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#Antifascismo
nando161mando · 2 days
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"Keep your city clean, destroy fascism" (EN: English)
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radicalgraff · 4 months
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"Anti-fascism is anti-zionism"
Seen in Florence, Italy
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nomeutenteerrato · 9 days
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« Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L'onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l'ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole.
Si batté fino all'ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su sé stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro.
Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell'infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania.
In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l'omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944.
Fosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati. Queste due concomitanti ricorrenze luttuose, primavera del '24, primavera del '44, proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica - non soltanto alla fine o occasionalmente - un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista.
Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia? Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così.
Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell'ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via.
Dopo aver evitato l'argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l'esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola "antifascismo" in occasione del 25 aprile 2023).
Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell'anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola - antifascismo - non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana. »
- Antonio Scurati
Monologo (censurato dalla Rai), ma qui per condividerlo perché: antifascismo sempre!
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A high-profile Italian author has accused Rai of censorship after his antifascist monologue was abruptly stopped from being aired, in what he called the “definitive demonstration” of alleged attempts by Giorgia Meloni’s government to wield its power over the state broadcaster.
Antonio Scurati was due to read the monologue marking the 25 April national holiday, which celebrates Italy’s liberation from fascism, on the Rai 3 talkshow Chesarà on Saturday night.
But as he prepared to travel to Rome, he received a note from Rai telling him his appearance had been cancelled “for editorial reasons”.
Scurati is well known in Italy for his books about the dictator Benito Mussolini and the fascist period. The cancellation of his monologue provoked fierce reaction from Rai journalists, fellow authors and opposition leaders.
His speech referenced Giacomo Matteotti, a political opponent of Mussolini who was murdered by fascist hitmen in 1924, and other massacres of the regime. It also contained a paragraph criticising Italy’s “post-fascist” leaders for not “repudiating their neofascist past”.
“Undoubtedly, this is what infuriated them,” Scurati told the Guardian. “And also because of what I represent and maintain in my books … [that] there is a continuity between the fascism of Mussolini and the populist nationalists in Europe.”
The Rai director Paolo Corsini denied that the monologue had been censored, telling the Italian media that an investigation “of an economic and contractual nature” was under way, while implying that the speech was cancelled because of the “higher than expected” fee sought by Scurati.
Scurati said his fee had been agreed and the contract signed before the monologue was due to be broadcast. “The fee was perfectly in line with those paid to authors … It was the same as in the past, when there were no issues.”
In solidarity, Serena Bortone, who presents Chesarà, read out the monologue on the show. It has also been published in full by several Italian newspapers and websites.
Meloni, whose Brothers of Italy party has neofascist origins, came to power in October 2022 with a coalition including the far-right League and the late Silvio Berlusconi’s Forza Italia.
During the election campaign, Meloni said the rightwing parties had “handed fascism over to history for decades now”. However, Scurati claimed in his monologue that when forced to address fascism at historical anniversaries, Meloni has “obstinately stuck to the ideological line of her neofascist culture of origin”, for example by blaming the Mussolini regime’s persecution of the Jews and other massacres on Nazi Germany alone.
Meloni responded by publishing the speech on her Facebook page, while attacking Scurati and accusing the left of “shouting at the regime”.
“Rai responded by simply refusing to pay €1,800 (the monthly salary of many employees) for a minute of monologue,” she said. “I don’t know what the truth is, but I will happily publish the text of the monologue (which I hope I don’t have to pay for) for two reasons: 1) Those who have always been ostracised and censored by the public service will never ask for anyone to be censored. Not even those who think their propaganda against the government should be paid for with citizens’ money. 2) Because Italians can freely judge its content.”
Since coming to power, the Meloni government has been accused of increasingly exerting its power over Rai while edging out managers or TV hosts with leftwing views. The European Commission was last week urged to investigate the government’s alleged attempts to turn the broadcaster into a “megaphone” for the ruling parties before the European elections.
Meloni’s administration has also been accused of trying to influence other areas of the press and targeting journalists with legal action who criticise the government. A Brothers of Italy politician recently proposed toughening penalties for defamation, including jail terms of two to three years.
Elly Schlein, the leader of the centre-left Democratic party, said: “The Scurati case is serious; Rai is the megaphone for the government.” Carlo Calenda, the leader of the centrist Azione party, said: “Silencing a writer for saying unpleasant things about the government is simply unacceptable.”
Scurati said he has received solidarity from many authors and journalists who were otherwise afraid to speak out against the government.
“This episode is the definitive demonstration, as it has finally aroused the revolt of other writers, intellectuals and journalists who until now kept quiet,” he said. “This government launches violent personal attacks against you for speaking out, in my case [that] I asked for too much money.”
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francescosatanassi · 9 days
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OGGI COME ALLORA
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Che il fascismo sia tornato è innegabile e chi dice il contrario o è fascista o mente. Nessuno ti picchierá per strada se non ti togli il cappello al passaggio di una divisa, né ti costringerà a bere intrugli nauseabondi (almeno per ora), ma le manovre del governo non sono più soltanto caratterizzate da tagli all'istruzione, alla sanità e alla cultura, ma sono apertamente indirizzate alla repressione e al soffocamento del dissenso. Iniziano a essere minate le libertà fondamentali: gli scioperi vengono vietati, gli antiabortisti entrano nei consultorio, le università vengono militarizzate, l'informazione è censurata o manipolata al fine di creare consenso. Se non ti allinei vieni licenziato, multato, arrestato, picchiato. A suon di leggi, decreti e ordinanze aumentano le restrizioni e il controllo per darci la sensazione di sentirci in pericolo e farci credere di aver bisogno di protezione dal nemico di turno: lo straniero, la femminista, l'ecologista, il "comunista". Ci vogliono buoni e servili per sfruttarci come hanno sempre tentato di fare. Questo 2024 non è così distante dagli anni '20 del secolo scorso, ma oggi come allora i fuochi di Resistenza esistono e riprendono vigore. Gli studenti che scendono in piazza a schivare i manganelli dimostrano di conoscere la storia meglio di chi li vuole zittire. Che fare, dunque? La verità è che il fascismo c'è sempre stato, oggi sta soltanto prendendosi il palcoscenico, ma se lo spettacolo, pagato da noi, è di bassa qualità, lo spettatore ha il diritto di fischiare, alzarsi e buttare gli attori principali giù da palco.
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August 29, 2022 - Feminists tear down an election poster of Fascist politician Giorgia Meloni in Olbia, Sardinia. [video]
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ideeperscrittori · 6 days
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Aspettando il 25 aprile.
Ormai è una mia tradizione. Ho creato questa immagine anni fa e la pubblico ogni anno. Ora e sempre Resistenza.
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flatus-vocis · 10 days
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blackcat-brazil · 9 months
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idkatama · 5 days
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Feliz dia 25 de abril e lembrem-se:
Fascista bom é fascista morto
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antifainternational · 3 months
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February 10, Firenze - CONTRO OGNI FASCISMO, FERMIAMO IL GENOCIDIO A GAZA!
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nando161mando · 5 months
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radicalgraff · 1 month
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"Do not forgive, do not forget, do not reconcile.
It was genocide, it was 30,000"
Mural in Lanus University in Buenos Aires referring to the number of people killed or disappeared by the dictatorship of Argentina from 1976 to 1983
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apropositodime · 5 days
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Da sempre per sempre.
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nidiosniamo · 10 days
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carloskaplan · 2 years
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