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aki1975 · 8 days
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Milano - Palazzo Morandi - Arrivo trionfale del corteo del Principe Eugenio di Savoia a Milano in piazza Duomo - 1710
Nel 1499 il Duca di Milano Ludovico il Moro, che aveva usurpato il trono al nipote Gian Galeazzo Sforza, viene esautorato dal Re di Francia Luigi XII che scende in Italia per rivendicarlo.
Da allora Francesi e Spagnoli si contendono il Ducato (l’assedio di Pavia è del 1525) fino alla Pace di Cateau-Cambresis del 1559 (la “Pax Hispanica”) che inizia il dominio spagnolo su Milano fino al 1706 quando Eugenio di Savoia entra trionfalmente in città per occuparla in nome degli Asburgo d’Austria.
Le tappe fondamentali di questo periodo sono:
- 1560 - Mura spagnole
- 1563 - Carlo Borromeo Arcivescovo di Milano
- 1579 - Carlo Borromeo fonda il Collegio Elvetico in via Senato e consacra San Fedele per accogliervi i gesuiti a cui furono dati i beni sequestrati al soppresso Ordine degli Umiliati, vicino al Calvinismo
- 1595 - Federico Borromeo Arcivescovo di Milano
- 1609 - Forte di Fuentes a Colico. Federico Borromeo inaugura la Biblioteca Ambrosiana
- 1626 - Sant’Alessandro in Zebedia
- 1630 - San Giuseppe (Francesco Maria Richini). Peste manzoniana
- 1654 - Sant’Antonio Abate
- 1692 - Santa Maria della Passione
- 1706 - In seguito alla guerra di successione spagnola, Eugenio di Savoia conquista il Ducato ed inizia il dominio austriaco e il relativo gusto architettonico
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aki1975 · 13 days
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Andrea Pozzo - Roma Sant’Ignazio di Loyola - Apoteosi di Sant’Ignazio - 1694
I conflitti religiosi che nel Cinquecento avevano visto una composizione con la Pace di Augusta in cui Carlo V aveva accettato il principio del “cuius regio eius religio” sfociano nel Seicento in due tendenze contrapposte:
- le meraviglie del Barocco e le opere della Controriforma cattolica;
- l’ampio scenario della Guerra dei Trent’Anni.
La Guerra dei Trent’Anni può essere riassunta lungo queste tappe:
- 1594 - Enrico IV Borbone, convertendosi al Cattolicesimo, Re di Francia
- 1598 - Morte di Filippo II
- 1603 - Morte di Elisabetta I
- 1618 - i rappresentanti dell’imperatore cattolico Ferdinando II d’Asburgo, che cerca di creare uno stato moderno, vengono defenestrati dai protestanti boemi
- 1620 - Sacro Macello dei protestanti in Valtellina
- 1624 - Richelieu Primo Ministro
- 1628 - il generale boemo Wallenstein, al servizio degli Asburgo, sconfigge l’esercito danese
- 1631 - il candidato francese al Ducato di Mantova e del Monferrato Carlo I Gonzaga - Nevers prevale, anche grazie all’abilità diplomatica di Mazzarino, sul candidato sostenuto dagli Asburgo di Spagna e dai Savoia dopo la guerra del Monferrato in cui dilaga la peste raccontata nei Promessi Sposi. Nello stesso anno l’Impero saccheggia Magdeburgo, città alleata degli Svedesi
- 1642 - Mazzarino succede a Richelieu
- 1643 - i Francesi, guidate dal Duca d’Enghien (poi Principe di Condè) sconfiggono gli Spagnoli a Rocroi. Luigi XIV Borbone Re di Francia
- 1648 - Pace di Westfalia. Fine del conflitto in cui si profila la leadership francese sull’Europa: gli Asburgo si concentrano sui possedimenti propri (Austria e Ungheria) anziché sull’Impero;
- 1649 - Carlo I Stuart decapitato in Inghilterra
Il Seicento, secolo in Italia di decadenza politica ed economica, è però anche il secolo di Carlo e Federico Borromeo e del Barocco ispirato dalla Controriforma i cui eventi principali sono:
- 1534 - Alessandro Farnese, fratello di Giulia, amante di Alessandro VI Borgia, eletto Papa Paolo III. Approvazione della Compagnia di Gesù
- 1542 - Paolo III istituisce l’Inquisizione
- 1545 - Concilio di Trento: accentramento del potere papale, importanza delle opere e non solo della grazia, formazione del clero, impegno pastorale
- 1566 - Michele Ghislieri eletto Papa Pio V, il Papa che raccoglie la Lega che vince a Lepanto nel 1571
- 1572 - Il bolognese Ugo Boncompagni eletto Papa Gregorio XIII, promotore non solo del calendario gregoriano, ma anche di importanti iniziative religiose, pastorali e culturali. Nel 1580 viene inaugurato il Quirinale
- 1589 - Fontana del Mosè sotto il pontificato di Sisto V che fa erigere obelischi e migliorare il tessuto urbanistico dell’Urbe: è il modello della “Ecclesia triumphans” dopo il contrasto alle eresie dei decenni precedenti
- 1592 - Clemente VIII Aldobrandini Papa
- 1600 - Cappella Contarelli a San Luigi dei Francesi (Caravaggio). Giordano Bruno al rogo a Campo dei Fiori, decapitata Beatrice Cenci
- 1605 - Camillo Borghese eletto Papa Paolo V. Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo (Caravaggio)
- 1612 - Carlo Maderno inaugura la nuova facciata di San Pietro
- 1623 - Maffeo Barberini eletto Papa Urbano VIII
- 1626 - Baldacchino di San Pietro (Bernini)
- 1633 - Abiura di Galileo
- 1651 - grazie alla mediazione di Olimpia Maidalchini, Innocenzo X Pamphili affida al Bernini la Fontana dei Fiumi che completa Piazza Navona
- 1652 - Estasi di Santa Teresa a Santa Maria della Vittoria (Bernini)
- 1655 - Fabio Chigi eletto Papa Alessandro VII
- 1657 - Colonnato di San Pietro (Bernini)
- 1660 - Sant’Ivo alla Sapienza (Borromini)
- 1667 - Oratorio dei Filippini (Borromini), Santa Maria della Pace (Pietro da Cortona)
Terminato lo slancio mecenatistico dei pontefici, l’Apoteosi di Sant’Ignazio con la finta cupola commissionata ad Andrea Pozzo dai Gesuiti segna nel 1694 la fine del Barocco a Roma.
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aki1975 · 17 days
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Giuseppe Bertini - Varese - Villa Ponti - Galileo mostra l’uso del cannocchiale al Doge di Venezia - 1858
Galileo, che insegnava a Padova, nel 1609 mostra il telescopio al Doge Leonardo Donato realizzato grazie all’esperienza delle vetrerie di Murano e valorizzato per scopi militari. È il simbolo di un periodo che cambia il mondo con fenomeni tra loro collegati:
- il diffondersi degli archibugi che determinano la fine della cavalleria medievale;
- sospinte dagli alisei (“trade winds”) e da uno spirito tardo-crociato, favorite dalle innovazioni navali, le scoperte geografiche (Cristoforo Colombo scopre l’America nel 1492, Vasco de Gama doppia il Capo di Buona Speranza nel 1497, Magellano nel 1519 parte per circumnavigare il mondo);
- le iniziative coloniali che, dopo la Spagna (Cortes in Messico e Pizarro in Perù) e il Portogallo, sono condotte dqll’Olanda, dall’Inghilterra e dalla Francia;
- la crisi climatica, agraria (eccessiva cerealizzazione), demografica e sociale (i picari) del Seicento;
- il declino della centralità del Mediterraneo a vantaggio dell’Atlantico e, più in generale, dell’”economia mondo” con la nascita del capitalismo (es. Lombard Street a Londra) e il successo di città quali Bruges, Anversa e la Lega Anseatica;
- l’invenzione della stampa (1455);
- la Riforma e la Controriforma con i conflitti creati in Francia e nell’Europa dell’Est;
- la rivoluzione tecnico - scientifica che distanzia l’Europa dall’Impero ottomano;
- l’imporsi degli Stati nazionali sulle città stato e sul Sacro Romano Impero di Carlo V dopo il declino della Spagna per via della politica della “limpieza de sangre” che allontana i ceti produttivi (o li combatte, come in Olanda) e impedisce all’economia di svilupparsi con la conseguente inflazione per via dell’afflusso dell’oro e dell’argento americani.
Qualche evento in particolare:
1494 - Trattato di Tordesillas: Portogallo e Brasile si spartiscono le Indie orientali e occidentali
1500 - i Portoghesi scoprono il Brasile
1516 - dopo il fenomeno dei “marrani” spagnoli, viene fondato il primo ghetto italiano, quello di Venezia
1517 - Lutero affigge le sue tesi a Wittenberg
1522 - Battaglia della Bicocca (presso il villino degli Arcimboldi) in cui Carlo V sconfigge il re di Francia Francesco I e consolida il proprio dominio sul Ducato di Milano: “c’est un bicoque” significa “è un gioco da ragazzi”
1525 - Assedio di Pavia. Francesco I viene condotto prigioniero a Madrid
1527 - Sacco di Roma: per comporre il conflitto fra Clemente VII Medici e Carlo V, la figlia di quest’ultimo Margherita d’Austria (la “Madama”) sposa prima (1536) Alessandro Medici - ed i Medici tornano a Firenze - e poi (1538) Ottavio Farnese, nipote di Paolo III
1542 - Concilio di Trento
1555 - Pace di Augusta: Carlo V costretto ad accettare il luteranesimo dei principi tedeschi;
1558 - Alla morte di Carlo V, gli Asburgo si separano: Filippo II in Spagna, Margherita d’Austria in Olanda, Ferdinando I in Austria
1570 - Pio V scomunica Elisabetta I
1571 - Battaglia di Lepanto
1572 - Notte di San Bartolomeo
1574 - i Gonzaga, vassalli spagnoli, estendono il proprio potere sul Monferrato
1588 - L’Invencible Armada sconfitta dagli Inglesi
1598 - Enrico IV, convertendosi al cattolicesimo, termina le guerre di religione
1608 - I francesi fondano Quebec, poi conquistata nel 1775 dagli Inglesi
1609 - Le provincie olandesi si costituiscono in repubblica indipendente dalla Spagna: inizia il secolo d’oro dei Paesi Bassi
1621 - Fondazione della Compagnia olandese delle Indie Occidentali
1624 - Fondazione di New Amsterdam
1640 - Indipendenza portoghese
1652 - Gli olandesi fondano Cape Town
1664 - New Amsterdam ribattezzata New York
Al termine di questo lungo periodo di cambiamento e di instabilità (es. inflazione, epidemie), ne emergerà la società dell’Assolutismo e poi dell’Illuminismo del XVIII secolo, il “secolo delle rivoluzioni”.
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aki1975 · 27 days
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Malta - Vittoriosa - Forte Sant’Angelo - 1560
Storia del conflitto fra Cristianità e Islam nel Mediterraneo.
632 - Morte di Maometto. Scisma, in seno all’Islam, fra i Sunniti e gli Sciiti, ma contestuale espansione dell’Islam che, dalla penisola araba, erode territori all’Impero Bizantino e conquista la Persia la cui cultura influenza l’Islam come quella greca la cultura latina
698 - I Musulmani conquistano Cartagine
829 - Le spoglie di San Marco sono trafugate e portate a Venezia, una città che, come Amalfi, raccoglie comunità che intendono fuggire dalle invasioni barbariche e, come dimostrano le loro cattedrali, commerciare con l’impero bizantino e con l’Islam. Al contrario, Pisa e Genova si sviluppano asservendo, rispettivamente, Cagliari e Alghero e scontrandosi con i Musulmani del Nord Africa
XII sec.
1099 - In seguito all’inizio della Prima Crociata lanciata da Papa Urbano II nel 1096, Gerusalemme viene liberata e Pisa, Genova e Venezia accrescono la propria leadership commerciale a sostegno dei Crociati a Costantinopoli e in Terrasanta
1104 - Fondazione dell’Arsenale di Venezia
1187 - Il Saladino, al termine della Seconda Crociata, con la vittoria di Hattin, riconquista Gerusalemme e unifica i territori asiatici e africani
1192 - La Terza Crociata (la “Crociata dei Re”, iniziata nel 1189) permette di raggiungere un accordo con il Saladino che muore l’anno successivo
XIII sec.
1204 - la Quarta Crociata conduce, dopo Zara, alla conquista latina di Costantinopoli, all’allontanamento della fede cattolica da quella ortodossa, all’indebolimento dei Bizantini e alla fondazione dei “domini da mar” veneziani grazie alla guida del doge Enrico Dandolo: Venezia esercita la leadership sui mari a discapito di Genova e Pisa e delle pretendenti ambizioni di Amalfi e dei Normanni mentre emerge una certa influenza catalano-aragonese nel Mediterraneo occidentale
1219 - Durante la Quinta Crociata, San Francesco incontra il sultano al-Malik al-Kamil
1228 - Federico II guida la Sesta Crociata che, per via diplomatica, raggiunge importanti risultati, ma viene contrastato da papa Gregorio IX
1261 - Michele VIII Paleologo riprende Costantinopoli. Fondazione dell’insediamento genovese di Pera
1291 - San Giovanni d’Acri è l’ultima posizione crociata lasciata agli Islamici
XIV sec.
1312 - Sciolto l’Ordine dei Templari
1380 - Guerra di Chioggia fra Genova e Venezia
XV sec.
1444 - Alla guida di Murad II, i Turchi sconfiggono i Crociati a Varna
1453 - Gli Ottomani di Mehmed II conquistano Costantinopoli e spodestano Costantino XI Paleologo. Cresciuta in seno all’impero bizantino, Venezia, per reazione a questa ascesa ed alla successiva apertura delle rotte oceaniche da parte di Colombo (“buscar el levante por el ponente”), Vasco de Gama e Magellano, consolida i suoi domini terrestri ed il patriziato vi risiede costruendo le “ville venete”. Genova, presente a Costantinopoli, nel quartiere di Pera, si avvicina alla Spagna e si dedica, con il Banco di San Giorgio, alla finanza internazionale sostituendosi ai Fugger e gestendone il debito
1469 - Isabella di Castiglia sposa Ferdinando di Aragona
1480 - I Turchi assediano ed espugnano Otranto
1481 - Bayezid II succede a Mehmed II
1489 - I Veneziani conquistano Cipro, già regno di Giacomo II di Lusignano e poi di sua moglie, la veneziana Caterina Cornaro
1492 - Morte di Lorenzo il Magnifico: sarà Firenze, e non Genova o Venezia, a rappresentare la culla del Rinascimento. Ferdinando e Isabella, dopo aver riconquistato agli Islamici Granada, cacciano gli Ebrei (fra questi, Grazia Nasi) in un’epoca in cui la Francia è dilaniata dalle guerre di religione e, con Elisabetta, sta emergendo il ruolo dell’Inghilterra grazie al quale faranno fortuna anche le città anseatiche.
XVI sec.
1519 - Carlo V imperatore
1520 - Solimano il Magnifico diventa Sultano
1522 - Rodi espugnata dagli Ottomani
1528 - Genova, sotto la guida di Andrea Doria, ottiene nuovamente dalla Spagna l’indipendenza
1530 - I Cavalieri dell’Ordine degli Ospedalieri di San Giovanni l, cacciati da Rodi, ricevono in feudo Malta da Carlo V per attaccare le navi da corsa turche
1543 - Il Re di Francia Francesco I accoglie la flotta turca a Tolone
1552 - I forti di Sant’Elmo e San Michele sono edificati a Malta
1555 - Fine delle guerre fra l’Impero Ottomano sunnita e la Persia prima dell’Islam zoriastriana, poi sciita, ma non araba
1557 - Filippo II succede al padre Carlo V. Jean de la Valette Gran Maestro dell’Ordine
1560 - Gli Ottomani sconfiggono gli Spagnoli a Gerba
1565 - Assedio di Malta: in numero molto inferiore, i Cavalieri resistono agli attacchi dei Turchi di Dragut. La presa del Forte di Sant’Elmo e gli attacchi al forte di San Michele richiedono molto tempo così che il “Gran Soccorso” della flotta spagnola ordinato in ritardo dal Re “Prudente” Filippo II, induce gli Ottomani a ritirarsi
1566 - Selim II succede al padre Solimano: il suo Gran Visir è Mehmet Sokollu. I Turchi riconquistano Chio ai Genovesi. Pio V, inquisitore di Bosco Marengo, Papa, un pontefice medievale, non rinascimentale
1569 - Rivolta dei moriscos in Spagna
1571 - Assedio di Nicosia e Famagosta, presa di Cipro con la morte cruenta di Marcantonio Bragadin (sepolto nella Basilica di San Giovanni e Paolo a Venezia) e successiva Battaglia di Lepanto in cui la Lega Santa organizzata da Papa Pio V e guidata da Don Giovanni d’Austria, Gianandrea Doria, Marcantonio Colonna e Sebastiano Venier (in pantofole) sconfigge gli Ottomani
1580 - Invasione del Portogallo. Filippo II unisce le due corone
1581 - Sotto Elisabetta I, nasce la Compagnia del Levante. Inglesi ed olandesi, dopo portoghesi e castigliani, sono i nuovi protagonisti del commercio e della politica mondiale: alle galee seguono caravelle, caracche, velieri ed infine galeoni
1582 - Armistizio fra Turchi e Persiani
1598 - Filippo II muore a l’Escorial
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aki1975 · 2 months
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Jacques-Louis David - New York - Metropolitan Museum of Art - La morte di Socrate - 1787
La filosofia, il mito, la religione, l'arte, la scienza sono le modalità con le quali l'umanità ha provato a porre rimedio al terrore delle domande ultime della loro esistenza e la filosofia nasce precisamente in contrapposizione al mito in un contesto politico - quale quello greco - che permetteva l'elaborazione del pensiero e che era collocato, anche grazie all'estensione territoriale, a contatto con civiltà differenti.
Nel provare a porre rimedio a questo terrore, il principale filone di sviluppo della storia della filosofia è comprendere la natura dell'Essere quale base sicura per la conoscenza:
- i filosofi eleatici la hanno individuata nella natura;
- Parmenide le ha attribuito un valore ontologico a cui Eraclito ha opposto una visione improntata sul Divenire come realtà delle cose;
- Democrito ha introdotto una visione materialista e atomista a cui Pitagora ha dato un significato ancora più profondo così aprendo la strada alla via scientifica alla ricerca della verità;
- i sofisti e soprattutto Socrate hanno portato la ricerca verso l'uomo, la società, le condizioni per perseguire il bene dibattendo intorno al concetto a cui Platone darà dignità di Essere nell'Idea;
- Aristotele ha contrapposto alla visione ontologica dell'Idea una visione in cui le cose sono composte di materia e forma (sinolo) di fatto dando l'avvio a gran parte del dibattito della filosofia successiva;
- in un contesto politico differente (l'Ellenismo), l'atomismo si è rivelato la base dalla quale si sono distinti, sul piano etico, l'Epicureismo, lo Stoicismo e lo Scetticismo mentre il neoplatonico Plotino ha ripreso la ricerca intorno all'Essere (l'Uno) e al suo rapporto con le cose.
La filosofia medievale non ha solo dovuto confrontarsi intorno al rapporto fra religione e filosofia, ma alle prime sperimentazioni e interpretazioni del metodo scientifico (Ockham, Bacone, Galileo). Per questo motivo, è opportuno osservare:
- l'interpretazione di Agostino secondo la quale la filosofia è ancella della teologia e il pensiero che l'Essere sia innato nell'uomo come principio della sua coscienza;
- la separazione fra fede e filosofia affermata dall'aristotelico Tommaso portata alle estreme conseguenze da Lutero e Calvino per i quali non sono le opere, ma la grazia a donare la salvezza;
- la disputa sugli Universali che, commentando Platone, si interroga sulla realtà delle Idee fra le posizioni realiste di Tommaso ("post rem") e quelle nominaliste di Roscellino eOckham il cui rasoio intende portare nel dibattito filosofico il nascente metodo scientifico e sperimentale.
La filosofia moderna prosegue questo dibattito, ma - con Cartesio che riprende Agostino - lo rivoluziona: non è l'Essere in quanto tale la base della conoscenza, ma è il Pensiero il suo fondamento nella misura in cui sia in grado di coglierlo ("Cogito ergo sum"). Il metodo scientifico e la sua dimensione materialista influenza poi il pensiero anglosassone dividendo dunque l'Europe in due grandi correnti filosofiche:
- il Razionalismo (Cartesio, Leibniz, Spinoza) sostiene la realtà dell'Essere scoperto dalla ragione. Più scettiche le posizioni di Pascal e Montaigne;
- l'Empirismo (Hobbes, Locke, Hume) afferma l'opposta necessità di partire dall'esperienza e di limitarsi ad un approccio sperimentale;
- Kant supera l'impasse fra Empirismo e Razionalismo con il suo Criticismo: l'Essere in sè è inattingibile, la conoscenza è possibile solo a partire dalle cose e nella misura in cui possano essere interpretate dallo spazio, dal tempo e dalle altre categorie innate nell'uomo;
- il dibattito moderno affronta anche le questioni del diritto (naturalismo, contrattualismo, ragion di Stato, liberalismo);
- Vico porta nel dibattito la filosofia della storia ed il suo divenire sarà il centro dell'Idealismo.
Le posizioni di Kant sono oggetto del pensiero romantico: l'inattingibilità del Noumeno ne rappresenta un limite, ma al contempo la centralità del pensiero apre gli scenari che saranno mostrati dall'Idealismo. E' l'Idea che crea il mondo: non l'idea al di fuori dell'uomo di Platone, ma il pensiero del genio artistico (Schelling), l'Io che individua e supera le sue contraddizioni (Fichte), lo Spirito che, nel suo divenire dialettico fa la Storia (Hegel).
Il sistema di Hegel - elaborato come conseguenza del movimento illuminista ed in parallelo con la Rivoluzione francese e la svolta napoleonica - è così organico che, da allora, la storia della filosofia si frantuma in discipline specifiche (linguistica, sociologia, psichiatria, ...) e ne discendono interpretazioni di destra che hanno al centro lo Stato come incarnazione dello spirito della storia e interpretazioni di sinistra:
- Feuerbach riprende la dialettica come superamento delle contraddizioni e pensa alla religione come alienazione dell'uomo;
- i primi pensatori socialisti (Saint Simon) sottolineano la necessità di superare le contraddizioni del capitalismo così come l'Illuminismo aveva avversato gli ostacoli rappresentati dall'Anciem Regime e indicato, con Rousseau, nella proprietà privata la causa delle diseguaglianze;
- Marx utilizza la dialettica hegeliana con l'intento di passare "dalle armi della critica alla critica delle armi".
Se la storia del capitalismo ha influenzato lo sviluppo del pensiero filosofico dell'Ottocento, anche le invenzioni e le scoperte scientifiche (Darwin) ne rapprestano un motore: il positivismo le fa proprie mentre la dimensione del loro divenire restringe ulteriormente l'immagine di Essere oggetto dell'Episteme greca. Da questo approccio problematico derivano:
- la premazia della volontà (Schopenauer) e della potenza (Nietzche);
- la visione dell'Essere dell'uomo come possibilità e come libera scelta di Kierkegaard;
- la fenomenologia (Jaspers, Husserl) che mette al centro lo studio dei fenomeni nella loro apparenza e nell'impronta intenzionale che ne ha la coscienza dell'uomo;
- l'Esistenzialismo (Heidegger, Sartre) per il quale è l'Esistenza (ex-sistere) l'Essere dell'uomo: sono i valori e le decisioni della vita a rappresentarne il carattere.
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aki1975 · 2 months
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Antonello da Messina - Bucarest, Museo nazionale d'arte rumeno - Crocifissione - 1465
Jan Van Eyck - Venezia - Ca’ d’oro - Crocifissione - 1450
Due dipinti molto simili e coevi, ma con una differenza importante: le forme delle croci che distinguono la pittura nordica dalla pittura italiana.
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aki1975 · 2 months
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Napoli - Francesco Laurana - Maschio Angioino - Arco trionfale - 1479
Fondata dai Greci di Cuma, i sovrani che nei secoli si sono susseguiti sul trono di Napoli sono stati:
i Normanni:
- Ruggero I d’Altavilla conquistò la Sicilia nel 1091;
- Ruggero II (1130 - 1154): fu il primo re di una Sicilia multietnica e multireligiosa avendo accorpato in un unico regno tutti i possedimenti normanni nell’Italia Meridionale conquistando Napoli nel 1137;
- Guglielmo I (1154 - 1166)
- Guglielmo II (1166 - 1189): eresse il Duomo di Monreale;
- Tancredi (1189 - 1194)
- Guglielmo III (1194)
- Costanza d’Altavilla (1194 - 1197)
gli Svevi:
- Federico II (1198 - 1250) Stupor Mundi: a Napoli istituì l’università nel 1224;
- Corrado (1250 - 1254): dovette confrontarsi con il potere del fratellastro Manfredi;
- Corradino (1254 - 1258): fu sconfitto nella battaglia di Tagliacozzo e fatto imprigionare a Castel dell’Ovo e decapitare da Carlo d’Angiò nella piazza del mercato a Napoli, poi sepolto nella vicina Chiesa del Carmine. La dinastia degli Svevi scomparve con la morte di Manfredi nel 1266.
gli Angioini:
- Carlo I (1266 - 1285): fratello di Luigi IX il Re Santo, Conte d’Anjou, ricevette in vassallaggio la Sicilia e Napoli dal Papa che difese dagli Hohenstaufen. Edificò il Maschio Angioino, con uno stile che richiama il castello di Avignone, nel 1282;
- Carlo II (1285 - 1309): dovette rinunciare al trono di Sicilia dopo la rivolta dei Vespri Siciliani nel 1302;
- Roberto I (1309 - 1343): figlio di Maria d’Ungheria sepolta nella Chiesa di Donnaregina, fu apprezzato da Petrarca e amante della cultura e delle lettere;
- Giovanna I (1343 - 1382): fu fatta assassinare dal ramo di Durazzo degli angioini e le succedette
- Carlo (1382 - 1386)
- Ladislao (1386 - 1414)
- Giovanna II (1414 - 1435)
- Renato I (1435 - 1442)
gli Aragonesi:
- Alfonso I d’Aragona (1442 - 1458): sconfisse Renato d’Angiò e unì il tono di Napoli a quello di Sicilia e ai possedimenti della Sardegna e della Spagna occidentale. Combattè contro Milano e Genova e dotò il Maschio Angioino dell’attuale arco di trionfo;
- Ferdinando I detto Ferrante (1458 - 1494): all’inizio del suo regno dovette fronteggiare la rivolta angioina e successivamente sedò la rivolta dei baroni e si alleò con gli Sforza contro il re di Francia Carlo VIII d’Angiò. Del suo tempo la Chiesa del Gesù Nuovo;
- Alfonso II: sposò Ippolita Maria Sforza, ma dovette abdicare a causa della calata di Carlo VIII;
- Ferrandino (1494 - 1496)
- Federico I (1496 - 1503) durante il cui regno vi fu la conquista e poi la cacciata di Luigi XII re di Francia;
- Ferdinando III (1504 - 1516) dopo il quale il Regno di Napoli fu incluso in quello di Spagna prima sotto la casata degli Asburgo (con la breve parentesi della Repubblica di Masaniello fra il 1647 e il 1648) poi sotto quella dei Borbone (1700 - 1713) ed ancora sotto quella degli Asburgo d’Austria (1713 - 1734).
i Borboni:
- Carlo I (1734 - 1759): già Duca di Parma, conquistò e riunificò il Regno delle Due Sicilie anche grazie alla madre Elisabetta Farnese, seconda moglie del re di Spagna, che da Madrid influenzò la prima parte del suo regno. Riformò con Bernardo Tanucci l’amministrazione, promosse la musica (fondò il Teatro di San Carlo nella patria di Paisiello e Pergolesi), l’arte (promosse la ceramica di Capodimonte, fece costruire al Vanvitelli la reggia di Caserta del 1751 e quella che oggi è Piazza Dante oltre alla Reggia di Capodimonte dove installò la collezione Farnese) e sostenne gli scavi a Pompei ed Ercolano che iniziarono nel 1738);
- Ferdinando (1759 - 1799 e 1816 - 1825): sposò una figlia di Maria Teresa d’Austria, Maria Carolina che lo allontanò dall’influenza spagnola di Bernardo Tanucci, promosse la Marina Militare (nel 1787 fu fondata la Nunziatella), ma dovette subire una rivoluzione filo-francese (Eleonora Fonseca Pimentel, Mario Pagano, …) nel 1799 contrastata dal Cardinale Ruffo e da Fra Diavolo e la conquista napoleonica che insediò Giuseppe Bonaparte dal 1806 al 1808 e Gioacchino Murat dal 1808 al 1815 prima di diventare, con il Congresso di Vienna, Re delle Due Sicilie ed essere sepolto al Monastero di Santa Chiara;
- Francesco (1825 - 1830)
- Ferdinando II (1830 - 1859): fondò la prima ferrovia d’Italia (1839), ma fu reazionario e soprannominato il Re Bomba per come represse i moti rivoluzionari del 1848 a Messina;
- Francesco II (1859 - 1861): era figlio di Ferdinando II e di Maria Cristina di Savoia e sposò la sorella di Sissi, Maria Sofia di Baviera.
Con l’Unità, Napoli confluì nel Regno d’Italia: ecco perché la statua di Vittorio Emanuele II è presente a Palazzo Reale.
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aki1975 · 2 months
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Agrigento - Tempio di Zeus Olimpio - 479 a. C.
La Sicilia, crocevia dei traffici del Mediterraneo, fu il centro delle guerre fra la civiltà greca e quella fenicia.
I Greci fondarono a partire dal 735 a. C. importanti colonie in tutta l’isola (Siracusa, Catania, Naxos, Akragas, Gela, Selinunte, Tindari, Messina) mentre i Fenici si concentrarono sul creare empori e scali portuali attorno a Palermo, Marsala (Lilibeo). Fondarono anche Cagliari.
Il conflitto, evitato per molti secoli, esplose quando a prendere la guida della parte fenicia fu Cartagine che però fu sconfitta da Gelone di Siracusa e Terone di Agrigento ad Himera nel 480 a. C. al cui ricordo è dedicato il tempio di Zeus Olimpio.
La città libica, accorsa per supportare la nativa Segesta contro Selinunte si riprese però la rivincita nel 413 a. C. radendo poi al suolo Imera e, nel 403 a. C., conquistando Akragas.
Fu solo con l’avvento di Dioniso a Siracusa che la situazione tornò a riequilibrarsi al punto che un suo successore, Agatocle, arrivò ad assediare Cartagine nel 310 a. C. e a distruggere Segesta.
Nei conflitti greco-punici si può annoverare anche la spedizione di Pirro che si concluse con una sua sconfitta nello Stretto di Messina.
Proprio i mercenari che guidavano Messina, i Mamertino, per difendersi dai siracusani chiamarono i Romani che nel 241 a. C. scacciarono definitivamente i Cartaginesi dall’isola.
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aki1975 · 3 months
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Lucca - Museo del Risorgimento - Battaglia di Novara - 1863
Il 23 marzo 1849 si combattè la battaglia decisiva della ripresa della guerra l’anno dopo la prima guerra di indipendenza presso il sobborgo novarese della Bicocca: quattro giorni, dopo l’abdicazione di Carlo Alberto, il figlio Vittorio Emanuele II firmò l’armistizio di Vignale, a pochi chilometri da Novara, con il maresciallo Radetzky.
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aki1975 · 3 months
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Tintoretto - Milano - Brera - Ritrovamento del corpo di San Marco - 1548
Caravaggio - Roma - Santa Maria del Popolo - Cappella Cerasi - Vocazione di Saulo - 1600
Caravaggio - Roma - San Luigi dei Francesi - Cappella Contarelli - Martirio di San Matteo - 1601
Il punto di fuga centrale era un elemento molto importante della pittura rinascimentale - si pensi allo Sposalizio della Vergine di Raffaello - ma con il Manierismo e il Barocco viene sostituito da nuovi punti di fuga e da impieghi innovativi della luce.
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aki1975 · 4 months
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Raffaello Sanzio - Roma - Musei Vaticani - Parnaso - 1511
La Divina Commedia è una rappresentazione infinita di storie e di personaggi che Dante, in quanto agens ed auctor, mette in scena:
la vittima di un femminicidio Pia de' Tolomei ("Deh, quando tu sarai tornato al mondo, e riposato de la lunga via", seguitò 'l terzo spirito al secondo, "Ricorditi di me, che son la Pia; Siena mi fé, disfecemi Maremma: salsi colui che 'nnanellata pria disposando m'avea con la sua gemma");
l'incontro nel Purgatorio con Forese Donati con cui Dante si scambiò una celebre Tenzone e, nel Paradiso, con la sorella Piccarda che venne fatta uscire con la forza dalla vita monastica. I Donati, a capo dei Guelfi Neri, inviarono Dante, appartenente ai Guelfi Bianchi, in esilio;
la figura cavalleresca del figlio di Federico II, Manfredi ("biondo era e bello e di gentil aspetto");
l'amico Casella ("Ohi ombre vane, fuor che ne l’aspetto! Tre volte dietro a lei le mani avvinsi, e tante mi tornai con esse al petto");
Virgilio (" tempo de li dei falsi e bugiardi”, “Tu se’ lo mio maestro e ‘l mio autore, tu se’ solo colui da cu’ io tolsi lo bello stilo che m’ha fatto onore");
Caronte ("Non isperate mai veder lo cielo", "vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare");
la figlia di Guido da Polenta (signore di Ravenna), Francesca, e il fratello del suo sposo Gianciotto Malatesta Paolo ("la bocca mi basciò tutto tremante. Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante");
l’illustre ghibellino Farinata degli Uberti;
Ulisse, il cui canto è richiamato nel lager da Primo Levi (“l’ardore ch’i’ ebbi a divenir del mondo esperto, e de li vizi umani e del valore; ma misi me per l’alto mare aperto…Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza";
Geri del Bello, ucciso dalla famiglia Sacchetti, non vendicato dalla famiglia di Dante a cui apparteneva;
il Conte Ugolino (“poscia, più che il dolor, poté il digiuno");
Celestino V (“colui / che fece per viltade il gran rifiuto”);
il crociato è trisavolo Cacciaguida che predice a Dante l’esilio (“Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale”) e critica la corruzione della Firenze del ‘300 (“le genti nove e i subiti guadagni”) come sintomo del declino dell’ordine della società medievale;
San Bernardo di Chiaravalle che accompagna Dante nell’ultimo canto del Paradiso invocando la Madonna (“«Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che ’l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura);
Cangrande della Scala, Signore di Verona ove è sepolto in una delle arche gotiche, a cui è dedicata la cantica del Paradiso;
ed ovviamente Beatrice per cui Dante è “amico mio, e non de la ventura”.
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aki1975 · 4 months
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La Seconda Guerra d'Indipendenza del 1859 vide muovere il Regno di Sardegna e l'alleato Napoleone III su più fronti: mentre i due eserciti regolari percorrevano la parte centrale e meridionale della Lombardia fino a combattere le battaglie di Solferino e San Martino, i Cacciatori delle Alpi di Garibaldi uscirono dal Piemonte il 23 maggio e, da Sesto Calende, sconfissero gli Austriaci prima a Varese (26/5) poi a San Fermo della Battaglia occupando Como (27/5).
La loro marcia proseguì entrando a Lecco (6/6), Bergamo (nella foto, la Città Alta vista dal Castello di San Vigilio) per la porta di San Lorenzo, in seguito denominata Porta Garibaldi (8/6), a Colico (27/6), a Morbegno (28/6), a Sondrio (29/6), a Tirano (30/6), a Bormio (3/7) fino ad occupare il passo dello Stelvio (8/7).
Con l’Armistizio di Villafranca (11/7), i Cacciatori delle Alpi furono sciolti, ma costituirono il nerbo dei futuri Mille.
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aki1975 · 4 months
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Piero della Francesca - Urbino - Galleria Nazionale delle Marche - Flagellazione - 1450
Luca Signorelli - Milano - Pinacoteca di Brera - Flagellazione - 1475
L’accostamento di queste sue opere, dall’identificazione soggetto, fa emergere la crisi del primo Rinascimento con il declino dell’ideale platonico della misura e della prevalenza della prospettiva.
Come nella storia si avvertono segnali di decadenza (Savonarola iniziò a predicare a Firenze nel 1490, Carlo VIII scese in Italia nel 1494) anche nell’arte gli elementi dinamici annunciano il Rinascimento drammatico di Michelangelo.
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aki1975 · 4 months
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Luciano Pavarotti - Giuseppe Verdi - Bella figlia dell’amore - Rigoletto - 1851
Giuseppe Verdi, nato suddito di Maria Luigia di Parma, studiò al Conservatorio di Milano grazie al supporto di Antonio Barezzi di cui sposò la figlia Margherita fino alla morte nel 1840.
La conoscenza con la cantante Giuseppina Strepponi e l’impresario Merelli permise a Verdi di debuttare, senza successo, alla Scala con Oberto nel 1839, ma soprattutto di avere il libretto del Nabucco da mettere in musica con cui raggiunse la fama nel 1842 e le relazioni, nel salotto di Clara Maffei, con i patrioti italiani. Nel 1849 Verdi scrisse La battaglia di Legnano e conobbe Mazzini.
Le sue opere sono ricche di personaggi che meritano di essere ricordati:
- simboli dei sentimenti risorgimentali, il popolo degli Ebrei nel Nabucco e I Lombardi alla prima crociata;
- i personaggi shakespeariani (Macbeth, Otello, Falstaff)
- per quanto rimasto dopo la censura, Rigoletto (1851, dal Roi s’amuse di Victor Hugo), buffone e deforme, ma pieno d’amore per la figlia Gilda insidiata dal seduttore Duca di Mantova (“La donna è mobile”, “Bella figlia dell’amore”);
- la prostituta Violetta della Traviata di Verdi, ispirata a La Signora delle Camelie di Dumas, che muore tisica rimpiangendo l’amore per Alfredo;
- l’Aida wagneriana.
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aki1975 · 4 months
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John Everett Millais - Londra - Tate Gallery - Ophelia - 1852
Le opere di Shakespeare, in un tempo di consolidamento della dinastia Tudor iniziato dopo la guerra delle Due Rose fra i due rami, Lancaster e York, della casa dei Plantageneti con Enrico VII e proseguito con Enrico VIII ed Elisabetta, interprete dello spirito riformista rinascimentale, e di nuove incertezze per l’umanità con la rivoluzione copernicana, sono celebri per i personaggi che affrontano i drammi dell’uomo. E’ con una messinscena teatrale che Amleto disvela l’assassinio del padre: il teatro è ricerca della verità come nel teatro classico e al contempo “Tutto il mondo è un palcoscenico” (Come vi piace). Fra i personaggi principali vi sono:
- il tiranno Riccardo III di York che conquista il potere (“Ormai l'inverno del nostro scontento s'è fatto estate radiosa ai raggi di questo sole di York e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell’Oceano”) per essere poi sconfitto a Bosworth Field da Enrico VII Tudor (“Il mio regno per un cavallo”);
- l’intrigante Cassio, l’incerto Bruto che antepone la libertà alle necessità della storia, l’opportunista Antonio (“E tuttavia Bruto è un uomo d’onore”), il fantasma di Cesare (“Mi rivedrai a Filippi”) in una tragedia, il Giulio Cesare, che affrontò il problema del potere in un momento in cui la regina Elisabetta poteva morire senza eredi;
- l’ebreo Shylock;
- sobillata dalla tre streghe, l’ambiziosa coppia, nella conquista del trono di Scozia, rappresentata da Lady Macbeth (“Vieni, densa notte, e ammantati del più perso fumo d’inferno, perché il mio affilato pugnale non veda la ferita che fa, e il cielo non possa affacciarsi di sotto la coltre delle tenebre per gridare “Ferma!”) e dal marito (“La vita non è che un'ombra che cammina; un povero commediante che si pavoneggia e si agita sulla scena del mondo, per la sua ora, e poi non se ne parla più; una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e furore, che non significa nulla");
- il dubbioso Amleto, principe di Danimarca, che non sa se credere al fantasma del padre (“Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante tu ne possa sognare nella tua filosofia”) per vendicarsi dello zio che ha sposato la madre (“Fragilità, il tuo nome è donna) in un dramma poetico (“il mattino dalla sciarpa scarlatta si bagna alla rugiada dell’alta collina ad oriente”) ed esistenziale che prelude al Barocco (“Essere, o non essere, questo è il dilemma: se sia più nobile nella mente soffrire colpi di fionda e dardi d'oltraggiosa fortuna
o prender armi contro un mare d'affanni e, opponendosi, por loro fine?);
- la sfortunata Ofelia, innamorata di Amleto, figlia di Polonio e sorella di Laerte;
- il dispettoso folletto Puck che instilla l’amore (“Se l’ombre nostre offeso v’hanno pensate, per rimediare al danno, che qui vi abbia colto il sonno
durante la visione del racconto e questa vana e sciocca trama non sia nulla più di un sogno Signori, non ci rimproverate, rimedieremo, se ci perdonate. E, come è vero che son sincero, se solo avremo la fortuna di sfuggire ai vostri insulti, a fare ammenda riusciremo. O chiamatemi bugiardo se vi va! Quindi buonanotte a tutti voi regalatemi un applauso, amici miei E Puck a tutti i danni rimedierà”);
- gli innamorati Romeo (“Silenzio! Quale luce irrompe da quella finestra lassù? È l'oriente, e Giulietta è il sole. Sorgi, vivido sole, e uccidi l'invidiosa luna”) e Giulietta (“O Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo nome o, se non vuoi, legati solo in giuramento all'amor mio, ed io non sarò più una Capuleti” e “ Che cos’è un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo”).
- il condottiero moresco, veneziano e geloso Otello che si fa convincere dalle insinuazioni del suo alfiere Iago in merito all’adulterio di Desdemona con Cassio;
- Re Lear che diede il proprio regno a delle figlie ingrate;
- Prospero ne La Tempesta (“Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita”).
Le opere di Shakespeare furono rappresentate al Globe Theatre di Londra e vanno inquadrati nella ripresa del teatro dopo le rappresentazioni sacre e i buffoni di corti medioevali: fino alla chiusura dei teatri da parte dei Puritani nel 1642, si trattò in Inghilterra di un fenomeno di massa.
L’italiano Giovanni Florio, la commedia dell’arte, i drammi dell’Ariosto e del Boiardo, la conoscenza inglese di Venezia sono fra le fonti italiane che entrano nel teatro elisabettiano e, soprattutto negli Anni Perduti (1585 - 1592), in Shakespeare.
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aki1975 · 4 months
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Giotto - Firenze - Museo Nazionale del Bargello - Ritratto di Dante Alighieri - 1337
Le vicende umane sono seguite dai grandi autori della letteratura italiana con approcci molto diversi e la loro varietà è motore dell’arte che ne scaturisce:
- in Dante la libertà (“Libertà va cercando ch’è sì cara come sa chi per lei vita rifiuta” dice Virgilio a Catone l’Uticense) è data agli uomini che debbono risponderne a Dio, una visione religiosa da cui si allontana la modernità di Petrarca;
- in Machiavelli la forza e l’astuzia del Principe connotano la ragione rinascimentale;
- nel poema laico e cavalleresco di Ariosto è la Fortuna che determina le vicende degli uomini che il Poeta vuole cantare interamente (“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori,
le cortesie, l’audaci imprese io canto”)
- in Tasso la fede controriformista è la misura della virtù;
- negli autori illuministi, come Verri, Cattaneo e Beccaria, la ragione si riprende il suo spazio ed adotta la forma della scienza e della tecnica;
- in Goldoni, dalla tradizione della commedia dell’arte, emergono l’individuo (es. la locandiera Mirandolina) ed i suoi caratteri;
- nei poeti romantici, come Alfieri, Foscolo, Leopardi e poi Carducci, la libertà dell’individuo e dei popoli è la forza della storia;
- nel romanzo storico di Manzoni prevale la Provvidenza mentre al contrario Verga si fa osservatore verista delle vicende dei vinti, travolti dal progresso come nei romanzi dei veristi francesi;
- in D’Annunzio è l’eroe che può essere protagonista della sua vita;
- negli autori novecenteschi - Svevo, Pirandello e Montale - tramontano le ideologie e la possibilità di avere spiegazioni razionali della vita;
- in Pasolini è la trasformazione dei processi produttivi che cambia la società.
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aki1975 · 4 months
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Guiniforte Solari - Milano - Sant’Eustorgio - Cappella Portinari - 1468
Milano - Portale del Banco Mediceo - XV sec.
Due testimonianze del legame fra i Medici e Milano: il portale della filiale milanese di via Bossi. 4 oggi al Castello Sforzesco e la tomba di Pigello Portinari in Sant.Eustorgio.
La stessa ascesa al potere nel 1450 del condottiero Francesco Sforza, marito della figlia di Filippo Maria Visconti, Bianca Maria, è dovuta al legame con Cosimo de’ Medici.
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