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#Giovanni del Biondo
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Detail Giovanni del Biondo, Martyrdom of St Sebastian, circa 1375-1380 Paint on wood
https://en.wikipedia.org/wiki/Giovanni_del_Biondo
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koredzas · 24 days
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Giovanni del Biondo - Angel Annunciate. 1370 - 1390
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thegothicera · 4 months
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The Angel Gabriel by Giovanni del Biondo, Italian (Florence), ca. 1385-1390
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diceriadelluntore · 5 months
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Le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi...
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Ieri un blog che seguo, postando questa foto del giocatore del Napoli e della Nazionale Giovanni Di Lorenzo, ha scritto che è un Apollo.
L'aggettivo che si rifà all'estetica del Dio Greco vale in italiano giovane di grande bellezza, per lo più in frasi (talora ironiche) come essere un a.; parere, credersi un a. (e, più spesso con la maiuscola, essere, sembrare un Apollo), con riferimento alle raffigurazioni scultoree o pittoriche del dio (voce Apollo, Vocabolario Treccani).
Tolta la dimensione ironica, assente in quel post, mi è venuto in mente che rispetto ad Apollo, Di Lorenzo ha i capelli di un altro colore. Sembrerà un particolare strano, ma la Mitologia Antica ha nella dimensione tricologica un aspetto niente affatto secondario.
Partiamo da una tradizione comune: Apollo, che era molto più che il dio del sole, aveva i capelli neri, con riflessi viola (oggi diremmo corvini). Il mito della sua nascita è meraviglioso: figlio di Zeus e della titanide Leto (o Latona), fu concepito nell'ennesima avventura extraconiugale del Re degli Dei (il tono è volutamente divertito); Era, come sempre furiosa delle avventure amorose del marito, venuta a sapere che Leto fosse incinta di Zeus, proibì alla partoriente di dare alla luce suo figlio su qualsiasi terra, fosse essa un continente o un'isola. Disperata, Leto vagò fino a giungere sull'isola di Delo, appena sorta dalle acque e, stando al mito, ancora galleggiante sulle onde e non ancorata al suolo. Essendo, perciò, Delo non ancora una vera isola, Leto poté darvi alla luce Apollo e la sua gemella Artemide, precisamente ai piedi del Monte Cinto. Secondo i miti, Artemide fu la prima dei gemelli a nascere, e aiutò la madre nel parto di Apollo. Questi nacque in una notte di plenilunio, che fu da allora il giorno del mese a lui consacrato: nel momento in cui nacque il dio, cigni sacri vennero a volare sopra l'isola, facendone sette volte il giro, poiché era il settimo giorno del mese. E appena nato, la testa del neonato fu poggiata su un cespuglio di violette, che trasferirono ai capelli del Dio quella sfumatura violetta, che gli sarà cara.
Il colore scuro dei capelli di Apollo era una rarità letteraria, poichè, per esempio, Omero descrive tutti gli dei con caratteristiche opposte: ci sono studi che descrivono come il rapporto tra divinità\eroi biondi e bruni sia 10 a 1, Afrodite è bionda, come pure Demetra. Atena è, per eccellenza, “l’occhicerulea Atena”. Il termine adoperato è glaukopis, che certo è in relazione anche con la civetta, sacra alla dea (glaux = civetta: occhi scintillanti, occhi di civetta), simbolo di saggezza. Oltre a ciò, altri leggendari eroi erano biondi: Menelao, Peleo, Achille e suo figlio Neottolemo, Meleagro, Radamanto, Clizio, Camerte. Si dice che persino Alessandro Magno fosse biondo.
Sappiamo con certezza dagli studi genetici sui resti nelle tombe che gli antichi greci e romani fossero molto più comunemente "di tipo mediterraneo", cioè pelle scura, occhi scuri, capelli scuri. Questa affermazione non vuol dire che non esistessero persone con i capelli biondi o gli occhi chiari, vuole dire che questi ultimi erano una minoranza genetica, almeno fino alla Roma Imperiale. Eppure l'essere biondi, essendo in minoranza, era considerato molto più affascinante. Pratica comune, tra le donne ricche, ma era pratica conturbante nei lupanari delle prostituite, era quella di colorare i capelli di biondo usando delle costosissime tinture allo zafferano o polveri colorate: le cronache del tempo ci dicono che richiedesse un grande sforzo per l'applicazione e avesse un odore ripugnante. Tra l'altro, la stessa parola biondo ha etimologia oscura: origine certa della parola è comunque l'antico francese blond (e il provenzale blon) da cui lo spagnolo blondo (poi sostituito nell'uso comune da rubio, dal latino rubeus, "rosso") e l'italiano biondo; i greci antichi per esempio usavano gli aggettivi xanthòs e xoutòs “biondo”, pyrrhòs “fulvo” e chrysoeidés “aureo”, riferiti ai capelli di uomini o Dei, aggettivi che corrispondono perfettamente al latino flavus, fulvus e auricomus; per descrivere le chiome lunghe e bionde usavano termini specifici come chrysokàrenos “testa bionda”, o chrysokóme “chioma d’oro”. E quest'eco rimane nella cultura occidentale, per esempio, nella ritrattistica medioevale e primo rinascimentale, dove è davvero difficile, se non in autoritratti, trovare una figura femminile simbolica che non sia bionda o dai capelli chiari.
Su questo fatto sono nate molte teorie: alcune sfiorano il razzismo, altre furono lo spunto per una certa storiografia mitteleuropea che vedeva già all'epoca greca antica caratteristiche dello spirito razionale dell'Europa centrale, dove si presume siano partiti per quelle terre i biondi (in pratica, una versione filo nazista della dicotomia nietzschiana apolinneo\dionisiaco), esistono inoltre decine di libri sull'origine "Indoeuropea" dei greci rispetto a quella levantina (che sarebbero i fenici, e le popolazioni del mediterraneo orientale).
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Questa è L'Afrodite Cnidia: l'originale era opera di Prassitele, scolpita nel IV secolo a.C. Essendo perduta, rimangono alcune copie di età romana. È famosa non solo per la sua disarmante bellezza artistica, ma anche perché è il primo nudo femminile dell'arte greca e perché, secondo tutte le fonti, aveva i capelli biondi.
I poeti hanno amato e cantato per lo più donne pallide e dai capelli biondi; anzi fra tutti gli spietati imitatori del Petrarca, se non mai, certo difficilmente si ritrova chi abbia messo nello sbiadito lusso delle sestine, delle canzoni e dei sonetti a frasi bell'e fatte, una fanciulla che non avesse
… i capei d'oro alla Laura sparsi
Corrado Ricci (1858 – 1934), archeologo e storico dell'arte italiano
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t-annhauser · 10 months
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Milano Centrale-Paola
Per una felice congiunzione astrale dei sistemi di prenotazione online avevamo trovato un posto in business sul Freccia a un prezzo relativamente conveniente. Fino a Firenze il vagone è popolato dai consueti turisti tedeschi in Grand Tour, ormai un cliché, abbigliati in qualsiasi condizione meteo come se andassero in gita fuori porta a Fregene, le donne generalmente tutte scosciate, moderne veneri di Milo, gli uomini piuttosto legnosetti nei loro pantaloncini comprati su Asos (i bambini di un biondo abbacinante, giallopaglierini). Bonus track: tre giulive signore tedesche di mezza età, poi scese a Roma, che non hanno mai smesso di parlare un minuto intavolando un'appassionata discussione su "Protein Trink" ed "Enercy Trink" (a questo punto mi sono convinto che "trincare" sia voce di origine germanica). Le abbiamo sentite distintamente pronunciare Reggio Calabria "Reccio Kolapria". Dopo Roma è cambiata la fauna e il vagone si è riempito di manager della PA in camicia azzurrina e matteorenzianesche giacche sciancrate bleu, ai piedi mocassini leggeri coi fantasmini. Trafficavano per un po' su pagine di Excel sopra notebook con gli sfondi dei figli rispondendo professionalmente alle telefonate di lavoro (i colleghi si chiamano generalmente tutti "Maurizio"), poi si abbandonavano mollemente ai giochini online spizzicando annoiati le razioni del cestino di benvenuto: succo di frutta, crostino, brioche (da Roma in giù identificata come "cornetto") salata, un pollice quadrato di cioccolato nero e una bottiglietta d'acqua "vulcanica" da 25 ml. Dopo Salerno si aprivano i consueti paesaggi selvaggi e aspri che complici noia e stanchezza ci catapultavano immantinente in una specie di meriggio o miraggio di mezza estate popolato da ninfe e fauni bruscamente interrotto dalla stazione di Sapri. Sogno confessato di fare un giorno il trasbordo su un wagon lit a Villa San Giovanni prima che rovinino tutta la magia costruendo il modernissimo Ponte sullo Stretto.
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ochoislas · 2 years
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LA COSTURERA
Por negra vaguada el alba desparramó el hato blanco: ya con la tarde retorna. Viene trepando cansado: una estrella lo encamina.
Ya despide la maestra la parvada, y pasa lenta: lo bermejo en la ventana entre menta y albahaca es María, cose y cose.
Mas ¿por qué y qué cosa cose? ¿un pañuelo? ¿un velo banco? Todo el cielo es color rosa; rosa y oro todo el cielo tras su cabeza reluce.
La vista un punto levanta: ¿lágrima fue? ¿fue sonrisa? Bajo el cielo rosa y oro, ojos bajos, frente gacha, ella cose, cose y cose.
*
LA CUCITRICE
L’alba per la valle nera sparpagliò le greggi bianche: tornano ora nella sera e s’arrampicano stanche: una stella le conduce.
Torna via dalla maestra la covata, e passa lenta: c’è del biondo alla finestra tra un basilico e una menta: è Maria che cuce e cuce.
Per chi cuci e per che cosa? un lenzuolo? un bianco velo? Tutto il cielo è color rosa, rosa e oro, e tutto il cielo sulla testa le riluce.
Alza gli occhi dal lavoro: una lagrima? un sorriso? Sotto il cielo rosa e oro, chini gli occhi, chino il viso, ella cuce, cuce, cuce.
Giovanni Pascoli
di-versión©ochoislas
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lamilanomagazine · 1 year
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Verona, in scena "Così è (se vi pare)" di Luigi Pirandello con Eros Pagni e Anita Bartolucci
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Verona, in scena "Così è (se vi pare)" di Luigi Pirandello con Eros Pagni e Anita Bartolucci. Dopo il grande successo di "Mine vaganti", di "Pa'" e del "Sogno di una notte di mezza estate", i tre spettacoli in programma nel 2022, il Grande Teatro, rassegna organizzata dal Comune di Verona in collaborazione col Teatro Stabile di Verona, prosegue con "Così è (se vi pare)" di Luigi Pirandello con la regia di Luca De Fusco e con protagonisti Eros Pagni e Anita Bartolucci. "Così è (se vi pare)" va in scena al Nuovo martedì 24 alle ore 20.45 con repliche fino a sabato 28 alla stessa ora. L'ultima replica, quella di domenica 29, è invece alle 16. Giovedì 26 alle ore 18 gli undici interpreti della commedia incontrano il pubblico nel Piccolo Teatro di Giulietta.  L'incontro, a ingresso libero, sarà condotto dalla giornalista Alessandra Galetto e da Carlo Mangolini, direttore artistico Spettacolo del Comune di Verona. Oltre ai due protagonisti, sono in scena Giacinto Palmarini, Domenico Bravo, Roberto Burgio, Valeria Contadino, Giovanna Mangiù, Plinio Milazzo, Lara Sansone, Paolo Serra e Irene Tetto. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile di Catania, dal Teatro Biondo di Palermo, da "Tradizione e Turismo srl Centro di Produzione Teatrale - Teatro Sannazaro" e dalla Compagnia La Pirandelliana. Le scene e i costumi sono di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Gigi Saccomandi. Un grande classico del teatro di Pirandello, quello che indusse Giovanni Macchia a elaborare la teoria della "stanza della tortura", viene rivisitato da Luca De Fusco, che per questa sua sesta regia pirandelliana torna a lavorare con Eros Pagni. Una chiusura del cerchio per De Fusco che dopo aver tanto studiato Pirandello, interpretandolo spesso proprio alla luce di quella teoria che Macchia formulò attorno al "Così è (se vi pare)" diretto da De Lullo, approda a questo testo, uno dei più compiuti sotto ogni punto di vista e quello in cui diventa più che mai chiaro il senso del teatro come processo. La vicenda è ambientata in una piccola città di provincia dove arrivano il signor Ponza con sua moglie e con l'anziana signora Frola che egli presenta come la madre della sua prima moglie defunta, dichiarando che il dolore per la perdita della figlia l'ha sconvolta a tal punto da renderla folle. La follia le fa credere che l'attuale moglie di Ponza sia la propria figlia. La vecchia signora sostiene invece che il pazzo sia il genero che si ostina a dichiarare morta la prima moglie che è invece ancora viva. L'enigma mette in agitazione gli abitanti del paese che cercano inutilmente di districarsi tra verità e follia, fino alla rivelazione finale che lascerà tutti interdetti. Nel rispondere agli altri e nel dialogare tra loro, la signora Frola e il signor Ponza non hanno più bisogno di fingere che il pubblico non esista: è anzi proprio al pubblico che parlano, ognuno difendendo se stesso e ognuno cercando di dimostrare i difetti e la pazzia dell'altro. Proprio in questo processo di raccontarsi, di mettere a nudo se stessi sta la tortura di cui parla Macchia: una sofferenza atroce e nello stesso tempo l'unico modo per rivendicare la propria esistenza. Un bisogno che, oggi più che mai, siamo in grado di comprendere e di fronte al quale ci riveliamo vulnerabili, anche attraverso l'ossessiva esigenza di condivisione che passa dalla socialità virtuale: Pirandello aveva già intuito che non raccontarsi è come non esistere e ne aveva presagito le conseguenze insieme a quelle della morbosa curiosità dello sguardo altrui. Ecco perché De Fusco sceglie di bandire ogni elemento grottesco dalla rappresentazione, prediligendo una chiave interpretativa d'ispirazione kafkiana, improntata all'incomprensibilità e al mistero, collocando i personaggi al centro di uno spazio angusto e oppressivo, che potrebbe essere il cortile di un manicomio o un insieme di palchi teatrali. Il testo è quasi un manifesto delle teorie del grande scrittore agrigentino, trattando dell'inafferrabilità del reale, dello spettacolo come processo e di altre questioni tipicamente "pirandelliane". La commedia si dipana come un giallo, nel quale però, più che il colpevole, si deve scoprire chi è pazzo e chi no. L'intreccio è costruito per condurre lo spettatore di fronte a quella dimensione ambigua della verità che nei drammi di Pirandello è sempre tragicamente soggettiva. Il cast parte dal gruppo già protagonista dell'edizione dei Sei personaggi diretta da De Fusco, ripresa dalla Rai e acclamata in tutto il mondo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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uominiedonneblog · 1 year
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Biografia Caterina Baldini giornalista SkyTG 24
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Facciamo adesso la conoscenza della brava e bella giornalista Sky Caterina Baldini . Nata a Piacenza per la precisione a Castel di San Giovanni nel 1977. E iscritta all'albo dei giornalisti a partire dal 2005.
Chi è Caterina Baldini giornalista Sky.
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Vediamo quindi nello specifico chi è la giornalista Sky. La stessa ha mosso i suoi primi passi nel mondo dell'informazione nell'emittente Teleducato Piacenza e Parma dimostrando fin dai suoi primi passi la sua passione e la sua competenza. Da Teleducato passa quindi all'emittente Telecolor, ossia la prima rete della Lombardia, e di qui ad altre televisioni di Milano. Si trasferisce quindi a Roma e a T9 Teleregione e quindi approda a Sky TG24. Una carriera ovviamente fulminante alla base della quale c'è la grande stima per la sua competenza. Una carriera costruita grazie alla sua forte volontà di affermarsi e ovviamente anche grazie alle sue indubbie capacità di giornalista. Una donna che nonostante il successo e i traguardi raggiunti ha sempre lavorato con umilità senza mai dimenticare quelle che sono le sue radici. Ovviamente andando a lavorare per SkyTG24 ha dovuto abbandonare Roma dove ha il marito Alessandro Onorato attualmente Assessore ai Grandi Eventi, Turismo e Sport e Moda ovviamente nella capitale. La stessa Caterina Baldini dichiara che nonostante il lavoro cerca di essere presente il più possibile con le sue figli di 5 anni e 1 anno e mezzo. E' molto attenta a rispettare i loro tempi per fargli avere una quotidianità regolare. Sempre la stessa Caterina Baldini confessa che i social sono un elemento fondamentale del suo lavoro. E ricorda con piacere i primi tempi ossia le sue radici quando era giornalista di strada a piacenza a contatto con le persone comuni. Ovviamente a Sky con lei lavora anche la giornalista Valentina Bendicenti e Anna Billò
Scheda Biografica Caterina Baldini
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- Nata a Castel San Giovanni (Piacenza) - Nata il 18 agosto 1977 - Residente a Roma - Età 45 anni - Altezza 1,68 m - Peso 52 kg circa - Capelli Biondo scuro - Occhi Celesti - Segno Zodiacale Leone - Tatuaggi non ha tatuaggi visibili - Hobbies le piace viaggiare con la famiglia per mete esotiche - Professione Giornalista conduttrice SkyTG24 - Pagina Instagram Caterina
Foto Giornalista Sky
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imoviez · 2 years
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CASTING ATTORI PER FILM "IL VUOTO"
CASTING ATTORI PER FILM “IL VUOTO”
      Casting call. Per la realizzazione del film “Il Vuoto” diretto da Giovanni Carpanzano e prodotto da Indaco Fim, si effettua casting finalizzato alla selezione di attori e attrici       Nello specifico si cercano : Marco, età scenica 23 anni circa, fisico asciutto/atletico, biondo. Richieste abilita canore, lingua italiana, dialetti calabrese e/o siciliano, inflessione del sud Giorgio, età…
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maertyrer · 3 years
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Giovanni del Biondo St. Bartholomew and St. John the Evangelist (right panels of triptych)
tempera & gold leaf on panel, 91 x 90 cm, 14th century
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clairity-org · 2 years
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Giovanni del Biondo, Madonna and Child, with Saints John the Baptist and Catherine of Alexandria, ca. 1385, Tempera on wood panel, 7/21/21 #memphisbrooks #artmuseum
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Giovanni del Biondo, Madonna and Child, with Saints John the Baptist and Catherine of Alexandria, ca. 1385, Tempera on wood panel, 7/21/21 #memphisbrooks #artmuseum by Sharon Mollerus
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koredzas · 3 years
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Giovanni del Biondo (1359 - 1399) - Pilgrims at the Tomb of a Saint.  
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punta-tacco · 2 years
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La corsa
Dopo solo sei giri (il Nürburgring misura km 22,810) Nuvolari rimaneva unico superstite della squadra italiana preceduto da Caracciola, Fagioli e von Brauchitsch, ossia dai tre piloti di punta della Mercedes, che sembravano i padroni del campo, malgrado la resistenza del biondo Rosemeyer, rimasto solo della squadra dell’Auto Union. Era intanto cessata la pioggia e fu per Nuvolari come il segnale del contrattacco. All’undicesimo giro, tra la sorpresa della folla, il mantovano superava ad uno ad uno tutti gli avversari ed al giro successivo si arrestava al box per il rifornimento prestabilito, quasi contemporaneamente a Rosemeyer ed a von Brauchitsch. Quel rifornimento avrebbe potuto decidere del risultato della corsa. Il caso volle che, mentre i meccanici della Scuderia Ferrari eseguivano il rifornimento di carburante, si rompesse la tubazione della pompa e Nuvolari finiva per perdere 40 secondi rispetto aBrauchitsch e 30 secondi rispetto a Rosemeyer; tutti pensarono che fosse liquidato. Quel rifornimento infelice ed imprevisto non fece invece che eccitare il suo spirito combattivo e, superato di forza Rosemeyer, il giro successivo egli sferrava l’attacco a Brauchitsch, girando in tempi records ed obbligando l’avversario a forzare a sua volta l’andatura. Una andatura insostenibile per i pneumatici della potente Mercedes, come aveva ben compreso Neubauer, il quale dal suo box segnalava a von Brauchitsch di moderare l’andatura, anche a costo di perdere terreno. A due giri dalla fine Nuvolari non era che a 32 secondi dal tedesco, i pneumatici della cuivettura erano ormai alle tele. Probabilmente un corridore più sperimentato di Brauchitsch avrebbe tentato, in questo frangente, il cambio delle gomme per trovarsi all’ultimo giro con la vettura in piena efficienza e nelle migliori condizioni per tentare di battere l’avversario. Brauchitsch invece, malgrado le segnalazioni del suo box, non volle fermarsi per il cambio delle gomme e giocò tutte le sue carte in quelle condizioni, tenendo d’occhio le ruote posteriori.
La Corsa: da Il trittico della velocità, di Gerardo Dottori, 1925-27
Tazio Nuvolari vince da solo il G.P. di Germania 1935, di Giovanni Canestrini, da L’Automobile 17, Aprile 1957
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plaguedoctormemes · 3 years
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I was scrolling through your blog and am curious about the presentation you gave on St Sebastian. What was that about?
Mostly just about how his role was appropriated as a plague saint beginning at the end of the 14th century. Specifically devotional works like Nicollo Semitécolo’s triptych and Giovanni del Biondo’s representation of his martyrdom on some reliquaries, . Also briefly mentioning some specific prayers and songs like O Beate Sebastiane.
A lot of emphasis on why he was considered appropriate as a plague saint and how his martyrdom parallels a lot with the Passion and Crucifixion of Jesus Christ and how a plague victim would have these examples of physical suffering (rewarded with divine welcoming) to cope with death. 8^)
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likarotarublogger · 3 years
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GABRIELA ROMEO DI ROMA VINCE IL PREMIO DI MODA ‘’INTERNATIONAL FASHION ROMA BY E&R -ORIGINAL FAHION’’
‘’Un connubio  perfetto tra arte, moda, eleganza e fantasia questo è quello che esprime la stilista nei suoi modelli’’
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Dress by Gabriella Romeo - Roma 
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Model: Giulia Ruggeri, dress by Gabriella Romeo.
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Dress by Gabriella Romeo .
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Dress by Gabriella Romeo.
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International Fashion Roma by E&R  ideato dalla stilista internazionale Elena Rodica Rotaru.
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Si è svolta la seconda edizione il 28 Febbraio 2021, a Roma Città eterna, nello studio televisivo  GoldTv – , Via Giacomo Peroni, 131,   Canale digitale Terreste 177  Odeon 24, programma ‘’Faces’ Ideato da Cesare Romano e Giovanni Cipo, prodotto da Camelia Birlan e Cesare Romano Cr65eventi, presentano  dalla giornalista Barbara Castellani e l’attore Giovanni Cipo.
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Una cooperazione internazionale che unisce le culture dei popoli in tutto il suo splendore. Roma e la sola città D’Italia che non abbia memoria esclusivamente municipale; tutta la storia di Roma, dal tempo dei Cesari ai giorni nostri, e la storia di una città la cui importanza si estende infinitamente al di la del suo territorio; di una città cioè destinata a essere la capitale di un grande Stato.
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Una  giornata internazionale piena di emozioni  e di  colori multi culturali, i protagonisti più importanti dell’evento e della trasmissione  sono stati i modelli/e  alcuni vestiti con  costumi romani rappresentanti Cesari , gladiatori  e matrone. I vestiti realizzati  dalla ideatrice Elena Rodica Rotaru 
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Esemplari si esibiti per i stilisti  di alta moda che hanno  porta in passerella  le loro creazione per poi sono stati  nominati i vincitori della moda Internazionale il  Premio –INTERNATIONAL FASHION ROMA ‘’ORIGINAL FASHION’’ proseguendo  altri premi importanti della cultura, dell’arte  e  come protagonista il fascino della moda, del design, della bellezza e dei colori in qui la giuria presente nota il loro lavoro  attraverso la creatività.
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L’apertura  dell’evento con il balletto che risveglia la nostra TERRA ,T-shirt e  le gonne colorate di raso e tulle colori  che  significa:
Nero  ‘’Terra’’
Bianco  ‘’la purezza’’,
Rosso  ‘’l’amore’’ ,
Giallo  ‘’ il sole’’,
Verde   ‘’la speranza’’ ,
Blu  ‘’ calma ‘’,
Viola  ‘’spiritualità ’’.
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Attraverso questo ballo  Elena vuole  rappresentare una nuova rinascita ai tempi della pandemia  in qui viviamo oggi  sulla nostro Pianeta.‘’ Il Balletto con Patrick Biondo, Eliana Crecan , Desirè Cecchini, Chiara Lauritano, Michelle  Mastropaolo, Valeria Monfeli , Camilla Laurentis: la direzione artistica e costumi  di Elena Rodica Rotaru insieme con Eliana Crecan, coreografa , musica live di Arianna Seritti.
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La vetrina dell’evento  e dello studio  iniszia con la sfilata Internationale in qui ideatrice esibise le sue creazione storiche   di culture riportate dal tutto il mondo insieme allo stilista dall’Afghnistan stilista Jamali Idrees .
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I modelli/e che hanno incantato i ospiti e telespetatori  nello stesso tempo hanno valorizzati abiti internazionali  sono stati : Patrick Biondi, Swami Castellucci, Eliana Crencan, Elena Brandusa Netea, Giulia Ruggeri, Darius Danciu, Alessia Ciripa, Andrea Ciripa , Francesca Dumitru, Desidè Cecchini , Camilla Laurenti, Michelle Mastropaolo, Valeria Monpeli, Chiara Lauritano, Desire Di Tullio, Gaia Petta, Mattia Migiorini, Shinwari Haroon, Eleonora Mascaro , Elena  Pancello, Anna Rose Piccinini, Miriam Capodiferro, Anna Vabisevic, Kinga, Aurora Darsie, Andreea Duma, Veronica Ricci,Veronica Mastovic, Tiziana Saracino, Lorella Marco  Salone Rodriguez, Angela Kotere, Federica Lalla , Lucrezia Bimbi , Isabella Pascucci, Elena Paciello Menghi Cicatiello.
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Models: Shiwari Haroon e Alessia Ceripa ,dress by- Jamali Idrees 
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Dress by Jamali Idress 
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Dress by Jamali Idress.
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Models: Eliana Crecan ‘’Dubai’’, Andrea Ceripa ‘’Giordania’’ 
dress by Elena Rodica Rotaru 
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Model: Gladiatore- Mattia Migliorini & Desirè Cecchini Italia 
Stilista Rosanna Stega  accompagnata  da  Darius Danciu (Cesare)
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 La prima stilista in gara che ha  presentato la sua creatività è Rosanna Stega della Puglia –  la scenografia di Elena : Modello Patrick Biondo vestito Cesare di Elena  insieme con Valeri Di Maggio vestito Dea Diana ,Dea della caccia che rivoca la storia Greco-Culturale e che gli antichi romani ne hanno fatto la loro cultura ,La Dea Diana, proseguendo la sua sfilata  con i  altri abiti strepitosi che ha  una fantasia speciale alla sua creatività.
Sfila per Rosanna Stega : Brandusa Elena Netea,Desire Di Tulio,Elena Paciello ,Aurora Darise, Dalila Rodriguez, Meghi Cicatiello, Anna Vabi , Salome Rodriguez ,Anna Rose Piccinini, Gaia Petta .
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Model: Elena Brandusa Netea, dress by Rosanna Stega.
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 La stilista Rosanna Stega Vince il premio ‘’ Per la Critica’’
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Model: Valeria Di Maggio dress by Rosanna Stega 
Model: Patrick Biondi, dress by Elena Rodica Rotaru 
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Quadro Moda by Rosanna Stega -Puglia 
La seconda Stilista in gara è della Romania Larisa Liliana Craciun.
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Stilista Liliana Larisa Craciun con i presentatori  Barbara Castellani e Giovanni Cipo 
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  La seconda stilista in gara è della Romania Liliana Larisa Craciun-  ha studiato 5 anni l’accademia del lusso di moda a Roma dopo di che torna nella sua patria e inizia ad realizzare abiti. La  Musica che ha scelto per accompagnare la sfilata è autentica che spezza e al contempo stesso  valorizza le sue creazioni.
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Il suo lavoro si distingue proprio nella sua artigianalità,  in quanto realizzato totalmente a mano.  Si sottolinea che la minuziosità nell’eseguire i ricami a volte richiede anche una tempistica molto lunga , pure 3 anni . Una vera e propria arte che racchiude storie del tempo e di vita contemporanea.
Vince il premio ‘’Storia Della Moda’’
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Dress by Larisa Liliana Craciun -Romania 
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Quadro moda tradizionale della Romania  sono abiti dalla stilista Liliana Larisa Craciun .
il giovane attore/presentatore Giovanni Cipo che ha  indossa una camicia  di lino ricamato a mano dalla stilista Liliana Larisa Craciun.
Prosegue il concorso dei stilisti  Gianpaolo Esse Couture. 
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Stilista Gianpaolo Esse Couture –abiti eleganti,  casuale , dark ,floreali  che spunta diversi modelli creativi e  prevale la sua identità stilistica.
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Dress  by Gianpaolo Esse Couture.
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 Stilista Almaè Design Gioiello  –I vestiti neri semplici valorizza molto l’eleganza dei accessori sia dei metalli o pietre preziose che tutte le donne ama in una maniere tanto  fantastica che lo stesso tempo apprezza.
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La moda  di accessori fa parte della nostra vita : agnelli, colane, braccialetti e orecchini notta la donna elegante dai tempi romani ai tempi di oggi.
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Amaè Design stilista riceve un premio molto importante per il suo lavoro  ‘’Eleganza’’  
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Gioielli by Almaè Design - Make-up by Jonathan Tabacchiera - Hairstyle by Gianni Graziano  
Model: Tiziana Saracino, dress by Dafne Creazioni 
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La gara dei stilisti continua con le Creazione di Dafne in qui lei ha messo in scena abiti realizzati a mano le sue protagoniste accetta di sognare un giro nello studio per poi fare lanciare la sua arte. È de per questo la giuria consegna il premio ‘’ Per il CINEMA ‘’
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Model: Salone Rodriguez, dress by Dafne Creazioni.
Dress by Fabiana Gabellini & Paola Zannoni 
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Fabiana Gabellini – abiti della stilista in esclusivi tratti dalle opere dell’artista Paola Zannoni , testimonianza della sperimentazione, dell’innovazione  stilistica e della grande vitalità creativa di Fabiana Gabellini. Un dialogo con l’arte contemporanea tra antichità e modernità .
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Stilista  Fabiana Gabellini e  presentatrice Barbara Castellani (dress by Dafne Creazioni)
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Stilista Fabiana Gabellini insieme con  la sua testimone Andreea Duma, i presentatori Barbara Castellani e Giovanni Cipo.
Un momento teatrale con l’attore Jano di Gennaro e la modella Giulia Ruggeri
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L’attore/cantante Jano Di Gennaro insieme con modella Giulia Ruggeri hanno interpretato  il monologo ‘’Roma Quanto sei bella ‘’ (Testo/scenografia e costumi di Elena Rodica Rotaru). Hanno vinto il premio ‘’Per la migliore recitazione’’
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Per giudicare gli stilisti ed i protagonisti della bellezza, l’arte  e della moda sono stati presenti tra i ospiti: 
Presidente della giuria - Lucia Barboni fashion blogger , Gaetano Alaimo -giornalista, Arianna Edran Di Lembo -docente designer, Carlo Senes produttore tv,Gianni  Graziano -ELI Hairstyle Milano , Michelle Spanò makeup Roma ,Jonathan Tabacchiera makeup Pescara, 
Maria Luisa Lo Monte Giordano giornalista internazionale, dr Francesco Raponi, Antonio Rossano Ys Magazine, 
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Giuria dell’evento insieme a Barbara Castellani.
L’ospite dell’evento Anfonso Ottomana’’ Parlamento della legalità Internazionale’’. 
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Un’inaspettata sorpresa è stata fatta, alla fine della registrazione del programma , ad Elena Rodica Rotaru da Nicolò Mannino, presidente dal Parlamento Della Legalità Internazionale; il Dr. Alfonso Ottomana ha consegnato una targa-premio all’ideatrice dell’evento con le seguente motivazione;
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Premio a Elena Rodica Rotaru con profonda stima e ammirazione per il suo impegno sociale culturale a favore del linguaggio della bellezza .
Nicolò Mannino presidente del Parlamento Della Legalità Internazionale.
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Targhe-premi sono  state sponsorizzate di Roberto Costantini -4 C premiazioni Guidonia .
Voglio ringraziare molto per l’ospitalità e collaborazione a  Cesare Romano @cr65eventi  e Camelia Birlan,  perché senza  di loro non potevo mai fare la seconda edizione dell’evento,  ai tempi di oggi  molto delicati in qui viviamo sulla pianete, tanti ringraziamenti dalla mia persona con tutto il cuore va anche a Barbara Castellani, Giovanni Cipo, Manolo Ruggeri, Cristina Parrillo, Fiorentina Dumitru, un ringraziamento  speciale alla giuria, ospiti,  cantanti /artisti, stilisti e modelli/e. Ringraziamenti va anche a Pandatariafilm Carolina Modesti  e Sarteavventura Mariana Anca Popa dice l’ideatrice dell’evento Elena Rodica Rotaru 
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Mihaela Bolog- cantante rumena , abito della stilista Liliana Larisa Craciun.
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Nae Leonard- Ambasciadore della musica folclorista rumena.
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Cantante Tosha Rodrigues accompagnata da Patrick Biondi ( Cesare) 
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Cantante/attore Jano Di Gennaro.
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Cantante Calibro 40.
L’evento è stato organizzato dalla stilista  Elena Rodica Rotaru , Camelia Birlan e  Cesare Romanao  a  cura di Cr65eventi , Noi ragazzi fi oggi in tour ,Faces.
Per valorizzare  la bellezza dell’evento ci sono stati  Gianni Graziano ELI Hairsyle Milano e  Jonathan Tabacchiera  make-up artistico di Pescara.  
Puntate registrate andrà in onda ogni sabato alle 21.00  su Odeon24 digitale terreste 177 programma Faces di Cesare Romano e Giovanni Cipo prodotto da Camelia Birlan e Cesare Romano regia Luciano Morelli, assistete regie: 
 Cristina Parrillo, Fiorentina Dumitriu, Anna D’Onofrio ,Beatrice. 
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ateatino · 3 years
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Il 31 gennaio si è conclusa per noi un'avventura davvero emozionante!
Così emozionante che vogliamo dare i numeri:
6.166 euro raccolti
259 donatori e donatrici
4.186 visite uniche alla pagina del nostro progetto sulla piattaforma di Produzioni dal Basso.
Abbiamo tanti grazie da dire: a Produzioni Dal Basso e Banca Etica per averci dato l'opportunità con il bando "Impatto +" di poter rendere concreta un'idea progettuale su cui lavoriamo da mesi con O2italia, Il cartolaio del bosco e la Libreria L'Incanta Storie; ad Editoriale Scienza per il sostegno e per gli infiniti stimoli che ci sono venuti dal loro catalogo; alle scuole che riceveranno in dono le scatole per l'entusiasmo e la fiducia.
E, ovviamente, a tutte e tutti voi per aver reso possibile il passaggio alla "fase 2" del progetto.
GRAZIE a: Antonio Mamì, Agata Samperi, Alberto Musco, Aldo Lenzo, Alessandra Rigano De Gaetano, Alessandro Milone, Alessia Barone, Ambrogio Isgrò, Andrea Corno, Andrea Inzerillo, Andrea Scilipoti, Serena Leotta, Angela Costantino, Anita Magno, Anna Fazio, Anna Gallerani, Annalisa Gualtieri, Anna Maria Vaccarino, Antonella Correnti, Antonella Saja, Antonia Sidoti, Antonio Cicero, Antonio Carcione, Elena Bagnoli, Antonio Bellinvia, Anna Bucca, Carmen Papaianni, Carla Cozzolino, Carmelo Catalano, Carmelo Recupero, Carmen Barca, Carolyn Berger, Caterina Abbriano, Marilia Costa, Cettina Pitrone, Chiara Pepe, Chiara Scuteri, Cleopatra Cortese, Claudia Mangano, Stefano Clerici, Carmela Panella, Cristina Grande, Daniela Munafò, Daniela Bersano, Marco Giorgianni, Dario De Pasquale, Diego Zucchelli, Domenica Piazzo, Donato Barbato, Daniela Pappalardo, Elena Poma, Emanuele La Rosa, Enrica Pellegrino, Enza Galluzzo, Enza Zumbo, Erika Bucca, Eva Buttà, Fabio Calabrò, Fabio Genovese, Francesco Caizzone, Federica Correnti, Federica Maio, Federico Mangano, Filippo Nicosia, Matteo Finco, Francesca Rinaldi, Francesca Mirabella, Francesca Petruzzella, Francesca Pitrone, Marco Pandolfo, Francesco Calabrò, Gabriele Sidoti, Lucia Gentile, Giuseppe Geraci, Gian Marras, Garis Giovanna, Giovanna Caravello, Giovanna Rappazzo, Giulia D’Alessio, Giuseppe Aliquò, Agnese Calabrò, Giuseppe Motta, Giuseppe Pampanini, Giusi Caliri, Giusy Caravello, Giusy Russo, Glenda Spiller, Grazia Costantino, Grazia Salamone, Graziella Rao, Antonino Il Grande, Aias Onlus Sezione di Barcellona Pozzo di Gotto, Marcela Salvador, Irene Faranda, Isidora Scaglione, Carmen Italico, Ivan Bertolami, Katia Crifò, Roberto Cervi, Pietro Rossello, Laura Alessandra Bonaceto, Laura Casu, Laura D’Amico, Laura Recupero, Condotta Slow Food Peloritani Tirrenici, Luca Faenzi, Lucia Isgrò, Luciano Aliquò, Luigina Roselli, Lydia Oliva, Margherita Dotti, Maria Assunta De Fazio, Maria Bucca, Maria Sciotto, Mariateresa Carbone, Maria Teresa Collica, Mariella Chiaramonte, Mario Scardino, Marta Mocchetti, Marzia Sindoni, Marco Mattiuzzo, Maura Macchi, Maria Grazia De Pasquale, Mimì Pino, Mimma Pitrola, Associazione culturale La cicale e la formica, Maurizio Calabrò, Monica Guerra, Giovanni Avitabile, Antonio Bonuccelli, Raffaella Campo, Antonino Amato, Nino Calabrò, Nino Sottile, Lucia Vento – Opuntia, Ornella Privitera, Maria Cristina Falcaro, Paola Belardo, Pasquale Rosania, Patrizia Donato, Patrizia Verde, Dario Piccolo, Piera Mannuccia, Pietro Centineo, Riccardo D’Urso, Riccardo Italiano, Riccardo Neri, Rita Ponzo, Rita Sedda, Roberto Iraci, Rossella Alessandrini Iocum-Scuola diffusa, Sara Rucci, Salvatore Alosi, Salvatore e Antonella D’Arrigo, Salvatore Bonaceto, Sara Loddo, Scheggia Sara, Serena Salmeri, Sergio Amato, Sergio Bonvegna, Silvia Geroldi, Sofia Capizzi, Sonia Sgrò, Stefano Giunta, Stefano Nucera, Neotenia LTD, Caterina Martinazzoli, Barbara Todaro, Valeria Bonina, Vera Genovese, Veruska Bagnoli, Veronica Vannelli, Viviana Isgrò, Maria Rotuletti, Mariagrazia Milioti, Annalina Perdichizzi, Felice Spinella, Anna Genovese, Rosalba Caliri, Francesca Floramo, Carmelina De Pasquale, Andrea Biondo, Serena Perdichizzi, Vera Bilardo, Francesco Aricò, Rossana Bilardo, Alessia Ragno, Rizzo Lucia, Mimma Naselli, Graziano Genovese, Giuseppe Ravidà, Alessandro Campo, Mariella Bonomo, Cinzia Catanzaro , Marco Motta, Giusy Scardino, Nicla Ruggeri, Patrizia Cirino, Diego Pirri, Danila Ruvolo, Danilo Calandra, Franco Calabrò, Mariagrazia Caliri, Teresa Sottile, Fabio Alosi, Antonella Bucalo, Ada Trifirò, Hernan Colombo Habot, Zina Giglio, Rosangela David, Rita Martino, Progetto Uomo Nero Racconta, Mariapia Coppolino, Renata Lo Iacono, Rossana Chillemi, Patrizia Mastroeni, Kanö Sartoria Sociale, Scuola dell’Infanzia Corriolo – Maestra Dora Crisafulli, Valeria De Pasquale, Andrea Cristelli, Renata Pettineo, Moravia Paratore
Vi aspettiamo da domani sulla nuova pagina del progetto: https://www.facebook.com/La-Scatola-incantanta-102227571737051
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