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#moglie troia
cuckold8sworld · 2 months
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Cercatemi mando in privato
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bloglifereal · 1 month
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Mia moglie...brava buona tutta casa e chiesa..bisex mercenaria fino al midollo
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lucio9696 · 2 months
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Sei vera?
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luluemarlene · 2 months
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C'è una persona, dove lavoro io, di una decina d'anni meno di me, con la quale sono entrata in confidenza
Scoperto di essere molto simili in tema di fantasie sessuali , abbiamo iniziato a raccontarci un po' di esperienze. Quello che lo distingue totalmente da me è che lui, le sue avventure, le vive con la bella e giovane moglie o comunque sempre con il suo consenso.
Sono naturisti, scambisti, e mi ha raccontato di giochetti che, devo ammettere mi hanno eccitato sempre molto
Una volta mi disse che avevano partecipato ad un festino dove la bella S. era stata messa in una gogna ed era rimasta a disposizione di uomini e donne per ore. Insomma hanno trovato il modo di dare spazio alle loro perversioni all'interno della coppia, ed io non posso far altro che invidiarli, ovviamente.
Lui aveva 23 anni quando mi confessò che gli facevo molto sangue e da allora non ha mai smesso di scoparmi con gli occhi. Era già fidanzato, ma dopo il matrimonio ha iniziato a provare a tirarmi dentro ai loro giochi con la complicità della neo mogliettina , ma nn mi sono mai sentita di mischiare il lavoro con il piacere, nonostante abbia sempre trovato piuttosto eccitante il suo sorriso con le fossette ai lati.
Insomma, per farla breve (sono quasi le due di notte e io crepo dal sonno) , ieri gli parlo delle fotografie viste su un social a contenuti espliciti che frequento, di gabbiette in plastica lucida o in freddo metallo e dei cazzi rinchiusi e frustrati su cui erano montate.
Conosce il mio passato, sa che ne possedevo una e sa che sto aspettando la consegna della prossima , così ho trovato piuttosto naturale raccontargli di quanto il mio cervello si senta "rapito" da quel tipo di strumento, gli ribadisco la sensazione di onnipotenza, di possesso ma anche di protezione . La verità è che al pensiero mi schizza l'ormone dritto in fica, dopo avermi masturbato il cervello.
Lo stesso effetto che mi fa pensare alla cintura di castità, quando mi impedisce di scopare, ma non di gocciolare come una stalagtite di ghiaccio al sole o... una lurida troia .
So che ha uno strumento simile alla gabbietta che si è autocostruito, con tutta una serie di punte che, ogni volta che sta per diventargli duro, si conficcano nella cappella.
Una gabbietta di metallo alquanto singolare.
Mi racconta che spera sempre che sua moglie lo obblighi a venirci a lavorare con quel coso. Lei, però, è sí una gran porca, ma nn ha smanie di controllo, e poi è nuovamente incinta e ha momentaneamente perso interesse per questi giochi.
Naturalmente non posso esimermi dal fare la stronza e gli dico cosa gli farei fare io con lo strumento costrittivo.
Credo che iniziata la descrizione della mia lingua tra una fessura e l'altra gli fosse già diventato duro, così passo a descrivere bene quanto il succhiare la punta sbavando saliva dentro e fuori lo strumento potesse essere davvero eccitante per entrambi... Ecco che mi manda affanculo e esce dall'ufficio ridendo.
Tutto normale insomma.
Questa mattina, però, entra in ufficio e mi mette sulla scrivania un paio di chiavi.
Il mio sguardo interrogativo dura davvero pochissimo e in un nano secondo so già a cosa servono
"L'hai indossata? "
Dice di no ma mi spiega che ne ha portate 3:
la prima, quella con le punte, già la conosco, la seconda è una vera e propria gabbia di metallo con chiusura personalizzata da lui, la terza è un cazzo di strumento ad impulsi elettrici, quella per i cani, che ha modificato e applicato ad una gabbietta per poterla indossare
Tralasciamo il fatto che avessi già le mutandine zuppe, ma quando mi ha chiesto di scegliere quale dovesse mettere, ho davvero pensato di correre nel cesso a masturbarmi
(in realtà l'ho fatto ma non gliel'ho detto)
Mi ha detto che l'altro mazzo di chiavi ce l'ha sua moglie e che per lei andava bene ne tenessi uno io.
Ho scelto quella con le punte, perché volevo soffrisse un po'
e perché mi ha confessato di non sentirsi sicuro a darmi in mano il telecomando di quello che procura scosse elettriche. Dice che sono PERICOLOSA e che sul lavoro sarebbe difficile nascondere la situazione
Quanta saggezza!
Io lo vedevo già in ginocchio a contorcersi in mezzo al piazzale dell'azienda.
Gli ho promesso che, se si comporterà bene, lo porterò a pranzo fuori e quando "ballerrà" sulla sedia col cazzo torturato a dovere, diremo che soffre di
epilessia 😁
Ovviamente ho cercato, con le giuste parole, di farglielo venire duro ogni volta che potevo e le sue smorfie di dolore mi dicevano quando ci riuscivo. Poi gli ho detto che, tutto divertente, tutto figo, ma comunque, non avremmo scopato .
Mi ha guardato con quel sorriso che da sempre mi spiazza e uscendo ha detto
"Inizia a giocare, poi vediamo"
Durante il pomeriggio sono salita in magazzino per controllare del vestiario e non riuscivo a smettere di pensare a quella gabbietta
I pensieri si accavallavano ai ricordi di quello che era stato , e potevo sentire l'odore del cazzo recluso, sentivo il gusto della plastica mischiata all'urina
Ho pensato che dovevo masturbarmi e voltamdomi per andare via me lo sono trovato di fronte
-"Vuoi vederlo" ?
Si cazzo, volevo!
Volevo vederlo, toccarlo assaporarlo
Vedevo la sua smorfia si dolore mentre aspettavo si slacciasse i pantaloni, guardavo le sue mani tremare ed ero compiaciuta.
Poi eccolo lì, nella gabbia lucente, chiuso da un lucchetto appeso al suo piercing
Ops!! avevo dimenticato di dirvi che ha una cannula che gli entra nell'uretra fermato da un piercing ? Cristo. Avrei potuto sborrare immediatamente .
Lo guardavo come guardo la cioccolata dopo un mese di dieta e credo di aver sentito un rivolo di saliva colarmi dal mento
"Vuoi toccarlo"?
Lo stronzo aveva pieno potere: era lui quello ingabbiato, ma ero io quella sopraffatta, soggiogata
Appena l'ho toccato ho sentito il mio clitoride allungarsi verso quell'oggetto diabolico
La capella era gonfia e bollente, usciva dal cilindro e nascondeva le punte del metallo conficcato alla base di essa
Un cazzo moscio che stava per esplodere!!!
"Vuoi leccarlo"?
L'ha detto tra i denti, mentre cercava di non abbandonarsi al dolore, consapevole fosse proprio quello ad eccitarlo tanto da farlo grugnire come un maiale
L'ho leccato. Ho preso prima in bocca l'anello e poi sono scesa lunga la cannula, fino ad incontrare la carne
Respirava sempre più forte e guardandolo mi sembrava che ormai non fosse più lì. Ero sola con le mie voglie, le mie fantasie, le mie pulsioni.
Ho sentito le chiavi nella tasca, ma questa volta non avrei ceduto all'impulso di liberazione così ho iniziato a succhiare cazzo e metallo, sentendo gusto di ferro, di sale, di sesso
Ho infilato tutto in bocca, ho sentito il piercing conficcarsi nel retro della gola
Lui aveva la testa rovesciata all'indietro e vacillava sulle gambe. Lì ho iniziato a pisciare, a colarmi addosso urina senza nemmeno accorgermene.
Ho battezzato il momento col liquido paglierino e masturbandomi ho fregato il mio sesso tanto forte da rischiare di incendiarlo.
Mi ha distratto il gusto del sangue, il suo.
Da sotto la capella le punte erano così penetrate e la cappella così gonfia che da alcuni punti uscivano minuscole goccioline rosse
Credo sia stato quello a farmi venire, insieme all'idea che avrei confessato tutto all'uomo che stavo aspettando e che poi mi avrebbe punita.
Gli ho lavato le scarpe e ho goduto come una cagna, leccandomi le dita, e leccando lui.
Si è appoggiato ad una stagiera per non cadere e ammetto, per un momento, di essermi maledetta per non avergli permesso di sborrarmi giù per la gola.
Mi ha guardato con gli occhi fuori dalle orbite e ha detto :
"Ringrazio il cielo di non averti dato in mano quello ad impulsi elettrici... rischiavo la vita, cazzo"
Buonanotte.
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scalpcollector · 3 months
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A volte penso “povera Gideon, ama così tanto Harrowhark. Ad Harrow importa solo della ragazza nel sepolcro.” E poi ricordo che Harrow è messa peggio di Gideon, ma messa peggio fortissimo.
La troia ha scavato TUTTA LA NOTTE il terreno, tra l’altro, terreno abbastanza solido, per non farla scappare. Lei nell’epilogo del primo libro chiede a Dio solo di ridarle Gideon, ed è una scena bellissima, la mia scena preferita.
E nel secondo libro? Cristo iddio, Harrow.
“Oh! E se IO fossi la paladina e Griddle fosse la necromante??? Um cioé volevo dire, bollitela viva nell’olio. ”
“E se Griddle fosse [inserire titolo importante] e stesse cercando una MOGLIE e quella moglie sono IO?? Forse? Forse potrei essere io oh haha!”
“Cazzo di coffe shop AU con una Gideon barista bonissima con le maniche corte così posso vedere i suoi avanbracci?”
Si ok Harrow va bene va benissimo
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superfuji · 8 months
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Ha perfettamente ragione Franco Cardini: Giorgia Meloni è molto brava a recitare. Ed è stata anche brava a scegliere il copione: quello di una destra ortodossamente neoliberista, ultra-conservatrice e soprattutto ferocemente atlantista, occidentalista e guerrafondaia. Un copione perfetto per essere applaudita in tutte le cancellerie che prendono il la da Washington, e naturalmente perfetto per essere difesa e sostenuta dai garanti del sistema in Italia, tra i colli di Roma e i giornali di Milano.
Ma questo non vuol dire affatto che non sia lecito, e anzi doveroso, fare luce su ciò che c’è dietro la recitazione, e dietro il copione. Perché il vero capolavoro della presidente del Consiglio è quello di esser riuscita a far credere che siano esistite due Giorgia Meloni, distinte e in successione: della prima (francamente fascista e razzista, discepola del repubblichino, servo dei nazisti e fucilatore di partigiani Giorgio Almirante) non resterebbe oggi alcuna traccia, mentre a Palazzo Chigi ci sarebbe la seconda (l’affidabile statista interlocutrice di Joe Biden). Di fronte a tanta fantasia, viene in mente il mito dello sdoppiamento di Elena, per cui Paride avrebbe portato a Troia solo l’immagine della vera moglie di Menelao: anche in quel caso si trattava di salvare ad ogni costo la virtù della protagonista, e l’unico modo era sdoppiarla magicamente. E, dunque, per rimanere al mito di Elena, qual è la vera Giorgia, e quale la sua immagine? Perché la recita non è certo il fine: è ovviamente un mezzo. Una copertura per lavorare indisturbata a quello che davvero le sta a cuore. Distinguere questi due piani è doveroso, e urgente: perché se, appunto, Giorgia Meloni sta recitando, lo fa per dare agibilità e consenso a un progetto politico che non coincide affatto con il copione della recita, ma è invece la sua autentica visione della società, il sistema di ‘valori’ sul quale vorrebbe fondare la sua Italia. E mille indizi, sotto gli occhi di tutti, dimostrano che quei ‘valori’ sono davvero molto vicini a quelli espressi in chiaro nel libro del generale Roberto Vannacci.
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patty60 · 6 months
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Domenica la troia di mia moglie raggiungera' il suo uomo, che la scopera' e la fara' scopare tutta settima, e io? Io mi faro' scopare tutta la settimana ovvio.
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cuckold8sworld · 1 month
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La mia ragazza se commentate vi mando la foto piegata
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miciagalattica · 2 months
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Aiace Oileo rapisce Cassandra', di Solomon Joseph Solomon, 1886
IL SILENZIO DI CASSANDRA
Ovvero il triste destino di chi pur conoscendo la verità non è ascoltato.
La giovane sacerdotessa  Cassandra è figlia di Priamo e di Ecuba. Ella non è solo una delle tante figlie di Priamo, é una giovane bella come Afrodite d’oro – così la descrive Omero –, é la sacerdotessa di Apollo. In quanto tale, ha il dono della chiaroveggenza, é in grado di poter vedere ciò che è stato, che è e che sarà. Eppure, avendo respinto le attenzioni del dio da adolescente, è condannata a non essere creduta, a non godere del dono della persuasione. Ogni sua veritiera profezia non verrà mai ascoltata: questa la terribile vendetta del dio alla mortale che gli ha opposto resistenza e non gli si è voluta concedere. Ma la sua forza sta nel continuare a esprimere profezie, anche terribili, senza mai arrendersi
Dopo una lunga guerra tra la coalizione greca e Troia, che dopo 10 anni venne conquistata dai greci, che le diedero fuoco, massacrandone i cittadini. I membri della famiglia reale si rinchiusero nei templi troiani, ma tutto ciò valse a poco. Priamo morì sull'altare del santuario ucciso da Neottolemo(il figlio di Achille, detto anche Pirro) mentre Cassandra, rifugiatasi nel tempio di Atena, fu trovata da Aiace di Locride e violentata sul posto. Trascinata via dall'altare, si aggrappò alla statua della dea, il Palladio, che Aiace, empio e miscredente, fece cadere dal piedistallo. A causa del suo comportamento furono puniti quasi tutti i principi greci, che non ebbero felice ritorno a casa: Aiace trovò addirittura la morte in mare per volere di Atena e Poseidone. Cassandra umiliata, stuprata, sconfitta, diventerà il bottino di guerra del re dei re, Agamennone e fu portata a Micene (la sua città) come schiava e concubina.  Agamennone si innamorò della profetessa e la sposò, aumentando l'odio e la gelosia della moglie Clitennestra . Giunta in città, profetizzò ad Agamennone  la sua rovina e quella della sua famiglia , ma quest'ultimo non volle credere alle sue parole. Cassandra non si piega né desiste, pur sapendo che le sue parole cadranno nel vuoto. Cassandra non vide solo il futuro di Agamennone ma anche il suo tragico destino, aveva già previsto ogni cosa: la vasca da bagno, l’arma, il sangue, le tenebre.
Da quel momento decise di restare muta ( da qui il silenzio di Cassandra). Si verificò l’ennesima profezia, la più nefasta per Lei. Cassandra cadde insieme ad Agamennone sotto i colpi della scure di Clitennestra.
(Clitennestra odiava a morte  il marito per via del sacrificio di Ifigenia (loro figlia) che fu sacrificata agli dei prima della partenza per Troia.
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haiku--di--aliantis · 2 months
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Torna da tuo marito, stronza! Su, dai sbrigati... Ti sono piaciuta anche stavolta, no? Oggi per la prima volta t'ho leccato il buco del culo e inculata con lo strapon. Sei venuta urlando. Quanto adori le nostre mammelle che si urtano mentre ci baciamo con passione?
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E quanto ami, dopo che mi hai fatta venire con la tua bocca da troia esperta, assaporare e ingoiare il mio liquore di donna, mentre continui a slinguarmi e a strizzare i miei capezzoli? Ti piacciono il mio odore e la mia pelle.
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Poco fa t'è scappato detto che ormai non puoi fare a meno di... "fare l'amore con un'altra donna": cazzo! Solo questo sono io per te? Ti sono servita per l'iniziazione? Non ci posso credere! E io scema che mi sono innamorata di te...
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Solo "un'altra donna?" Tanto lo so già che hai messo gli occhi su quella giovane tua studentessa a cui dai ripetizioni di matematica due volte a settimana, visto che sono diverse volte che me ne parli! Che vera zoccola che sei!
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Si: ora rivestiti da insospettabile, giovane professoressa e moglie modello di virtù. Torna a casa. Non farlo sospettare. Che non sappia mai che razza di vera puttana ipocrita sei diventata. Ti odio. Baciami la bocca, maledetta troia. E fatti leccare un'ultima volta la fregna.
"L'amore non si può cantare in una strofa da otto."
Aliantis
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Un ragazzo una ragazza (The Kolors)
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diceriadelluntore · 4 months
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A Caval Donato...
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Questa è una storia famosa, probabilmente tra le più famose di tutti i tempi, che mi è venuta voglia di raccontare perchè è rinvenuta alla memoria per una di quelle connessioni magiche (che è una spiegazione molto più bella, romantica e "sensata" della semplice casualità) tra le persone.
La domanda è: quanto siamo disposti a ritenerci ingenui?
La risposta è in parte suggerita dalla foto che ho scovato, una miniatura del Cavallo di Troia che fu usato nel film Troy (del 2004 diretto da Wolfgang Petersen, con un cast stellare) che riprende, molto liberamente, le vicende della Guerra di Troia.
Il Mito del Cavallo di Troia è l'emblema del più grande stratagemma del Mito, o è una pagina di assoluta ingenuità? Per chi non la ricorda, la storia è riassumibile così: al decimo anno di assedio della città di Troia, i Greci capitanati da Agamennone, che muove guerra alla città dopo il ratto di sua moglie Elena da parte di Paride, figlio del Re troiano Priamo, sfiniti da un conflitto che si trascina senza soluzione, costruiscono un enorme cavallo di legno. Lo fabbrica Epeo, ispirato dalla dea Atena, che lo consiglia su come farlo. L'idea è di nascondere guerrieri all'interno del gigantesco cavallo. Quanti? Le fonti sono discordanti, e per "convenzione" se ne contano 40, capitanati da Odisseo, il più astuto dei guerrieri achei. Diffondono la voce che stanchi sono in ritiro e che quel cavallo è un'offerta propiziatoria agli dei per un sicuro ritorno in patria. I Troiani viste le navi allontanarsi, aprono le porte della città e sulla spiaggia trovano questo gigantesco cavallo. Che farne? Alcuni vogliono bruciarlo, altri buttarlo da una rupe, altri sondano con le lance la pancia, per capire cosa ci sia all'interno. Però la maggior parte, tra cui il Re Priamo, vuole portarlo all'interno delle possenti mura, e consacrarlo a Re Poseidone, a cui l'animale è sacro. Sembra fatta, ma Laocoonte, il sacerdote, tuona la famosa frase riportata da Virgilio nell'Eneide: Timeo Danaos et dona ferentes (Ho paura dei Danai, (i Greci) e dei doni che portano). Viene portato a discuterne un prigioniero greco, Sinone, catturato pochi giorni prima, pieno di lividi: si era presentato come compagno di Palamede, nemico di Odisseo, che lo prese in odio, e fece si che l'indovino Calcante lo indicasse come capro espiatorio sacrificale per il ritorno in patria degli eroi Achei. In realtà, fu mandato come spia da Odisseo, e quei lividi furono fatti apposta dalle percosse degli altri eroi per far apparire realistica la sua versione. Con arte finissima, Sinone diviene fonte di informazioni per i Troiani, che gli chiedono: a che serve il cavallo? Sinone risponde: fu costruito come offerta ad Atena, dopo che Diomede con Odisseo rubò il Palladio, la più bella statua dedicata alla dea. Fu costruito così grande per impedire che i Troiani lo facessero bottino di guerra per introdurlo nelle proprie mura.
Si è ancora indecisi su che fare, quando un prodigio avvenne: Laocoonte, mentre sacrificava un toro, fu aggredito da giganteschi serpenti provenienti dal mare, che uccisero lui e i suoi due figli (in foto, la Statua del Laocoonte conservata ai Musei Vaticani).
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Convinti che fosse la vendetta degli Dei per aver scagliato la lancia contro il Cavallo, i Troiani montano delle ruote e lo spingono dentro le mura della città. Non servono a nulla i richiami di Cassandra che questo porterà alla rovina di Troia: ma la sacerdotessa, che pure ebbe da Apollo il dono della profezia, fu dallo stesso condannata a non essere mai creduta, poichè non si concesse al suo amore. Il resto è noto: giunta la notte, i guerrieri greci escono dal cavallo, aprono le porte della città e segnalano alle navi, che erano appostate nella vicina isola di Tenedo che le porte sono aperte. In un assedio apocalittico, la città è saccheggiata tra battaglie, stupri, gesta incredibili.
Ma davvero i Troiani furono così ingenui? La domanda è nata come lo stesso mito, tanto che sin dai tempi antichi molti hanno cercato di andare oltre il "simbolismo" e dare spiegazioni pratiche: tra le più famose ipotesi, Pausania (nel suo leggendario Periegesi della Grecia) suppone che il cavallo fosse in realtà una macchina da guerra, simile all'ariete, che fu decisiva nell'abbattimento delle mura di Troia. E simili spiegazioni le danno Plinio il Vecchio (Naturalis Historia VII, 202), Servio Danilino (Servus Auctus) e altri commentari all'Eneide. Già perchè a dispetto di quello che si può pensare, nei due capolavori omerici non se ne parla affatto: l'Iliade finisce con la morte di Ettore, pochi mesi prima dell'episodio del Cavallo, l'Odissea si svolge dopo la guerra e l'episodio è solo accennato in qualche passaggio. Tutto quello che sappiamo sul Mito è frutto delle rielaborazioni di autori posteriori a Omero, sebbene è unanimemente riconosciuto dagli studiosi che il Mito del cavallo fosse ampiamente conosciuto già ai tempi del cieco cantore (il cosiddetto Ciclo Troiano è la raccolta di poemi epici greci che trattavano la storia della Guerra di Troia e il suo seguito. I poemi in questione sono i Cypria, l'Etiopide, la Piccola Iliade, l'Iliou persis (La caduta di Ilio), i Nostoi (I ritorni) e la Telegonia). Virgilio ne riporta una dettagliata descrizione quando lo fa raccontare dal troiano Enea, che si salvò come è noto dall'assedio, per poi andare a fondare la stirpe che fonderà Roma.
Tra le più recenti sfide al dibattito, quella del professore Tiboni, archeologo navale, che in vari articoli ipotizza che "il cavallo" fosse in realtà "una nave", chiamata così per una polena a forma di testa equina che campeggiava sulla prua: evidenti prove iconografiche smentiscono tale idea, la più famosa è il vaso pythos conservato al Museo di Mykonos
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risalente al VII secolo a.C., che mostra i guerrieri all'interno di un cavallo gigantesco, portato con le ruote all'interno della città.
Ma ribadisco la domanda: fu solo ingenuità? Dietro lo stratagemma ci furono interventi di divinità, giochi di potere, la stanchezza della guerra. Ma se ancora può rimanere il sorriso sulla scelta troiana, ricordo un particolare interessante, totalmente moderno: i virus informatici che, con uno stratagemma, si insinuano nei nostri dispositivi, sono chiamati Trojan non per caso, e molti di loro giocano sull'intervento di chi li legge o vede (aprire un link, inviare una email e così via...): quante volte dopo aver fatto per emozione, per mancanza di attenzione, per fretta qualcosa, a mente fredda ragionandoci ci siamo dati degli ingenui? Siamo proprio sicuri che in ognuno di noi non scorra un po' di quel sangue Troiano?
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l-incantatrice · 11 months
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MITOLOGIA SPICCIA
Secondo il mito Leda amava accoppiarsi coi cigni,perciò Zeus per averla si tramutò in uno splendido cigno. Leda ebbe due figlie,Elena e Clitemnestra. La prima,moglie di Menelao re di Sparta,fuggì con Paride a Troia,scatenando una guerra durata 10 anni. La seconda sposò Agamennone,re di Micene,fratello di Menelao e capo degli Achei nella guerra di Troia. Durante la lunga assenza del marito ebbe una relazione con Egisto,più giovane di lei,e quando Agamennone tornò a casa,sobillata dall’amante,lo uccise.
Insomma Leda e le figlie erano una bella famiglia di zoccole 😂😂
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lunamagicablu · 1 year
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Le Pleiadi erano sette sorelle: Maia, Alcione, Asterope, Celeno, Taigete, Elettra e Merope. Figlie di Atlante, il titano a cui Zeus aveva affidato il compito di sostenere la Terra, e di Pleione, la dea protettrice dei marinai.
In seguito a un fortuito incontro con Orione, le Pleiadi e la loro madre diventano preda del cacciatore. Per proteggerle dagli assillanti assalti amorosi di lui, Zeus le tramuta in colombe e le libera in cielo. Si dice anche che Zeus fosse il padre di tre delle sorelle.
Le Sette sorelle sono spesso associate a figure marine per questo simboleggiano i mari, le acque, i fiumi, la pioggia e il gelo. Conosciute anche con il nome di Oceanidi, alcune fonti rivelano che il loro nome derivi dall’antico termine greco plein, ossia navigare.
Maia – è la maggiore delle sorelle nota per la sua straordinaria bellezza e per la sua vita solitaria. Nonostante fosse molto bella, era una donna timida e riservata che prediligeva la solitudine e viveva da sola in una caverna. Il suo nome significa “madre” in latino, ma racchiude anche il significato di “fecondità”, perciò i Romani la consideravano la dea della primavera da cui deriva il nome del mese di maggio.
Alcyone (Ally) – è la seconda delle sorelle, ma è conosciuta per essere la più forte. Durante i giorni di Alcione, quando il mondo era pervaso di gioia, prosperità e quiete, lei vegliava sul Mar Mediterraneo rendendolo sicuro per i marinai. Sposata con Ceice, re della Tessaglia, i due ingannarono Zeus ed Era, facendosi passare per loro. Zeus per vendicarsi, aspettò che i due si separassero, per scatenare una tempesta che affondò la nave di Ceice che morì affogato.
Asterope (Stella) – è il nome greco per “stella” e viene rappresentata, nella tradizione, come la più debole delle sorelle proprio a causa della sua ridotta luminosità. Fu la madre di Enomao, figlio di Ares, dio della guerra. In altre versioni del mito invece è la moglie dello stesso Enomao da cui ebbe quattro bambini.
Celeno (Ce-Ce) – significa “melone” o “scuro”. Proprio come Asterope, la sua luminosità è ridotta, rispetto alle altre, perché si narra sia stata colpita dal fulmine di Theo. Ebbe numerosi figli: Lico (il lupo) e Chimera (in parte leone, drago e capra) da Prometeo; nonché Lico e Nicteo da Poseidone, dio del mare.
Taigete (Tiggy) – la mitologia vuole che vivesse in solitudine tra le montagne come la sorella Maia. Artemide, il suo amato, la tramutò in colomba così da sfuggire all’amore che Zeus nutriva nei suoi confronti. Anche Ercole provò a sedurla.
Elettra – nota per essere la terza stella più brillante della costellazione, ebbe quattro figli tra cui Dardano, fondatore della città di Troia. In alcune storie si narra che Elettra fosse la “Pleiade perduta”, poiché scomparve in seguito alla caduta di Troia e alla morte del figlio.
Merope (la sorella perduta) – fu l’ultima stella a essere mappata dagli astronomi perché invisibile a occhio nudo. Tra le più belle della costellazione, è soprannominata la “stella perduta” per aver nascosto il volto dalla vergogna di essere sposata a un mortale, Sisifo. Altri dicono che si vergognasse perché Sisifo era un criminale, la cui pena era spingere un pesante masso in cima a una vetta che poi rotolava sempre giù. La somiglianza con il padre di Merope, Atlante, che doveva sopportare sulle spalle il peso del mondo, è molto chiara. Lucinda Riley seven sisters by MelekatosheeOleak ************************ The Pleiades were seven sisters: Maia, Alcyone, Asterope, Celeno, Taigete, Electra and Merope. Daughters of Atlas, the titan to whom Zeus had entrusted the task of supporting the Earth, and of Pleione, the patron goddess of sailors.
Following a chance meeting with Orion, the Pleiades and their mother become the hunter's prey. To protect them from his nagging amorous assaults, Zeus turns them into doves and releases them into the sky. It is also said that Zeus was the father of three of the sisters.
The Seven Sisters are often associated with marine figures for this reason they symbolize the seas, waters, rivers, rain and frost. Also known by the name of Oceanides, some sources reveal that their name derives from the ancient Greek term plein, that is to navigate.
Maia – is the eldest of the sisters known for her extraordinary beauty and for her solitary life. Although she was very beautiful, she was a shy and reserved woman who preferred solitude and lived alone in a cave. Her name means "mother" in Latin, but also contains the meaning of "fecundity", therefore the Romans considered her the goddess of spring from which the name of the month of May derives.
Alcyone (Ally) – is the second of the sisters, but she is known to be stronger than her. During the days of Alcyone, when the world was full of joy, prosperity and peace, she watched over the Mediterranean Sea making it safe for sailors. Married to Ceyx, king of Thessaly, the two deceived Zeus and Hera, pretending to be them. Zeus to take revenge, waited for the two to separate, to unleash a storm that sank Ceyx's ship who drowned.
Asterope (Stella) - is the Greek name for "star" and she is traditionally represented as the weakest of the sisters precisely because of her reduced brightness. She was the mother of Oenomaus, son of Ares, god of war. In other versions of the myth she is the wife of Oenomaus himself, with whom she had four children.
Celeno (Ce-Ce) – means “melon” or “dark”. Just like Asterope, her luminosity is reduced, compared to the others, because she is said to have been struck by Theo's thunderbolt. She had numerous children: Lico (the wolf) and Chimera (partly lion, dragon and goat) by Prometheus; as well as Lico and Nicteo from Poseidon, god of the sea.
Taigete (Tiggy) – mythology has it that she lived alone in the mountains like her sister Maia. Artemis, her beloved, turned her into a dove so as to escape the love that Zeus had towards her. Hercules also tried to seduce her.
Electra – known to be the third brightest star in the constellation, she had four children including Dardanus, founder of the city of Troy. In some stories it is said that Electra was the "Lost Pleiad", as she disappeared following the fall of Troy and the death of her son.
Merope (the lost sister) – was the last star to be mapped by astronomers as invisible to the naked eye. Among the most beautiful of the constellation, she is nicknamed the "lost star" for having hidden her face from the shame of being married to a mortal, Sisyphus. Others say she was ashamed because Sisyphus was a criminal, whose punishment was to push a heavy boulder to the top of a peak which then always rolled down. The resemblance to Merope's father Atlas, who had to bear the weight of the world on his shoulders, is very clear. Lucinda Riley seven sisters by MelekatosheeOleak 
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