤔🤔🤔🤔🤔🤐🤐🤐🤐🤬🤬🤬
Gli ex soci cinesi del leader Pd? Stanno nei paradisi fiscali che rubano 6 miliardi all'Italia
14 Settembre 2022 - 13:30
Prima di tornare in patria l'ex premier lavorava per società del lusso legate a Pechino con sedi a Londra e in Delaware. ➡️➡️➡️ di Felice Manti
Gli ex soci cinesi del leader Pd? Stanno nei paradisi fiscali che rubano 6 miliardi all'Italia
«Non ci devono essere paradisi fiscali nella Zona euro, soprattutto dopo la Brexit», dice spesso Enrico Letta. A lui bastano quelli a Londra, in Delaware e New Jersey, sedi delle società dei suoi ex soci cinesi con cui era in affari fino a quando si è dimesso, richiamato dal #Pd che l'aveva cacciato. Stati che sottraggono al nostro Paese il 42% degli investimenti diretti esteri globali per 6,4 miliardi annui di mancato gettito.
Una delle società è la Liberty Zeta Limited, società di diritto britannico con sede in Regent's Street a Londra e holding internazionale del luxury che opera in Gran Bretagna, Giappone, Cina, Brasile, Spagna, Stati Uniti e naturalmente in Italia. Letta ne è stato tra gli amministratori da maggio 2016 a marzo 2021. Nel 2020 la società ha chiuso l'esercizio con una perdita di 12 milioni a fronte di un reddito operativo 2019 di 19 milioni circa. Come è possibile? «È colpa del Covid - spiegano gli esperti del centro studi Fiscal Focus di Antonio Gigliotti che hanno studiato i bilanci di Liberty ZL - e dell'aumento dei costi amministrativi, con alcuni amministratori (non sappiamo chi...) pagati da alcune controllate». Un'alchimia contabile figlia appunto del dumping fiscale. Per l'economista milanese Carlo #Cottarelli (scelto da Letta per correre sotto le insegne Pd) questa «competizione fiscale disonesta» fa confluire all'estero i 130 miliardi di evasione, in parte frutto dei proventi del narcotraffico e del riciclaggio gestito dalle mafie, come hanno rivelato gli scandali Pandora Papers e Panama Papers.
Oltre alla Liberty Zeta Limited c'è anche la Glendower Capital LLP, gestore indipendente con circa 9 miliardi di dollari nata nel 2017 per iniziativa dell'italiano Carlo Pirzio Biroli, che ne gestisce i ricavi e che ha tra i suoi soci il cinese Cheung Chi Chung, manager socio della Liberty, la CVC Green Holdings Limited con sede nel New Jersey (noto paradiso fiscale) e altre due società ora non più attive con sede in Delaware, altro paradiso fiscale dove secondo il Guardian è più facile nascondere i soldi rispetto a Panama.
Che il leader #dem avesse il pallino per gli affari se n'era accorta l'anno scorso anche Giovanna Faggionato sul Domani, quando aveva rivelato il ruolo di Letta e della sua società parigina Equanim (di cui sarebbe fondatore da febbraio 2021) nella mediazione decisiva che ha portato la pace tra i colossi energetici francesi Suez e Veolia. L'articolo ricordava anche il legame tra Letta e il gigante della pubblicità francese Publicis (che per otto sedute di Cda gli ha riconosciuto 100mila euro), società che tra i tanti compiti ingrati aveva quello - tramite la controllata Usa Qorvis - di rinfrescare l'immagine dell'Arabia Saudita, Paese di uno degli altri soci della Liberty, Albabtain Abdul Wahab Saud. Compiti che Letta nel 2020, quando era nel consiglio di sorveglianza e nel comitato rischi, conosceva benissimo. Alla società Usa sarebbero arrivati 18 milioni di dollari nelle prime sei settimane successive all'omicidio del giornalista del Washington Post, ucciso su ordine del principe ereditario Mohammad bin Salman nell'ambasciata araba di Istanbul.
Ma è con la Cina che Letta ha un legame speciale: l'8 agosto 2019 la cinese Tojoy guidata da Lu Junqing lo ha nominato co-presidente di Tojoy Western Europe, satellite della Tojoy Sharing group, azienda legata al presidente cinese Xi Jinping, il cui obiettivo è allacciare rapporti con le imprese europee per convogliarle nella Via della Seta, strada tracciata dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Che per i documenti della diplomazia Usa pubblicati dal Giornale è uno dei cavalli di Troia di Pechino. E che Letta ha blindato con un seggio sicuro. https://www.ilgiornale.it/news/mondo/ex-soci-cinesi-leader-pd-stanno-nei-paradisi-fiscali-che-2066604.html
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lamilanomagazine · 11 months
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Antonio Tajani in missione due giorni a Bruxelles
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Antonio Tajani in missione due giorni a Bruxelles Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale On. Antonio Tajani è volato per due giorni, 28 e 29 giugno 2023, in missione a Bruxelles. Il Vicepremier ha preso parte ieri sera al ricevimento organizzato dal Re dei Belgi presso il Castello Reale di Laeken in occasione del 70° anniversario del Parlamento europeo. Tra gli ospiti, oltre alla Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, saranno presenti anche i leader dei gruppi politici del Parlamento europeo, i membri dell'Ufficio di presidenza e i Presidenti delle commissioni. Il Belgio avrà la Presidenza di turno del Consiglio dell'Unione Europea nel primo semestre del 2024. Il Ministro Tajani ha preso poi parte ad una sessione di lavoro convocata dalla Presidenza del Partito Popolare Europeo (PPE), che prima dell'inizio dei lavori del Consiglio europeo - che inizieranno oggi 29 giugno a Bruxelles - riunisce tradizionalmente i capi di Stato e di governo appartenenti alla famiglia dei popolari e altri importanti leader del partito. Il vertice del PPE consente ai leader di discutere e preparare un'agenda di lavoro e posizioni comuni. A margine, sono previsti incontri bilaterali con il Primo Ministro finlandese, Petteri Orpo, e con il Primo Ministro greco, Kyriakos Mitsotakis. La missione a Bruxelles costituirà inoltre l'occasione per incontri con i principali rappresentanti del Sistema Paese in Belgio, fra cui il personale di Ambasciata, Consolato, e Istituto di Cultura, dell'Agenzia per il Commercio Estero e della Camera di Commercio, ENIT e il Gruppo Iniziativa Italiana, l’associazione che rappresenta gli interessi della comunità italiana presso le Istituzioni dell’UE a Bruxelles in campo imprenditoriale, agroalimentare, d’innovazione, ricerca, e servizi. È infine previsto un incontro con il Rappresentante Speciale dell’UE per la regione del Golfo, Luigi Di Maio, il cui mandato è quello di contribuire alla stabilità e alla sicurezza della regione, che rappresenta una tradizionale area di interesse dell’Italia.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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