Tumgik
#FirstTimeOnWeb
My First Time On Web
Mi  chiamo Luca Barotto e sono un studente di Ingegneria Fisica al Politecnico di Torino. 
Nel blog, aperto da me e altri tre miei compagni del corso di Rivoluzione Digitale, si parlerà di cybersecurity e hacking.
Però, in questo post ho deciso di darvi una sorta di piccolo flashback su come mi sono avvicinato al mondo virtuale.
Tumblr media
Fonte: immagini Stock.
La prima volta che ho navigato su internet è stata in terza media (anno accademico 2013-14) in seguito alla richiesta della professoressa di scienze di svolgere una relazione riguardante i moti della terra.
L’argomento che scelsi di trattare fu: il ciclo vitale dei vulcani.
Per cercare le informazioni, che mi avrebbero aiutato a stendere al meglio la relazione, iniziai dalle enciclopedie e dai libri di testo; anche perché allora non possedevo né un computer e né uno smartphone.
Però, siccome la ricerca sui libri richiedeva molto tempo, decisi di chiedere un aiuto a mio padre. Così, sotto la sua supervisione (era la prima volta che usavo un computer quindi non sapevo bene come destreggiarmi) continuai la mia ricerca su internet.
Mi ricordo che rimasi impressionato dalla velocità con cui riuscivo a trovare le informazioni e , in particolare, mi colpì il fatto che bastava digitare poche parole nella barra delle ricerche per generare un’ “infinità” di pagine web inerenti a all’ argomento in oggetto.
Ero entusiasta della quantità di materiale che avevo generato che non sapevo da dove cominciare.
Iniziai dai primi siti che il motore di ricerca (Yahoo) mi presentava e continuai, così, la mia relazione.
Mi ricordo che mi colpì non solo dalla facilità con cui trovavo le informazioni che mi servivano, ma anche la possibilità di collegarmi ad altre pagine web tramite dei link presenti nel sito. Ciò agevolò ulteriormente la mia ricerca perché mi permise di approfondire qualsiasi argomento semplicemente con un “click”.
Rimasi così affascinato che decisi che, per tutte le relazioni future, avrei fatto affidamento su quello strumento potentissimo chiamato : Internet 
Tumblr media
Collegamenti mondo virtuale-Fonte : Wired (Google immagini) 
Barotto Luca
1 note · View note
IL BELLO (se te lo ricordi) DELLA PRIMA VOLTA
Tantissime volte ci capita di sentire o di dire, inerente a qualsiasi argomento di cui si sta parlando, “Ah, la prima volta è sempre speciale!”, questo perché gli stimoli e le sensazioni che proviamo sulla nostra pelle tramite una nuova esperienza rimangono impressi nel nostro corpo per moltissimo tempo, in alcuni casi per tutta la vita (è cosi che nascono le storie da raccontare ai nipotini). Tuttavia, questo intreccio di stimoli legati al vivere nuove esperienze, può prendere vita anche durante il nostro primo viaggio nel vastissimo oceano di bit che è Internet? In questo post vorrei analizzare con voi questo aspetto della rete.
Innanzitutto, ritengo che l’età del soggetto che va a fare la sua prima esperienza dell’Internet sia di vitale importanza in questa analisi. E’ abbastanza evidente infatti che una persona di 60 anni, approcciandosi per la prima volta al concetto di una rete virtuale, possa faticare di più ad accettare il fatto che in quel momento sia magari in collegamento con un estraneo dall’altra parte del globo, rispetto magari ad un bambino che, non riflettendo su quanto tutto ciò sia in realtà complicato, assimila questo fatto come una cosa normale e quasi scontata. Il “trauma” che quindi prova una persona più anziana a vivere per la prima volta questo tipo di esperienza è decisamente più intenso di quello provato da un bambino: per farla in breve, l’uomo adulto ricorderà bene il momento in cui ha acceso per la prima volta un personal computer, mentre per un bambino o ragazzo ritengo che questo è praticamente impossibile che accada. 
Oltre all’età, ritengo fondamentale considerare anche il periodo storico in cui tale esperienza avviene, poiché è Internet stesso ad essersi evoluto e trasformato, molto più velocemente di quanto lo facciamo noi esseri umani (nonostante esso sia una nostra creazione). Se alla fine degli anni ’90 e inizio anni 2000 Internet era principalmente sinonimo di posta elettronica e browser di ricerca, neanche un decennio dopo è diventato estremamente arduo trovare qualcosa che sia totalmente estraneo dalla sua influenza. Con questo voglio dire che, ormai, non è più possibile distinguere momenti della vita e realtà “offline” e “online”, ma esse sono intrecciate in un’unica realtà che potremmo chiamare “on-life”. 
Dovessi dunque chiedere a un ragazzo di 10 anni di elencarmi in ordine cronologico e le modalità con cui ha percorso le tappe del suo percorso tecnologico, penso che faticherebbe molto a rispondermi per i due motivi che ho spiegato, cioè che aver vissuto la quasi totalità della sua vita immerso tra dispositivi elettronici interconnessi rende molto difficile identificare il singolo evento da cui è iniziata la sua vita online.
Tumblr media
Bambino al computer, fonte
Io ritengo di trovarmi in una situazione intermedia tra i due fattori sopra evidenziati: sono entrato in contatto con la tecnologia in età piuttosto giovane (circa 6-7 anni), ma l’Internet di quel periodo non era così “dominante” da non rendermi neanche conto del grande passo che stavo facendo (anche con l’aiuto dei miei genitori che hanno avuto la cura di sensibilizzarmi fin da subito sulle potenzialità della rete). Ricordo infatti che mi era concesso l’uso del computer e di internet per trovare immagini online dei miei personaggi di fantasia preferiti, così da poterli stampare come poster da appendere in cameretta.
Bene, con questa mia piccola confessione finale concludo la mia analisi sull’argomento, lasciate un like se concordate con quanto avete letto o commentate se vi trovate invece in disaccordo (spiegando anche perché ovviamente), al prossimo post! 
Gianmarco Bachiorrini
0 notes
La mia prima esperienza con la rete
Negli ultimi anni Internet è entrato a far parte della mia quotidianità, non solo con l’utilizzo del laptop (diventato in questi ultimi mesi un bene di prima necessità), ma soprattutto grazie allo smartphone. Esso, infatti, sembra esser diventato un prolungamento del mio braccio, sempre disponibile a soddisfare ogni mio dubbio o curiosità con un semplice tocco, tant’è che sembra impossibile riuscire a resistergli.
Tuttavia, facendo un tuffo nel passato, e ripensando al mio primo approccio con la rete e i primi dispositivi elettronici, non può che ritornarmi in mente un vecchio computer fisso, messo a disposizione per tutta la mia famiglia. La prima volta che ne feci uso e, in particolare che usai Internet, frequentavo probabilmente la 3° o la 4° elementare; aprii il motore di ricerca e cercai, con l’aiuto dei miei genitori, la distrazione per eccellenza per un bambino: i giochi. Io e mia sorella, dopo aver finito di fare i compiti, passavamo parecchio tempo di fronte a quello schermo ingombrante, scegliendo qualsiasi genere di giochi.
In quegli anni sicuramente non capivo e non sfruttavo tutte le potenzialità del web, ma con il passare del tempo scoprii che, cliccando semplicemente quella icona colorata di Internet, potevo raggiungere un intero mondo. Iniziai così a usufruire anche di altre piattaforme, come per esempio YouTube, o di siti come Wikipedia, che potessero aiutarmi con la scuola.
Poi, dopo qualche anno è arrivato anche il primo telefono: non uno smartphone ma uno di quei telefoni della Nokia con la tastiera “nascosta” sotto lo schermo. All’inizio non utilizzavo Internet sul cellulare, ma era solo un modo per tenermi in contatto con i miei amici utilizzando i classici SMS; al contrario di oggi che non utilizzo più, in quanto li ho ormai sostituiti con WhatsApp o con altri social di messaggistica istantanea.
Tumblr media
Questo telefono è simile al mio primo cellulare. Fonte: Wikipedia
Infine, comprai anche il mio tanto desiderato PC personale, con i soldi che avevo messo da parte. Mi ricordo di averlo acquistato in 3° media, così da poter scrivere la mia tesina per l’esame. Si può, quindi, dire che quello è stato il mio primo vero approccio alla rete in totale autonomia. Dopo quell’esperienza sono state numerose le volte in cui ho utilizzato quel PC, sia per uso scolastico che non. Infatti, da lì a poco scoprii Messenger: un’applicazione che mi permetteva di chattare con i miei amici. Trascorsi molto tempo alle prese con questa piattaforma, scoprendo tanti altri nuovi utilizzi della rete.
Alessia
0 notes