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#Palazzo della Civiltà italiana
carlottaragazzalove · 2 years
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Carlotta💖
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“Un popolo di poeti, di santi, di navigatori”... nella frase all'Eur l'identità italiana
Un popolo di poeti di artisti di eroi di santi di pensatori di scienziati di navigatori di trasmigatori Tutti conoscono il motto “un popolo di poeti di artisti di eroi di santi di pensatori di scienziati di navigatori di trasmigatori”. Alcuni sapranno che si trova scolpita a caratteri cubitali su ciascuna delle quattro facciate del Palazzo della Civiltà Italiana all’Eur di Roma. Pochi sono al…
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surfingkaliyuga · 1 year
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“Palazzo della Civiltà Italiana” Antonello Villella 2019
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frenchcurious · 1 year
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Un autobus à deux étages Aerfer VE 111 devant le 'Palazzo della Civiltà italiana', EUR, Rome, années 1960 - Source IMMAGINI RICORDI MEMORIE DEL PASSATO DELLA REGIONE LAZIO.
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miciagalattica · 3 months
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Del Palazzo della Civiltà Italiana su un lunotto posteriore.
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ffffffwht000000blk · 2 years
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Palazzo della Civiltà Italiana Fendi HQ
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artesplorando · 1 year
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Il Palazzo della Civiltà Italiana è un edificio monumentale che si trova a Roma nel moderno quartiere dell'EUR. Iniziato nel 1938 e terminato nel 1953, è un parallelepipedo a pianta quadrata a quattro facce uguali. Un Colosseo "quadrato".
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maxfalsettaspina · 2 years
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Parametric photography is a concept of mine conceived in 2020 from a research born in 2007, after 25 years of work and study on analog photography thanks to my work as a set designer, the project to create photographic sculptures was born. These are the unique and unobtainable sketches in NFT. The collection will include 366 unique pieces, except for a few multiples of 5 ... an opportunity not to be missed as a true collector of certified works of art! 🔥🔥🔥 Max Falsetta Spina is a #photographer and set designer. Her #photography of him has developed through infinitely multiplied planes, always looking for new features to explore. The constant research starts from direct interventions first on the frame and then on the #photographic support, because Falsetta Spina is a concrete artist who loves to intervene on photography with his own hands. His #artistic #career thus begins with his #experiences in development operations in the darkroom, immediately at the beginning of his career, with results that lead to a material #photography, in which surfaces are offered to the eye in processes of increased graininess and disaggregation, seeking the natural results of the transformation of everyday life. In the following years he worked on collage applied both to urban visions and to #ritrattistica, arriving today at the definition of a #photography that overturns the construction plans understood in #traditional terms and literally reaches the third #dimension. https://linktr.ee/maxfalsettaspina #nft #nftart #nftcommunity #nftcollector #nftartist #cryptoart #digitalart #crypto #ethereum #blockchain #opensea #nftcollectors #cryptocurrency #nftdrop #cryptoartist #nftcollectibles #opensea #nftnyc2022 #nftnyc #nftnyc22 (presso Palazzo della Civiltà Italiana) https://www.instagram.com/p/CfqzyRHozyi/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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lamilanomagazine · 13 days
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Giovanni Gentile, Sangiuliano: “Giusto rendere merito alla sua azione culturale”
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Giovanni Gentile, Sangiuliano: “Giusto rendere merito alla sua azione culturale” “Giovanni Gentile è stato riconosciuto da autorevoli studiosi uno tra i più importanti filosofi europei del Novecento, insieme a Benedetto Croce. La sua è un’elaborazione teorica che offre ancora oggi spunti, dal richiamo al Risorgimento oppure come quando nel saggio postumo ‘Genesi e struttura della società italiana’ individuò il valore della comunità. La stessa scelta del titolo indica una visione: ‘Scendere per strada’ è un motto che lo stesso Gentile adoperò per esortare gli intellettuali a proporre la cultura tra la gente”. Lo ha detto il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, visitando oggi la mostra “SCENDERE PER STRADA. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica” che aprirà al pubblico domani, martedì 16 aprile 2024, a Roma, all’Istituto Centrale per la Grafica (via Poli, 54). All’anteprima erano presenti, tra gli altri, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa; il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani; il Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni; il Sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti; il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone; il presidente della Commissione Sanità, Lavoro e Affari Sociali del Senato, Franco Zaffini; il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri; i deputati Alessandro Amorese e Ilaria Cavo; gli eredi della famiglia tra cui i due nipoti, il Direttore Generale Educazione e Ricerca del MiC, Andrea De Pasquale; il Direttore generale della Direzione Creatività contemporanea del MiC, Angelo Piero Cappello; il Direttore dell’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, Giuseppe Parlato; i Presidenti di Cinecittà e Anica, Chiara Sbarigia e Francesco Rutelli, il produttore cinematografico e televisivo, Pietro Valsecchi. LA MOSTRA Settantacinque opere esposte tra originali e riproduzioni provenienti da diverse istituzioni, tra cui la Fondazione Roma Sapienza, l’Archivio Giovanni Gentile, l’Istituto della Enciclopedia Italiana, l’Istituto Italiano di Studi Germanici, l’Istituto Comprensivo Regina Margherita e il Museo delle Civiltà. Un percorso articolato in tre sale per rendere conto della complessa e molteplice azione di politica culturale intrapresa nel corso della sua esistenza. All’Istituto Centrale per la Grafica del Ministero della Cultura, a Roma, a Palazzo Poli, dal 16 aprile al 7 luglio 2024, la mostra “SCENDERE PER STRADA. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica” vuole così ricordare uno dei maggiori e tra i più controversi intellettuali del Novecento italiano nella ricorrenza degli ottant’anni dalla sua morte. Dopo una parte introduttiva dedicata alla biografia e ad alcuni momenti cruciali della sua vita accademica e politica, l’esposizione ripercorre le diverse istituzioni che egli promosse e diresse negli anni Venti e Trenta del secolo scorso. Nella prima sala è dato risalto all’Enciclopedia Italiana, al Centro Nazionale di Studi Manzoniani, all’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente e all’Istituto Italiano di Studi Germanici. Questi ultimi due, nella concezione gentiliana della cultura, dovevano contribuire ad allargare gli orizzonti del sapere al di fuori dei confini nazionali per sprovincializzare la cultura italiana. La seconda sala è incentrata su altre due istituzioni culturali che ebbero un legame forte con Gentile: la Scuola Normale Superiore di Pisa, che lo ospitò prima come studente e poi come direttore, e l’Accademia Nazionale dei Lincei. Sempre in questo ambiente, ampio spazio è dato alla complessa Riforma Gentile pensata ed emanata con una serie di Regi Decreti nel 1923, che diede vita a una scuola selettiva e gerarchica nutrita di tradizioni storiche e studi umanistici. Vi sono anche approfondimenti sull’Istituto Nazionale fascista di cultura e sulla morte del filosofo il 15 aprile del 1944 per mano di un gruppo di partigiani fiorentini. Al termine del percorso, la terza sala ospita un video immersivo, con immagini dell’epoca, che ha lo scopo di fare entrare il visitatore ancor di più nella biografia intellettuale e politica di Gentile. “La difficoltà nella progettazione di questa mostra - dichiara il Direttore generale Educazione, ricerca e istituti culturali, Andrea De Pasquale - ha riguardato principalmente la scelta del tema, poiché Gentile fu uno dei più importanti filosofi italiani del Novecento, ma aderì anche convintamente al fascismo portando la sua scelta fino alle estreme conseguenze. Si è scelto pertanto di presentare laicamente a un vasto pubblico la vita e l’opera di Gentile dando risalto al suo ruolo di organizzazione della cultura. Egli fu infatti l’anima di molte istituzioni che ancora oggi operano nel panorama culturale italiano e il percorso espositivo mira proprio ad evidenziare questa sua influenza sulla vita culturale non solo dell’Italia fascista, ma anche di quella repubblicana”. “Al di là del contesto dittatoriale in cui si svilupparono tutte le iniziative di Gentile - afferma il coordinatore del Comitato scientifico, Giuseppe Parlato - resta un progetto, realizzato, di modernizzazione attraverso un nuovo rapporto tra Stato e cultura che ha influito notevolmente nella società italiana. Nel secondo dopoguerra, in un contesto del tutto diverso a livello politico, rimane vivo il concetto di intellettuale impegnato nella cultura e nella politica e soprattutto resta l’attenzione dello Stato alla promozione della cultura in tutte le sue forme e discipline”. “SCENDERE PER STRADA. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica” Istituto Centrale per la Grafica Palazzo Poli Via Poli, 54 - 00187 Roma PROGETTAZIONE E COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO Andrea De Pasquale Direttore generale Educazione, ricerca e istituti culturali COMITATO SCIENTIFICO Coordinatore: Giuseppe Parlato Componenti: Simonetta Bartolini, Giovanni Belardelli, Barbara Bracco, Massimo Bray, Massimo Cacciari, Alessandro Campi, Hervé A. Cavallera, Gianni Dessì, Emma Giammattei, Miguel Angel Gotor, Giacomo Marramao, Guido Melis, Mauro Moretti, Marcello Pera, Francesco Perfetti, Roberto Pertici, Adriano Valerio Rossi, Gennaro Sasso, Paolo Simoncelli, Alessandra Tarquini GIUNTA ESECUTIVA Simonetta Bartolini, Giovanni Belardelli, Alessandro Campi, Gianni Dessì, Giuseppe Parlato, Maura Picciau Si ringraziano: Archivio Centrale dello Stato, Archivio Storico Istituto Luce, Centro Nazionale di Studi Manzoniani, Fondazione Roma Sapienza (Archivio Giovanni Gentile), Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice - Roma, Istituto Comprensivo Regina Margherita - Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente, Istituto Italiano di Studi Germanici, Museo delle Civiltà - Roma, Scuola Normale Superiore di Pisa Apertura al pubblico: 16 aprile - 7 luglio 2024 ingresso gratuito orari: 10:00 - 19:00 martedì - domenica, lunedì chiuso ultimo accesso ore 18:30  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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fujishoots · 2 months
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Palazzo della Civiltà Italiana
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cityseeker789 · 3 months
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EUR district architecture walking tour
EUR, or Esposizione Universale di Roma, is a district in Rome, Italy, known for its rationalist and fascist architecture constructed during the Mussolini era in the 1930s and 1940s. A walking tour in the EUR district would likely showcase the monumental and symmetrical structures, characterized by grandiose designs, large squares, and colonnades. Some notable landmarks in the area include the Palazzo della Civiltà Italiana (Square Colosseum), the Palazzo dei Congressi, and the Museo della Civiltà Romana.
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juanmecanico · 4 months
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"¡Está Encendido! Las joyas ocultas y los huevos de pascua de la Fórmula E" ¡Wow, esto es increíble! ¿Alguna vez has dirigido tu atención a la Fórmula E? Presenta superdeportivos eléctricos y lo que hace realmente interesante es la cantidad de gemas ocultas y huevos de Pascua alrededor de la pista en las ciudades sede. ¡Vamos a desglosar algunos de estos tesoros ocultos hoy! Primero, estas carreras se llevan a cabo en el corazón de las ciudades más importantes del mundo. No sé acerca de ti, pero siempre disfruto una buena carrera callejera. Se siente aún más emocionante y real, ¿no te parece? Bueno, la Fórmula E lleva todo esto a otro nivel. No solo se llevan a cabo en la ciudad, buscan dar a los espectadores una visión única del encanto y el patrimonio de la localidad. ¡Es como una guía turística de alta velocidad en directo! Hablemos de Diriyah en Arabia Saudita, por ejemplo. Esta es una ciudad antigua llena de historia y cultura. Las carreras suelen ser en tramos de carretera moderna, pero no en la Fórmula E. El circuito Diriyah E-Prix está situado junto a la antigua ciudad de adobe restaurada de At-Turaif. ¿Se puede decir impresionante? Y eso solo es el comienzo. Pasemos a Santiago, la capital de Chile. El circuito aquí es una maravilla moderna, nacida de la fusión de lo antiguo y lo nuevo. Y sí, la carrera se lleva a cabo en el Parque O’Higgins, un parque urbano importante. ¿Genial, verdad? Vamos a Roma. El circuito, el Circuito Cittadino dell'EUR, pasa por el icónico Palazzo della Civiltà Italiana. Imagínate estar en plena carrera, bajando por las calles de Roma con ese monumento de fondo. ¡Sensacional! Finalmente, déjame hablarte de una de las carreras de Fórmula E más nuevas en Londres, Reino Unido. Los organizadores han encontrado una manera de llevarte tanto dentro como fuera del ExCeL con un circuito semi-interior/semi-exterior. Ahora, eso es jugar plano con una estrategia de diseño de carrera intrigante. Pero estas son solo algunas de las gemas ocultas que seguramente harán que ames la Fórmula E. Hay más en cualquier circuito de cualquier ciudad. Los eventos de carreras suelen estar llenos de acción y estos sitios únicos, muchos de los cuales son tesoros históricos y culturales, solo elevan el espectáculo. Es evidente que la Fórmula E no se trata solo de carreras de alta velocidad, sino también de una experiencia cultural con estas gemas y huevos de Pascua. ¡Así que prepárate para la próxima carrera! #AmorPorLosAutos
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personal-reporter · 6 months
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Tradizioni d’Eurasia a Torino
La mostra Tradizioni d’Eurasia, allestita fino al 1 settembre 2024 al  Museo d’Arte Orientale di Torino, illustra gli scambi culturali avvenuti tra Asia ed Europa nel corso di duemila anni di storia con una selezione di manufatti sul ruolo cruciale svolto dall’Asia centrale nella creazione e nella trasmissione di idee e del mar Mediterraneo come il territorio catalizzatore di esplorazioni e contatti, dove i continenti convergono e le espressioni artistiche si confrontano. La mostra è suddivisa in aree tematiche con una particolare attenzione al colore,  blu, rosso e oro,  e alla materia, come ceramica, tessuti, metalli, carta e pigmenti coloranti.  Lungo il percorso i visitatori possono  ammirare tra l’altro splendide sete provenienti dall’antica regione della Sogdiana, in Asia Centrale, snodo di vie carovaniere, ceramiche bianche e blu prodotte tra il Golfo Persico e la Cina, una raffinata selezione di panni tartaric , preziose stoffe d’oro e di seta del XIII secolo prodotte tra Iran e Cina durante la dominazione mongola, ammirate dall’aristocrazia medievale e dall’alto clero d’Europa, rari esemplari di tiraz (Egitto, X secolo), tessuti con iscrizioni ricamate che evidenziano l’importanza della calligrafia in ambito islamico, e una serie di bruciaprofumi zoomorfi in metallo (Iran, IX-XIII secolo), sulla centralità delle essenze nelle società islamiche medievali. Il progetto si avvale di prestiti provenienti da importanti collezioni e istituzioni italiane, che sottolineano e valorizzano la presenza sul territorio nazionale di una storia multiculturale condivisa: accanto a oggetti dell’Asia Centrale della collezione del Mao ci sono tessuti, ceramiche e miniature raramente esposti della Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica, metallistica khorasanica della Aron Collection e importanti prestiti dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, dalla Chiesa di San Domenico di Perugia, dal Museo delle Civiltà di Roma, dalla Galleria Sabauda – Musei Reali e da Palazzo Madama di Torino. La mostra si trasformerà gradualmente nel corso dell’anno attraverso l’arrivo di diverse opere e l’introduzione di nuove tematiche e stimoli, oltre a una serie di conferenze e da un public program musicale e performativo. Come già accaduto per i progetti espositivi del Mao, anche questa mostra  propone un dialogo tra opere antiche e contemporanee, attraverso l’installazione dell’artista internazionale Yto Barrada, in collaborazione con la Fondazione Merz, dove l’artista realizzerà una mostra personale nell’autunno 2024. Grazie alla convenzione con L’Istituto dei Sordi di Torino, i contenuti della mostra saranno disponibili nella Lingua dei Segni italiana e in versione audio. Read the full article
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Ammirando un tramonto dall'interno del Palazzo della Civiltà Italiana...
Admiring a sunset from inside the Palace of Italian Civilisation...
📸 IG giacomo_cardea
#visitrome
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Check out this listing I just added to my Poshmark closet: FENDI Palazzo Bracelet Watch.
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giancarlonicoli · 11 months
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26 mag 2023 20:07
LEONARDO, LA CUCCAGNA DI MINNITI E VIOLANTE (300MILA EURO L’ANNO) – PER FAR FELICI GENTILONI E PIDDINI CHE LO HANNO ISSATO A LEONARDO, PROFUMO SI E’ INVENTATO BEN DUE FONDAZIONI CHE GRAVANO PER 8 MILIONI SUL BILANCIO: UNA A VIOLANTE (CIVILTÀ DELLE MACCHINE) E UNA A MINNITI (MED-OR) - UNICO COLLEGAMENTO TRA I DUE (CHE NON SI AMANO: UNA FONDAZIONE VA SEGATA) È IL REIETTO DELL’EGEMONIA CULTURALE DE SINISTRA, PIETRANGELO BUTTAFUOCO: LO TROVIAMO BEN PAGATO NEL CDA DI MED-OR E ALLA DIREZIONE DELLA RIVISTA DI VIOLANTE... -
Giulia Merlo per “Domani”
Anche al tempo del governo Meloni, i grandi vecchi della politica rimangono sempreverdi. Uno di loro è Luciano Violante, che negli anni ha lentamente cambiato pelle, dismettendo i panni apertamente politici di ex dirigente prima del Pci e infine del Pd, per vestire quelli di tecnico. Sempre con una sfumatura di parte, ma fortificando le entrature a destra. 
Utili soprattutto ora che il colore dell’esecutivo si è fatto più scuro ed è alla ricerca di referenti e interlocutori non ostili. Non a caso, negli ultimi tempi Violante si è esercitato in articoli e interviste in cui ha allontanato timori sul fascismo, difeso la nomina di Chiara Colosimo al vertice della commissione Antimafia e criticato i contestatori della ministra Eugenia Roccella, al salone del Libro di Torino. 
Del resto, forte anche dell’aura istituzionale di ex presidente della Camera, la voce più ripetuta è la sua ambizione al Quirinale. Oggi fresco ottantaduenne, il bis del suo coetaneo Sergio Mattarella ne avrebbe tenuta accesa la speranza. Proprio questa sua vocazione alla trasversalità lo sta favorendo con il nuovo vento di destra. 
Negli ultimi tempi il suo è stato il nome più richiamato nelle locandine dei convegni d’area, a partire da quelli della fondazione Tatarella dove Violante è intervenuto per ricordare l’ex avversario politico ed è stato accolto più che calorosamente. 
Tanto da essere diventato ormai il jolly per coprire la quota “sinistra” in tavole rotonde istituzionali. Tuttavia, il ruolo di pontiere gli è sempre stato congegnale: a consolidarlo definitivamente come volto avversario ma non nemico della destra fu però un suo discorso del 1996 da neo presidente di Montecitorio, diventato celebre come l’apertura ai «ragazzi di Salò», in cui disse che serviva uno sforzo per capire le ragioni per cui tanti giovani si arruolarono per la repubblica sociale italiana. 
Non tutto il mondo intorno a Meloni, però, ama Violante e una parte di chi viene dalla destra sociale non apprezza ritrovare un ex comunista ma anche ex magistrato così vicino alla stanza dei bottoni. «Non tutti noi si sono dimenticati che Violante diventò Violante anche con le indagini che fece da magistrato su quelle che all’epoca venivano chiamate “trame nere”», dice una fonte dell’ex Movimento sociale di Roma. Violante, infatti, indagò sulla sigla terroristica neofascista Ordine nero e sui campi paramilitari in val di Susa.
Un passato considerato remoto per i suoi estimatori tra cui l’ex collega di toga e amico Alfredo Mantovano, oggi potente sottosegretario alla presidenza del Consiglio – un’onta incancellabile invece per i più legati alle tradizioni post-fasciste. Il suo rapporto con il governo, però, è un fatto: corroborato anche formalmente con l’investitura – rivelata da l’Espresso – come presidente del Comitato per gli anniversari nazionali, la valorizzazione dei luoghi della memoria e gli eventi sportivi di interesse nazionale e internazionale. 
Un compito tanto altisonante quanto nebuloso, che però ne certifica il legame con la galassia che ruota intorno a palazzo Chigi. L’attività verrà svolta a titolo gratuito, ma un’entrata fissa per Violante è tornata comunque ad esserci.
La fondazione 
Dal 2019, infatti, Violante è presidente della fondazione Leonardo-Civiltà delle macchine, un piccolo paradiso dal bilancio di 3 milioni di euro che ha l’obiettivo di essere «un ponte tra la cultura umanistica e industriale» ed è finanziata dalla super partecipata di stato Leonardo, che si occupa di difesa, aerospazio e sicurezza.
La fondazione è stata voluta dall’amministratore delegato Alessandro Profumo, che ha appena concluso il suo mandato. A lui si deve la chiamata di Violante, il quale per i primi tre anni ha rivestito la carica di presidente a titolo gratuito. Allo scattare del primo triennio e quindi dal 2023, però, è stato lo stesso Profumo a proporgli un compenso – accettato - da circa 300 mila euro per un impegno a tempo pieno. 
Cifra decisamente alta, in linea con quella di un manager d’azienda con responsabilità apicali. Cifra, del resto, in linea con quella che percepisce sempre da un incubatore di Leonardo anche un altro esponente del vecchio Pci, amico di Violante ed ex ministro dell’Interno, Marco Minniti.
Nel 2021, infatti, Profumo ha creato un’altra fondazione che fa capo al colosso delle armi controllata dal ministero dell’Economia: Med-Or, che si occupa di intelligence e geopolitica dei paesi che affacciano sul Mediterraneo e del Medio Oriente. A presiederla ha chiamato proprio Minniti in qualità di esperto di sicurezza nazionale e lui, per diventarne presidente a circa 300 mila euro l’anno, a febbraio 2021 l’ex ministro ha lasciato il Pd e il parlamento.
La fondazione Civiltà delle Macchine, con i suoi 3 milioni di bilancio, è un perfetto ingranaggio inserito nella patinata vetrina di Leonardo. La fondazione si occupa di progetti di sviluppo e in questa fase sta investendo moltissimo sulla transizione digitale e sull’intelligenza artificiale, che sono anche il tassello fondamentale per il Pnrr. 
A voler riassumere gli obiettivi in uno slogan spesso usato da Violante, la fondazione si occupa di promuovere «l’umanesimo digitale». In pratica, si traduce in una fitta attività di convegnistica e di valorizzazione dell’immagine della società madre, Leonardo Spa.
Fiore all’occhiello, però, è la rivista “Civiltà delle macchine”. 
Fondata nel 1953 da Leonardo Sinisgalli dentro Finmeccanica e chiusa nel 1979, nel 2019 è tornata su carta in forma di trimestrale. Dal 2020 al 2021, direttore è stato Antonio Funiciello, che ha poi lasciato per diventare capo di gabinetto di Mario Draghi e lo ha sostituito l’ex giornalista Mediaset Marco Ferrante. 
La rivista può permettersi addirittura due direttori: a capo della parte online, infatti, c’è l’opinionista di riferimento del mondo conservatore Pietrangelo Buttafuoco, il cui nome è girato vorticosamente come volto amico del governo da portare in Rai. La fondazione, infatti, ha fatto da incubatore per una quota di personale tecnico che ha ruotato intorno agli ultimi governi. 
Sotto l’ala di Violante è transitato anche il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, di area leghista ma sostenuto da tutti e tre i partiti. Al momento dell’elezione il suo tratto biografico più noto, dopo quello di avvocato del governatore del Veneto Luca Zaia, era il ruolo di membro del comitato scientifico della fondazione Leonardo. 
Tutto questo, per un bilancio complessivo che risulta a Domani essere di circa 3 milioni di euro: tanti o pochi - soprattutto se ben spesi - a seconda delle prospettive. Certo è che le informazioni sono ben custodite. Dal fascicolo fornito a maggio 2022 all’assemblea degli azionisti di Leonardo, infatti, risulta che il fondo in dotazione assegnato alla fondazione è stato di 120mila euro (il minimo necessario per il riconoscimento della personalità giuridica) e che le principali voci di bilancio sono «costo del personale e costi per servizi». 
Il bilancio completo, però, non viene pubblicato sul sito ma, secondo gli obblighi normativi, solo depositato in prefettura. Se il compenso dei presidenti si equivale, il budget dei due think-tank paralleli è differente. Risulta a Domani che Med-or abbia un bilancio da circa 5 milioni di euro, con l’obiettivo di favorire le relazioni internazionali italiane e «il dialogo costruttivo tra sistemi economici». Circa 8 milioni, sommando le due fondazioni, per rafforzare – dentro e fuori l’Italia – il soft power di Leonardo.
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