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#chiara lazzaroni
arcobalengo · 8 months
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NUOVOATLANTE
di Alessandro Orsini
Libera stampa. L’offensiva ucraina è fallita, ma guai a chi lo dice (in Italia)
Nessuno in Italia scriverebbe mai che la controffensiva ucraina è stata un fallimento, nonostante la stampa americana lo dica da mesi. Una frase così chiara certificherebbe il fallimento di un’intera classe politica e mediatica. Pensate a tutti quei direttori di reti televisive, speaker radiofonici, leader di partito, direttori di istituti di ricerca sulla politica internazionale, schierati contro la diplomazia all’inizio della guerra per la sconfitta della Russia. Potreste mai immaginare che la classe mediatica riconosca di essere moralmente e politicamente corresponsabile della tragica situazione in cui l’Ucraina si contorce con Mario Draghi che viene riproposto come una pietanza che si ripropone al Quirinale verso il giorno più stomachevole della Repubblica Italiana? I signori dei media ricorrono a due strategie per non dire che la controffensiva è un fallimento: la strategia della “lente d’ingrandimento” e quella del “domani è un altro giorno”. La strategia della “lente di ingrandimento” ingigantisce conquiste ucraine talmente limitate che, cartograficamente parlando, non sono nemmeno visibili sulla mappa. È il caso di Andriivka, a sud di Bakhmut, che equivale grosso modo alla conquista di Villa Lazzaroni a Roma sulla Tuscolana. Con la differenza che Villa Lazzaroni ospita qualche piccolo ripostiglio per gli utensili, mentre Andriivka non ha nemmeno quelli essendo stata rasa al suolo al costo di decine di migliaia di ucraini uccisi e una quantità impressionante di mezzi Nato distrutti. Conquistare Villa Lazzaroni in una settimana è un fallimento reale; conquistarla dopo oltre tre mesi di devastazioni e sofferenze umane indicibili è un fallimento fantasy. La ragione per cui i media ingigantiscono la conquista di Andriivka si spiega con l’intreccio nefasto tra potere politico, giornalismo mainstream e dipartimenti di scienza politica all’italiana. Crosetto sarà presto chiamato a inviare nuove armi per la distruzione definitiva dell’Ucraina e, quindi, i soliti (s)giornalisti e i soliti (s)direttori di dipartimento dovranno spiegare che la strategia di Biden funziona. Conquistare Villa Lazzaroni in tre mesi di super-massacri e centinaia di bambini ucraini sotto terra dimostra che Ursula von der Leyen ha capito tutto della guerra in Ucraina. Se poi il teatro dell’assurdo vacilla, ecco intervenire la strategia del “domani è un altro giorno”. Agli italiani bisogna sempre spiegare che la vittoria arriverà domani perché la Nato aveva dimenticato di inviare l’arma magica. Gli ucraini vinceranno grazie agli Himars. Anzi no, grazie ai Samp/T di Crosetto. Anzi no, grazie agli Abrams. Anzi no, grazie alle bombe a grappolo. Anzi no, grazie ai 40 caccia di quarta generazione in primavera però la Russia ne ha 1000 subito. La strategia del “domani è un altro giorno” consente di rimandare all’infinito il giorno in cui le televisioni dovranno dichiarare che l’Unione europea è guidata da una classe politica fallita sorretta da una classe mediatica e accademica iper-corrotta. Mi raccomando: si tenga nascosto agli italiani che la Russia ha ammassato circa 100.000 soldati, 900 carri armati e 555 sistemi di artiglieria per lo sfondamento dell’oblast di Kharkiv. Con il dissanguamento per Villa Lazzaroni, vorrò vedere come Kiev respingerà un assalto frontale di quel tipo. Ecco il paradosso: quando una classe politico-mediatica è perfettamente fallita, si rappresenta come perfettamente vittoriosa. Crosetto aiuta il Corriere della Sera e il Corriere della Sera aiuta Crosetto. In tal modo, un po’ con lo scotch, un po’ con collanti odorosi meno nobili, gli zombie si compattano.
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3nding · 3 years
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Sei povero? Fai schifo.
I dati sui giornali ballano ma insomma la campagna mediatica è chiara: i percettori (più di 3 milioni di persone, 1,5 milioni di nuclei familiari) di Reddito di Cittadinanza sono camorristi, ladri, lazzaroni, truffatori perché dopo ampie indagini lo 0,15 pcento di loro ha commesso scorrettezze più o meno gravi: e giù gustosi aneddoti sul ferrarista e così via.
A non sapere che siamo nel paese che siamo sarebbe da sorprendersi visto che il RDC costa 8 miliardi all'anno mentre, ad esempio, la sola evasione IVA ci costa 35 miliardi all'anno ma smuove meno le coscienze. D'altra parte se evadi IVA sei uno che si dà da fare e combatti contro lo stato canaglia, mentre, se percepisci il RDC sei un lazzarone e magari pure terrone. Avrete notato pure lo stupore indignato, signora mia, perché il RDC ha più percettori nelle zone povere del paese. Insomma di più ad Afragola che a Porto Rotondo o Cortina. Chissà perché.
Premesso che i cattivi van puniti sempre, che la legge istitutiva del RDC sarebbe molto migliorabile, che scambiare RDC per le politiche attive del lavoro è strabismo, che chi ha inventato i Navigator è idiota, che se ci fossero controlli preventivi e lo stato concedesse a se stesso di accedere alle sue banche dati avremmo avuto molto meno bisogno del tempo di magistrati e finanzieri, ecco tutto ciò premesso quello che dovrebbe indignare ogni persona vagamente progressista dovrebbe essere questo odio verso chi ha bisogno, chi è escluso dal mercato del lavoro, chi stenta ad arrivare alla fine del mese, chi lavora per 3 euro all'ora e così via. E invece variamo, anzi varano, misure variamente punitive e umilianti per chi ha bisogno di sostegno. Qui non solo abbiamo annullato e umiliato qualunque tensione alla trasformazione in senso egualitario della società ma siamo ben al di sotto di qualunque rispetto sociale.
Poveri, fate schifo. Mica come Briatore. Lui sì che è ganzo.
- Emilio Ballarè
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tag4rte · 6 years
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IMAGO MUNDI sabato 16 dicembre 2017 dalle 18.00 alle 24.00 aperitivo cena e musica ASSOCIAZIONE CULTURALE IMAGO - PISA - Via Bovio, 10 Pisa www.imagopisa.it
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retegenova · 6 years
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Gli Sport Invernali in festa sabato a Genova con le premiazioni della stagione 2018
Sabato prossimo, a partire dalle 15, l’Auditorium Montale del Teatro Carlo Felice ospiterà la tradizionale cerimonia di premiazione del Comitato Regionale della Federazione Italiana Sport Invernali. Il riconfermato presidente Michele Torini, assieme al nuovo Consiglio, premierà tutti gli atleti e le atlete distintisi nella stagione scorsa e alzeranno il sipario sull’anno agonistico 2018-2019. In copertina, nel Trofeo Gaminara, l’Imperia Sci 2004 (nella foto) che si riconferma società al vertice della classifica regionale davanti a Prato Nevoso Gam Genova e Sci Club 3G.
Tra le Giovani, nel Trofeo Ski Store, brillano Maria Senes (Imperia Sci 2004), leader di una classifica con protagoniste anche Federica Tatini (Prato Nevoso Gam Genova) e Giulia Russo (Prato Nevoso Gam Genova). La miglior Senior è Gaia Traverso (Snowteam Sanremo), con un punteggio superiore a Martina Parodi (Sci Club Savona) e Veronica Risso (Imperia Sci 2004). A vincere tra le Master è Cristina Robotti (Imperia Sci 2004). Nel Trofeo Alp Station, categoria Ragazze, si distinguono Silvia Laurano (Imperia Sci), con Marina Filippi (Snowteam Sanremo) al secondo posto e Rebecca Bariani (Prato Nevoso Gam Genova) al terzo. In campo maschile sorride Umberto Conti (Imperia Sci 2004), seguito in classifica da Matteo Russi (Imperia Sci 2004) e Luca Arzani (Sci Club 3G). A ottenere  i maggiori punteggi tra gli Allievi, sono Elisa Pagani (Imperia Sci 2004) e Pietro Salsotto (Imperia Sci 2004) precedendo rispettivamente Chiara Domenici (Sci Club Bronzi) e Ludovica Cavallero (Grizzly Snow Team), Alberto Badino (Imperia Sci 2004) e Filippo Govi (Prato Nevoso Gam Genova).
  Nel Trofeo AZ Sport, categoria Ragazzi,  Andrea Cervetto (Prato Nevoso Gam Genova), bravo a imporsi su Matteo Arzani (Sci Club Tre G) e Federico Pappalardo (Sci Club Tre G). Bene Alessandro Imperiale (Snow Team Sanremo) tra i Senior dove mette in fila Alessandro Cortese (Sci Club 3G) e Mattia Lovera (Cuneo).
  I leader nella categoria Cuccioli sono Angelica Goich (Imperia Sci 2004), per un podio completato da Laila Petrini (Grizzly Snow Team) e Beatrice Remussi (Coordinamento Valbormida), e Alessio Fracchi (Coordinamento Valbormida), davanti a Federico Fossati (Sci Club Savona) e Giacomo Balbo (Grizzly Snow Team).  I migliori nel Baby sono Marta Lazzaroni (Snowteam Sanremo) e Marco Badino (Imperia Sci 2004), rispettivamente davanti a Emma Riva (Imperia Sci 2004) e Valentina Ferraiuolo (Coordinamento Valbormida), Mattia Poggi (Grizzly Snow Team) e Ilario Pera (Sci Club Ceva). Nella categoria Superbaby si registrano le affermazioni di Cecilia Balbo (Grizzly Snow Team) e Jonathan Cano (Snowteam Sanremo) rispettivamente su Giulia Giordano (Snowteam Sanremo) e Francesca Pera (Sci Club Ceva), Matteo Leone (Imperia Sci 2004) e Federico Tomasi (Coordinamento Val Bormida).
  Numerosi anche i riconoscimenti per la categoria Master. Il Comitato Regionale consegnerà un premio anche a tutti i campioni regionali 2018.
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Gli Sport Invernali in festa sabato a Genova con le premiazioni della stagione 2018 Gli Sport Invernali in festa sabato a Genova con le premiazioni della stagione 2018 Sabato prossimo, a partire dalle 15, l’Auditorium Montale del Teatro Carlo Felice ospiterà la tradizionale cerimonia di premiazione del Comitato Regionale della Federazione Italiana Sport Invernali.
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