Saint of the day August 22
St. John Kemble, 1679 A.D. One of the Forty Martyrs of England and Wales. He was born in Herefordshire, England, in 1599, and studied at Douai, where he was ordained in 1625. Returning to England, John labored in missions for fifty-three years. At the age of eighty-one, he was arrested at Pembridge Castle, the home of his brother. He was falsely charged in the Titus Oates Plot and condemned for being a Catholic. He was hanged, drawn, and quartered at Hereford. Pope Paul VI canonized him in 1970.
St. John Wall, 1679 A.D. One of the Forty Martyrs of England and Wales. He was born near Preston, England, and was educated at Douai and Rome and ordained in 1645. In 1651 he became a Franciscan, called Father Joachim of St. Anne, returning to Worcester, England, in 1656. There he was arrested in December 1678 and imprisoned for five months. He was martyred by being hanged, drawn, and quartered at Redhill. Pope Paul VI canonized him in 1970.
Bl. Richard Kirkman, 1582 A.D. English martyr. Born in Addingham, Yorkshire, he left England and studied at the famous Catholic school of Douai, France, the preparatory institution for English Catholics who would then return home and work for the reconversion of the isle. Ordained in 1579, in Reims, he sailed to England and served as a tutor for Richard Dymake’s family in Scrivelsby. Richard then went to Yorkshire and Northumberland and he was arrested near Wakefield. He was hanged, drawn, and quartered near York with Blessed William Lacey, on August 22, for denying the supremacy of Queen Elizabeth I as head of the Church of England
Bl. William Lacey, 1582 A.D. Martyr of England. Born in Horton, West Riding, Yorkshire, he distinguished himself as a lawyer and as an ardent Catholic, using his house as a refuge for the much oppressed Catholics of the time. Following the death of his second wife in 1579, he left England and studied at Reims, France, in preparation for his eventual ordination at Rome. William returned to England and worked in the area of Yorkshire until his arrest. He was arrested in York Prison while participating in the Eucharistic ceremony being sung in the cell of Blessed Thomas Bell. Condemned, he was executed at Knavesmaire, just outside of York with Blessed Richard Kirkman. William was beatified in 1886.
St. Sigfrid. Sigfrid, who died in the year 690, was a deacon at Wearmouth Abbey. He was known for his knowledge of scripture and for his frail health. He was elected coadjutor abbot in 688 on the death of St. Erstwine while Abbot St. Benedict Biscop was in Rome. Sigfrid died soon after St. Benedict.
St. Andrew the Scot, 877 A.D. Archdeacon and companion of St. Donatus. Andrew and his sister, St. Bridget the Younger, were born in Ireland of noble parents. They were educated by St. Donatus, and when Donatus went on a pilgrimage to Italy, Andrew accompanied him. In Fiesole, through a miracle, Donatus was elected bishop. Andrew was ordained the archdeacon of Fiesole, serving Donatus for fortyseven years. He also founded a monastery in Mensola, Italy. Andrew died shortly after Donatus, but his sister, St. Bridget the Younger, was carried by an angel to his bedside, all the way from Ireland.
St. Arnulf, 9th century. Hermit, venerated at Arnulphsbury or Eynesbury, in England.
St. Ethelgitha. Benedictine abbess of Northumbria, England.
St. Gunifort. A martyr of Pavia, Italy. He was Irish, Scottish, or English.
St. Antoninus (died 186) was a public executioner in Rome. It is believed that during the trial of St Eusebius he had a vision and converted to Christianity. The proclamation of faith cost his life and he was beheaded in 186. His feast day is 22 August.
ST. TIMOTHEUS,ROMAN MARTYR ON THE VIA OSTIENSE,
ST. SYNFORIANUS, MARTYR OF AUTUN,
ST. PHILIP BENIZI, PRIEST OF THE SERVANTS OF MARY
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MOMENTO CURIOSITÀ - LE STRADE CONSOLARI ROMANE
Le strade consolari romane, costruite due millenni fa, hanno tracciato la direttrice tuttora esistente di tutta la rete viaria italiana, dalle Alpi alla Sicilia.
Numerose strade moderne seguono ancora oggi il tracciato di antiche strade consolari romane anche in Svizzera, Germania, Francia, Spagna, Grecia, Africa settentrionale e Vicino Oriente.
In figura vediamo in particolare le strade consolari che si dipartono da Roma: esse sono tutte ancora oggi attive dopo due millenni (tranne la Via Tuscolana che è medievale) e portano ancora oggi gli antichi nomi romani, i quali vengono utilizzati correntemente nell'italiano moderno dalle persone comuni e dai mass media.
Questi nomi vengono usati, per esempio, nei bollettini del traffico alla radio o alla tv.
I nomi di queste strade derivano per lo più dai nomi dei magistrati romani che ne ordinarono la costruzione due millenni fa.
In alcuni casi però il nome della strada deriva dalla località in cui essa termina, oppure dall'utilizzo che se ne faceva.
Origine dei nomi delle strade in figura, in senso orario:
1) Via Aurelia: strada da Roma a Pisa, la cui costruzione fu ordinata dal Console Gaio Aurelio Cotta nel 241 a. C., cioè 2·255 anni fa!
2) Via Cassia: strada da Roma a Firenze, la cui costruzione fu ordinata probabilmente dal Censore Cassio Longino nel 154 a.C.
3) Via Flaminia: strada da Roma a Rimini, la cui costruzione fu ordinata dal Console Caio Flaminio nel 220 a. C.
4) Via Salaria: strada da Roma a Porto Ascoli sul Mar Adriatico, nelle Marche. Il suo nome deriva dall'uso che se ne faceva: il trasporto del sale. Questa via era presente ancora prima della fondazione di Roma nell'VIII secolo a. C., e quindi ha più di 3·000 anni!
5) Via Nomentana: strada da Roma a Nomentum, città situata nei pressi dell'attuale Mentana.
6) Via Tiburtina Valeria: strada da Roma a Pescara, sul mar Adriatico, fatta costruire nel 286 a. C. dal Console Marco Valerio Massimo Potito. "Tiburtina" deriva da "Tibur" nome latino dell'odierna Tivoli, posta poco dopo l'inizio del percorso della strada.
7) Via Prenestina: strada da Roma a Palestrina, che in latino si chiamava Praeneste.
8 ) Via Casilina: strada da Roma a Casilinum, il porto fluviale dell'antica Capua, in Campania. La strada è romana, ma il suo nome risale al medioevo. In epoca romana si chiamava Via Labicana dal nome di una città situata lungo il percorso e in cui in un primo tempo terminava la strada, Labicum, oggi Monte Compatri.
9) Via Tuscolana: strada medievale, e non romana, che conduce da Roma a Frascati, detta nel medioevo Tuscolo e in epoca romana Tusculum.
10) Via Appia: strada da Roma a Brindisi. I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 312 a.C. per ordine del censore Appio Claudio Cieco, e vennero terminati nel 190 a. C.
11) Via Ardeatina: strada da Roma a Ardea. Risale al VII-VI secolo a. C., ed è quindi una delle strade consolari più antiche.
12) Via Severiana: strada da Fiumicino (l'antica Portus) a Terracina, fatta costruire dall'Imperatore Settimio Severo nel 198 d. C.
13) Via Ostiense: strada da Roma a Ostia, sul Mar Tirreno, già esistente nel I secolo.
14) Via Portuense: strada da Roma alla foce del fiume Tevere, in cui si trovava il porto di Roma. Venne fatta costruire dall'Imperatore Claudio nel I secolo d. C.
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LE PROFEZIE DI SAN MALACHIA
Intorno al 1140 il vescovo Irlandese Malachia profetizzò le successioni papali, sino al tempo in cui Pietro sarebbe ritornato sulla terra per riprendere le chiavi della Chiesa; secondo alcuni queste profezie sono state scritte con la collaborazione ispirata di San Bernardo. Furono pubblicate per la prima volta dal benedettino dom Arnold Wion nel 1595 nel suo libro "Lignum Vitae".
La stragrande maggioranza di queste profezie è evidente che si sia avverata.
Le profezie di Malachia si riferiscono per lo più al luogo di provenienza dei pontefici, allo stemma della famiglia o anche a eventi storici che caratterizzeranno il suo pontificato. Esse sono costituite da 111 motti latini che descrivono in maniera impressionante i 111 papi che si sarebbero avvicendati sul trono di Pietro dal 1143 fino alla fine dei tempi.
Proviamo allora a confrontare i motti di Malachia con l'effettiva successione papale, anche se il gioco vale dal 1595 in poi, cioè dalla data in cui il testo apparve stampato.
1 Ex Castro Tiberi
Celestino II (1143-1144)
Il motto sembra alludere al paesino di origine di questo papa: nacque a Città di castello sul Tevere.
2 Inimicus expulsus
Lucio II Caccianemici (1144-1145)
Il motto potrebbe avere due spiegazioni: l'allusione al cognome (Inimicus) e la brutale fine di questo papa, che morì colpito da una pietra mentre veniva espulso dal Campidoglio.
3 Ex magnitude montis
Beato Eugenio III (1145-1153)
Pietro Pignatelli, nativo di Montemagno (Pisa), racchiude nel paese di origine il significato del motto.
4 Abbas Suburranus
Anastasio IV (1153-1154)
Corrado Suburri fu abate di S. Rudo.
5 De ruro albo
Adriano IV (1154-1159)
Nicholas Breakspear fu il solo Papa nato in Inghilterra, a Saint Albany. Il motto deriverebbe dalla città di nascita.
6 Ex tetro carcere
Antipapa Vittore IV
Gregorio Conti era Cardinale di S. Vittore, noto carcere milanese.
7 Ex ansere custode
Alessandro III (1159-1181)
Rolando Papero Bandinelli. Probabilmente il motto fa riferimento al cognome del pontefice, che si oppose duramente al Barbarossa, in quanto anser in latino significa "anatra".
8 De via Transtibertina
Antipapa Pasquale III
Guido da Crema ricoprì il ruolo di Cardinale in S. Maria in Trastevere (Transtibertina).
9 Lux in ostio
Lucio III (1181-1185)
Ubaldo Allucignoli fu Cardinale di Ostia. Nel motto appare chiaro il riferimento sia al nome papale, sia al cognome di origine, sia alla cittadina di Ostia.
10 De Pannonia Tusciae
Antipapa Callisto III.
Cardinale di Tuscolo, proveniva dall'Ungheria, che anticamente faceva parte di una vasta regione denominata Pannonia.
11 Sus in cribo
Urbano III (1185-1187)
Uberto Crivelli aveva nel proprio stemma l'immagine di un maiale (sus). La parola cribo, inoltre, sembra alludere in qualche modo al cognome Crivelli…
12 Ensis Laurentii
Gregorio VIII (1187)
Alberto Mosca era Cardinale di S. Lorenzo in Lucina. Nel suo stemma campeggia una spada (ensis)
13 De schola Exiet
Clemente III (1187-1191)
Paolo Scolari, Vescovo di Palestrina. Il riferimento al cognome è evidente.
14 De rure bovense
Celestino III (1191-1198)
Giacinto Orsini della Casata dei Borbone.
15 Comes signatus
Innocenzo III (1198-1216)
Giovanni Loterio dei conti di Tuscolo da Segni.
16 Canonicus de latere
Onorio III (1216-1227)
Cencio Savelli, canonico in Laterano.
17 Avis ostiensis
Gregorio IX (1227-1241)
Ugolino dei conti di Tuscolo da Segni, Cardinale di Ostia. Nel suo stemma appare un'aquila (avis)
18 Leo Sabinus
Celestino IV (1241)
Goffredo Castiglioni di Milano, Vescovo di Sabina Anche in questo caso nello stemma c'è un leone.
19 Comes Laurentius
Innocenzo IV (1242-1254)
Sinibaldo dei conti Fieschi, già cardinale di S. Lorenzo in Lucina.
20 Signus Ostiense
Alessandro IV (1254-1261)
Rinaldo dei conti di Segni, Cardinale di Ostia
21 Jerusalem Campaniae
Urbano IV (1261-1264)
Giacomo Troyes Pantaleone, nativo della Champagne e patriarca di Gerusalemme, eletto papa ancor prima di essere nominato cardinale.
22 Drago depressus
Clemente IV (1261-1264)
Guido le Gros di Saint Gilles. Nel suo stemma vi è un'aquila che tiene stretta tra gli artigli un grosso drago.
23 Anguineus vir
Gregorio X (1271-1276)
Teobaldo dei Visconti di Piacenza. Malachia lo indica come "uomo del serpente" (anguineus vir) perché nel suo stemma campeggia in evidenza un serpente.
24 Concionator gallus
Innocenzo V (1276)
Pietro di Parantasia, di origine francese (gallus) malgrado i soli cinque mesi di pontificato è unanimamente ricordato come un uomo di chiesa probo ed eccellente predicatore (concionator)
25 Bonus Comes
Adriano V (1276).
Ottobono de' Conti Fieschi morì prima di essere incoronato papa. Bonus da Ottobono?
26 Piscator tuscus
Giovanni XXI (1276-1277)
Pietro di Giuliani, famoso medico e filosofo, Cardinale di Tuscolo. Il suo nome di battesimo era quello del famoso pescatore, primo papa della Chiesa cattolica.
27 Rosa Composita
Niccolò III (1277-1280)
Nello stemma di Giangaetano Corsini appariva una rosa. Egli fu poi soprannominato "compositus" perchè nel corso del suo pontificato si impegnò sopratutto nel tentare di riunire la Chiesa latina e quella greca.
28 Ex telonio liliacei Martinii
Martino IV (1281-1285)
Simon de Brie, canonico e tesoriere di S.Martino di Tours in in Francia. Nel suo stemma vi erano rappresentati alcuni gigli.
29 Ex rosa leonina
Onorio IV (1285-1287)
Jacopo Savelli aveva come stemma dei leoni attorniati da rose.
30 Picus inter esca
Niccolo IV (1288-1292)
Il motto relativo a Gerolamo di Ascoli Piceno non è ben chiaro. L'unico accenno plausibile potrebbe essere quello alla città natale (picus).
31 Ex eremo celsus
Celestino V (1294)
Pietro Anglerio da Morrone fu eremita e fondatore dell'ordine dei Celestini.
32 Ex undarum benedictione
Bonifacio VIII (1294-1303)
Benedetto Caetani. Il motto si riferisce al suo nome di battesimo ed al suo stemma nel quale figurano delle onde marine.
33 Concionator patarens
Benedetto XI (1303-1304)
Nicolò Baccasini era nato a Patara e apparteneva all'ordine dei predicatori (concionator)
34 De fascis aquitanicis
Clemente V (1305-1314)
Lo stemma di Bertrand de Got è costituito da fasce parallele. Sotto il suo pontificato avvenne il trasferimento della sede papale da Roma ad Avignone, vicino all'Aquitania.
35 De sutore orseo
Giovanni XXII (1316-1334)
Giacomo Duése era figlio di un umile calzolaio.
36 Corvus schismaticus
Antipapa Nicolò V.
Pietro Rinalducci, originario di Corvaro, fu tra i maggiori responsabili dello scisma d'Occidente.
37 Frigidus Abbas
Benedetto XII (1334-1342)
Giacomo Fournier, fu eletto papa mentre era abate presso il monastero di Fontanafredda.
38 Ex rosa atrebatesi
Clemente VI (1342-1352).
Pietro Roger di Beaufort fu vescovo di Arras ed aveva un emblema con sei rose.
39 De montibus Pammachii
Innocenzo VI (1352-1362)
Nell'emblema di Stefano Aubert campeggiano sei montagne. Egli fu eletto papa mentre era cardinale dei Santi Giovanni e Paolo, titolo anticamente soprannominato "Pammacchio".
40 Gallus vicecomes
Urbano V (1362-1370)
Guglielmo Grimoard, francese (gallus), fu Nunzio (comes) presso i Visconti di Milano.
41 Novus de Virgine fortii
Gregorio XI (1370-1378)
Nipote di Clemente VI, Ruggero di Beaufort fu Cardinale di Santa Maria Nuova (Virgine)
42 De cruce apostolica
Antipapa Clemente VII
Cardinale dei dodici apostoli. Il suo emblema raffigurava una grossa croce.
43 Luna cosmedina
Antipapa Benedetto XIII
Pietro de Luna, fu eletto papa mentre ricopriva il titolo di Cardinale di Santa Maria in Cosmedin.
44 Schismo barcinonicum
Antipapa Clemente VIII
Canonico di Barcellona (barcinonicum) fu fautore di una politica volta a consolidare lo scisma.
45 De inferno pregnani
Urbano VI (1378-1389)
Bartolomeo Prignano, napoletano, nacque in una località denominata "inferno".
46 Cubus de mixtione
Bonifacio VII (1389-1404)
Lo stemma di Pietro Tommacelli era costituito da cubi.
47 De miliore sidere
Innocenzo VII (1404-1406)
Il motto si riferisce al cognome di Cosma Migliorati ed al suo stemma recante una stella.
48 Nauta de Ponte Nigro
Gregorio XII
L'espressione nauta (marinaio-barcaiolo) viene usata da Malachia per disegnare i papi che provenivano dalla città di Venezia. Angelo Corrier infatti era nato a Venezia ed era stato Cardinale Commendatario di Negroponte.
49 Flagellum solis
Antipapa Alessandro V
Pietro Filargiro aveva uno stemma in cui campeggiava un sole splendente. Malachia lo indica come flagellum perchè contribuì ad aggravare e radicalizzare lo scisma del papato.
50 Cervus Sirenae
Antipapa Giovanni XXIII
Baldassarre Cossa era nato a Napoli, città il cui emblema è rappresentato dalla sirena Partenope, ed aveva nello stemma l'immagine di un cervo.
51 Corona veli aurei
Martino V (1417-1431)
L'emblema di Ottone Colonna era una corona dorata.
52 Lupa coelestina
Eugenio IV (1431-1447)
Il simbolo di Gabriele Condolmer, canonico della compagnia dei Celestini, era una lupa.
53 Amator Crucis
Antipapa Felice V
Lo stemma di casa Savoia di cui Amedeo VIII era principe è una croce rossa su campo bianco. L'espressione amator si riferisce probabilmente al tormento interiore ed alle accese controversie che accompagnarono questo papa in tutto l'arco del suo antipontificato.
54 De modicitate lunae
Niccolò V (1447-1455)
Tommaso Parentuccelli era nato a Luni di Sarzana ed apparteneva ad una famiglia molto povera (modicitate).
55 Bos pascens
Callisto III (1455-1458)
Nello stemma di Alfonso de Borgia compare un bue al pascolo.
56 De capra et albergo
Pio II (1458-1464).
Enea Silvio Piccolomini fu segretario dei Cardinali Capranica e Albergatti.
57 De cervo et leone
Paolo II (1464-1471)
Pietro Barbo era stato Cardinale di San Marco Evangelista (che ha per simbolo un leone alato) e Commendatario della Chiesa di Cervia.
58 Piscator minorita
Sisto IV (1471-1484)
Francescano degli ordini minori, Francesco della Rovere era figlio di un umile pescatore.
59 Praecursor Siciliae
Innocenzo VIII (1484-1492)
Giovanni Battista Cybo visse alla corte del re di Sicilia.
60 Bos Albanus in portu
Alessandro VI (1492-1503)
L'emblema di Rodrigo Borgia era um bue. Egli fu Cardinale e Vescovo di Albano e Porto.
61 De parvo homine
Pio III (1503)
Francesco Todeschi. Il motto farebbe riferimento al cognome materno Piccolomini.
62 Fructus Jovis juvabit
Giulio II (1503-1513)
L'emblema di Giuliano della Rovere era una quercia che nell'antichità veniva ritenuta albero sacro a Giove.
63 De craticule Politiana
Leone X (1513-1521)
Il nome del padre di Giovanni de' Medici era Lorenzo, santo martirizzato sulla graticola.
L'espressione Politiana deriverebbe invece da Angelo Poliziano di cui egli fu discepolo.
64 Leo florentius
Adriano VI (1522-1523)
Adriano Florentz di Utrecht, ultimo papa non italiano prima di Wojtyla, aveva come stemma un leone.
65 Flos pilae
Clemente VII (1523-1534).
Giulio de' Medici, fiorentino, aveva nel proprio stemma una palla attorniata da gigli.
66 Hyacinthus medicorum
Paolo III (1534-1549)
Alessandro Farnese, cardinale dei SS. Cosma e Damiano, aveva gigli nel suo stemma.
67 De corona montana
Giulio III (1550-1555).
Giovanni Maria Ciocchi del Monte. Il suo emblema raffigurava due corone.
68 Frumentum floccidum
Marcello II (1555)
Marcello Cervini nacque a Montepulciano. Il suo stemma raffigura un cervo e del frumento. Qui l'aggettivo floccidum sta ad intendere la breve durata del suo pontificato di solo 23 giorni. Egli fu l'ultimo Papa a non cambiare nome all'atto dell'elezione; egli così confermò un'altra leggenda, la quale vuole un pontificato brevissimo per i Papi che conservano il proprio nome.
69 De fide Petri
Paolo IV (1555-1559)
Giampietro Carafa fu promotore del Tribunale della Fede. Il Petri ricorda la "pietra" su cui fu fondata la chiesa.
70 Aesculapii pharmacum
Pio IV (1559-1565)
Giovanni Angelo de' Medici. Il motto sembra derivare dal cognome della casata. Esculapio, infatti, era considerato il dio della medicina e primo medico della storia.
71 Angelus nemorosus
Pio V (1566-1572)
L'aggettivo nemorosus (boscoso) starebbe ad indicare il luogo di nascita (Bosco in provincia di Alessandria) di Michele Ghisleri.
72 Medium corpus pilarum
Gregorio XIII (1572-1585)
Ugo Boncompagni, passato alla storia come l'ideatore del Calendario Gregoriano, aveva nello stemma un mezzo drago e due sfere.
73 Axis in medietate signi
Sisto V (1585-1590).
Felice Perretti aveva come stemma un leone diviso a metà da un'ascia.
74 De rori coeli
Urbano VII (1590)
Il motto potrebbe derivare dal fatto che Giovanbattista Castagna fu Arcivescovo di Rossano, cittadina nella quale tradizione si dice fosse caduta la manna dal cielo.
75 De antiquitate urbis
Gregorio XIV (1590-1591)
Nicola Sfrondati proveniva dall'antica cittadina di Cremona. Ma sarà davvero questo che Malachia intendeva?
76 Pia civitas in bello
Innocenzo IX (1591)
Il motto sembra indicare il ruolo di sostegno del suo pontificato in un periodo storico caratterizzato da cruente guerre.
77 Crux romulea
Clemente VIII (1592-1605)
Ippolito Aldobrandini apparteneva ad una nota famiglia originaria di Roma ma da tempo radicatasi a Firenze. Nel suo stemma campeggia una croce romana.
78 Undosus vir
Leone XI (1605)
Il motto si riferisce probabilmente alla brevissima durata del suo pontificato, ma è solo un'ipotesi.
79 Gens perversa
Paolo V (1605-1621)
Camillo Borghese pare avesse cambiato (perversum) il suo cognome (gens) da laico.
80 In tribulatione pacis
Gregorio XV (1621-1623).
Alessandro Ludovisi, istitutore della "Propaganda Fide", nel corso di tutto il suo pontificato fu faticosamente impegnato a sedare guerre e controversie politiche.
81 Lilium et rosa
Urbano VIII (1623-1644).
Lo stemma di Maffeo Barberini era animato da api che volano su gigli e rose.
82 Jacunditas crucis
Innocenzo X (1644-1655)
Giovanni Battista Pamphily fu proclamato papa nel giorno dell'esaltazione della croce.
83 Montium custus
Alessandro VII (1655-1667)
Lo stemma di Fabio Chigi era costituito da tre colline su campeggiava una stella. Questo papa istituì nella capitale un Monte di Pietà.
84 Sidus olorum
Clemente IX (1667-1669)
L'elezione di Giulio Rospigliosi avvenne nella camera dei cigni (olorum).
85 De flumine magno
Clemente X (1670-1676)
Emilio Altieri fu eletto papa in un giorno in cui il fiume Tevere era in piena (flumine magno)
86 Bellua insatiabilis
Innocenzo XI (1676-1689)
Benedetto Odescalchi aveva nello stemma un'aquila e un leone.
87 Poenitentia gloriosa
Alessandro VIII (1689-1691)
L'elezione di Pietro Ottobuoni avvenne nel giorno di San Brunone, Santo ricordato per essere stato uno dei più grandi penitenti della Chiesa cattolica. Però si tratta di un legame troppo labile.
88 Rastrum in porta
Innocenzo XII (1691-1700)
Antonio Pignatelli apparteneva all'omonima illustre casata napoletana che risiedeva presso una porta della città soprannominata "del rastrello"
89 Flores circumdati
Clemente XI (1700-1721)
Giovanni Francesco Albani aveva uno stemma incorniciato da fiori.
90 De bona religione
Innocenzo XIII (1721-1724).
Michelangelo Conti, condannò aspramente ogni forma di eresia ed in particolare Giansenismo e Quietismo.
91 Miles in bello
Benedetto XIII (1724-1730)
Pier Francesco Orsini. L'epoca del suo pontificato fu caratterizzata da aspre guerre di successione.
92 Columna excelsa
Clemente XII (1730-1740)
Lorenzo Corsini è ricordato sopratutto per i grandi e lussuosi edifici che fece erigere.
93 Animal rurale
Benedetto XIV (1740-1758)
Prospero Lambertini di Bologna fu uno dei Papi più amati della storia, ma non è affatto chiaro a cosa si riferisca Malachia. Io avanzo un'ipotesi: prima di entrare nel lunghissimo Conclave da cui uscì Papa, dichiarò: « Se vorranno eleggere un asino, eleggeranno me. » Come sempre accade in questi casi, fu tutto fuorché un asino…
94 Rosa Umbiae
Clemente XIII (1758-1769)
Durante il pontificato di Carlo Rezzonico venne istituito l'ordine francescano che ebbe la sua prima sede in Umbria.
95 Ursus velox
Clemente XIV (1769-1774)
Lorenzo Ganganelli, passato alla storia per aver sciolto l'ordine dei Gesuiti, aveva nel proprio stemma l'immagine di un orso.
96 Peregrinus Apostolicus
Pio VI (1774-1799)
Il motto si spiega con le vicissitudini che questo Papa dovette affrontare. Giovanni Angelo Braschi, infatti, dovette recarsi fino a Vienna per tentare di convincere l'imperatore Giuseppe II ad abrogare delle misure anticlericali da lui adottate sotto l'influsso dei filosofi illuministi; poi, scoppiata la Rivoluzione Francese, fu fatto prigioniero dai napoleonici e condotto da questi prima a Siena, poi a Bologna ed infine a Parma. Morì in esilio, solo ed odiato, a Valence, nel Drome; « Pio VI ed ultimo », scrisse lo sprezzante gendarme giacobino che ne constatò il decesso. Grazie a Dio era in errore.
97 Aquila rapax
Pio VII (1800-1823)
Gregorio Barnaba discendente dei conti Chiaramonti fu fatto prigioniero da Napoleone Bonaparte il 3 luglio 1809, e deportato a Fointaneblau, presso Parigi, anche a causa del fatto che egli si era rifiutato di avvallare il divorzio tra l'empereur e Giuseppina Beuharnais. In questo caso l'aquila rapace starebbe ad indicare lo stemma napoleonico, su cui campeggiava proprio un'aquila.
98 Canis et coluber
Leone XII (1823-1829)
Annibale della Genga fu definito dai suoi collaboratori fedele alla causa della Chiesa come il cane ed allo stesso tempo prudente nei suoi attacchi come un serpente. Ma forse l'attribuzione è a posteriori, cioè derivata direttamente dall'epiteto di Malachia.
99 Vir religiosus
Pio VIII (1823-1830)
Il misticismo è stato una delle maggiori caratteristiche del pontificato di Francesco Saverio dei Castiglioni. Ma basterà? Proprio la vaghezza di molte tra le profezie di Malachia è usata come argomento da chi nega ogni autenticità a questa lista e, almeno in questo caso e nel precedente, sembra aver ragione.
100 De balneis Etruriae
Gregorio XVI (1831-1846)
Bartolomeo Alberto Cappellari era stato generale dell'ordine dei Camaldolesi, ordine nato in terra di Etruria, nella regione il cui nome romano era Balnea, essendo ricca di acque termali.
101 Crux de cruce
Pio IX (1846-1878)
Durante il pontificato di Giovanni Maria Mastai Ferretti, il più lungo di tutta la storia, Roma divenne capitale dell'Italia unita. Lo stemma della dinastia sabauda, come tutti sanno, è una croce bianca in campo rosso: sulla città di Roma alla croce papale si sovrappose quella sabauda!
102 Lumen de coelo
Leone XIII (1878-1903)
L'emblema di Gioacchino Pecci era una stella cometa sullo sfondo del cielo.
103 Ignis ardens
Pio X (1903-1914)
Per la sua bontà e la sua ardente fede, Giuseppe Sarto fu proclamato santo. Si potrebbe anche ricordare con quanto zelo egli combatté il Modernismo.
104 Religio depopulata
Benedetto XV (1914-1922)
Il pontificato di Giacomo della Chiesa fu funestato dagli avvenimenti della Grande Guerra e dai numerosi lutti che ne conseguirono. Il motto sembra riferirsi all'enorme numero di cattolici che caddero sul fronte di guerra, ma potrebbe esserci anche un accenno alla terribile epidemia di spagnola, che fece ancora più vittime partendo proprio dalla Spagna, un paese cattolico.
105 Fides intrepida
Pio XI (1922-1939)
La fede di Achille Ratti, nativo di Desio, lo indusse a lanciare coraggiosi anatemi contro il comunismo e soprattutto contro il fascismo ed il nazismo rampante (enciclica Mit Brennender Sorge, "Con ardente preoccupazione").
106 Pastor angelicus
Pio XII (1939-1958)
Eugenio Pacelli fu pastore della chiesa nel corso della seconda guerra mondiale e nel difficile periodo della ricostruzione post-bellica. A lui toccò il compito di essere la guida spirituale e materiale di un mondo che si preparava a risorgere dalla ceneri della guerra. A papa Pio XII tra l'altro fu dedicato un film che portava come titolo proprio "Pastor Angelicus".
107 Pastor et nauta
Giovanni XXIII (1958-1963)
Angelo Roncalli era di umili origini (pastor), fu Patriarca di Venezia (nauta) e traghettò la Chiesa nel mare ignoto della modernità attraverso il Concilio Vaticano II. Una curiosità: tra i papabili del Conclave del 1958 c'era il cardinale francoarmeno Agagianian, il quale sullo stemma aveva un pastore e un'ancora. Se fosse stato eletto lui, la profezia si sarebbe realizzata davvero in modo clamoroso!
108 Flos florum
Paolo VI (1963-1978)
"Flos Florum", cioè fiore dei fiori, secondo il simbolismo floreale è il giglio. Nello stemma di Giovanbattista Montini appaiono difatti tre gigli.
109 De medietate lunae
Giovanni Paolo I (1978)
Il pontificato di Albino Luciani, già Patriarca di Venezia, è definito "il tempo di una luna" con riferimento al mese lunare. Infatti il suo pontificato durò dal 26 agosto al 28 Settembre 1978: solo 33 giorni! Alcuni però hanno contestato quest'attribuzione, essendo la durata di mezzo mese lunare di soli 14 giorni. Forse il "medietate" del motto va invece inteso come "mediazione", nel senso di un pontificato di transizione data la sua brevità. Anche il nome al secolo del pontefice dà adito a suggestive speculazioni, alludendo a "luce albina", cioè bianca, ovvero al pallido candore della Luna.
110 De labore solis
Giovanni Paolo II (1978 - 2005)
Karol Wojtyła verrà ricordato come il papa polacco, e molto probabilmente Malachia si riferisce al fatto che egli proviene da un paese dell'est (levante del sole); ma c'è anche chi ha appuntato l'attenzione sull'enorme lavoro di diffusione della fede intrapreso durante il suo pontificato: egli è il Papa che in assoluto ha visitato più paesi del mondo, ed ha portato la Chiesa a possedere un "regno" su cui sembra non tramontare mai il sole. Altri invece ricordano che Karol Wojtyła nacque durante un'Eclisse di Sole, e che incredibilmente ce ne fu una anche il giorno del suo funerale, l'8 aprile 2005, anche se visibile solo dalle Americhe. Meno probabile appare invece l'interpretazione secondo cui Giovanni Paolo II veniva da quella Cracovia in cui Copernico "faticò" per dimostrare la validità del suo sistema eliocentrico.
111 De gloria olivae
Benedetto XVI (2005 - 2013)
Il successore di Giovanni Paolo II, il cardinale tedesco Joseph Ratzinger, viene indicato attraverso il segno dell'ulivo, simbolo di pace: egli stesso nella sua prima Udienza Generale del 27 aprile 2005 ha voluto richiamarsi a Benedetto XV, il Papa che tentò in ogni modo di porre fine alla prima guerra mondiale: "egli", ha detto Ratzinger, "fu coraggioso e autentico profeta di pace, e si adoperò con strenuo coraggio dapprima per evitare il dramma della guerra, e poi per limitarne le conseguenze nefaste. Sulle sue orme desidero porre il mio ministero a servizio della riconciliazione e dell'armonia tra gli uomini e i popoli, profondamente convinto che il grande bene della pace è innanzitutto dono di Dio".
Ma, come è stato segnalato, Benedetto XVI presenta altre sorprendenti attinenze con il motto di Malachia. Innanzitutto i membri dell'ordine benedettino sono noti anche come "olivetani". Ancor più impressionante è il fatto che Ratzinger sia nato nel Sabato Santo del 1927, il 16 aprile, al culmine del periodo pasquale. Tutto il periodo è difatti sotto il segno dell'Ulivo, anche in considerazione del fatto che Gesù e i discepoli risiedettero per tutto il tempo proprio presso il Monte degli Ulivi, dall'ingresso in Gerusalemme fino all'arresto!
Petrus Romanus
L'ultimo papa prima della fine del mondo. Il nome è quanto mai suggestivo: mentre Pietro I fu il primo pastore della Chiesa cattolica, detentore delle chiavi del cielo, Pietro II dovrà restituire il mandato e chiudere per sempre le porte del mondo. A quest'ultimo papa che chiude la profezia, Malachia ha voluto dedicare non un solo motto, ma alcuni versi latini:
"In persecutione extrema sacrae romanae ecclesiae sedebit Petrus romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibi transactis, civitas septis collis diruetur, ed Judex tremendus judicabit populum suum. Amen."
"Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, siederà Pietro il romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia."
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