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#piero guccione
terminusantequem · 1 year
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Piero Guccione (Italian, 1935-2018), Interno con figure [Interior with figures], 1978. Pastel on paper, 135 x 110 cm
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thunderstruck9 · 7 months
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Piero Guccione (Italian, 1935-2018), Campo di grano [Wheat Field], 1979. Mixed media on paper, 65 x 55 cm.
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maurosempre · 4 months
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Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
(Erri De Luca - Piero Guccione)
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ascension-13 · 1 year
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________Piero Guccione
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mooninflerovio · 1 year
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"E dall'infima parte alla più alta / in sogno (mi) porti / ov'ire spero"
Piero Guccione, Inno alla notte (1986), pastelli su carta, 29 x 19 cm, Collezione privata.
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andre83us · 2 years
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Piero Guccione e quella luce che avvolge: la mostra al PAC di Ferrara
Piero Guccione e quella luce che avvolge: la mostra al PAC di Ferrara
di Andrea Musacci «Sparir carne / per spicciare sorgente ebbra di sole, / dal sole divorata…»  (E. Montale, “Riviere”) Un invito ad andare oltre, a sciogliere la propria razionalità in un bagno estatico. A questo ci richiama l’opera pittorica di Piero Guccione (1935-2018), in mostra al PAC – Padiglione di Arte Contemporanea di Ferrara fino al prossimo 8 gennaio. “Piero Guccione. Mistero in…
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cupofmeat · 1 year
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"Balcone", Piero Guccione, 1964. Oil on canvas.
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3naess · 1 year
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Piero Guccione
La grande casa Iblea, 2006
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eahostudiogallery · 8 months
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Beach Days
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Per Adolfsen - Empty Beach
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Robert Motherwell - Beside the Sea No. 18
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Niels Brevé - Preikestolen, Norway
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David Hockney - Lithographic water made of lines and crayon
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Gregory Kondos - Kalamata Beach
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Henri Matisse
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Eric Mencher
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fish out of water
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Helen Lundeberg
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Joanna Halpin
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Piero Guccione - Beach after dark, 1993
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Dawit L. Petros - Untitled (Prologue II)
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Reuben Wu
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Michiel Schrijver 
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Sunday: vocations, not vacation
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pikasus-artenews · 3 months
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PIERO GUCCIONE. “Dolore e meraviglia”
Piero Guccione è stato definito il più “leopardiano” fra gli artisti del Novecento per gli echi di solitudine e di infinito che evocano le sue opere
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terminusantequem · 10 months
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Piero Guccione (Italian, 1935-2018), Autoritratto nel paesaggio, 1971. Oil on canvas, 94 x 86 cm
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maurosempre · 6 days
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Uomo libero, amerai sempre il mare!
(Charles Baudelaire - Piero Guccione)
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agrpress-blog · 7 months
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Negli spazi espositivi della “Sesto Senso Art Gallery”, in Via Margutta 43, giovedì 19 ottobre alle ore 18,30 sarà inaugurata a Roma, a cura della gallerista Barbara Tamburro, la mostra “Grandi maestri della pittura: dagli anni Sessanta ad oggi” nella quale saranno in esposizione le opere di alcuni dei più noti pittori del secondo novecento le cui ricerche attraversano le principali correnti artistiche (dal nuovo realismo alla pop art, dall'astrattismo al realismo esistenziale, fino alla nuova figurazione): Omar Galliani, Mimmo Rotella, Franco Angeli, Renzo Vespignani, Antonio Corpora, Alberto Sughi, Antonio Tamburro (orari apertura galleria: lunedì dalle 10.00 alle 15.30 e dal martedì al  sabato dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 19.30) Partendo dall’opera meno recente (1966) di Renzo Vespignani fino alla grande tela (2023) di Antonio Tamburro, la mostra si configura come un percorso cronologico che attraversa le principali correnti artistiche del secondo novecento per arrivare al figurativo più recente. L’opera “Caffè” di Antonio Tamburro (Isernia, 1948), al centro dell’esposizione, reinterpreta in modo attuale il soggetto femminile con una carica sensuale e una forza espressiva di grande impatto. Le donne sono protagoniste di molti quadri di Tamburro, un pittore, come ama definirsi lui, che continua ad emozionare attraverso la sua tecnica magistrale e il suo stile espressivo. Nel corso della sua carriera ha sperimentato varie tematiche pittoriche: dalle spiagge alle periferie, dalle biciclette ai caffè, fino alle metropoli urbane e alla serie degli ombrelli. Del 1966 è invece “Autoritratto” di Renzo Vespignani (Roma, 1924 - Roma, 2001) che sembra caratterizzarsi, come le altre opere del periodo, da un tono dolorosamente poetico come evidente dall’espressione di sofferta inquietudine. Pochi anni prima infatti, nel 1963, con i pittori Gianfranco Ferroni, Ennio Calabria, Giuseppe Guerreschi, Piero Guccione e Alberto Gianquinto e i critici d'arte Dario Micacchi, Antonio Del Guercio e Duilio Morosini, l’artista aveva fondato il gruppo “Il pro e il Contro”, divenuto fin da subito un punto di riferimento per le neonate sperimentazioni neofigurative. Seguono cronologicamente, entrambe degli anni ‘70, le opere di Franco Angeli e Antonio Corpora, artisti che usano il colore quasi come unica forza espressiva ed emotiva. Per Franco Angeli (Roma, 14 maggio 1935 - Roma, 12 novembre 1988), figura chiave di quella nuova generazione di pittori romani venuta impetuosamente alla ribalta all'aurora degli anni '60, gli anni ‘70 rappresentano una fase importante e matura del suo lavoro in cui esprime “una volontà di trasformazione e di lotta”, che carica la sua pittura di intensa partecipazione agli avvenimenti politici e sociali, dal colpo di stato in Cile alla guerra del Vietnam, dalle proteste studentesche al golpe militare in Argentina, fino al rapimento di Aldo Moro e alla strategia della tensione. Antonio Corpora (Tunisi, 15 agosto 1909 - Roma, 5 settembre 2004), invece, alla fine degli anni '40 si allontana sempre più dalle espressioni cubiste per avvicinarsi ad un linguaggio libero delle forme che negli anni '50 lo porterà all'espressionismo. Negli anni '60 le sue opere assumono un'espressione informale, tuttavia le ultime forme geometriche dei suoi dipinti si dissolvono solo agli inizi degli anni '70, come visibile nell’opera esposta del 1970. Interessante il confronto tra l’opera di Tamburro e il “Caffè” di Alberto Sughi (Cesena, 5 ottobre 1928 - Bologna, 31 marzo 2012) del 1980; anche qui la carnagione chiara e la malinconia esistenziale della giovane caratterizzano la composizione dell’artista, che pone però il suo focus sull’espressione enigmatica del soggetto femminile e sullo sguardo dell’uomo su di lei. L’artista rifugge ogni tentazione sociale mettendo in scena momenti di vita quotidiana senza eroi. Enrico Crispolti nel 1956 inquadrò la sua pittura nell'alveo del realismo esistenziale. Alberto Sughi
sceglie di coltivare una ricerca più intima e introspettiva che si sofferma sul malessere della società civile e dell’animo umano. Racconta questa crisi rappresentando soggetti solitari contestualizzati nelle periferie delle grandi realtà urbane, luoghi dove si respira un’atmosfera di solitudine. Mimmo Rotella (Catanzaro, 7 ottobre 1918 - Milano, 8 gennaio 2006), uno degli artisti italiani più attivi all’interno del movimento del Nouveau Réalisme sviluppatosi negli anni Sessanta, è presente con “Attenti al giardino” del 2001, uno splendido décollage dai colori vivaci; i primi décollages sono stati realizzati dall’artista nel 1953, strappando manifesti dai muri e poi ulteriormente lacerati in studio. Quest’opera in particolare è stata realizzata lo stesso anno in cui era all’apice di riconoscimenti, con la nascita della Fondazione Mimmo Rotella. Infine Omar Galliani (Montecchio Emilia, 1954), il cui lavoro si fonda sul disegno e sulle sue possibilità espressive, con “Kumara Kom” del 2004, una donna dai bellissimi tratti in bianco e nero, incorniciata da colori brillanti ai lati. L'artista, noto per la sua tecnica impeccabile e il suo approccio artistico innovativo, utilizza una combinazione di strumenti tradizionali e moderni, come matite, carboncino e inchiostro, creando opere che sono caratterizzate da un equilibrio tra dettaglio minuzioso e sfumature suggestive. La sua maestria nella gestione della luce e dell’ombra conferisce un realismo magnetico che cattura l’attenzione dello spettatore.
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thunderstruck9 · 2 years
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Piero Guccione (Italian, 1935-2018), Piccolo mare [Little Sea], 1978. Oil on canvas, 46 x 49 cm.
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huariqueje · 5 years
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The Morning Moon and the pole in Serrauccelli -  Piero Guccione  , 1996.
Italian, 1935-2018
Pastel on paper, 28 x 19 cm.
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mabohstarbuck · 5 years
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Piero Guccione – Linee del mare (cat. 30), 2006, olio su tela, 70 x 91 cm, Collezione privata
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