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#porta troia
serenamatroia · 6 months
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blackrosesnymph · 6 months
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Altra cosa, se a me la traduzione italiana "padrone" mette a disagio perché mi porta alla mente tutto un immaginario che non mi piace (intendo che mi viene in mente un piccolo borghese pomposo con la sua piccola azienda di vino DOC al quale io non mi sottometterei mai) ma avrò pur il diritto di chiamare uno "signore" o "ser" che invece mi ricorda un bel nobile o un cavaliere d'altri tempi che in quel caso può farmi di tutto porca troia ahahahahahahaha
Che cazzo in un caso mi tocca immaginare di essere una contadina sottopagata, nell'altro almeno posso far la fine di essere una cortigiana ahahahaha
Sempre sottomessa sono ma almeno mi immagino vestita con più stile lol
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haiku--di--aliantis · 3 months
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S'era ritrovata a fare l'entreneuse per drammatiche circostanze di famiglia. Padre scappato in Brasile con una troia pugliese di lontane origini sudamericane. Madre, gran lavoratrice fino a quel momento, caduta in depressione e licenziata. Qualcuno doveva pur portare dei soldi in casa. Perciò Antonia aveva interrotto gli studi a sedici anni. Nel night club cittadino, tra una pacca sul culo e un'offerta di denaro per prestazioni - che doveva assolutamente rifiutare - in guepiere, col suo corpo da urlo, prendeva gli ordini, portava le consumazioni ai tavoli; inoltre aiutava a pulire il locale prima e dopo l'orario d'apertura.
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Doveva anche cercare di portare i clienti al banco a consumare, tra un sorriso e una carezza ardita. A letto mai prima delle quattro del mattino. Quando si svegliava, alle undici, faceva le consegne per un piccolo supermarket e per il fioraio attiguo. Poi alle due preparava il pranzo. Faceva fare i compiti al fratellino, puliva, si assicurava che in casa ci fosse la cena e che sua madre fosse abbastanza sobria da reggere fino a sera. Un'ora di sonno e poi di nuovo via al club a lavorare. Nessun coetaneo che l'avvicinasse mai. Troppo avanti nella vita, troppo puttana, ai loro occhi di bambocci paurosi ed ex compagni di scuola. A diciott'anni fu finalmente libera di accettare compensi in denaro per accompagnarsi con i clienti che le piacessero.
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Perché a diciott'anni te li puoi scegliere. E da quella giostra ormai non ha più né possibilità né alcuna intenzione di smettere. Perché non è solo per il denaro: le piace da matti farsi scopare. Godere con un uomo dentro è il massimo. Gli fai e ti fai fare quello che vuoi. E ti pagano pure! Ma più di ogni cosa, la sua droga è sentire il potere enorme della seduzione scorrerle nelle vene, vedere gli sguardi umiliati di coloro che rifiuta. Lei così facendo si vendica della vita, distruggendo i legami coniugali di coloro che porta a letto nel vicino alberghetto: li fa innamorare, si ficca nel loro cervello e succhia tutto il denaro che hanno. Le donne la temono. Soprattutto le mamme dei suoi ex compagni di scuola. È pericolosissima e crudele. Quello è il suo concetto di amore.
Aliantis
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"Sono le nostre ferite a definire chi siamo." (Bodies)
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Ricordati di vivere (Jovanotti)
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luluemarlene · 5 months
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SOGNI
Mi sono svegliata bagnata .
Ho fatto un sogno che non ricordo, ma la mia mente è andata subito ad un'immagine:
io, draiata supina sul letto con i polsi legati alle caviglie
Una pinza stringe il mio clitoride e altre due sono dolorosamente attaccati ai miei capezzoli
Colo.
Ho la testa che penzola oltre il bordo del letto e la bocca spalancata artificialmente da un anello in acciaio.
Non posso deglutire, e colo .
Colo dalla fica e dalla bocca come se fossero la stessa cosa
Ho una mascherina sugli occhi, una porta si apre e sento il fruscio di abiti sfilati e oggetti posati chissà dove
Poi riconosco la voce dell'uomo che virtualmente guida i miei pensieri, le mie voglie e il mio cervello smette improvvisamente di cercare riferimenti.
Le sinapsi si interrompono: è il sonno della regione, ma non sono mostri ad essere generati
C'è solo la voglia di non essere niente mentre qualcuno decide cosa devi essere per lui.
Qualcuno infila un giocattolo vibrante nella mia fica fradicia e lui, in piedi, scivola nella mia bocca
Ora ho la certezza che nn siamo soli
La mia bocca è solo un buco che sputa bava ad ogni colpo
La gola mi brucia
Il cazzo è durissimo e i versi che faccio sono grotteschi.
La mia gola si gonfia e lui mi mette le mani intorno al collo  perché anche il senso del tatto sia appagato.
Quasi si sdraia sopra la mia faccia
Soffoco ma so che c'è qualcuno che guarda e allora resisto. Sto piagnucilando ?
Dio, qualcuno tocchi il mio clitoride, per favore, ho bisogno di venire!
La mia bocca è un buco aperto, bagnato, abusato
Mentalmente mi ripeto di essere una troia lurida, di meritarmi questo trattamento e vorrei un dildo in culo e un cazzo in fica, ma lui mi esplode in gola... mi viene da vomitare e sento  qualcosa uscirmi dal naso !
Sperma? Saliva?... qualcuno  ha un orgasmo in lontananza
Sento il dildo ancora acceso nella mia fica, di nuovo il fruscio dei vestiti, rumore di chiavi e la porta che si chiude
Qualcuno si avvicina  :
"Non preoccuparti, ci penso io a ripulirti"
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petalodiseta · 5 months
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C'è Anna che ha un bambino e rimane per lui, quando la sera si chiude la porta e il suo uomo le si avvicina a pugni stretti ormai non cerca più nemmeno una via di fuga.
Serena sta cercando lavoro e si è sentita chiedere se mai vorrà figli, che è stato brutto, ma si è anche sentita chiedere quanto sarebbe disposta a dare all'azienda, che è stato anche peggio.
Poi c'è Terry che sta per strada, quando è arrivata pensava di trovare lavoro tramite un conoscente e infatti l'ha trovato: viene caricata su una macchina otto volte a notte e quando torna a casa i soldi che vorrebbe non aver guadagnato non sono nemmeno suoi.
Lucia porta gli occhiali da sole a novembre, gira sempre con lunghi foulard e le batte ancora il cuore quando Marco le porta un mazzo di rose a sorpresa per il suo compleanno.
Veronica non viene nemmeno sfiorata, secondo Tommaso lei non vale nulla, nemmeno il tempo di un sorriso, di una carezza, di una parola che invece non manca mai di essere espressa quando sbaglia e lei sbaglia sempre, inizia a crederci persino lei.
Federica vive da sola, ha solo ventisette anni, ma se ne sente molti di più: gli altri pensano che non sia bella abbastanza e non ne fanno segreto, nessuno glielo dice apertamente ma appellativi come cesso e cozza sono spesso sussurrati fra i colleghi e le risatine alle sue spalle non mancano.
Teresa ha la quinta di seno, come se fosse una sua scelta, come se su quelle tette ci fosse scritto Toccami, come se i vestiti non fossero mai abbastanza larghi, come se il suo corpo gridasse troia ad ogni passo anche se lei ormai cerca di affogarci dentro a quei maglioni sformati.
Evelina ha fatto giurisprudenza come i suoi colleghi, si è laureata con un voto di tutto rispetto, eppure è proprio il rispetto che le manca sul posto di lavoro dove deve correre due volte di più per dimostrarsi all'altezza di meriti che agli uomini vengono riconosciuti di diritto.
Sofia ha quattro anni e queste cose le vede sempre, quando cerca di salire in alto sulla rete del parco giochi insieme ai suoi coetanei ma viene fermata perché potrebbe farsi male, quando Ludovico le ha stretto il braccio e l'ha spinta per terra e le mamme hanno ridacchiato un 'fa così, perché gli piaci', quando ha deciso che voleva fare basket e si è trovata in un tutù, quando il papà la tratta come se fosse un oggetto delicato, che potrebbe rompersi da un momento all'altro, che ha bisogno di protezione, ma soprattutto di sorveglianza.
Sono tanti corpi e tante menti di donne, sono violenze: fisiche, psicologiche, di genere.
Sono e siamo noi.
dal web
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chetuttoarda · 9 months
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Tu non rispondi mai, perché dovremmo farti compagnia?
perché non mi piacciono le conversazioni sterili, perché se dovessi ipotizzare uno scambio di messaggi sarebbe tipo: “hei” “hei” “piacere x” “piacere y” “quanti anni hai?” “di dove sei?” “che fai nella vita?” e tutto questo a che pro?
poi porca troia, io qui ci scrivo la mia vita, c’è tutto quello che c’è da sapere ed è davvero deludente ricevere solo messaggi di persone che “sei bellissima” “ciao” “ti va di fare due chiacchiere?”. No, non mi va e non è cattiveria eh, ma io vi spiattello in faccia la mia vita senza filtri e voi di me avete capito solo che ho delle tette e i capelli ricci, basta così.
vuoi parlare con me? Attira la mia attenzione, dimmi “Cristina che sogno hai fatto quando hai scritto quel post?”, “la luna è bella anche qui”, “dov’era quel posto dove sei andata?”, “cosa vorresti dire?”. Incuriosiscimi almeno, perché se devo accontentarmi di conversazioni inutili e senza senso, tanto vale che vado a contattare i miei match su Tinder.
ho solo spiegato il mio punto di vista in maniera pacifica e con questo non voglio ferire nessuno, non sono cattiva, babbo natale mi porta il regalo ogni anno, lo giuro.
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Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO SECONDO - di Gianpiero Menniti 
ANTICHE TECNICHE, ANTICHE SENSIBILITA'
La ceramica antica non è appassionante poichè appare ornamento di un oggetto che riveste ben altre utilità. Eppure possiede una notevole importanza per l'archeologia e la conoscenza del passato: la ceramica è il più delle volte "databile" e grazie a questa caratteristica diviene uno strumento "datante". Eccone un esempio. Sul cratere, datato al 515 a.C., conservato nel museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma, Euphronios narra l’epilogo della vicenda terrena di Sarpedonte, re licio figlio di Zeus e di Laodamia, caduto durante la guerra di Troia come avversario del fronte acheo, il cui cadavere, riverso e possente, viene trasportato, al cospetto di due guerrieri situati alle due estremità della scena, da Thanatos (la morte) e Hypnos (il sonno, personificazione di un concetto di origine presocratica).  Ermes, riconoscibile dal caduceo che porta in mano, assiste all'atto pietoso: la caratterizzazione dei personaggi è un’altra dote della ceramografia narrativa rivelata attraverso le “figure rosse”.  Ma i limiti dell’espressività delle figure nere sono superati anche attraverso dettagli che acquisiscono consistenza materiale, imprimendo alle rappresentazioni la consistenza di “apparizioni”, luce in rilievo dal fondo acronico di un tempo mitico.  Perché, a ben vedere, la coniugazione tra il nero del fondo e le figure che su di esso si stagliano, produce un effetto visivo di forte impatto, l'emergere dal “nulla” della vita che s'impone allo spettatore come espressione di un monito, di un messaggio filtrato attraverso la sintesi delle immagini, di un atto di comunicazione che diviene testo retorico e convenzionale dei valori ideali della polis. Il tema è originalissimo e quindi di raro uso.  Ed è conciliatorio: il cratere porta impressa la rappresentazione dell’omaggio funebre che supera la consueta distinzione tra alleato e nemico per raccogliersi intorno alla condizione ineluttabile dell’abbandono dell’esistenza terrena di un combattente valoroso.  Con il dio Ermes, invisibile - lo è, nell'espressione simbolica, grazie all’elmo che indossa - che solleva la mano ad indicare l’ascesa del guerriero verso la trascendenza. Il cratere a calice è attribuito ad Euphronios in qualità di ceramografo (agì tra il 520 ed il 500) e ad Euxitheos come vasaio. La produzione di ceramiche a figure rosse rappresenta il punto d’arrivo di un lungo ed intenso processo di raffigurazione narrativa sorto nel c.d. periodo protoattico dell’età orientalizzante allocabile nel VII sec. a.C. (700-625 a.C.) e giunto fino agli anni 530-525 a.C. ai quali si fa risalire convenzionalmente l’invenzione della nuova tecnica che prevede superfici vive risparmiate stagliate su un fondo trattato con vernice nera brillante.  Su questi spazi la raffigurazione interamente pittorica scopre la luce delle immagini prima campite, al contrario, con vernice nera ed incisioni necessarie a fornire i dettagli anatomici dei corpi.  La tecnica a figure nere, più antica e diffusa, risalente alle opere del pittore di Nesso, continuò a convivere a lungo con il nuovo “stile” a figure rosse (così definite poiché le superfici dell’argilla lasciate libere dalla campitura nera del fondo assumono, a seguito della cottura, un caratteristico colore rossastro) che s’impose definitivamente solo nel primo quarto del V sec. a.C.. Fino ad allora, si assiste a produzioni che rivelano la parallela persistenza (specie fuori dall’Attica) del vecchio modo e pensino la creazione di vasi “bilingui”.
- In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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serenamatroia · 1 year
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haiku--di--aliantis · 3 months
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Di giorno lei è impegnata in mille modi: a scuola e nel sociale. È un'insegnante di storia e geografia stimata e sempre aggiornata sulle tecniche di insegnamento e sui programmi. Molto rispettata dal corpo docente e dai suoi studenti. Energica ma cortese; colta ad ampio spettro e generalmente sorridente. A nessuno nega un consiglio o un aiuto disinteressato. Costituisce, insieme ad altre persone, un punto d'incontro e d'ascolto per la comunità e per la locale parrocchia. È lei stessa un vero esempio di integrità morale e una evidente portatrice di sani valori.
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Sempre a disposizione, la sua persona è una vera risorsa per chiunque possa eventualmente aver bisogno di lei. Scrive articoli di costume nella cronaca locale del quotidiano online della cittadina in cui vive. Suo marito e i suoi figli non potrebbero desiderare di meglio. La casa in cui vivono è uno specchio che riflette la vita sana di una famiglia modello. Lei stessa poi veste sempre in modo assolutamente classico, castigato. Sobrietà sembra essere il suo secondo nome. Tra l'altro, è anche un'ottima cuoca. Infine, fa spesso volontariato nel centro anziani vicino casa.
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Però il giovedì pomeriggio, suo giorno libero, esce invece prepotentemente fuori la sua natura più intima e segreta: col suo giovane Master conosciuto online diventa una vera cagna in calore che desidera la sottomissione: una Schiava che vuole con tutta l'anima essere dominata e anela prendere il cazzo in corpo ovunque. Ha brividi di piacere quando lui la schiaffeggia in viso.
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E quando le fa diventare viola le natiche con la cinghia. Affamata di sborra, ama masturbare e far venire il suo amante sul suo viso e sul suo petto. Gli succhia l'uccello avida, lo serve adorante e lo implora in ginocchio con voce tremante di strizzarle forte i seni e di maltrattarla a dovere. Desidera sentirsi intimamente una porca immorale e una femmina profondamente umiliata, senza più alcun pudore.
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Vuole essere tutto ciò che pubblicamente deplora e condanna. Quando il Master non c'è, scopa in assoluto segreto anche con un maturo vedovo conosciuto su Tinder tempo addietro. Lo va a trovare a casa in un vicino paese. Ama in particolar modo prenderlo in culo strillando di dolore: lui ce l'ha bello grosso e duro. Oppure, da brava schiava, le piace segarlo con cura e vederlo godere sborrando. Poi però lo fa drizzare di nuovo e, da esperta troia, gli succhia anche l'anima. Lo fa venire ancora nella sua bocca. Adora ingoiare la sua sborra e cornificare il coniuge.
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No, il suo non è amore, lo fa per il puro gusto di farlo: perché suo marito è un uomo meraviglioso, generoso, senza un difetto. Uno che se la scopa ancora per amore, dopo tutti questi anni. La porta in palmo di mano. Infine, si ricompone in fretta e torna in famiglia. Bacia suo marito appena rientrato dal lavoro con trasporto. L'una sua faccia non potrebbe esistere senza l'altra.
Aliantis
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Old love (Eric Clapton)
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How irritated is ghiaccio when he finds out the usa has over 11 places called Venice & they’re probably pronouncing it wrong? ( we also have like 13 romes & i think 34-ish places called Florence ) would he be irritated or would he be like “ oh those damn Americans :/// lol I’m curious
Also I hope you’re having a lovely day/evening 💘
Oh my!I also heard You have Verona in New Jersey...
Well, I don't think we should-
Ghiaccio: "mi me domando..." (I was wondering)
Bring it up...
Ghiaccio:" ...com'è che fa la gente a ciamar le città del Uaiomin 'Venis', brusegata quea troia de tua madre che t'ha fatto dio cane e chel super-fiol de na PUTTANA che ta dà la licenza de fa ste boiate, dio cancaro. che ti morissi ti e dio. "
( ...how people coming from the fucking Uayomeen could gather up and collectively decide to call one of their cities 'Venis'...You MOTHERFUCKING dick-sucking F*****s, I hope you fucking die in a fucking car crash you r******d c***s.)
WO WO-Easy boy-Ua?Uayomeen? Oh-You mean Wyoming....
TE SI DEL UAOMING, PORCO DIO!! IO NON VADO A PORTOGRUARO E COMINCIO A CIAMARLA LOS ANGELES DIOCAN!! DIO VIGLIACCO E LADRO!!
(YOU'RE FROM THE FUCKING UAYOMEEN, PORCO DIO!! I WOULD NEVER CALL 'PORTOGRUARO' FUCKING 'LOS ANGELES, DIO CAN!! YOU STUPID AUTISTIC F**S.)
Ghiaccio piantala di bestemmiare, stai facendo una figuraccia. Poi basta che mi tocca censurare ogni cosa su sto blog e sono stanca. Vuoi che mi chiudano baracca e burattini??
(Stop cursing like a sailor Ghiaccio, you're making a fool of yourself. Besides, I'm tired to censor every single slur. God, you really want me to get shadowbanned, don't you?)
SE TROVO L'AMERICANO FIOL DE NA TROIA CHE HA CIAMATO NA CITTÀ 'VENEZIA'...ABBIA LA SPACCIATAGGINE DE USCIRE FORA ALLO SCOPERTO, DIO POLACCO, GHE GLIE STACCO 'E GAMBE E ME LE MAGNO DIO CAN E POI CAGO DAVANTI A PORTA DE CASA SUA FIOL DE 'NA PUTTANA DIO BESTIA!
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DIO CAN COS GHE TE FAGO, FIOL DE NA PUTTAN DIO CAN CHE TE SI RIUSIU AD ALTERARME!!! BRUTTO QUELL'ABOMIVOLE PORCO DE DIO.
Ma vara ti, diocan.
...I-I'm not translating that.
Of course He's not happy about it
-La Principessa della Squadra
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parmenida · 5 months
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C'è Anna che ha un bambino e rimane per lui, quando la sera si chiude la porta e il suo uomo le si avvicina a pugni stretti ormai non cerca più nemmeno una via di fuga.
Serena sta cercando lavoro e si è sentita chiedere se mai vorrà figli, che è stato brutto, ma si è anche sentita chiedere quanto sarebbe disposta a dare all'azienda, che è stato anche peggio.
Poi c'è Terry che sta per strada, quando è arrivata pensava di trovare lavoro tramite un conoscente e infatti l'ha trovato: viene caricata su una macchina otto volte a notte e quando torna a casa i soldi che vorrebbe non aver guadagnato non sono nemmeno suoi.
Lucia porta gli occhiali da sole a novembre, gira sempre con lunghi foulard e le batte ancora il cuore quando Marco le porta un mazzo di rose a sorpresa per il suo compleanno.
Veronica non viene nemmeno sfiorata, secondo Tommaso lei non vale nulla, nemmeno il tempo di un sorriso, di una carezza, di una parola che invece non manca mai di essere espressa quando sbaglia e lei sbaglia sempre, inizia a crederci persino lei.
Federica vive da sola, ha solo ventisette anni, ma se ne sente molti di più: gli altri pensano che non sia bella abbastanza e non ne fanno segreto, nessuno glielo dice apertamente ma appellativi come cesso e cozza sono spesso sussurrati fra i colleghi e le risatine alle sue spalle non mancano.
Teresa ha la quinta di seno, come se fosse una sua scelta, come se su quelle tette ci fosse scritto Toccami, come se i vestiti non fossero mai abbastanza larghi, come se il suo corpo gridasse troia ad ogni passo anche se lei ormai cerca di affogarci dentro a quei maglioni sformati.
Evelina ha fatto giurisprudenza come i suoi colleghi, si è laureata con un voto di tutto rispetto, eppure è proprio il rispetto che le manca sul posto di lavoro dove deve correre due volte di più per dimostrarsi all'altezza di meriti che agli uomini vengono riconosciuti di diritto.
Sofia ha quattro anni e queste cose le vede sempre, quando cerca di salire in alto sulla rete del parco giochi insieme ai suoi coetanei ma viene fermata perché potrebbe farsi male, quando Ludovico le ha stretto il braccio e l'ha spinta per terra e le mamme hanno ridacchiato un 'fa così, perché gli piaci', quando ha deciso che voleva fare basket e si è trovata in un tutù, quando il papà la tratta come se fosse un oggetto delicato, che potrebbe rompersi da un momento all'altro, che ha bisogno di protezione, ma soprattutto di sorveglianza.
Sono tanti corpi e tante menti di donne, sono violenze: fisiche, psicologiche, di genere.
Sono e siamo noi.
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gurlypunk · 2 years
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È quello giusto se prima ti scopa come una troia e poi ti porta a cena con la sua famiglia
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pisstheon · 6 months
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che giornata di merda davvero ma che giornata di merda porta troia che giornata di merda assurdo boh giornata di mer
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