Piero Golia - Christmas Painting #2

Upholstery from Gaetano Pesce’s chair ‘la mamma’, aluminum stretcher bars, 51 × 41 cm, 2013

Piero Golia, Installation view, Bortolami, New York, NY, 2007

8/9

Piero Golia, Installation view, Bortolami, New York, NY, 2007

https://www.bortolamigallery.com/exhibitions/piero-golia-2007

The Painter, Piero Golia, 2016, motion control robot, canvas, acrylic paint, and plastic bins, overall dimensions variable. Photo: Daniele Molajoli

Piero Golia

Two million dollars, 2006

consists of one million dollars taken from a bank just to be photographed. 

(via Two million dollars by Piero Golia on artnet)

Via

Andrea del Castagno, pittore

Andrea del Castagno è stato un grande pittore italiano, nacque nel 1419 in Toscana nell'Alto Mugello nel paese chiamato Castagno Comune di San Godenzo, di cui in seguito lo userà come cognome, facendosi conoscere come Andrea del Castagno. Era figlio di Bartolo di Simone di Bargilla e di Lagia. La famiglia viveva del loro lavoro di contadino. In quel tempo vi furono le guerre fra Firenze e Milano, per l'egemonia del Nord Italia. Nel 1423 Firenze si alleò con la Repubblica di Venezia contro il Ducato di Milano per contrastare l'espansionismo dei Visconti. In seguito si unì con Francesco Sforza contro la crescente minaccia di Venezia. Il pittore per non subire le scorrerie degli eserciti in lotta deve lasciare la sua terra trasferendosi nella fortezza di Belforte. Poterono ritornarci dopo la pace effimera del 1427. E' stato uno dei protagonisti della pittura fiorentina del XV° secolo. Si trova annoverato insieme ad altri artisti presenti in quel tempo a Firenze: Giovanni da Fiesole detto "il Beato Angelico", Filippo Lippi, Domenico Veneziano e Paolo di Dono detto "Paolo Uccello". Il suo stile subì l'influenza di altri due grandi artisti Tommaso di Mone di Antonio Cassai detto "Masaccio" e Donato di Betto Bardi detto "Donatello". Da loro sviluppò la resa prospettica, il chiaroscuro, drammatizzato nei personaggi rappresentati. Andrea arrivò a Firenze nel 1440 sotto la protezione di Bernardetto dè Medci  esponente del ramo cadetto della famiglia Medici di Ottajano. E' conosciuto con il soprannome di Andrea degli impiccati, gli fu dato quando ebbe l'incarico di dipingere sulla facciata del Palazzo del Podestà l'immagine dei fuggiaschi Rinaldo degli Albizi e Ridolfo Peruzzi condannati per aver ordito una congiura contro Cosimo "il Vecchio" dè Medici.

Lavorò con Domenico Veneziano insieme a Piero della Francesca e altri assistenti, alla realizzazione degli affreschi andati perduti delle Storie della Vergine, che si trovavano nella chiesa di Sant'Egidio. Per lo Spedale di Santa Maria Nuova realizza una crocifissione e santi, dove nella sua opera si nota un influenza masaccesca. Trasferitosi a  Venezia realizza insieme a Francesco da Faenza nell'abside della cappella di San Tarasio, nella chiesa di San Zaccariali affreschi con Dio Padre, Santi e i quattro Evangelisti. Lavora anche nella Basilica di San Marco realizzando i cartoni per i mosaici con le storie della Vergine (Visitazione e morte della Vergine) negli anni 1442/1443. Rientrato a Firenze lavora nel convento delle benedettine di Sant'Apollonia, fra (forse) il 1445 e il 1450, alle scene della passione di Cristo, la Crocifissione, la Deposizione dopo la morte, la resurrezione e l'Ultima Cena. Alcuni di questi affreschi sono stati staccati e conservati nel Museo a lui dedicato nel paese di Castagno Comune di San Godenzo. Gli affreschi rimasti nel luogo in cui sono stati realizzati, sono molto rovinati ma ancora leggibili.

Per la villa del Gonfaloniere di Giustizia Filippo Carducci, dipinge ritratti di uomin e donne illustri. Molti sono stati staccati e conservati al Museo degli Uffizi, mentre altri sono rimasti alla villa. I ritratti sono: Madonna con Bambino Angeli e Adamo ed Eva, un altro di Eva, Davide con ai piedi la testa del gigante Golia e di Pippo Spano. Agli Uffizi è conservato un affresco rappresentante il Vate Dante Alighieri e la Madonna di casa Pazzi facente parte della collezione Contini Bonacossi.

Nel 1455 torna a lavorare per i frati Serviti, alla Basilica della Santissima Annunziata, dipinge degli affreschi con la Trinità, San Girolamo Due Sante San Giuliano e i Redentore. Nella Loggia dei Servi di Maria dove si trova l'Oratorio di San Francesco Poverino, per la confraternita di San Girolamo e San Francesco Poverino in San Filippo Benizi. Per la compagnia del Santo Benizi, realizza una statua in terracotta rappresentante San Girolamo. Per i Duomo di Santa Maria del Fiore, dipinge un monumento equestre dedicato al Capitano della Repubblica nel 1432 durante la battaglia di San Romano Niccolò Mauruzi da Tolentino, accanto a quello dedicato al Capitano John Hawkwood detto "Giovanni Acuto" di Paolo Uccello. Andrea del Castagno morì giovanissimo di peste il 19 agosto 1457 e sepolto nella Basilica della Santissima Annunziata. Il Vasari nel suo capolavoro "Vite" scrisse che Andrea del Castagno aveva ucciso il suo amico e maestro Domenico Veneziano in un impeto di gelosia, ma erano solo chiacchiere raccolte qua e la, con le quali screditò Andrea già morto quando nel 1461 morì Domenico. L'errore che smontò la falsa accusa venne scoperto tempo dopo, quando dai registri mortuari furono trovati un altro Andrea e un altro Domenico, protagonisti di quel delitto di cui era stato accusato l'Andrea pittore.

Alberto Chiarugi Read the full article

Piero Golia

 Christmas Painting #10, 2013

Browse Now—Piero Golia on galleryplatform.la

July 30, 2020

PIERO GOLIA The Best Is Yet to Come July  30–August 6, 2020 galleryplatform.la __________ Sometimes you want to look back at what you did, and then you realize that you only care about the future. —Piero Golia Gagosian is pleased to present recent work by Piero Golia online for galleryplatform.la. Golia hired a painter to illustrate a set of eight porcelain plates with images from his past artistic output. Each is unique in terms of content, size, and shape; together, they become a self-portrait of the places, objects, and interventions constituting his life and work. From his celebrated sculpture Untitled (My Gold Is Yours), exhibited at the Venice Biennale in 2013, to a 2019 intervention involving the hiring of a landscape painter and an airplane, the set comprises a narrative retrospective of the artist’s career. Learn More _____ Piero Golia with his set of eight porcelain plates The Best Is Yet to Come (2020), Los Angeles, 2020. Artwork © Piero Golia. Photo: Joshua White/JWPictures.com

Piero Golia’s The Painter

Piero Golia - Clone (2011)

stainless steel, glass, marble and light 28 × 9 7/8 × 9 7/8 in photo : Douglas M. Parker Studio

Piero Golia - Intermission painting #2 silver to green

EPS foam, hard coat and pigment, 268 x 121.9 x 29.2 cm, 2014

Piero Golia, Oh my god that's so awesome!, Installation view, Bortolami, New York, NY, 2009

https://www.bortolamigallery.com/exhibitions/oh-my-god-that-s-so-awesome

piero golia constellation playing cards

Piero Golia

Manifest Destiny, 2008

16 foot jump off the Tsien and Williams ramp onto a 3 x 12 x12 foot red foam mattress

On January 8, 2008 during my visit to Santa Fe, I was informed that the exhibition design for the Biennial would contain a large elevated ramp circulating throughout the show, creating a directed path for the visitors. When invited to create a site-specific work, I chose to intervene by proposing to cut the ramp at the point it reached the height of sixteen feet and set at the bottom a 3’12’12′ red foam mattress. This will generate a situation where, if the Biennial visitors desire, midway through the exhibition they can jump from the platform onto the red foam mattress or just go back.*This gesture arose from pure instinct upon first encountering the ramp. The response will be equally instinctive on the part of the visitors  they can jump or they cannot jump. The ramp forces an experience and logic onto the space by interrupting its circularity. I replace this imposition with a physical experience, different from that which was intended.I remember hearing the Beastie Boys singing, “Ride with me, I’ll take you to the border.” Well, here I take you to the border and I want you to jump. Part shaman and part showman, and, in a way, completely both. The regularly scheduled experience is replaced with a concrete, emotional experience. There is an issue of trust on all sides, and the work is shaped by trust from all involved.*This text was dictated by artist Piero Golia to art critic Andrew Berardini on April 25, 2008 at 11.37 p.m. GMT.After having signed waivers, museum patrons will be permitted to jump from Golia’s work. The crash pad is located in the northwest corner of Gallery 4. The actual jump will be approximately five, not sixteen, feet.Piero Golia’s work addresses issues of identity and the role of the artist through the powerful tools of humor and irony. Although Golia calls himself a ‘small artist’ – referring to his physical sizehis self-deprecation stands in stark contrast to the sometimes Herculean endeavors the artist pursues in order to make something of a legend of himself.For one of his first works, he successfully spent six months convincing a woman he had met to have his portrait and the words “Piero My Idol” tattooed on her back. In 2005, he vanished in New York and reappeared three weeks later at the Royal Academy of Arts in Copenhagen. Within that period of time, he left no trace of himself at all, crossing borders illegally, leaving no proof of payment and pretty much living the life of a fugitive. Typical of Golia’s taste for creating works that are as much talked about as they are looked at, his adventurous journey was reconstructed by a filmmaker with the help of the head of the Italian Police cyber-investigation unit and a criminal psychologist.Golia’s gestures are often as grand as they are futile, as illustrated in the work It Takes a Nation of Millions to Hold Us Back (2003), where he had the entire facade of a building removed from its original position in Amsterdam and installed in a gallery space in Paris. The humor in his work is catalyzed by paradoxical situations  the imbalance between means and aims, and the way things sometimes never turn out the way we expect them to.In 2001, following an invitation to the Tirana Biennale, he rowed across the Adriatic Sea in the opposite direction to migratory movement, thus becoming the first illegal Italian immigrant in Albania, but also playing with the cliches of the emerging artist striving for notoriety on the platform for large-scale exhibitions. Golia turns himself into his biblical counterpart, David, when he fights against the art system and its rules in On the edge (on the crest of the wave) (2000) – a performance he did for the Artissima art fair in Turin – by climbing a 7 meter high palm tree and threatening to come down only if a collector would buy the photo of the work.He now lives in Los Angeles, a place that blurs the boundaries between reality and fiction, making it the perfect setting for his exploration into the process of myth-making and his ironic outlook on contemporary society. In 2005, Piero Golia and Eric Wesley founded The Mountain School of Arts, an educational institution that aims to become a new spot on the cultural map of the city of L.A.

(via Piero Golia - Artist - PLAY Kortrijk - City circuit for contemporary art) 

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Piero Golia Luminous Sphere, 2008

Piero Golia 

Christmas Painting #2, 2013

 Upholstery from Gaetano Pesce’s chair ‘la mamma’, aluminum stretcher bars