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#malattia di lyme
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Prima mezz'oretta di film,uno dei personaggi ha il terrore delle zecche e di beccarsi la malattia di lyme random in un parco come me,sei un fratello
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In Italia crescono le infezioni legate al clima
In Italia è previsto un aumento del rischio e dell’aggressività delle malattie infettive correlate al clima e in particolare quelle causate da vettori come le zanzare, quali malaria, Dengue, febbre da Chikungunya, febbre West Nile, oltre che le patologie trasmesse da pappataci (leishmaniosi) e zecche (malattia di Lyme, encefalite da zecche e babesiosi umana). Ad affermarlo è la Società italiana…
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megachirottera · 1 year
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Malattia di Lyme: il governo ha reso gli insetti più letali
Immagina di avere la sclerosi multipla, dolori articolari e muscolari, stanchezza cronica e l’Alzheimer tutto … Source: March 15, 2023; Analysis by Dr. Joseph Mercola [>Fact Cecked<] (more…) “”
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managinglyme · 2 years
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COVID when you have Lyme: an experience
Ammalarsi di COVID quando si soffre gia' di chronic Lyme e/o infezioni associate e' una situazione complessa e rischiosa. Si e' piu’ fragili e vulnerabili, e si sta gia' combattendo non stop da anni una lotta impari contro parassiti che attaccano e debilitano il tuo corpo ogni giorno. Non sai come il tuo corpo reagira', non sai se il Covid ti lascera' ulteriori sintomi cronici oltre a quelli con cui gia' convivi da anni, come la chronic fatigue, la neuropatia, la poca voglia di vivere. Anche se il virus oggi e' meno aggressivo rispetto alle fasi iniziali della pandemia, potresti non farcela.
Dall’altro lato pero', quando prendi il COVID oggi, TUTTI sanno di cosa parli. I medici ti prendono sul serio, e c'e' un test affidabile che lo puo' certificare. Parenti, amici, e sconosciuti, capiscono, si interessano. Molti lo hanno esperito ed empatizzano, e ti chiedono come stai. Hai un sistema di supporto intorno e sei parte di una situazione collettiva in cui sistema sanitario e comunita’ combattono insieme. 
In questo senso, prendere il Covid e’ stata un’esperienza quasi confortante. Perche’ questi sono lussi che i malati di Lyme & co non si possono permettere. Avere il Lyme e’ un percorso solitario, dove il mondo intorno e’ ignorante e ostile, e gli unici amici che restano sono quelli che stanno male come te e vivono la tua stessa frustrazione, e pochi esperti illuminati che vengono ostacolati e censurati in ogni modo. I test accreditati disponibili sono inaffidabili eppure i medici si basano su quelli, ignorano test e ricerca innovativi, la tua storia clinica e sofferenza non hanno valore, e siccome non la sanno spiegare, nella loro presunzione ti liquidano o ti mandano dallo psichiatra. La gente quando ne parli si stranisce. Quando sei cronico, le persone smettono di chiederti come stai, non gli piace averti intorno perche’ il Lyme ti succhia via la vita, tutto e’ difficile, e non sei “leggero” come una volta.
Ma anche con il Covid ho comunque occasione di sentirmi sola e piu’ sola. Spesso le persone che dovrebbero essere piu’ vicine a te, che sanno che sei malato, che la tua vita e’ difficile anche nelle cose piu’ semplici e scontate, comunque non ci sono. Non c’e’ niente da fare. Sei periferico. Non si rendono conto di cosa voglia dire prendere il Covid quando hai gia’ una malattia come il Lyme. Ci sono cause perse, anche in famiglia, e il narcisismo e la sociopatia dilagano. E la disperazione che questo crea carica ancora di piu’ sopra la sofferenza che vivere nella solitudine del Lyme e della cronicita’ gia’ comporta.
Comunque, devo trovare un modo per accettarlo e superare questo dolore perche’ e’ una zavorra. Mi tira indietro, mi affossa, mi fa ammalare di piu’ e non me lo posso permettere. CI sto lavorando.
#lymedisease #coinfezioni #covid #longcovid #esperienza #solitudine #malattiacronica #sofferenza #coping
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noneun · 2 years
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"dovrà anche fare i conti con la scarsa popolarità riscossa negli ultimi anni dai vaccini nell’opinione pubblica, soprattutto a causa delle campagne di piccoli gruppi di contrari ai vaccini (no vax), piuttosto rumorosi su Internet"
Il Post, 19 Ottobre 2019
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frontedelblog · 4 years
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Justin Bieber e la rivelazione choc: “Dicevano che ero sotto anfetamine, invece ho la malattia di Lyme”
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vividiste · 3 years
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Dal post di Tullio Pane
Attenzione alle zecche: si sono moltiplicate ultimamente e attaccano soprattutto i bambini. La vista, quando la vedi inflitta nel corpo, è orribile! Scopri uno dei metodi più efficaci per sfuggire alla zecca: la zecca conficcata nella pelle può essere facilmente rimosso con l'aiuto di un singolo fiammifero. Pazza per il sapore del fosforo umido, la zecca è disposta a lasciare il nostro corpo, se sente questo odore. Umidifica la testa di un fiammifero e descrivi dei cerchi intorno al luogo in cui è conficcata la zecca. Dopo pochi secondi la zecca si staccherà la testa da sola, e salirà sul fiammifero per assaporare l'odore del fosforo! Questo metodo di rimozione di zecche si è rivelato essere la più sicura e più efficiente. Si sa che afferrando il corpo della zecca rischiamo che la sua saliva venga iniettata nel corpo, dato che la testa dell'insetto resta nella pelle e che si verifica il rischio di infezione dell'organismo. La cosa più importante da sapere è che l'infezione, come regola, è causata in particolare quando si tenta di estrarre le zecche manualmente o con mezzi meccanici. Come si sa, le zecche diffondono una malattia molto pericolosa di lyme. Questo metodo dovrebbe essere diffuso anche attraverso i media!
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Fonte fb
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gregor-samsung · 4 years
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Allo storico della popolazione — che sa poco di DNA e RNA, di difese immunitarie, di mutazioni e ricombinazioni genetiche serve, appoggiandosi all'autorità dei biologi, ricordare che la virulenza e la pericolosità delle malattie possono mutare nel tempo e vi è una tendenza generale all'adattamento reciproco tra umano e patogeno che privilegia le forme meno virulente di malattia. Inoltre nuove forme patologiche possono sorgere per mutazione dei patogeni (tipiche le trasformazioni delle forme influenzali, l'epatite B), per trasmigrazione da altre specie animali (febbre gialla e AIDS, presumibilmente originati nelle scimmie), per zoonosi, contraendo infezioni per contatto con specie animali, non trasmissibili da umano a umano (rabbia, tularemia, encefalite, dengue). Il complesso insieme di relazioni biologiche e comportamentali che intercorrono tra il mondo dei microbi, quello animale che funge da serbatoio e vettore e quello umano non è dunque stabile. Non solo perché la società umana si attrezza materialmente e socialmente, ma anche perché le forze evolutive cambiano la natura e la complessità degli agenti patogeni, e perché le interrelazioni tra società umana e società animale sono in continua trasformazione. La convinzione maturata negli anni Cinquanta e Sessanta che le malattie infettive fossero state messe definitivamente sotto controllo aveva fatto abbassare la guardia delle istituzioni di ricerca e degli organismi di controllo della sanità pubblica. Ma l'apparire delle infezioni HIV e dell'AIDS ha riproposto violentemente il tema dell'emergenza di nuove malattie o della riemergenza di quelle vecchie ritenute sconfitte [...]. Dengue, tularemia, Lyme disease, Lassa fever, Ebola sono nomi di infezioni prima sconosciute (il che non vuole dire che non esistessero) emerse in questo finale di secolo, mentre malattie credute domate — tubercolosi, malaria o colera tendono a rialzare la testa.
Massimo Livi Bacci, La popolazione nella storia d’Europa, Laterza (nella collana Fare l’Europa diretta da Jacques Le Goff), 1998¹; pp. 92-93.
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amicodottore-blog · 7 years
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Zecca del cane
Zecche: parassiti pericolosi ma senza esagerare
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La borreliosi è una zoonosi cioè una malattia che colpisce il cane e altri mammiferi e che può essere trasmessa  all’uomo. L’infezione avviene attraverso il morso della zecca in particolare tramite la saliva o il rigurgito nelle fasi tardive del pasto.
È sostenuta da un batterio Gram-, spiraliforme Borrelia Burgdorferi che viene trasmesso attraverso un vettore che è la zecca della specie Ixodes.
La malattia di Lyme nell’uomo segue generalmente tre fasi.
1° stadio i batteri introdotti dalla zecca si moltiplicano causando una lesione cutanea caratterizzata da una area rossa con un centro pallido denominata ‘erythema chronicum migrans’. Questo tipo di lesione non è visibile nel cane che in questa fase mostra invece febbre e aumento delle dimensioni dei linfonodi.
erythema chronicum migrans
2° stadio dopo qualche settimana le spirochete diffondono in tutto il corpo attraverso il sistema circolatorio causando lesioni cutanee secondarie, aumento diffuso delle dimensioni dei linfonodi, infiammazione delle articolazioni e dei muscoli tra cui il cuore con miocarditi accompagnate da blocchi di conduzione, infezioni renali.
3° stadio rappresenta cronicizzazione della malattia ed è caratterizzato da artrite cronica con danneggiamento articolare, encefalite da lieve a debilitante. Questo stadio può durare anni.
Nel cane non è possibile eseguire chiaramente una suddivisione in stadi in quanto spesso è difficile identificare il momento preciso dell’infezione
Non tutti i cani infetti sviluppano segni clinici perché spesso l’organismo riesce a controllare la malattia oppure i segni clinici che ci fanno sospettare la presenza della malattia sono vaghi e aspecifici e vanno dalla febbre ricorrente, anoressia e malessere nei primi giorni-settimane post infezione, dolori muscolari e zoppia intermittente che si sposta da un arto all’altro e che può anche regredire da sola senza terapia, per poi ripresentarsi dopo qualche settimana. Se l’animale non viene trattato la fase tardiva della malattia può portare ad insufficienza epatica e renale nonché a disturbi cardiovascolari e neurologici.
zecche nell’orecchio del cane
Per raggiungere la diagnosi corretta i questa malattia dai segni e sintomi così vaghi abbiamo bisogno di utilizzare la diagnostica di laboratorio.
La diagnostica di laboratorio in questo caso comprende una vasta gamma di esami, alcuni dei quali poco specifici come ad esempio l’esame citologico del liquido cerebrospinale o sinoviale.
Anche i parametri emato-biochimici possono risultare normali oppure alterati in maniera totalmente aspecifica con segni di infiammazione comprendenti leucocitosi neutrofilica e lieve anemia non rigenerativa, associati nei casi piu gravi, ad azotemia da glomerulonefrite e insufficienza renale.
La sierologia (valutazione degli anticorpi) rappresenta sicuramente la metodica diagnostica più interessante e può avvalersi di vari test.
Quello che noi utilizziamo è il Test sierologico C6 che rappresenta la più moderna tecnologia e fornisce un referto positivo solo in caso di presenza di borrelie vive, in grado di riprodursi nell’organismo.
Un esito positivo al test C6 qualitativo deve sempre essere seguito da un test C6quantitativo che ci premette di sapere quanti sono i batteri vivi nell’animale infetto. Questo valore da la possibilità di monitorare la terapia per questo motivo normalmente viene ripetuto dopo 3 – 6 mesi dall’inizio della terapia antibiotica.
Una riduzione del 50 % del titolo anticorpale in associazione ad un miglioramento clinico e clinico-patologico indicano un successo terapeutico.
La borreliosi è una infezione batterica con i segni clinici aspecifici. Sono dunque necessari i test di laboratorio sierologici per arrivare alla diagnosi.
Prevenzione
Possibilità di utilizzare la vaccinaizone per soggetti particolarmente a rischio.
Ispezione e rimozione giornaliera delle zecche e utilizzo di prodotti topici o di altro tipo che impediscano l’infestazione da parte di questi parassiti.
IMPORTANTE: non esistono metodi preventivi efficaci al 100% quindi la diagnosi precoce della patologia è fondamentale per avere i migliori risultati. Per questo motivo i nostri pazienti vengono testati annualmente con un piccolo prelievo di sangue per valutare l’esposizione alla malattia.
    Per approfondire:
Grauer, GF, Burgess EC; et al. “Renal lesions associated with Borrelia burgdorferi infection in a dog”. JAVMA, 1988; 193: 237-239.
Greene CE, Straubinger RK, Levy SA. Borreliosis. In infectious diseases of the dog and cat. 4th Edition.. Elsevier Saunders St Louis, 2012; 464-477.
Levy SA, et al. “Quantitative measurement of C6 antibody following antibiotic treatment of Borrelia Burgdorferi antibody-positive nonclinical dogs”: Clin Vaccine Immunol, 2008; 15(1):115-119.
Levy A., Magnarelli A. “Relationship between development of antibodies to Borrelia burgdorferi in dogs and the subsequent development of limb/joint borreliosis”. JAVMA, 1992; 200: 344-347.
Levy A, Duray PH. “Complete Heart Block in a Dog Seropositive for Borrelia burgdorferi”. J Vet Intern Med, 1988; 2: 138-144.
McAdam AJ, Sharpe AH. Infectious diseases. In Robbins and Contran, Pathologic basis of diseases. 7th Edition. Elsevier Saunders St Louis, 2005; 392-393.
Philipp MT, et al. Antibody response to IR6, a conserved immunodominant region of the VIsE lipoprotein, wanes rapidly after antibiotic treatment of Borrelia Burgdorfery infection in experimental animals and humans. J Infect Dis, 2001; 184(7): 870-877.
Straubinger RK, Summers BA et al. “Persistence of Borrelia burgdorferi in Experimentally Infected Dogs after Antibiotic Treatment” J. Clin. Microbiol, 1997; 35(1): 111-116.
Straubinger RK. “PCR-based quantification of borrelia Burgdorferi organisms in canine tissues over a 500-day postinfection period”. J Clin Microbiol 2000; 38(6):2191-2199.
Thomford W., Todhunter RJ. and al. “Experimental Lyme Disease in Dogs Produces Arthritis and Persistent Infection” J Infect Dis, 1993; 167(3):651-664.
La borreliosi o malattia di Lyme è una infezione batterica trasmessa dal morso della zecca La borreliosi è una zoonosi cioè una malattia che colpisce il cane e altri mammiferi e che può essere trasmessa  …
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amitiel92 · 7 years
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Avril Lavigne sta tornando!
Avril Lavigne sta tornando!
Sono passati 15 anni da quando la principessa del pop-rock faceva cantare ragazzi e ragazzi al ritmo di “Sk8er boi” e di “Complicated“,  hit storiche in grado di ammaliare gli adolescenti anche grazie alla personalità sfacciata e ribelle della cantante Avril Lavigne. La novità del 2017 riguarda l’uscita del nuovo album (che per il…
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Giornata dell'ambiente, in Italia crescono le infezioni legate al clima
(ANSA) – ROMA, 04 GIU – In Italia è previsto un aumento del rischio e dell’aggressività delle malattie infettive correlate al clima e in particolare quelle causate da vettori come le zanzare, quali malaria, Dengue, febbre da Chikungunya, febbre West Nile, oltre che le patologie trasmesse da pappataci (leishmaniosi) e zecche (malattia di Lyme, encefalite da zecche e babesiosi umana). Ad affermarlo…
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nonsisammai · 2 years
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Malattia di Lyme, il calvario di Federica: Nessun ospedale mi ricovera, ho paura di morire
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infermieriattivi · 3 years
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wdonnait · 3 years
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Avril Lavigne identica a 20 anni fa, i fan: "Siamo sicuri che sia davvero lei e non una sosia?"
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/avril-lavigne-identica-a-20-anni-fa-i-fan-siamo-sicuri-che-sia-davvero-lei-e-non-una-sosia/111132?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=111132
Avril Lavigne identica a 20 anni fa, i fan: "Siamo sicuri che sia davvero lei e non una sosia?"
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Avril Lavigne sembrerebbe aver bevuto l’elisir di eterna giovinezza.
Proprio qualche giorno fa è sbarcata su Tik Tok con alcuni video, apparendo identica a 20 anni fa. Molti di voi se la ricorderanno ai tempi di Complicated e Sk8er Boy… Beh, per la cantante canadese il tempo sembrerebbe non essere trascorso affatto.
Così, i suoi fans si sono posti diverse domande. C’è addirittura chi mette in dubbio la sua identità, ipotizzando che si tratti di una sosia. Pensate che esiste proprio una teoria a riguardo: alcuni affermano che Avril Lavigne sia morta nel 2002 e sostituita da un’altra ragazza di nome Melissa. Ma com’è possibile una cosa del genere?
Avril Lavigne oggi: “Sono davvero io e non una sosia”
Il fatto che la cantante sia scomparsa per una serie di anni è frutto di una seria motivazione.
La Lavigne infatti, ha avuto la malattia di Lyme e dopo un bel po’ di tempo è riuscita a sconfiggerla. Pertanto, ha attraversato momenti difficili ma che ha avuto modo di superare alla grande, tornando più carica che mai. Lei stessa ha voluto raccontare un po’ di sé per la rivista People ed altri magazine. Ecco alcune sue parole a riguardo:
“C’è gente che crede che io non sia davvero io, ma sia un altra perché in realtà sono morta. Guardatemi, sono sempre io! Sono uguale! Ma perché poi dovrei essere sostituita da un’impostora? È stato brutale, ho dovuto prendermi molta cura di me e per un lungo lasso di tempo: mangiare bene, non stressarmi troppo. Alla fine sono riuscita a mettere tutto nelle mie nuove canzoni, è stato un grande aiuto per me. Mi sentivo come se non potessi respirare, parlare né muovermi. Ho avuto momenti nei quali non potevo nemmeno fare la doccia per un’intera settimana, perché a malapena mi reggevo in piedi”. (Fonte: People)
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gandol · 3 years
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Mentre gli studi su questa condizione si moltiplicano, ci sono ancora poche certezze sulle cause e soprattutto sulle possibili cure. Conseguenze neurologiche a lungo termine sono state osservate anche dopo i virus cugini del coronavirus: la sindrome respiratoria acuta grave (SARS) e la sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS). Sono strascichi comuni anche in altre infezioni, come la malattia di Lyme, la mononucleosi e altri tipi di virus dell’herpes. Gli esperti ritengono che i sintomi potrebbero essere causati da «una reazione infiammatoria al virus» che può colpire il cervello e il resto del corpo.
Posto che ci saranno di certo questi problemi, ma non sarà che la nebbia cerebrale e altri problemi neurologici dipendono anche dalla tensione pazzesca creata dai media, che ti spiegano in continuazione come tu debba morire per il Covid e, se ti salvi, sviluppare problemi invalidanti? Magari unito pure al fatto di dover passare la maggior parte del tempo in casa, impiegato nella nobile attività di far girare i pollici.
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