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#Un po’ di febbre
pauline-nunez · 1 month
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Sandro Penna :
Un peu de fièvre, trad. Jean-Paul Manganaro, postface de Pier Paolo Pasolini, Paris, Ypsilon éditeur, 2022 »
Croix et délice, trad. Bernard Simeone, éd. bilingue, textes de Natalia Ginzburg, Amelia Rosselli & Pier Paolo Pasolini, Paris, Ypsilon éditeur, 2023 »
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ambrenoir · 2 months
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Cosa hanno fatto PAPA' e MAMMA per invecchiare da un momento all'altro?
Sono invecchiati... i nostri genitori sono invecchiati.
Nessuno ci aveva preparato per questo.
Un bel giorno perdono la compostezza, diventano più vulnerabili e acquisiscono delle manie "stupide".
Hanno molti chilometri addosso e sanno tutto, e quello che non sanno lo inventano.
Sono stanchi di badare agli altri e di servire da esempio: ora è arrivato il momento di essere curati e coccolati da noi.
Non fanno più piani a lungo termine, ora si dedicano a piccole avventure come mangiare di nascosto tutto ciò che il medico gli ha vietato.
Hanno macchie sulla pelle.
Improvvisamente sono tristi.
Ma non sono obsoleti: i figli sono obsoleti, che rifiutano di accettare il ciclo della vita.
E ' difficile accettare che i nostri eroi e le nostre eroine non abbiano più il controllo della situazione.
Sono fragili e un po’ smemorati.
Hanno questo diritto, ma continuiamo a chiedere loro l'energia di una locomotiva.
Non ammettiamo le loro fragilità, la loro tristezza.
Ci sentiamo irritati e alcuni li sgridiamo se sbagliano con il cellulare o un altro oggetto elettronico e non abbiamo pazienza per sentire per la millesima volta la stessa storia che raccontano come se l’avessero vissuta veramente.
Invece di accettare con serenità il fatto che essi adottano un ritmo più lento con il passare degli anni, ci arrabbiamo semplicemente perché hanno tradito la nostra fiducia, la fiducia che sarebbero stati indistruttibili come i super eroi.
Provochiamo discussioni inutili e insistiamo affinché tutto continui come sempre.
La nostra intolleranza può essere solo paura.
Paura di perderli e paura di perderci, soprattutto paura che smettano di essere lucidi e allegri.
Con la nostra rabbia abbiamo solo causato più tristezza a coloro che un giorno hanno solo cercato di darci gioia.
Perché non possiamo essere un po' di quello che sono stati per noi?
Quante volte questi eroi ed eroine notti intere erano accanto a noi con i farmaci, curandoci e misurandoci la febbre!
E ci arrabbiamo quando si dimenticano di prendere le medicine e quando si discute con loro li lasciamo piangere, come le creature che siamo state noi un giorno.
Il tempo ci insegna a trarre profitto da ogni tappa della vita ma è difficile accettare le tappe degli altri, ancor di più quando gli altri sono stati i nostri pilastri, quelli dai quali potevamo sempre tornare e sapevamo che sarebbero stati ad accoglierci a braccia aperte e che ora stanno dando segnali che un giorno andranno via senza di noi.
Facciamo per loro oggi il meglio, il massimo che possiamo affinché domani quando loro non ci saranno più, possiamo ricordarli con affetto, ricordare i loro sorrisi di gioia e non le lacrime di tristezza che loro hanno versato per causa nostra.
Alla fine, i nostri eroi di ieri saranno i nostri eroi per sempre.
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limoniacolazione · 3 months
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Nonna è morta nove giorni fa. Ho potuto accarezzarle la fronte e dirle che ero arrivata, così pure mia sorella, che eravamo tutti intorno a lei e che poteva partire, se se la sentiva. Il giorno dopo se n'è andata. Sapevo già che sarebbe successo, ho riconosciuto il rantolo della morte e la sudorazione da trapasso ore prima del fattaccio. Subito dopo il funerale mi sono ammalata. Mi è venuta un'otite pazzesca, con febbre a 39°C e tutto il corollario dei sintomi, che è così che il mio corpo reagisce al dolore.
Mio padre, invece, attende ancora l'operazione miracolosa. È di umore pessimo misto a un po' di frustrazione per la situazione che vive.
Erano almeno dieci anni che non mi ammalavo a casa dei miei. Me ne sto in pigiama nella cameretta di quando ero bambina, lo sguardo scivola dal lampadario con le lettere dell'alfabeto disegnate all'orologio sulla parete. Seguo la lancetta dei secondi, che fila svelta, ma sempre troppo lenta quando uno aspetta che succeda qualcosa.
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kon-igi · 6 months
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Buongiorno di nuovo.
Altro quesito che potrebbe essere di interesse comune.
Ho fatto il vaccino antinfluenzale e ho gli anticorpi covid, essendomelo preso circa tre settimane fa.
Da ottobre a oggi, in media ogni due settimane, sto prendendo virus/batteri diversi per cui mi son fatta mal di gola e una settimana di "sanità (non mentale...che quella lasciamo perdere...), poi super raffreddore e una settimana di respiro, tosse assurda e dopo due settimane ho avuto un po' di siesta in cui ho fatto l'antinfluenzale, poi mi son presa il covid, son stata bene per una settimana e di nuovo mi son presa raffreddore e tosse ed ira pure dissenteria...
Premesso che lavoro con untori di 6 anni che vengon sbattuti a scuola anche con 39°C di temperatura (oltre che con cagotto, tosse, congiuntivite, nausea, ecc ecc), può rientrare nella normalità (da sfigata) prendere la qualsiasi, una dopo l'altra, così a ripetizione?
Non ho voglia di passare un inverno sempre ammalata (che poi divento untrice a mia volta, perché a parte quando ho avuto il covid con febbre, mica son stata a casa...alla faccia di chi dice che i dipendenti pubblici si approfittano e bla bla bla).
C'è qualcosa che si possa fare x aumentare le difese immunitarie ed ammalarsi meno? (ovviamente non posso sopprimere i bambini, non ho intenzione di stare a casa a deprimermi e a svenare l'inps e farei a meno della ffp2 everytime, come invece avevo dovuto fare lo scorso anno, reduce dal cancro).
Thanks a lot!!!
Per spiegare perché questo succede, userò l'allegoria dell'organismo come una casa in continua costruzione.
Questa sei tu
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ma invece di essere circondata da fiori con sole sorridente e nuvolette, tu sei stata costruita qua
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(questo vale per qualsiasi essere vivente, mica solo per te)
Un ambiente ostile... una landa desolata squassata da fiamme, cenere e polvere; l'aria stessa che si respira è un'esalazione velenosa (cit.).
L'ossigeno è corrosivo, i raggi ultravioletti cancerogeni, ogni cibo tossico e infetto, quindi la nostra lotta per la sopravvivenza comincia già al primo vagito di saluto a questo mondo (di merda).
Ma il nostro organismo è stato addestrato da milioni di anni di evoluzione a difendersi egregiamente e lo fa replicando costantemente le cellule di tutte quelle parti di corpo che sono soggette a tali attacchi.
E per tutte intendo proprio tutte... non c'è tessuto, organo o apparato che non necessiti di continua rigenerazione cellulare, per morte programmata o indotta.
Tu sei quella casetta, quindi, dove ogni giorno centinaia di operai posano nuove mattonelle, nuovi tubi, nuovi fili, nuovi mattoni e nuove tegole per mantenerti esteticamente e funzionalemente a posto.
Ovviamente ci sono i direttori dei lavori che controllano che gli operai facciano un buon lavoro, dando istruzioni dettagliate e tenendo d'occhio gli apprendisti, visto che l'impegno è tanto e il turn over molto serrato.
Ogni giorno i direttori (il sistema immunitario, se non s'era capito) devono licenziare quegli operai che vanno fuori di testa e costruiscono muri storti o annodano i tubi... ed è così che la maggior parte delle volte evitiamo che ci venga un tumore da qualche parte.
La maggior parte delle volte... a ogni costante replicazione cellulare, infatti, c'è il rischio che qualcosa vada storto e purtroppo a volte l'operaio fuori di testa fa danni invisibili e silenziosi e a volte insegna anche agli altri a fare pessimi lavori.
(per inciso, quando diciamo che un qualcosa è CANCEROGENO non significa che ti faccia venire istantaneamente un tumore ma che aumenta la possibilità che faccia inserire dati sbagliati nella replicazione di una cellula, facendola saltare fuori 'diversa')
Per ciò che riguarda gli attacchi esterni di virus e batteri, i direttori dei lavori danno istruzioni alle guardie affinché siano sempre all'erta: foto segnaletiche, armi specifiche e metodi di comunicazioni rapidi ed efficaci ma se chi attacca dall'esterno è in gran numero, assalta frequentemente e la casa è malandata, allora il sistema immunitario fa un po' più fatica ad arginare i danni.
La tua casa è già stata devastata da un tumore che per fortuna hai preso e bloccato in tempo, indebolita da un'infezione impegnativa come quella da Sars-CoV2 e costantemente sotto stress emotivo e ambientale.
Se mi chiedi come aumentare le difese immunitarie verso le infezioni io ti rispondo di dargli meno lavoro, così fanno meglio quello che rimane loro: mangia bene e in modo equilibrato, bevi tanto ma solo acqua, evita alcol e fumo e dormi un numero adeguato di ore.
Tutte le solite sciocchezze da allerta colpi di calore estivi ma poi alla fine siamo solo delle casette fragili in un mondo post-apocalittico pieno di zombie radioattivi e purtroppo non possiamo fare tanto di più <3
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belladecasa · 5 months
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Le dinamiche dell’ufficio sono sempre più grottesche confermo tutti i pregiudizi sugli uffici pubblici (anche se me ne hanno raccontate di assurde anche in quelli privati). Ieri vado a lavorare e cerco di arrabattarmi con Alessandro stagista su alcune pratiche con intermezzi di pause sigaretta in cui lui replica la sua personale galanteria di aprirmi le porte e togliermi il cappotto ecc. in tutto ciò io ovviamente totalmente imbarazzata accetto un po’ disorientata un po’ lusingata. Il peggio avviene quando la referente del progetto Agostina che è una pazza egomane fissata con le borse di lusso senza alcun tipo di filtro ha osservato: scusate voi due perché non vi fidanzate che vi piacciono le stesse cose pesanti? Andate insieme ai musei. E un’altra: beh qui abbiamo avuto tanti ragazzi giovani ma stranamente non si è innamorato nessuno sarebbe bello. Noi vbb imbarazzati (io viola e sudata) la buttiamo sul sarcasmo finché lei cambia argomento e si mette a parlare di vestiti di Elisabetta Franchi, con me che denigro le sue politiche aziendali e l’estetica dei suoi prodotti. Riporto poi frammenti dalle conversazioni emerse durante la giornata:
- Scusate ma lei *nota donna ricca e altezzosa nella mia città* non è quella che il marito si metteva gli ovuli di cocaina nel culo? Ecco perché c’hanno la casa a Cortina
- Si ma che ce magnamo quindi domani alla cena??
- Quanto siete cariniiiii scusa Sofia non ti piace Alessandro?? È un bravo ragazzo lui mi ha detto che tu sei carina e anche molto intelligente
- Vabbè facciamo un po’ de arista
- Du salsicce…..
- Claudia deve fare una ricerca su un animale a scelta che vive nella tundra, la taiga e ambienti polari Sofia scusa perché non gliela fai tu che ti piacciono ste cose pesanti?
- No vabbè io allora domani vengo basta che non me fate cucinà me magno pure la minestrina col dado
- Mi madre sta male dice che vomita e io j’ho detto a ma’ io che te devo fa? Mettite la supposta
- *Nome di tizia a me ignota* mi ha detto che se ti metti i calzini immersi nell’aceto ti scende la febbre
*il povero Alessandro saluta e fa per andarsene*
Agostina: Alessandro scusa ma non glielo hai chiesto il numero???
Io: 🌚😶‍🌫️😵‍💫🫠😢🥵🤯🫣👹
Lui: vabbè Agostì non mi sembrava il caso così
Agostina: Dai daglieloooo magari non la rivedi piuuu
Io: Agostina dobbiamo tornare a lavorare insieme dal 2
Il poro Alessandro: lo vuoi scrivere? *mi porge il suo telefono degli anni Trenta perché non ha uno smartphone social nulla*
*scrivo numero sentendomi morire dall’imbarazzo*
*il poro Alessandro esce*
Fine (no vbb nel pomeriggio ho avuto un attacco s’ansia fortissimo e sono praticamente scappata dalla Prefettura perché mi sentivo mancare l’aria e mi sono sparata un bel Tavor)
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diceriadelluntore · 5 months
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Certo è difficile unire e conciliare queste cose, la vigilanza di chi si sente attratto dagli oggetti e la fermezza d'animo di chi rimane indifferente, tuttavia non è impossibile, se no sarebbe impossibile essere felici. È un po' come quando navighiamo. Che cos'è in mio potere? Scegliere il pilota, la ciurma, il giorno, il momento opportuno. Poi scoppia la tempesta. In che più mi riguarda? La parte mia l'ho compiuta. Questo è affare d'un altro, del pilota. Ma oltre a ciò, la nave s'affonda. Che ci posso fare io? Solo quello che è in mio potere posso fare: annegare senza aver timore, senza gridare, senza incolpare Dio, ben sapendo che chi è nato ha da morire. Non sono mica eterno, ma un uomo, parte del tutto, come l'ora è parte della giornata. Devo giungere come l'ora, e come l'ora scomparire. Che m'importa come scompaio, se per annegamento o per febbre? In uno di questi modi devo pur scomparire.
Epitteto, Diatribe, V, 9-13
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burroesalvia · 2 months
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Medico: con questa iniezione potrebbe venirle un po’ di febbre, può prendere della Tachipirina 1000 tranquillamente
Io: mi verrà sicuramente, mi conosco
Medico: ma no, perché deve dire così?
Io: perché sono SFIGATA
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e-ste-tica · 4 months
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quando il gruppo si riunisce al completo, un venerdì sera va più o meno così. ci ritroviamo al solito bar, gestito da una tipa che ormai ci vuole e le vogliamo bene, ci chiede sempre come va e nota ogni volta un dettaglio "Hai cambiato tinta blu!" "Hai tagliato i capelli!". iniziamo chi con degli spritz chi con della birra, siamo sempre felici di vederci e più o meno la prima mezz'ora passa con frasi come Oooh ma quant'era che non ci vedevamo!!, abbracci e teste sulle spalle che intervallano i discorsi. siamo un gruppo di laureat e laureand in filosofia - attorno ai quali ruotano partner e amic di qualcun di noi - piuttosto sfigaty, non di quelli vestiti bene con una prospettiva di futuro: gente di provincia con un profondo odio di classe transfemminista che attende la lotta armata, a parte me e A. tutti depressi, e senza paura nei confronti delle scomodità perché tanto - cito - "Si fa tutto". qualcuno ha 28 anni e sta ancora scrivendo la tesi, qualcuno ha iniziato il dottorato, qualcuno viene sfruttato per 500€ al mese. quando arriva il momento di passare dallo spritz al negroni, C. racconta un'insolita esperienza sessuale che non ha gradito, facendo nascere confronti infiniti tra J. e M. che devono sviscerare i dettagli della cosa. Verso l'una qualcuna tira fuori le parole crociate e il gruppo si divide tra chi cerca di indovinare le definizioni e chi continua a parlare di chissà cosa - io provo a giostrarmi tra le due fallendo in entrambe. qualcuno va a fumare e fa avanti e indietro, quando rientra fa finta di nulla ma a fine serata si scopre che in quelle intime pause sigaretta a due o a tre si confessano segreti. C. è ubriaco - quando beve gli prende qualcosa che chiama "vena pansessuale", smette di essere etero e mi propone di fare sesso. in effetti in quel tavolo gli incroci negli anni sono stati parecchi ma tra noi due mai, non ci avrei mai pensato però e mi pare un po' strano che me lo dica così, poi mi rendo conto che non so neanche quanti negroni abbia bevuto quindi ha senso: gli dico che gli voglio bene ma magari un'altra sera. M. confessa a J. di essere innamorato di C. e quando il pettegolo me lo racconta la prima cosa che diciamo è Cazzo ecco perché sta così male! ci mettiamo settant'anni a prendere la via di casa, C. prova a picchiarsi usando le nostre mani mentre A. è l'unica che ride sguaiatamente alle cose che dico mentre cerco di trascinarli via. ci salutiamo pregando M. di ricordarsi di far mangiare C. domani, perché si dimentica di farlo ogni giorno e se non fosse per lui si potrebbero contare sulle dita di una mano le volte in cui mangia in una settimana. C. reggendosi a mala pena in piedi prima di salutarmi mi dice Adesso ti darò un bacio ok? io rispondo NO non farlo grazie, ti voglio bene segui L. e vai a casa, e mi chiedo Ma perché cazzo gli è presa così stasera. saluto gli altri e J. viene via nella mia stessa direzione, M. convinto di smascherare chissà quale segreto mi chiede Ma quindi tornate a casa insieme stasera??!! e io per l'ennesima volta gli devo ripetere che J. sta andando a dormire dalla ragazza che abita vicino a me, aggiungendo che ormai sono passati anni da quando scopavamo. alle interminabili ore 3:00 finalmente le nostre strade si dividono e io faccio l'ultimo pezzo di strada con J. che più che un amico per me è un braccio o un rene. oggi l'ho visto per la prima volta con la sua ragazza in un momento di tenerezza e mi sono sembrati innamorati, è bello vedere le persone che amo felici. ed è bello anche essergli accanto quando mi dicono che stanno male. da fuori forse sembriamo uno sgangherato gruppo di strambi maniaci, ma l'ambiguità ci piace anche quando non accade niente, la chiacchieriamo più di quanto non la pratichiamo davvero, e quella che più ci riesce è l'ambiguità emotiva - col cazzo che l'amore romantico è più importante dell'amicizia che abbiamo. ci prendiamo cura l'uno dell'altra: con una birra, con medicine, con la febbre la depressione la povertà la tesi i problemi d'amore, ci siamo.
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c3ss4 · 5 months
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mio fratello è ancora nella fase del rinnego, finge che io non esista e se mi incontra in un contesto sociale fa una faccia da funerale………….ogni tanto tento invano di socializzare con lui tramite attività assolutamente family friendly quali: fumarsi le bombe assieme. talvolta gli mando qualche reel su ig o mi sforzo di averci una conversazione, anche se nella maggior parte dei casi non ottengo risposta. un po’ mi manca avere un bel rapporto con mio fratello. è una cosa a cui non ho mai dato peso durante la mia infanzia e adesso comincia a far male. forse è perché sono circondata da casi anomali. forse alla fin fine non è così strano che io e mio fratello non ci sopportiamo. i rapporti umani sono così complicati. complicati, ma soprattutto contraddittori. prendiamo ad esempio mia madre. vorrei non volerle bene, eppure lo faccio. è una persona difficile. una di quelle che devi costantemente giustificare e di cui devi interpretarne i comportamenti. però ci sono tante cose che ammiro di lei. la prima fra tutte forse è che si sbatte anche troppo per gli altri. il che è strano per una donna che odia il contatto fisico e che preferisce l’ onestà ai complimenti. eppure è fatta così. ti prende un regalo e dice che ti ha pensato. quando hai una linea di febbre, ti porta i pasti a letto, ti accarezza le mani e dice sempre “ma perché non è venuta a me”. si offre sempre di accompagnarmi, nonostante possa benissimo prendere i mezzi, anche a costo di incastrare i suoi mille impegni. questo natale, mentre scartavamo i regali ha tirato fuori una piccola scatola. “è per la famiglia. non so se possa essere utile...” dice trattenendo una risata. erano i suoi risparmi di un anno. per un anno, ogni mese aveva messo via parte dei suoi soldi per poi darli a noi. siamo tutti scoppiati a piangere e l’ abbiamo abbracciata. forse dovrei solo darle tempo. è questo quello che mi ripeto da 23 anni. tempo di capirmi. ed è quello che mi ripeto anche con mio fratello. forse ancora non mi conosce abbastanza.
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dilebe06 · 1 year
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Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo
“If I had not met him, I would not yearn for him.  If I did not know him, I would not think of him so much. If we had not been together, I wouldn’t have to disappear. If I did not treasure him so much, I wouldn’t have so many memories. If I did not love him… we wouldn’t need to throw each other away.  If we had not been face-to-face, we would have never been together. Perhaps… If I had not met you at all.” – Hae Soo
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Io lo sapevo che avrei sofferto. Era scritto nelle stelle e negli spoiler che mi sono andata a cercare che questa serie avrebbe frantumato il mio cuore ed ecco perché ho aspettato il momento giusto per vederlo. Dovevo essere nel mood giusto: quello depresso/voglio soffrire per intenderci.
E come è andata?
Siccome tra febbre e emozioni contrastanti non riuscirei mai a scrivere un commento decente di questa serie, andrò per punti, Ovviamente alla cazzum. Giusto per parlarne e sfogarmi un po'.
[ spoiler a pioggia come le mie lacrime]
La trama:
Qui lo dico e qui non lo nego: a me la storia è piaciuta. Storia vera, Intrighi, complotti, viaggi nel tempo, amori impossibili e tormentati... insomma, Moon Lovers ha portato in scena tutto quello che potrebbe piacermi.
Di serie con viaggi nel tempo è pieno il mondo e proprio su questo frangente credo che si potesse fare un po' meglio. Come un po' meglio poteva essere fatta la parte di sceneggiatura dove i salti temporali o i change of heart certe volte mi hanno lasciato confusa.
Ma nel complesso la storia non mi ha mai annoiata e sono rimasta incollata ( maratonando a volte ) per sapere cosa sarebbe successo e come sarebbe andata a finire tutta la vicenda.
Ho trovato molto carina l'idea di seguire la vera storia ( la salita al trono del 4° principe ) modificandone certi aspetti per poi tornare ad avere la vera storia nel finale come un cerchio che si chiude. senza fare spoiler è difficile
I Personaggi
Moon Lovers presenta una caterva di personaggi, alcuni belli altri meh e altri favolosi.
Onestamente con una storia così intricata e politica e con così tanti personaggi la serie non è giustamente riuscita ad ampliare e dare profondità a tutti ma credo che abbiano cercato di dare spazio e caratterizzare più personaggi possibili e questo è una cosa che apprezzo.
Palma d'oro va ovviamente al quarto principe.
Scritto proprio per farsi amare dagli spettatori: un ragazzo abbandonato dalla sua famiglia che nessuno vuole e tutti schifano ma che in realtà ha un cuore d'oro e che vuole solo essere amato. Con problemi di gestione della rabbia.
Avete presente la Bella e la Bestia?! Ecco.
Cioè.
Firma qua per l'adozione.
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Mi hai comprata.
Basta.
Dammene tre!
Il quarto principe è scritto perché sia amato dagli spettatori dandogli quel tratto di tragicità, solitudine e ricerca di affetto che tanto fa breccia nei cuoricini del popolo. nel mio sicuramente
Ci si potrebbe scrivere un trattato su questo personaggio, dall'infanzia al rapporto con i genitori e fratelli fino ad arrivare alla politica e alle sue relazioni... ma per preservare la mia sanità mentale salterò questo pezzo, ricordando però che è stato un GRAN PERSONAGGIO. IL MIO PREFERITO.
Più tiepida mi ha lasciato invece la lead. C'erano volte che apprezzavo la sua dolcezza e capacità di confortare gli altri. Ho amato la sua relazione con il quarto principe ed i suoi fratelli. Altre volte invece, la sua quasi santità mi faceva cadere le braccia. Tanto da scivolare nell'ipocrisia: come quella volta in cui si strugge e si dispera per la morte dell'amica/serva/sorella ma non getta un pensiero al povero Principe Ereditario -che la lead diceva di voler bene come ad un fratello - ammazzato proprio dalla amica/sorella/schiava.
E come non parlare del fatto che in 20 episodi non abbia mai rivolto un pensiero alla sua famiglia del futuro - avrà dei genitori? un fratello?! amici?! - che magari sono preoccupati per lei?
E' sconcertante come si sia adattata velocemente alla vita nella vecchia epoca!
E perché...del tira e molla con l'ottavo principe ne vogliamo parlare?! Sta relazione ce la siamo tirata dietro per 20 episodi!
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Menzioni d'onore alla concubina del Re, al Re - il padre del lead ( perché qui dici "Re" e te ne cicciano fuori 3 o 4... diventa un casino capire a quale testa coronata tu ti stia riferendo) - il 13° e 14° principe.
Tutti personaggi che per un motivo o per un altro ho apprezzato e di cui ringrazio la serie per averli strutturati un po'. Quel tanto che basta perché io mi ci affezioni e empatizzi per loro.
Menzione disonorevole invece alla Regina Madre ( la mamma del lead) alla sorellastra/moglie del lead e all'ottavo principe.
Sulla regina poco da dire: odiava il lead ma vi giuro che non ho mai capito il perché. Dire che porta sfiga, che è un mostro... non riconoscerlo come figlio. Gli dei solo sanno la motivazione logica dietro questo odio totale.
Della sorellastra ho apprezzato l'intelligenza e l'onestà dell'ammettere di essere avida e di volere il potere. Ma c'era solo questo. Cioè... non aveva manco una qualità positiva che la rendeva umana e quindi di facile empatia. Era solo stronza e avida. Punto.
Ma ci ha regalato delle perle di politica veramente rare.
L'ottavo Principe...inizialmente mi piaceva e lo trovavo interessante. Il suo amore per la lead ed il senso di tradimento verso sua moglie lo rendevano stimolante da vedere. Ma alla lunga l'ho trovato stancante. Ho avuto la sensazione che il drama facesse tutto il possibile per farlo arrivare in fondo alla storia quando la gente è morta malissimo per molto meno.
L'amore
E' interessante notare che NESSUNA storia d'amore è arrivata alla fine.
Nessuna.
Quattro/cinque - non ricordo nemmeno quante storie d'amore c'erano - e sono finite tutte a merda! Ma tutte! Pure quelle dei second. Per dire.
Ammetto che io ho seguito specialmente quella principale e non perché le altre non fossero belle... ma perché già angstavo con i due lead. Starmi a preoccupare anche per le altre coppie avrebbe comportato un investimento emotivo troppo gravoso. Tanto più che appunto, sono finite tutte malissimo...quindi ho salvato il mio cuore.
La love story principale invece mi ha catturato sin dall'inizio. Ok, con la storiella della Bella e la Bestia giocavano facile. Ma oh, funziona da secoli sta roba! Un motivo ci sarà.
I due lead formano una romance a mio parere bellissima. Ci vuole un po' perché parta ma quando la nave finalmente salpa.. è la realizzazione di un sogno. Li ho shippati come poche cose ed ho trovato la fine della loro storia bellissima e straziante:
Come nella celebre frase " certe volte l'amore non basta" , nonostante i due lead si amassero tantissimo, le circostanze, il palazzo, le regole, il matrimonio del lead con un altra donna e tante altre problematiche hanno portato la coppia a sfasciarsi poco a poco. Ma sul questo ci torno dopo Ma è innegabile il profondo amore tra i due.
La seconda parte della loro storia l'ho trovata matura e realistica, straziante e ingiusta ma pienamente emozionante.
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Temi e tematiche trattate
Come detto sopra, soprattutto la figura del lead è un concentrato di temi, emozioni e riflessioni da fare. Dall'essere un buon Re, al significato dell'avere una famiglia. Dall'eccesso di orgoglio al concetto di affettività. Solo con il quarto principe si potrebbe fare un dibattito.
Mi è piaciuto come Moon Lovers usi i suoi personaggi per raccontare un emozione o un concetto:
nel trattamento dei figli come pedine del trono per la Regina Yoo e come questo si ripercuota sui suoi figli.
nella concezione che per salire al trono devi rinunciare a qualcosa che ami, che sia per il Re padre del lead che per il lead stesso.
nel ruolo politico di una donna, nella sua indipendenza che vediamo nelle gesta della sorellastra del lead.
nel concetto della solitudine e sindrome di abbandono del lead
l'incredibile dignità della concubina amata dal Re
ecc ecc
Ma per me, una delle tematiche e riflessioni più belle e strazianti è proprio quella che riguarda la lead e che si trova quasi alla fine:
nonostante ami e sia ricambiata dal Re, la protagonista soffre la vita di palazzo. Si ammala. E' triste e depressa. Vuole lasciare il palazzo ma il Re non sopporta di separarsi da lei. E lei questo lo sa. E' impensabile - soprattutto per Sua Maestà - separarsi dalla donna che lo rende felice, lo ama e lo mantiene sano di mente. E tutti questi sentimenti la protagonista li conosce benissimo. E nonostante questo, con grande sofferenza, decide di andarsene.
Rivedere l'inizio della serie quando la lead era una giovane ragazza spensierata dagli occhioni grandi e così piena di vita e rivederla verso la fine della storia è quasi un colpo per il cambiamento di personalità e carattere. E per quanto sia una cosa molto triste è anche molto avvincente da osservare.
Il Finale
Non mentirò. Il finale di Moon Lovers mi ha prosciugato i condotti lacrimali.
Andava già male da due episodi... ma vedere la lead tornare nel presente, davanti al quadro del lead e sentirla scusarsi per averlo lasciato da solo... è stato straziante.
Perché sì, nonostante tutte le belle parole di " non ti lascerò mai" ecc ecc... alla fine la lead abbandona il fianco del Re ed è inevitabile guardare quell'immagine del Quarto Principe nel cortile e pensare a tutta la gente che via via se ne è andata e lo ha lasciato da solo.
Ha preso il trono ma ha perso tutti. Tutti lo hanno abbandonato portando alla luce proprio quello che il lead non avrebbe mai voluto: rimanere da solo.
Ora... si parla di una seconda stagione che mai è stata fatta e che mi auguro che mai lo sarà.
Onestamente non riesco a pensare ad una seconda stagione di questa serie se non una trama dove lui è un CEO d'azienda che s'innamora della Cenerella di turno e la famiglia s'oppone al matrimonio. Mai sia!
Ma ammetto che una scena dove i due lead si rincontravano nel presente...me la meritavo. Anche una gif, un immagine, un frame mi bastava.
Il finale infatti, con l'eclissi che si staglia sul palazzo reale, presuppone che anche il lead si farà il suo viaggetto nel tempo ritrovando la sua lei e amandosi per l'eternità.
Ma è un sospetto, non la matematica certezza. Ed io, dopo tutto l'angst, il patimento, la sofferenza, le lacrime ed il dolore, me lo meritavo una scena di almeno 5 secondi di loro due che si rivedevano nel passato. 5 secondi. Mica ore!
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PS: Scena madre che mi ha fatto tagliare dalle risate.
La lead è al capezzale del Re morente. (Il Re padre del lead) Egli sta morendo e manda la donzella a cercare il suo erede avvisandola di NON DIRE A NESSUNO che lui è morto. A NESSUNO.
Lei va e becca l'ottavo principe che con uno sguardo alla Petyr Bealish gli chiede notizie del Padre.
E lei...*fa la vaga * fa la vaga * fa la vaga* Il Re vuole il tè.
Molla il principe e non fa in tempo a girare l'angolo che toh! trova il lead 4° principe.
Quello non fa in tempo a chiedergli che succede che la lead gli fa:-" Il Re è morto."
Ma così. De botto.
Ho riso più del dovuto.
E meno male che non doveva dirlo a nessuno. XD
VOTO: 8,5
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yourdirtiestdreams · 6 months
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Sono consapevole del fatto di essermi lamentata tutta l'estate per le alte temperature e aver inneggiato alle stagioni un po' più fresche, ma il punto è proprio questo, io volevo il fresco non il freddo.
Sono uscita tutta scollata/scosciata con un bellissimo vestito Shein pagato una miseria e un ancor più misera mantella per poi leggere 6°C e beccarmi pioggia e vento.
Domani mi sveglio con la febbre sicuro.
Maledetto cambiamento climatico, non si può più uscire mezze nude senza morire!!
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kyda · 7 months
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domani sarei dovuta uscire per la prima volta con un gruppo di colleghe ma ovviamente tra febbre e affanno anche se mi alzo per andare a fare pipì (molte volte visto il cortisone) e anche se scambio due parole con le coinquiline, mi sono dovuta tirare fuori dal gruppo. ho le registrazioni delle lezioni di oggi da recuperare ma sono a letto piena di dolori, mezz'ora morta di caldo, la mezz'ora dopo tremante di freddo. mi sono concessa almeno di iniziare un ebook che mi incuriosiva da un po' e finora lo trovo avvincente, per quanto avvincente io possa trovare qualsiasi cosa nelle mie condizioni attuali 🤒
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kon-igi · 1 year
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POST (purtroppo) PIÙ SERIO DI QUELLO CHE INIZIALMENTE SEMBRI
Io sono un otaku di seconda generazione cioè ho coltivato una passione per manga e anime giapponesi negli anni 70-80 e sono stato poi aiutato da Figlia Grande&Moroso a rinnovarla coi prodotti che, a differenza di allora, oggi sono disponibili a valanga.
Sarò coinciso, seguitemi.
Esiste un manga, poi trasposto in anime, che adoro sopra ogni altro per la sua originalità della storia e per la caratterizzazione dei personaggi.
Jojo’s Bizarre Adventure. 
Può darsi abbiate visto qualcosa dell’anime sotto forma di gif o in immagine (appunto) bizzarra ma, in sintesi, è la storia dei membri di una famiglia il cui nome e cognome hanno le sillabe Jo+Jo e che attraverso gli anni scoprono e usano un potere chiamato STAND, una sorta di proiezione della loro personalità che agisce e combatte in modo (ribadisco) bizzarro.
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(Star Platinum, lo Stand di JOtaro kuJO)
Questo anime mi piace così tanto che per diletto io e figlia grande giochiamo a immaginare quale possa essere lo stand di ogni persona che conosciamo, delineandone le caratteristiche e i poteri, e poi ci fermiamo lì perché io faccio schifo a disegnare (il mangaka è il suo moroso ma ha sempre troppi altri progetti per buttarmi giù almeno una bozza).
Naturalmente quelli riusciti meglio sono gli stand della nostra famiglia: il mio si chiama Heart On John e il suo attacco speciale Rocket Man (l’autore del manga usa spesso nomi di gruppi musicali, cantanti o composizioni), quello della mia compagna La regina della Notte e il suo attacco Der Hölle Rache kocht in meinem Herzen, quello di figlia grande, invece, Judge Dread col suo Judgement Day...
Sembra un’idea sciocca ma posso assicurarvi che per come sono stati costruiti ne verrebbe fuori una storia molto godibile.
Se mi conoscete un po’, però, sapete che tutto quello che scrivo e mostro di me è sempre permeato da un aura divertente e ironica perché non c’è mai stata una sola volta in cui i miei problemi si siano risolti dopo un attacco di autocommiserazione... i problemi rimanevano e io avevo in più la voce rauca per i lamenti.
Nella cinematografia horror classica esiste una definizione per la figura della protagonista che sopravvive fino alla conclusione del film, che pur soffrendo terribili sciagure e torture riesce a sconfiggere lo psicopatico di turno.
Ed è questo il nome dello stand di mia figlia piccola
FINAL GIRL
Più la colpisci e la ferisci, più lei diventa cazzuta e quando il tizio con la maschera da hockey o la faccia di pelle sembra avere la meglio, lei si tira su e gli pianta nel culo una motosega.
Non amo la narrazione della guerriera che sconfigge il male che la affligge perché è molto facile che più spesso ci si debba convivere, soprattutto se non si tratta di un problema fisico, ma in questo caso la motosega le è stata data e prima dei titoli di coda state sicuri che la pianterà dove deve.
Dopo 20 giorni di antibiotici sempre più potenti, antidolorifici e cortisone per febbre troppo alta e una gola che si chiudeva sempre di più, l’abbiamo portata semi-incosciente e febbricitante in pronto soccorso, da dove poi è stata trasferita d’urgenza al reparto infettivi.
Potrei divertirvi raccontandovi quello che ha fatto al triage del PS quando le ho suggerito di non minimizzare i sintomi ma anzi di esagerarli un po’ (c’erano decine di persone con taglietti del cazzo e mal di testa vari) ma quello credo meriti un post a parte... corredato del suo audio whatsapp in cui mi urla con voce roca COL CAZZO CHE FACCIO IL TEST DELL’HIV MICA SONO UNA TOSSICA EROINOMANE! e io che le spiego, cercando di non ridere, che lo somministrano di default a chi entra in quel reparto... oppure di quando non voleva consegnare la provetta col campione di feci per la coprocultura all’infermiere figo perché poi magari lo incontrava fuori.
È ancora ricoverata, sta un po’ meglio e molto probabilmente si tratta di cytomegalovirus o mononucleosi con manifestazione severa, però se quello che non ti uccide ti rende più forte, magari adesso anche basta.
Comunque questa è lei, la mia Final Girl
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E a casa stiamo aspettando tutti di vederla ritornare mentre ripulisce la sua motosega dal sangue dello stronzo che ha avuto la pessima idea di intralciarle il cammino.
P.S.
Perdonate la melodrammaticità e il colpo di scena acchiappalike ma in realtà volevo solo sfogarmi e sdrammatizzare un po’... e oramai ben sapete che io ci riesco solo in questo modo :)
<3
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Cara me, siamo in un periodo no. Pensavo davvero che non avrei più rivissuto questa sensazione. Forse ci speravo. Ma un po ci credevo davvero. Il tempo mi aveva rassicurata. Pensavo davvero di essere diventata una persona più forte. Ma mi sbagliavo. La verità è che per quanto io ci provi a non pensare, la mia testa è più forte. Vorrei solo svegliarmi e smettere di provare questa sensazione. Vorrei fosse un incubo. Sono certa di non essere la prima a stare così. Ma ciò non mi aiuta neanche un po'. Mi sento persa, piena di tristezza, come se niente avesse più senso per me. Mi sento semplicemente male. Come quando si ha la febbre, e la tua mente prova a dimenticarsene ma il tuo corpo te lo vieta. È questo. A volte mi illudo e dico a me stessa che va bene, tutto va bene. Ma poi arriva il delirio. Sento una cosa stringersi forte alla pancia, il respiro diventa affannoso e le lacrime scendono come un fiume senza chiedere il permesso. Scrivo perché ho letto che aiuta. Dicono tante cazzate. Ma tanto dobbiamo passare il tempo quindi tanto vale provare. Prima di lei lo facevo sempre. Non avevo nessuno con cui parlare dei miei sentimenti, i miei desideri, i miei tormenti. E così avevo imparato a scrivere i miei segreti. Segreti perché sapevo che chiunque li avesse letti, si sarebbe spaventato che una bimba così dolce potesse pensare cose tanto amare. E pure ora riguardando indietro penso che quel dolore fosse nulla confrontato a questo. Forse perché ho scoperto com'è stare bene. Inoltre, altra cazzata, dicono che il dolore si dimentica. Io non l'ho mai dimenticato. O almeno questa sensazione, non l'ho mai scordata e in fondo sapevo che primo o poi sarebbe tornata. Perché le cose a volte vanno bene e altre vanno male, ma quando vanno male il tempo dura in eterno e allora tutto è più difficile. Non so se posso sopportarlo di nuovo questo dolore. Mi fa male, è un male che vorrei spiegare a parole ma non riesco. È troppo forte. La cose più dolorosa di questo male è che non so se passerà. E se mai passerà io riuscirò a superarlo? Tornerò come prima? L'ultima volta ci è voluto tempo. Io tutto questo tempo non ce l'ho più.. non voglio scrivere altro perché non sarei abbastanza forte per leggerlo, la mia mente sta cercando di eliminare una parte di questo dolore, perché non riesce a metabolizzarla e io lo so. Lo so perché col tempo ci si impara a conoscersi, ad accettare che siamo essere umani, non supereroi come ci vogliono far credere. Siamo semplici esseri umani. Siamo fatti di paure. E purtroppo per cacciarle a volte, si ha bisogno di qualcuno. Non so e forse non voglio davvero saperlo, se si può fare da soli.
Se ce la si può fare da soli.
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gregor-samsung · 7 months
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" Canton e Hong Kong sono situate nella regione del delta del Fiume delle Perle (Zhu), con metropoli come Macao, Shenzhen (città dallo sviluppo molto recente), Foshan, Zhongshan e altre ancora. Il 16 novembre 2002 un quarantaseienne di Foshan fu colpito da febbre e difficoltà respiratorie. Secondo quanto hanno stabilito i segugi dell'epidemiologia, spetta a lui il titolo di primo paziente di questa nuova malattìa. Non si sono conservati campioni del suo sangue o del suo muco, ma un forte indizio di SARS è il fatto che l’uomo contagiò a catena un bel po’ di persone (la moglie, una zia che gli fece visita in ospedale, il marito e la figlia della stessa zia). Il suo nome non è stato tramandato ai posteri; di lui si sa soltanto che era un «impiegato del governo locale». Un dato interessante del suo profilo, col senno di poi, è il fatto che avesse cucinato in precedenza piatti che prevedevano come ingredienti pollo, gatto e serpente. Mangiare serpenti non è insolito nel Guangdong, una provincia abitata da carnivori impenitenti e non schizzinosi, dove i menù potrebbero essere scambiati per la lista degli ospiti di uno zoo o di un negozio di animali.
Tre settimane dopo, all'inizio di dicembre, un cuoco di Shenzhen accusò gli stessi sintomi. Lavorava in una friggitoria e non si occupava direttamente di uccidere e preparare gli animali, ma ne manipolava le carni pulite e tagliate. Andò a farsi curare fuori da Shenzhen, allo Heyuan City People’s Hospital, dove trasmise la malattia ad almeno sei tra medici e infermieri, prima di essere trasferito a Canton, a duecento chilometri di distanza. Il giovane dottore che lo accompagnò in ambulanza si ammalò a sua volta. Non molto tempo dopo, tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, casi analoghi iniziarono a presentarsi a Zhongshan, città portuale situata un centinaio di chilometri a sud di Canton e poco distante da Hong Kong, che è dall'altra parte del Fiume delle Perle. Nel giro di poche settimane si registrarono ventotto casi. I sintomi comprendevano emicrania, febbre alta, brividi, dolore alle ossa, tosse forte e persistente con sangue nell'espettorato e progressiva compromissione dei polmoni, che si indurivano e si riempivano di liquido. La conseguente scarsa ossigenazione nei casi più gravi poteva portare alla morte. Tredici pazienti tra quelli di Zhongshan lavoravano nel settore sanitario e almeno uno era un cuoco, anche lui dedito alla preparazione di piatti a base di serpenti, volpi, zibetti (mammiferi di piccola taglia parenti alla lontana delle manguste) e ratti. Gli ufficiali sanitari della provincia si accorsero della concentrazione di casi a Zhongshan e spedirono in loco vari team di «esperti» che si occupassero di cura e prevenzione, ma in realtà nessuno di loro sapeva nulla di questa misteriosa e ingannevole malattia. Uno di questi gruppi produsse un documento ufficiale in cui il nuovo morbo era definito «polmonite atipica» (feidian in cantonese). La stessa formulazione di uso generico fu ripresa qualche settimana più tardi dall'OMS nel suo primo bollettino. Una polmonite atipica è una qualsiasi affezione polmonare non attribuibile ai classici patogeni, come ad esempio il batterio Streptococcus pneumoniae. Utilizzare questa espressione ben nota in medicina fu un modo per stemperare e non accentuare la stranezza e la potenziale pericolosità dei casi di Zhongshan. In realtà quella specie di polmonite non era solo atipica, ma anomala, feroce e spaventosa. Il bollettino ufficiale fu inviato agli ospedali e agli uffici sanitari della provincia (ma non fu reso pubblico). Conteneva anche una lista di sintomi tipici della malattia e una serie di raccomandazioni per arginarne la diffusione, che si rivelarono timide e tardive. A fine gennaio, un commerciante all'ingrosso di prodotti ittici, reduce da un viaggio a Zhongshan, fu ricoverato in un ospedale di Canton, da dove partì la serie di contagi a catena che di lì a poco avrebbe fatto il giro del mondo. "
David Quammen, Spillover. L’evoluzione delle pandemie, (Traduzione di Luigi Civalleri; collana La collana dei casi), Edizioni Adelphi, 2014. [Libro elettronico]
[ Edizione originale: Spillover. Animal Infections and the Next Human Pandemic, W.W. Norton & Company, Inc., 2012 ]
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spettriedemoni · 1 year
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Mini vacanza
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Quest'anno ci siamo concessi una vacanza a Sulmona da dove prenderemo un treno storico che ci porterà per il Parco Nazionale d'Abruzzo.
Stamattina Tigrotto ha insistito per portare il trolley. Ho voluto immortalare il momento.
Ieri sera avevo 38.6 di febbre, ho preso la tachipirina e pare abbia funzionato: stamattina ero di nuovo in condizioni accettabili a parte un po' di costipazione.
Siamo partiti approfittando anche della bellissima giornata (e comunque il riscaldamento globale di vede), abbiamo visitato Sulmona tramite guida e tra poco ceniamo. Domani ci aspetta il giro in treno.
Per essere il giorno del mio compleanno diciamo che ho già ricevuto qualche bel regalo.
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