Come diceva Louis CK, per mantenere la virilità mentre si sta ciucciando l'appendice ad un transessuale si deve mantenere lo sguardo sulle tette. Finché guardi le tette, tutto bene.
Non guardarle mai i piedi, però, perché in quel momento, tra una ciucciata e l'altra, potrebbe passarti per la mente il pensiero "ma che cazzo sto facendo?"
“Forse stiamo andando verso un momento in cui la vera educazione non è più dare dell’informazione ma insegnare a scegliere.”
“Rimane quella grande maggioranza che non legge perché non ha curiosità intellettuali. Avere curiosità intellettuali vuol dire essere vivi. E qua mica c’è tanta gente viva al mondo.”
“Sono vergine di due cose: lo sport e dal romanzo. Quello che mi ripugna è vendere una finzione. “
“Non si può trovare Dio nel rumore. Dio si palesa solo nel silenzio.”
Cosí rispondo anche a lei, caro Chevalley: i Siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti; la loro vanità è più forte della loro miseria; ogni intromissione di estranei sia per origine sia anche, se Siciliani, per indipendenza di spirito, sconvolge il loro vaneggiare di raggiunta compiutezza, rischia di turbare la loro compiaciuta attesa del nulla; calpestati da una diecina di popoli differenti, essi credono di avere un passato imperiale che dà loro diritto a funerali sontuosi
Filosofia del "selvatico" e del "selvaggio" propugnata da William Kent
La filosofia del "selvatico" e del "selvaggio" propugnata da William Kent, architetto paesaggista britannico del XVIII secolo, si contrapponeva al formalismo e all'ordine geometrico dei giardini barocchi all'epoca dominanti. Kent si ispirava ai paesaggi pittoreschi della campagna inglese, con i suoi boschi, colline e corsi d'acqua sinuosi, e cercava di ricreare questa bellezza naturale nei giardini che progettava.
Ecco alcuni dei principi chiave della filosofia di Kent:
1. Imitazione della natura: Kent credeva che i giardini dovessero imitare la natura selvaggia, con forme irregolari, sentieri sinuosi e una varietà di alberi e piante.
2. Armonia con il paesaggio circostante: I giardini dovevano essere in armonia con il paesaggio circostante, integrandosi con la topografia e la vegetazione naturale.
3. Uso di pittoresco: Kent utilizzava elementi pittoreschi come rovine, grotte, cascate e ponti per creare un senso di sorpresa e di mistero nei suoi giardini.
4. Enfasi sull'esperienza emotiva: L'obiettivo principale dei giardini di Kent era quello di creare un'esperienza emotiva nei visitatori, evocando sentimenti di sublime, di quiete e di contemplazione.
Esempi di villaggi costruiti con la filosofia di Kent:
Painshill Park: Situato nel Surrey, in Inghilterra, Painshill Park è considerato uno dei più importanti esempi di giardino paesaggistico inglese. Il parco fu progettato da Kent stesso e presenta una varietà di paesaggi pittoreschi, tra cui laghi, cascate, grotte e rovine.
Stowe House: Situato nel Buckinghamshire, in Inghilterra, Stowe House è un altro esempio importante di giardino paesaggistico inglese. Il parco fu progettato da Kent e da altri architetti paesaggisti e presenta una serie di templi, monumenti e rovine, disposte in modo da creare un percorso di scoperta e di riflessione.
Influenza della filosofia di Kent:
La filosofia di Kent ebbe un'influenza enorme sull'architettura paesaggistica in Gran Bretagna e in Europa. Il suo stile "selvatico" e "selvaggio" ispirò molti altri architetti paesaggisti, tra cui Capability Brown, e contribuì a dare vita al movimento romantico in letteratura e in arte.
In aggiunta:
Il villaggio che hai visto nella serie tv potrebbe essere uno dei tanti villaggi inglesi costruiti nel XVIII secolo in stile "pittoresco". Questi villaggi erano spesso caratterizzati da case con tetti di paglia, giardini curati e sentieri tortuosi.
Se sei interessato ad approfondire la filosofia di William Kent, puoi trovare molte informazioni online e in biblioteche. Potresti anche visitare uno dei giardini paesaggistici inglesi che sono stati progettati da lui o da altri architetti paesaggisti del suo tempo.