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#Il giardino incantato
anamon-book · 10 months
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魔法の庭 イタロ・カルヴィーノ、和田忠彦・訳 晶文社 カバー絵=森真吾、ブックデザイン=平野甲賀
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afaevita · 2 months
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Non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte
Mi cercarono l'anima a forza di botte
Perché dissi che Dio imbrogliò il primo uomo
Lo costrinse a viaggiare una vita da scemo
Nel giardino incantato lo costrinse a sognare
A ignorare che al mondo c'è il bene e c'è il male
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pataphysiquerecords · 5 months
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March 2024 3 days ogikubo club DOCTOR 6bodies60minutes6months vol.13 club Doctor Purifiva Pataphysique Records eyeliner Presents 各日開場19:00 開演19:30  料金���2000+D 3日間通し券¥3000 2024年3月12日(火)Europe 2023 Again… 青木智幸, 川口雅巳 2024年3月13日(水)最暗黒の日… TACO(山崎春美、森田潤), 魔術の庭(福岡林嗣、ルイス稲毛、モロハシシゲキ) 2024年3月14日(木)妖艶な共演… Sister Paul(Susumu 、MACKii),  バラナンブ(藤井政英、山崎怠雅、南部輝久)
青木智幸 1967年生まれ。サイケデリックバンドUP-TIGHTのVocal&Guitarとして30年に渡り国内外で活動を続ける。また、この10年はSax即興奏者である望月治孝とのデュオでの活動も盛んで2枚のアルバムをリリース。23年にはMike Vest(Ba) &Dave Sneddon(Dr)とのトリオでTomoyuki Bandとしてアルバムを発表。2024年中にセカンドも発売予定。ソロでもUP-TIGHT同様、時に繊細、時に暴力的な唄とギターで独自の空間を生み出す。 川口雅巳 1970年生まれ。90年代より東京アンダーグラウンドシーンで活動。現在は自身のバンドNew Rock Syndicateを中心に、ギタリストとして灰野敬二&The Hardy Rocks、ベーシストとしてうすらび、Los Doroncosでも活動中。またガレージロックから即興演奏まで幅広いミュージシャンとセッションも行っている。ソロでは海外ツアーも頻繁に行っており、2018年ロンドンでのライブはCafe OTOよりデジタルリリースされている。
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TACO(山崎春美、森田潤) じゅうたん、と仮名ルビまで打ってみたところで爆撃可能なそらなんかみつからないし、みつかりっこないのであればうわのそらでいるよりほかない。なにもかもが素敵だった。この庭はぼくらのじゃない。くらやみのたんとあるたくらみなんかいざとなれば破綻しちまうんだ。そもそも狙わなければ追い詰められない。デルモア・シュォーツは夢のなかで責任がはじまると叫んで、近隣に咲き乱れる花々がTACOとなっては失明する。断絶してさらに破綻する。ガシャン!そしてヨーロッパの息子たちは、ふたたび殺戮を繰り返し、血塗られた成熟が静寂となってよみがえる。もしかしたら見捨てられた庭なのだろう。人影はまったくなかった。飛び込もう。みえるのは碧い水ばかり、両手がピンクの魚みたいだ。海水だとゆらゆら黒ずんだ緑色の影になるのに。すくなからず不安なのだ。いや、だれも見張ってなんかいやしない。おもったほど愉しくもなかった。みんな他人のものなのだから。いつなんどきでてけといわれ追いはらわれたってしかたがないのだし。うつくしいのに味わうことができない。これは運命のいたずらにすぎないのではないか。すぐにも釈明をもとめられたりしたら、じょうずに逃げきれるのか。足音を忍ばせて近づいて、やがて肉厚の毒針が放射状にくっついた灰色に肥大した竜舌蘭がみつかった。Il giardino incantato 1948年。「あそこ」だ。ちぇっ、見逃しちゃった!
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魔術の庭(福岡林嗣、ルイス稲毛、モロハシシゲキ) "Rockの最後衛にして保守反動。今時全く流行らない大型アンプを積み上げ、戦艦大和もかくやと21世紀に逆行し続ける東京ゼロファイター達は、約30年前のOverhang Party時代からなにも変わっていない「進歩の敵」である。「ただ馬鹿デカい音で延々と同じことを繰り返しているだけのようだが、そこに僕は悪魔の旋律を聴いている気がする。音楽を理解するためにはそれぞれの持っている耳の歴史が重要なのだ」とは1995年、当時の朝日新聞記者近藤康太郎氏によるAERA誌にての評。”
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Sister Paul(Susumu 、MACKii) 1992年結成の男女混成コーラスグループ🐱  荻窪へ行くにはいつも歩き🐼 今年からリーバイスジーンズの蒐集を始めるも、まだ3本しか集まっていない🌵
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バラナンブ(藤井政英、山崎怠雅、南部輝久) 2017年、結成。ヘヴィなトリオロックサウンドとサイケデリックカルチャーやグラムロック的な風貌の三人のキャラクターでライブ活動が評判を呼び、2019年、4曲入りミニアルバム『ファズ、光線、花』を発売。日本語歌詞と共に奏でられるハードロック、グラムロック、ニューロック、60年代から連綿と続く「日本のロック」を正統に継承したサウンドが好評を博しディスクユニオンでは日本のロック週間チャートで2位を獲得。メンバーはYBO2からキャリアを開始し数々のバンドを渡り歩いた藤井政英(Vo,G)、主にAural fitで活動し、水晶の舟など東京アンダーグラウンドでの活動を続ける南部輝久(Dr)、ex 魔術の庭、The Silenceや自身のソロでも活動する山崎怠雅(B,Cho)。メンバーの出自である日本アンダーグラウンドの枠をはみ出した大音量ながらもキャッチーなサウンドで東京都内を中心に精力的にライヴ活動を展開。
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morelin · 1 year
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Castello Incantato
A Sciacca (Agrigento) c’è un giardino-museo a cielo aperto, il Castello Incantato realizzato da Filippo Bentivegna, uno dei maggiori esponenti dell’Art Brut. 
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Nato proprio a Sciacca, da giovane emigra in America ma una serie di vicissitudini lo riportano al paese natio dove si rifugia in un piccolo podere. Qui inizia a scolpire gli alberi ed i massi estratti dalle pareti rocciose creando volti.
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Migliaia di teste scolpite vi osserveranno durante il percorso, ognuna con i propri tratti e la propria storia perché ogni scultura è un “suddito” del “Regno” di cui Bentivegna si proclamava “Signore”.
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david-pinto · 2 years
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VILLA D’ESTE // Domenica scorsa ho approfittato della giornata dei musei gratuiti per andare a Tivoli e visitare le sue meravigliose ville. Le foto scattate durante quel giorno e che sono presenti in questo carousel ritraggono la meravigliosa Villa d’Este. Villa d’Este è uno dei simboli del Rinascimento italiano, dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Per realizzare Villa d’Este ci sono voluti all’incirca 20 anni a causa di numerosi problemi in corso d’opera. Fu voluta dal Cardinale Ippolito II d’Este, all’epoca storico governatore di Tivoli e figlio di Lucrezia Borgia, e commissionata all’ingegnoso architetto Pirro Logorio che diede via ai lavori verso il 1550. Un complesso che si estende per 4 ettari che comprende, oltre al palazzo residenziale, un giardino ornato da viali alberati e siepi, e da numerose fontane che a guardarle resterai incantato, proprio perché ritenute delle vere opere d’arte. Una piccola curiosità sull’acqua che zampilla nelle fontane di Villa d’Este: viene presa direttamente dal fiume Aniene attraverso un canale sotterraneo lungo 600 metri. Tivoli si trova a soli 30 minuti da Roma ed un piccolo comune con tantissime bellezze storiche da scoprire. Nei prossimi giorni ti porterò a scoprire altro su questo magnifico luogo. Salva il post, potrebbe ritornati utile in futuro. Seguimi per altri consigli :) #villadeste #tivoli #amoviaggiare #italiait #italytravel #ilikeitaly #visititaly #italylovers #italytravel #italyiloveyou #italytrip #italygram #italy_vacations #italytourism #travelitaly #loveitaly #europetrip #europe_vacations #europetravel #europedestinations (presso Villa d'Este) https://www.instagram.com/p/CkxtSvaogdW/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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atelierdart · 2 years
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I fiori di magnolia sono volati nel vento . Il mio viaggio continua alla ricerca di forme, colori e trame attraverso il mio giardino segreto. È un viaggio, soprattutto verso l'interno, verso la scoperta di me stesso e dei miei ricordi che si manifestano come frammenti di cose: fiori, foglie, arbusti, rami, cieli limpidi o tempestosi, prati e boschi profondi. Un giardino incantato dove si può accedere nei momenti di bisogno quando, stanco del rumore della vita di tutti i giorni, si sente il bisogno di allontanarsi e volare più in alto . .⁣ .⁣ .⁣ #watercolourartist #sketch #botanicaldrawing #instaart #watercolour #artist #watercolourflowers #watercolourist #natural #artwork #artistsoninstagram #artchallenge #traditionalart #botanicalart #lavenderaesthetic #drawing #lavenderlove #botanicalwatercolor #painting #artsupplies #watercolourillustration #draw #sketchbook #scrawlrbox #botanicalartist #art #illustration (presso San Gimignano) https://www.instagram.com/p/Ckh0kPRNPGT/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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allecram-me · 4 days
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Prospettiva di oggi, #152
Lo sconforto, mia signora, ecco cosa abita queste relazioni.
Mi sono rifugiata come so fare nel castello incantato delle mie stanze e dei libri cui avevo dimenticato di poter attingere, ma paradossalmente da qui il mondo appare più grosso e tronfio di quello che sembra a respirarci dentro, è sempre così: più ne esci e meno ne governi gli effetti, ed ho sempre avuto il terrore dei primi minuti in cui, partita la musica, si deve ballare senza ancora poter fare affidamento sull’inerzia. L’inerzia, psicologicamente, non piace a nessuno, ma non posso pensarla come il peggiore destino possibile. Il peggiore destino possibile è passare altri cinque anni ad essere trattata come una ragazzina nel contesto di un lavoro nel quale, a dire il vero, sono iper-responsabilizzata e, comunque, me la cavo magnificamente. Nonostante i morti, i feriti, i traslochi e la mia compagna inafferrabile, la depressione che magari ad un certo punto mi convincerà finalmente a morire o a salvarmi, che è la stessa cosa.
Quindi, meglio l’inerzia della crisi, osservare la paura che mi fa ballare senza prendere a farlo, o senza smettere di non farlo. Se devo funzionare benissimo, almeno datemi uno scettro. Non dico un regno, ma la possibilità di piantare in santa pace entro lo steccato scheggiato del mio povero giardino. È che si dimenticano che dobbiamo morire, o non pensano ad altro. È che proprio non si accorgono che è la stessa identica cosa.
Al momento sono giusto un po’ schiacciata dagli eventi, quindi mi accorgo di non essere lucida, ma sono anche certa di accorgermene davvero solo io. Non ho un piano, nessuna tattica. Pensano che ce l’abbia ed invece semplicemente affronto la scarsità di ossigeno delle quattro del mattino come la fine del terzo romanzo fantastico in due giorni, e quella del capitolo 3 della mia Orritesi. Odio me stessa e mi compatisco profondamente per quello che sono, ed il punto è che faccio davvero entrambe le cose nonostante, diciamolo, in questo caso non si può dire che siano la stessa cosa. Ecco cosa di me confonde, e forse anche il motivo per cui piaccio a molti. Non so proprio che cazzo stia facendo.
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umbertafineart · 7 days
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La gazza
Vi presento il nuovo lavoro ad acquerello con un breve racconto… Il mio piccolo giardino spettinato è un angolo selvaggio e incantato dove le piante danzano al vento e gli uccelli cantano all’alba, c’è un maestoso albero di Sambuco. Le sue fronde creano un rifugio perfetto per una famiglia di gazze che ha costruito il nido. Il Sambuco è generoso, con la sua saggezza antica, accoglie i piccoli…
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enkeynetwork · 21 days
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giardinoweb · 26 days
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La Zantedeschia: Un Fiore Elegante che Arricchisce il Mio Giardino
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Ciao a tutti! Sono Andrea, e voglio condividere con voi la mia passione per uno dei fiori più eleganti e raffinati che adornano il mio giardino: la Zantedeschia, conosciuta anche come calla o gigaro di Etiopia. Sin dal primo momento in cui l'ho vista, sono rimasto incantato dalla sua bellezza. La Zantedeschia vanta una storia antica e un'eleganza senza tempo. Originaria del Sudafrica, questa pianta perenne si distingue per le sue splendide infiorescenze a forma di tromba, avvolte da una spata simile a una foglia, che assume diverse tonalità, dal bianco puro al nero intenso, passando per il rosa, il giallo e il rosso. Nel mio giardino, le Zantedeschia hanno un posto speciale. Le ho piantate in bordure, creando una cornice di colore e raffinatezza che valorizza le altre piante. Alcune le ho posizionate ai piedi di alberi e arbusti, creando un contrasto armonioso tra le loro forme delicate e il fogliame rigoglioso. Altre ancora, invece, le ho messe in vasi per decorare la terrazza e il balcone, donando un tocco di classe agli spazi esterni della mia casa. Oltre alla loro bellezza estetica, le Zantedeschia mi affascinano anche per i loro profondi significati simbolici. Nella cultura occidentale, rappresentano la bellezza, la purezza e l'innocenza. Per questo motivo, le ho scelte come fiori da sposa per il mio matrimonio, simboleggiando l'inizio di un nuovo capitolo pieno d'amore e felicità. In alcune culture, la Zantedeschia è anche associata alla resurrezione e alla vita eterna, un messaggio di speranza che mi accompagna sempre. Curare le mie Zantedeschia è un vero piacere. Non sono piante particolarmente esigenti e, con un po' di attenzione, mi regalano fioriture spettacolari per tutta la stagione. Le annaffio regolarmente, soprattutto durante il periodo di fioritura, facendo attenzione a non far ristagnare l'acqua nel terreno per evitare marciume radicale. Le concime periodicamente con un fertilizzante liquido diluito, per favorire una crescita sana e vigorosa. Rimuovo regolarmente le infiorescenze appassite, per stimolare la produzione di nuovi fiori e mantenere il giardino sempre in ordine. Infine, durante l'inverno le proteggo dal gelo, dato che vivo in una zona con climi freddi. Le mie Zantedeschia sono più che semplici fiori: sono un simbolo di bellezza, eleganza e amore. La loro presenza nel mio giardino mi riempie di gioia e mi regala momenti di vera felicità. Se anche voi siete amanti dei fiori e desiderate aggiungere un tocco di raffinatezza al vostro giardino, vi consiglio di piantare le Zantedeschia. Sono sicuro che non ve ne pentirete! Oltre a quanto scritto sopra, ecco alcuni consigli aggiuntivi che ho imparato coltivando le mie Zantedeschia: - Scegliere la varietà giusta: Esistono diverse varietà di Zantedeschia, ognuna con caratteristiche uniche. Per il mio giardino, ho scelto la Zantedeschia aethiopica classica, con grandi fiori bianchi candidi e uno spadice giallo al centro. Ma se amate i colori vivaci, potreste optare per varietà come la Zantedeschia elliottiana con fiori di colore giallo brillante o uno dei numerosi ibridi con petali viola, rossi, rosa o arancioni. - Creare composizioni floreali: Le Zantedeschia sono fiori recisi molto apprezzati per la loro bellezza e durata. Potete utilizzarle per creare composizioni floreali eleganti e raffinate, perfette per qualsiasi occasione. - Godersi la loro bellezza: La cosa più importante è godersi la bellezza delle Zantedeschia! Prendetevi del tempo per ammirarle nel vostro giardino e lasciatevi incantare dai loro colori e dalle loro forme delicate. Spero che questo articolo vi abbia ispirato a scoprire di più su questo fiore meraviglioso. Se avete domande o consigli, non esitate a condividerli nei commenti qui sotto! Andrea Read the full article
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igiardinidigiulia · 29 days
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Creare un Giardino Incantato per il Tuo Matrimonio: Idee Originali e Consigli
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Il giorno del matrimonio è uno dei momenti più speciali nella vita di una coppia. È il momento in cui l'amore viene celebrato e condiviso con amici e familiari, e nulla rende questo giorno più memorabile di un bellissimo scenario incantato. Creare un giardino incantato per il tuo matrimonio è un'idea meravigliosa che aggiungerà un tocco di magia e bellezza al tuo grande giorno. Ecco alcune idee originali e consigli su come trasformare il tuo matrimonio in un evento indimenticabile.
1. Scelta del luogo
Il primo passo per creare un giardino incantato per il tuo matrimonio è scegliere il luogo perfetto. Può essere un giardino botanico, un parco, una villa storica o anche il cortile di casa tua. Assicurati solo che il luogo abbia spazi aperti e verdeggianti, ideali per creare l'atmosfera magica che stai cercando.
2. Decorazioni floreali
Le piante e i fiori sono essenziali per creare un giardino incantato. Opta per una varietà di piante da interno e da esterno, come orchidee, glicine, rose, felci e giunchiglie. Usa fiori freschi e colorati per creare bouquet, centrotavola e decorazioni che si integrino perfettamente con il tema del tuo matrimonio.
3. Illuminazione magica
Un'illuminazione delicata e soffusa è fondamentale per creare l'atmosfera magica di un giardino incantato. Usa luci soffuse, lanterne, candele e lanterne luminose per illuminare il tuo spazio e creare un'atmosfera romantica e fiabesca.
4. Dettagli romantici
Aggiungi dettagli romantici al tuo giardino incantato per rendere il tuo matrimonio ancora più speciale. Puoi optare per una passerella foderata di petali di fiore, un'altare decorato con ghirlande di fiori, segnaposto personalizzati con il nome degli sposi o addirittura un angolo dedicato alle foto con un arco floreale come sfondo.
5. Bomboniere botaniche
Le bomboniere sono un modo meraviglioso per ringraziare i tuoi ospiti per aver condiviso questo giorno speciale con te. Opta per delle bomboniere botaniche, come piccole piante in vaso o semi da piantare, che i tuoi ospiti potranno portare a casa e far crescere come ricordo del tuo matrimonio.
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6. Intrattenimento all'aperto
Per aggiungere un tocco di divertimento e intrattenimento al tuo matrimonio nel giardino incantato, considera l'opzione di avere musica dal vivo, un DJ o addirittura un'area per il karaoke. Assicurati solo che l'intrattenimento sia adatto all'atmosfera romantica e fiabesca del tuo matrimonio.
7. Menù ispirato alla natura
Infine, assicurati che il tuo menù di matrimonio sia in linea con il tema del giardino incantato. Opta per piatti leggeri e freschi, ispirati alla natura e alla stagionalità. Puoi anche considerare l'opzione di avere un buffet di frutta fresca, insalate colorate e cocktail estivi per far sentire i tuoi ospiti immersi completamente nella bellezza della natura.
Creare un giardino incantato per il tuo matrimonio è un'idea meravigliosa che renderà il tuo giorno speciale ancora più memorabile e indimenticabile. Segui questi consigli e lasciati ispirare dalla bellezza della natura per creare un matrimonio da sogno che rimarrà nei cu
ori di tutti per sempre.
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cinquecolonnemagazine · 2 months
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Strategie vincenti: come scegliere i casinò online con soldi veri e massimizzare le tue vincite
Immaginate di trovarvi in un giardino incantato, dove ogni fiore rappresenta un'opportunità di vincita e ogni sentiero è una strada verso il successo. In questo magico scenario, il gambling diventa un'esperienza unica, in cui la fortuna e la strategia si intrecciano in un'armonia perfetta. Proprio come un giardiniere esperto cura attentamente le sue piante, scegliendo il terreno più fertile e applicando tecniche di coltivazione appropriate, così i bettor online devono adottare un approccio meticoloso e ben ponderato per cogliere i frutti più dolci delle loro avventure nel mondo dei portali virtuali. In questa guida vedremo strategie vincenti: come scegliere i giochi da casinò online con soldi veri e massimizzare le tue vincite. Sveleremo i segreti per coltivare il successo in questo giardino incantato, dove la fortuna sorride a coloro che sanno combinare abilità strategica e lungimiranza. La scelta del casinò online: un passo cruciale verso il successo Nell’iGaming la scelta della piattaforma giusta è fondamentale per garantire un'esperienza sicura e soddisfacente. Proprio come un esploratore valuta attentamente la sua attrezzatura prima di intraprendere un'avventura, è essenziale dedicare tempo e attenzione alla ricerca di un portale online affidabile e regolamentato. Fattori come la reputazione, la sicurezza dei dati e delle transazioni finanziarie, la varietà di titoli offerti e l'assistenza clienti, sono solo alcuni degli aspetti chiave da considerare. La reputazione: un indicatore essenziale Nel mare infinito di opzioni online, la reputazione di un sito di gioco è un indicatore essenziale che guida i videogiocatori. Valutare attentamente le recensioni di altri utenti, le certificazioni di enti di regolamentazione indipendenti e la trasparenza nelle politiche di gaming è fondamentale per evitare insidie e garantire un'esperienza di scommessa equa e sicura.  Un portale con una solida reputazione non solo offre tranquillità, ma anche un'ulteriore garanzia di integrità e correttezza nel trattare il pubblico di scommettitori. La sicurezza: una priorità assoluta Nell'era digitale, la sicurezza dei dati personali e delle transazioni finanziarie è una necessità assoluta. Proprio come un esploratore protegge i suoi beni più preziosi durante un viaggio, i giocatori online devono prestare particolare attenzione alla sicurezza dell’operatore a cui si rivolgono. La crittografia dei dati, le certificazioni di sicurezza riconosciute a livello internazionale e le politiche di protezione dei dati rappresentano elementi imperativi per garantire la massima tranquillità durante le partite. Un sito web di gaming con soldi veri che investe in misure di sicurezza all'avanguardia, dimostra il suo impegno nel proteggere i propri clienti da potenziali minacce e frodi. La varietà di giochi: un universo di possibilità Proprio come un esploratore si meraviglia di fronte alla diversità della natura, i bettor online dovrebbero cercare operatori che propongono un'ampia gamma di titoli con soldi veri per soddisfare ogni gusto e preferenza.  Dalle slot machine classiche alle varianti più innovative, dai giochi da tavolo come il Blackjack e la Roulette alle opzioni di Poker online, la varietà è la chiave per mantenere vivo l'interesse ed evitare monotonia. Inoltre, un'offerta diversificata consente di affrontare nuove sfide e mettere alla prova le proprie strategie in contesti diversi, accrescendo così le proprie competenze e aumentando le probabilità di successo. L'assistenza clienti: un alleato prezioso  Anche il più esperto degli esploratori può trovarsi di fronte a situazioni impreviste o richiedere supporto durante il suo viaggio. Allo stesso modo, gli utenti online possono incontrare difficoltà o avere domande durante la loro esperienza di scommessa. In questi momenti, un'assistenza clienti efficiente e reattiva può fare la differenza tra un'esperienza frustrante e una piacevole. Un operatore che offre canali di comunicazione multipli, personale competente e risposte tempestive dimostra il suo impegno nel soddisfare i bisogni dei giocatori e risolvere prontamente eventuali problemi. Massimizzare le vincite è possibile? Una volta scelto il sito ideale, è fondamentale adottare “strategie” di gaming efficaci per massimizzare le vincite. È importante parlare più di consigli che di vere e proprie strategie. Ricordiamo che non c’è infatti una ricetta che ci permetta di vincere soldi veri. Proprio come un esploratore studia attentamente le mappe e le rotte, gli scommettitori dovrebbero dedicare tempo alla comprensione delle meccaniche di gioco più che altro, alle probabilità di vincita e alle possibilità vincenti per ogni tipologia di intrattenimento. Imparare a gestire il bankroll, sfruttare al meglio le Promozioni e i Bonus offerti dagli operatori e mantenere un approccio disciplinato, sono solo alcune delle chiavi per aumentare le probabilità di successo e vivere un'esperienza di betting più redditizia. Considerazioni essenziali Nel discutere strategie vincenti, come scegliere i casinò online con soldi veri e massimizzare le tue vincite, abbiamo compreso che proprio alla stregua di un esploratore che torna a casa con ricordi indimenticabili e tesori preziosi, i videogiocatori che scelgono sapientemente i portali online e adottano strategie efficaci possono vivere un'esperienza gratificante e redditizia.  Ricordare sempre che il viaggio verso il successo richiede pazienza, disciplina e un costante desiderio di imparare e migliorare.  Read the full article
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lamilanomagazine · 3 months
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Scopri la Nuova Collezione Autunno/Inverno 2024-2025 di Luisa Beccaria: Un'Ode all'Eleganza  alla Bellezza Naturale
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Scopri la Nuova Collezione Autunno/Inverno 2024-2025 di Luisa Beccaria: Un'Ode all'Eleganza  alla Bellezza Naturale. Luisa Beccaria ha fatto di nuovo centro con la sua ultima collezione Autunno/Inverno, e devo dirti che è una vera meraviglia. Se ami l'eleganza senza tempo e i dettagli raffinati, questa collezione è esattamente quello che fa per te. Un Viaggio nella Natura: Fiori e Colori Autunnali Immagina di passeggiare in un giardino incantato, con foglie secche che cadono e fiori che sbocciano nonostante il freddo. Questa è l'atmosfera che Luisa Beccaria ha catturato nella sua nuova collezione. I motivi floreali e le tonalità autunnali ti avvolgono come una coperta calda, trasportandoti in un mondo di bellezza naturale. Tessuti che Sussurrano di Lusso Non posso nemmeno iniziare a descriverti quanto siano morbidi e lussuosi i tessuti scelti da Luisa Beccaria per questa collezione. Ti parlo di sete leggere che accarezzano la pelle, velluti avvolgenti che ti fanno sentire regale e pizzi delicati che aggiungono un tocco di romanticismo ad ogni capo. Silhouette che Celebrano la Femminilità Se ami le linee morbide e i dettagli romantici, sarai follemente innamorata delle silhouette proposte da Luisa Beccaria. Abiti che fluttuano leggeri intorno al corpo, gonne che danzano con il vento e cappotti che ti fanno sentire come una principessa moderna. Questa collezione è un inno alla femminilità e alla grazia. Colori che Riscaldano il Cuore Dalle tonalità profonde di rosso e verde ai colori delicati di rosa e celeste, la palette di colori di questa collezione è semplicemente stupefacente. Ti avvolge in un abbraccio caloroso e ti fa sentire al sicuro, anche nelle giornate più fredde e buie dell'autunno e dell'inverno. In Conclusion: Un'Eleganza che Trascede il Tempo In poche parole, la collezione Autunno/Inverno 2024-2025 di Luisa Beccaria è un sogno che diventa realtà. Con tessuti lussuosi, dettagli curati e un'attenzione incredibile per la femminilità, questa collezione ti farà sentire come una principessa ogni volta che la indossi. Se ami l'eleganza senza tempo e la bellezza naturale, non puoi fare a meno di innamorarti di Luisa Beccaria.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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agrpress-blog · 4 months
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Dal 17 febbraio al 21 aprile (anteprima stampa il 16 febbraio alle ore 12.00 e inaugurazione alle ore 18.00) il Museo Carlo Bilotti di Roma, in Via Fiorello La Guardia, 6 e Viale dell’Aranciera, 4 nel cuore di Villa Borghese, ospita, a cura di Gabriele Simongini, la mostra, progettata dall’artista per il Museo, “Manuel Felisi 1:1” dedicata al mondo animale (ingresso gratuito; orari: dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 16.00 e il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 19.00). Il Museo Carlo Bilotti, per l’artista, è la sede ideale per ospitare il suo progetto incentrato sulla raffigurazione su grandi tavole di legno di un bestiario posto in dialogo con il vicino Bioparco, il giardino zoologico più antico d’Italia (Piazzale del Giardino Zoologico, 1, aperto tutti i giorni). La collaborazione con la Fondazione Bioparco di Roma inoltre consente di osservare dal vivo alcuni degli animali ritratti dall’artista e protetti al suo interno per rendere possibile un ulteriore approfondimento sulla natura delle specie. In esposizione 80 opere, come suggerisce il titolo “1:1”, a grandezza naturale, realizzate con la tecnica di pittura ibrida - cifra stilistica di Felisi (Milano, 1976) - che da sempre pratica un’arte di commistione tra tecniche e linguaggi, modi della tradizione e innovazione tecnologica, trovando nella versatilità la chiave della sua ricerca. “Felisi/Noè - scrive il curatore Gabriele Simongini - porta nella grande Arca della pittura l’immagine/memoria di animali la cui esistenza è spesso minacciata dalla nostra folle e pervasiva aggressione ambientale. Sospesi fra apparizione e scomparsa, non di rado trasformati in presenze fantasmatiche, gli animali ci fissano quasi increduli, stagliandosi in scala reale su sfondi che sembrano evocare anche la raffinatezza dell’Art Déco e comunque un tempo che già appartiene alla dimensione del ricordo.” Infatti, se nelle opere dell’artista l’iconografia centrale sono le forme arboree e floreali, simboli di vita che inneggiano alla forza della natura, nella mostra 1:1 Felisi si cimenta per la prima volta nella rappresentazione del regno animale, che vede insieme a opere bidimensionali, alcuni lavori sottratti alla staticità attraverso animazione digitale ottenuta con interventi di digital art. “Sulle ampie superfici di legno - afferma l’artista - i rulli e le garze, le resine e le campiture irregolari che caratterizzano la mia pittura hanno trovato il terreno fertile per creare un mondo fantastico dove immergere i miei animali.“ La mostra è nata nell’anima dell’artista nel corso del primo lockdown, nella primavera del 2020. In un periodo drammatico come quello del Covid e di stasi forzata, alcune foto di animali, scattate da Felisi durante un viaggio in Senegal, “hanno suggerito una riflessione sui pericoli che le specie animali stanno correndo a causa del degrado del loro habitat naturale. Attraverso la mediazione dell’arte, Felisi crea così l’idea di un giardino incantato che possa mettere al riparo gli animali da qualsiasi insidia. Il richiamo evidente è quello con l’Arca biblica. Ogni Arca è fatta di legno e quella creata da Felisi non fa eccezione, motivo per cui per le opere in mostra utilizza grandi tavole di legno. Non mancano i richiami al Contemporaneo. In particolare al ‘Bestiario’ realizzato da Andrea Pazienza, una raccolta di disegni, schizzi, illustrazioni del noto fumettista dedicati al mondo animale e alle creazioni per bambini ideate da Bruno Munari, in cui le forme degli animali giocano un ruolo chiave”. Nel corso del vernissage, venerdì 16 febbraio alle ore 18.00 si svolgerà un incontro, moderato dal curatore Gabriele Simongini, organizzato da National Geographic Italia, tra Manuel Felisi e il pluripremiato fotografo naturalista Bruno D’Amicis. Il confronto tra i due porterà Felisi alla realizzazione di un’opera inedita sulla base di una foto di D’Amicis raffigurante un grande orso marsicano, con l’idea di sensibilizzare il pubblico alla conservazione di questa specie a rischio anche attraverso lo specifico linguaggio dell’artista.
Attualmente a Roma, presso l’Aeroporto di Fiumicino al Terminal 1, in sintonia con la mostra allestita al Museo Bilotti, sono in esposizione due opere di grande dimensione di Manuel Felisi dal titolo Vertigine posizionate una di fronte all’altra: una serie di griglie composte da piccole tele vanno a scomporre e a ricomporre fotografie di alberi, ritratti senza foglie e protesi verso il cielo in due momenti diversi nell’arco della giornata, la mattina e la sera. Le opere testimoniano l’intento dell’artista di portare l’attenzione - in un luogo di continuo passaggio - sul mondo della natura e sulla preservazione dell’ambiente. L’esposizione, accompagnata da un ampio catalogo pubblicato da Gangemi Editore, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, prodotta e organizzata dalla Galleria Russo con il sostegno del Gruppo Banca del Fucino, in collaborazione con la Fondazione Bioparco di Roma e in media partnership con National Geographic Italia.
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luigifurone · 4 months
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6. (L'altra metà del cielo)
Il sibilo and�� ad impattare nel silenzio.
In quella casa nella campagna non viveva più nessuno, da due anni. L’erba stava strappando il cemento. Matt, un mio conoscente, che era poi anche il titolare dell’agenzia immobiliare, me l’aveva proposta per quelle tre settimane. Così ci eravamo spostati, in quattro, i quattro di sempre. Volevamo stare proprio in un posto così, isolato, impregnato di caldo e spine. Di notte andavamo in città, a fare festa. Di giorno ce ne stavamo in quella tana. Riaprivamo gli occhi col sole che bruciava il giardino. A noi dava una strana sensazione. Di eternità.
Andai alla finestra, guardai fuori, dove mi sembrava che il sibilo si fosse fermato. Era lì, splendente. Un’aureola azzurra, ovale, raggiata, grande poco più di un uomo. Vibrava, appena sollevata dal terreno stopposo, una decina di metri lontano da me. Sembrava uno di quei cerchi infuocati in cui i leoni sono costretti a saltare, a parte per il colore delle fiamme, che era quello del cielo. All’interno della corona la superficie, piatta, ribolliva di disegni iridescenti.
Ero l’unico ad essersi svegliato. Stavo per chiamare gli altri, ma la visione si completò. Da quel fantastico sipario, spuntò, lentamente, una mano. Una mano pallida, poi il braccio. Si sfilò lentamente, come fosse stanca di chissà che cosa. Fece qualche passo, si fermò e cadde sulle ginocchia.
Jade. Decidemmo di chiamarla così. Non ero solo spaventato e stupito; ero anche affascinato, da quell’essere. Era, evidentemente, una donna. Una donna minuta e impaurita. Un caschetto di capelli biondi e lisci. Era nuda e coi seni piccoli. Quando cadde a terra ero ancora immobile, mesmerizzato dall’apparizione. Rimasi a guardarla finché non riuscii a capire che non si stava alzando. Dovevo fare qualcosa. Presi un giubbotto. Gli altri dormivano ancora e non li svegliai. Jade era ancora lì, carponi, con la testa bassa, quando la raggiunsi. L’aureola che l’aveva partorita s’era spenta. Al suo posto c’era un velo di vapore che s’andava sciogliendo. Sembrava così indifesa. Avrei dovuto pensarci, avrei dovuto avere anche paura, e invece mi avvicinai a lei come fosse una passante investita da una macchina. Le misi la giubba sulla schiena. Lei si accucciò. Poi mi guardò. Jade aveva gli occhi neri.
Completamente neri, sclera, iride e tutto quanto. Eppure mi guardava. Poteva avere trent’anni. Mi guardava senza paura e capivo che quegli occhi chiedevano aiuto. Quando ripenso a quel momento mi dico che avrei potuto parlarle, ma non lo feci e non so perché. Neanche lei lo fece, si lasciò sollevare e la portai in casa. Non ci siamo mai parlati. Le ci vollero un paio di giorni per riprendersi. Poi cominciò a sorridere. Aveva incantato me e così fece con gli altri.
I vestiti di Artie le stavano benissimo. Passava le giornate con noi. Ci guardava bere birra e fare le nostre gare nella piscina vuota. Sembrava così felice. Sembrava felice anche quando si metteva la cuffia in testa per ascoltare qualcosa. Muoveva le gambe che sembrava un peccato disturbarla, anche solo chiederle che stesse ascoltando.
Avevo detto agli altri cosa era successo. La strana malia che Jade aveva portato funzionava. Non avevamo alcuna voglia di segnalare la cosa. Non andavamo neanche più in città, la sera. Sedevamo sotto il portico a guardare le stelle, a dire stronzate. Lei stava tra di noi come una goccia di miele. Non volevamo altro, per il momento. Semmai eravamo preoccupati per lei. I nostri giorni in quel posto stavano per finire e poi? Che avremmo fatto, poi?
Quando facemmo l’amore, pianse. C’eravamo stretti guardando fuori dalla finestra. Le nostre mani camminavano mute, andando appresso ad un desiderio indefinibile. Quando le spuntarono le lacrime feci per fermarmi, ma lei mi strinse più forte. Lo voleva. Lo voleva. E il suo volto sorrideva, segnato come un giorno di sole dalla pioggia. Forse era felice.
Non so neanche perché il giorno dopo mi venne da seguirla dietro gli alberi, verso il canale. Ogni tanto si allontanava dal nostro gruppo, o da me, ma l’avevamo sempre lasciata fare, convinti che fosse una sua speciale esigenza. La persi di vista per qualche minuto finché non sentii qualcosa, dietro ad una vecchia rimessa. Mi avvicinai in silenzio e la vidi. La schiena verde e muscolosa era due volte quella di un toro. Quell’essere era piegato in avanti, sembrava stesse mangiando qualcosa. Da com’ero messo vedevo solo quelle spalle bestiali. Sobbalzava ad ogni morso. Era come un’enorme lucertola, ecco, ora distinguevo anche la coda. E le zampe, certo. Poi sollevò il muso, lungo, parve annusare l’aria e infine, di scatto, si voltò verso di me. Aveva un muso feroce e gli occhi completamente neri.
L’attimo dopo non cera più. Era schizzata via. Ripresi a respirare e tornai sotto al porticato, dove c’erano gli altri. Soprattutto ero triste. Jade tornò dopo un po’. Era buia. Non l’avevamo mai vista così. Mi guardò, con quegli occhi neri, senza alcuna cattiveria. Era solo come se si fosse messa a guardarmi da qualche luogo lontanissimo. Sentivo anche che non mi odiava. No, non mi odiava. In qualche modo era ancora vicina a me, come nessuno.
Non facemmo in tempo a ritrovarci. Verso sera, mentre preparavamo la cena, vedemmo arrivare dal fondo della strada due luci. Il viale che portava alla casa era lungo e perfettamente in vista. Più o meno a metà, capimmo che era la macchina dello sceriffo. D’istinto ci girammo verso Jade, ma lei aveva capito prima di noi. Sentii sbattere la porta che dava sul dietro. Contemporaneamente s’alzò un vento freddo. La macchina là in fondo s’era fermata. Sentimmo che cercava di rimettersi in moto, due o tre volte, senza successo. Allo sceriffo ed ai suoi due aiutanti toccava farsi un bel pezzo a piedi. Fu un attimo. Mentre i miei amici mi dicevano di andare, io già me ne andavo. Raggiunsi Jade sullo spiazzo dove l’avevo vista la prima volta.
Era in piedi, di spalle, nuda. Davanti a lei brillava vigorosa quella maledetta porta. Non sapevo che fare. Volevo avvicinarmi, eppure non volevo fermarla, se quella era la sua strada. Alla fine feci qualche passo, mi avvicinai. Vidi le sue spalle irrigidirsi. Poi si girò, mi abbracciò. Era completamente lei, adesso. Sentii qualcosa, dentro, con non so quale senso. Mentre mi baciava, sentii che mi diceva: “L’ho fatto per te.”
Mi lasciò a guardare la sua schiena diventare luminosa e blu. Fece ancora qualche passo. Poi entrò in quella goccia di mistero, come una notte che se ne va.
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rei-the-head-shaker · 4 months
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[18.12.2016]
Il giardino incantato pt2
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