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#ossigeno puro
mezzopieno-news · 7 months
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ARRIVA IL PRIMO IMPIANTO ALGOVOLTAICO IN ITALIA
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A Portici, in provincia di Napoli, è nato il primo impianto algovoltaico in Italia, un sistema integrato in grado di produrre energia elettrica fotovoltaica e microalghe.
Le alghe crescono in una soluzione acquosa che scorre all’interno di fotobioreattori, tubi trasparenti collocati sotto ai moduli fotovoltaici collegati tra loro in una serpentina in cui circola il fluido in maniera costante. Grazie alla fotosintesi innescata dall’energia solare, le microalghe crescono all’interno della soluzione, assorbendo l’anidride carbonica e riproducendosi, fino a quando non raggiungono uno stato di maturazione tale da poter essere raccolte. Il loro impiego poi è utile per l’uso farmaceutico, cosmetico e alimentare.
L’impianto installato presso il Centro Ricerche ENEA, consente una produzione annua di una potenza di 7 kWp e circa 30 chilogrammi di alghe per ogni modulo della superficie di 40 mq. “I vantaggi dell’approccio adottato sono molteplici. Innanzitutto, le alghe consentono di sfruttare l’energia proveniente dal sole meglio delle colture tradizionali poiché hanno una maggiore efficienza fotosintetica. Inoltre, hanno elevato valore ambientale in quanto consumano anidride carbonica trasformandola in biomassa tramite fotosintesi e rilasciando ossigeno puro in atmosfera. Non ultimi gli aspetti pratici, come il fatto che la soluzione tecnologica sviluppata ben si presta anche a interventi di ‘retrofit’ di impianti fotovoltaici esistenti” spiega Carmine Cancro, ricercatore del laboratorio ENEA di Smart grid e reti energetiche presso il Centro Ricerche di Portici.
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Fonte: Ente nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile; foto di Laker
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poesiablog60 · 2 years
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Ci sono quelli che vorrebbero essere uccelli, per vedere cosa c'è al di sopra delle nuvole, per bere ossigeno puro.
Io non sono nata uccello, sono nata grillo: ho volato a metà, sono stata un attimo in aria e l'attimo dopo a terra, mezzo salto e mezzo volo. Meglio così, non bisogna fare l'abitudine al cielo.
Giulia Carcasi
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Oggi poteva essere un giorno come gli altri e invece non lo è stato, sono riuscito a fare quello che forse avrei dovuto fare molto tempo fa, ma si, io ho bisogno di sbattere la testa tante volte per capire le cose. Parlare con persone che stanno riuscendo a smettere, o che come me sono agli inizi, mi ha fatto vedere le cose con occhi diversi, posso farcela davvero se voglio e sicuramente non devo darmi colpe se sono arrivato a questo punto, “è successo” perché neanche io oggi sono riuscito bene a spiegargli dove tutto ebbe inizio, ma poco importa, non ho visto occhi di chi giudica per una volta, mi sono sentito capito, ho sentito il vento in faccia dopo essere uscito da lì, ossigeno puro.
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crazybutsensible · 1 year
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Ossigeno puro
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azzurrinasworld · 10 months
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Mancano 4 giorni, 4 fottutissimi giorni e poi si ricomincia! Io ricomincerò a vivere, a respirare si perché quei piccoli bimbi per me sono ossigeno puro...vederli con quel loro sorriso che corrono verso di te, che ti danno quegli abbracci e quei bacetti che ti scaldano il cuore, sentirli pronunciare il tuo nome, beh fidatevi è una cosa bellissima❤️ sono un'educatrice di un asilo nido e mi sono iscritta su questo social per poter scrivere liberamente della mia vita quotidiana, del mio lavoro e delle mie passioni❤️
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spacciolacrimee · 11 months
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la verità è che sei stato ossigeno puro quando non ricordavo neanche più come si facesse a respirare
(via @spacciolacrimee )
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animatormentata · 1 year
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Raccontami di lei
Mi fai sorridere con questa frase,non saprei proprio da dove cominciare.
Non avevo mai capito cosa fosse l’amore,non quello maturo e puro almeno. Non quello viscerale.
Eppure con lei è stato tutto così naturale,pulito,profondo,sentito,travolgente,passionale e mozzafiato.
Quando incontri una persona che già a pelle percepisci in maniera energetica,il resto è solo superfluo.
Lo senti sulla pelle quando qualcuno ti fa provare cose che non sapevi esistessero,emozioni contrastanti ma che ti bruciano dentro.
È stata sia una boccata d’aria,di esperienza e ossigeno puro, che tempesta,oscurità e paura.
Penso sia il sentimento più viscerale che abbia mai provato,resterà sempre un mio punto debole.
-🌹💜
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«Tu sei stata ossigeno puro.
Stavo annegando e mi hai salvato
Ti sembra poco?»
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eddietheforgotten · 2 years
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       𝐅𝐋𝐀𝐒𝐇𝐁𝐀𝐂𝐊 ╱ 𝘵𝘩𝘦 𝘯𝘪𝘨𝘩𝘵 𝘺𝘰𝘶 𝘭𝘦𝘧𝘵 𝘮𝘦
       https://youtu.be/wBuif8IAOKo          somewhere in 𝙃𝙖𝙬𝙠𝙞𝙣𝙨
             ・・・
era la sera del 4 Luglio del 1985, era già buio, si udivano le cicale, e faceva caldo, il cielo era limpido e potevi vedere persino le stelle dall'uscio della tua roulotte. si respirava la classica brezza estiva, chi cucinava al barbecue, e chi come te fumava un po' d'erba.
ti è sempre piaciuta quell'atmosfera.
è la sera in cui l'onda d'urto di un'esplosione, avrebbe frantumato il tuo cuore in mille, minuscoli pezzi, e avrebbe fatto perdere alle tue ossa la capacità di sorreggere te e il peso del tuo dolore, ma tu questo non lo sapevi ancora.
non sapevi che quella sera era la fine tragica di un capitolo importante per te, forse l'ultimo di quel libro, di cui stavate riempendo le pagine vuote.
era la notte tra il 4 e il 5 luglio che hai appreso la devastante notizia, che Billy Hargrove era morto in un'esplosione, che del suo corpo non ne era rimasta traccia, e che avresti solo avuto una tomba vuota a cui fare visita, su cui piangere.
silenzio da parte sua per oltre più di un mese, ricordi i pugni, i calci del vostro ultimo incontro, poi è scomparso, ed ora neanche la possibilità di dirgli addio.
era quella la notte in cui gli attacchi di panico sono diventati più frequenti, più forti, più distruttivi, lasciandoti inerme a tremare senza fiato, ed i polmoni a bruciare senza ossigeno, rannicchiato su quel letto vuoto che di tanto in tanto hai diviso con lui.
lo ricordi, è impresso a ferro e fuoco nella tua mente, sulla tua pelle, ricordi quella notte come se non fosse già passato un anno da allora. ricordi le voci ovattate, ricordi la vista offuscata dalle lacrime, le viscere dilaniarsi, i conati di vomito, ricordi le braccia di Laurence avvolgerti, stringerti, non ricordi le sue parole ma sai per certo che stessero cercando di donarti conforto, di alleggerire quel macigno, ma come poteva? quello non era un macigno, era l'intero mondo che ti stava crollando sulle spalle, e tu lo potevi sentire schiacciarti come fossi un piccolo, insignificante insetto.
una cellula di quel vasto e complesso universo.
ricordi la lotta per allontanare Laurence e correre a perdifiato su per quella collina, il desiderio di consumare ogni energia per arrivare lì e non aver neanche la forza di piangere, solo chiederti: perché?
una lotta che ha vinto, e ad oggi ti consideri fortunato che l'abbia fatto; ricordi il buio nel retro del van, il freddo che hai provato nonostante ci fosse caldo, il gelo nelle vene, il tremore alle ossa, la sensazione di un terreno instabile sotto ai piedi, pronto a crollare in qualsiasi momento.
potevi ancora inspirare l'odore del vostro ultimo spinello, sentire l'eco della sua voce, della sua risata, mentre gli occhi erano chiusi, le gambe strette al petto, e il volto nascosto nelle braccia.
𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐢 𝐪𝐮𝐢, 𝐭𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐠𝐨.
le uniche parole che hai rivolto al tuo migliore amico, a tuo fratello, che è costretto ad assistere da lontano alla tua distruzione, al tuo decadimento, a vederti cadere, strisciare, e accasciarti al suolo.
osservi dall'alto quel centro commerciale le cui fiamme non si sono ancora placate, respiri l'odore di bruciato nell'aria, ne riempi i polmoni come se in qualche modo potessi riprenderti, respirare Billy ancora una volta, e conservarlo lì per sempre dentro di te.
ed il tuo corpo comincia ad essere scosso sempre di più dai singhiozzi di un pianto silenzioso, l'espressione contratta in una smorfia di puro dolore, il petto colpito, trafitto infinite volte, una più dolorosa dell'altra, da un coltello, e la schiena che accoglie frecce dalla punta affilata, ferite dolorose che ti portano a chinarti in avanti con il busto.
smetti di respirare per pochi, ma infiniti istanti, le dita che cercano di affondare nel petto come se potessero prendere il cuore e stringerlo per alleviarle il dolore, mentre le lacrime calde scendono lungo le tue guance, la bocca spalancata in un urlo che non osa uscire, gli occhi che adesso non vedono più nulla, né l'edificio divorato dal fuoco, né le stelle sopra di te.
𝑪𝒐𝒍𝒅 𝒔𝒉𝒆𝒆𝒕𝒔, 𝒃𝒖𝒕 𝒘𝒉𝒆𝒓𝒆'𝒔 𝒎𝒚 𝒍𝒐𝒗𝒆?
𝑰 𝒂𝒎 𝒔𝒆𝒂𝒓𝒄𝒉𝒊𝒏𝒈 𝒉𝒊𝒈𝒉
𝑰'𝒎 𝒔𝒆𝒂𝒓𝒄𝒉𝒊𝒏𝒈 𝒍𝒐𝒘 𝒊𝒏 𝒕𝒉𝒆 𝒏𝒊𝒈𝒉𝒕
dov'è il tuo amore? lo cerchi in alto, lo cerchi tra quei puntini bianchi, lo cerchi nell'aria, nel manto blu della notte, anche solo per vederne il fantasma, solo per qualche istante, ma non lo trovi.
lo cerchi, lo chiami, ma lui non ti risponde.
𝑰 𝒈𝒐𝒕 𝒂 𝒇𝒆𝒂𝒓, 𝒐𝒉, 𝒊𝒏 𝒎𝒚 𝒃𝒍𝒐𝒐𝒅
𝑯𝒆 𝒘𝒂𝒔 𝒄𝒂𝒓𝒓𝒊𝒆𝒅 𝒖𝒑 𝒊𝒏𝒕𝒐 𝒕𝒉𝒆 𝒄𝒍𝒐𝒖𝒅𝒔, 𝒉𝒊𝒈𝒉 𝒂𝒃𝒐𝒗𝒆
e una delle paure più stupide, più inutili che ci siano, diviene bruscamente realtà, strappandoti via la speranza di un suo ritorno.
aver paura di perdere la persona che si ama è normale, ma quante volte quella persona si perde davvero, ed in simili circostanze?
chi immagina che un momento fumi erba, e poche ore dopo piangi distrutto la morte dell'amore che hai perso?
che è stato portato lì su, in alto, tra le nuvole nel manto notturno, lasciandoti un senso di solitudine che non può esser lavato via con qualsiasi presenza, con una voce qualsiasi, con degli occhi che non siano i suoi.
e più ci pensi, più fa male.
pensi che non potrai mai più specchiarti in quegli occhi azzurri, parlare con lui a tarda notte su quella collina, stesi sull'erba o nel tuo van, coperti da un lenzuolo, abbracciati.
non potrai mai più vederlo ridere, fumare e sbuffarti il fumo sul volto. non potrai mai più farlo sorridere, osservare quella curvatura dell'angolo delle labbra, di un sorriso che ha poi smesso di nasconderti. non potrai più litigarci, farci pace, sentire quella nota dolce nel suo tono, né bearti, gioire di attenzioni e piccoli gesti che riservava a te, solo a te.
non potrai più vederlo e basta. né ascoltare più la sua voce.
dovrai confrontarti con il peso della sua assenza ora.
i polmoni bruciano e ti ricordano di prendere fiato, e lo fai, ti carichi di ossigeno, solo per lasciarti andare in un urlo disumano che squarcia la notte, un ringhio che raschia prepotentemente la tua gola, la graffia come stessi vomitando piccole lame affilate che ti tagliano dall'interno, facendoti maledettamente male.
stringi i fili d'erba, li spezzi, li strappi, ti lasci andare in un pianto disperato, vorresti strapparti via quella pelle, che brucia, fa male, ci avresti provato se adesso Laurence non ti abbracciasse da dietro e ti fermasse.
ti dimeni, ti sporgi verso quell'edificio distrutto, come se potessi raggiungerlo con una folata di vento, come fossi una foglia e poter viaggiare cavalcando le correnti d'aria; cerchi di liberarti, cerchi di raggiungere con la sola mano la sua tomba, tra i singhiozzi, tra il pianto, i gemiti di disperazione, ed infine ti accasci al suolo chinando il busto in avanti, nascondendo il volto contro il terreno.
senti il petto di Laurence sulla schiena, lo senti abbracciarti, farti da scudo, cercare di proteggerti, e lo senti che ti porta su, a sé; ti alzi con il busto e ricadi indietro, sul suo corpo, accasciandoti per l'ultima volta, e finendo per nasconderti, abbandonarti a lui, alle sue carezze, alla sua voce che ti chiama, che ti parla, ma non riesci a sentirla. una mano che ti viene tesa, ma che tu adesso non riesci ad afferrare, ti è più facile smettere di lottare e lasciarti andare, affondare, lasciare che l'oceano ti sovrasti, mentre volgi lo sguardo al cielo e trovare un senso di pace, di vuoto, di silenzio.
lo hai pianto tutta la notte su quella collina, lo hai pianto le notti dopo, hai consumato ogni lacrima, ogni soffio di voce, spento ogni spiraglio di luce.
quel che non si è mai spento, quel che è rimasto sempre vivo, persino quando chiuso in uno scrigno per provare ad andare avanti, è l'amore che notte dopo notte, sguardo dopo sguardo, spinello dopo spinello, bacio dopo bacio, verità dopo verità, confessione dopo confessione, hai cominciato a provare per lui.
era una persona completamente diversa ai tuoi occhi, fatto di carne, ossa, ferite, cicatrici, sentimenti, emozioni.
e forse sei davvero riuscito a conoscerlo davvero, a conoscere il vero William Hargrove. Non Billy, non il nuovo Re della Hawkins, ma William.
è per lui che hai pianto.
è lui che vuoi salvare.
𝐞̀ 𝐥𝐮𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐦𝐢.
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finnianson · 5 days
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Santoro e la NATO
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Ci siamo. Mancano poche ore alle elezioni e sono ancora nella indecisione su chi votare. Uno dei nomi che più mi attira è la vedova di Giulietto chiesa, Fiammetta Cucurnia. Che però ha scelto di presentare la sua candidatura in un partito moderato come quello di Michele Santoro ( Pace, Terra e Dignità).
Pur rispettando la figura di Raniero La Valle , intellettuale di grande spessore che affianca Santoro in questo progetto,
Non posso che sottolineare le contraddizioni e le ambiguità di questo progetto,
la cui nascita ha generato la spaccatura del progetto " Unione Popolare" che comprendeva Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, altre piccole forze e la guida di De Magistris .
La spaccatura è avvenuta proprio sul nodo del pacifismo, essendo Santoro contrario a una uscita unilaterale dell'Italia dalla NATO.
Il disaccordo sulla necessità di sostenere in ogni modo la resistenza palestinese contro lo Stato sionista israeliano e nel chiamare genocidio la strage israeliana a Gaza.
il disaccordo sulla necessità di considerare la NATO la prima responsabile di ogni guerra nel mondo e di chiederne la fine senza se e senza ma.
Una non chiara collocazione alternativa nei confronti del centrosinistra in Italia ed in Europa.
Questi sono stati i principali punti che hanno convinto PaP e De Magistris a non aderire al progetto " Pace Terra Dignità"
Le posizioni di Santoro sulla NATO sono andate delineandosi più chiaramente negli ultimi giorni grazie ad alcune interviste.
Ucraina, Santoro: "Non possiamo uscire adesso dalla Nato". Intervista
Il leader della lista Pace, terra e dignità dopo l'ok di Biden all'Ucraina a usare armi Usa per colpire in Russia
Possiamo tranquillamente evidenziare che la permanenza nella NATO significa automaticamente opporsi a una politica del disarmo.
Non possiamo dimenticare che Santoro non disse neppure una parola per sostenere il Referendum contro l'invio degli armamenti, anche se pubblicamente si è dichiarato contrario al continuare ad inviare armi in particolare nel teatro di guerra Ucraino.
In ultimo mettiamo in evidenza come Santoro ci tenga a ribadire che il suo progetto politico NON si colloca nella Sinistra.
Michele Santoro si candida alle elezioni Europee con il movimento 'Pace, Terra, dignità'
Michele Santoro si candida alle elezioni europee. Lo farà con il suo movimento ‘Pace, Terra, dignità’, nato con l’obiettivo di raccogliere le istanze del pacifismo italiano in vista della tornata...
"Non siamo una lista di sinistra e soprattutto non vogliamo rifondarla"
Il Verbo " Rifondare " non è stato usato a caso da Santoro essendo "Rifondazione Comunista" la forza che ha permesso al Frontman di raccogliere le firme in tutte le circoscrizioni.
Non conosciamo gli accordi presi tra Rifondazione e Santoro ma appare evidente che Rifondazione ha dovuto cedere molto rispetto al proprio programma politico ( sulla NATO in primis) e rispetto al percorso compiuto ( cestinare anni e anni di lavoro per costituire Unione Popolare) .
Saranno state fatte forse considerazioni sul fatto che il potere mediatico di Santoro sia l'unica cosa che renda possibile sperare nel superamento della soglia di sbarramento.
Vista l'età elevata degli attivisti di Rifondazione questa è stata probabilmente l'ultima volta che il partito ha potuto rendere possibile il miracolo di una raccolta firme su base nazionale.
Sappiamo bene che eleggere almeno un europarlamentare garantisce l'accesso a benefici economici e logistici che sono puro ossigeno per un piccolo partito.
Ritengo pertanto, personalmente, che questa sia per Rifondazione la mossa della disperazione finale dopo il fallimento nel 2022 dell'intesa con , Addirittura! , il Movimento 5 Stelle.
L'appello di Rifondazione comunista al M5S: "Costruiamo una coalizione popolare"
Oggi il Prc, assieme a Potere al Popolo, sta varando Unione popolare, con alla guida Luigi De Magistris. La speranza ora è fare fronte con Giuseppe Conte
Riguardo infine alle scelte delle candidature…
La candidatura di Alessandra Guerra ( ex governatrice del Friuli in quota Lega) nelle liste di Santoro e di vari ex M5S tra cui Marta Grande e Piernicola Pedicini, sembrano confermare l'intenzione di andare verso un superamento degli " steccati ideologici".
È una tendenza questa, interessante da osservare, che accomuna tutte le new entries di queste elezioni europee,
Da Marco Rizzo, che si abbraccia con Alemanno,
a Cateno De Luca che mette assieme di tutto, dagli ex M5S agli ex CasaPound.
Bisogna osservare che questo tentativo di superamento delle categorie destra sinistra non avviene a mio avviso in modo ragionato e analizzato,
Non avviene tra una " sinistra rifondata" e una " destra depurata" ..
È una tendenza che nasce senza una nuova visione del mondo a supportarla, senza alcuna speranza dunque di portare a un reale superamento del 900.
Un superamento che sarebbe reso possibile soltanto da una riflessione seria e approfondita sui motivi antropologici che hanno reso la storia del genere umano una storia fatta di violenza , di guerre e di sangue, in una evoluzione all'interno di una forma mentis bellica che è arrivata fino ad oggi.
Questo, che non è un problema ma IL problema " il partito della Pace" non ha nessuna intenzione di affrontarlo né in profondità né in superficie.
Ma del resto non l'ha mai fatto nessuno , tranne Gandhi e Mandela.
Poscritto:
mi rendo conto di aver espresso solo e soltanto critiche nella mia analisi. Non posso tuttavia prevedere il futuro di questo progetto. È ben vero che le basi di partenza non sembrano incoraggianti ma se questo soggetto passasse la soglia di sbarramento potrebbe forse essere una base per poter costruire qualcosa in seguito .
Voglio concludere così, per il rispetto dovuto allo sforzo straordinario espresso dagli attivisti nel raccogliere le firme necessarie. Una impresa che era davvero molto ardua e che deve essere riconosciuta, apprezzata e valorizzata.
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pazzoincasamatta · 9 months
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Sweet Home Alabama
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mezzopieno-news · 1 year
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PRODURRE IDROGENO DALLA PIOGGIA: IN FRIULI LA RIVOLUZIONE
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Un progetto interamente italiano nato in Friuli da una startup che è riuscita a ottenere idrogeno verde partendo dal recupero dell’acqua piovana.
Il sistema utilizza una tecnologia che scinde l’acqua per elettrolisi con un processo alimentato con energia rinnovabile, ottenendo ossigeno e idrogeno puro e pronto all’uso come vettore energetico alternativo ai combustibili fossili, per soddisfare differenti usi, urbani o industriali, dalle comunità energetiche ai trasporti, dalle grandi centrali elettriche ai piccoli impianti domestici. L’idrogeno è immagazzinato in serbatoi senza utilizzare compressori energivori o metalli rari come il litio impiegato nelle batterie e infine, quando serve, viene ricombinato con l’ossigeno dall’aria attraverso fuel cell. “L’idrogeno è il modo migliore per immagazzinare energia grazie alla sua forma gassosa, evitando il problema della perdita di energia dovuta all’autoscarica come nei tradizionali sistemi a batteria” specifica la CTS H2 di Brugnera, in provincia di Pordenone.
La tecnologia prevede anche un uso per la mobilità sostenibile dove “il funzionamento di una fuel cell, garantito dall’idrogeno contenuto in alta pressione in bombole ultraleggere, può essere utilizzato per mantenere costantemente in carica le batterie presenti su qualunque veicolo elettrico, aumentando la loro vita, l’autonomia in ore di percorrenza, riducendo drasticamente il tempo di ricarica delle batterie, la loro sostituzione e garantendo un maggior rispetto dell’ambiente” secondo l’azienda. Il brevetto dell’azienda friulana ha ottenuto il Premio Vivere a Spreco Zero 2022, per aver ideato un modo per produrre idrogeno “verdissimo”, segnalando l’innovativo valore aggiunto e la tecnologia altamente performante, preziosa in tempi di crisi energetica globale.
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Fonte: CTS H2; Spreco Zero
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scienza-magia · 9 months
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Dispositivo MOXIE produce ossigeno puro su Marte
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Ossigeno su Marte, i risultati dell’esperimento della NASA. Durante la missione Perseverance, MOXIE ha estratto ossigeno dall’atmosfera marziana 16 volte, testando un modo in cui i futuri astronauti potrebbero produrre propellente per i viaggi di ritorno sulla Terra. Quando i primi astronauti atterreranno su Marte, potrebbero dover ringraziare le scoperte di un dispositivo delle dimensioni di un forno a microonde. Il motivo? Potrebbe essere la chiave per risolvere il problema dell’ossigeno su Marte e del propellente per il viaggio di ritorno. Quel dispositivo si chiama MOXIE (Mars Oxygen In-Situ Resource Utilization Experiment) e ha generato ossigeno su Marte a bordo del rover Perseverance.
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L’esperimento MOXIE “Le prestazioni di MOXIE dimostrano che è possibile estrarre ossigeno dall’atmosfera di Marte. Potrebbe aiutare a fornire aria respirabile o propellente per razzi ai futuri astronauti”, ha detto Pam Melroy, il vice amministratore della NASA. “Lo sviluppo di tecnologie che ci consentano di utilizzare le risorse di Marte è fondamentale per costruire una presenza lunare a lungo termine. Ci permetterà di sostenere una prima campagna di esplorazione umana su Marte”. Da quando Perseverance è atterrato su Marte nel 2021, MOXIE ha generato un totale di 122 grammi di ossigeno, più o meno quello che respira un cane di piccola taglia in 10 ore. A pieno regime, MOXIE è stato in grado di produrre 12 grammi di ossigeno all’ora – il doppio degli obiettivi originali della NASA – con una purezza del 98%.
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MOXIE ha completato con successo tutti i suoi esperimenti ed è stato utilizzato in una varietà di condizioni durante un intero anno marziano, consentendo agli sviluppatori dello strumento di apprendere moltissimo sulla sua tecnologia. MOXIE produce ossigeno molecolare attraverso un processo elettrochimico che separa l’atomo di ossigeno da ciascuna molecola di anidride carbonica pompata dalla sottile atmosfera di Marte. Mentre questi gas fluiscono attraverso il sistema, vengono analizzati per verificare la purezza e la quantità di ossigeno prodotto. Riferimenti: NASA Read the full article
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gone-with-the-syn · 11 months
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Fosti l'ennesimo luogo desolato in cui non abitai
Accarezzato dalle fronde di un'ombra che si confondeva con ciò che eri,
le stelle che mi guidavano si erano nascoste,
le nuvole sempre più cupe,
forse se Lei fosse stata con me, in quel momento, mi avrebbe salvata da tanta stupidità.
Volli perforare le nuvole di quell'oceano sconfinato di tristezza,
mi rotolarono gli occhi fuori dalla testa
mi sentivo cieca ed avvezza a mormorare parole vuote,
si fece strada in me un autostrada con auto che schizzavano alla rapidità di una canzone all'inverso registrata male e quindi colma di tormento,
se Enzo avesse potuto vedere tutto questo,
chissà, forse mi avrebbe detto che ne aveva avuto il presentimento,
Mi rannicchiai stanca e sfinita di un tentativo di salvataggio mal riuscito,
forse non tutte le cose meritavano di avere un posto.
Forse non riuscivo ad avere un posto io,
e mi sentivo inseguita da un centauro che mi afferrava la caviglia per trascinarmi giù tra le ombre e le fiamme.
Sarei diventata luce? Avrei raggiunto quella saggezza a cui tanto ambivo? Il traguardo mi sembrava molto, troppo lontano, ora sempre più...
Il cuore si era spezzato più volte, non avevo più energia. Mi pareva esser tutto vano.
Caddi in uno sconforto simile ad un grido silenzioso di un fiore mai sbocciato e reso brina dal ghiaccio celeste.
Stavo per trasferirmi e mi sfiorava l'idea che qualcosa di nuovo, di diverso e puro potesse attendermi,
ma il mio sentiero mi aveva smarrita e viceversa, così echeggiava nell'aria lo svolazzare di una foglia invernale che trascinava la mia mano come a voler chiedere di seguirla,
non mi pareva vero che lo chiedesse proprio a me.
Non ebbi il coraggio di vederne il colore; verde, rossa, gialla ''in che fase della vita sei giunta?'' avrei voluto domandarle, e non mi sembrava possibile che si sentisse già priva di ogni clorofilla essendo ancora gialla.
Potevo domandarle in qualsiasi lingua di cosa avesse veramente bisogno tuttavia senza scoprire mai i segreti di un bosco che non ha mai raccontato
le storie smarrite dei caduti quando ancora erano in procinto di avere ali per volare,
dunque mi illusi di alzarmi in punta di piedi, silenziosa e ordinaria, in mezzo ad un disordine che non avrei pensato di svegliare.
E tra le rocce e le acque cresceva la volontà di recuperare un po' di ossigeno.
Mi sedetti su una di esse e cominciai a pensare: Un cammino non è che in salita. E mi sorpresi a ridere di questo sconosciuto me: e così mio, e così straniero e così conosciuto e presente in tutte le forme sue, e così se ne stava pur lo stagno divertito a credere di raccontare la vita, una vita che scorre tra i suoni giovani della natura piena di sé, si gongolava di celare la magia di qualsiasi insegnamento.
Dopodiché non fui più la stessa: non lo si resta mai, tutto si trasforma.
Così chiedevo alle profondità delle mie radici quali connessioni fossero a me svelabili, quali i prossimi passi.
Un orologio ticchettava, così credetti, eppure erano i sassolini in verità a produrre un suono, cadevano e si specchiavano nell'acqua come i miei piedi ciondolanti, rassomigliavano a quelli di una bambina che si diverte a giocare al gioco delle rondini senza lasciarsi accecare dal sole, non bisogna guardarlo a lungo ma se riesci a salire su una di loro, ci puoi giurare che un senso alle cose lo ritrovi.
E così mi sembrava vero; ma qual'é la scoperta che tramite te posso aver fatto su me?
Forse la volontà di mantenere intatta questa invincibile voglia che ho di scrivere e raccontare, cose che la voce non possono eternamente regalare,
Mi ricordai che non esiste un esistenza priva di fragilità, e che tutto sommato non mi restava che perdonare quell'insensata e immisurabile consolazione di una speranza senza speranze.
Immortalavo sul bianco dell'inchiostro che rendeva eterno il presente.
La paura di invecchiare bussava alla mia porta: così giovane e così consumata in cuor suo,
ahimé di quale materia era fatto l'universo? Ed il coraggio? E quando si incontravano, davano origine alla Dea Greca a cui mi parve di somigliare per scherzo di un faticoso viaggio giunto ad un punto di confusione certa? Non la ragione fu mia amica allora; abbandonare qualsiasi imprinting alla fuga ebbe possibilità di donarmi progresso, probabilmente nelle problematiche che mi innescavano reazioni contrarie ed appositamente rivolte alla leopardiana malinconia serale poteva esser così, eppur può capitare che a volte tu abbia bisogno di maneggiare un arnese antico per vincere una tua battaglia, talvolta un arnese nuovo, e semplice non è saper distinguere quando e quale.
Da qui il rammarico e la spossatezza, ma ecco, che io mi porga un fiore e nascano nella radura della mia anima infinite colline verdeggianti e misericordiose, se mai fu vero che un amore candido si adagiò tra le labbra di un errore, e mai ne dimenticai quell'insidioso rischio. Se ciò dovesse avvenire, allora potrei salire in cima al monte più alto e raggiungere la mia costellazione preferita, raccogliere la luna in una mano per vedere cosa significa veder luccicare un sogno, poi riporla al suo posto ed assorbire i suoi raggi caldi, così potrei immaginare la bellezza di una possibile autentica Gioia, ed elevarmi a qualcosa di valido e giusto, meritevole di luce e verità.
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L'intossicazione da monossido di carbonio è ancora frequente
L'intossicazione da monossido di carbonio è un evento ancora frequente nelle nostre case. Le notizie di famiglie intossicate dal gas o addirittura morte per le inalazioni occupano spesso le pagine di cronaca. Stufe e fornelli a gas che non bruciano correttamente, camini e stufe a legna non correttamente ventilate, caldaie o scaldabagni malfunzionanti, generatori elettrici possono essere le cause di una dispersione di CO nell'ambiente domestico. Ricordiamo quali sono i sintomi dell'intossicazione e i sintomi che ci devono mettere in allerta. Che succede se si respira gas? Se si respira il gas di monossido di carbonio (CO), questo si lega all'emoglobina presente nei globuli rossi del sangue, impedendo il trasporto di ossigeno ai tessuti del corpo. Ciò significa che le cellule non ricevono l'ossigeno di cui hanno bisogno per funzionare correttamente. La gravità dell'intossicazione da CO dipende dalla concentrazione di CO nell'aria e dalla durata dell'esposizione. Anche una breve esposizione a concentrazioni molto elevate di CO può essere letale. L'intossicazione da CO può essere particolarmente pericolosa per bambini, donne in gravidanza, anziani e persone con problemi di salute preesistenti quali insufficienza cardiaca o polmonare. Se si sospetta di essere stato esposto al gas di monossido di carbonio, è importante cercare immediatamente assistenza medica e allontanarsi dalla fonte di esposizione. Intossicazione da monossido di carbonio: quali sintomi ci devono allarmare L'intossicazione da monossido di carbonio (CO) è spesso chiamata "la malattia silenziosa" perché i sintomi possono essere facilmente confusi con altre malattie e possono essere molto vaghi. Inoltre, poiché il monossido di carbonio è incolore, inodore e insapore, è difficile rilevarlo senza l'uso di appositi strumenti. Tuttavia, alcuni dei sintomi più comuni dell'intossicazione da monossido di carbonio includono: - mal di testa - nausea e vomito - stanchezza e debolezza - vertigini e confusione mentale - difficoltà di concentrazione - difficoltà respiratorie - battito cardiaco accelerato - dolori muscolari e articolari - visione offuscata o doppia - perdita di conoscenza o coma - convulsioni Quali cure? Il trattamento per l'intossicazione da monossido di carbonio dipende dalla gravità dei sintomi e dalla concentrazione di CO nell'aria respirata. Il trattamento può includere l'ossigenoterapia, in cui viene fornito ossigeno puro attraverso una maschera per respirare, per aumentare la quantità di ossigeno presente nel sangue e ridurre la quantità di monossido di carbonio. In alcuni casi, l'ossigenoterapia può essere somministrata in una camera iperbarica, che fornisce ossigeno ad alta pressione, per accelerare l'eliminazione del monossido di carbonio dal sangue. Inoltre, il medico può prescrivere farmaci per ridurre i sintomi, come antidolorifici per alleviare il mal di testa e farmaci antiemetici per prevenire la nausea e il vomito. Se la persona ha subito danni ai tessuti a causa dell'intossicazione, può essere necessario un trattamento aggiuntivo, come la terapia del supporto respiratorio o la terapia dell'ictus. In copertina foto di Myriams-Fotos da Pixabay Read the full article
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ALLEGRI VEDE UN “MOMENTANEAMENTE”
I tre punti di Salerno sono ossigeno puro per la Juventus che si rianima e torna al decimo posto che non vuol dire nulla ma almeno parte sinistra della classifica momentanea e ripartenza dopo tre gare senza vittoria in serie A. Con la Salernitana la miglior versione esterna della stagione ed una vittoria rotonda che non si vedeva da anni.  Allegri e’ soddisfatto ma non dimentica la situazione:…
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