Tumgik
#ghepardo
solar-bar · 1 month
Text
Tumblr media
Instagram: @earth
247 notes · View notes
madelainelaika · 3 months
Text
Tumblr media
A te che mi chiedi come si fa a scrivere, io dico: avendo dentro un dolore tremendo.
0 notes
kommunic8 · 5 months
Link
Domanda a bruciapelo: che differenza c'è tra ghepardo, leopardo, giaguaro e pantera. TRASCRIZIONE [ENG translation below] Avete presente il leopardo? Ecco, ora avete presente il ghepardo? No, avete presente il giaguaro? Mm? Avete presente la pantera? Ecco, probabilmente vi state chiedendo ma, di che cosa sta parlando oggi Cristina nei suoi 3 minuti grezzi? No, c'è questa cosa qua che mi sono accorta che forse, come tante altre persone, non ho assolutamente idea della differenza che c'è tra il ghepardo, il leopardo, il giaguaro e la pantera. Così sono andata a cercare e adesso sono qua per togliere tutta la nebbia che circonda questi animali e per spiegarvi finalmente che differenza c'è tra di loro. Allora, anzitutto sono tutti animali maculati che hanno questa bella pelliccia che purtroppo, purtroppo ha portato un sacco di gente ad ammazzarli, ma per fortuna ormai le pellicce non vanno più di moda. Iniziamo dal ghepardo. Il ghepardo è il più veloce, penso che sia l'animale terrestre più veloce al mondo, può raggiungere fino a 120 chilometri all'ora, e poi anche uno scatto da far invidia alle automobili sportive più sportive, infatti va da 0 a 100 km in 3 secondi, questo anche perché è abbastanza piccolo di stazza, piccolo peso corporeo, leggero abbastanza minuto, è bravo molto nelle brevi distanze e gli piace ammazzare piccole prede, appunto perché anche piccolo di stazza non è che possa sollevare chissà che. Discorso diverso invece per il leopardo. Il leopardo è più muscoloso, più grosso, abbastanza veloce, anche se non così veloce come il ghepardo, è molto bravo ad arrampicarsi ed è anche molto bravo a saltare, un po' come il gatto domestico. Il leopardo può saltare fino a tre metri d'altezza, cioè visualizzate tre metri: pensate che un piano di un edificio normalmente di quattro metri, ecco il leopardo può saltare quasi un piano di un appartamento, e poi anche visto che ha una stazza non indifferente riesce a sollevare prede anche molto pesanti che pesano anche più di 100 kg. E il leopardo è anche quello che viene chiamato pantera: la pantera altro non è che un leopardo completamente nero. Arriviamo adesso al giaguaro. Il giaguaro è il più grande di tutti, può pesare fino a più di 100 kg e può arrivare quasi un metro e mezzo d'altezza, oh! un metro e mezzo, quasi alto quanto me pare che abbiamo visto esemplari di un metro e 40. Ha sempre tutte queste macchie a rosetta nel pelo, e sì, questi diciamo, sono grosso modo le differenze, andate a cercare le foto se volete vedere. Rimane il gattopardo! Il gattopardo, il Gattopardo. E il gattopardo oltre che essere un libro, oltre che essere un film, si chiama ocelot ed è più o meno un gatto domestico. TRANSLATION Do you know the leopard? There, now do you know the cheetah? No, you know the jaguar? Mm? Do you know the panther? Here, you are probably wondering but, what is Cristina talking about today in her 3-minute podcast? Well, there is this thing here that I realised that, maybe like many other people, I have absolutely no idea what the difference is between the cheetah, the leopard, the jaguar and the panther. So I went looking and now I am here to remove all the fog surrounding these animals and to finally explain to you what the difference is between them. So, first of all, they are all spotted animals that have this beautiful fur that unfortunately, unfortunately has led a lot of people to kill them, but fortunately fur is not in fashion any more. Let's start with the cheetah. The cheetah is the fastest, I think it is the fastest land animal in the world, it can reach up to 120 km/h, and then also a sprint to make the sportiest sports cars envious, in fact it goes from 0 to 100 km in 3 seconds, this is also because it is quite small in tonnage, small body weight, light quite minute, it is very good at short distances and it likes to kill small prey, precisely because small in body it is not that it can lift much. Different situation, however, for the leopard. The leopard is more muscular, bigger, quite fast, though not as fast as the cheetah, is very good at climbing and is also very good at jumping, somewhat like the domestic cat. The leopard can jump up to a height of three meters, that is, visualise three meters: think that a floor of a building is normally four meters, here the leopard can jump almost a floor of an apartment, and then also since it has a considerable bodyweight, it can lift very heavy prey weighing even more than 100 kg. And the leopard is also what is called a panther: the panther is nothing but a completely black leopard. We come now to the jaguar. The jaguar is the largest of all, it can weigh up to more than 100 kg and can reach almost a meter and a half in height, oh! a meter and a half, almost as tall as me, I think we have seen specimens of a meter and 40. Is also has all these rosette spots in his fur, and yes, these let's say, are roughly the differences, go look for the pictures if you want to see. The 'Gattopardo', the 'gattopardo', The 'gattoapardo' in addition to being a book, in addition to being a movie, is actually called ocelot and is more or less a domestic cat.
0 notes
simonegallina · 1 year
Text
cheetah
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
act-normal · 1 year
Text
Tumblr media
Family portrait
1 note · View note
0ssim0r0 · 4 months
Text
Un team di ricercatori ha condotto un esperimento per vedere se i cani levrieri potessero eguagliare la velocità di un ghepardo. Quando le gabbie si sono aperte, gli scienziati rimasero sorpresi nel vedere che il ghepardo non si muovesse affatto.
Hanno pertanto chiesto al coordinatore della gara per quale motivo il ghepardo non si fosse mosso. La sua risposta è stata la seguente:
"A volte cercare di dimostrare di essere il migliore è un insulto alla tua autostima."
Non è necessario abbassarsi al livello degli altri per far comprendere le proprie capacità e qualità. È meglio risparmiare energie per progetti più preziosi e rilevanti. Un ghepardo usa la sua velocità per cacciare, non per mostrare ai cani che è più veloce e più forte.
"Non sprecare il tuo tempo e le tue energie dimostrando il tuo valore a persone che semplicemente non hanno la capacità di apprezzare il tuo valore."
Tumblr media
ossimoro
122 notes · View notes
lunamagicablu · 5 months
Text
Tumblr media
Sublime è per me un principio immenso, un qualcosa che vola più in alto di un uccello, che corre più veloce di un ghepardo, che è più impetuoso della tempesta, che è più dolce di un bacio… Sublime è una sensazione indescrivibile che occupa il cielo ma che può essere racchiuso anche in un piccolo fiore. (Caspar David Friedrich) aquilegia_by_omron_ ****************** Sublime is for me an immense principle, something that flies higher than a bird, who runs faster than a cheetah, which is more impetuous than the storm, which is sweeter than a kiss... Sublime is an indescribable sensation that occupies the sky but which can also be enclosed in a small flower. (Caspar David Friedrich) aquilegia_by_omron_
14 notes · View notes
libero-de-mente · 2 months
Text
LA LAVATRICE
«Nel mezzo di un programma di lavaggio mi ritrovai con fradici panni scuri, ché la centrifuga era smarrita»
Dopo anni di onorata carriera la lavatrice si è congedata, nel pieno di una centrifuga è partito un assolo di batteria, degno del peggior metal estremo dal vivo. Mi è bastato sentire il ritmo per capire che tutto, lì dentro, era andato a ramengo. Anche il display ha dato l'ultimo saluto con la scritta "game over".
Così di gran carriera mi sono recato al più vicino punto vendita di elettrodomestici, uno di quelli che spesso viene citato nelle pubblicità in televisione. Nonostante questo non ero sicuro di aver scelto il negozio giusto.
Forse dovevo scegliere quello dove gli esperti sono loro, magari quello dove non ci sono paragoni, oppure quelli dove batte forte sempre, magari quelli fatti apposta per me. Dubbi.
Così decido, prima di entrare, di usare la mia famosissima tecnica da medio man. Ovvero quello di non fare nulla di particolare, vi giuro che come passo inosservato io tra la gente. Nessuno. Anche se fossi l'ultimo esemplare di uomo in un pianeta di sole donne. Zero.
Entro e come nel peggior incubo ecco che subito un commesso mi punta, sta nella corsia dei ferri da stiro. Io faccio finta di nulla e mi avvio al reparto degli aspirapolvere; ma è solo per depistarlo e con in brusco cambio di direzione, passando attraverso la corsia delle lavastoviglie, arrivo in quella delle lavatrici.
Ma il commesso è già sul posto. Maledizione alle corsie con gli espositori bassi, ad altezza ragazzino.
"Le posso essere d'aiuto" - mi dice mentre con gli occhi guarda le persone dentro il negozio, come a controllarle.
"Guardi" - rispondo con voce sommessa - "Sono qui per valutare le lavatrici, sto pensando di cambiarla. Ma senza fretta" (bugiardo, bugiardo, bugiardo).
"Va bene" - mi risponde sempre guardando altre persone - "Io resto nei paraggi signore".
Continuo la mia perlustrazione tra le lavatrici esposte, ogni tanto alzo lo sguardo e lui è lì. Il commesso sta a tre/quattro corsie dalla mia fissandomi. Come un ghepardo pronto a ghermire la sua preda. Me lo immagino come i gatti, quando prima di lanciarsi in un agguato sculettano per prendere lo slancio. Avete presente vero?
Continuo a passi lenti la Via Crucis delle centrifughe, dei giri al minuto, delle classi A, B e AB qualche cosa... mi fermo, forse ho trovato quella che cerco. Credo di essermi fermato da un secondo quando alle mie spalle sento il suo fiato: "Le interessa questo modello?" - il commessopardo vuole catturarmi.
"Ehm, si"
"Ottima scelta... bla, bla... milioni di giri al secondo... bla, bla... crea vortici spazio temporali... bla, bla e bla"
"Quindi lei me la consiglia?"
"Tutta la vita"
"E questa?" - indicandogli la lavatrice a fianco.
"Questa poi... bla, bla... non le perderà mai i calzini... bla, bla... anzi le appaierà quelli persi dal 1998... bla, bla e bla"
"Quindi mi consiglia anche questa?"
"Tutta la vita"
"Mi scusi ma allora quest'altra?"
"Modello figo... bla, bla... stile Hollywood... bla, bla... potrebbe trovarci dentro un'attrice talmente è hollywoodiana... bla, bla e bla"
Così dopo altri tre modelli e altrettante assicurazioni di "Tutta la vita", scelgo quella che sarà la mia nuova lavatrice.
Arriva il giorno della consegna, mi squilla il telefono:
"Pronto?"
"El señor TomaSSeli?"
"Si sono io"
"Le dovemo conSSegnare una lavatrisie"
"Si bene, le hanno detto che la consegna dovrà essere fatta a mano fino al mio piano?"
"Si señor no es un problema"
"Le hanno detto che c'è anche il ritiro della vecchia lavatrice?"
"Si señor no es un problema"
Al cancello d'ingresso si presentano in due, padre e figlio vedendo la somiglianza. Sono sudamericani. Boliviani credo, hanno quel non so che di eredità degli inca, o forse degli aymara. In silenzio e con fatica fanno quello per cui sono pagati. Niente carrelli saliscale, tutto a mano con forza delle braccia e volontà.
Il padre è cordiale, il figlio con uno sguardo cupo non parla mai e tiene la testa bassa. Incazzoso.
Chiedo se posso dare una mano, mi sono tenuto libero proprio per aiutarli. Mi sono svegliato presto questa mattina con il pensiero della fatica che avrebbero fatto, salendo le rampe delle scale. Mi dispiaceva.
Con una tuta improvvisata, il pezzo sopra diverso da quello sotto e come una ballerino imbolsito del Bolshoi, una specie di Roberto Bolle ma più Bolla, mi agito con braccia e gambe per aiutare. Ma il padre sempre in maniera autoritaria mi dice "No te preocupes, no es tu problema" - con un sorriso.
Credo di pietà, nei miei confronti, mentre saltello con la stessa grazia di un bufalo con gli attacchi di coliche renali.
Finito la consegna mi ostino nel far parlare il figlio musone, gli chiedo: "È tanto che fai questo lavoro di fatica?"
"Toda la vida" - mi risponde secco con uno sguardo dimesso.
Se ne vanno.
Spero che questa lavatrice mi duri tanto, spero un bel po'. Almeno quanto... tutta la vita.
Tumblr media
ps ho scelto il modello hollywoodiano, speravo di trovarci Jennifer Aniston... mi è andata male.
12 notes · View notes
luluemarlene · 3 months
Note
In inglese, "avere un debole (per qualcosa)" si dice "to have a soft spot (for something)". Ecco, qui si ha un debole - in particolare - per i tuoi capezzoli, e se lo spot è soft è perché ormai ho una certa età, e non sono più il ghepardo de 'na vorta (cit.)
Baggianate a parte, bel blog, belle foto, belle parole, bella testa, bella tu.
Chapeau.
Mamma, ora mi piscio addosso!! 😋
7 notes · View notes
callmesumi · 2 months
Text
Introducing my Golden Wind Fanchildren. (Some are shared with my friends and in no particular order.) Part One.
Dea Giovanna
“ Don’t fuck with a vampire. They’ll suck your blood, bash your skull in and leave you out in the street like you were nothing. ”
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Daughter of Giorno Giovanna and Trish Una, second-youngest out of two older sisters, one older brother and one younger brother.
Vampire.
21. {2027.}
A drunk. Her sisters and brothers have tried to keep her sober, but she can’t last more than a five days.
User of The Universe, sometimes called A Dear Universe.
Occasional Hitwoman for Passione.
Lana Bucciarati
“ It’s dangerous out there. You never know what anybody’s capable of. Not even yourself, take this gun with you. ”
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
The eldest of Bucciarati’s kids with an unknown, deceased woman. She had two little sisters, twins, who died.
27. {2027.}
Sober for nine years from drugs, smoking and alcohol.
User of Brown Sugar, usually called Sugar.
Capo of La Squadra Bucciarati since she was thirteen. She joined at age nine.
Ghepardo Abbacchio
“ Oi, new kid. Over here. ”
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
The only-sibling child of Leone Abbacchio and a cop-woman.
27. {2027.}
Ex-cop, worked as a cop from 2019 to 2025. Joined Passione at age 25.
Drinks wine from time to time, aka whenever he’s stressed.
User of Stranger Times.
Usually wears purple lipstick.
5 notes · View notes
scogito · 1 year
Text
La competizione fine a se stessa è tipica del genere umano. Per rendersene conto in maniera semplice basta aprire un gioco da tavola e vedere che succede tra i partecipanti.
Nel resto del regno animale nessun essere vuole vincere per vincere.
Nessun cane tira una palla per fare goal, nessun ghepardo corre per dimostrare quanto è veloce, nessun bisonte lotta per ottenere l'invidia degli altri bisonti e nessun polpo si mimetizza per ricevere applausi.
Soltanto l'uomo medio non è capace di usare la sua forza, le sue qualità e le sue azioni per un reale obiettivo. L'assenza di Scopo nelle più semplici scelte quotidiane e nella propria vita, ha determinato una creazione di scopo fasulla collegata al potere disfunzionale.
Il fallimento dell'uomo è non rendersene conto. Non riesce più a fare movimento senza gareggiare, a giocare senza punti e a essere bravo senza medaglie.
Ha bisogno di onori, di glorie, di paragoni. Una malattia che gli esseri puri di questo sistema non hanno.
37 notes · View notes
principessa-6 · 4 months
Text
Tumblr media
Con occhi di ambra e cuore di fuoco, il ghepardo brilla come un diamante nella polvere dorata della savana...❀
2 notes · View notes
fridagentileschi · 1 year
Text
Tumblr media
GHEPARDO SI IDENTIFICA COME UN UMANO E ROMPE TUTTI I RECORD!
9 notes · View notes
sorella-di-icaro · 8 months
Text
Questo gatto o è rotto o è l'antenato di qualche ghepardo preistorico
2 notes · View notes
giovaneanziano · 1 year
Text
Zia ha chiamato lo Zoo di Berlino: rivuole il ghepardo
10 notes · View notes
chez-mimich · 11 months
Text
YURI ANCARANI: "LASCIA STARE I SOGNI"
In una intervista, per altro non molto recente, Yuri Ancarani, videomaker italiano, afferma che tutte le immagini filmiche (o quasi tutte) e tutte le immagini televisive (in questo caso proprio tutte), portano con sé una visione del mondo, accompagnano cioè lo spettatore, in una “narrazione”, come si dice oggi. Ancarani adotta un punto di vista molto diverso: la macchina da presa è spesso fissa e lascia parlare le immagini. La sua mostra al Pac di Milano aperta fino al prossimo 11 giugno, fa il punto su oltre vent’anni di lavoro dell’artista ravennate. “Lascia stare i sogni”, è il significativo titolo di questa interessante rassegna di video che toccano temi molto diversi tra loro, ma che sono legati da questo sguardo, algido ma attento, neutro ma rivelatore, degli stridenti contrasti del nostro vivere. “Il Capo” proiettato su uno schermo gigantesco, accoglie il visitatore con la sua solenne imponenza. Si tratta di un video del 2010 girato in una cava di marmo delle Alpi Apuane, dove un uomo con una mimica più simile a quella di un direttore d’orchestra che di un cavatore di pietre, dirige con sapiente maestria il movimento di escavatori che tagliano e spostano giganteschi e candidi blocchi di marmo. Il sonoro del video è dato solo dai lontani rumori delle macchine che contribuiscono a determinare un doppio e contrapposto effetto di straniamento e nudo realismo proponendoli ad uno spettatore troppo abituato ad immagini commentate come accade nei documentari o nei servizi televisivi. “Piattaforma luna” è ambientato in una camera iperbolica, ambiente claustrofobico in questo caso accentuato da una colonna sonora di Ben Frost.
Toni freddi e scostanti caratterizzano due video paralleli (nella sala 4 del Pac), si tratta di "San Siro" e "San Vittore" com un accostamenti che non è certo frutto del caso. Nel primo, il tempio del calcio, è rivelato attraverso le strutture architettoniche e le infrastrutture tecnologiche come cavi, tombini, porte di sicurezza, sotterranei, ripresi negli attimni che precedono l'inzio di una partita. Di contro, "San Vittore", propone una apparentemente asettica descrizione visiva di tutti i controlli a cui sono sottoposti i minori per poter visitare i propri genitori detenuti nella strutture carcerarie. Un video che nella sua scarna oggettività presenta, senza ombra di retorica o di didattico paternalismo, una realtà crudele e disumana. Il nome della psicanalista Marina Valcarenghi è abbastanza noto da non necessitare di ulteriori parole. Su di lei Yuri Ancarani propone il video di un magnifico monologo tenuto nel “Cortile della legnaia” dell’Università Statale di Milano dal titolo “Il popolo delle donne”. Letture di testimonianze di tribunali, discorsi astrattamente teorici e ferite legate alla sua esperienza sul campo con al centro la violenza uomo vs donna, ma anche sull’istinto della violenza tout court. Anche qui si tratta di una osservazione imparziale su tema di scottante attualità. Tra i notevolissimi video in proiezione, "The Challenge" è certamente il più intimamente misterioso e in un certo senso il più surreale. Ma Ancarani non lavora sulla suerraltà, bensi su realtà che tendono ad apparire come delle iperrealtà. Le immagini sono quelle del deserto del Qatar durante i preparativi di una competizione di falconeria (con citazione per la Land Art attraverso la celeberrima stele di Richard Serra). Le immagini della competizione sono inframezzate da sequenze che sembrano ruotare attorno al culto del motore e della velocità, nonché una stridente fascinazione nel rapporto natura/tecnologia. In particolare un raduno di motociclisti in un deserto texano, e una Lamborghini che trasporto un ghepardo. In entrambi i video è la rigorosa e simmetrica geomteria della stara a rendere iconicamente assai pregevoli le immagini e a dettarne il ritmo narrativo. Con "Wipping Zombie", titolo tratto dal nome di una danza tradizionale haitiana. Una espressività corporea di una lotta e che rimanda alla violenza coloniale subita dai nativi e che vorrebbe tendere a esorcizzare la violenza subita. Ma in "Wipping Zombie" c'è dell'altro, come la reiterizzazione di gesti quotidiani come battere una lamiera, per trasformare un barile in un materiale utile alla vita quotidiana, che denuncia silenziosamente la povertà e la vita pedestre delle popolazioni e locali. C'è un filone e una tradizione piuttosto consolidata su queste tematiche che coinvolge opere di celebrati videomakers come Ben Rivers o Neil Beloufa. Molte altri i video proiettati nelle sale in una delle mostre più interessanti presentate al Pac che negli ultimi sembra aver spostato, cime molte altre istituzioni museali ed espositive, il suo baricentro verso esperienze artistiche a carattere etnico e fortemente politiche nonché verso quelle che un tempo risultavano essere le periferie del mondo (e non solo in senso geografico).
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
3 notes · View notes