thewisdomofsilenus
The wisdom of Silenus
"There is an old legend that king Midas for a long time hunted the wise Silenus, the companion of Dionysus, in the forests, without catching him. When Silenus finally fell into the king’s hands, the king asked what was the best thing of all for men, the very finest. The daemon remained silent, motionless and inflexible, until, compelled by the king, he finally broke out into shrill laughter and said these words, “Suffering creature, born for a day, child of accident and toil, why are you forcing me to say what would give you the greatest pleasure not to hear? The very best thing for you is totally unreachable: not to have been born, not to exist, to be nothing. The second best thing for you, however, is this—to die soon."
Nietzsche, The birth of tragedy
Literature & Poetry & Art & Life
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Oggi il mio regno
è quella terra di nessuno. Il porto
accende ad altri i suoi lumi; me al largo
sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore.
Umberto Saba, versi tratti dalla poesia Ulisse, in Canzoniere (via lelettere)
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Walter Launt Palmer - Stanway Interior - 1881
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Isn’t there any heaven where old beautiful dances, old beautiful intimacies prolong themselves?
Ford Madox Ford, The Good Soldier
(via bookmania)
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Robert McGinnis - The Return, paperback cover - 1973
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Society must go on, I suppose, and society can only exist if the normal, if the virtuous, and the slightly deceitful flourish, and if the passionate, the headstrong, and the too-truthful are condemned to suicide and to madness.
Ford Madox Ford, The Good Soldier (via talesofpassingtime)
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E volevo dirti che la sensazione di intimità e tenerezza che ho provato per te è stata un'emozione che non avevo mai sentito prima nella mia vita.
Haruki Murakami, Norwegian Wood
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Non ho smesso di pensarti,
vorrei tanto dirtelo.
Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare,
che mi manchi
e che ti penso.
Ma non ti cerco.
Non ti scrivo neppure ciao.
Non so come stai.
E mi manca saperlo.
Hai progetti?
Hai sorriso oggi?
Cos’hai sognato?
Esci?
Dove vai?
Hai dei sogni?
Hai mangiato?
Mi piacerebbe riuscire a cercarti.
Ma non ne ho la forza.
E neanche tu ne hai.
Ed allora restiamo ad aspettarci invano.
E pensiamoci.
E ricordami.
E ricordati che ti penso,
che non lo sai ma ti vivo ogni giorno,
che scrivo di te.
E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse.
Ed io ti penso
ma non ti cerco.
Charles Bukowski
(via doppisensi)
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«Sì, è bella» fece infine, «molto, anzi. L'ho vista due volte, solo da lontano. Allora è proprio questo il genere di bellezza che apprezzate?» fece d'un tratto rivolta al principe.
«Sì… questa…» rispose il principe con un certo sforzo. «Cioè proprio questa?»
«Proprio questa.»
«E per quale motivo?»
«In questo viso… c'è molta sofferenza…» disse il principe quasi involontariamente, come se parlasse fra sé, e non per rispondere alla domanda.
Fëdor Michailovic Dostoevskij, L’idiota, parte prima, VII (via somehow—here)
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Là dove noi non siamo, si sta bene. Nel passato noi non siamo più ed esso ci appare bellissimo.
- Anton Čechov - (via misterdoor)
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E sono ormai convinto da molte lune /dell'inutilità irreversibile del tempo.
Rino Gaetano, Tu, forse non essenzialmente tu (“Ingresso libero”, 1974)
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Era un pomeriggio di domenica. La sentii parlare con la voce inspessita delle donne che curvano il proprio corpo su quello di un uomo nel letto. Fui certo che i suoi pugni affondavano nelle lenzuola, che i capelli le pendevano, solleticando l'altra faccia; certo che la risata le aveva lasciato un sorriso denso con quale lusingava e nello stesso tempo disprezzava il suo passato, un sorriso svincolato dal breve ardore geloso dell'uomo qualsiasi allungato sotto di lei.
– Perché dovrei piangere, dimmi? – esclamò. – Uno va l'altro viene. Dovrei essere morta, per non avere più uomini. Fin da quando ero bambinetta, mi ricordo, anche se può non sembrare vero, ho saputo che sarebbe andata così. No, non piangerò, prima mi mancherà il fiato e poi gli uomini.
Juan Carlos Onetti, La vita breve 12. L’ultimo dei quindici giorni
(via somehow---here)
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