Tumgik
#50 anni di costume
lapizzicata · 6 months
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Siccome non ho più il senso della vergogna, vi racconto sto fatto.
Ieri sera sono andata a una serata rock per vecchi bacucchi nostalgici e, per la prima volta nella vita, ho messo un body contenitivo, trovato a 4 euro su una bancarella di panni usati, perché c’ho l’età, la panza e la consistenza di una panna cotta. È un bel body, tutto nero, di lycra, con le coppe preformate e la funzione push-up per le chiappe. Sembra un costume da mare degli anni 50. Sostiene quello che deve sostenere, contiene quello che vorrebbe sbrodolare fuori, funge da ferma collant, nel senso che è come quando mettete il secondo slip per non farle scendere, e protegge pancia e schiena dalle botte di freddo.
Tolto il fatto che ogni volta che mi muovevo di scatto, i bottoncini a pressione si sbottonavano, i collant scendevano e dovevo andare in bagno per rimettere tutto a posto, ho pensato con ricorrenza a uno scenario ipotetico. “Metti che uno ci prova e io ci sto, come cazzo me la tolgo sta guaina in cui sono entrata dopo due minuti di sudore e bestemmie?”. Motivo per cui ho ballato a occhi chiusi e ogni volta che qualcuno si avvicinava, mi appiccicavo al compagno della mia amica.
Ma se po campa’ così?
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fashionbooksmilano · 1 year
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Ozbek
Spring/Summer 1997 Collection
Rifat Ozbek, 1997, 86 photos, 12 x 15 cm
euro 40,00
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Rifat Ozbek (1953) è uno stilista turco che all’inizio della carriera ha lavorato anche in Italia, con walter Albini . Negli anni ’70 è in Inghilterra per studiare architettura, ma lascia per iscriversi alla Saint Martin’s School of Art. I suoi primi abiti, commissionati da una catena di magazzini, sono ispirati all’Oriente. La collezione del debutto è dell’84. Si afferma a livello internazionale a partire dalla seconda metà degli anni ’80, con uno stile multietnico, opulento e fantasioso. Collezioni ispirate spesso all’arte, ma anche al costume: tra i temi più celebri, gli esistenzialisti, gli orientalisti, Capri anni ’50, i balletti di Martha Graham, alcuni film o libri, ma anche idee prese a prestito dallo street style e dal disco-look, ripensate in chiave prêt-à-porter. Nell’87 lancia la linea Future Ozbek. Ma è soprattutto dall’88 — da quando cioè inizia a collaborare con l’italiana Aeffe, azienda che produce e distribuisce le sue collezioni — che Ozbek consolida la sua popolarità e i suoi prodotti sono venduti in tutto il mondo. Affronta gli anni ’90 con una nuova visione: una collezione tutta bianca, ispirata alla New Age, che lo rende uno dei paladini della moda avant-garde internazionale. Sperimenta poi il video come forma alternativa di presentazione delle sue collezioni. Nel ’91 debutta nel calendario degli stilisti milanesi; nel ’94 sfila a Parigi; nel ’96 disegna i costumi per l’apertura dei giochi olimpici di Atlanta, lancia il profumo Ozbek, una linea Rugs and “Kilims” e partecipa infine alla Biennale di Firenze della moda. Nel ’97 debutta sulle passerelle newyorkesi.
08/05/23
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vividiste · 1 year
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COME CI SI SENTE AD ESSERE VECCHI?
L'altro giorno, una persona giovane mi ha chiesto:
-Cosa sentivo ad essere vecchia?-
Mi ha sorpreso molto la domanda, perché non mi consideravo vecchia. Quando ha visto la mia reazione, si è subito dispiaciuto, ma le ho spiegato che era una domanda interessante. E dopo aver riflettuto, ho concluso che diventare vecchi è un dono.
A volte mi sorprendo della persona che vive nel mio specchio. Ma non mi preoccupo per queste cose per molto tempo. Non cambierei tutto quello che ho per i capelli grigi e uno stomaco piatto. Non mi rimprovero per non aver fatto il letto, o per aver mangiato qualche "Cosetta" in più. Ho il diritto di essere un po' disordinata, essere stravagante e passare ore a contemplare i miei fiori.
Ho visto alcuni cari amici lasciare questo mondo, prima di aver goduto la libertà che viene con l'invecchiare.
-A chi interessa se scelgo di leggere o giocare sul computer fino alle 4 del mattino e poi dormire fino a chi sa che ora?-
Ballerò da sola al ritmo degli anni '50 e '60 E se dopo desidero piangere per qualche amore perduto... lo farò!
Camminerò sulla spiaggia con un costume da bagno che si allunga sul corpo paffuto e farò un tuffo nelle onde lasciandomi andare, nonostante gli sguardi di compassione di quelli che indossano bikini. Anche loro diventeranno vecchi, se sono fortunate...
È vero che nel corso degli anni il mio cuore ha sofferto per la perdita di un persona cara, per il dolore di un bambino, o per aver visto morire un animale domestico. Ma è la sofferenza che ci dà forza e ci fa crescere. Un cuore che non si è rotto, è sterile e non saprà mai della felicità di essere imperfetti. Sono orgogliosa di aver vissuto abbastanza per far diventare i miei capelli grigi e per aver conservato il sorriso della mia giovinezza, prima che apparissero i solchi profondi sul mio viso.
Ora, per rispondere alla domanda con sincerità, posso dire:
-Mi piace essere vecchia, perché la vecchiaia mi rende più saggia, più libera!-
So che non vivrò per sempre, ma finché sarò qui, vivrò secondo le mie leggi, quelle del mio cuore. Non ho intenzione di lamentarmi per ciò che non è stato, o di preoccuparmi di quello che sarà. Per il tempo che rimane, amerò la vita come ho fatto fino ad oggi, il resto lo lascio a Dio.
Autore Sconosciuto 🌻
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Fonte fb
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goodbearblind · 2 years
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"E poi ho riflettuto, ho pensato che invecchiare è un regalo.
A volte mi sorprende la persona che vedo nel mio specchio.
Ma non mi preoccupo di lei da molto tempo. Io non cambierei nulla di quello che ho per qualche ruga in meno ed un ventre piatto.
Non mi rimprovero più perché non mi piace riassettare il letto, o perché non mangio alcune cose.
Mi sento finalmente nel mio diritto di essere disordinata, stravagante e trascorrere le mie ore contemplando i fiori.
Ho visto alcuni cari amici andarsene da questo mondo,
prima di aver goduto della libertà che viene con l'invecchiare.
A chi interessa se scelgo di leggere o giocare sul computer fino alle 4 del mattino e poi dormire fino a chi sa che ora?
A chi interessa se ballo da sola ascoltando la musica anni 50?
E se dopo voglio piangere per un amore perduto?
E se cammino sulla spiaggia in costume da bagno, portando a spasso il mio corpo paffuto e mi tuffo fra le onde lasciandomi da esse cullare, nonostante gli sguardi di quelle che indossano ancora il bikini, saranno vecchie anche loro se avranno fortuna.
È vero che attraverso gli anni il mio cuore ha sofferto per la perdita di una persona cara, ma è la sofferenza che ci dà forza e ci fa crescere.
Un cuore che non si è rotto, è sterile e non saprà mai della felicità di essere imperfetto.
Sono orgogliosa di aver vissuto abbastanza per far ingrigire i miei capelli e per conservare il sorriso della mia giovinezza, di quando ancora non c'erano solchi profondi sul mio viso.
So che non vivrò per sempre, ma mentre sono qui, voglio vivere secondo le mie leggi, quelle del mio cuore.
Non voglio lamentarmi per ciò che non è stato, né preoccuparmi di quello che sarà.
Nel tempo che rimane, semplicemente amerò la vita come ho fatto fino ad oggi, il resto lo lascio a Dio."
(Elisa, Vietato calpestare i sogni")
#elisa #vietatocalpestareisogni
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marcel-lo-zingaro · 2 years
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Gli uomini vogliono soltanto sesso?
Quante volte avete sentito una donna affermare che gli uomini ragionino con il pisello e che vogliano solamente sesso? Quante volte avete letto queste posizioni sui social media? Ma è davvero così?
Intanto bisogna fare una profonda riflessione storica e sociologica, la rivoluzione sessuale del 1968 è nata per sdoganare il sesso libero al di fuori del matrimonio, il problema è che lo sdoganamento del femminismo non ha assolutamente portato ad una libertà mentale, in particolare nel mondo femminile; la donna oggi è emancipata e libera solamente a parole, ma non lo è a livello psicologico in quanto legata a dogmi sociali e di costume imposti nel corso degli ultimi 50 anni.
La donna è mobile qual piuma al vento, muta d'accento e di pensiero, cantava il duca di Mantova nell'ultima aria del rigoletto di Giuseppe Verdi; questa peculiarità femminile si è sempre saputa, motivo per il quale il maschio ha sempre tenuto - nei limiti del possibile - a freno l'infiammabilita delle donne, sino a quando i tempi non siano stati considerati maturi per offrir loro più spazio.
Stante che nel corso dei millenni donne importanti e di potere ce ne sono state miriadi, come dimenticare ad esempio Elisabetta I di Tudor figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena (altra pessima persona, donna arrivista e subdola)? Elisabetta I è nota innanzitutto per non avere avuto figli, pare fosse sterile e che comunque diversi nobiluomini erano soliti andarla a trovare nelle sue camere in orari a dir poco inopportuni ( se qualcuno volesse approfondire mi chieda la bibliografia da consultare), la regina vergine ( questo era il suo soprannome) però non viene ricordata per le oltre 80.000 persone che ha fatto ammazzare, tra cui sua madre.
Peraltro c'è da dire che la maggior parte delle donne stessero bene nei loro cliché, difatti la società occidentale - fatte salve sporadiche situazioni - è stata per due millenni a carattere matriarcale, oggi le virago strillano e pestano i piedini parlando di patriarcato da estirpare, patriarcato che appunto, fatte salve isolate e sporadiche situazioni, è esistito solo nei loro cervelli bacati.
Difatti il movimento femminista è di ispirazione massonica inglese, creatasi dal governo di Napoleone Bonaparte durante la rivoluzione francese ( questo passaggio può suonare strano, per cui a beneficio di chi non conoscesse alcuni retroscena della rivoluzione francese, invito a consultare il mio articolo al riguardo, lo potete trovare sulla piattaforma Twitter sul link a fondo articolo ), sempre in Francia lo scrittore Alexander Dumas inventò il neologismo "femminismo". Quanto spiegato si traduce facilmente in una situazione ben precisa; ergo, le donne hanno avuto questa evoluzione per precisa volontà degli uomini di potere.
Si può quindi beatamente affermare che la rivoluzione sessuale ha rivoluzionato solamente il modo di porsi delle donne, ed è qui che arriva il bello ( per così dire), ovvero la disinibizione ha fatto emergere i lati repressi del carattere femminile: spocchia, arroganza, aggressività, competizione, alterigia, diffusa maleducazione e ipocrisie varie.
L'uomo al contrario essendo sempre stato se stesso, non ha fatto altro che adeguarsi alla situazione, ci sono uomini che piuttosto di rivolgere la parola a certe donne, preferiscono spendere soldi per andare a puttane, per sfogare quella che è una necessità fisiologia come dormire o mangiare e, attenzione, lo sfogo sessuale è una necessità fisiologica anche delle donne, le quali tuttavia spesso vi rinunciano per i suddescritti retaggi e dogmi, adducendo che possano tranquillamente farne a meno, in realtà l'organismo e la psiche ne risentono, e non poco, una donna inappagata sessualmente avrà sempre e comunque un pessimo carattere e soventi scatti di ira o nevrosi di pianto.
La situazione in soldoni è questa, la rivoluzione femminista ha fatto sì che all'uomo le donne piacciano sempre meno e che ne possano tranquillamente fare a meno, tuttavia la fica non ha mai smesso di piacere, ragione per la quale sempre più uomini, da una donna, vogliono e vorranno solo ed esclusivamente del sesso.
I veri fortunati del secolo sono, appunto, tutti coloro i quali instaurano rapporti di tromboamicizia, attività grazie alla quale entrambe le parti si godono il meglio dell'altra persona.
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giannilenox · 2 years
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L'altro giorno, una ragazza giovane mi ha chiesto:
- cosa provi nell'essere vecchia?-
Mi ha sorpreso molto la domanda, dato che non mi sono mai ritenuta vecchia.
Quando la ragazza ha visto la mia reazione, immediatamente si è dispiaciuta, ma le ho spiegato che era una domanda interessante.
E poi ho riflettuto, ho pensato che invecchiare è un regalo.
A volte mi sorprende la persona che vedo nel mio specchio.
Ma non mi preoccupo di lei da molto tempo. Io non cambierei nulla di quello che ho per qualche ruga in meno ed un ventre piatto.
Non mi rimprovero più perché non mi piace riassettare il letto, o perché non mangio alcune " cose " . Mi sento finalmente nel mio diritto di essere disordinata, stravagante e trascorrere le mie ore contemplando i fiori.
Ho visto alcuni cari amici andarsene da questo mondo, prima di aver goduto della libertà che viene con l'invecchiare.
A chi interessa se scelgo di leggere o giocare sul computer fino alle 4 del mattino e poi dormire fino a chi sa che ora?
A chi interessa se ballo da sola ascoltando la musica anni 50?
E se dopo voglio piangere per un amore perduto?
E se cammino sulla spiaggia in costume da bagno, portando a spasso il mio corpo paffuto e mi tuffo fra le onde lasciandomi da esse cullare, nonostante gli sguardi di quelle che indossano ancora il bikini, saranno vecchie anche loro se avranno fortuna.
È vero che attraverso gli anni il mio cuore ha sofferto per la perdita di una persona cara, ma è la sofferenza che ci dà forza e ci fa crescere.
Un cuore che non si è rotto, è sterile e non saprà mai della felicità di essere imperfetto.
Sono orgogliosa di aver vissuto abbastanza per far ingrigire i miei capelli e per conservare il sorriso della mia giovinezza, di quando ancora non c'erano solchi profondi sul mio viso.
Orbene, per rispondere alla domanda con sincerità, posso dire:
mi piace essere vecchia, perché la vecchiaia mi rende più saggia, più libera!
So che non vivrò per sempre, ma mentre sono qui, voglio vivere secondo le mie leggi, quelle del mio cuore. Non voglio lamentarmi per ciò che non è stato, né preoccuparmi di quello che sarà.
Nel tempo che rimane, semplicemente amerò la vita come ho fatto fino ad oggi.
- Anonimo
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klimt7 · 4 months
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Piccola storia ignobile
Una lettura sociologica della recente vicenda sanremese.
L'Italia vittima sacrificale del potere mafio-camorrista ?
Cosa dire del povero Geolier?
Un tamarro che non doveva neppure mettere piede su palco di Sanremo, in quanto non in grado di cantare nella lingua di Dante.
Amadeus, in perfetto stile mafio-siciliano, invece, usufruendo dei poteri di Direttore Artistico, decide ugualmente di farlo esibire, facendosi beffe del Regolamento del Festival che da 74 anni è per l'appunto il "FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA".
Geolier quindi da autentico "raccomandato", canta un brano totalmente incomprensibile alla maggioranza del pubblico italiano. E lo fa, perchè si sono volute violare di proposito le regole di una manifestazione che da sempre rappresenta lo specchio del costume italiano.
Non contento di esibirsi nella lingua di Pino Daniele, (Pino almeno riusciva ad essere comprensibile e anzi arrivava dritto al cuore di chi lo ascoltava), il team di Geolier, vuole strafare e insiste nel voler "rap-pare" il dialetto napoletano, rendendo di fatto l'ascolto impraticabile: insomma, un vero atto di masochismo per l'utente medio italiano.
Ma gli strateghi che guidano il suo team, si mettono in testa di voler stravincere la competizione e venerdi sera schierano le truppe cammellate, vere milizie in puro "camorra's style" e pensano :
" se abbiamo i soldi per alimentare e stravolgere il televoto da casa, possiamo anche vincere a mani basse il Festival di Sanremo!"
Di qui le migliaia di sms che arrivano agli amici, e ai parenti e ai parenti degli amici degli amici" con le ferree istruzioni per validare 5 voti per ogni scheda Sim e per ogni numero telefonico.
Il contenuto degli sms sono le istruzioni per votare col Televoto: ogni numero di telefono deve corrispondere a 5 voti per Geolier, il cantante alieno che canta in una lingua extraterrestre.
Lui deve vincere! L'ordine è dato. Guai a chi non esegue!
E così in un colpo solo, migliaia di voti pervengono in modo univoco, al cantante partenopeo, che alza il suo inno surreale alla "incomunicabilità umana".
Tema nobile, per carità! Argomento già molto frequentato dagli chansonnier francesi degli anni 50 e 60.
L'alienazione e l'incomunicabilità umana simbolizzata da un canto marziano!
Perfetto!
Operazione culturale di valore!
E così, pianificando a tavolino, la truffa e la manipolazione del voto popolare, si arriva alla serata di venerdi sera 9 febbraio, quando un cantante che veleggiava oltre il quindicesimo posto nella classifica delle precedenti serate, viene issato in vetta alla classifica generale del Festival dalle proprie milizie munite di cellulari con decine e decine di SCHEDE SIM attivate appositamente per questa operazione mediatica.
Il teatro Ariston a quel punto, fiuta la truffa in corso, si alza in piedi e protesta in modo violento contro questo scippo in corso. Protesta e urla e fischia fino ad abbandonare il teatro.
È evidente ai più, infatti, che sta succedendo un colpo di mano.
C'è qualcuno che sta forzando ogni tipo di regola, contando sul fatto che utilizzando più schede Sim, il risultato finale può essere indirizzato e guidato a piacimento.
Altro che giudizio del pubblico a casa!!
Non c'è più alcuna spontaneità nell'esprimere il gradimento popolare di chi guarda Sanremo, da casa.
L'operazione è semplice: vincerà Sanremo chi ha più soldi per manipolare il Televoto.
Chi ha più soldi per comprarsi le Schede Sim ed i voti.
Chi ha più Sim. Chi ha più soldi.
Il potere dei plutocrati insomma. Una operazione dall'alto e non dal basso. Ciò di più anti-democratico possa esistere.
Vince chi muove voti artificiali e finti.
Niente più giura popolare nel gradimento dei brani, ma una operazione scientifica, metodica e pianificata in modo militaresco da tempo e a tavolino.
Per fortuna il voto complessivo del Festival è composto non solo dal Televoto da casa (manipolabile dalle truppe camorriste), ma dalla giuria delle radio e dei giornalisti.
E cosi il colpo di mano dei poteri occulti (ma nemmeno tanto occulti) viene sventato.
L'operazione tesa a far trionfare il cantante che canta in lingua aliena, naufraga e si schianta sugli scogli.
Naturalmente con grande clamore mediatico e grida di protesta dei truffatori che si sentono truffati di un risultato dato per certo!
Niente di nuovo rispetto al solito vittimismo delle periferie partenopee e campane.
Come se il Festival di Sanremo fosse stata una partita al San Paolo di Napoli (ora stadio Maradona) e il Napoli Calcio di Aurelio De Laurentis non fosse stato in grado di battere la squadra neo-promossa di turno.
Che dire?
E' una piccola storia ignobile che tuttavia ci insegna tanto sulle Istituzioni italiane e sul rispetto delle Regole in questo nostro povero paese.
Un paese sempre in bilico e a disposizione del colpo di mano dei potentati locali, un paese permeabile ai fenomeni di corruzione e alla mentalità mafiosa diffusa .
Prendiamone atto e difendiamolo ancora una volta.
Anche in vista delle proposta di stravolgere la Costituzione Italiana uscita dalla Resistenza.
Avete presente il progetto meloniano di un solo uomo(donna) a capo di tutti?
Un popolo e un solo Capo assoluto!
Ricordiamocele bene queste malsane tentazioni cui è esposto da sempre il nostro paese. La Costituzione fu posta a baluardo proprio dai padri costituenti contro ogni possibile colpo di mano autoritario e antidemocratico.
Quelli sì, Signori miei, che sapevano vedere lontano...
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circusfans-italia · 6 months
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INAUGURATA LA MOSTRA "LE PRINCE AU CŒUR DU CIRQUE" A MONTE CARLO: Foto e video
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INAUGURATA LA MOSTRA "LE PRINCE AU CŒUR DU CIRQUE"A MONTE CARLO: Foto e video Apre ufficialmente al pubblico oggi 22 novembre l'esposizione "LE PRINCE AU CŒUR DU CIRQUE" in occasione del centenario del Principe Ranieri e dei 50 anni del Festival del Circo da lui ideato e realizzato nel 1974 e oggi universalmente riconosciuto come il Festival iconico per antonomasia i cui premi, ambiti come gli Oscar del Cinema, rappresentano il traguardo per ogni artista circense. GUARDA IL VIDEO DELLA SERATA INAUGURALE Ieri sera, per una ristretta cerchia di invitati, prevalentemente vicini alla famiglia Reale, ma anche sostenitori e fondatori del Festival, si è tenuta una esclusiva cerimonia inaugurale alla presenza del Principe Alberto, della Principessa Stephanie con i figli. 
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Il mondo del circo era rappresentato, tra gli altri, dalla famiglia Togni (con Flavio e Bruno, giunti appositamente da Minsk), da Davio e Braian Casartelli, Yann Rossi, Tommy Cardarelli (che ha curato la parte tecnica e gli allestimenti dell'esposizione) con la sua famiglia. Tutta l'equipe di direzione del Festival. A fare gli onori di casa nella ricostruzione di un delizioso piccolo circo, i Clown en Folies che hanno accolto il pubblico in musica. I presenti hanno assistito alla proiezione di una serie di video storici sulle prime edizioni, interviste al Principe Ranieri che raccontava lo spirito della manifestazione, e immagine della consegna dei primi Clown d'Oro. E' seguito un breve e toccante discorso del dott. Alain Frere, emozionato dopo aver rivisto queste immagini cariche di storia. E una introduzione da parte di Charlene Dray, curatrice dell'esposizione.
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Tra le sale il suggestivo "ufficio del Principe" con foto, cimeli e riproduzioni fotografiche; "gli animali" con costumi dei più famosi addestratori, "I Clown" con parrucche, scarpe, cappelli e costumi di tutti i clown più celebri che han preso parte al Festival, da Rastelli a Larible, da Popov a Fumagalli, da Rossyann a Henry Ayala. Angoli espositivi dedicati alle grande famiglie Togni, Orfei, Casartelli, Casselly, Gruss; e al piano superiore un soppalco dedicati ai numeri di acrobazia aerea, a terra, al verticalismo, equilibristi etc. Numerosi schermi ripropongono i numeri più conosciuti, sovente accompagnati da costumi, descrizioni, targhe, premi e curiosità. 
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Dal Circo Americano molti materiali di allestimento (teli di giro storici degli chapiteau degli anni Settanta che ospitarono il Festival), sgabelli di elefanti, testali, finimenti, attrezzi. La serie completa dei manifesti del Festival e dei tablet da cui è possibile approfondire dal storia del Festival attraverso i programmi delle 45 edizioni della kermesse. 
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Lo spazio dedicato alla famiglia Togni Su una parete, sono affissi i messaggi pervenuti da artisti, complessi internazionali e dinastie legate alla storia del Festival (da Richard Chipperfield a Vinicio Togni, da Stefano Orfei ai Feld, da Tihany a Caballeros, dai Casartelli a Flavio e Daniele Togni...) che hanno ricordato l'importanza della manifestazione della propria carriera, e il ruolo fondamentale del Principe Ranieri per lo sviluppo dell'arte circense.
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Davio Casartelli, Alain Frere e il costume per il numero della tigre sull'elefante E ancora grandi plastici, gigantografie, organetti e tutto quanto ricostruisca questo straordinario percorso durato mezzo secolo. Tra i pezzi che hanno un valore storico trova una sua collocazione anche il video realizzato da Roberto Guideri "La realtà di un sogno" dedicato alla Principessa Grace e laureato con il il primo premio al Festival del film amatoriale sul Circo tenutosi a Mantes la Jolie (Parigi) nel Febbraio 1986. Giusto riconoscimento a un lavoro che fotografa le edizioni più memorabili del Festival e al suo autore. Il video, accompagnato da una targa, è disponibile per la sua visione integrale attraverso un tablet apposito posizione sul banco dei clown ispirato a quello de "Luci della Ribalta" di Chaplin. Quale posto migliore?
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"La Realtà di un sogno", l'omaggio di Roberto Guideri alla Principessa Grace esposto nella "Sala dei Clown" dell'Esposizione dedicata a Ranieri  Con un pizzico di orgoglio siamo fieri che l'organizzazione di questa bella iniziativa, attraverso la sua curatrice Charlene Dray, siano ricorsi tra i vari contributi anche agli archivi di Circusfans e ai materiali pubblicati nelle pagine dell'Almanacco del Festival del Circo di Monte Carlo, per recuperare alcuni materiali (circa un centinaio, tra foto e video) a completamento della mostra, non disponibili negli archivi della manifestazione. Un riconoscimento tangibile del grande lavoro fatto in questi anni a sostegno della promozione della storia del Festival, iniziato e portato avanti con grande impegno da Maurizio Colombo supportato dal gruppo di lavoro di Circusfans.
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Gruss (a sinistra) e Orfei (a destra)
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La Principessa Stephanie con Flavio Togni davanti alla foto che ritrae le strutture della famiglia Togni nel Principato
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I Black Blues Brothers rappresentati nell'Expo
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agrpress-blog · 7 months
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Martedì 14 novembre alle 17.30, sarà inaugurata a Roma nel “Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX” (in Via Boncompagni 18), diretto da Matilde Amaturo e afferente alla Direzione Musei statali della città di Roma, diretta da Massimo Osanna, la mostra “Fifties in Rome. La couture anni ’50 (RMX)”, allestita a cura di Stefano Dominella, presidente onorario della maison Gattinoni, in collaborazione con l’Accademia del Lusso, ente italiano di alta formazione specializzato nella preparazione di profili creativi e manageriali per settori moda e design. L’esposizione-performance “Fifties in Rome” racconta la rivoluzione dello stile ripercorrendo, attraverso una ricercata selezione di abiti (alcuni mai esposti prima d’ora), il periodo irripetibile degli anni ’50 del Novecento, fondamentale per la storia del Made in Italy. La moda degli anni ’50 ha infatti influenzato tutte le decadi successive. Dopo la Seconda guerra mondiale si apre in Italia un decennio di grande ottimismo, di sviluppo economico, di benessere diffuso che si riflette in una vera e propria rivoluzione dello stile. Grazie al sostegno finanziario del Piano Marshall nell’immediato dopoguerra gli studi di Cinecittà diventano un polo attrattivo per l’industria cinematografica hollywoodiana, decretando la fusione dell’alta moda italiana con il cinema americano e la nascita di quella “Hollywood sul Tevere” che in brevissimo tempo raggiungerà con “La dolce vita” il massimo splendore e consacrerà la città di Roma come culla dell’haute couture. “Non capita spesso, sottolinea Stefano Dominella, che a Roma si celebri la moda, eppure, dalla fine degli anni ’40, fu proprio nella capitale che alcuni tra i più talentuosi creatori di moda diedero vita alle loro attività con un estro artistico di tale portata da determinare l’ascesa e il consolidamento del Made in Italy in tutto il mondo. In questa prospettiva la mostra ‘Fifties in Rome’ è un’occasione unica, soprattutto per i più giovani, di vedere da vicino le mirabilie della creatività e dell’alto artigianato italiano e di ammirare, tra le altre, le creazioni di Carosa, Fernanda Gattinoni, Tiziani, Schoubert, Antonelli, Fabiani”.  Le creazioni in esposizione provengono dall’archivio storico personale di Stefano Dominella, dalle collezioni di moda del Museo Boncompagni Ludovisi e da importanti archivi storici privati. Gli ambienti e gli arredi di gusto eclettico romano di inizio Novecento del Museo diventano per l’evento la location per l’ambientazione di una suggestiva esposizione anni Cinquanta accompagnata da alcuni abiti tratti dall’archivio storico museale. Il progetto espositivo ha coinvolto le scuole superiori della città di Roma e provincia e si è avvalso della collaborazione degli studenti che sono stati invitati a realizzare dei bozzetti ispirati agli anni ’50. Una commissione di selezionati esperti assegnerà al più talentuoso degli studenti l’iscrizione gratuita ad uno dei corsi dell’Accademia del Lusso di Roma. L’Accademia del Lusso trasmette ai propri studenti i valori fondamentali del Made in Italy attraverso la valorizzazione e la riscoperta della storia, dove la tradizione incontra l’innovazione. La mostra resta aperta fino al 14 gennaio 2024 dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.30; ultimo accesso ore 19.00. Il museo e la mostra sono a ingresso gratuito.
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scontomio · 7 months
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likarotarublogger · 8 months
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L’EVENTO DELL’ANNO “MISS BADANTE INTERNATIONAL 2023 BY ELENA RODICA ROTARU
Collaboratrici domestiche di qualsiasi età e nazione sono invitate a partecipare al concorso “MISS BADANTE INTERNATION 2023” o “MISS BADANTE INTERNATIONAL WEB-2023”
(Roma, 12 ottobre 2023, Comunicato stampa)
Domenica, 22 ottobre 2023, si svolgerà a Roma l’ottava edizione del Concorso Miss Badante International, rivolto alle donne di tutte le nazionalità che vivono in Italia e svolgono qui il loro prezioso lavoro di aiuto alle famiglie, come colf, assistenti familiari, baby sitter. La competizione, aperta al pubblico, è ideata e organizzata da Elena Rotaru e si svolgerà presso il ristorante “Le Mille e una Notte” in via Toscana 41 (Zona Parioli), dalle 12:00 alle 18:00.
L’evento sarà presentato dall’attore e performer Antonio delle Donne, volto noto della TV e non mancheranno momenti artistici con Marcia Sedoc (Cacao Meravigliao) e Vasile David.
Sarà una giornata dedicata a chi, durante tutto l’anno, si occupa degli altri, soprattutto di persone anziane e fragili. Un premio per valorizzare una categoria spesso invisibile ma fondamentale per la società italiana. Il concorso Miss Badante Internazionale 2023 è un’opportunità per tutte loro di divertirsi e sentirsi reginette di bellezza, ma anche presentarsi e raccontarsi al pubblico. L’evento ha visto fino ad oggi la partecipazione di signore provenienti da vari paesi, tra i quali la Romania, la Moldavia, l’Ucraina, la Giorgia.
Chi può partecipare La competizione è aperta a donne di tutte le età e nazionalità, a patto che lavorino da almeno 3 mesi come assistenti a domicilio per anziani, portatori di handicap o bambini o o svolgano il lavoro di colf in Italia.
Come si svolge il concorso Ci saranno tre prove: la presentazione delle concorrenti nel costume tradizionale del paese di provenienza, la sfilata in abito da sera e la terza e ultima prova sarà quella artistica, di talento e di cultura generale. Le concorrenti potranno presentare un momento musicale, di danza, poesia o teatro.
I criteri di valutazione sono: la presenza scenica, l’originalità, la creatività e l’ingegno.
La Giuria
Presidente della giuria: Livia Malcangio
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Membri della giuria: Michelangelo Letizia
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Massimo Meschino il presidente MTM del concorso Una Ragazza Un Ragazzo e un bambino per lo spettacolo .
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Roberto Mercuri [email protected]
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Candida Silvestri laureata in scienze e tecnica dello sport ex atleta CONI
scenografo di danza bambini Ventotene fashion week.
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Marcia Sedoc
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La Giuria Web
Presidente della giuria web: Mihaela Dumitru. Membri della giuria web: Silvana Gavosto, Marianna Soronnevych.
I Premi
3° Premio - Una cena presso il Ristorante “Le mille e una notte” offerto dal Ristorante
2° Premio - Un soggiorno per un fine settimana nel borgo medievale della Sabina a San Polo di Tarano, offerto dall’organizzatrice Elena Rodica Rotaru e lo sponsor Salvatore Braca (presso Holiday House by Elena Rodica Rotaru)
1° Premio WEB e 1° Premio in presenza - Un soggiorno per un fine settimana sulla splendida Isola di Ventotene, offerto da Pandataria Film e Elena Rodica Rotaru.
MISS BADANTE WEB Per chi vuole partecipare ma non riesce a venire a Roma per la gara in presenza, c’è la possibilità di iscriversi alla Categoria WEB. Le candidatura devono essere mandate entro 18 ottobre 2023 (dettagli alla fine del Comunicato). La vincitrice sarà invitata a ritirare il premio alla Finale Miss Badante 2023 che si svolgerà il 22 ottobre.
NOTA - La partecipazione al Concorso è gratuita per entrambe le Categorie (in presenza, web). Per la giornata di domenica, 22 ottobre, è previsto un menù pranzo + ingresso spettacolo a 50 euro, per le concorrenti solo il menù, ridotto a 30 eu
COME PARTECIPARE Ecco le condizioni di ammissione Si richiede:
- l'altezza minima di 160 cm
- età tra 20 e 70 anni
- la Concorrente deve dimostrare il suo lavoro almeno di 3 mesi come assistente anziana la domicilio / persone con handicap / bambini o Colf in Italia
Le iscrizioni sono aperte a tutte le donne di vari nazionalità che sono residenti e lavorano in Italia. Per la partecipazione in presenza, si richiede di portare un abito o un capo d’abbigliamento tradizionale del paese d’origine e un abito elegante da sera.
COME ISCRIVERSI
L’ammissione alle selezioni avverrà esclusivamente:
- tramite iscrizione online gratuita attraverso il canale social Facebook
@missbadanteitaliabyelenarodicarotarufashion
- Tutte le Candidate dovranno prima iscriversi mandando un’email a: [email protected], [email protected] e precisare alla quale sezione partecipano.
Per partecipare, è necessario MANDARE DUE FOTO all'email: [email protected] e [email protected]
- una foto primo piano
- una foto figura intera, in abito elegante
- una breve descrizione: nome / cognome, età, nazionalità, lavoro, hobbies etc
NON SONO AMMESSE FOTO RITOCCATE o CON FILTRI! INFORMAZIONI 0039/3276303494 WhatsApp (Elena)
Sponsor : Pandataria Film srl, Pasticceria Cardone 1846 Bagnara Calabra, Dentalcare, Hairstyle by Bacanu Marilena, Elena Rodica Rotaru fashion,
C4QuatroC premiazioni di Roberto Costantini Guidonia e Ristorante “ Le Mille e Una Notte”
Partner Media:
Paese Roma Quotidiano,
Dj/ foto: Lilian foto musica
Fashionluxury.info,
@likarotarublogger
Ufficio Stampa
Media XTE/ Miruna Cajvaneanu
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fashionbooksmilano · 2 months
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Alfa Castaldi
Progetto grafico/ Graphic design Claudio Dell'Olio assistito da Alessandro Marchesi
testi di Giuliana Scimé e Susan Bacheider, foto di Paolo Castaldi
Carla Sozzani Editore, Milano 2013, copia n.0313, 50 pagine, ISBN
9788879428507
euro 50,00
email if you want to buy [email protected]
Stampato da NAVA Milano in occasione della mostra "Alfa Castaldi" Galleria Carla Sozzani Febbraio 2013
Fotografo curioso e completo, Alfa Castaldi nella sua carriera professionale ha esplorato vari generi e tutti con grande passione e competenza. La mostra alla Galleria Carla Sozzani è un’esauriente retrospettiva arricchita da una sezione di ritratti alla moglie, la giornalista Anna Piaggi.Ad Alfa Castaldi, brillante allievo dello storico dell’arte Roberto Longhi, risultano fatali i tavolini del bar Jamaica in quel di Brera. Rientrato a Milano all’inizio degli anni ’50 dopo gli studi a Firenze, prende a frequentare l’ambiente intellettuale ed artistico che ruota attorno all’Accademiadi Belle Arti, soffermandosi spesso nel locale che, ancor’oggi, è punto di ritrovo per artisti ed intellettuali. In quegli anni, nelle sale del Jamaica piene di fumo e modelle in cerca di ingaggio, il giovane Alfa conosce Cesare Peverelli, Gianni Dova e Piero Manzoni ma anche un gruppo di fotoreporter – Ugo Mulas, Mario Dondero e Carlo Bavagnoli: per inciso, quelli che si sarebbero poi rivelati i migliori della loro generazione – che si struggono per essere considerati artisti alla stessa stregua di pittori e scultori. Stimolato da queste nuove conoscenze, Castaldi si avvicina alla fotografia ed inizia a fare sperimentazioni, indagando il mondo attraverso l’obiettivo. Tra gli anni ’50 e ’60 viaggia moltissimo, soprattutto all’estero, documentando stili e movimenti culturali; attingendo al ricordo dei viaggi nell’Italia del dopoguerra, ancora povera e rurale, nel 1980 realizza per Uomo Vogue il servizio Compagnia di Stile Popolare, passato alla storia del costume come un reportage antropologico sulle radici popolari dello stile maschile piuttosto che come mero servizio di moda.
15/04/24
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carmenvicinanza · 9 months
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Zandra Rhodes
Zandra Rhodes, principessa del Punk,  stilista simbolo della rottura degli schemi, della rivoluzione del costume e della moda, è una vera e propria leggenda.
Nota per i particolarissimi tessuti lavorati, per l’uso di stoffe esotiche, di motivi art déco e a zig zag, si può definire, senza remore, ambasciatrice del massimalismo più festoso.
Ha vestito star e reali come Lady Diana Spencer, Freddie Mercury, Debbie Harry, Diana Ross e, nel 2014, è stata nominata Dama Comandante dell’Impero Britannico dalla Regina Elisabetta II.
Il suo nome è anche legato alla carriera dei Queen che, grazie a lei e alla sua grande amicizia con Freddie Mercury, hanno adottato il look originale e fuori dagli schemi dei primi tour.
Nata a Chatham, il 19 settembre 1940, figlia di una sarta, si è laureata al Royal College of Art di Londra. Dall’inizio della sua carriera ha creato stampe e tessuti non convenzionali per l’epoca definiti “oltraggiosi” dai produttori tessili britannici che osteggiavano la sua ricerca di lavoro.
Nel 1967 ha aperto un negozio insieme alla stilista Sylvia Ayton. Due anni dopo, ha lanciato la sua prima collezione presentata a New York, uno dei suoi capi è finito sulla copertina di Vogue America, e da allora la sua carriera è decollata. I suoi abiti, di cui disegnava a mano le fantasie, hanno fanno rapidamente il giro del mondo, conquistando personalità influenti e del mondo dello spettacolo.
Pioniera del glam, si è sempre contraddistinta per l’uso spregiudicato del colore e la fantasia esplosiva. È stata la prima stilista a presentare, nel 1977, una collezione punk.  
La sua creatività non si è fermata agli abiti, nel 1976 ha disegnato la sua prima linea di arredamento e nel 1995 ha fondato uno studio di interior design in California.
Nel 2003 ha dato il via alla sua più grande avventura: la fondazione del Fashion and Textile Museum di Londra a cui ha donato tremila suoi modelli e che oggi ospita esposizioni di moda delle stiliste e stilisti più celebri del mondo.
Nel 2019 ha firmato una collezione limitata per IKEA, ispirata alle vistose stampe e alle accese combinazioni cromatiche che caratterizzano il suo stile.
Nel corso della sua lunga carriera, Zandra Rhodes ha vinto numerosi premi per il suo contributo all’industria della moda, tra cui il Daytime Emmy Award per Outstanding Individual Achievement in the Performing Arts – Costume Design 1979,  Designer of the Year nel 1972 e il Walpole British Luxury Legend Award 2019. 
Nel 2019 ha festeggiato 50 anni di attività nel mondo della moda con una mostra, al Fashion and Textile Museum intitolata 50 Years of Fabulous e un libro che è una retrospettiva sui suoi lavori pubblicato dall’università di Yale.
Zandra Rhodes è una vera e inconfondibile icona fashion, ha creato uno stile preciso con fantasia e creatività e ancora oggi domina le scene coi suoi capelli fucsia, il make up eccessivo, i colori, le stampe, l’allegria kitsch e bohémienne che la contraddistingue.
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tarditardi · 1 year
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Nuoto, acqua fitness, corsi per gestanti, Adventure Camp (...) a Gardacqua -  Garda (VR), centro benessere nel verde
Gardacqua, a Garda (VR), non è solo un centro benessere d'eccellenza. Immerso in un grande giardino, è perfetto in ogni stagione e magico quando arrivano primavera ed estate.... anche per imparare a nuotare, per rilassarsi durante la gravidanza e per far passare ore di divertimento ai bambini e ragazzi.
Iniziamo dal nuoto, visto che il centro è dotato di diverse piscine. E' possibile partecipare selezioni per la squadra preagonistica di Gardacqua, e anche partecipare al Super Corso Propaganda estivo,  per avere l'opportunità di farne parte anche a settembre '23.Il corso è accessibile ai ragazzi con età compresa tra l'anno 2012 e 2006 che abbiamo padronanza di almeno tre stili di nuoto. Sono previsti otto mini allenamenti. Ogni mercoledì, dalle 16:30 alle 17:15, dal 21 giugno al 9 agosto, ad un costo totale di 72 euro. 
Per quel che riguarda l'acqua fitness, Gardacqua propone corsi dedicati a chi cerca un'attività fisica completa e divertente. L'attrezzatura utilizzata è Okeo e le proposte, nel corso della settimana, sono molte: Acqua Trekking Circuit, Acqua Tabata, Acqua Tonic, Workout Spartan (30min a secco + 30min in acqua). Non è tutto. Gardacqua propone anche un corso gestanti. E' rivolto a tutte le future mamme con lo scopo di aiutarle ad alleviare e migliorare i disturbi legati alla gravidanza. L'acqua facilita il rilassamento, il lasciarsi andare, quindi regolarizza la respirazione e scioglie le tensioni, permettendo al corpo di lavorare meglio. Tutti i dettagli sui diversi corsi di nuoto, fitness e gestanti di Gardacqua sono disponibili qui.
E visto che la scuola sta per finire, Gardacqua semplifica la vita ai genitori con Adventure Camp & Baby Camp che iniziano il 12 giugno. Sono dedicati a bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni. Ci si può già iscrivere e lo si può fare in ogni momento. 
Gardacqua - SPA, Wellness and Pools
Via Cirillo Salaorni ,10 
37016 Garda (VR)
045 627 0563
https://www.gardacqua.org
 Cos'è Gardacqua? 
 Gardacqua, a Garda, sulla sponda veronese del lago, è sinonimo di tempo dedicato al benessere. La struttura, conosciuta per il suo approccio globale al wellness, è circondata da un verde parco con ulivi secolari. A livello architettonico è caratterizzata da una elegante cupola di cristallo ed ospita una SPA di oltre 1000 MQ, grandi piscine interne ed esterne in cui rilassarsi oppure nuotare, beauty center in cui regalarsi trattamenti e massaggi d'ogni tipo, bar, ristoranti ed aree kids dedicate ai più piccoli.
 Gli augfuss meister, i maestri di sauna di Gardacqua SPA, guidano gli ospiti nei loro momenti di relax. La struttura segue la filosofia della tradizione nordica: all'interno degli ambienti caldi non è consentito l'utilizzo del costume: ad alte temperature infatti alcuni tessuti possono rilasciare sostanze tossiche. Invece c'è l'obbligo di coprirsi nelle aree di passaggio tra un ambiente e l'altro. Al Welcome Desk sono disponibili teli, ciabatte e accappatoi, così che gli ospiti possano pensare solo a rilassarsi.
 Gardacqua SPA è dotata di un'ampia Sauna Finlandese con cromoterapia (Temperatura: 80-90°C, umidità 5%). Qui calore, colori e profumi creano l'atmosfera indispensabile per un'esperienza di profondo benessere. La Bio Sauna (temperatura: 50-70°C; umidità: 40%), con il suo ambiente caldo e umido, è invece ideata per avvicinare alla sauna anche tutti coloro che soffrono le alte temperature. Il Bagno Salino (temperatura: 40-50°C, umidità: 80%) è poi un ambiente dal vapore salinizzato che grazie all'azione antibatterica delle particelle di sale è in grado di favorire l'igienizzazione delle vie respiratorie. Lo scrub salino, realizzato all'interno, leviga lo strato superficiale della pelle e riattiva la microcircolazione. 
 Il Bagno Turco (temperatura 40-50°C; umidità: 95-100%) stimola i pori della pelle ad aprirsi ed induce la sudorazione, favorendo una profonda pulizia dell'epidermide attraverso l'eliminazione di tossine e impurità. Il Laconium (temperatura: 55-65°C; umidità: 20%) è invece un ambiente dedicato al riscaldamento graduale del corpo per un effetto di rilassamento totale. Il Percorso Kneipp di SPA Gardaqua, a Garda (VR), alterna acqua fredda e acqua calda, per stimolare la microcircolazione di gambe e piedi. La Cascata di Ghiaccio, invece, offre il raffreddamento più indicato dopo la permanenza negli ambienti caldi per ottenere il massimo dalla propria esperienza in sauna.
 Non manca una grande zona Idromassaggio (temperatura: 33-35°), per un relax che stimola la circolazione e decontrae i muscoli. Tra un ambiente e l'altro, qualche momento di assoluto relax nell'accogliente e silenziosa Dream Room è poi l'ideale per una breve pausa. Ecco poi la grande Zona Relax, con vista sul prato privato della SPA: qui ci si riposa al caldo, con luce naturale, coccolati da un tiepido raggio di sole con vista sul prato privato della SPA. La struttura è dotata di un Solarium Naturista, un prato privato dove prendere il sole senza costume in mezzo al verde e alla natura.
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mariotolvo62 · 1 year
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Gli anni '50 nelle foto dei miei genitori.
Era stato, quello precedente, un decennio di guerra, di lutti, di disperazione, fame e miseria. L'Italia, piegata da venti anni di dittatura e cinque di guerra era allo stremo, ridotta al lumicino sotto tutti i punti di vista. Eppure, da quel disastro, le generazioni che erano vissute e nate in quel periodo seppero far rinascere il paese ed in ventennio seppero riportare l'Italia alle alle più alte vette. I miei genitori erano di quella generazione e questi sono i loro ricordi felici della rinascita. Che sia di buon augurio in questo triste e difficile momento. #costume #fashion #instagood #summer #mare #style #love #sea #bikini #girl #cosplay #photography #photooftheday #italy #picoftheday #shopping #estate #beach #outfit #beautiful #accessori #beachwear #bermuda #beauty #model #instagram #photo #me #instalike #sun
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Mic ricorda Totò, 125 anni del Principe della risata
(ANSA) – ROMA, 15 FEB – “Totò, 125 anni del Principe della risata. Il 15 febbraio 1898 nasceva a Napoli Antonio De Curtis.    La sua comicità, contenuta in quasi 50 anni di carriera teatrale e cinematografica, ha cambiato per sempre il costume della Nazione”. Lo ricorda in un tweet il ministero della Cultura.    (ANSA).    RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA Ottieni il codice embed
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