Tumgik
#case in affitto da privati
soldan56 · 2 years
Text
Sarah Gainsforth
Il Jova Beach Party è una delle operazioni di privatizzazione dello spazio pubblico più sfacciate e più gravi che abbiamo visto negli ultimi anni. Stiamo finanziando con fondi pubblici la distruzione di aree demaniali anche protette, destinate a rinaturalizzazione, per consentire lo svolgimento di eventi privati a scopo di lucro a fronte del pagamento di canoni irrisori per concessioni demaniali temporanee. Per questi eventi esistono gli stadi - ma costano di più. Perchè glielo permettiamo? Per la logica della visibilità turistica. Sindaci e amministratori si gloriano di un pò di attenzione da parte della stampa nazionale. Come questo si traduca in crescita economica, ad agosto, quando queste città già scoppiano di turismo e dove non si trovano case in locazione ordinaria, è tutto da capire. Ieri sono stata a Fermo. Ho visto la spiaggia sbancata dalle ruspe, visibilmente soggetta a erosione, il tranquillo quartiere residenziale alle sue spalle, l'unico albergo e i pochi esercizi commerciali che avrebbero beneficiato dell'evento. In quella zona le case in affitto ordinario si contano sulle dita di una mano: significa che la zona è inabitabile (cioè turistica) già adesso. Quale sia il reale ritorno per cittadine diventate location per eventi privati e che ne pagano l'organizzazione, zone rosse dove gli stessi residenti hanno bisogno di un "pass" per circolare, resta un mistero. Qualcuno, di sicuro, ci guadagna. Che vergogna
28 notes · View notes
ombredinessuno · 2 years
Note
Consigli su come trovare case in affitto per studenti a Torino?
Ci sono un sacco di gruppi su Facebook come Affitti Torino privati, affitti Torino 2021/2022 oppure cerco/offro casa vendita/affitto Torino
E sicuramente tanti altri gruppi.
Nel peggiore dei casi, se non funziona da privato, l’alternativa che rimane è rivolgersi alle agenzie.
2 notes · View notes
alquiler-vacaciones · 2 months
Text
Tumblr media
Gite01 - Agriturismo, case vacanze, e B&B - Affitto casa vacanza, annunci da privati in Francia, Spagna e Italia
0 notes
vladimirostar · 1 year
Text
Case vacanza nel Salento 
Case vacanze nel Salento 2023, Ville con piscina, Ville esclusive, Case per gruppi e Residance in affitto da privati per le vacanze in Puglia nelle più belle località.
Case vacanza e ville in Puglia nel Salento in affitto con cancellazione gratuita su salentoit.it Case vacanze nel Salento 2023, Ville con piscina, Ville esclusive, Case per gruppi e Residance in affitto da privati per le vacanze in Puglia nelle più belle località. Su salentoit.it puoi trovare e sfogliare tante offerte per le tue vacanze nel Salento, in Puglia. Sconti, promozioni, last…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
soloaffitti · 6 years
Text
Solo Affitti Nel 2019 arriva la cedolare secca anche per uffici e negozi?
Tumblr media
All’ipotesi l’introduzione della cedolare secca anche per gli immobili commerciali nella prossima Finanziaria.
Cedolare secca su negozi e uffici a partire dal 2019: il Governo sta vagliando l’ipotesi di ridurre l’imposizione fiscale sugli immobili commerciali attraverso l’introduzione della tassazione alternativa per una platea che potrebbe riguardare inizialmente solo i contratti di nuova stipula, secondo quanto reso noto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Guido Guidesi. A trarne vantaggio non sarebbero soltanto i proprietari di immobili affittati a fini commerciali, che avrebbero la possibilità di optare per una tassazione sostitutiva dell’Irpef risparmiando sulle imposte dovute, com’è successo a molti proprietari di abitazioni, ma anche lo Stato in termini di risultati sul contrasto all’evasione fiscale e contributiva. A partire dall’introduzione della cedolare secca sugli affitti abitativi nel 2011, infatti, il divario tra gettito teorico ed effettivo nel comparto residenziale è diminuito del 42%, con una riduzione del 40% anche della propensione all’inadempimento. Pubblicato da annunci Solo Affitti annunci
1 note · View note
mezzopieno-news · 5 years
Text
LE CASE NEL BOSCO PER GUARIRE: UNA NUOVA TERAPIA
Tumblr media
Stare nella natura è una delle cose che trasmette più serenità e che aiuta a riconnettersi con il mondo e l’ambiente. In Norvegia questo concetto è talmente sentito che persino i medici hanno pensato di utilizzare l’elemento naturale come una vera e propria cura.
I due più grandi ospedali del Paese hanno creato ritiri per l'assistenza dei malati, all'aria aperta. Costruiti con criteri studiati appositamente da architetti e da medici, gli spazi permettono ai pazienti di essere trattati in luoghi calmi e isolati, supportati da una terapia che si rinforza notevolmente prendendo carica dall'elemento naturale circostante. Si chiamano friluftssykehuset, un termine che deriva dal concetto norvegese di friluftsliv - l'importanza di trascorrere del tempo in natura - combinato con la parola sykehus che significa ospedale.
Il primo di questi ritiri è stato costruito nella lussureggiante foresta vicino a un torrente, a pochi passi dall'ingresso del più grande ospedale norvegese, l'Oslo University Hospital. Altri Paesi e anche privati hanno deciso di intraprendere la stessa strada e stanno costruendo casette in riva a laghetti o di fianco a cascate. Un modo per stare bene a contatto con la natura; anche in affitto solo per un week end.
________________________
Fonte: Jean Arch - 5 luglio 2019
✔ Buone notizie cambiano il mondo. Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali https://www.change.org/p/per-avere-un-informazione-positiva-e-veritiera-in-giornali-e-telegiornali
1 note · View note
sciscianonotizie · 2 years
Text
Ischia Film Festival, sguardo sul cinema sociale in “Location Negata”
Violazione dei diritti umani, parità di genere, emarginazione, sono solo alcuni dei temi a forte valenza sociale della sezione “Location negata” della 20esima edizione dell’Ischia Film Festival, che si terrà nel Castello Aragonese dal 25 giugno al 2 luglio 2022.
Il Festival, dedicato al cinema che promuove l’unicità dei territori e le identità culturali, non rinuncia ad aprire una finestra su opere accomunate da uno spirito di denuncia di ingiustizie e diseguaglianze disseminate in ogni angolo del pianeta.  Sono 12 le opere selezionate in concorso (6 lungometraggi e 6 cortometraggi) molte delle quali presentate in anteprima. 
«I film che accendono i riflettori sulle contraddizioni del nostro mondo, dimostrano il potenziale del cinema di sensibilizzare le coscienze degli spettatori. Se la maggior parte delle opere selezionate all’Ischia Film Festival racconta la bellezza di paesaggi e territori, attraverso la sezione “Location negata” non intendiamo sottrarci al dibattito su tematiche scomode ma necessarie per smuovere l’opinione pubblica internazionale», ha spiegato Michelangelo Messina, direttore artistico del Festival.
A noi rimane il mondo (anteprima campana), di Armin Ferrari, racconta le ramificazioni del lavoro creativo di Wu Ming, il collettivo italiano di narratori militanti e d’avanguardia, e le esperienze emerse dal loro impegno attivo nel plasmare una diversa narrazione degli ultimi vent’anni di contro cultura e lotta politica in Italia.
La storia travagliata del Congo, attraverso la vita quotidiana di gente semplice e contadini, è al centro di
Amuka (anteprima campana), di Antonio Spanò.
Footsteps on the wind (anteprima campana), di Maya Sanbar, Faga Melo, Gustavo Leal, è un cortometraggio di animazione basato sulla canzone di Sting “Inshallah”. Il film racconta, attraverso il punto di vista di un gruppo di bambini, la dura realtà dei rifugiati di tutto il mondo.
È un lavoro di stampo antropologico, su una comunità indigena argentina che prova a resistere all’ennesimo tentativo di distruzione della loro cultura, Husek (anteprima italiana), di Daniela Seggiaro.
I’ll stand by you (anteprima campana) di Virginija Vareikyte e Maximilien Dejoie è una storia al femminile che affronta il delicato tema del suicidio. Due donne, una psicologa e un agente di polizia, si impegnano nel portare avanti un progetto nella loro città natale: ridurre il numero record di suicidi.
Di condizione della donna in Cina, e del tema dell’utero in affitto, si occupa il cortometraggio Lili alone (anteprima campana), di Zou Jing. L’amore di un padre che per la figlia neonata è disposto ad affrontare qualsiasi ostacolo, nel corto iraniano Middle eastern stories: Father (anteprima campana) di Reza Daghagh.
Protagonisti di Nosema (anteprima italiana), di Etna Ozbek, sono alcuni membri di una comunità cattolica di un piccolo villaggio rurale turco che, dagli anni ’90, sono stati privati della propria terra e delle proprie radici. A causa delle incursioni militari, queste persone hanno perso ogni cosa e le loro case sono state più volte bruciate e depredate.
Once were humans (anteprima campana), di Goran Vojnović, è un film di confine girato tra Slovenia e Italia. Bellissimi i paesaggi, in contrasto con il dramma dei migranti, rifugiati nel camion erroneamente rubato dal protagonista per risolvere i suoi problemi finanziari.
Singing in the wilderness (anteprima italiana), di Dongnan Chen, propone il tema dell’identità culturale, attraverso le vicende di una minoranza etnica cinese che trova nelle attività di un coro religioso la possibilità di restare attaccata alle proprie tradizioni a rischio di estinzione.
Terra Dei Padri (anteprima campana), di Francesco Di Gioia, racconta la deportazione di numerosi civili nei primi anni di occupazione italiana in Libia. Un viaggio via mare e via terra scandito dai versi in rima alternata del poeta Fadil Hasin Ash-Shalmani. Il tema dei diritti LGBT è declinato in modo sofferto e poetico nel cortometraggio libanese Warsha (anteprima campana), di Dania Bdeir.
Location Negata
A noi rimane il mondo (Italia, 2022) di Armin Ferrari
Amuka (Belgio, 2021) di Antonio Spanò
Footsteps on the wind (Brasile, Regno Unito, Stati Uniti 2022) di Maya Sanbar, Faga Melo, Gustavo Leal
Husek (Argentina, 2021) di Daniela Seggiaro
I’ll stand by you (Lituania, 2021) di Virginija Vareikyte e Maximilien Dejoie Lili alone (China, 2021) di Zou Jing Middle eastern stories: Father (Iran, 2021) di Reza Daghagh Nosema (Turchia, 2021) di Etna Ozbek Once were humans (Slovenia, 2021) di Goran Vojnović Singing in the wilderness (Cina, 2021) di Dongnan Chen Terra Dei Padri (Italia, 2021) di Francesco Di Gioia Warsha (Libano e Francia, 2022) di Dania Bdeir
source https://www.ilmonito.it/ischia-film-festival-sguardo-sul-cinema-sociale-in-location-negata/
0 notes
disciules · 3 years
Text
Dormire nelle case sull'albero più belle dell'America
Dormire nelle case sull’albero più belle dell’America
Con prezzi che variano da 100 a 1000 dollari a notte, l’America del Nord è sicuramente la numero uno quando si parla di casette sull’albero. Sulle piattaforme di prenotazione online è possibile prenotare le strutture appartenenti a privati che decidono di mettere in affitto per qualche giorno le loro fantastiche abitazioni sull’albero. Che sia la meta del vostro prossimo viaggio o solo un…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
tifatait · 3 years
Text
Case in affitto breve da privati a Benevento | www.casa.it
Case in affitto breve da privati a Benevento | www.casa.it
View On WordPress
0 notes
fabbroromacom · 4 years
Text
Cilindri europei: i migliori marchi
I cilindri europei sono dei tipi di serrature a forma cilindrica appunto che forniscono un grado di sicurezza maggiore per l’apertura della porta, sia essa blindata o meno.
Si tratta di un tipo di serratura che ha molteplici vantaggi:
Può essere installato con facilità riducendo i costi del fabbro
Non si riesce a duplicare la chiave in nessun modo
Hai 5 copie a cui dai tu la combinazione del cilindro
Ci sono poi tanti altri vantaggi a contorno di questi cilindri europei ma per ora ciò che ci interessa sapere non è solo cosa siano e quali siano le caratteristiche ma anche chi produce questo tipo di serrature a cilindro e quali caratteristiche hanno a differenza delle altre.
Questo argomento può interessare chi sta pensando di cambiare serratura e magari vorrebbe fare un aggiornamento da doppia mappa a cilindro europeo.
Infatti la conversione a cilindro europeo è sempre la cosa più consigliata se si pensa all’aumento della sicurezza di casa ed è anche uno dei fattori importanti, insieme all’installazione di una porta blindata, che contribuisce a dare un valore più alto all’immobile in caso di affitto o compravendita.
Elenco marchi di cilindri europei
Di seguito riportiamo alcune delle principali marche produttrici di cilindri europei. Si tratta di produttori altamente specializzati nella sicurezza di serrature e dispositivi antifurto.
Molti di questi stanno, infine, investendo nello studio e nella produzione di dispositivi di apertura porte digitali integrati con elementi di domotica come ad esempio Alexa di Amazon.
Cilindri europei MOTTURA
Tumblr media
Mottura è uno dei leader italiani nella produzione e commercializzazione di cilindri europei di altissima qualità e con le migliori caratteristiche e performance sul mercato.
Inoltre non è un leader solo a livello italiano, ma esporta i propri prodotti in tutto il mondo.
Se vuoi acquistare un cilindro europeo MOTTURA sappi che stai facendo un buon affare.
Abbiamo già scritto un articolo sulle migliori serrature MOTTURA per il 2020, dagli un’occhiata.
Cilindri europei CISA
Tumblr media
Anche CISA è una delle migliori case di produzione italiane per quanto riguarda i cilindri europei. Inoltre ha una sezione dedicata alle nuove serrature elettroniche su cui punta molto.
La cosa che più piace di questo marchio è l’integrazione con app dedicate in caso di serrature elettroniche. Come abbiamo già espresso più volte, questo è il futuro della sicurezza domestica.
Tuttavia è fondamentale al momento partire da una buona base di sicurezza e i cilindri europei CISA possono sicuramente ottemperare a questo compito egregiamente.
Cilindri europei KABA
Tumblr media
Kaba è un marchio che non provvede ad una produzione standard come potrebbero fare altri. Si parla di vera e propria progettazione a monte per soluzioni maggiormente rivolte ad aziende con prodotti di sicurezza e design.
Di fatti la sua produzione è incentrata più su hotel, strutture ricettive e ristoranti, banche e istituti finanziari, aeroporti, uffici aziendali, istituti educativi, stabilimenti industriali, strutture sanitarie, punti vendita e centri commerciali.
Se hai una di queste attività e pensi alla sicurezza dei tuoi clienti o del tuo personale, nonché dei tuoi beni all’interno del tuo esercizio, i cilindri europei KABA sono una soluzione ideale per te.
Cilindri europei EVVA
Tumblr media
La marca EVVA è un’altra eccellenza italiana nel panorama dei cilindri europei.
In effetti, se ci hai fatto caso, tutti i marchi di cui abbiamo parlato (e che sono i più famosi a livello internazionale) sono italiani. In questo campo le aziende italiane esprimono il massimo del loro talento e della loro produttività.
Anche EVVA non è seconda a nessuno in termini di produzione e progettistica con prodotti altamente performanti che fanno gola anche alle strutture sanitarie che per la maggior parte si riforniscono da questo marchio.
Così come per le altre marche Fabbro Roma ha perso il conto di quanti cilindri EVVA ha montato per clienti privati e per aziende.
Considerazioni
La nostra guida sui migliori marchi di cilindri si conclude qui anche se ce ne sarebbero altri da poter annoverare in questa lista.
Tuttavia, come già detto, ci premeva molto porre l’accento su quelle che sono soluzioni tutte Made in Italy con standard qualitativi altissimi e con un rapporto qualità/prezzo ottimale per chi conosce il reale valore della sicurezza partendo proprio da una semplice serratura.
L'articolo Cilindri europei: i migliori marchi è uno dei migliori del blog di Fabbor Roma: Fabbro Roma per cambio serrature, apertura porte blindate, riparazione tapparelle, casseforti, serrande.
0 notes
giancarlonicoli · 4 years
Link
22 apr 2020 13:12
I RAS DELLE RSA - DITE A SAVIANO DI PRENDERE APPUNTI SU CHI COMANDA LA SANITÀ LOMBARDA: DE BENEDETTI, ANGELUCCI, BLASONI (ACCUSATO DI TRUFFA AGGRAVATA). UN BUSINESS CHE FINO AL DISASTRO CORONAVIRUS ERA POCO RISCHIOSO E ASSAI REDDITIZIO, TANTO DA PORTARE IN ITALIA ANCHE I BIG QUOTATI DALLA FRANCIA
-
Nicola Borzi per il “Fatto quotidiano”
Gli esperti la chiamano "economia d' argento", perifrasi consolatoria che indica il business costruito sugli anziani. L' Italia, che nel 2017 era il secondo Paese più âgée del mondo dopo il Giappone con il 29,4% della popolazione oltre i 60 anni, 17,43 milioni di persone, nel 2050 ne avrà 22,2 milioni, il 40,3%. Secondo una ricerca di Pio De Gregorio di Ubi Banca, nel 2035 gli anziani non autosufficienti in Italia saranno circa 560mila e la domanda di posti letto nelle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) crescerà tra le 206mila e le 341mila unità che richiederanno un investimento tra 14,4 e 23,8 miliardi.
Il settore fa gola perché le Rsa sono un investimento "assicurato" e assai redditizio. Ecco perché, anche se a oggi valgono solo un quinto dell' offerta complessiva, i gruppi privati stanno investendo grandi somme sia per creare nuove strutture che per acquistare concorrenti: i principali player sono Kos del gruppo Cir (De Benedetti), Tosinvest (Angelucci), Sereni Orizzonti della famiglia friulana Blasoni, ma dalla Francia sono già arrivati i giganti quotati Korian e Orpea.
Da circa 15 anni l' Europa e il Canada hanno seguito gli Usa nella privatizzazione delle case per anziani.
I governi hanno incoraggiato gli operatori privati attraverso i meccanismi di accreditamento. In Italia a fine 2017 nelle Rsa e Rsd (residenze per disabili) operavano 1.271 imprese, 702 delle quali private e profit, ma i quattro quinti del settore sono gestiti da istituzioni pubbliche e Onlus. L' offerta dei privati profit però è in costante crescita, trainata da rette mensili medie molto più alte di quelle del non profit poiché contengono la quota alberghiera.
La retta sanitaria a copertura pubblica, che "pesa" tra il 30 e il 50% della retta totale, varia a livello regionale e vale dai 29 ai 64 euro al giorno.
Tra gli operatori italiani delle Rsa svetta Kos del gruppo Cir con il marchio "Anni Azzurri". Gestisce 77 strutture in 10 regioni italiane, in Gran Bretagna e in India per oltre 7.300 posti letto: 48 Rsa, 12 centri di riabilitazione, 11 comunità terapeutiche psichiatriche, quattro cliniche psichiatriche, due ospedali, 24 sedi centri diagnostici e terapeutici, 23 centri ambulatoriali. Kos dà lavoro a oltre 6.400 persone, fattura 550 milioni e ha acquisito da poco la tedesca Charleston (48 Rsa, 4.200 posti, 3.800 dipendenti).
I dati della Tosinvest della famiglia Angelucci, che conta alcune decine di Rsa col marchio San Raffaele, non sono noti a livello consolidato perché schermati dietro una holding lussemburghesi. Sereni Orizzonti (il cui fondatore Massimo Blasoni, arrestato a ottobre e tornato libero a gennaio, è accusato di truffa aggravata al Ssn proprio un' inchiesta sulle Rsa) tra Italia, Germania e Spagna ha 80 strutture con 5.600 posti letto e fattura 200 milioni (+150% in quattro anni), sta realizzando una ventina di nuove Rsa per 2.400 posti in cinque regioni con un investimento di 180 milioni e punta 30 milioni per acquisizioni in Ue.
Tra gli operatori esteri, dopo la fusione dell' agosto 2016 con la Aetas del gruppo Definancements, oggi il gruppo francese Korian in Italia conta 44 Rsa con circa 4.800 posti letto, otto centri diurni, 110 appartamenti per anziani con 200 posti letto, 12 case di cura riabilitative per 1.200 posti letto, tre servizi post acuzie, 19 centri ambulatoriali e diagnostici, tre comunità psichiatriche (65 posti), tre centri residenziali per disabili (200 posti) e due hospice. Il gruppo nel 2019 nel mondo aveva oltre 82.600 posti letto in 600 strutture, ricavi per 3,6 miliardi (+8,3% annuo), un utile netto di 136 milioni (+10,4%), con 353 milioni investiti nell' acquisto di 20 strutture e un portafoglio immobiliare di oltre 2 miliardi.
Grazie alle acquisizioni, in Italia i suoi ricavi sono cresciuti del 9,3% e i clienti sono aumentati del 150% in tre anni. L' altro gigante è la francese Orpea , primo operatore mondiale con 96.577 posti letto autorizzati in 950 strutture di 14 Paesi tra Europa, Cina e Brasile. In Italia possiede 18 strutture, 1.980 posti letto e 1.422 collaboratori tra Rsa e cliniche di riabilitazione in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto e Sardegna. A livello consolidato nel 2019 ha realizzato un fatturato di 3,74 miliardi (+9,4%) e un utile netto di 245,9 milioni (+11,6%). Ha da poco acquisito le olandesi September e Allerzorg e la tedesca Axion con un portafoglio immobiliare da oltre 6 miliardi.
Proprio gli immobili delle Rsa, grazie agli affitti garantiti da rette sostenute dal settore pubblico, ingolosiscono la finanza che dal 2006 vi ha investito un miliardo. In Italia una ventina di Sgr e Sicaf hanno in portafoglio strutture sanitarie, tra cui 50 Rsa per circa 5.600 posti letto inserite in 21 fondi immobiliari. Secondo Il Sole 24 Ore a comprare c' è la Zaffiro del gruppo Mittel che ha preso sei immobili di Rsa già operative e punta ad acquisti per 120 milioni nei prossimi anni.
Il Fondo innovazione salute di Cattolica Assicurazioni , gestito da Savills Investment Management, punta a comprare 10 Rsa per 800 posti letto investendo 150 milioni. Ream Sgr (fondi Geras) sta facendo acquisizioni e ha 1.300 posti letto di Rsa in portafoglio. Il motivo è semplice: l' affitto di immobili alle Rsa genera rendimenti medi lordi annuali tra il 6 e il 7,5% l' anno.
0 notes
soloaffitti · 4 years
Text
Solo Affitti Acconto Imu, solo il 20% dei Comuni proroga la prima rata.
Tumblr media
Tutti i Comuni che hanno slittato la scadenza dell’acconto Imu.
  Solo 21 su 102 Comuni capoluogo di provincia hanno accettato di prorogare i termini per il versamento dell’acconto Imu 2020, un’agevolazione attesa dai contribuenti colpiti, in molti casi, anche a livello economico e lavorativo dall’attuale situazione dovuta al Coronavirus. Ecco la lista emersa dall’analisi di Solo Affitti.
Pubblicato da annunci Solo Affitti annunci
0 notes
habitaccao-blog · 5 years
Text
Manifesto: AbitAzione! Siamo casa, quartiere, città!
Perché vogliono espellerci dalle case e dai quartieri in cui abitiamo, perché ci escludono dalla città: AbitAzione!
Prendiamo posizione per dire che non accettiamo la logica della città-profitto, la cittá-vetrina e la casa come investimento. Questa è la logica degli investitori speculativi, che cercano di convincerci che il profitto è più importante della nostra vita, e dei governanti, che sono ostaggi di interessi privati, e ci dicono che non ci sono alternative. Le città vengono costruite per i ricchi mentre migliaia di persone sono costrette ad abbandonare le loro case, le loro strade, i loro mezzi di sussistenza e le loro reti affettive.  Alziamo la voce per dire che non possono essere le loro leggi, le leggi del mercato, a dirci come e dove possiamo vivere. Vogliamo case che possano essere utilizzate per vivere, quartieri dove possiamo costruire le nostre vite e città decise da coloro che vivono in esse. Vogliono buttarci fuori. Abbiamo resistito e siamo rimasti! Ci opponiamo a loro e decidiamo collettivamente il nostro futuro.
A settembre siamo scesi in strada, abbiamo occupato lo spazio pubblico, costruito reti di solidarietà e creato movimento. Vogliamo vivere nei nostri quartieri: chiediamo la fine degli sfratti e ci uniamo per una città più giusta. Sfidiamo il sistema capitalista, che distrugge il nostro pianeta e ci spinge fuori dagli spazi in cui abitiamo. Le nostre vite sono più importanti del profitto.
SIAMO CASA, QUARTIERE, CITTÀ!
Vogliamo:
1. La fine degli sfratti e demolizioni senza alternative
Ci sono sfratti perché il contratto di locazione non è stato rinnovato, ci sono sfratti perché i governanti hanno deciso di demolire le nostre case, ci sono sfratti perché non possiamo permetterci di pagare un affitto così alto, ci sono sfratti perché non possiamo pagare la casa alla banca ... E non ci sono alternative. Vogliamo porre fine a questa violenza. Chiediamo che non ci sia più sfratto senza un'alternativa abitativa decente.
2. La regolamentazione degli affitti 
Gli affitti non hanno prezzo e i salari sono minimi. Vogliamo valori massimi di affitto e proponiamo di indicizzare il valore dell'affitto sul salario minimo nazionale. Se abbiamo un salario minimo, perché non un affitto massimo?
3. Più alloggi pubblici di qualità
I paesi europei che si difendono meglio dalle crisi immobiliari hanno il maggior numero di alloggi pubblici. Esempi sono i Paesi Bassi, dove il 34% delle abitazioni è sociale, l'Austria con il 26% e la Francia con il 19%. In Portogallo abbiamo meno del 3%. Vogliamo politiche abitative che riducano le disuguaglianze sociali e impediscano la segregazione etnico-razziale. Sappiamo che è possibile avere alloggi pubblici in maggiore quantitá e migliore per tutti.
4. Usufruire dello spazio pubblico e degli spazi sociali
Ci sono piazze, piazzette e marciapiedi abbandonati e molti dati in concessioni a privati. Gli spazi sociali, come le associazioni e le collettività, vengono sfrattati per far posto a hotel e residenze di lusso. Il commercio locale sta scomparendo. Abbiamo il diritto di godere dello spazio pubblico e abbiamo bisogno di spazi di incontro sociale in cui possiamo vivere, costruire e discutere la nostra vita collettiva. Vogliamo uno spazio pubblico veramente pubblico, attento e non mercificato, e la fine dello sfratto degli spazi collettivi e del piccolo commercio.
5. Un cambiamento radicale nel modello di governo e sviluppo delle città
Le città sono state progettate e costruite a scopo di lucro e non per le persone che ci vivono. Rivendichiamo la città! Proponiamo l'effettiva riduzione del numero di appartamenti turistici, l'espropriazione di mostri immobiliari come Apollo e la fine dei visti Gold e le agevolazioni fiscali per gli speculatori e il lusso. Basta case vuote senza motivo! Le nostre città non sono in vendita!
Questo è un appello.
Siamo persone e collettivi che lottano per rivendicare il diritto agli spazi in cui viviamo e chiamiamo tutti all’azione, partecipazione, protesta. Ciò che accade non è inevitabile, è il risultato di politiche promosse dai pochi che ne hanno molto.
Siamo più di loro. Dobbiamo riunirci per rivendicare il diritto agli spazi in cui abitiamo, per decidere insieme sulla città che vogliamo. Possiamo e dobbiamo sognare altri modelli di città.
Per la fine della speculazione, gentrificazione, turistificazione, demolizione ed espulsione. Per una città di tutti: AbitAzione!
0 notes
Text
Affittoprotetto Cerca Case da Privati da Proporre in Affitto o Vendita a Formia
Affittoprotetto Cerca Case da Privati da Proporre in Affitto o Vendita a Formia
Affittoprotetto Agenzia Immobiliare è alla continua ricerca di Case da Privati che vogliono Vendere o Affittare a Formia.
Affittoprotetto pubblica ogni giorno tanti annunci immobiliari di case in Affitto e Vendita e può assicurare ai proprietari la massima visibilità degli immobili sui principali portali immobiliari (Immobiliare.it, Idealista.it, Casa.it, Subito.it, Facebook.com)
Proponi anche tu…
View On WordPress
0 notes
agnestiggs · 6 years
Text
Investimenti Immobiliari: Psicologia e marketing per comprare e vendere casa
(Come ho venduto casa in 2 settimane a 30.000 Euro in più della media e come ho comprato casa al 30% in meno del suo valore)
Qualche mese fa ero nel bel mezzo di una crisi totale: dovevo vendere casa e comprarne un’altra. Dopo anni di business di ogni tipo, anche investimenti immobiliari mi son trovato di fronte a un problema enorme, quello di vendere la propria casa e di sceglierne un’altra in cui abitare. E dove sarebbe il problema? Te lo dirò subito, in questa che sarà una mega guida completa di psicomarketing per gli investimenti immobiliari.
Cominciamo col rispondere subito alla domanda principale: quali sono i problemi di comprare e vendere casa? Eccoli:
Comprare casa: I problemi più comuni
Oddio, quando è meglio comprare? In che stagione? Non è che se aspetto il mercato scende e faccio un affare migliore?
Dove la compro la casa, in che zona?
È meglio spendere di più per una casa già a posto o di meno per una casa da mettere a posto?
La voglio già arredata o no?
Quanti soldi posso spendere rispetto al mio budget totale?
Compro da privato o da agenzia?
Come faccio a sapere se funziona tutto nella casa che voglio comprare?
Come saranno i miei vicini e come mi troverò in quel quartiere?
Riuscirò a trovare un buon affare?
Vendere casa: i problemi più comuni
Vendo tramite agenzia o faccio da solo?
Come seleziono gli acquirenti e come capisco se vogliono davvero comprare o vogliono solo farmi perdere tempo?
Come faccio vedere la casa e quando?
Devo sistemare la casa o lasciarla così? Devo lasciarla vuota o arredata?
A quanto la metto sul mercato? Sparo un prezzo altissimo o mi tengo un po’ più basso degli annunci simili?
Come faccio a spiegare tutti i punti di forza della mia casa? E come faccio a passare in secondo piano i punti deboli?
Queste sono solo alcune delle domande che ti potrebbero passare per la testolina quando decidi di vendere o comprare casa, che sia per motivi personali o per un investimento immobiliare. La compravendita di un immobile è un affare serio: si tratta di un bene, che come dice il nome stesso, non è mobile, ma fermo, teutonico, con due “palle così”.
Una casa, un appartamento, un ufficio o un negozio, sono tutti investimenti immobiliari stabili e duraturi, per i quali si spendono cifre molto importanti e che in molti casi possono far finire le persone sul lastrico… oppure farle arricchire notevolmente.
Il mercato immobiliare è un mercato molto particolare. I valori delle case dipendono da moltissimi motivi e possono essere volatili come pochi. Dopo l’ultima crisi economica americana, che ha infettato tutti i mercati del mondo, abbiamo assistito a fenomeni al limite dell’assurdo. Ricordo che da un giorno all’altro alcune banche avevano messo in vendita case nuove di zecca in Florida per soli 14.000 dollari. Le stesse che, fino al giorno prima potevano valere anche 10 volte di più.
O, al contrario, il 2012 per il mercato immobiliare di Londra è stato come una mazza ferrata dritta nel bel mezzo degli occhi. Affitti, già cari, saliti alle stelle e ruderi in zone periferiche venduti a un paio di milioni di Sterline grazie alle Olimpiadi. Alla faccia! Alle volte gli andamenti del mercato sono prevedibili, come nel caso di Londra, ma altre no.
La recente crisi dei migranti ha scombussolato per vie indirette anche il mercato immobiliare di alcune zone di confine della cara vecchia Europa. È questo il caso di alcune isole greche, come ad esempio Lesbo, porto di arrivo di svariate migliaia di migranti negli ultimi due o tre anni.
Cos’è successo da quelle parti? In una cittadina come Mytilene, dove l’offerta di immobili era molto alta a causa della diminuzione della popolazione e delle nuove costruzioni, gli affitti sono più che raddoppiati, mentre i prezzi medi per la compravendita sono calati drasticamente. Perché mai?
Il flusso dei migranti che passavano per l’isola ha creato un boom di domanda di affitti a breve o medio termine: di colpo migliaia di giornalisti, volontari, poliziotti e altri professionisti europei hanno deciso di trasferirsi nella cittadina. Si tratta quasi sempre di persone benestanti, abituate alle comodità e agli spazi delle grandi città del Nord.
Sull’isola ci sarebbero migliaia di vecchi appartamentini minuscoli e scomodi in casette bellissime, ma molto vecchie, con infissi obsoleti, senza gas e con arredamenti demodé. Nessuno di questi è stato messo in affitto, ma il mercato immobiliare ha approfittato della situazione di necessità per spingere la gente ad affittare solo gli appartamenti migliori, che non sono moltissimi. Questo ha fatto alzare gli affitti alle stelle e, sulla scia di questo fenomeno, anche gli hotel e gli “Airbnb” si sono adeguati, proponendo camere a prezzi assurdi in queste zone.
D’altra parte, le compravendite sono calate ulteriormente, vuoi perché il crollo del turismo causato dagli sbarchi dei migranti ha scoraggiato molti stranieri, vuoi perché i rapporti con la vicina Turchia sono sempre più difficili.
Questo per dire cosa? Che il mercato è “immobile qual piuma al vento?” Che il segreto per un buon investimento immobiliare è racchiuso in una sfera di cristallo o nei tarocchi di qualche zingara?
No, no e no! Questo era solo un esempio per farti capire quanto conti la psicologia nella vendita immobiliare. Se nel marketing in generale la psicologia è fondamentale, negli investimenti immobiliari lo è ancora di più. E adesso ti spiego perché.
Ma prima voglio che rispondi a una mia domanda: secondo te, come si può valutare il prezzo di un immobile da mettere in vendita per ottenere un valore affidabile?
Confrontando i prezzi degli annunci immobiliari simili su internet;
Chiedendo una valutazione a un’agenzia immobiliare;
Chiedendo una valutazione a un geometra, architetto o costruttore;
Vorrei risponderti, ma prima giurami che non hai risposto 1)!
Perché?
Il ragionamento più diffuso tra i privati che mettono in vendita un immobile, al momento di decidere il prezzo è questo: “beh, guardo a quanto lo mettono gli altri”, poi cercano di fare un aggiustamento e a seconda delle personalità vien fuori che:
Il tipo burbero e sicuro di sé dice: “Pota, io la mia casa la vendo a 50 mila in più, ne, che la mia è”
Quello dimesso e timido pensa: “Se gli altri la mettono a 10, allora è meglio che io la metta a 7, così ho più possibilità di venderla”
Nessuno dei due, con tutta probabilità, venderà la sua casa al prezzo desiderato e comunque non entro tempi brevi. Confrontare gli annunci su Subito.it o su un altro sito non serve a molto. Alla fine dell’articolo ti darò la risposta giusta e tutte le spiegazioni del caso. Ma adesso andiamo al succo del discorso.
Sotto al titolo di questo articolo hai letto bene: “Come ho venduto casa in 2 settimane a 30.000 Euro in più della media e come ho comprato casa al 30% in meno del suo valore”. Non è solo una frase per attirare la tua attenzione, ma la pura verità e ti spiegherò come fare lo stesso in dettaglio. Cominciamo dalla vendita.
Come vendere casa da privato e non: Tutte le strategie avanzate
È tutta una questione di psicologia. Non si scappa. È proprio per questo che mi son trovato in crisi nel vendere casa mia. Non stavo vendendo un oggetto a caso, ma il luogo dove ho vissuto per anni, il mio nido d’amore, il mio rifugio e il luogo di mille avventure (la puoi vedere anche in alcuni miei video su YouTube). È tutta psicologia!
Per vendere casa non devi far altro che far sentire l’acquirente a casa propria. Che vuol dire? Sì, sì, proprio così: devi fare in modo che il futuro compratore si senta a casa propria. E come si fa, se la casa non è sua?
Devi alterare la sua percezione. È tutta una questione di percezione, sì, ma non pensare a cose come “gli metto una goccia di LSD nel caffè”. Potrebbe vedere un drago al posto della tua tazza del cesso e scappare a gambe levate piantandoti in asso.
Se ben ricordi, all’inizio dell’articolo ti ho elencato i problemi più comuni di quando ci si ritrova a comprare o vendere casa. Bene, entriamo nel dettaglio dei problemi che riguardano la percezione del tuo probabile acquirente.
Quando una persona vuole comprare casa, nella maggior parte dei casi non è un esperto, non è un investitore di professione, non è un agente immobiliare. Si tratta quasi sempre di persone comuni che si affacciano a questo mondo, quello dell’investimento immobiliare, per la prima volta, e forse per l’unica in tutta la loro vita.
Cosa conta nella percezione del futuro acquirente?
Paura. Sì, gli acquirenti sono felici e sorridenti alle volte, molto disponibili, ma se sono davvero decisi a comprare casa, se la fanno sotto. Chi più, chi meno. Stanno per fare uno dei più grandi acquisti della loro vita, stanno per spendere cifre astronomiche e probabilmente stanno per sobbarcarsi un mutuo per 20 o 30 anni per la scelta che stanno per fare. Hanno paura, hanno il terrore di fare la scelta sbagliata. Alcuni possono anche reagire d’impulso e comprare a caso, ma sono pochi e sono la manna dal cielo per ogni agente immobiliare.
Diffidenza. Deriva direttamente dalla paura e ha a che fare con la naturale diffidenza del compratore e dell’essere umano in generale di fronte alle scelte. Siamo tutti diffidenti – e facciamo bene! Perché il nostro cervello, di fronte alle scelte importanti, non ragiona con perfetto rigore logico, ma si affida moltissimo alle emozioni. Così, un venditore particolarmente abile, o una venditrice particolarmente scollata, potrebbero farci fare delle grandi “cappelle”!
Chi vuole comprare casa non sta comprando quattro mura e un tetto, ma la sua dimora, il posto dove farà le puzzette in pace, senza che nessuno lo giudichi, il posto dove si ubriacherà con gli amici e si farà le più grandi sco… rribande degli anni futuri. Comprare casa per una persona significa comprare il contesto della sua vita futura. (tatuati questa frase sul petto!)Il compratore non cerca uno spazio, un locale da riempire di oggetti, ma, dal momento in cui decide di comprare, si porta dietro già un enorme bagaglio di aspettative, sogni, desideri e scenari che fanno parte di ciò che vuole per il suo avvenire. Ecco, la casa che cerca dovrà contenere tutte quelle cose.
L’acquirente vede già nel futuro, indossa una specie di occhiali per la realtà aumentata che gli permettono di vedere come sarà la sua vita in una determinata casa. Questo è Ma non pensare che l’immaginazione di chi vuole comprare casa sia sterminata. Tutt’altro! Il principale difetto del compratore è quello di non essere affatto in grado di “visualizzare”. Si tratta di un’abilità che hanno davvero in pochi, ma bisogna allenarla assolutamente per poter vivere meglio. E tu dovrai aiutare l’acquirente a migliorare la sua.
Allora, come si può far fronte a questi “deficit” di chi è sul punto di comprare casa? Se vuoi vendere la tua casa devi per forza tenere in considerazione tutti questi aspetti. Sarai proprio tu a guidare il compratore nella sua scelta. È quello che fanno gli agenti immobiliari: devono essere abili a intercettare i sogni e le aspettative dei loro clienti per poterle indirizzare. Dovrai essere un po’ come Spongebob:
Non basterà essere un bravo cacciatore di sogni, dovrai anche saperli inserire al meglio nel contesto che vuoi vendere al compratore: la tua casa. E come si fa? Beh, ci sono alcune tecniche importanti da seguire:
Prepara il contesto prima di vendere il tuo immobile
La casa dovrà essere preparata per accogliere i possibili compratori, sì. Non dimenticare che non verranno mai da soli, ma si porteranno dietro tutte le aspettative e i sogni, anche quelli che non sanno ancora di avere. Prima di tutto prepara la casa in modo da poter accogliere le persone che vogliono comprare casa, quindi:
Puliscili quei vetri! Le manacce di tuo figlio o le mosche morte non fanno una bella impressione. La prima impressione è quella che conta, ricordalo sempre! Leggi questo mio articolo interessante che ne parla e tieni in considerazione l’importanza estrema di alcuni dettagli di igiene.Te li elenco. Vetri puliti, pavimento e superfici pulite. L’igiene deve essere curato, devi dare l’impressione che in quella casa ci potrebbero abitare subito i tuoi acquirenti.
Arieggia e profuma. L’odore di stantio, di chiuso, o peggio ancora quello di fumo, di animali o di sporco, allontanano le persone. Non possiamo dirlo con certezza, ma molto probabilmente una buona fetta di vendite va in fumo a causa della puzza che regna in alcune case.Prima di una visita, assicurati di far circolare l’aria e spendi 25 Euro per un profumatore delicato e raffinato. No, non basta l’AirWick che di solito metti accanto alla spazzatura. L’esperienza olfattiva deve essere di alto livello.
Luce: cerca di fare le visite nelle ore più luminose della giornata. Ma cerca anche di preparare la casa in modo da avere tutta la luce naturale disponibile in ogni stanza. Se ciò non fosse possibile, investi in delle buone lampadine per illuminare artificialmente gli ambienti.
Orari: quando devi fare le visite? Beh, non di certo quando sai che c’è il picco di traffico, quando è matematico che il vicino usi il trapano o quando i bambini del piano di sopra tornano dall’asilo urlando come degli indemoniati. Studia il momento migliore e proponi ad ogni cliente due fasce orarie in due giornate diverse. È una strategia che funziona sempre. Proporre una sola data e un solo orario potrebbe suonare come un’imposizione rigida, oppure potrebbe spingere il cliente a fissare un orario che per te non è ottimale.“Le va bene giovedì mattina alle 10.30? Altrimenti possiamo fare sabato pomeriggio alle 15.” Non fissare orari astrusi come le 6 del mattino o le 9 di sera.
Ostacoli: se vuoi scoraggiare il tuo compratore, lascia pure in giro i giocattoli dei tuoi bambini, le tue riviste porno, le lettiere costellate di wurstel neri dei tuoi gatti e qualche paio di scarpe puzzolenti. Tempo fa, visitando una casa, son capitato dentro l’antro delle perversioni di un ingegnere single che metteva ad asciugare in casa una sfilza di canottiere gialle di sudore. Mi disse: “vado spesso a correre, ma per risparmiare lavo le canottiere ogni 5 o 6 volte.”. Volevo morire: immagina l’odore che c’era in quella stanza. Questo è un ostacolo. Eliminali tutti, prepara la tua casa come se dovesse farti visita la Regina Elisabetta. Anzi, facciamo pure Belen Rodriguez, così sei più motivato.
Ok, dopo aver preparato la casa per le persone reali, dovrai prepararla per le loro aspettative e per i loro sogni.
Ecco come si fa:
Profumo: ti ho detto di comprare un profumatore d’ambienti da 25 Euro e non uno da 1 Euro e 50. Perché? Beh, i profumi sono in grado di sollecitare ricordi ed emozioni come pochissimi altri stimoli al mondo. Sono la retina di Spongebob con i quali puoi cogliere i sogni dei tuoi compratori. Scegli delle note semplici, non troppo complesse. Ti consiglio di usare un po’ di aromaterapia e puntare sull’olio essenziale di lavanda nelle camere, per stimolare la sensazione di calma e riposo. Gli agrumi vanno benissimo in soggiorno, mettono allegria e vitalità. In cucina punta tutto sul cibo. Non ti sto dicendo di preparare una parmigiana e di piazzarla sul tavolo, anche se non sarebbe male come idea… ma ad alcuni potrebbe non piacere. Prova invece con i semplici profumi delle spezie e delle erbe aromatiche. Una bella e sana piantina di basilico, una di rosmarino e dei mazzetti di origano potrebbero andare bene. Vicino a una bella terrina piena di frutta fresca puoi piazzare una decina di bastoncini di cannella.
Luce: quella naturale è la migliore in assoluto, ma se non fosse disponibile, spendi qualche Euro in più per delle lampadine efficienti e dalla luce calda. Tieni acceso un piccolo abat jour vicino al divano, per evocare nei compratori l’immagine di loro che si rilassano a leggere alla sera. Fai lo stesso sui comodini in camera da letto.
Oggetti: sono importantissimi! Se hai acceso le luci come ti ho detto, piazza un bel libro sul comodino in camera, illuminato dalla lampada da lettura. Una copertina calda in lana colorata sul divano susciterà delle bellissime emozioni nei visitatori, così come una bella crostata fatta in casa in un contenitore in vetro (quelli hipster che vanno tanto di moda) in cucina. La noteranno subito e tu coglierai al volo l’occasione per fargliela assaggiare e dirgli qual è il segreto della tua ricetta. Se non la sai fare, comprala, o fattela fare dalla nonna! Esponi i tuoi oggetti più belli, ma non esagerare. Come nel design del tuo sito, non dovrai sovraccaricare la tua casa di stimoli, ma decorarla con oggetti dall’elevato valore simbolico ed evocativo.
Colori: prendi esempio dalla cerimonia del tè giapponese. Un maestro zen, centinaia di anni fa, ha dato vita a una grande cerimonia rituale per bere il tè Sono nate tre scuole, ancora attive, di cui una ha sedi in tutto il mondo. Come puoi ben immaginare, non insegnano solo a bere il tè. Non sono così matti. Insegnano tutto il contesto che va preparato per creare la perfetta armonia durante la cerimonia. Insegnano ad esempio a preparare la stanza seguendo i desideri intimi delle persone: in inverno bisogna decorarla con colori caldi e simboli estivi, perché fuori c’è la neve e le persone hanno il bisogno di calore. In estate, invece, i colori migliori sono quelli freddi, freschi, che facciano sentire la cerimonia del tè come un momento per rinfrescarsi e ripararsi dall’afa.
Scommetto che incominci a notare i vari dettagli che ti ho appena esposto in ogni casa che hai visitato oppure quando sei andato da Ikea.
Come intercettare e guidare i sogni delle persone
Non è semplice, lo ammetto, ma bisogna provarci.
Se usi tutte le strategie precedenti, approfitta dei segnali che i clienti si lasciano scappare quando sentono un profumo, quando vedono un oggetto o quando assaggiano la fetta di torta. Ad esempio. “Oh, ma che bella quella bambina nella foto!” – questi amano i bambini, li hanno o li vogliono. Quindi concentrati sulle caratteristiche migliori della tua casa per i bimbi, come le stanze per giocare, il quartiere con le scuole, il giardino, bla, bla, bla… Se fai una lista dei pro e dei contro della tua casa, scritta su carta per davvero, ti sarà più facile essere sempre pronto a sfoderare l’una o l’altra caratteristica.
Parla e interagisci: non dire subito tutto di te, ma fornisci qualche dettaglio indicativo e generale. Sfrutta le risposte dei tuoi visitatori per capire cosa vogliono.
Già al telefono o via mail, chiedi qualche informazione generale, cerca di conversare abbastanza per capire che persone sono e che intenzioni hanno.
In prima persona
Sarai tu – e nessun altro – a fare la visita, in prima persona. Sì, tu, non un agente immobiliare. Non ti sarà facile vedere la tua stessa casa come un oggetto di vendita, ma dovrai farlo. Il tuo investimento emozionale sulla casa è un’arma a doppio taglio. Ti potrebbe indurre in errori drammatici, ma puoi anche utilizzarlo a tuo favore.
Come? Beh, sei il detentore del sapere totale su quella casa. Forse sei meno preparato di un agente immobiliare nel lato della vendita e nelle questioni burocratiche, ma sai tutto delle emozioni che quella casa ti può dare.
Per te, magari dopo anni, possono essere scontate. Sforzati e cerca di vederle chiaramente per poterle offrire al tuo acquirente e vendere casa!
Dovrai programmare un vero e proprio tour della casa. Non improvvisare, ma butta giù su carta, come se fosse un copione, tutte le caratteristiche centrali della tua casa da far vedere al cliente. Digliele tutte, soffermandoti per più tempo sui punti di forza e tornandoci su un paio di volte.
Se il visitatore è diffidente, comincia la visita dalla cucina, offrigli qualcosa e si scioglierà. Come l’Espresso Strategy di cui parlo nel mio libro Aida.
Sarai tu a gestire la visita e tutto quello che avverrà prima e dopo. Solo così potrai conoscere bene i visitatori per poter guidare la loro percezione e trasformarli in acquirenti!
Vuota o arredata?
Senz’ombra di dubbio la casa dovrà essere arredata. Non solo, dovrà essere preparata al meglio, seguendo i consigli che ti ho dato. Bando alle scelte Kitsch: investi un po’ di danaro per sostituire vecchie poltrone, lavelli malridotti o tappeti logori. Una spesa di 1.000 Euro in tutto potrebbe fruttarti 30.000 Euro come a me! Tra poco ti svelo tutti i dettagli della mia compravendita…
Fotografala
La prima impressione conta? Bene, allora investi un po’ di soldi per un servizio fotografico professionale. Foto fatte bene, con la giusta luce e con i giusti dettagli fanno la differenza. Quando guardi le foto degli hotel, rimani sempre sorpreso nel vedere un letto ben fatto, con le coperte già pronte ad accoglierti e un vassoietto con due calici di champagne e delle fragole?
I dettagli, più sono evocativi, più funzionano per la vendita della casa. In cucina il tavolo potrebbe essere preparato per una bella colazione, con spremuta, biscotti, cornetti, cappuccini e frutta fresca. In camera da letto una camicia da notte in seta da donna potrebbe far colpo, così come un bell’accappatoio in bagno, vicino a una vasca piena d’acqua con petali di rosa e candele.
Lettera di presentazione: La parte chiave degli investimenti immobiliari
Qui ti voglio. Questo è uno dei punti fondamentali. Prepara una lettera personalizzata da consegnare ad ogni visitatore. È quello che ho fatto io stesso e questa tecnica si è dimostrata particolarmente vantaggiosa: in sole 2 settimane ho venduto la mia casa (in un periodo di crisi nera) e son riuscito a mantenere il prezzo più alto di 30.000 Euro rispetto al mio vicino, che aveva un immobile identico al mio e con un bagno in più!
Qual era la differenza tra la mia casa e quella del mio vicino? Formalmente nessuna, anzi, lui aveva uno stanzino in più. Quei 30.000 Euro me li sono guadagnati mettendo in pratica tutte le tecniche che ti ho descritto fin qui. Tutte, compresa quella della lettera di presentazione.
In cosa consiste? Devi introdurre il tuo visitatore nel tuo mondo, in quel contesto in cui lui potrà adagiare tutti i sogni e le aspettative sulla sua dimora. Devi prenderlo per la manina e accompagnarlo gradualmente e con molta delicatezza fino a casa tua.
Spiegagli quindi:
Dove si trova la tua casa: com’è la zona, quanto è buono il vicinato, quanti negozi ci sono, dove sono le scuole per i bambini e quali sono i mezzi di trasporto. In quanto tempo si raggiungono le principali destinazioni e qual è la situazione delle vendite in quella zona.
Fai il punto sulla tranquillità della zona, sulla sicurezza e sulla facilità di parcheggio. Sottolinea i momenti in cui c’è meno traffico e segnala gli eventi e le iniziative che riguardano il tuo quartiere. Parla della vicinanza con ospedali, università, musei o edifici pubblici, parchi, località turistiche, naturali o centri sportivi.
Sottolinea i punti di pregio della posizione per ogni categoria di persona: quelli per chi lavora ed è pendolare, per chi ha figli, per i momenti di relax o shopping, per il tempo libero e lo sport, per i giovani e gli adolescenti, per gli anziani, ecc…
Descrivi la casa, prima in generale e sottolineando alcuni aspetti tecnici di rilievo, ma non tutti e senza essere tedioso. Menziona i pannelli solari, l’isolamento o gli impianti nuovi.
Parla delle caratteristiche al top della casa, mettendoti in prima persona. “Un ambiente sempre caldo nelle fredde giornate invernali, grazie all’isolamento ecologico e al caminetto, davanti al quale io e mia moglie abbiamo passato moltissime piacevoli serate in compagnia di amici.”
Parla dei “plus” che lasci nella casa, come una cantinetta per vini, gli elettrodomestici, la tv figa da 55 pollici, il tappeto orientale e il servizio di piatti di design.
Descrivi le emozioni e sii esplicito nel menzionarle quando parli della tua casa.
Comincia la lettera in maniera formale, ma cordiale, esprimendo quando ci tieni alla casa dove hai vissuto momenti speciali e che devi lasciare a malincuore per le tue scelte di vita, che siano il lavoro, fare altri 9 figli, diventare una cavia umana o così via.
Termina la lettera con un riassunto dei punti più importanti per cui dovrebbero comprare la tua casa e ricorda che, senza voler essere invadente, vorresti ricevere notizie dai tuoi acquirenti entro una settimana dalla visita, vista l’alta richiesta del tuo immobile. Rinnova la tua disponibilità e auguragli di trovare la casa dei loro sogni, sperando che sia la tua.
Guarda il video dove spiego come creare una lettera di presentazione per la tua casa, le varie parti di cui è composta e quali tecniche psicologiche di vendita usare per fare leva sulla mente del compratore.
Come comprare casa: le regole d’oro per fare un ottimo investimento immobiliare
Comprare casa è davvero un investimento importante e può rivelarsi l’affare della tua vita. Se riesci a entrare nell’ottica di chi vuole vendere casa, come ho cercato di spiegarti finora, allora ti sarà più facile fare la scelta giusta nel momento di comprare.
Ecco le strategie migliori per comprare casa:
Compra solo da chi è davvero motivato a vendere. Non perdere tempo dietro agli indecisi, avrai solo noie!
Compra solo da chi vuole vendere presto. Il mercato vacilla e cambia da un giorno all’altro. Tu devi poter comprare nel giro di un mese al massimo dalla tua decisione. Se cominci ad attendere, aspetterai in eterno!
Compra solo da chi è disposto a trattare. È arrivato finalmente il momento di spiegarti qual è il prezzo giusto per una casa. Ecco la risposta alla domanda iniziale: “Secondo te come si può valutare il prezzo di un immobile da mettere in vendita per ottenere un valore affidabile?”Gli annunci online mostrano il prezzo che i venditori espongono, ma quello non è un dato reale per il mercato. Non vale niente. Gli unici dati affidabili sono i dati di vendita. A quanto è stato venduto l’appartamento gemello al tuo? Se provi a verificare, noterai che nel 99% dei casi i prezzi di vendita sono diversi da quelli mostrati negli annunci. E sono sempre, ma sempre, più bassi. Nemmeno i geometri o gli architetti possono darti una valutazione realistica del tuo immobile. Loro non hanno a che fare col mercato. Rivolgiti a un’agenzia (questa è la risposta esatta), che fa delle compravendite il suo pane quotidiano.Le agenzie si basano anche sui borsini immobiliari, che raccolgono i dati reali delle vendite in determinate zone. Chi non vuole trattare non ha intenzione di vendere, punto.
Compra solo se il venditore è disposto a trattare il prezzo del 20 o 30%. Si stima che i prezzi all’origine (come negli annunci) siano gonfiati più o meno in percentuali simili rispetto ai prezzi finali di vendita. Chiedi ad un agente immobiliare, te lo confermerà.
Non fissarti: non innamorarti di un immobile, potresti fare un pessimo affare. Spesso è così. Guarda prima quali sono i margini e considera l’acquisto solo se il venditore rispecchia tutti i requisiti già accennati.
Cerca di capire cosa vuoi: anche in questo caso, stila una lista di tutte le caratteristiche che desideri di più e compra solo quell’immobile che le soddisfa tutte.
In bocca al lupo!
investimenti-immobiliari è stato pubblicato su Espresso Triplo.
Investimenti Immobiliari: Psicologia e marketing per comprare e vendere casa published first on https://espressotriplo.com/ Investimenti Immobiliari: Psicologia e marketing per comprare e vendere casa posted first on https://espressotriplo.com/ Investimenti Immobiliari: Psicologia e marketing per comprare e vendere casa published first on https://espressotriplo.com/
0 notes
sharonkesler · 6 years
Text
Investimenti Immobiliari: Psicologia e marketing per comprare e vendere casa
(Come ho venduto casa in 2 settimane a 30.000 Euro in più della media e come ho comprato casa al 30% in meno del suo valore)
Qualche mese fa ero nel bel mezzo di una crisi totale: dovevo vendere casa e comprarne un’altra. Dopo anni di business di ogni tipo, anche investimenti immobiliari mi son trovato di fronte a un problema enorme, quello di vendere la propria casa e di sceglierne un’altra in cui abitare. E dove sarebbe il problema? Te lo dirò subito, in questa che sarà una mega guida completa di psicomarketing per gli investimenti immobiliari.
Cominciamo col rispondere subito alla domanda principale: quali sono i problemi di comprare e vendere casa? Eccoli:
Comprare casa: I problemi più comuni
Oddio, quando è meglio comprare? In che stagione? Non è che se aspetto il mercato scende e faccio un affare migliore?
Dove la compro la casa, in che zona?
È meglio spendere di più per una casa già a posto o di meno per una casa da mettere a posto?
La voglio già arredata o no?
Quanti soldi posso spendere rispetto al mio budget totale?
Compro da privato o da agenzia?
Come faccio a sapere se funziona tutto nella casa che voglio comprare?
Come saranno i miei vicini e come mi troverò in quel quartiere?
Riuscirò a trovare un buon affare?
Vendere casa: i problemi più comuni
Vendo tramite agenzia o faccio da solo?
Come seleziono gli acquirenti e come capisco se vogliono davvero comprare o vogliono solo farmi perdere tempo?
Come faccio vedere la casa e quando?
Devo sistemare la casa o lasciarla così? Devo lasciarla vuota o arredata?
A quanto la metto sul mercato? Sparo un prezzo altissimo o mi tengo un po’ più basso degli annunci simili?
Come faccio a spiegare tutti i punti di forza della mia casa? E come faccio a passare in secondo piano i punti deboli?
Queste sono solo alcune delle domande che ti potrebbero passare per la testolina quando decidi di vendere o comprare casa, che sia per motivi personali o per un investimento immobiliare. La compravendita di un immobile è un affare serio: si tratta di un bene, che come dice il nome stesso, non è mobile, ma fermo, teutonico, con due “palle così”.
Una casa, un appartamento, un ufficio o un negozio, sono tutti investimenti immobiliari stabili e duraturi, per i quali si spendono cifre molto importanti e che in molti casi possono far finire le persone sul lastrico… oppure farle arricchire notevolmente.
Il mercato immobiliare è un mercato molto particolare. I valori delle case dipendono da moltissimi motivi e possono essere volatili come pochi. Dopo l’ultima crisi economica americana, che ha infettato tutti i mercati del mondo, abbiamo assistito a fenomeni al limite dell’assurdo. Ricordo che da un giorno all’altro alcune banche avevano messo in vendita case nuove di zecca in Florida per soli 14.000 dollari. Le stesse che, fino al giorno prima potevano valere anche 10 volte di più.
O, al contrario, il 2012 per il mercato immobiliare di Londra è stato come una mazza ferrata dritta nel bel mezzo degli occhi. Affitti, già cari, saliti alle stelle e ruderi in zone periferiche venduti a un paio di milioni di Sterline grazie alle Olimpiadi. Alla faccia! Alle volte gli andamenti del mercato sono prevedibili, come nel caso di Londra, ma altre no.
La recente crisi dei migranti ha scombussolato per vie indirette anche il mercato immobiliare di alcune zone di confine della cara vecchia Europa. È questo il caso di alcune isole greche, come ad esempio Lesbo, porto di arrivo di svariate migliaia di migranti negli ultimi due o tre anni.
Cos’è successo da quelle parti? In una cittadina come Mytilene, dove l’offerta di immobili era molto alta a causa della diminuzione della popolazione e delle nuove costruzioni, gli affitti sono più che raddoppiati, mentre i prezzi medi per la compravendita sono calati drasticamente. Perché mai?
Il flusso dei migranti che passavano per l’isola ha creato un boom di domanda di affitti a breve o medio termine: di colpo migliaia di giornalisti, volontari, poliziotti e altri professionisti europei hanno deciso di trasferirsi nella cittadina. Si tratta quasi sempre di persone benestanti, abituate alle comodità e agli spazi delle grandi città del Nord.
Sull’isola ci sarebbero migliaia di vecchi appartamentini minuscoli e scomodi in casette bellissime, ma molto vecchie, con infissi obsoleti, senza gas e con arredamenti demodé. Nessuno di questi è stato messo in affitto, ma il mercato immobiliare ha approfittato della situazione di necessità per spingere la gente ad affittare solo gli appartamenti migliori, che non sono moltissimi. Questo ha fatto alzare gli affitti alle stelle e, sulla scia di questo fenomeno, anche gli hotel e gli “Airbnb” si sono adeguati, proponendo camere a prezzi assurdi in queste zone.
D’altra parte, le compravendite sono calate ulteriormente, vuoi perché il crollo del turismo causato dagli sbarchi dei migranti ha scoraggiato molti stranieri, vuoi perché i rapporti con la vicina Turchia sono sempre più difficili.
Questo per dire cosa? Che il mercato è “immobile qual piuma al vento?” Che il segreto per un buon investimento immobiliare è racchiuso in una sfera di cristallo o nei tarocchi di qualche zingara?
No, no e no! Questo era solo un esempio per farti capire quanto conti la psicologia nella vendita immobiliare. Se nel marketing in generale la psicologia è fondamentale, negli investimenti immobiliari lo è ancora di più. E adesso ti spiego perché.
Ma prima voglio che rispondi a una mia domanda: secondo te, come si può valutare il prezzo di un immobile da mettere in vendita per ottenere un valore affidabile?
Confrontando i prezzi degli annunci immobiliari simili su internet;
Chiedendo una valutazione a un’agenzia immobiliare;
Chiedendo una valutazione a un geometra, architetto o costruttore;
Vorrei risponderti, ma prima giurami che non hai risposto 1)!
Perché?
Il ragionamento più diffuso tra i privati che mettono in vendita un immobile, al momento di decidere il prezzo è questo: “beh, guardo a quanto lo mettono gli altri”, poi cercano di fare un aggiustamento e a seconda delle personalità vien fuori che:
Il tipo burbero e sicuro di sé dice: “Pota, io la mia casa la vendo a 50 mila in più, ne, che la mia è”
Quello dimesso e timido pensa: “Se gli altri la mettono a 10, allora è meglio che io la metta a 7, così ho più possibilità di venderla”
Nessuno dei due, con tutta probabilità, venderà la sua casa al prezzo desiderato e comunque non entro tempi brevi. Confrontare gli annunci su Subito.it o su un altro sito non serve a molto. Alla fine dell’articolo ti darò la risposta giusta e tutte le spiegazioni del caso. Ma adesso andiamo al succo del discorso.
Sotto al titolo di questo articolo hai letto bene: “Come ho venduto casa in 2 settimane a 30.000 Euro in più della media e come ho comprato casa al 30% in meno del suo valore”. Non è solo una frase per attirare la tua attenzione, ma la pura verità e ti spiegherò come fare lo stesso in dettaglio. Cominciamo dalla vendita.
Come vendere casa da privato e non: Tutte le strategie avanzate
È tutta una questione di psicologia. Non si scappa. È proprio per questo che mi son trovato in crisi nel vendere casa mia. Non stavo vendendo un oggetto a caso, ma il luogo dove ho vissuto per anni, il mio nido d’amore, il mio rifugio e il luogo di mille avventure (la puoi vedere anche in alcuni miei video su YouTube). È tutta psicologia!
Per vendere casa non devi far altro che far sentire l’acquirente a casa propria. Che vuol dire? Sì, sì, proprio così: devi fare in modo che il futuro compratore si senta a casa propria. E come si fa, se la casa non è sua?
Devi alterare la sua percezione. È tutta una questione di percezione, sì, ma non pensare a cose come “gli metto una goccia di LSD nel caffè”. Potrebbe vedere un drago al posto della tua tazza del cesso e scappare a gambe levate piantandoti in asso.
Se ben ricordi, all’inizio dell’articolo ti ho elencato i problemi più comuni di quando ci si ritrova a comprare o vendere casa. Bene, entriamo nel dettaglio dei problemi che riguardano la percezione del tuo probabile acquirente.
Quando una persona vuole comprare casa, nella maggior parte dei casi non è un esperto, non è un investitore di professione, non è un agente immobiliare. Si tratta quasi sempre di persone comuni che si affacciano a questo mondo, quello dell’investimento immobiliare, per la prima volta, e forse per l’unica in tutta la loro vita.
Cosa conta nella percezione del futuro acquirente?
Paura. Sì, gli acquirenti sono felici e sorridenti alle volte, molto disponibili, ma se sono davvero decisi a comprare casa, se la fanno sotto. Chi più, chi meno. Stanno per fare uno dei più grandi acquisti della loro vita, stanno per spendere cifre astronomiche e probabilmente stanno per sobbarcarsi un mutuo per 20 o 30 anni per la scelta che stanno per fare. Hanno paura, hanno il terrore di fare la scelta sbagliata. Alcuni possono anche reagire d’impulso e comprare a caso, ma sono pochi e sono la manna dal cielo per ogni agente immobiliare.
Diffidenza. Deriva direttamente dalla paura e ha a che fare con la naturale diffidenza del compratore e dell’essere umano in generale di fronte alle scelte. Siamo tutti diffidenti – e facciamo bene! Perché il nostro cervello, di fronte alle scelte importanti, non ragiona con perfetto rigore logico, ma si affida moltissimo alle emozioni. Così, un venditore particolarmente abile, o una venditrice particolarmente scollata, potrebbero farci fare delle grandi “cappelle”!
Chi vuole comprare casa non sta comprando quattro mura e un tetto, ma la sua dimora, il posto dove farà le puzzette in pace, senza che nessuno lo giudichi, il posto dove si ubriacherà con gli amici e si farà le più grandi sco… rribande degli anni futuri. Comprare casa per una persona significa comprare il contesto della sua vita futura. (tatuati questa frase sul petto!)Il compratore non cerca uno spazio, un locale da riempire di oggetti, ma, dal momento in cui decide di comprare, si porta dietro già un enorme bagaglio di aspettative, sogni, desideri e scenari che fanno parte di ciò che vuole per il suo avvenire. Ecco, la casa che cerca dovrà contenere tutte quelle cose.
L’acquirente vede già nel futuro, indossa una specie di occhiali per la realtà aumentata che gli permettono di vedere come sarà la sua vita in una determinata casa. Questo è Ma non pensare che l’immaginazione di chi vuole comprare casa sia sterminata. Tutt’altro! Il principale difetto del compratore è quello di non essere affatto in grado di “visualizzare”. Si tratta di un’abilità che hanno davvero in pochi, ma bisogna allenarla assolutamente per poter vivere meglio. E tu dovrai aiutare l’acquirente a migliorare la sua.
Allora, come si può far fronte a questi “deficit” di chi è sul punto di comprare casa? Se vuoi vendere la tua casa devi per forza tenere in considerazione tutti questi aspetti. Sarai proprio tu a guidare il compratore nella sua scelta. È quello che fanno gli agenti immobiliari: devono essere abili a intercettare i sogni e le aspettative dei loro clienti per poterle indirizzare. Dovrai essere un po’ come Spongebob:
Non basterà essere un bravo cacciatore di sogni, dovrai anche saperli inserire al meglio nel contesto che vuoi vendere al compratore: la tua casa. E come si fa? Beh, ci sono alcune tecniche importanti da seguire:
Prepara il contesto prima di vendere il tuo immobile
La casa dovrà essere preparata per accogliere i possibili compratori, sì. Non dimenticare che non verranno mai da soli, ma si porteranno dietro tutte le aspettative e i sogni, anche quelli che non sanno ancora di avere. Prima di tutto prepara la casa in modo da poter accogliere le persone che vogliono comprare casa, quindi:
Puliscili quei vetri! Le manacce di tuo figlio o le mosche morte non fanno una bella impressione. La prima impressione è quella che conta, ricordalo sempre! Leggi questo mio articolo interessante che ne parla e tieni in considerazione l’importanza estrema di alcuni dettagli di igiene.Te li elenco. Vetri puliti, pavimento e superfici pulite. L’igiene deve essere curato, devi dare l’impressione che in quella casa ci potrebbero abitare subito i tuoi acquirenti.
Arieggia e profuma. L’odore di stantio, di chiuso, o peggio ancora quello di fumo, di animali o di sporco, allontanano le persone. Non possiamo dirlo con certezza, ma molto probabilmente una buona fetta di vendite va in fumo a causa della puzza che regna in alcune case.Prima di una visita, assicurati di far circolare l’aria e spendi 25 Euro per un profumatore delicato e raffinato. No, non basta l’AirWick che di solito metti accanto alla spazzatura. L’esperienza olfattiva deve essere di alto livello.
Luce: cerca di fare le visite nelle ore più luminose della giornata. Ma cerca anche di preparare la casa in modo da avere tutta la luce naturale disponibile in ogni stanza. Se ciò non fosse possibile, investi in delle buone lampadine per illuminare artificialmente gli ambienti.
Orari: quando devi fare le visite? Beh, non di certo quando sai che c’è il picco di traffico, quando è matematico che il vicino usi il trapano o quando i bambini del piano di sopra tornano dall’asilo urlando come degli indemoniati. Studia il momento migliore e proponi ad ogni cliente due fasce orarie in due giornate diverse. È una strategia che funziona sempre. Proporre una sola data e un solo orario potrebbe suonare come un’imposizione rigida, oppure potrebbe spingere il cliente a fissare un orario che per te non è ottimale.“Le va bene giovedì mattina alle 10.30? Altrimenti possiamo fare sabato pomeriggio alle 15.” Non fissare orari astrusi come le 6 del mattino o le 9 di sera.
Ostacoli: se vuoi scoraggiare il tuo compratore, lascia pure in giro i giocattoli dei tuoi bambini, le tue riviste porno, le lettiere costellate di wurstel neri dei tuoi gatti e qualche paio di scarpe puzzolenti. Tempo fa, visitando una casa, son capitato dentro l’antro delle perversioni di un ingegnere single che metteva ad asciugare in casa una sfilza di canottiere gialle di sudore. Mi disse: “vado spesso a correre, ma per risparmiare lavo le canottiere ogni 5 o 6 volte.”. Volevo morire: immagina l’odore che c’era in quella stanza. Questo è un ostacolo. Eliminali tutti, prepara la tua casa come se dovesse farti visita la Regina Elisabetta. Anzi, facciamo pure Belen Rodriguez, così sei più motivato.
Ok, dopo aver preparato la casa per le persone reali, dovrai prepararla per le loro aspettative e per i loro sogni.
Ecco come si fa:
Profumo: ti ho detto di comprare un profumatore d’ambienti da 25 Euro e non uno da 1 Euro e 50. Perché? Beh, i profumi sono in grado di sollecitare ricordi ed emozioni come pochissimi altri stimoli al mondo. Sono la retina di Spongebob con i quali puoi cogliere i sogni dei tuoi compratori. Scegli delle note semplici, non troppo complesse. Ti consiglio di usare un po’ di aromaterapia e puntare sull’olio essenziale di lavanda nelle camere, per stimolare la sensazione di calma e riposo. Gli agrumi vanno benissimo in soggiorno, mettono allegria e vitalità. In cucina punta tutto sul cibo. Non ti sto dicendo di preparare una parmigiana e di piazzarla sul tavolo, anche se non sarebbe male come idea… ma ad alcuni potrebbe non piacere. Prova invece con i semplici profumi delle spezie e delle erbe aromatiche. Una bella e sana piantina di basilico, una di rosmarino e dei mazzetti di origano potrebbero andare bene. Vicino a una bella terrina piena di frutta fresca puoi piazzare una decina di bastoncini di cannella.
Luce: quella naturale è la migliore in assoluto, ma se non fosse disponibile, spendi qualche Euro in più per delle lampadine efficienti e dalla luce calda. Tieni acceso un piccolo abat jour vicino al divano, per evocare nei compratori l’immagine di loro che si rilassano a leggere alla sera. Fai lo stesso sui comodini in camera da letto.
Oggetti: sono importantissimi! Se hai acceso le luci come ti ho detto, piazza un bel libro sul comodino in camera, illuminato dalla lampada da lettura. Una copertina calda in lana colorata sul divano susciterà delle bellissime emozioni nei visitatori, così come una bella crostata fatta in casa in un contenitore in vetro (quelli hipster che vanno tanto di moda) in cucina. La noteranno subito e tu coglierai al volo l’occasione per fargliela assaggiare e dirgli qual è il segreto della tua ricetta. Se non la sai fare, comprala, o fattela fare dalla nonna! Esponi i tuoi oggetti più belli, ma non esagerare. Come nel design del tuo sito, non dovrai sovraccaricare la tua casa di stimoli, ma decorarla con oggetti dall’elevato valore simbolico ed evocativo.
Colori: prendi esempio dalla cerimonia del tè giapponese. Un maestro zen, centinaia di anni fa, ha dato vita a una grande cerimonia rituale per bere il tè Sono nate tre scuole, ancora attive, di cui una ha sedi in tutto il mondo. Come puoi ben immaginare, non insegnano solo a bere il tè. Non sono così matti. Insegnano tutto il contesto che va preparato per creare la perfetta armonia durante la cerimonia. Insegnano ad esempio a preparare la stanza seguendo i desideri intimi delle persone: in inverno bisogna decorarla con colori caldi e simboli estivi, perché fuori c’è la neve e le persone hanno il bisogno di calore. In estate, invece, i colori migliori sono quelli freddi, freschi, che facciano sentire la cerimonia del tè come un momento per rinfrescarsi e ripararsi dall’afa.
Scommetto che incominci a notare i vari dettagli che ti ho appena esposto in ogni casa che hai visitato oppure quando sei andato da Ikea.
Come intercettare e guidare i sogni delle persone
Non è semplice, lo ammetto, ma bisogna provarci.
Se usi tutte le strategie precedenti, approfitta dei segnali che i clienti si lasciano scappare quando sentono un profumo, quando vedono un oggetto o quando assaggiano la fetta di torta. Ad esempio. “Oh, ma che bella quella bambina nella foto!” – questi amano i bambini, li hanno o li vogliono. Quindi concentrati sulle caratteristiche migliori della tua casa per i bimbi, come le stanze per giocare, il quartiere con le scuole, il giardino, bla, bla, bla… Se fai una lista dei pro e dei contro della tua casa, scritta su carta per davvero, ti sarà più facile essere sempre pronto a sfoderare l’una o l’altra caratteristica.
Parla e interagisci: non dire subito tutto di te, ma fornisci qualche dettaglio indicativo e generale. Sfrutta le risposte dei tuoi visitatori per capire cosa vogliono.
Già al telefono o via mail, chiedi qualche informazione generale, cerca di conversare abbastanza per capire che persone sono e che intenzioni hanno.
In prima persona
Sarai tu – e nessun altro – a fare la visita, in prima persona. Sì, tu, non un agente immobiliare. Non ti sarà facile vedere la tua stessa casa come un oggetto di vendita, ma dovrai farlo. Il tuo investimento emozionale sulla casa è un’arma a doppio taglio. Ti potrebbe indurre in errori drammatici, ma puoi anche utilizzarlo a tuo favore.
Come? Beh, sei il detentore del sapere totale su quella casa. Forse sei meno preparato di un agente immobiliare nel lato della vendita e nelle questioni burocratiche, ma sai tutto delle emozioni che quella casa ti può dare.
Per te, magari dopo anni, possono essere scontate. Sforzati e cerca di vederle chiaramente per poterle offrire al tuo acquirente e vendere casa!
Dovrai programmare un vero e proprio tour della casa. Non improvvisare, ma butta giù su carta, come se fosse un copione, tutte le caratteristiche centrali della tua casa da far vedere al cliente. Digliele tutte, soffermandoti per più tempo sui punti di forza e tornandoci su un paio di volte.
Se il visitatore è diffidente, comincia la visita dalla cucina, offrigli qualcosa e si scioglierà. Come l’Espresso Strategy di cui parlo nel mio libro Aida.
Sarai tu a gestire la visita e tutto quello che avverrà prima e dopo. Solo così potrai conoscere bene i visitatori per poter guidare la loro percezione e trasformarli in acquirenti!
Vuota o arredata?
Senz’ombra di dubbio la casa dovrà essere arredata. Non solo, dovrà essere preparata al meglio, seguendo i consigli che ti ho dato. Bando alle scelte Kitsch: investi un po’ di danaro per sostituire vecchie poltrone, lavelli malridotti o tappeti logori. Una spesa di 1.000 Euro in tutto potrebbe fruttarti 30.000 Euro come a me! Tra poco ti svelo tutti i dettagli della mia compravendita…
Fotografala
La prima impressione conta? Bene, allora investi un po’ di soldi per un servizio fotografico professionale. Foto fatte bene, con la giusta luce e con i giusti dettagli fanno la differenza. Quando guardi le foto degli hotel, rimani sempre sorpreso nel vedere un letto ben fatto, con le coperte già pronte ad accoglierti e un vassoietto con due calici di champagne e delle fragole?
I dettagli, più sono evocativi, più funzionano per la vendita della casa. In cucina il tavolo potrebbe essere preparato per una bella colazione, con spremuta, biscotti, cornetti, cappuccini e frutta fresca. In camera da letto una camicia da notte in seta da donna potrebbe far colpo, così come un bell’accappatoio in bagno, vicino a una vasca piena d’acqua con petali di rosa e candele.
Lettera di presentazione: La parte chiave degli investimenti immobiliari
Qui ti voglio. Questo è uno dei punti fondamentali. Prepara una lettera personalizzata da consegnare ad ogni visitatore. È quello che ho fatto io stesso e questa tecnica si è dimostrata particolarmente vantaggiosa: in sole 2 settimane ho venduto la mia casa (in un periodo di crisi nera) e son riuscito a mantenere il prezzo più alto di 30.000 Euro rispetto al mio vicino, che aveva un immobile identico al mio e con un bagno in più!
Qual era la differenza tra la mia casa e quella del mio vicino? Formalmente nessuna, anzi, lui aveva uno stanzino in più. Quei 30.000 Euro me li sono guadagnati mettendo in pratica tutte le tecniche che ti ho descritto fin qui. Tutte, compresa quella della lettera di presentazione.
In cosa consiste? Devi introdurre il tuo visitatore nel tuo mondo, in quel contesto in cui lui potrà adagiare tutti i sogni e le aspettative sulla sua dimora. Devi prenderlo per la manina e accompagnarlo gradualmente e con molta delicatezza fino a casa tua.
Spiegagli quindi:
Dove si trova la tua casa: com’è la zona, quanto è buono il vicinato, quanti negozi ci sono, dove sono le scuole per i bambini e quali sono i mezzi di trasporto. In quanto tempo si raggiungono le principali destinazioni e qual è la situazione delle vendite in quella zona.
Fai il punto sulla tranquillità della zona, sulla sicurezza e sulla facilità di parcheggio. Sottolinea i momenti in cui c’è meno traffico e segnala gli eventi e le iniziative che riguardano il tuo quartiere. Parla della vicinanza con ospedali, università, musei o edifici pubblici, parchi, località turistiche, naturali o centri sportivi.
Sottolinea i punti di pregio della posizione per ogni categoria di persona: quelli per chi lavora ed è pendolare, per chi ha figli, per i momenti di relax o shopping, per il tempo libero e lo sport, per i giovani e gli adolescenti, per gli anziani, ecc…
Descrivi la casa, prima in generale e sottolineando alcuni aspetti tecnici di rilievo, ma non tutti e senza essere tedioso. Menziona i pannelli solari, l’isolamento o gli impianti nuovi.
Parla delle caratteristiche al top della casa, mettendoti in prima persona. “Un ambiente sempre caldo nelle fredde giornate invernali, grazie all’isolamento ecologico e al caminetto, davanti al quale io e mia moglie abbiamo passato moltissime piacevoli serate in compagnia di amici.”
Parla dei “plus” che lasci nella casa, come una cantinetta per vini, gli elettrodomestici, la tv figa da 55 pollici, il tappeto orientale e il servizio di piatti di design.
Descrivi le emozioni e sii esplicito nel menzionarle quando parli della tua casa.
Comincia la lettera in maniera formale, ma cordiale, esprimendo quando ci tieni alla casa dove hai vissuto momenti speciali e che devi lasciare a malincuore per le tue scelte di vita, che siano il lavoro, fare altri 9 figli, diventare una cavia umana o così via.
Termina la lettera con un riassunto dei punti più importanti per cui dovrebbero comprare la tua casa e ricorda che, senza voler essere invadente, vorresti ricevere notizie dai tuoi acquirenti entro una settimana dalla visita, vista l’alta richiesta del tuo immobile. Rinnova la tua disponibilità e auguragli di trovare la casa dei loro sogni, sperando che sia la tua.
Guarda il video dove spiego come creare una lettera di presentazione per la tua casa, le varie parti di cui è composta e quali tecniche psicologiche di vendita usare per fare leva sulla mente del compratore.
Come comprare casa: le regole d’oro per fare un ottimo investimento immobiliare
Comprare casa è davvero un investimento importante e può rivelarsi l’affare della tua vita. Se riesci a entrare nell’ottica di chi vuole vendere casa, come ho cercato di spiegarti finora, allora ti sarà più facile fare la scelta giusta nel momento di comprare.
Ecco le strategie migliori per comprare casa:
Compra solo da chi è davvero motivato a vendere. Non perdere tempo dietro agli indecisi, avrai solo noie!
Compra solo da chi vuole vendere presto. Il mercato vacilla e cambia da un giorno all’altro. Tu devi poter comprare nel giro di un mese al massimo dalla tua decisione. Se cominci ad attendere, aspetterai in eterno!
Compra solo da chi è disposto a trattare. È arrivato finalmente il momento di spiegarti qual è il prezzo giusto per una casa. Ecco la risposta alla domanda iniziale: “Secondo te come si può valutare il prezzo di un immobile da mettere in vendita per ottenere un valore affidabile?”Gli annunci online mostrano il prezzo che i venditori espongono, ma quello non è un dato reale per il mercato. Non vale niente. Gli unici dati affidabili sono i dati di vendita. A quanto è stato venduto l’appartamento gemello al tuo? Se provi a verificare, noterai che nel 99% dei casi i prezzi di vendita sono diversi da quelli mostrati negli annunci. E sono sempre, ma sempre, più bassi. Nemmeno i geometri o gli architetti possono darti una valutazione realistica del tuo immobile. Loro non hanno a che fare col mercato. Rivolgiti a un’agenzia (questa è la risposta esatta), che fa delle compravendite il suo pane quotidiano.Le agenzie si basano anche sui borsini immobiliari, che raccolgono i dati reali delle vendite in determinate zone. Chi non vuole trattare non ha intenzione di vendere, punto.
Compra solo se il venditore è disposto a trattare il prezzo del 20 o 30%. Si stima che i prezzi all’origine (come negli annunci) siano gonfiati più o meno in percentuali simili rispetto ai prezzi finali di vendita. Chiedi ad un agente immobiliare, te lo confermerà.
Non fissarti: non innamorarti di un immobile, potresti fare un pessimo affare. Spesso è così. Guarda prima quali sono i margini e considera l’acquisto solo se il venditore rispecchia tutti i requisiti già accennati.
Cerca di capire cosa vuoi: anche in questo caso, stila una lista di tutte le caratteristiche che desideri di più e compra solo quell’immobile che le soddisfa tutte.
In bocca al lupo!
investimenti-immobiliari è stato pubblicato su Espresso Triplo.
Investimenti Immobiliari: Psicologia e marketing per comprare e vendere casa published first on https://espressotriplo.com/ Investimenti Immobiliari: Psicologia e marketing per comprare e vendere casa published first on https://espressotriplo.com/ Investimenti Immobiliari: Psicologia e marketing per comprare e vendere casa published first on https://espressotriplo.com/
0 notes