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#Marilena Cataldini
marcogiovenale · 1 month
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oggi, 13 aprile, a lecce: "asemic poetry", mostra di scritture asemiche @ galleria artpoetry
cliccare per ingrandire Presso la Galleria ARTPOETRY, via G. Candido 3, Lecce, OGGI, venerdì 12 aprile, alle ore 19, sarà presentata da Francesco Aprile la mostra “Asemic writing: la scrittura acefala, lo scrivere, il flusso”, a cura di Salvatore Luperto. L’esposizione allestita da Anna Panareo e dal curatore è costituita da oltre 30 opere. Autori in mostra: Vincenzo Accame – Francesco Aprile –…
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lucfierens · 1 month
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Noi (Elena Marini - Luc Fierens) ci siamo.
Les enfants terribles della poesia visiva.
#poesiavisiva
Nella Galleria ARTPOETRY, via G. Candido 3, Lecce, venerdì 12 aprile alle ore 19, sarà presentata da Francesco Aprile la mostra “Asemic writing: la scrittura acefala, lo scrivere, il flusso”, a cura di Salvatore Luperto. L’esposizione allestita da Anna Panareo e dal curatore è costituita da oltre 30 opere. Autori in mostra: Vincenzo Accame - Francesco Aprile - Tony Bellucci - Mirella Bentivoglio - Tomaso Binga - Cristiano Caggiula - Giuseppe Calandriello - Italo Carrarini - Marilena Cataldini - Luciano Cattania - Vittorino Curci - Nicolò D'Alessandro - Mauro Dal Fior - Michele De Luca - Liliana Ebalginelli - Luigi Fagioli - Vittorio Fava - Federico Federici - Fernanda Fedi - Luc Fierens - Gino Gini - Marco Giovenale - Alfonso Lentini - Lorenzo Li Greci - Oronzo Liuzzi - Ruggero Maggi - Elena Marini - Egidio Marullo - Adamo Modesto - Rrose Sélavy - Enzo Patti - Giuseppe Pellegrino - Giovanna Sandri - Anna Spagna.
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faprile · 7 years
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Poesia qualepoesia/31: Le scritture di Vincenzo Ampolo e Marilena Cataldini
Poesia qualepoesia/31: Le scritture di Vincenzo Ampolo e Marilena Cataldini
Poesia qualepoesia/31: Le scritture di Vincenzo Ampolo e Marilena Cataldini
http://www.puglialibre.it/2017/04/poesia-qualepoesia31-le-scritture-di-vincenzo-ampolo-e-marilena-cataldini/
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Nuovo post su https://is.gd/5DQVLW
Tornando a Sud: viaggi in un Salento che diventa casa, attraverso gli occhi degli altri (II)
di Cristina Manzo
Se non ci si è nati, nel Salento non si arriva per caso, ma per scelta. Sulle orme di questi viaggiatori, dimentichi del ritorno, artisti, intellettuali, alla ricerca dei segni di una storia passata, scopriamo il Salento attraverso gli occhi degli altri. Il “genius loci” del Salento dove Lecce è posta ad estrema sentinella del suo territorio, si esprime nel barocco, l’apoteosi del nulla dove la linea si avvolge su se stessa in grovigli sinuosi e labirintici. La geometria elementare delle facciate esplode in un misto di ordine e disordine apollineo e dionisiaco. Tutto, in questo paese, è indizio rivelatore di una ideologia della festa permanente, dello spettacolo continuo. Come dice Marilena Cataldini, ne “Il noto e l’Ignoto”: Si dice sud e in poche lettere si vogliono nominare persone e paesi. Si dice Salento non sapendo quanta e quale varietà di lingua e dialetti vi è a poca distanza da luogo a luogo. Intraprendere un viaggio nella propria terra è un po’ come scendere dentro se stessi. All’inizio tutto sembra chiaro, conosciuto e riconoscibile, poi lungo il percorso cominciano a mancare i riferimenti. Via via il territorio si fa sconosciuto, così ci si affida ad altri percorsi, quelli tracciati dai forestieri, da chi, qui, non aveva abitudini e si muove con l’incanto della prima volta. È solo a quel punto che si diventa veri viaggiatori[1].
1) Prima testimonianza avvincente è quella di Nagase Hiroko, che molti anni fa, aprì nella piazza delle Alcantarine, a Lecce, una caratteristica bottega orientale di artigianato, con un grande forno, dove realizza preziosi e originali manufatti, come i cavallini a cui era affezionata da bambina o le conchiglie dalle quali è da sempre, enormemente affascinata.
Hiroko Nagase nella sua bottega artigianale di ceramiche, piazza delle Alcantarine, Lecce[2]
nella sua bottega artigianale di ceramiche, piazza delle Alcantarine, Lecce[2]
  Prima di approdare nel Salento Hiroko ha vissuto anche in America e a Londra e, nella sua bottega, è riuscita a realizzare un interessante incontro di culture spiegando che, ama il Salento perché qui si è liberi di esprimere i propri sentimenti, anche attraverso l’arte, e che i salentini sono tutti allegri, spontanei ed espansivi mentre, in Giappone, i sentimenti devono essere pudicamente celati per non svelare debolezza e mettere a nudo la propria anima; in pubblico bisogna essere sempre morigerati e composti.
Hiroko Nagase mentre lavora la ceramica, Piazza delle Alcantarine, Lecce[3]
L’artista si riconosce profondamente nell’anima del territorio che l’ha accolta e che è diventato il suo modo di vivere sereno e soddisfacente e definisce il Salento una terra accogliente ma segreta, dove il vecchio e il nuovo convivono senza alcuna lacerazione, ma contribuiscono misticamente a cambiare il corso di vita delle persone che vi giungono.
Ma come è arrivata Hiroko nel Salento?
– La passione di Hiroko per la ceramica nasce in America da una grande nostalgia per il paese natio. Arrivata lì come giovane studentessa di lingue, come antidoto alla malinconia le viene suggerito un corso di lavorazione della terracotta. Il corso però, non è proprio economico e quindi per affrontarne il costo comincia delle collaborazioni extra. Nel frattempo conosce Pietro, anche lui in America per motivi di studio e di lavoro. Non molto tempo dopo inizia per lei una serie di spostamenti per il mondo al seguito del marito, diventato, intanto, fisico e docente universitario. Prima in Inghilterra, dove restano cinque anni; non potendo insegnare l’inglese agli inglesi, Hiroko si dà anima e corpo alla ceramica che diventa così il suo lavoro. Da qui si traferiscono a Trieste dove frequenta la bottega di un ceramista, poi il destino li costringe ancora una volta a salire su un aereo, questa volta per il Giappone, dove restano sette mesi. Anche sul suolo nipponico Hiroko dà il meglio di sé e la sua arte è grandemente apprezzata. Tuttavia, non è neanche il Giappone la loro meta definitiva. Marito e moglie tornano in Italia e si stabiliscono a Lecce, in Puglia. Nella città barocca per eccellenza, Hiroko comunica a Pietro la decisione di iscriversi per la seconda volta all’università, a un indirizzo artistico. Il povero coniuge si mette le mani nei capelli: come farà a studiare su testi universitari lei che conosce pochissimo l’italiano? Eppure Hiroko si laurea nei tempi stabiliti, con un voto di massimo rispetto. Nel frattempo il suo laboratorio nel centro storico di Lecce è una realtà promettente. Inoltre, tutte le estati Hiroko trascorre un mese nella casetta acquistata a Procida, in via san Rocco. Anche qui l’artista si fa conoscere per le sue creazioni e apre la sua casa ad ogni incontro creativo e culturale. Quella che dall’esterno sembra un’ossessione per i soprammobili, è in realtà l’esposizione al pubblico delle sue creazioni. Tutti possono accomodarsi a casa di Hiroko e discorrere con lei di qualsiasi argomento. Innamorata di Ungaretti, appassionata di fonetica, con alle spalle una tesi comparatistica su Mishima e Pasolini, Hiroko spiega la sua arte partendo dal suo rapporto con la terra. Prima di realizzare un oggetto parla con essa a bassa voce per creare un clima d’intesa e le descrive la storia della persona che riceverà l’oggetto. Parlando con la materia prima, l’oggetto diventa vivo perché se sono le mani a darle la forma, le parole le infondono addirittura l’anima. Solo così, una volta finito, l’oggetto potrà parlare a quella persona. – E brava Hiroko, penso mentre le chiedo se ha mai insegnato a qualcuno l’arte della ceramica.
Hiroko Nagase e le sue ceramiche nella casa di Procida[4]
Mi risponde, come solo un giapponese può fare, che dev’esserci senz’altro una predisposizione e un’innata manualità, ma c’è da imparare una tecnica e per imparare una tecnica sono richiesti lavoro e sacrificio. Nessuno può insegnare nulla a chi non dimostra di avere amore e spirito di sacrificio e questi, sono ancora più importanti del risultato finale, qualunque esso sia. Chi vuole imparare a lavorare la materia deve avere capacità manuale, volontà e soprattutto “spirito corretto”. – Spirito corretto? In che senso? -Hiroko mi sorride. – Bisogna capire lo spirito della natura e della vita, in poche parole bisogna essere sinceri. L’artista e l’artigiano devono essere persone oneste, leali. – Quando ha scelto l’isola, il suo pensiero era di portarvi qualcosa di nuovo e l’idea è, ora, quella di ospitare nella sua casa artisti con lo stesso spirito, che vogliano tenere aperta la porta per la gente che passa in modo che, a contatto con l’arte, essa possa arricchirsi nell’intimo. Victor Hugo diceva: ‹‹C’è uno spettacolo più grandioso del mare, ed è il cielo; c’è uno spettacolo più grandioso del cielo, ed è l’interno di un’anima››. Bè, sia che siamo a Procida o nel Salento, c’è il mare, c’è il cielo e ci sono anche un’artista e un’arte con tutta l’anima[5].
Una civiltà contadina millenaria ha disegnato l’anima in tutto il territorio del Salento che, nonostante il nuovo, mantiene una sua natura elementare primordiale. Una terra che, laddove si uniscono i due mari, lo Jonio e l’Adriatico, a Leuca, sembra navigare nell’aria, tra il respiro del mare e la voce del vento.
  Incontro tra l’Adriatico e lo Jonio, Leuca, Finibusterrae[6]
Da questo luogo, percorrendo con l’immaginazione la dorsale delle serre, fino all’ultima, quella che va verso Lido Marini, fino a Salve, giungiamo ad un’ antica masseria dal nome Spriculizzi, o Spigolizzi, che si erge al colmo di un’altura da dove allunga lo sguardo a difesa del territorio. Qui ha inizio il nostro secondo racconto, vissuto e descritto attraverso gli “ occhi di altri”.
(2- continua)
Note
[1] M. Cataldini, M. Pizzarelli, C. Gerardi, Verso Sud, Salento d’acqua e di Terra rossa, Anima mundi edizioni, Otranto, 2008.
[2] https://judywatson.net/tag/nagase-hiroko/ visitato il 15/05/20, ore 17,45.
[3] https://www.cittameridiane.it/il-cuore-e-lanima-di-hiroko/hiroko-nagase_lucilla-cuman-ph_citta-meridiane-19/ visitato il 15/05/20, ore 17,49.
[4] https://giruland.com/viaggi/hiroko-nagase-un-artista-e-un-arte-con-tutta-l-anima/
[5] ivagabonviaggiditeresita.blogspot.com › 2016/09 › unartista-e-unarte-.. visitato il 15/05/20, ore 17,40.
[6] Scatti personali.
  Per la prima parte:
Tornando a Sud: viaggi in un Salento che diventa casa, attraverso gli occhi degli altri
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Giorgio Moio, poeta, saggista, critico letterario, editore, m’informa della presenza sul n.9 di “Frequenze Poetiche”, rivista di poesia internazionale ed altro, del mio scritto semi-autobiografico intitolato “1978 – 2018: comunicato n.7”, lievemente ri-editato per l’occasione dalla redazione di FP. Al di là del personale contributo, trattasi di un numero ricco e interessante, come si può evincere dall’indice. Buona lettura! Segue come da comunicato: INDICE POETI – SCRITTORI – DONNE E UOMINI ILLUSTRI DEL PASSATO – Maria Farina, Eleonora Duse…………………………………. p. 5 POETI DA RICORDARE – Octavio Paz, Henri Michaux: viaggio nell’abisso………….. ” 9 CRITICA LETTERARIA & D’ARTE – Antonio Sacco, Relazione tra poesia e pittura…………. ” 17 – Javier Josè Rodriguez Vallejo, Baudelaire una lucie’rnaga que illumina una biblioteca de Arteaga……………………………………………………………………………………….. ” 22 POESIA ITALIANA CONTEMPORANEA – Leopoldo Attolico, La musica è finita………………………………………… ” 27 POESIA STRANIERA CONTEMPORANEA – Carlos Vitale, Jornada y otros poemas…………………………………….. ” 31 POESIA VISUALE – SCRITTURE ASEMANTICHE – ARTI VISIVE – Carlo Bugli, Senza titolo………………………………………………………….. ” 25 – Fabio Strinati, Quattro musiche visuali………………………………………. ” 31 PROSA – AFORISMI – HAIKU – Michele Nigro, 1978 – 2018: comunicato n.7…………….. ” 40 RIVISTE DI LETTERATURA – Raffaele Giglio, «Critica Letteraria». Una rivista napoletana………………………………………………………………. ” 53 DISCUSSIONI & INTERVISTE – Giorgio Moio, Intervista a Marco Palladini…………………. ” 61 LETTURE & RILETTURE – Alfonso Amendola, Della feroce limpidezza in Bruno Di Pietro…………………………………………………………. ” 71 – Francesco Aprile, La fiera degl’inganni di Giorgio Moio…………………….. ” 73 – Marilena Cataldini, Riflessioni al varco di un cancello……………….. ” 75 MOSTRE D’ARTE – EVENTI – NOTIZIARIO ………………… ” 78 Nell’attesa che la tipografia ci consegni la versione cartacea, vi alleghiamo in lettura il PDF del n. 9 – Maggio 2018. https://ita.calameo.com/read/004864939c6a85eeaba00 #rivistaletteraria #poesia #saggistica #cultura
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nuovaletteratura · 7 years
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Utsanga.it, giugno 2017 Utsanga.it, giugno 2017 Cristiano Caggiula, Julien Blaine, Giancarlo Pavanello, Wilson Rocha, Almandrade Andrade, Luiz Rosemberg Filho, Gutemberg Cruz, Haroldo Cajazeira, Patrizio Peterlini, Lamberto Pignotti, Volodymyr Bilyk, Agam Andreas, Franco Altobelli, Luciana Rogozinski, Giovanni Fontana, Richard Kostelanetz, Guy Bleus, Daniele Poletti, Angus Croll, Michele Zaffarano, Marina Pizzi, Mark Young, József Bíró, Cara Delavignette, Mathieu St-Pierre, Riccardo Di Trani, Stephen Nelson, Anneke Baeten, Cecelia Chapman, Rafael Gonzalez, Guy Bleus, Hilda Paz, Gwang Mo Ku, Edward Kulemin, Michael Koh, Vaclav Erbrecht, Tea Hyppo, Vincenzo Ampolo, Cosimo Cimino, Cesar Reglero Campos, Enzo Patti, Rogelio Cerda Castillo, Sacha Archer, Marilena Cataldini, Osvaldo Cibilis, Alla Hudzevich, Borys Grymalskiy, Desmond David Tate, Gay Spunkton, Ihor Zyziy, Jan MacPherson, Marvin Herrenlocker, Joseph Kushluk, Kim Bradshaw, Markiyan Dzyz, Zhanna Borysova, Renee Baker, Richard Randolph Rahders, Francesco Aprile.
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marcogiovenale · 1 month
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13 aprile, lecce, "asemic poetry": mostra di scritture asemiche @ galleria artpoetry
cliccare per ingrandire Presso la Galleria ARTPOETRY, via G. Candido 3, Lecce, venerdì 12 aprile, alle ore 19, sarà presentata da Francesco Aprile la mostra “Asemic writing: la scrittura acefala, lo scrivere, il flusso”, a cura di Salvatore Luperto. L’esposizione allestita da Anna Panareo e dal curatore è costituita da oltre 30 opere. Autori in mostra: Vincenzo Accame – Francesco Aprile – Tony…
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faprile · 7 years
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Utsanga.it, giugno 2017 Utsanga.it, giugno 2017 Cristiano Caggiula, Julien Blaine, Giancarlo Pavanello, Wilson Rocha, Almandrade Andrade, Luiz Rosemberg Filho, Gutemberg Cruz, Haroldo Cajazeira, Patrizio Peterlini, Lamberto Pignotti, Volodymyr Bilyk, Agam Andreas, Franco Altobelli, Luciana Rogozinski, Giovanni Fontana, Richard Kostelanetz, Guy Bleus, Daniele Poletti, Angus Croll, Michele Zaffarano, Marina Pizzi, Mark Young, József Bíró, Cara Delavignette, Mathieu St-Pierre, Riccardo Di Trani, Stephen Nelson, Anneke Baeten, Cecelia Chapman, Rafael Gonzalez, Guy Bleus, Hilda Paz, Gwang Mo Ku, Edward Kulemin, Michael Koh, Vaclav Erbrecht, Tea Hyppo, Vincenzo Ampolo, Cosimo Cimino, Cesar Reglero Campos, Enzo Patti, Rogelio Cerda Castillo, Sacha Archer, Marilena Cataldini, Osvaldo Cibilis, Alla Hudzevich, Borys Grymalskiy, Desmond David Tate, Gay Spunkton, Ihor Zyziy, Jan MacPherson, Marvin Herrenlocker, Joseph Kushluk, Kim Bradshaw, Markiyan Dzyz, Zhanna Borysova, Renee Baker, Richard Randolph Rahders, Francesco Aprile.
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