Non riesco più a controllare la tensione morbosa che c’è fra di noi.
Un crescendo che mi sta distruggendo, cominciato quella volta che l’ho visto uscire nudo dalla doccia. Per la prima volta lui non era più il mio bambino, ma un giovane maschio, con un pene eccitante fra le gambe. E io non fui più la sua mamma, ma ero una donna, sola, lasciata dal marito, uscita da flirt noiosi e senza significato, e che nel guardare suo figlio si sentiva di nuovo femmina.
Da quel momento è stato tutto sempre più difficile da gestire. Sentire bruciare la pelle quando lo toccavo. Bagnarmi tra le gambe quando lo guardavo negli occhi. I capezzoli farsi duri fino a farmi male quando cercavo il suo odore nei suoi vestiti e pensavo al suo corpo. Arrivare a provare un orgasmo nell’abbracciarlo.
E masturbarmi la notte nel mio letto, pensando a mio figlio, mentre sono sicura che lui fa lo stesso nella sua.
Non sopporto più resistere. Non sopporto più mentire a me stessa. Lo desidero. Come una femmina desidera un maschio.
Ho solo questo corto kimono direttamente sulla pelle nuda e le calze quando entro nella sua stanza senza bussare. La seta accarezza i capezzoli che sono così diritti e duri come non erano da tempo. Anche se quasi buio li vede. E quando entro nel suo letto e lo abbraccio li sente, come piccoli chiodi gli fanno male sulla pelle. È già nudo. Si stava masturbando come le altre notti. Ma questa è diversa. Gli afferro il cazzo, lo strofino contro le mie cosce.
- Mamma, sussurra. Ma gli tappo la bocca con la mia lingua. Non mi sento sua madre, non adesso. Sono una femmina. Lo voglio.
Sono su di lui e guido il suo pene. La tensione di questi mesi scoppia di colpo quando mi penetra e io ho un orgasmo al solo sentire il cazzo di mio figlio dentro di me.
Lascio la sua bocca solo per dirgli all’orecchio: - voglio scoparti.
Ruoto sulla schiena portandolo con me, dentro di me. Stringo i suoi fianchi tra le mie cosce, lo tiro ancora più dentro di me e comincio a muovermi dettando il ritmo al mio ragazzo.
- Gente da ogni dove. Un sacco di stranieri. E non solo stranieri. Bizzarri, capito? C'e' un tipo che va in giro con un kilt ed un poncho. -
- Non dovrebbe? - chiese ansiosamente il signor Weasley.
- È come una specie di... non so ... come una specie di raduno - disse il signor Roberts - Hanno l'aria di conoscersi tutti.-
In quel momento, un mago con i pantaloni alla zuava apparve dal nulla vicino al signor Roberts.
- OBLIVION! - disse in tono secco, puntandogli contro la bacchetta. Immediatamente gli occhi del signor Roberts diventarono vacui, le sue sopracciglia si spianarono e uno sguardo di sognante indifferenza cadde sul suo viso. Harry riconobbe gli effetti dell'Incantesimo di Memoria.
( ...) Il mago con i pantaloni alla zuava (...) Sembrava sfinito (...) - Il signor Roberts mi sta dando un sacco di problemi. Ha bisogno di un Incantesimo di Memoria dieci volte al giorno per starsene tranquillo -
(Bagman e il signor Crouch, capitolo 7 di Il calice di fuoco.)
I babbani (persone senza poteri) sono succubi dei maghi. È in corso una colonizzazione vissuta senza dubbi, come normale amministrazione. La manipolazione di noi comuni mortali non e' in discussione, ma lo è che un mago abbia il permesso di farlo oppure no.
Siamo letteralmente trattati come animali.
< Piton aveva gia' puntato la bacchetta contro James: ne scaturi' un lampo di luce, e su una guancia di James comparve un taglio che gli schizzo' la veste di sangue. James ruoto' su se stesso, parti' un secondo lampo di luce e un attimo dopo Piton penzolava per aria all'ingiu', la veste che gli ricadeva sopra la testa mostrando le pallide gambe ossute e un paio di mutande grigiastre.
Un applauso si levo' dalla piccola folla; Sirius, James e Codaliscia si rotolavano dalle risate.
- Mettilo giu'! - grido' Lily. La sua espressione furiosa aveva per un momento ceduto il posto al sorriso.
(...)
- Non mi serve l'aiuto di una piccola schifosa sanguemarcio! - grido' Piton.
Lily trasali'.
- Molto bene. - replico' freddamente. - Vuol dire che in futuro non mi prendero' piu' la briga di aiutarti. E se fossi in te mi laverei le mutande, Pivellus. - >
(Il peggior ricordo di Piton, capitolo 28 di L'Ordine della Fenice).
Assistiamo a veri e propri episodi di bullismo e nonnismo, che pero' non sembrano toccare le ragazze. L'oltraggio, infatti, non e' che uno studente possa essere malmenato o umiliato, ma che lo si faccia alle studentesse.
Piton è stato coinvolto per ben due volte in fatti di questo tipo.
Non ha nessuna importanza che l'insulto sia frutto della concitazione del momento, che sia estorto. James ha ottenuto cio' che voleva. Dimostrare che Piton - brutto, timido e intelligente, nato povero - è inferiore anche moralmente.
Si noti che un'offesa di questo genere non avverra' mai da parte di uno studente della stessa classe sociale di James. Non con le stesse modalita' con cui è venuto da Piton. Sembra naturale per la Rowling immaginare che i poveri si danno al turpiloquio e sono razzisti. Anche se, di fatto, abbiamo visto uno studiato fenomeno di esclusione sociale di Piton da parte di James, il quale povero non e'.
Piu' o meno consapevolmente, l'autrice di Harry Potter descrive una forma di razzismo di classe, facendo in modo che lo status quo non venga mai modificato nella narrazione. Saranno i protagonisti stessi a difenderlo.
E non si puo' dire che lei si nasconda: questo è il mondo che lei vede. Se le piaccia, non lo sappiamo. È vero pero' che un certo fandom vede solo cio' che vuol vedere.
Disse Benjamin Disraeli:
"Due nazioni che non hanno reciproche relazioni e non provano reciproche simpatie. Ciascuna di esse ignora i pensieri e i sentimenti dell’altra, come se vivessero in diverse regioni o abitassero diversi pianeti: i ricchi e i poveri”.
GIVER TAKER, terminado en maratón! Muy entretenida y con actuaciones 💯
Toda la serie estuve intrigada por la mentalidad del asesino, ahi la razón principal por la que pude ver los caps uno tras otro porque hasta de las series que me encantan no puedo hacer maratón así nomás....cosa mia.
El ritmo al comienzo es lento, senti que me aburría por una parte pero como persistía el querer saber más, la seguí viendo. Lo que salio bien porque estaba muy bien armado, tuvo el drama y accion necesaria.
La forma de pensar de Kishi Ruoto era perturbadora pero en un punto es explicada, mas no justificada, por su infancia. Me parecio genial la interpretación de kikuchi Fuma, al que solo vi una vez antes y en un papel totalmente diferente. La resolución que dan sobre los "sentimientos" de este a la prota me parecio verosímil, a mi parecer claro, si se tiene en cuenta que es de un psicopata del que se habla.
A Nakatani Miki la he visto varias veces antes pero no como protagonista. Su interpretación dejo ver los sentimientos del personaje de forma perfecta, más cuando se compara a la kurasawa antes y después del asesinato de su hija.
La disfrute toda aún cuando sentí que a su inicio le falto un ritmo mas atrapante.
Ok Ruoto, you’re allowed one kill card. You can kill only one person. No more. And it has to be this guy. We know you aren’t doing it outta the good of your heart, but we’ll use what we have to our advantage.
Sono indiscreto e ti osservo nei minimi dettagli, mentre riposi di pomeriggio.
Nuda e senza lenzuola, certo - col pelo nero e ricciuto del pube che risalta, centro di gravità e polo magnetico del desiderio, enfatizzando ancora di più il candore della pelle tutta intorno.
Che poi non è candida affatto, a ben vedere.
Le sfumature del pallore, che virano nel rosa e poi nel rosso e nel viola, lì dove fanno capolino pieghe, pertugi e mucose.
I segni di tessuti, di elastici, di sfregamenti e sfioramenti recenti, con l'inorganico, l'immateriale.
E poi le impressioni dei morsi, il rossore più appariscente delle prese, degli scuotimenti.
Ti ruoto intorno, badando di non svegliarti, e mentre quasi sembri galleggiare, di fianco, sul materasso appena incurvato dal tuo peso, rintraccio tutta l'evidenza già archeologica dell'ultimo estenuante amplesso.
Le escoriazioni lasciate dalle mie unghie sulle cosce, le tracce più profonde sulla tua schiena.
Quegli schiaffi crudi, che non ho potuto trattenere, sulle tue natiche ben incurvate, mentre ti affondavo dentro come un cavallo lanciato al galoppo.
I tuoi seni ancora rossi, infiammati, come la pelle delle guance, perchè a lungo la tua eccitazione si è diffusa in tutto il tuo corpo, senza risparmiarti affanni e godimenti.
Il luccichio della pelle bruciante inumidita di saliva, di umori, di gocce di sperma che ho lasciato cadere sulla tua pancia, prima di caderti addosso esausto, dopo aver emesso dentro di te la forza più densa.
Ti dicono pallida, ma io ti riconosco dai tuoi colori intimi, tanti.
Dopo tanto tempo, la Marvel torna a presentarci una serie tv. E le premesse perchè succeda il finimondo ci sono tutte, perchè alla fine tutto ruoto attorno ad una domanda: Di chi ti puoi fidare?
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Dopo tanto tempo, la Marvel torna a presentarci una serie tv. E le premesse perchè succeda il finimondo ci sono tutte, perchè alla fine tutto ruoto attorno ad una domanda: Di chi ti puoi fidare?
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Dopo tanto tempo, la Marvel torna a presentarci una serie tv. E le premesse perchè succeda il finimondo ci sono tutte, perchè alla fine tutto ruoto attorno ad una domanda: Di chi ti puoi fidare?
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😱Having fallen right into Ruoto’s trap, Itsuki was forced to watch her world burn as she lost the trust of her friends and comrades. She rises to the task of catching her nemesis.