Willem de Kooning
Untitled IX, 1977
Oil on canvas
70 x 80 in.
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Art and love are the same thing: It’s the process of seeing yourself in things that are not you.
Chuck Klosterman, Killing Yourself to Live: 85% of a True Story.
(via thelovejournals)
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Official Criterion cover art for Dr. Strangelove or How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb (1964)
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Ciao, piccola mia
si, è da un pò che non ti scrivo ma, no, non pensare sia perché non ho più nulla da dirti, anzi.
Oggi, beh, pensavo a te, ma non potendoti scrivere mi sono affidato al posto in cui so di trovarti. Ed è divertente, preoccupante e rivelatorio, a tratti, che, quando leggo che è di me che stai scrivendo, di noi, improvvisamente il battito si duplica, quadruplica, facendo strabuzzare gli occhi alla ricerca di parole e pensieri da custodire. Dopo tre anni, si, anche solo caratteri scritti da te su una tastiera, mi provocano tutto questo.
Parole, pensieri, messaggi…partendo da queste cose mi hai saputo regalare emozioni stupende, mi hai fatto capire che si, amare, non era una follia adolescenziale, ed io, dal canto mio, ho cercato di farti capire che era alla nostra portata e che nulla può essere troppo per noi.
Scrivo alla stessa ragazzina che una sera, tornando a casa, mi fece trovare un messaggio nel quale mi diceva che non riusciva a dormire, continuava a scendere e sedersi sul divano ad immaginare i brevi istanti filtrati passati insieme. Aveva il mondo intero in quegli occhi. Mille ne sono passate, mille ne passeranno ed il il mondo, in quelle biglie lucide, continua ad avercelo.
Si, scrivo a lei, per dirle che da quel momento il mio cuore è stato solo suo, oltre che la mia testa. Un'amore denso, meraviglioso, come lo sei tu; una cosa che non baratterei per niente al mondo, io che la ragione dei miei giorni l'ho scoperta guardandoti. Non voglio essere smielato anche se molte volte, e solo con te, ci casco. So che non basta, non è un testo scritto premendo pixel su uno schermo a dare le certezze, ma io scrivo, quasi come se , si, potesse.
Qui a giurarti che, ogni qual volta sarai giú, ogni qual volta il mondo sembrerà volerti crollare addosso, ogni qual volta avrai paura, ti sentirai sola, ti sentirai piccola, ogni volta che penserai di gettare la spugna, o quando vedrai il bicchiere mezzo vuoto, quando non lo vedrai. Ogni qual volta avrai bisogno. Ogni qual volta non ne avrai ma mi vorrai avere comunque al tuo fianco. Beh, ci sarò. Basterà un respiro affannoso, una parola non detta, un cenno, una chiamata, un silenzio.
Perché sei la cosa più bella che mi potesse capitare, di certo la più bella della mia vita. E darei tutto per te, in ogni momento. E che giuro, mi togliessero tutto, non importa, ma non te, senza te non potrei stare. E io, beh, ci sarò, ogni istante, della tua, mia, nostra vita. Sperando che mi basti per convincerti ogni giorno a scegliere me.
Perché a volte, dire ti amo non basta.
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Life’s a dream. In dream you can’t make mistakes. In dream you can be whatever you want.
To the Wonder (2012)
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I’m lying on the moon
My dear, I’ll be there soon
It’s a quiet starry place
Time’s we’re swallowed up
In space we’re here a million miles away
There’s things I wish I knew
There’s no thing I keep from you
It’s a dark and shiny place
But with you my dear
I’m safe and we’re a million miles away
We’re lying on the moon
It’s a perfect afternoon
Your shadow follows me all day
Making sure that I’m okay and
We’re a million miles away
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Ma il fenomeno della reputazione è una cosa delicata. Una persona emerge su una parola e precipita su una sillaba.
Don DeLillo, Cosmopolis (via luomocheleggevalibri)
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Io ho nostalgia di qualcosa che non c'è, non del passato. Il passato non lo rimpiango. Se si può dire che esiste una “nostalgia dell'impossibile”, io ho nostalgia dell'impossibile.
- Antonio Moresco (via frangoldsmith)
Mago
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