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#Sauvignon del Collio
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Cernia al Biancolella
Cernia al Biancolella
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La cernia al Biancolella è un piatto tipico della cucina campana, che prevede l’utilizzo di filetti di cernia e del vino bianco Biancolella per la preparazione.
Ingredienti per quattro persone
quattro trance di cernia,
una noce di burro,
un mazzetto di prezzemolo,
due limoni,
mezza bottiglia di Biancolella (o Ischia Bianco),
sale,
pepe bianco.
Tempo necessario
circa un’ora.
Difficoltà: D
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
Preparazione
Adagiare le trance di pesce in una pirofila imburrata, condirle con sale e pepe, ricoprirle con il vino, mettere al fuoco e far cuocere per pochi minuti rivoltando il pesce una sola volta.
Spruzzare sul pesce il succo di un limone, coperchiare la pirofila, appoggiarvi sopra un peso e portare a termine la cottura del pesce in forno (ci vorranno circa venti minuti).
Prima di servire, spolverizzare con il prezzemolo tritato. Passare a parte il rimanente limone tagliato a spicchi.
Abbinamento Vini
Per l’abbinamento vini per la cernia al Biancolella, è necessario scegliere un vino che sia in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia, ma anche di bilanciare la sua sapidità. Il Biancolella è un vino bianco prodotto sull’isola di Ischia, in Campania, che si caratterizza per il suo colore giallo paglierino e il suo aroma delicato.
Ecco alcune opzioni di vini bianchi da abbinare alla cernia al Biancolella:
Biancolella dell’Isola d’Ischia DOC: questo vino è il compagno ideale per la cernia al Biancolella, grazie alla sua freschezza e alla nota fruttata che ben si sposa con il sapore delicato della cernia.
Falanghina del Sannio DOC: un vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore fresco e leggermente acidulo, che si adatta bene alla cernia grazie alla sua acidità e alla nota fruttata.
Greco di Tufo DOCG: un altro vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore morbido e aromatico, con note di agrumi e fiori.
In generale, è possibile optare per un vino bianco fresco e leggero, in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia e creare un abbinamento equilibrato e armonioso.
Accompagnare con Ischia Bianco o Corvo Bianco di Casteldaccia o Sauvignon del Collio.
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mantruffles · 1 year
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La cernia al Biancolella è un piatto tipico della cucina campana, che prevede l’utilizzo di filetti di cernia e del vino bianco Biancolella per la preparazione.
Ingredienti per quattro persone
quattro trance di cernia,
una noce di burro,
un mazzetto di prezzemolo,
due limoni,
mezza bottiglia di Biancolella (o Ischia Bianco),
sale,
pepe bianco.
Tempo necessario
circa un’ora.
Difficoltà: D
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
Preparazione
Adagiare le trance di pesce in una pirofila imburrata, condirle con sale e pepe, ricoprirle con il vino, mettere al fuoco e far cuocere per pochi minuti rivoltando il pesce una sola volta.
Spruzzare sul pesce il succo di un limone, coperchiare la pirofila, appoggiarvi sopra un peso e portare a termine la cottura del pesce in forno (ci vorranno circa venti minuti).
Prima di servire, spolverizzare con il prezzemolo tritato. Passare a parte il rimanente limone tagliato a spicchi.
Abbinamento Vini
Per l’abbinamento vini per la cernia al Biancolella, è necessario scegliere un vino che sia in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia, ma anche di bilanciare la sua sapidità. Il Biancolella è un vino bianco prodotto sull’isola di Ischia, in Campania, che si caratterizza per il suo colore giallo paglierino e il suo aroma delicato.
Ecco alcune opzioni di vini bianchi da abbinare alla cernia al Biancolella:
Biancolella dell’Isola d’Ischia DOC: questo vino è il compagno ideale per la cernia al Biancolella, grazie alla sua freschezza e alla nota fruttata che ben si sposa con il sapore delicato della cernia.
Falanghina del Sannio DOC: un vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore fresco e leggermente acidulo, che si adatta bene alla cernia grazie alla sua acidità e alla nota fruttata.
Greco di Tufo DOCG: un altro vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore morbido e aromatico, con note di agrumi e fiori.
In generale, è possibile optare per un vino bianco fresco e leggero, in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia e creare un abbinamento equilibrato e armonioso.
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blissful-moontrip · 1 year
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La cernia al Biancolella è un piatto tipico della cucina campana, che prevede l’utilizzo di filetti di cernia e del vino bianco Biancolella per la preparazione.
Ingredienti per quattro persone
quattro trance di cernia,
una noce di burro,
un mazzetto di prezzemolo,
due limoni,
mezza bottiglia di Biancolella (o Ischia Bianco),
sale,
pepe bianco.
Tempo necessario
circa un’ora.
Difficoltà: D
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
Preparazione
Adagiare le trance di pesce in una pirofila imburrata, condirle con sale e pepe, ricoprirle con il vino, mettere al fuoco e far cuocere per pochi minuti rivoltando il pesce una sola volta.
Spruzzare sul pesce il succo di un limone, coperchiare la pirofila, appoggiarvi sopra un peso e portare a termine la cottura del pesce in forno (ci vorranno circa venti minuti).
Prima di servire, spolverizzare con il prezzemolo tritato. Passare a parte il rimanente limone tagliato a spicchi.
Abbinamento Vini
Per l’abbinamento vini per la cernia al Biancolella, è necessario scegliere un vino che sia in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia, ma anche di bilanciare la sua sapidità. Il Biancolella è un vino bianco prodotto sull’isola di Ischia, in Campania, che si caratterizza per il suo colore giallo paglierino e il suo aroma delicato.
Ecco alcune opzioni di vini bianchi da abbinare alla cernia al Biancolella:
Biancolella dell’Isola d’Ischia DOC: questo vino è il compagno ideale per la cernia al Biancolella, grazie alla sua freschezza e alla nota fruttata che ben si sposa con il sapore delicato della cernia.
Falanghina del Sannio DOC: un vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore fresco e leggermente acidulo, che si adatta bene alla cernia grazie alla sua acidità e alla nota fruttata.
Greco di Tufo DOCG: un altro vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore morbido e aromatico, con note di agrumi e fiori.
In generale, è possibile optare per un vino bianco fresco e leggero, in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia e creare un abbinamento equilibrato e armonioso.
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danni-phantom · 1 year
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La cernia al Biancolella è un piatto tipico della cucina campana, che prevede l’utilizzo di filetti di cernia e del vino bianco Biancolella per la preparazione. Ingredienti per quattro persone quattro trance di cernia, una noce di burro, un mazzetto di prezzemolo, due limoni, mezza bottiglia di Biancolella (o Ischia Bianco), sale, pepe bianco. Tempo necessario circa un’ora. Difficoltà: D Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità). Preparazione Adagiare le trance di pesce in una pirofila imburrata, condirle con sale e pepe, ricoprirle con il vino, mettere al fuoco e far cuocere per pochi minuti rivoltando il pesce una sola volta. Spruzzare sul pesce il succo di un limone, coperchiare la pirofila, appoggiarvi sopra un peso e portare a termine la cottura del pesce in forno (ci vorranno circa venti minuti). Prima di servire, spolverizzare con il prezzemolo tritato. Passare a parte il rimanente limone tagliato a spicchi. Abbinamento Vini Per l’abbinamento vini per la cernia al Biancolella, è necessario scegliere un vino che sia in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia, ma anche di bilanciare la sua sapidità. Il Biancolella è un vino bianco prodotto sull’isola di Ischia, in Campania, che si caratterizza per il suo colore giallo paglierino e il suo aroma delicato. Ecco alcune opzioni di vini bianchi da abbinare alla cernia al Biancolella: Biancolella dell’Isola d’Ischia DOC: questo vino è il compagno ideale per la cernia al Biancolella, grazie alla sua freschezza e alla nota fruttata che ben si sposa con il sapore delicato della cernia. Falanghina del Sannio DOC: un vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore fresco e leggermente acidulo, che si adatta bene alla cernia grazie alla sua acidità e alla nota fruttata. Greco di Tufo DOCG: un altro vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore morbido e aromatico, con note di agrumi e fiori. In generale, è possibile optare per un vino bianco fresco e leggero, in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia e creare un abbinamento equilibrato e armonioso. Accompagnare con Ischia Bianco o Corvo Bianco di Casteldaccia o Sauvignon del Collio.
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captainvegas · 1 year
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Ingredienti per quattro persone
quattro trance di cernia,
una noce di burro,
un mazzetto di prezzemolo,
due limoni,
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pepe bianco.
Tempo necessario
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Difficoltà: D
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
Preparazione
Adagiare le trance di pesce in una pirofila imburrata, condirle con sale e pepe, ricoprirle con il vino, mettere al fuoco e far cuocere per pochi minuti rivoltando il pesce una sola volta.
Spruzzare sul pesce il succo di un limone, coperchiare la pirofila, appoggiarvi sopra un peso e portare a termine la cottura del pesce in forno (ci vorranno circa venti minuti).
Prima di servire, spolverizzare con il prezzemolo tritato. Passare a parte il rimanente limone tagliato a spicchi.
Abbinamento Vini
Per l’abbinamento vini per la cernia al Biancolella, è necessario scegliere un vino che sia in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia, ma anche di bilanciare la sua sapidità. Il Biancolella è un vino bianco prodotto sull’isola di Ischia, in Campania, che si caratterizza per il suo colore giallo paglierino e il suo aroma delicato.
Ecco alcune opzioni di vini bianchi da abbinare alla cernia al Biancolella:
Biancolella dell’Isola d’Ischia DOC: questo vino è il compagno ideale per la cernia al Biancolella, grazie alla sua freschezza e alla nota fruttata che ben si sposa con il sapore delicato della cernia.
Falanghina del Sannio DOC: un vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore fresco e leggermente acidulo, che si adatta bene alla cernia grazie alla sua acidità e alla nota fruttata.
Greco di Tufo DOCG: un altro vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore morbido e aromatico, con note di agrumi e fiori.
In generale, è possibile optare per un vino bianco fresco e leggero, in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia e creare un abbinamento equilibrato e armonioso.
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La cernia al Biancolella è un piatto tipico della cucina campana, che prevede l’utilizzo di filetti di cernia e del vino bianco Biancolella per la preparazione. Ingredienti per quattro persone quattro trance di cernia, una noce di burro, un mazzetto di prezzemolo, due limoni, mezza bottiglia di Biancolella (o Ischia Bianco), sale, pepe bianco. Tempo necessario circa un’ora. Difficoltà: D Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità). Preparazione Adagiare le trance di pesce in una pirofila imburrata, condirle con sale e pepe, ricoprirle con il vino, mettere al fuoco e far cuocere per pochi minuti rivoltando il pesce una sola volta. Spruzzare sul pesce il succo di un limone, coperchiare la pirofila, appoggiarvi sopra un peso e portare a termine la cottura del pesce in forno (ci vorranno circa venti minuti). Prima di servire, spolverizzare con il prezzemolo tritato. Passare a parte il rimanente limone tagliato a spicchi. Abbinamento Vini Per l’abbinamento vini per la cernia al Biancolella, è necessario scegliere un vino che sia in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia, ma anche di bilanciare la sua sapidità. Il Biancolella è un vino bianco prodotto sull’isola di Ischia, in Campania, che si caratterizza per il suo colore giallo paglierino e il suo aroma delicato. Ecco alcune opzioni di vini bianchi da abbinare alla cernia al Biancolella: Biancolella dell’Isola d’Ischia DOC: questo vino è il compagno ideale per la cernia al Biancolella, grazie alla sua freschezza e alla nota fruttata che ben si sposa con il sapore delicato della cernia. Falanghina del Sannio DOC: un vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore fresco e leggermente acidulo, che si adatta bene alla cernia grazie alla sua acidità e alla nota fruttata. Greco di Tufo DOCG: un altro vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore morbido e aromatico, con note di agrumi e fiori. In generale, è possibile optare per un vino bianco fresco e leggero, in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia e creare un abbinamento equilibrato e armonioso. Accompagnare con Ischia Bianco o Corvo Bianco di Casteldaccia o Sauvignon del Collio.
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mimwashere · 1 year
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quattro trance di cernia,
una noce di burro,
un mazzetto di prezzemolo,
due limoni,
mezza bottiglia di Biancolella (o Ischia Bianco),
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pepe bianco.
Tempo necessario
circa un’ora.
Difficoltà: D
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
Preparazione
Adagiare le trance di pesce in una pirofila imburrata, condirle con sale e pepe, ricoprirle con il vino, mettere al fuoco e far cuocere per pochi minuti rivoltando il pesce una sola volta.
Spruzzare sul pesce il succo di un limone, coperchiare la pirofila, appoggiarvi sopra un peso e portare a termine la cottura del pesce in forno (ci vorranno circa venti minuti).
Prima di servire, spolverizzare con il prezzemolo tritato. Passare a parte il rimanente limone tagliato a spicchi.
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Per l’abbinamento vini per la cernia al Biancolella, è necessario scegliere un vino che sia in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia, ma anche di bilanciare la sua sapidità. Il Biancolella è un vino bianco prodotto sull’isola di Ischia, in Campania, che si caratterizza per il suo colore giallo paglierino e il suo aroma delicato.
Ecco alcune opzioni di vini bianchi da abbinare alla cernia al Biancolella:
Biancolella dell’Isola d’Ischia DOC: questo vino è il compagno ideale per la cernia al Biancolella, grazie alla sua freschezza e alla nota fruttata che ben si sposa con il sapore delicato della cernia.
Falanghina del Sannio DOC: un vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore fresco e leggermente acidulo, che si adatta bene alla cernia grazie alla sua acidità e alla nota fruttata.
Greco di Tufo DOCG: un altro vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore morbido e aromatico, con note di agrumi e fiori.
In generale, è possibile optare per un vino bianco fresco e leggero, in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia e creare un abbinamento equilibrato e armonioso.
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joaomurakami · 1 year
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La cernia al Biancolella è un piatto tipico della cucina campana, che prevede l’utilizzo di filetti di cernia e del vino bianco Biancolella per la preparazione.
Ingredienti per quattro persone
quattro trance di cernia,
una noce di burro,
un mazzetto di prezzemolo,
due limoni,
mezza bottiglia di Biancolella (o Ischia Bianco),
sale,
pepe bianco.
Tempo necessario
circa un’ora.
Difficoltà: D
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
Preparazione
Adagiare le trance di pesce in una pirofila imburrata, condirle con sale e pepe, ricoprirle con il vino, mettere al fuoco e far cuocere per pochi minuti rivoltando il pesce una sola volta.
Spruzzare sul pesce il succo di un limone, coperchiare la pirofila, appoggiarvi sopra un peso e portare a termine la cottura del pesce in forno (ci vorranno circa venti minuti).
Prima di servire, spolverizzare con il prezzemolo tritato. Passare a parte il rimanente limone tagliato a spicchi.
Abbinamento Vini
Per l’abbinamento vini per la cernia al Biancolella, è necessario scegliere un vino che sia in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia, ma anche di bilanciare la sua sapidità. Il Biancolella è un vino bianco prodotto sull’isola di Ischia, in Campania, che si caratterizza per il suo colore giallo paglierino e il suo aroma delicato.
Ecco alcune opzioni di vini bianchi da abbinare alla cernia al Biancolella:
Biancolella dell’Isola d’Ischia DOC: questo vino è il compagno ideale per la cernia al Biancolella, grazie alla sua freschezza e alla nota fruttata che ben si sposa con il sapore delicato della cernia.
Falanghina del Sannio DOC: un vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore fresco e leggermente acidulo, che si adatta bene alla cernia grazie alla sua acidità e alla nota fruttata.
Greco di Tufo DOCG: un altro vino bianco prodotto nella regione campana, dal sapore morbido e aromatico, con note di agrumi e fiori.
In generale, è possibile optare per un vino bianco fresco e leggero, in grado di valorizzare il sapore delicato della cernia e creare un abbinamento equilibrato e armonioso.
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pedrogil73 · 5 months
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Jermann Vintage Tunina 2021. Bianco Venezia Giulia (IGT). Imbottigliato Da Jermann. Dolegna del Collio. 13.5%. Italia 🇮🇹
Sauvignon
Chardonnay
Ribolla Gialla
Malvasia
Amarillo pajizo, brillante. Tonos dorados. Elegante. Notas florales, miel. En boca suave, seco. Fresco. Sedoso. Retrogusto largo.
Mi Puntuación 96/100
#elcatador #brindoconelcatador #jermann #chateaulaguiole #italy #italia #lapeñadelquijote #lapenadelquijote #wines #instawine #goodwines #wineup #winegeek #winetime #jermannvintage
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degustameet · 1 year
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Gravner 🇮🇹 Italia, Friuli Venezia Giulia Josko Gravner è il padre degli Orange Wine in Europa. I suoi vini sono i più quotati della sua categoria grazie anche a studi in Georgia sulle vinificazioni naturali e in anfora che hanno iniziato un movimento intero di viticoltori-discepoli. L’azienda Gravner nasce nel 1901 in località Oslavia (frazione di Gorizia, sulle colline del Collio/Brda) vicino alla Slovenia. L’azienda consta di 32 ettari (di cui 15 vitati, 18 a breve) da cui producono 38 mila bottiglie annue. I vigneti sono vari: Dedno (2010 Ribolla Gialla); Hum (1966 impianto Merlot; 1996 Ribolla; 1998 Pignolo; qui vi è anche la casa di 300 anni degli avi); Runk (1998 Ribolla; 2005 Merlot); Godenza (1971 – espianto nel 2011 Pinot Grigio); Polje (1973 -2012 Chardonnay); Pusca (1985 - 2012 Sauvignon Blance e Chardonnay). Ora rimangono solo le varietà locali Ribolla Gialla e Pignolo, dopo l’espianto di tutti gli altri internazionali. In cantina niente tecnologia moderna, il vino viene torchiato e svinato, fermenta e matura in anfore del Caucaso per mesi e poi in botti di rovere di Slavonia per 4-5 anni. Gli affinamenti in bottiglia vanno da pochi mesi a 5-9 anni. Josko è un personaggio mistico, controverso che ha influenzato molti con la sua filosofia. Per questa azienda è importantissima l’influenza della Luna e le sue fasi che condizionano le potature, semina, raccolto, vinificazione e imbottigliamento, utilizzando il calendario di Maria Thun. Tra i vigneti si possono trovare diversi stagni, boschi, voluti per mantenere la biodiversità. L’intervento in vigna è intenso ma particolare e ciò porta alla cura dei suoi vini che o si amano o si odiano. Vini Prodotti (4): Ribolla Gialla (forse il suo vino più famoso); Breg Bianco (Sauvignon, Pinot Grigio, Chardonnay e Riesling Italico); Breg Rosso (da uve locali, 4-5 anni di botte); Rosso Gravner (Merlot e un po' di Cabernet Sauvignon). Poi esistono Riserve Speciali: Rujno (Riserva di Rosso Gravner migliori annate); Ribolla Runk (il cui vigneto è stato espiantato nel 2003); Pinot Grigio; Bianco Sivi (Pinot Grigio); 8.9.10 (Selezione di singoli grappoli di Ribolla botritizzata, raccolta nel 2008, 2009 e 2010). (presso Gravner) https://www.instagram.com/p/Cp2o7t-oKit/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Astici alla Newbourg allo sherry
Astici alla Newbourg allo sherry
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Gli astici alla Newburgh sono un piatto pregiato a base di crostacei, salsa e brandy o sherry, che richiede un vino bianco strutturato o un vino rosso leggero con un buon equilibrio tra acidità e corpo.
Ingredienti per quattro persone
due astici di un chilo e mezzo circa complessivamente,
un etto di burro,
due tuorli,
tre decilitri e mezzo di panna liquida,
mezzo litro scarso di Sherry,
tre cucchiai di olio,
un pizzico di paprica,
sale,
pepe
Per la preparazione del fumetto di pesce
quattro etti di spine e ritagli di pesce,
un pezzetto di cipolla,
una manciatina di prezzemolo,
vino bianco secco,
sale,
pepe in grani.
Tempo necessario
circa due ore e mezzo.
Difficoltà: alta
Preparazione
Preparare prima il fumetto di pesce: mettere in una casseruola le spine pestate o tritate e i ritagli di pesce, unire la cipolla affettata e il prezzemolo, versare due decilitri circa di vino e tre decilitri d’acqua, salare, pepare e far prendere l’ebollizione. Cuocere per una mezz’ora, quindi filtrare il fumetto al passino fine (ne occorreranno circa tre decilitri e mezzo).
Intanto spazzolare gli astici per togliere ogni traccia di terra, sabbia o alghe e lavarli a lungo in acqua corrente.
Staccare con le mani la coda dal torace e tagliare, raso al corpo, le zampette e le chele; tagliare le code in tronchetti eliminando le estremità, spaccare le teste in due ed eliminare il sacchetto della sabbia. Conservare gli intestini (sostanza cremosa grigio verde).
Scaldare venti grammi di burro e l’olio in un tegame, mettervi i tronchetti di astice, condirli con sale, pepe e paprica e cuocerli per dodici minuti a calore vivo, rivoltandoli.
Eliminare buona parte del grasso di cottura, bagnare con lo Sherry, far ridurre di due terzi a fuoco vivo, aggiungere il fumetto di pesce e continuare la cottura, a calore dolce, per una ventina di minuti.
Sgocciolare i tronchetti di astice su un piatto, far ridurre il fondo di cottura a due decilitri circa, incorporarvi i tuorli battuti a parte con la panna e far bollire dolcemente, mescolando con un cucchiaio di legno.
Appena la salsa tende ad aderire al cucchiaio unire gli intestini degli astici impastati con il rimanente burro morbido, passare la salsa al setaccio di crine, mescolare rapidamente sul fuoco, versarla sui pezzi di crostaceo e portare subito in tavola, con un contorno di riso.
Abbinamento Vini
Ecco alcuni suggerimenti per l’abbinamento vino con gli astici alla Newburgh:
Chardonnay: questo vino bianco strutturato ha un sapore morbido e burroso che si abbina bene con la cremosità della salsa e la delicatezza degli astici.
Riesling: questo vino bianco aromatico ha un sapore fruttato e fresco che si abbina bene con la sapidità degli astici e la complessità della salsa.
Sauvignon Blanc: questo vino bianco fresco e leggero ha una buona acidità che si abbina bene con la salsa e la delicatezza degli astici.
Pinot Noir: questo vino rosso leggero ha una buona acidità e un sapore delicato che si abbina bene con la complessità della salsa e la delicata dolcezza degli astici.
Champagne: questo vino spumante ha un sapore secco e fresco che si abbina bene con la cremosità della salsa e la delicatezza degli astici.
Si possono accompagnare anche con un Bianco o Tocai del Collio o Vernaccia di San Gimignano o Corvo Bianco di Casteldaccia.
In generale, l’abbinamento vino e astici alla Newburgh si basa sull’equilibrio tra la delicatezza dei crostacei e la complessità della salsa. Scegliere un vino con un buon equilibrio tra acidità e corpo può aiutare a bilanciare i sapori e creare un abbinamento armonioso.
Le Cozze alla marinara con quale vino possiamo gustarle?
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mantruffles · 1 year
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Astici alla Newbourg allo sherry
Astici alla Newbourg allo sherry
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Gli astici alla Newburgh sono un piatto pregiato a base di crostacei, salsa e brandy o sherry, che richiede un vino bianco strutturato o un vino rosso leggero con un buon equilibrio tra acidità e corpo.
Ingredienti per quattro persone
due astici di un chilo e mezzo circa complessivamente,
un etto di burro,
due tuorli,
tre decilitri e mezzo di panna liquida,
mezzo litro scarso di Sherry,
tre cucchiai di olio,
un pizzico di paprica,
sale,
pepe
Per la preparazione del fumetto di pesce
quattro etti di spine e ritagli di pesce,
un pezzetto di cipolla,
una manciatina di prezzemolo,
vino bianco secco,
sale,
pepe in grani.
Tempo necessario
circa due ore e mezzo.
Difficoltà: alta
Preparazione
Preparare prima il fumetto di pesce: mettere in una casseruola le spine pestate o tritate e i ritagli di pesce, unire la cipolla affettata e il prezzemolo, versare due decilitri circa di vino e tre decilitri d’acqua, salare, pepare e far prendere l’ebollizione. Cuocere per una mezz’ora, quindi filtrare il fumetto al passino fine (ne occorreranno circa tre decilitri e mezzo).
Intanto spazzolare gli astici per togliere ogni traccia di terra, sabbia o alghe e lavarli a lungo in acqua corrente.
Staccare con le mani la coda dal torace e tagliare, raso al corpo, le zampette e le chele; tagliare le code in tronchetti eliminando le estremità, spaccare le teste in due ed eliminare il sacchetto della sabbia. Conservare gli intestini (sostanza cremosa grigio verde).
Scaldare venti grammi di burro e l’olio in un tegame, mettervi i tronchetti di astice, condirli con sale, pepe e paprica e cuocerli per dodici minuti a calore vivo, rivoltandoli.
Eliminare buona parte del grasso di cottura, bagnare con lo Sherry, far ridurre di due terzi a fuoco vivo, aggiungere il fumetto di pesce e continuare la cottura, a calore dolce, per una ventina di minuti.
Sgocciolare i tronchetti di astice su un piatto, far ridurre il fondo di cottura a due decilitri circa, incorporarvi i tuorli battuti a parte con la panna e far bollire dolcemente, mescolando con un cucchiaio di legno.
Appena la salsa tende ad aderire al cucchiaio unire gli intestini degli astici impastati con il rimanente burro morbido, passare la salsa al setaccio di crine, mescolare rapidamente sul fuoco, versarla sui pezzi di crostaceo e portare subito in tavola, con un contorno di riso.
Abbinamento Vini
Ecco alcuni suggerimenti per l’abbinamento vino con gli astici alla Newburgh:
Chardonnay: questo vino bianco strutturato ha un sapore morbido e burroso che si abbina bene con la cremosità della salsa e la delicatezza degli astici.
Riesling: questo vino bianco aromatico ha un sapore fruttato e fresco che si abbina bene con la sapidità degli astici e la complessità della salsa.
Sauvignon Blanc: questo vino bianco fresco e leggero ha una buona acidità che si abbina bene con la salsa e la delicatezza degli astici.
Pinot Noir: questo vino rosso leggero ha una buona acidità e un sapore delicato che si abbina bene con la complessità della salsa e la delicata dolcezza degli astici.
Champagne: questo vino spumante ha un sapore secco e fresco che si abbina bene con la cremosità della salsa e la delicatezza degli astici.
Si possono accompagnare anche con un Bianco o Tocai del Collio o Vernaccia di San Gimignano o Corvo Bianco di Casteldaccia.
In generale, l’abbinamento vino e astici alla Newburgh si basa sull’equilibrio tra la delicatezza dei crostacei e la complessità della salsa. Scegliere un vino con un buon equilibrio tra acidità e corpo può aiutare a bilanciare i sapori e creare un abbinamento armonioso.
Le Cozze alla marinara con quale vino possiamo gustarle?
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blissful-moontrip · 2 years
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abbinamento cibo21
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    Saltimbocca alla romana.
Uno dei piatti della cucina romana più riprodotti fuori dai confini regionali: fettine di vitello arrotolate con prosciutto e salvia, chiuse con uno stecchino e cotte in poco burro con una spruzzatina di vino. Si può scegliere, in cottura e in tavola, un bianco locale come il Marino, oppure, se si preferisce un rosso, il Velletri e il Cerveteri.
Sarde a beccafico.
Ricetta tradizionale siciliana: sarde passate in forno cosparse di pangrattato, acciuga, pinoli e uvetta. Abbinamento regionale con un bianco: Alcamo o Contessa Entellina.
Sarde a scapece.
È fra i piatti di pesce tipici del Meridione. Le sarde infarinate si friggono nell’olio e poi si coprono con una marinata realizzata facendo bollire insieme aceto, aglio e peperoncino. Si insaporiscono infine con delle foglioline di menta. Ci vuole un vino rosso leggero, fruttato e poco tannico, servito fresco: ad esempio un Vesuvio Rosso.
Sarde in savor.
Una delle più classiche ricette venete: sarde fritte, marinate con cipolla, aceto, pinoli e uvetta. L’uso dell’aceto è consistente, ma l’armonia del piatto è tale da fondere piacevolmente l’agro e il dolce, ‘chiamando’ un vino bianco dal bouquet floreale e fruttato. Il Veneto ne offre parecchi: ad esem-
pio Soave, Lugana, Pinot Bianco dei Colli Euganei. Il vicino Friuli suggerisce il Sauvignon del Collio. Chi vuole, d’estate può accostarci un rosso giovane servito fresco: Bardolino o Breganze.
Scaloppine alla pizzaiola.
Scaloppine cotte in una salsa fatta con olio d’oliva, pomodoro, sale, pepe e origano. Ottime in estate con un bianco fresco come Chardonnay del Collio, Frascati o Greco di Tufo. Per chi preferisce un rosso: Cabernet del Trentino, Sangiovese di Romagna o Refosco dei Colli Orientali del Friuli, tutti serviti freschi.
Scampi crudi.
L’importante è trovarli freschissimi. Per l’abbinamento, scegliere un Sauvignon dell’Alto Adige o del Collio, un Verdicchio dei Castelli di Jesi. C’è invece chi ama orientamento sulle bollicine: dal Prosecco di Coneqliano Valdobbiadene o i migliori Franciacorta.
Sciatt.
Sono delle specie di frittelle tonde di grano saraceno irnpast.iucon acqua, sale e grappa: al centro di ogni disco c’è un pezzetto di formaggio. Piatto tipico della Valtellina, lo si abbina coi rossi supe riori locali (Inferno e Sassella) o con lo Sfursat.
Scottiglia.
Un ricco stufato di carne aretino e maremmano: ne entrano a far parte pollo, coniglio, vitello, maiale e persino la cacciagione. S’accompagna col Chianti riserva o col Bolgheri Rosso. Le versioni più impegnative della scottiglia (col cinghiale in particolare) stanno col Brunello di Montalcino o col Bolgheri Sassicaia, oltre che coi grandi ‘supertuscans’.
Sorbir d’àgnoli.
La minestra dei giorni di festa in terra mantovana è costituita dagli agnoli in brodo, la forma locale dei ravioli. L’abbinamento è obbligatorio: il Lambrusco Mantovano. Chi non è schizzinoso non esiti a ricorrere al rituale del bevr’in vin, vuotando mezzo bicchiere di Lambrusco nel piatto colmo di brodo.
Spaghetti aglio, olio e peperoncino.
“Ci facciamo uno spaghettino aglio-olio?” Chi non ha mai trovato l’amico che gli ha fatto questa proposta? Ci vuole un bianco: ad esempio Collio Tocai, Biferno Bianco, Alcamo.
Spaghetti alla carbonara.
Un popolarissimo primo della cucina romana. Gli spaghetti sono conditi con uova fresche, Pecorino Romano e guanciale di maiale rosolato. Da servire con una bottiglia di Frascati superiore o di Velletri Bianco.
Spaghetti cacio e pepe.
Piatto povero del Lazio: spaghetti bagnati con un po’ dell’acqua di cottura e insaporiti con una generosa grattugiata di Pecorino Romano e di pepe. Per chi ama i bianchi: Frascati superiore. Per chi predilige i rossi: Cerveteri.
Spaghetti con l’acciuga.
Primo semplicissimo: spaghetti conditi con l’acciuga salata rosolata nell’olio d’oliva. Sta benissimo col Fiano di Avellino, col Verdicchio dei Castelli di Jesi o col Soave.
Spaghetti con la bottarga.
La bottarga è costituita dalle uova di muggine (o di tonno) salate, pressate e stagionate per qualche mese. Si usa per insaporire generosamente gli spaghetti: ottimo l’abbinamento con la Vernaccia di Oristano in versione secca.
Spaghetti con le vongole.
Un classico fra i primi della cucina marinara, nelle due versioni con pomodoro o senza. Quando gli spaghetti con le vongole sono in bianco vengono abbinati con un vino bianco come Collio Sauvignon, Pinot Grigio di Lison-Pramaggiore, Soave (giovane), Verdicchio dei Castelli di Jesi, Solopaca. Se c’è il pomodoro si accostano con un rosso morbido come il Colli del Trasimeno o con un rosé come il Salice Salentino Rosato, ma anche con un bianco come l’Ischia Forastera.
Speck.
Pane nero e speck rappresentano l’ideale spuntino d’una vacanza in Alto Adige.
Se lo speck è affettato sottilmente sta benissimo coi bianchi Gewurztraminer e Mùller Thurgau,
mentre in fette larghe almeno un centimetro da tagliare a cubetti sta meglio con dei rossi più o meno carichi: Alto Adige Schiava, Lagrein Dunkel e Santa Maddalena.
Spezzatino di vitello.
Vuole un rosso d’un certo corpo, ma non invecchiato: vanno benissimo Torgiano, Rosso (onero, Valpolicella e Gutturnio dei Colli Piacentini secco.
Spiedo bresciano.
Quando si dice un piatto monumentale: sul grande spiedo bresciano vengono cotti pezzi di coniglio, pollo, maiale e poi uccelletti e patate. I sapori si mescolano, creando un insieme di grande armonia. L’abbinamento migliore è col Garda classico Groppello. In alternativa un Botticino o un Capriano del Colle Rosso, anch’essi bresciani.
Strudel.
Il classico strudel di mele trentino-tirolese si abbina in maniera perfetta col Vin Santo del Trentino. Eccellente anche col Ramandolo dolce dei Colli Orientali del Friuli, con l’Aleatico di Gradoli e con l’Albana di Romagna passito.
Tagliatelle al ragù.
Non c’è trattoria dell’area padana che non ve le proponga. Si abbinano con dei rossi leggeri come Bardolino, Valdadige Rosso, Freisa d’Asti o con dei vini vivaci come Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, Lambrusco di Sorbara o Bonarda frizzante dei Colli Piacentini.
Tajarin al tartufo bianco.
È semplicissimo, ma è un piatto da re: le tagliatelline piemontesi profumate col tartufo bianco di Alba sono una meraviglia. L’abbinamento classico è col Barbaresco, anche se questo comporta in genere un ulteriore sensibile esborso in aggiunta a quello dovuto al tartufo. In alternativa una buona Barbera d’Alba, preferibilmente invecchiata.
Taleggio.
Celebre formaggio lombardo da abbinare con un rosso come il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese. Chi opta per un bianco può scegliere un Gavi.
Torta pasqualina.
Questa torta salata ripiena di uova, ricotta ed erbette appartiene alla tradizione genovese. L’abbinamento può essere regionale, scegliendo fra due bianchi: un Cinque Terre o un Vermentino della Riviera Ligure di Ponente.
Tortelli di zucca.
Un classico della cucina mantovana: ravioli ripieni di zucca, amaretto, mostarda di mele e formaggio grana. Bene col Riesling delle Colline Mantovane del Garda o dell’Oltrepò Pavese. Ottimo abbinamento anche col Gewurztraminer dell’Alto Adige o col Mùller Thurgau del Trentino.
Tortellini in brodo.
Minestra classicissima della tradizione emiliano-romagnola. Date preferenza all’abbinamento regionale, scegliendo fra due opzioni: un rosso giovane ma di buon corpo e discreta acidità come il Sangiovese di Romagna o un vino brioso e vivace come il Lambrusco (Sorbara o Grasparossa di Castelvetro).
Trenette al pesto.
L’emblema della gastronomia ligure. I profumi del basilico e dell’aglio invitano all’abbinamento con un bianco giovane, fresco e morbido. Lo sposalizio è regionale: Cinque Terre, Vermentino dei Colli di Luni, Pigato di Albenga.
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danni-phantom · 1 year
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Astici alla Vernaccia
Astici alla Vernaccia
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“Gli astici alla Vernaccia” è una ricetta tipica della cucina italiana che prevede l’utilizzo di astici (o aragoste) e vino Vernaccia, un prodotto principalmente in Toscana. Gli astici alla Vernaccia sono un piatto di mare molto gustoso e delicato, che richiede un abbinamento vino accurato per esaltarne il sapore.  Per scegliere il vino migliore da abbinare a questo piatto, bisogna considerare che la Vernaccia di San Gimignano è un vino bianco secco e fruttato, con una buona acidità e una leggera nota di mandorla amara. Ingredienti per quattro persone due astici di un chilo e due etti circa complessivamente, settanta grammi di burro, tre tuorli, mezza cipollina, due limoni, un decilitro di panna liquida, mezza bottiglia di Vernaccia di Oristano o di San Gimignano, olio, sale, pepe di Caienna. Tempo necessario circa un’ora e mezzo. Difficoltà: ODO Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità). Preparazione Spazzolare bene gli astaci per togliere ogni traccia di terra, sabbia o alghe e lavarli a lungo in acqua corrente. Sgocciolarli bene, metterli sul tagliere e, tenendoli fermi con la mano sinistra, infilare un coltello a punta nel mezzo del dorso e dividerli in due parti nel senso della lunghezza. Frantumare con il batticarne le zampette e le chele. Condire gli astici con sale e pepe, ungerli di olio e farli cuocere sulla griglia per una ventina di minuti rivoltandoli qualche volta e cospargendoli, di tanto in tanto, con un poco di burro fuso. Nel frattempo mettere in una casseruola la cipolla tritata, unire il vino, porre al fuoco e far bollire leggermente fino alla quasi completa riduzione del liquido. Versare la panna in un’altra casseruolina, metterla al fuoco e farla ridurre di un terzo; mescolarvi la cipolla cotta con il vino, i tuorli diluiti con un poco della panna stessa e condire con sale e un pizzico di pepe di Cajenna. Incorporare alla salsa il rimanente burro a pezzettini e servirla a parte con gli astaci guarniti con fettine di limone. Abbinamento Vini Accompagnare con Vernaccia di San Cimignano o Vernaccia di Oristano o Sauvignon del Collio o Traminer aromatico. La Vernaccia è un vino bianco toscano molto apprezzato, caratterizzato da una buona struttura e da note di mandorla amara e fiori bianchi. Ecco alcuni possibili abbinamenti vino con gli astici alla Vernaccia: Vernaccia di San Gimignano: ovviamente, la Vernaccia utilizzata per la cottura degli astici può essere la stessa da bere in abbinamento al piatto. Questo vino si sposa perfettamente con il sapore delicato degli astici e ne esalta la freschezza. La vernaccia essendo il vino originario del territorio in cui viene preparato il piatto, la Vernaccia di San Gimignano si sposa perfettamente con gli astici, offrendo un ottimo equilibrio tra la freschezza e la morbidezza. Vermentino: il Vermentino è un altro vino bianco tipico della Toscana, che si caratterizza per il suo profumo fruttato e floreale. Questo vino si adatta molto bene agli astici, … Leggi tutto
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captainvegas · 1 year
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Astici alla Newbourg allo sherry
Astici alla Newbourg allo sherry
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Gli astici alla Newburgh sono un piatto pregiato a base di crostacei, salsa e brandy o sherry, che richiede un vino bianco strutturato o un vino rosso leggero con un buon equilibrio tra acidità e corpo.
Ingredienti per quattro persone
due astici di un chilo e mezzo circa complessivamente,
un etto di burro,
due tuorli,
tre decilitri e mezzo di panna liquida,
mezzo litro scarso di Sherry,
tre cucchiai di olio,
un pizzico di paprica,
sale,
pepe
Per la preparazione del fumetto di pesce
quattro etti di spine e ritagli di pesce,
un pezzetto di cipolla,
una manciatina di prezzemolo,
vino bianco secco,
sale,
pepe in grani.
Tempo necessario
circa due ore e mezzo.
Difficoltà: alta
Preparazione
Preparare prima il fumetto di pesce: mettere in una casseruola le spine pestate o tritate e i ritagli di pesce, unire la cipolla affettata e il prezzemolo, versare due decilitri circa di vino e tre decilitri d’acqua, salare, pepare e far prendere l’ebollizione. Cuocere per una mezz’ora, quindi filtrare il fumetto al passino fine (ne occorreranno circa tre decilitri e mezzo).
Intanto spazzolare gli astici per togliere ogni traccia di terra, sabbia o alghe e lavarli a lungo in acqua corrente.
Staccare con le mani la coda dal torace e tagliare, raso al corpo, le zampette e le chele; tagliare le code in tronchetti eliminando le estremità, spaccare le teste in due ed eliminare il sacchetto della sabbia. Conservare gli intestini (sostanza cremosa grigio verde).
Scaldare venti grammi di burro e l’olio in un tegame, mettervi i tronchetti di astice, condirli con sale, pepe e paprica e cuocerli per dodici minuti a calore vivo, rivoltandoli.
Eliminare buona parte del grasso di cottura, bagnare con lo Sherry, far ridurre di due terzi a fuoco vivo, aggiungere il fumetto di pesce e continuare la cottura, a calore dolce, per una ventina di minuti.
Sgocciolare i tronchetti di astice su un piatto, far ridurre il fondo di cottura a due decilitri circa, incorporarvi i tuorli battuti a parte con la panna e far bollire dolcemente, mescolando con un cucchiaio di legno.
Appena la salsa tende ad aderire al cucchiaio unire gli intestini degli astici impastati con il rimanente burro morbido, passare la salsa al setaccio di crine, mescolare rapidamente sul fuoco, versarla sui pezzi di crostaceo e portare subito in tavola, con un contorno di riso.
Abbinamento Vini
Ecco alcuni suggerimenti per l’abbinamento vino con gli astici alla Newburgh:
Chardonnay: questo vino bianco strutturato ha un sapore morbido e burroso che si abbina bene con la cremosità della salsa e la delicatezza degli astici.
Riesling: questo vino bianco aromatico ha un sapore fruttato e fresco che si abbina bene con la sapidità degli astici e la complessità della salsa.
Sauvignon Blanc: questo vino bianco fresco e leggero ha una buona acidità che si abbina bene con la salsa e la delicatezza degli astici.
Pinot Noir: questo vino rosso leggero ha una buona acidità e un sapore delicato che si abbina bene con la complessità della salsa e la delicata dolcezza degli astici.
Champagne: questo vino spumante ha un sapore secco e fresco che si abbina bene con la cremosità della salsa e la delicatezza degli astici.
Si possono accompagnare anche con un Bianco o Tocai del Collio o Vernaccia di San Gimignano o Corvo Bianco di Casteldaccia.
In generale, l’abbinamento vino e astici alla Newburgh si basa sull’equilibrio tra la delicatezza dei crostacei e la complessità della salsa. Scegliere un vino con un buon equilibrio tra acidità e corpo può aiutare a bilanciare i sapori e creare un abbinamento armonioso.
Le Cozze alla marinara con quale vino possiamo gustarle?
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